Quando si parla di questione morale, quelli del Pd possono aprire bocca solo per dire “mi vergogno”. Ma ho da dire qualcosa anche al M5s.

Quando si parla di questione morale, di voto di scambio, di compromissioni con le mafie, quelli del Pd possono aprire bocca solo per dire “mi vergogno”. Dopo mafia capitale, dopo gli scandali bancari toscani (ho usato il plurale), dopo le decine di casi di amministratori beccati con le mani nella marmellata, un partito dovrebbe avere il buon gusto di non partecipare a certe discussioni, ma siccome al Pd non è la faccia quello che manca, adesso dà lezioni di morale al M5s per la vicenda di Quarto.

Come era prevedibile (e previsto: ne avevamo parlato a settembre) è iniziata la campagna di discredito del M5s che sta salendo troppo nei sondaggi. Certo: Quarto è un piccolo paese, non è Roma, però ci si attacca a quel che c’è.

Intanto ci sembra che Grillo si sia comportato benissimo invitando la Capuozzo a dimettersi per andare a nuove elezioni. Anche se lei, sinora, sembrerebbe piuttosto una parte lesa, è giusto che la sua formazione politica rimetta il mandato nelle mani degli elettori, perché non ci siano dubbi sul fatto che possa accettare voti inquinati. Chapeau! Il Pd ha mai avuto una sensibilità del genere? Devo fare l’elenco di tutti quelli che, per situazioni ben più “pesanti”, si sono imbullonati alla poltrona? E direi che la stampa potrebbe anche rimarcare questa differenza.

Dunque, non c’è dubbio che ci sia una campagna per delegittimare il M5s, presentandolo “come tutti gli altri” per riabilitare il Pd che, appunto, è come gli altri, per cui, se tutti sono corrotti, nessuno è corrotto. Film già visto.

Detto questo, però, c’è un discorso da fare anche al M5s che dovrebbe riflettere un po’ di più sulle sue scelte organizzative.

Cari amici del M5s, parliamoci chiaro: quando hai un gruppo limitatissimo di sindaci e, uno lo sfiduci tu stesso (Livorno), uno lo butti fuori (Gela), un altro ha le disavventure della Capuozzo, e quello che, sul piano amministrativo se la cava meglio (o, per lo meno, lo sembra), è un dissidente, vuol dire che qualcosa non funziona. Controprova, i parlamentari: in neppure tre anni di mandato, è stato espulso il 25%.
E potremmo continuare. Adesso non interessa stabilire chi avesse ragione e chi torto, se andassero espulsi tutti, alcuni o nessuno: non entriamo nel merito. Ma quando, a metà legislatura, hai già espulso 1 ogni 4 eletti (e se tanto mi dà tanto, a fine legislatura saranno 1 su due e, se ci applichiamo un po’ anche più della metà) vuol dire che o hai sbagliato ad espellerne troppi, oppure hai scelto malissimo quelli da mettere in lista.

Insomma, la soluzione non è quella di cacciare dopo ma di non includere prima. E qui tocchiamo un nervo che so molto sensibile: è questo il modo di scegliere i propri candidati? Capisco che tre anni fa, con le elezioni anticipate di qualche mese, non ci fosse altro modo di scegliere i candidati a meno di “nominarli” dall’alto e capisco anche il fascino della rete, il fatto che si abbia la sensazione di decidere stando comodamente seduti davanti al proprio pc, però, mi pare che l’esperienza fatta non sia delle più brillanti.

Insomma, la rete va benissimo per creare contatti “orizzontali”, ma siamo sicuri che per decidere sia la cosa più indicata? Intanto, in questo modo, io non ho altra idea della persona che quella che lui vuol mostrarmi. Per capire chi sei ho bisogno di vedere come vesti, che auto hai, chi frequenti, come ti comporti davanti ad un imprevisto ecc. Piaccia o no, la rete è sempre un filtro rispetto al contatto immediato fra le persone. In secondo luogo la rete funziona molto poco per lo scambio di idee: non va bene per testi troppo lunghi, è troppo condizionata dall’anonimato dei nick che sono una scuola insuperata di maleducazione, molti intervenuti sono falsi e si tratta sempre della stessa persona con trenta nick diversi, spezzetta la discussione in troppi rivoli, proprio per il mix fra anonimato e viralità, la rete si presta magnificamente alle operazioni di disinformazione, ma soprattutto (spiace dirlo, ma è così) dà la parola a troppi imbecilli, ignoranti e insolenti. Lo so che anche lo scemo del villaggio ha diritto a dire la sua e che bisogna essere tolleranti, ma la rete ha un effetto moltiplicatore: sia dei cretini che intervengono, sia del livello delle scemenze che scrivono. Si può e si deve tollerare, ma, ovviamente il livello qualitativo della discussione ne risente.

Soprattutto, la rete crea una illusione di comunità (che appunto resta… virtuale) ma alla fine hai solo una serie di persone isolate l’una dall’altra, nel chiuso delle loro stanze, si sfogano a pestare tasti (lo dico di me stesso in questo momento). Ma una forza politica ha bisogno di comunità reali che agiscano nel reale. Poi la rete crea opinione, ma non conflitto, per il conflitto sociale e politico bisogna scendere in strada  e misurarsi con il Mondo, quello vero. Poi, per gente abituata a cammellare truppe nelle elezioni legali, diventa un gioco da ragazzi organizzare un seguito clientelare per vincere un’elezione on line. Soprattutto se poi bastano  poche decine di voti per riuscire.

Ed una forza politica non può esistere solo in rete: nel M5s sono troppo pochi i gruppi organizzati sul territorio  (e si vede nelle raccolte di firme) e raramente si incontrano, il più delle volte per sole questioni organizzative; non esistono organi di sorta salvo i gruppi parlamentari e consiliari che poi nessuno controlla nel loro operato quotidiano, salvo che per l’occasionale autodafè dell’espulsione di questo o quello,  non c’è una struttura di studio (e insisto che la politica esige studio perché non esistono soluzioni facili ed intuitive a problemi complessi).  Non esiste neppure una struttura articolata ai vari livelli territoriali e tutto funziona alla carlona. I movimenti vanno benissimo ma fare liste elettorali non è il loro mestiere. Ma voi davvero pensate che in questo modo si possa governare il paese? Davvero pensate di essere pronti a vincere le elezioni?

Capiamoci su un punto essenziale: la burocrazia è una pessima cosa, ma l’organizzazione è necessaria. Si possono prendere tutti gli accorgimenti di questo mondo per evitare che la seconda si trasformi nella prima, ma non se ne può fare a meno. E parlo di una organizzazione formalizzata, non del mucchio selvaggio senza regole e senza responsabilità personali definite. Passare dalla forma partito alla forma branco non è un passo avanti che garantisca più democrazia, ma semmai di meno, perché produce immancabilmente la figura del “burocrate spontaneista”, che è il peggior burocrate che esista.

L’organizzazione, fidatevi, non è l’Aids (e lo dico non solo a voi ma anche ai ragazzi dei centri sociali che non sopportano la forma partito perché non vogliono superare la forma tribù).
Guardate che  sin qui, vi è andata bene (in fondo i casi gravi di elementi spuri non sono stati tantissimi), ma perché nessuno si aspettava il boom che ci fu tre anni fa, ma se si insiste su questa strada, la prossima volta il M5s sarà invaso da riciclati o figli di riciclati, mafiosi, camorristi, infiltrati dei servizi di varia natura e, soprattutto, una valanga di carrieristi a buon mercato. Insomma, al posto vostro starei discutendo di come organizzarsi per evitare che il movimento sia snaturato, voi fate come meglio credete.

Dixìt et salvavi animam meam.

Aldo Giannuli

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Aldo Giannuli

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Comments (26)

  • Gentile Prof. Giannuli, è molto poco che frequento il suo blog (negligenza mia, si intende), nè la conoscevo come studioso (ancora una volta errore mio), ma Le faccio i complimenti per le interessanti analisi geopolitiche ed economiche; ho da poco letto il suo testo “2012 la grande Crisi”, che anzi è stato un graditissimo regalo di Natale per mio figlio ventenne.
    Attendevo però un Suo commento sulle ultime peripezie a 5stelle, trattandosi infatti di un argomento che Le è caro, anche a giudicare dall’altissimo numero di interventi che Lei dedica e ha dedicato a questo movimento; purtroppo decisamente troppi, rispetto a quelli, a mio modesto modo di vedere, ben più interessanti di analisi economico-finanziaria.
    La sensazione però, se mi permette Professore, è che tutto questo attivismo o questi “buoni consigli” siano completamente fiato sprecato: io credo infatti che Lei continui a rimproverare, da tempo, ai i 5stelle alcuni difetti/errori/ingenuità che sono invece costitutivi del loro essere, sono insomma nel loro dna.
    Anzi spesso trovo che Lei conceda a Casaleggio & Co., in buona fede si intende, troppe troppe attenuanti e spesso tenda a difendere l’indifendibile: per parlare di questa vicenda di Quarto non basta dire, come si dice dalle mie parti, a ma tanto tra chi accusa i 5stelle “il più pulito c’ha la rogna!”
    Mi spiego meglio: per il mondo grillino l’elemento della purezza e l’esasperazione del giustizialismo forcaiolo sono la base della politica, punto… quindi una seppur circoscritta e locale vicenda (come definisce lei, in astratto, quella dell’amministrazione di Quarto), ha l’effetto di una bomba atomica in campo 5stelle, va a minare un pilastro della loro essenza o, mi permetto di dire, presunta essenza…chissà quante cose verranno fuori e in quanti contesti locali sui grillini!
    Ma, mi permetta, non è solo questione di riflettori accesi dei media su Grillo, anzi, non le sembra che chiedere il silenzio stampa sui 5 stelle sia nocivo ad un sistema d’informazione democratico?
    trattandosi soprattutto di un movimento poco decifrabile, costruito dal nulla da una chiacchierata (restiamo sul leggero) agenzia di comunicazione, controllato tramite computer e “organizzato”, alla base, quasi come una setta segreta informatica e nel suo gruppo parlamentare quasi come una misteriosa truppa di leader regionali, spesso molto rampanti…
    Leggo su internet, che Lei si è molto occupato di controinformazione, inchieste e servizi segreti…ma proprio non ci trova nulla di strano nei 5 Stelle?!! Fatico a crederlo.

    Sul fatto che poi siano l’unico avversario di Renzi, Lei davvero si sentirebbe di affidare il governo italiano a gente del genere? Perchè giocare unicamente con le carte sul tavolo, turandosi il naso e usando questa oscura carta?!
    Sicuramente non ci salveranno da Renzi nè le sinistre arcobaleno, nè altre sinistre radicali (lei cita spesso i centri sociali ad esempio) indubbiamente, Lei spesso dice che però sono votatissimi…vediamo per Quarto ops, mi scusi, per quanto…
    Io credo invece che tutto il giochino di Casaleggio stia facendo esattamente il suo sporco e preventivato lavoro e a buttare benzina sul fuoco del populismo si rischia solo di destabilizzare per destabilizzare e, come Lei sa meglio di me, a qualcuno, ben nascosto, destabilizzare un nazione, specie in queste turbolenze economico-finanziarie, fa sempre comodo…

    con stima

    • La ringrazio per gli apprezzamenti e sono curioso di sapere dove suo figlio ha trovato il mio 2’12 che è fuori commercio da quasi due anni.
      Nel merito: i 5 stelle sono un disastro, fanno almeno cinque fesserie al giorno, pasticciano che è un piacere e spesso si comportano in modo molto discutibile (si pensi alla vicenda Consulta su cui sono riusciti a farmi fare il fegato marcio) Tutto vero… però… Però lei quelli del Pd li ha guardati bene in faccia? A perte che in termini di preparazione tecnica sono fior di bestie (basti guardare a leggi fatte coi piedi come quella elettorale o quella di riforma costituzionale o il job act: non parlo del contenuto politico, ma proprio della fattura tecnica), sono il partito più corrotto d’Italia e sono i rappresentanti dgeli interessi antipopolari del capitale finanziario. Poi fanno anche loro del populismo per darsi una verniciata ma restano i commessi del gran capitale.
      Io cerco nei limiti del possibile di dare elementi di riflessione ed in alcune occasioni è servito, in altre meno, in altre per nulla. Ma alla fine, dovendo votare che scegliamo? Il Pd è il nemico da abbattere, la sinistra arcobaleno ecc non esiste, il centro si è polverizzato e la destra (che poi non sarebbe tanto meglio del Pd) è in condizioni disperate. Ed allora, che si fa? Certo se ci fosse ancora la proporzionale si potrebbe giocare diversamente, ma non a caso è stata eliminata con il colpo di stato di Occhetto segni e pannella, e non a caso il maggioritario è stato riproposto dall’altro golpista in circolazione, Renzi

      • Intervento centratissimo .. e a mio parere più li guari in faccia e analizzi quello che tecnicamente fanno sia a livello locale che nazionale ti auguriche cadano al più presto…per evitare eventuali … votando con il Consultellum

  • Nonostante dimostri di conoscere le dinamiche di internet, e di chi vi scrive, non rinuncia mai a dare il suo contributo di intelligenza per tenere viva l’attenzione su ciò serve veramente al nostro paese: lungimiranza.

    PS È davvero difficile tollerare certi interventi delle 4 del mattino, a me verrebbe l’ulcera.

  • Caro Giannuli,

    lei elenca mirabilmente tutti i limiti della rete, ma davvero crede che Casaleggio (che per mestiere da almeno 10 anni studia la rete e fornisce alle aziende un servizio per costruire la loro immagine tramite social networks e discussioni/fenomeni virali) non li conoscesse benissimo anche 4 anni fa? E non la sfiora il sospetto che possa aver messo su un movimento in rete per poterlo telecomandare a piacimento proprio con gli stessi strumenti che offre alle aziende per vendere scarpe o automobili?
    Si legga le strategie proposte a questo link:
    https://www.casaleggio.it/consulenza/strategia-online/
    Davvero crede che il M5S sia stato organizzato in questo modo “sbagliato” per un caso o un errore?

  • Gli utenti che scrivono sopra sembra non abbiano capito che QUALUNQUE cosa faccia il M5S sarà comunque sotto attacco mediatico per cui voglio rispondere a Curzio Rufo che la storia ci insegna che qualsiasi partito/organizzazione/persona che il Sistema voglia pompare lo fa presentandola/o in modo positivo e dandogli ampio spazio.
    Con il M5S succede l’esatto opposto,per mesi scompare dai tg,poi ritorna con intensità per una settimana per parlare di beghe interne e fatti risibili montati ad arte ed ovviamente delle loro proposte e programma non se ne parla mai.
    E’ proprio questo che dimostra la genuinità del progetto e la paura che il Potere in Italia ha di esso.
    Detto questo,concordo con Giannuli che c’è bisogno di più organizzazione locale soprattutto.
    Il concetto è che la democrazia diretta è una bella sfida e un ideale da perseguire ma non quando dinanzi a te hai un intero sistema che se ne fotte della verità,della giustizia e della democrazia.
    La cosa migliore per il M5S sarebbe lasciar perdere i meet-up e far decidere i candidati comunali a persone di fiducia che li conoscono personalmente.
    Comunque prof. lei non ci vede la manina dei servizi in questo caso?
    A me sembra evidente l’intervento di apparati dello Stato per montare questo “finto” scandalo.

  • Dica, Giannuli: esiste qualche partito storico che sia riuscito a evitare la Scilla della ” burocrazia ” e la Cariddi della disorganizzazione? E un partito, oggi, potrebbe finanziarsi adeguatamente senza esser dipendente né da interessati mecenati né da una ditta privata come quella di Casaleggio, metodo che implica l’inamovibilità di un capo? Se aggiungiamo che i 5 stelle respingono il finanziamento pubblico, diventa ancora più arduo capire come potrebbero fare.
    Speriamo in bene. Ma ce n’è motivo?

  • Preg.mo Prof. Aldo,
    come al solito i suoi argomenti danno la sensazione della ineccepibilità.
    solo, se posso permettermi, sull’argomento “luogo organizzativo del M5S” forse ci sarebbe da dire che esso é stato una scelta obbligata – se cosi si può dire – poiché il territorio italico é molto ben presidiato, dal regime partitocratico, che é praticamente impossibile ad altre realtà politiche di “attecchire”.
    i centri sociali, che lei probabilmente conosce bene, sono li a rappresentarne tutta la difficoltà “penetrativa”.
    Sono certo, converrà che lo stivale é molto ben presidiato dalle strutture militari, amministrative, mediatiche, organismi privati e, tra le altre, dalle criminalità infiltrate dalle p2, p3, p4… e dalle varie gladio/stay behind forse ancora attive.
    organizzazioni aventi tutte come riferimento direttivo quella società corrotta “pilotata dall’alto” che esonda, financo e verso l’occidente vespucciano, i confini nazionali.
    quale illuso potrebbe sperare, alle condizioni date, di costruire una organizzazione politica, diversa da quelle volute dalla “tolda di comando della nave pirata e predatrice” che solca le autostrade della penisola?
    forse la lega del senatur e dei suoi successori non ha dimostrato a sufficienza che é impossibile sfuggire alla rete dei pirati avidi e sempre assetati del sangue dei cittadini che non ce la fanno più?
    forse gli sfratti, infarciti di manganellate…, dei centri sociali che, é evidente, sono una insopportabile spina nel fianco del potere corrotto al potere non dimostrano che é impossibile organizzarsi sul territorio?
    il “baobab” in via tiburtina a roma a chi dava fastidio se non ai corrotti liberisti che odiano a morte chi é felice solidarizzando e donando senza nulla ricevere?
    l’argomento, come comprenderà (e comprendo), richiederebbe molto più spazio ma, spero, gli elementi fin qui citati siano sufficienti per comprendere che l’analisi conduce a pensare che (per grillo e casaleggio ma anche per altri che lo vogliono se lo vogliono come l’han voluto loro…! in “rete” c’é spazio per tutti), al momento, l’unico luogo dove poter (sperare) di organizzare un “MoVimento” é internet.
    il voto del 2013 – 108 seggi alla camera e 54 al senato presi da M5S, nonostante una legge elettorale incostituzionale – ha colto di sorpresa il regime che non aveva ancora capito che avrebbe dovuto “presidiare” anche qule luogo…!
    certo la selezione dei candidati, attraverso lo strumento utilizzato dal M5S, al momento lascia molte “maglie larghe” che, sicuramente, danno possibilità ai disonesti di infiltrarsi. ma quello che conta sono i valori che si é dato il MoVimento, valori che forgiano la spina dorsale di coloro che vogliono riappropriarsi della propria dignità e libertà.
    non sarà possibile evitare che taluni riescano ad infiltrarsi, in un paese dove la corruzione e la criminalità sono tra le più alte al mondo é illusorio sperare che non succeda… ma, c’é un ma, gli onesti saranno sempre maggioranza e, come é successo da ultimo per la città di quarto (na), i cittadini onesti sapranno essere capaci di tenere la “casa comune” pulita da infiltrati e in malafede che pretendevano di favorire personaggetti del pd-l non eletti che pretendevano di “pilotare” da fuori dell’aula consiliare gli eletti…!
    non sono le cadute che contano… quello che conta é avere la capacità di sapersi rialzare dopo essere caduti.
    ancora un saluto bakuniniano
    tonino basile – roma

    p.s.
    comunque, grazie per il suo prezioso lavoro di “educazione”, svolto anche in favore di quei ragazzi che, sebbene semplici, sinceri, onesti…, hanno molto da apprendere dai suoi suggerimenti.

  • Chiedo scusa se Le ho fatto venire un po’ d’ulcera Professore, non era mia intenzione, ma sono certo che ha resistito a ben di peggio.
    La rassicuro però che il suo testo 2012 si trova con grande facilità da Libraccio.

    Non pretendevo una risposta da Lei, anche se immagino che , pur non potendoli dichiarare, Lei abbia molti dubbi sui lati oscuri dei 5Stelle, ma credo anche che, comunque la si pensi sui grillini, oggi , essi siano entrati in una nuova fase, ben diversa da quella utopica iniziale.
    Il candore degli esordi è acqua passata, il doppiopetto da parlamentare impera.
    La cosa disperante però caro Giannuli è che tra Pd, Salvini e 5Stelle i 3/4 del panorama partitico italiano è solo populismo… non rassegniamoci a questo, piuttosto che scegliere il meno peggio.

    • non è certo lei che mi fa venire l’ulcera.
      non sapevo del libraccio.
      Sui 5 stelle: è una realtà magmatica in movimento, il guaio è che si muove disordinatamente e senza una direzione precisa. Lati oscuri non mi pare ci siano, molti piccoli pasticci si. Il populismo impera, questo si, ma è il prodotto del passaggio alla II repubblica

      • Buonasera Professore, la ringrazio per gli spunti di riflessione che ogni volta trovo nei suoi articoli e per le lezioni sulla legge elettorale. Posso chiedere se ha mai pensato di introdursi nel movimento per far attecchire dall’interno i suoi suggerimenti ? Il suddetto movimento dovrebbe essere ad accesso libero e non dovrebbero esserci ostacoli alla diffusione o discussione delle proposte degli iscritti.
        I più cordiali saluti, Cristian.

  • Condivido la tua analisi: è coerente e attuale.
    Espressi dubbi analoghi riguardo l’organizzazione al mio primo meetup, ormai 5 anni fa, mi fu detto: “quello lo fanno i partiti e noi non siamo un partito” senza possibilità di controbattere. Me la presi un pò a male e non ho più frequentato quel meetup. Ne fondai uno subito dopo nel mio comune di residenza adiacente. Ma purtroppo mi sono scontrato su posizioni di potere acquisite sempre dal gruppo suddetto che addirittura mi invitò esplicitamente a lasciare a loro la guida del meetup da me fondato, perchè non sarei stato capace (e manco sapevano chi ero). E dire che io avevo espresso solo dubbi sull’organizzazione. Adesso quei dubbi sono diventati problemi da risolvere in fretta con una più qualificata presenza sul territorio. Il web è uno strumento di comunicazione fantastico ma, per esempio, avere una sede visibile dove incontrarsi e confrontarsi è altrettanto importante. Formare un gruppo che sia in stretto contatto con i cittadini e sappia come esprimere i concetti è importante. Nella mia esperienza locale ho notato che si spreca molto tempo in temi cari ai singoli, tipo i lampioni vicino a casa che non funzionano, oppure cavalcando vecchie o nuove problematiche locali accodandosi ai più esperti gruppi in consiglio comunale (basta che non siano del PD vanno tutti bene). Temi da affrontare certo ma prima un pò di serie discussioni sui temi politici del momento per capirsi non sarebbero necessari? Invece quelli sono tutti relegati ai “like” e ai commenti sui social vari con i rischi che ben descrivi. La mia esperienza non è conclusa, credo nelle idee e condivido da sempre il Non Statuto del M5S, sono iscritto al Blog e voto ma non partecipo più ai meetup della mia città perchè non me lo posso permettere di andare la sera a parlare dei problemi dei lampioni o dei parcheggi selvaggi senza prima aver messo a punto una linea di programma seria: mi pare di essere ad una riunione di condominio!!! Purtroppo non sono ricco, sono vecchio e non mi danno la pensione, devo lavorare e sodo (quando il lavoro c’è), quindi faccio volentieri quello che posso…. ma che sia costruttivo.
    Ecco, raccontando questa mia esperienza, volevo dire che se le cose non funzioneranno meglio, anche e soprattutto a livello locale, non vedo, purtroppo, sviluppi favorevoli per il Movimento. Forse vinceremo alcune battaglie ma mai la guerra!!!
    Scusa se sono stato “lungo” e
    Ti rigrazio comunque per la tua preziosa guida in questi anni e mi dispiace che tu sia uscito dal Movimento.

    • non sono mai uscito dal movimento per la semplice ragione che non ne sono mai entrato: ho sempre fiancheggiato criticamente il m5s

  • Vorrei ricordare che alle elezioni parlamentari non si era pronti se non in poche area d’Italia dove gia’ il movimento aveva un minimo di presenza sul territorio. In molte aree era la prima volta che ci si presentava alle elezioni e i meetup non erano formati o con poca esperienza regressa. Il contatto fisico si ha con i meetup, per rete non si intende solo internet ma la rete di contatti che si creano all’interno delle assemblee del meetup e tra i diversi meetup stessi.
    Vorrei far notare anche che alle elezioni successive, europee, amministrative e regionali, la selezione sembra sia stata piu’ accurata e di espulsioni o presunti infiltrati ne sono risultati molto meno. Certo la portata mediatica e’ diversa rispetto a quella nazionale ma dove ci sono sindaci a 5 stelle i giornalisti fanno finalmente i giornalisti (anche strumentalizzando il piu’ delle volte) andando a scandagliare fino al profondo abbisso per trovare una qualsiasi macchiolina a cui potersi appigliare.

  • diciamola tutta: in italia sono almeno trent’anni che manca una classe dirigente: non solo politica ma industriale e culturale.
    in italia non c’è più progettualità, non c’è senso del dovere civico che coinvolga le persone alla politica per fini che non siano mafiosi o di intrallazzo.
    detto questo le cose stanno a zero e dobbiamo scegliere tra grillo o il mafioso di rignano, casaleggio o alla peggiore delle ipotesi al mafioso di arcore.
    dunque che fare?
    da parte mia, rigoroso comunista ma nello stesso tempo anche molto contraddittorio scelgo irrevocabilmente coloro che col potere mafioso non hanno c’entrato nulla fino ad ora: cioè il m5s.
    perché non la sinistra radicale?
    semplicemente perché quando è necessario spogliare il re e chi lo vorrebbe fare non è in grado si sostiene chi invece ha le possibilità di farlo.
    inoltre non è possibile voler svestire il re, per esempio a genova e poi lasciarlo vestito a roma, non vi pare?
    dunque un consiglio spassionato: spegnete le tv e non leggete più i giornali delle grosse case editoriali; arriveremo al momento delle elezioni a mente lucida e solo allora sapremmo davvero chi votare.
    non vorrete fare così?
    e allora continueremo a credere che spogliare il re a genova e lasciarlo vestito a roma sia la tattica giusta( giusta per gestire la repubblica in modo mafioso).
    da noi si dice: scendi dal pero che è ora!!
    signora cinzia scenda dal pero che è ora!

    e tu aldo giannuli non fare sempre finta di stare sul pero arzigogolando sugli errori marchiani del m5s; capisco che devi intrattenere i clienti del blog altrimenti chiudi, però qui la nave(l’italia) affonda e stiamo a pensare a quale scialuppa di salvataggio scegliere………….senza offesa aldo giannuli, senza offesa.

    auguri a tutti gli italiani, me compreso.

    victor serge

    • nkn mi pare di lesinare critiche al M5s ed i freeuentatori grillino sono una parte limitata di quanti avvedono. Ogni tanto un po’ di onestà intellettuale nel riconoscere quello che fanno gli altri bisogna averla: vuoi che ti metta i link degli articoli di critica al M5s?

  • Leggerla è un piacere.
    Ora proverò a spiegarle il mio misero pensiero!
    Un movimento liquido come il M5S, anche stringendo le maglie non fermerà mai una goccia d’acqua a meno che non chiuda il rubinetto!
    Con stima, non so se ce la faremo ma ci spero fino alla fine.

  • Sa cos’è Professore, io non concordo qui con chi usa termini come “arzigogolato” o peggio, Lei critiche ne ha sempre fatte con franchezza (io è poco che la leggo, è vero, ma è semplicissimo con parole chiave o gli strumenti del blog ritrovare come ho fatto i suoi articoli precedenti sul tema), non lisciando il pelo a nessuno, forse con troppa benevolenza ma mai partigianeria estrema (con altri ha decisamente il dente avvelenato, pure troppo… saranno pure cialtroni, ma che le ha fatto la sinistra tutta?!! li tira in ballo sempre), però alle volte le cose sono anche semplici, tagliamola con l’accetta: 5stelle o sei parte del problema o sei parte della soluzione!

    La degenerazione del dibattito pubblico, un ulteriore aumento della sfiducia dei cittadini verso la Politica (non solo i partiti, ma proprio del ruolo della politica in sè, come strumento/scienza/opzione/partecipazione attiva/conflitto sociale), un proporre sempre soluzioni facili ( specialità di Grillo, non solo di Renzi o Salvini, lo ammetta!, loro anzi hanno imparato da lui), un dire alle persone non protestate collettivamente ma usate la rete per indignarvi ma nel vostro salotto, un proporre una meritocrazia/buona amminitrazione che è l’altra faccia della tecnocrazia (chi sono questi famosi curricula per i ministeri da vagliare sennò?! che spesso ha citato Di Maio), un degenerare nel complottismo, un ribadire che il politica debba essere solo onestà e non capacità/strategia/organizzazione…
    è tutta farina del sacco dei 5 Stelle, punto. Di nessun altro.
    Non credo quindi che siano parte della soluzione, ma purtroppo del problema.

    Non crede?

  • Come sempre trovo che l’analisi individui e ben circoscriva le criticità e falle del sistema a cinque stelle, ma non concordo con le soluzioni esortazioni che vengono proposte.
    La democrazia o è in grado di selezionare le classi dirigenti dal popolo o altrimenti semplicemente non esiste.
    Qualunque pescatore di professione vi potrà confermare che se si vuole pescare soltanto il pesce grosso in fondo al sacco, è necessario che le maglie iniziali della rete siano molto larghe e poi viepiù strette.
    Il sistema cinque stelle pertanto è un sistema a guida dall’alto, l’unico che possa garantire una seria selezione di classe dirigente. L’espulsioni sono peculiari e fondamentali al funzionamento di tale sistema.
    Alla scadenza del loro mandato i migliori, senza distinzioni di sesso religione o razza, dovrebbero a mio parere essere cooptati del movimento a sostituire Grillo e Casaleggio nella loro attività esterna e superiore di controllo e selezione, lontani da cariche istituzionali o anche solo onorarie, stipendiati dal movimento in un rapporto rigorosamente esclusivo.
    Senza pretendere di aver indicato la panacea per il movimento, penso che sia un suggerimento da considerare.
    Riprodurre gli stessi meccanismi selettivi che ci hanno condotto alla partitocrazia ( che è una degenerazione della democrazia, non un suo possibile sviluppo ), sono convinto che sarebbe per il movimento l’inizio della fine.

    • Se lei crede possibile che i due capi del movimento possano accettare di essere sostituiti nel loro ruolo di guida, controllo e selezione, è proprio ingenuo.
      La partitocrazia non è una degenerazione inevitabile ma soprattutto la sua soluzione non sta nel meccanismo costruito da Grillo e Casaleggio.

  • Il M5S è nato con l’intenzione di raccogliere e canalizzare la protesta popolare per anestetizzarla. Se si vede la cosa da questo punto di vista, si capiscono benissimo il suo pressapochismo, l’assenza di un obiettivo e quindi di strategia e tattica, il suo isolazionismo.

  • Egregio Giannulli, le cose che Lei dice sembrano ovvie, anzi sono ovvie. Solo Lei , però, ha saputo analizzarle e spiegarle in modo corretto e comprensibile. E ‘ vero che il PD, soprattutto la nuova leva renziana, sulla questione morale dovrebbe osservare un doveroso silenzio, come sono vere tutte le altre considerazioni che fa sui punti deboli del M5S. Vorrei, però, sottolineare che la difficoltà in cui si sono trovati i rappresentanti dei pentastellati sulla questione di Quarto, sta anche a dimostrare che non sono abituati ad affrontare tali vicende, non sono preparati, e ciò forse è la conferma della loro buona fede che probabilmente sfocia nell’ingenuità. Di questi tempi, però, ciò dovrebbe essere valutato positivamente e non soltanto come carenze strutturali del movimento, che pur ci sono. Immaginate come se la sarebbero cavata in questa situazione quelli del PD? Ebbene, non bisogna fare un grande sforzo, se pensiamo alle centinaia di casi che l’hanno riguardato, peraltro certamente ben più gravi. Considero il caso Quarto davvero poca cosa, forse inesistente, anche perchè va distinto nettamente il voto della camorra in occasione delle elezioni (in questo caso abbiamo visto con ecvidenza e dai fatti che non si è trattato di voto di scambio) dalla gestione amministrativa caratterizzata da comportamenti illeciti. Quest’ultimo caso è certamente molto più grave (vedi mafia capitale e i tantissimi casi in cui sono coinvolti, non solo i cionsoglieri comunali del PD, ma anche l’esecutivo del PD. Infine. ritengo che a Quarto non siano stati sufficientemente sottolineati i soggetti e le modalità intervenuti per far convergere i voti su De Robbio. Qualcosa è stato detto, ma troppo timidamente.

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