Questo governo è tutt’altro che entusiasmante, ma il pericolo è la Lega.

Decisamente questo governo non promette molto di buono e nasce solo per evitare elezioni anticipate che vedrebbero la vittoria della destra a trazione leghista. Inutile nasconderlo, perché è il segreto di Pulcinella, è una alleanza di sconfitti (il Pd alle politiche ed il M5s alle europee) per sbarrare la strada all’onda leghista montante. Il che è perfettamente costituzionale perché la forma di governo parlamentare lo consente e non ci sono storie che tengano (fanno sorridere Salvini e Meloni che danno lezioni di diritto costituzionale).

Dunque, un governo costituzionale, però debole politicamente. E per di più le teste sono quelle di prima: Di Maio è quello di prima, uomo per tutte de stagioni, e Zingaretti non merita neppure due parole di commento. I due più “svegli” dai quali ci si può attendere qualcosa di più sono Conte (che è un post democristiano) e Renzi (che è un democristiano): figuriamoci! Questa prima uscita sulle merendine da tassare è di una comicità desolante (e scusate l’ossimoro).

Tutto vero, però meglio questo che un governo Salvini. Dal punto di vista del programma politico sarebbe peggio (flat tax, autonomie, politica della sicurezza…), ma non è neppure questo il motivo più grave.

Spesso sento dire che la Lega è fascista. Sono contrario ad un uso così indiscriminato delle categorie politiche, come quella che mette insieme fascismo e comunismo (torneremo sulla questione): il fascismo è il fascismo, lo stalinismo è lo stalinismo e la Lega… è la Lega: ciascuno ha le sue caratteristiche ideologiche, la sua ambientazione storica, le sue caratteristiche politiche, organizzative, se permettete, anche antropologiche. Possono esserci punti di contatto, similitudini, affinità ma il rosso è il rosso, il nero è il nero e il verde è il verde e non facciamo confusioni.

La Lega è un partito propriamente populista, il fascismo ha usato il populismo senza essere populista (ma sul tema dirò di più prossimamente). Sul piano della cultura politica la lega nasce come partito localista ed ora tenta una conversione nazionale, mentre il fascismo è sempre stato centralista. Ma, lasciando da parte questi aspetti, dove la similitudine fra le due cose proprio non regge è il piano antropologico, dove la Lega non è affatto fascista perché è peggiore.

Il fascismo ebbe una sua cultura e suoi intellettuali non marginali (Gentile, Rocco, Volpe, Bottai…) per quanto possiamo abborrire la prima e sentire nemici i secondi; la Lega è l’incultura orgogliosa di sé, è fatta di gente che pensa la cultura inutile e, anzi, danosa. Le rarissime mosche bianche di intellettuali capitati lì per caso (come Bagnai) non fanno testo, sono solo gente di passaggio o da strumentalizzare. Il sentire comune è quello di chi pensa che gli intellettuali sono parassiti che non lavorano.

Il fascismo fu certamente la proiezione ideologica di una aggressività bestiale; la Lega (salvo qualche frangia propriamente fascista che ne fa parte) non ha l’aggressività dello squadrismo, non perché sia meno bestiale del fascismo, ma perchè i suoi bottegai non hanno il coraggio di farlo.

I fascisti, individualmente, potevano anche essere evasori fiscali o ladri (e diversi gerarchi lo furono abbondantemente) ma nessuno si azzardava a teorizzare che fosse giusto non pagare le tasse o che si dovesse essere comprensivi verso gli evasori; invece il popolo leghista è fiero della sua evasione, perché i fascisti erano un soggetto politico con una sua idea dello Stato (assolutamente ripugnante, ma c’era), mentre i leghisti sono un branco di miserabili privi di ogni idea collettiva. Il loro localismo e la richiesta di autonomia è solo un modo di pagare meno tasse.

Il danno maggiore che hanno fatti i 15 mesi di governo giallo verde (che non perdoneremo mai a Di Maio) non sono tanto quelli politici, quanto quelli antropologici e di costume: La lega ha sdoganato e chiamato a raccolta la feccia del popolo italiano: quelli che scrivono sulla pagina web di una donna gravemente ammalata “Adesso che hai il cancro la smetterai di attaccare Salvini”; quelli che non esitano a sparare alle spalle di un ladro disarmato e in fuga, per recuperare qualche centinaio di euro e che pretendono una legittima difesa come diritto di inseguimento; quelli che non battono ciglio di fronte alle foto di decine di bambini immigrati annegati, perché l’importante è che non vengano qui; quelli che dicono che l’ente locale deve tagliare le spese per la cultura; quelli che chiedono leggi dure per la sicurezza, ma non badano alla sicurezza sul lavoro dei propri dipendenti, per risparmiare qualche migliaio di euro.

I fascisti si possono odiare, i leghisti si possono solo disprezzare.

Aldo Giannuli

aldo giannuli, movimento 5 stelle, salvini


Aldo Giannuli

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Comments (35)

  • Buongiorno professore,
    penso come lei che questo governo sia migliore di quello a trazione comunicativa leghista. La lega nello scorso governo faceva fumo e niente arrosto, mentre la sostanza era pentastellata. Meglio questo governo, in cui però per assurdo il m5s potrebbe perdere sostanzialmente centralità, pur in un clima comunicativo migliore, grazie al PD. Il punto era giustamente non andare a votare, anche per avere almeno un po’ di mesi per una necessaria e sacrosanta campagna elettorale e il riposizionamento di partiti e scheramenti. Con l’informazione che ci ritroviamo, i cittadini al momento del voto sono ridotti a tifosi da stadio, senza che i media ci aiutino a fare un bilancio. Per quanto riguarda la lega, direi che storicamente sta portando a sbattere nel muro un elettorato di gente avvelenata da un modello di sviluppo, quello del nord Italia, che non funziona. Grazie per i suoi articoli!

    • Tenerone Dolcissimo

      La lega nello scorso governo faceva fumo e niente arrosto,
      ———–
      Perché, i porti chi li ha chiusi???

      Il punto era giustamente non andare a votare, anche per avere almeno un po’ di mesi per una necessaria e sacrosanta campagna elettorale e il riposizionamento di partiti e scheramenti.
      ———–
      Ah lo so che c’è una certa Italia che gioca scorrettamente e aveva bisogno di tempo per scrollarsi da dosso lo sputtanamento in cui era caduta.
      Il fatto è che le tasse stanno aumentando e sta aumentando il numero di migranti che girano per le strade a fare a pezzi le ragazze italiane (le ragazze del popolo ovviamente, perché le figlie dei comunisti tornano a casa nella macchina con autista pagata spesso dai contribuenti scortata da guardie del corpo anche esse spesso pagate dai contribuenti e non devono temere nulla) migranti mantenuti a 200 euro al giorno a non fare un tubo.
      Lei è proprio sicuro che dopo questa «campagna elettorale» i partiti collaborazionisti avranno dei vantaggi in termini elettorali. Non sarà mica che la Lega aumenterà i propri consensi o magari tutti questi consensi finiranno a qualche nuova compagine ??

      Con l’informazione che ci ritroviamo, i cittadini al momento del voto sono ridotti a tifosi da stadio, senza che i media ci aiutino a fare un bilancio
      ———–
      A chi si riferisce ? Ai giornali che ci ripetono che grazie alla UE, nata 30 anni fa, aabiamo avuto 70 anni di pace? Ai giornali che ci ripetono che il debito pubblico è dovuto al fatto che abbiamo vissuto al di sopra dei nostri mezzi scordando che c’è stata una cosettina chiamata divorzio?????? E si’, caro signore, tanta gente ha capito come sono andate le cose dopo il divorzio.

      elettorato di gente avvelenata da un modello di sviluppo, quello del nord Italia, che non funziona
      ———–
      Questa è una sua opinione, rispettabile ma che fa a pugni con il fatto che grazie a questo modello che non funziona abbiamo avuto il boom economico e poi abbiamo finito con il superare economicamente l’Inghilterra.

    • Tenerone Dolcissimo

      Risparmi il proprio disprezzo per obiettivi più significativi ovverosia per quelli che faranno in modo che anche l’altra metà dell’Italia diventerà leghista … fatti salvi ovviamente quelli che grazie alle migrazioni e alla UE ce magneno e al solito pattuglione di fessi in buona fede e utili idioti (adesso, in tempi di accoglienza, si chiamano accoglioni)

  • La lega non ha una cultura. Può darsi…
    Questo articolo dimostra che anche sul fronte opposto non ce n’è molta; l’unica cosa che si riesce a fare è insultare. Mi ero illuso che questo blog si distinguesse dalla massa.

  • Gentile Professore, riporto per comodità una nota già scritta su “sinistra in rete” al riguardo del Suo articolo “la partita di Renzi”. Mi permetta queste mie osservazioni/domande. Vedo in prospettiva una certa continuità Grillo-Renzi, non a caso questo e’ il loro governo. Una eventuale scomposizione/ricomposizione nella dinamica politica del blocco sociale dei 5stelle non potrebbe avere Renzi come protagonista ?. Vedo ,se così si può dire, in estrema sintesi, una certa affinità” New Age” tra le due visioni “Culturali”. Quella grillina,già in essere, e appunto quella renziana, in possibile formazione. In ultimo, mi permetta, vedo nella lega una vocazione secessionista piu’ che sovranista, o meglio un secessionismo che implica la creazione di una nuova sovranita’ (la grande Baviera ? ). Se non le chiedo troppo, gradirei un Suo competente parere. Grazie per l’attenzione. Cordialmente. Franco Trondoli

  • Se ci fosse una strategia di medio periodo, si potrebbe anche accettare che la tattica sul breve abbia l’unico obiettivo di sbarrare la strada al governo lega.
    Ma così non mi pare che sia.
    L’unico obiettivo di lungo periodo è il potere (nomina del presidente della repubblica e leggi elettorali favorevoli al proprio partito).

    Tra l’altro non vedo differenze tra la destrutturazione dello stato attraverso flat tax e autonomie (lega) o quella effettuata attraverso il salvataggio di carrozzoni semi-pubblici (guardi le privatizzazioni dei servizi pubblici effettuate recentemente in toscana, dove appalti unici regionali sugli ex servizi pubblici sono stati casualmente vinti costantemente da aziende in odor di PD e esposte con MPS) e il drenaggio di risorse dai piccoli ai grandi (ad esempio la scellerata legge sui fabbisogni standard per calcolare i trasferimenti statali agli enti locali e l’istituzione delle città metropolitane).

    Tra l’altro i primi 2 provvedimenti sbandierati dal PD sono l’aumento mascherato dell’IVA e lo IUS CULTURAE, dimostrando una totale mancanza di tempismo: praticamente stanno stendendo un tappeto rosso alla propaganda salviniana.

    Sicuri che sia il governo meno peggio?

  • Bentornato!
    Tutto condivisibile; resta il fatto che se la Lega rappresentasse solo la feccia, avrebbe percentuali elettorali a una cifra. Purtroppo votano per la Lega anche persone che un tempo avrebbero votato DC o PCI. E questo è un problema soprattutto per chi è di sinistra (non sto parlando del PD, che dal 2007 ha legittimamente deciso con un congresso di stare da un’altra parte): non abbiamo saputo rappresentare neanche minimamente il legittimo scontento, l’emarginazione e la rabbia che ne è derivata.

  • Il buon Matteo Salvini aveva tutto per sfidare l’Europa di Aquisgrana/Bruxelles e vincere. Invece ha preferito piegarvisi insieme a Di Maio.
    Per sentieri diversi hanno entrambi firmato la loro condanna politica. Il risultato finale non è stato diverso dall’aver mandato a Bruxelles (e a Roma) un buon padre di famiglia, che los nordicos hanno giocato a piacimento.
    Di Maio e Salvini valgono un Tsipras.

  • Vola Giggino, vola Giggetto
    Mandriani, piazzisti e venditori di arringhe stanno litigando, perchè il business Airbus a conduzione franco-tedesca gioca sporco con gli aiuti di stato, in danno della concorrente M. D. . Quel gran genio di Trump per pareggiare i conti ha pensato male di tassare il Parmigiano (comprato dai francesi).
    Per inciso l’Italia non partecipa al consorzio Airbus.
    Che bella Europa, gli altri fanno le magagne, ma chi ne paga le conseguenze è l’Italia !
    Film già visto, con strascico dei nordicos che fanno per giunta la morale ai Pigs del sud Europa.
    E questo dossier dovrebbe passare tra le mani di Giggino, che domani a Roma incontrerà Mike Pompeo ?
    Giggino dirà che lui non è Stato. Figuriamoci se gli americani non lo sanno che Giggetto non è capace di rivoltare nessun tavolo a Bruxelles.
    La risposta macronesca é ovvia e scontata: le ritorsioni le ha decise Trump, quindi non si può fare nulla; chi le ha ricevute, se le meritava.

  • E “questo” sarebbe un intellettuale ?
    Ma non si vergogna ?

    E L ultima volta che fate disastri .

    O presto o tardi verrrte spazzati via …

    Le ha viste le piazze sempre piene ?

    Si illuda che con il tempo il consenso diminuirà.

    Con lo schifo che è stato combinato il consenso sarà stratosferico .

    Comunista ……( questo si detto con disprezzo )

    Vedrà la piazza s Giovanni a Roma il 19 ottobre ( nel mentre che “ disprezza”-;)

    Quella è il vero “ sondaggio”

    Sarete spazzati via o presto o tardi ma sarete spazzati via .

    Mentre leggevo L articolo saliva la nausea : solo un comunista può partorire certi articoli

    Comunista … ( questo si da disprezzare )

    Un po’ di vergogna no ???

    Almeno un poco..

    La verità? La gente disprezza voi …

    E voi lo sapete . E avete paura .

    • In un Paese come l’Italia tradizionalmente pecorone dove non si manifesta mai neppure per cose molto serie (si veda la differenza coi francesi quando bloccarono la Francia per protestare contro il loro Job act…) sappiamo bene come vengono riempite le piazze, caro sig. Mojito (che forse di mojito ne beve troppo…) e sappiamo bene da chi (gente colla svastica tatuata sul braccio fotografata a marce pro democrazia, grassone colla maglietta Auschwitzland, spogliarellisti falliti in clergyman con trascorsi da docenti di seduzione in balere romagnole, titolari di palestre di origini rom incapaci di rispondere a semplici domande a giornalisti televisivi, loro amici e parenti tutti accomunati da interessi economici o direttamente precettati previa dazione di mancia in € oppure in natura). Ricordandole che il M5* potrà avere tutti i difetti di questo mondo ma le piazze le ha riempite davvero senza pagare i manifestanti, sottolineo come sia futile contare il sostegno guardando a questi happening. La Lega senza “la Bestia”, che paga anche lei se non è un evasore fiscale, non avrebbe totalizzato neppure un voto perchè Salvini è uno che è stato capace di affrontare la Boschi in un confronto televisivo facendole fare la figura della fine costituzionalista, cosa per la quale meriterebbe il premio Cottolengo.

  • sono d’accordo anche io che la Lega e’ il nemico, aggiungo, per quanto mi riguarda che lo ritengo il nemico perche’ rappresenta una nuova discesa dei garibaldini, personaggi orrendi che hanno l’obiettivo di venire nelle Duesicilie mascherati da fratelli per fare gli interessi del nord utilizzando il peggio che si trova al sud. Una nuova unificazione fatta da chi ha nel cuore l’idea che Napoli e’ colera e che le Duesicilie sono monnezza va assolutamente evitata. Detto questo si deve dire che la Lega non e’ solo quello che qui si dice ma ha finito per raccogliere istanze piu’ che giuste e che non hanno trovato nelle altre formazioni politiche un adeguata attenzione. Questione fiscale, questione UE, questione sicurezza, psicodittatura del politicamente corretto, per citare in somma sintesi le principali.

    Giulio Larosa Pescara Duesicilie

  • Interpretiamo benevolmente la trovata della richiesta Salviniana dei pieni poteri.
    Quanto meno avrebbe dovuto passare per le elezioni da vincere con oltre il 50% dei consensi.
    Invece il primo che non crede che il suo messaggio possa essere abbondantissimamente suffragato è proprio il Salvini, il quale ha tirato fuori la trovata del referendum elettorale per avere il maggioritario, a quanto dice, sul modello inglese, tralasciando che la Gran Bretagna ha una storia politica diversa.
    Lui per primo si accontenta di essere una minoranza tra le minoranze. Gode di ciò. Nei momenti decisivi gli manca il coraggio politico di approntare una strategia per vincere e sfidare.
    Come l’altro omonimo, è un Matteo Senzaterra, un’occasione sprecata, ammesso che occasione sia stata.
    E’ al più un novello Bertinotti ? Parla, parla, parla, parla, parla … di stranieri.

  • Un pezzo vergognoso, indegno di un politologo. Attenzione che con gli insulti non si vince 🙂
    Agli amici leghisti: non preoccupatevi per lo stato attuale. Un giorno vi accorgerete che la scelta di staccare la spina al governo Lega – Partito senza stelle si rivelerà essere stata giusta.

    (inoltre ricordo che il nuovo ‘commissario europeo’ è stato eletto con i voti determinanti del Partito senza stelle)

  • Francia. L’ex primo ministro Balladur va a processo per le corpose “cibanze” poi (e qui è il pusillibus) finite nella campagna presidenziale, provenienti dalla vendita di costosissimi sottomarini francesi al Pakistan avvenuta nel 1995, più o meno in contemporanea con Mani Pulite.
    Fino all’anno 2000 all’ombra del traliccio Eifel potevano fare pappa tu, che pappo io. Allora ratificarono una Convenzione OCESE.
    Chiara la differenza coi volponi?

  • ACME NEWS
    I prodotti agricoli italiani sono stati già colpiti dalle sanzioni contro la Russia.
    Ora los Estados Unidos vorrebbero colpire con dazi gli stessi prodotti in risposta alle porcherie commesse dal consorzio franco-tedesco Airbus, di cui per altro l’Italia non fa neppure parte.
    Di Maio, che nel frattempo ha studiato da Ministro degli Esteri, qualche malizioso dice ai corsi pomeridiani della Kansas University, proporrà che Usa, Russia e franco-tedeschi si sanzionino a vicenda.
    Alla Farnesina hanno scritto su un foglio il compito del Ministro. I soliti cattivi dicono che perderà il foglio e non saprà dire altro a Pompeo se non “uaz ior neim? ou old ar iù ? ”
    Piace vincere facile contro l’Italia, ehh ?

  • Egregio Professore, sono uno dei 9 milioni e oltre di cittadini che ha votato per la Lega alle recenti elezioni europee e uno dei 5 milioni e mezzo che ha votato per la Lega alle elezioni del marzo 2019. Non riesco a trovare le parole per esprimere la mia delusione nel leggere un articolo che piuttosto dalla sua mano, sembra essere stato scritto da Roberto Saviano. Sebbene io abbia idee politiche diverse dalle sue, le ho sempre riconosciuto quell’onestà intellettuale e quell’equilibrio oramai divenuti così rari, soprattutto negli autori di sinistra. Ho molto apprezzato post come: Contro la “sinistra” elitaria, del 28 giugno 2016 e: Quel gran pasticcio dell’immigrazione, del 28 ottobre 2013. Come ho molto apprezzato l’ospitalità data in questo blog, al bravissimo Andrea Muratore.

    Ora, senza tirare in balle le decine di comunità locali del nord italia, da anni efficacemente amministrate da giunte leghiste, io mi chiedo, come può scrivere: “la Lega è l’incultura orgogliosa di sé, è fatta di gente che pensa la cultura inutile e, anzi, danosa….”
    E menomale che sarebbe lei quello “contrario all’uso indiscriminato delle categorie”

    “… i leghisti sono un branco di miserabili privi di ogni idea collettiva. Il loro localismo e la richiesta di autonomia è solo un modo di pagare meno tasse …”
    Se lo dice lei…
    Ad ogni modo, se un cittadino italiano residente a Bari o a Reggio Calabria, per ricevere una adeguata assistenza ospedaliera è costretto a farsi curare a Milano piuttosto che a Padova, risulta difficile ipotizzare che la colpa sia di Attilio Fontana o di Luca Zaia.
    https://www.truenumbers.it/turismo-sanitario/

    “…quelli che non esitano a sparare alle spalle di un ladro disarmato e in fuga, per recuperare qualche centinaio di euro …”
    Manco fossimo nel far west. Mi scusi, si riferisce a qualche episodio specifico ? Perché a me risulta invece che l’Italia è quella nazione dove, grazie anche a certa magistratura, un artigiano può riuscire a raggiungere il poco invidiabile record di 38 furti subiti in nemmeno 30 anni di attività. Mi sembra comprensibile che l’artigiano in questione, a un certo punto, sia stanco di subire https://www.corriere.it/cronache/18_novembre_28/arezzo-spara-ladro-uccide-aveva-subito-38-furti-dormiva-negozio-26526626-f2e6-11e8-8e5b-38ebb30a6cd8.shtml?refresh_ce-cp

    “…quelli che non battono ciglio di fronte alle foto di decine di bambini immigrati annegati…”
    Personalmente, di questi insensibili non ne conosco neanche uno. Piuttosto, più che le ciglia, battono i coglioni a leggere certe notizie riguardanti i “ringraziamenti” che la comunità riceve da certi minori non accompagnati arrivati coi barconi
    http://www.umbriaon.it/stupro-a-terni-18enne-egiziano-in-carcere/

    “…non badano alla sicurezza sul lavoro dei propri dipendenti, per risparmiare qualche migliaio di euro…”
    Egregio Professore, venga a vedere se i lavoratori di origine africana, regolarmente assunti nelle officine metalmeccaniche intorno a Brescia o nelle aziende venete, sono muniti di tutti i dispositivi di protezione individuali, se hanno ricevuto formazione adeguata e se la busta paga corrisponde al vero, poi faccia il confronto tra i braccianti di origine africana impegnati nella “Capitanata” foggiana o in quel di Rosarno e dintorni.

    • Mi scusi ma sull’ultimo punto posso risponderle io visto che parlo di cose che conosco molto bene e credo lei conosca per sentito dire. Allora in Italia il vecchio slogan che “i negri rubano il lavoro agli italiani” è (quasi in toto) corrispondente al vero in quanto gli stranieri provenienti da Paesi poveri hanno un cambio valutario estremamente favorevole e possono quindi accettare condizioni salariali che gli italiani non possono sostenere: questo rende vero anche l’altro slogan che “gli stranieri fanno i lavori che gli italiani non vogliono fare”. Il punto è che gli italiani non possono (non è che non vogliono) fare lavori oltre una certa soglia di gara al ribasso delle retribuzioni, gara al ribasso che gli stranieri vincono tranquillamente, vuoi perchè ogni spicciolo che mettono da parte e mandano in patria si trasforma in una somma rilevante, vuoi perchè provengono da realtà dove vivere in una baracca in 30 è normale. Quindi non mi venga a dire che gli stranieri che lavorano nelle fabbriche italiane sono perfettamente in regola perchè è una barzelletta che non fa ridere.

  • La montagna del debito pubblico francese ha superato in altezza quella italiana.
    Il primo che critica si gioca la poltrona.
    Ursula & friends mutissimi.
    Ma il vero problema sono gli scalatori di casa nostra e i loro attrezzi balneari.

  • L’azzardo di Salvini nell’aprire la crisi di governo è stato lilì per aver successo, salvo prendere dall’estero all’ultimo momento i reciprocamente antipatizzanti Di Maio e Zingaretti per i capelli e metterli insieme nella stessa maggioranza, pur di non andare alle elezioni anticipate e lasciare fuori dal governo Salvini.
    Salvini è partito avendo solo il piano A – basato esclusivamente sulla politica partitica interna- , perchè ha mostrato di ignorare le dinamiche e le coordinate della politica internazionale, che pur avrebbe dovuto già conoscere, non fosse altro per i diversi scontri avuti con Macron, conditi da giochetti, giochini, ipocrise e prese in giro. Gli è mancato un piano B, strutturato su proiezioni internazionali a trecentosessanta gradi.
    E invece no. Salvini ha aperto la crisi col candore del buon padre di famiglia, non ponendosi nessuna domanda sulle contromosse degli avversari stranieri, che al solito hanno mostrato di essere un passo avanti e di buggerare chi gli capita. Si è concentrato sulle mosse dei signori dei partiti.
    Il buon Salvini, più che fidarsi delle vane e mutevoli parole date dai capipartito, avrebbe dovuto avere una visione internazionale d’insieme.
    Al netto delle questioni internazionali burrascose in cui Salvini e la Lega si sono cacciati, il Matteo avrebbre imposto la sua linea politica.
    Simili giochetti non sarebbero neppure stati immaginabili con un politico di prima fila della Repubblica che fu, democristiano o non.
    Se Salvini si fosse chiesto cosa da allora è cambiato e sta cambiando intorno, metà delle risposte ai suoi errori l’avrebbe data. Avrebbe agito anche diversamente.
    Salvini è un buon padre di famiglia. Ve lo avevo detto da molto, molto, molto prima che facesse cadere il governo di cui era magna pars, per passare all’opposizione. Ai nordicos è stato facile mettere in scena il gioco delle tre carte.

  • Buon segno quando gli avversari si riducono agl’insulti. Vuol dire che non sanno più che pesci prendere.

    Nel suo pistolotto Giannulli (bentornato!) confonde la degenerazione antropologica in corso d’opera (innescata dal suo ’68 e dalle sue ideologie emancipatorie) coll’antropologia dell’elettorato leghista (come se da altre parti fosse dato reperire materiale umano migliore).

    Confonde secondariamente il suo goffo manitù umanista e antirazzista un po’ colla Cultura, un po’ colla Civiltà, un po’ colla Moralità tout court, scambiando il contenuto per la forma (studi il neopositivismo logico britannico Professore) e integrando le risultanze di questo pastiche secondario al pastiche primario accennato sopra.

    Studi, studi, studi. γνῶθι σαυτόν.

    • Buona sera, signor Lorenzo, oggi a scuola abbiamo imparato l’inno di Mameli. Mi è piaciuta molto quella che dice “…Uniamoci, amiamoci, l’unione è l’amore…” Che fico, Mameli…!

  • Is Mattew dangerous ? Giuseppi ha bisbigliato di no a frau Merkel.
    Il Mattew ha ingoiato il no di Mattarella a Paolo Savona, per tenersi Tria a Moavero, ovvero reggere un governo dagli stretti margini di libertà di manovra.
    Nei giorni successivi alla crisi di governo che lo ha disarcionato, Mattew non ha adottato nessuna misura di profilassi politica. Questo la dice lunga sulla sua inutile ministerialità.
    Ritenere Mattew pericoloso significa adularlo per eccesso di rialzo del suo titolo sul mercato politico, quasi fosse un duolpolista e l’offerta politica elettorale fosse divisa tra lui e tutti gli altri.
    Bisogna essere cauti nel farne il suo gioco. Non è l’uomo alternativo rispetto al sistema, di cui è invece magna pars.
    Come altri politici obliterati, venuti prima di lui, non solo non ha saputo giocare la palla che gli era capitata tra i piedi, ma ha sbagliato passaggio, regalandola all’avversario. Passerà alla storia per essere stato un ministro monotematico e monocorde
    Non è che bisogna essere a tutti i costi contro Salvini, pur di vederlo senza poltrona, fino al punto di ringraziare lo straniero. Ancora una volta così si fa il suo gioco, teso a dividere l’elettorato tra chi è contro di lui e chi gli è contrario, manco fosse una guerra di religione, priva di alternative.

  • Vola Giggino, vola Giggetto
    Quiz.
    De Gasperi, Moro, Colombo, Andreotti, Giggetto.
    Facile indovinare chi è l’intruso trai ministri degli esteri.
    E’ Giggetto, perché è un personaggio di fantasia politica.
    P.s. Di Maio, Ministro degli Esteri italiano, con delega al commercio estero, ha discusso dei dazi sul parmigiano con Pompeo, segretario di Stato Usa.
    Ma da quando il segretario di stato Usa si occupa dell’import di caciotte, salumi, vino, marmellate e ricotte?
    Ahhh Giggino !!

    • @Gaz
      Come mai…! Come è andata l’estate…? Spero che spassosamente bene… L’ACME NEWS, invece, avanti tutta a tutto gas… Sembra che qualcuno avesse dimenticato di spegnere la stampante… Altrimenti, quando si prendono le ferie lì…? Comunque… Meno male che il professore è stato all’erta (come al solito) e ha avuto appunto buon occhio (Forza Professore!), rallentando appositamente la pubblicazione dei propri articoli, affinché potessimo stare al passo…
      (Tanti emoticoni tutti amichevoli)

      • @ACME NEWS (esteri)

        Giggino e Giggetto… va bene!
        Ma non perdere di vista the new kids in town che promettono di regalarci grandi giorni di gioia… Parliamo ovviamente della boyband M&M’s, il duo scioccolato, composto dagli impareggiabili Matteino & Matteone…

        Mi chiamo Matteone e faccio il guappone
        ma Giggino e Giggetto mi presero in avversione (questa intuisco che si può migliorare un po’…)
        perché sono più ardito, mascolino e possente
        e rimorchio a palate a Milano e Papeeteeee… (melisma virile)
        E quando pensi che è finita è proprio allora mi aggira Italia Viva…

        Chorus (con Matteino)

        Ahhhh, che fantastico affare è La Lega…

  • Francamente, da un intellettuale di area marxista mi aspetto di più. È passato da considerazioni impressionistiche e generiche agli insulti, senza fermarsi sulle forze economiche e sociali che hanno dato vita alla Lega. Salvini negli ultimi anni pesca a strascisco nel disagio, è vero, ma la Lega non è solo questo. La Lega è il governo delle regioni più ricche del Nord. La Lega sono le piccole imprese e i lavoratori autonomi. La Lega è anche una difesa identitaria (quella del Nord, e ora, solo per ragioni di ripiegamento tattitico, quella italiana), La Lega è un progetto economico e di organizzazione statale. Anche quando i consensi erano diminuiti drammaticamente, questo processo non si era arrestato, la divisione continuava a crescere. Un articolo come il suo non aiuta a disinnescarla.

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