Il problema del deficit e l’incubo delle elezioni europee.

Uno spettro si aggira minaccioso per le cancellerie europee: il fantasma delle prossime elezioni per il Parlamento di Strasburgo. E’ presto per i pronostici, ma qualcosa si può già prevedere: i socialisti tracolleranno in Italia, Austria, Grecia, Francia, Belgio, Spagna, andranno maluccio in Norvegia, Danimarca, Repubblica ceca, e nel resto, salvo, forse il solo Portogallo dove è possibile qualche piccola avanzata.

Morale: il gruppo parlamentare si ridurrà in misura dal 30 al 50% di quello attuale. Andrà un pochino meglio ai Popolari (che precipiteranno in Italia ed Austria, ma conterranno le perdite grazie all’arrivo di galantuomini come gli ungheresi di Orban. Verdi e liberali si ridurranno anche se di poco, dato che già non hanno molto. I gaullisti caleranno discretamente ma saranno compensati da Macron che, però, non riuscirà a compensare la flessione sia dei gaullisti che dei socialisti. Insomma, l’attuale maggioranza socialista-popolare con gli apporti di verdi, liberali, Macron e Gaullisti realisticamente, è sotto il 50% e rischia molto seriamente di andare anche sotto il 45%.

Questo non significa che ci sarà una maggioranza “sovranista” sia perché ci sono parecchi “altri” (Podemos, Linke, catalanisti, forse Altra Europa, se ce la fa a fare il 4% come, peraltro, la lista di Varoufakis) sia perché i sovranisti sono uniti contro l’Europa, ma divisi su tutto il resto: i 5stelle sono sulla stessa linea di quelli di Visegrad o dei Veri Finlandesi, Afd non è propriamente la stessa cosa del Fn della Le Pen o della Lega di Salvini. Poi ci sono gli imprevedibili come Orban che per ora sta con i popolari, ma che facilmente potrebbero far gruppo con altri populisti, Siryza voterà con l’opposizione di sinistra o passerà armi e bagagli con gli “Europeisti”? Tsipras è un venduto capace di ogni capriola, ma è pronto ad entrare in maggioranza magari con Orban? Non ci stupirebbe nulla.

Dunque, l’ipotesi più probabile ò quella di un parlamento ingovernabile che forse riuscirà ad eleggere al terzo scrutinio un Presidente di Assemblea di minoranza.

Questo probabilmente è chiaro anche ai vari gerarchi dell’Unione che hanno il problema di far fronte alla vicinissima scadenza elettorale. Anche per questo il caso italiano diventa un rebus mica tanto semplice da superare.

Da un lato, l’elettorato “europeista” reclama il rigore contro l’Italia populista e sovranista ed, in particolare in Germania, potrebbe essere spinto a votare Afd per lanciare un segnale: se dobbiamo sottostare ai ricatti delle cicale del sud Europa, meglio andarcene con il Marco o magari con un Euro del nord con Olandesi, Finlandesi, ecc.

Però una linea di rigore anti sovranista potrebbe dare a 5stelle e Lega l’argomento dell’aggressione europea alla sovranità italiana, consegnando loro nuovi consensi, ma questo sarebbe il meno peggio, perché ripercussioni potrebbero esserci anche in Francia regalando consenso alla Le Pen e forse in Grecia (a favore di Alba Dorata) e in Norvegia, dove agli antieuropeisti sono già a livelli ragguardevoli.

Forse la quadratura verrà trovata in una procedura per infrazione con sanzioni limitate all’Italia e molta voce grossa, ma senza sporgersi troppo, in modo da rinviare il vero regolamento dei conti al prossimo anno. Solo che, di mezzo c’è la fine del Quantitative easing ed è difficile prevedere le reazioni degli investitori internazionali. Sette anni fa la tempesta dello spread fu domata da Draghi che salvò il governo Draghi facendosi garante, però:

1. il governo Monti era molto più gradito ai palati della finanza internazionale di quanto non sia il governo gialloverde attuale

2. Draghi era appena entrato alla Bce, mentre ora è in scadenza ed ha molta meno influenza

3. Eravamo in tempi di quantitative esasing che ora va a chiudersi

4. L’Italia era al 119% del debito sul Pil ed oggi supera il 133%

5. Monti faceva una sciagurata politica di austerity mentre questi fanno una politica ancora più sciagurata espansione della spera.

Per cui, fate un po’ voi: io ho il sentore di un crack molto vicino. E temo ci faremo molto male.

Aldo Giannuli

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Aldo Giannuli

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Comments (17)

  • Ma è quello che teorizzano ciccio borghi e la cricca legista siri, ecc… E il sistema più sicuro per sbarazzarsi delle opposizioni e insediarsi al potere per molto, molto tempo. Che poi svilupperanno un sistema corrotto, clientelare, connivente col malaffare è del tutto secondario. Poi mi chiedo come gestiranno il crollo demografico? Ma è sempre una quisquisglia secondaria (-:

    si deve riconoscere che sono eficaci

  • Tenerone Dolcissimo

    caro Giannuli, stai facendo degli articoli egregi su debito pubblico e suoi effetti, ma non arrivi mai al dunque e cioè a dire che il debito pubblico e, soprattutto, l’acquisto di titoli di stato da parte della banca centrale nazionale è un pezzo oramai importantissimo della DIFESA NAZIONALE e, come tale, deve essere gestito dai militari.

    • @Tenerone Dolcissimo
      Gli economisti danno il loro contributo alle strutture della difesa da molto tempo, ma non mi risulta che i militari abbiano mai ambito a conquistare la Banca d’Italia.
      Durante la dittatura dei colonnelli in Grecia, la Banca Centrale Greca fu affidata a un banchiere, Demetrios Galanis, non ad un militare.

  • Dovrebbe essere chiaro che è una guerra (economica) contro l’Italia, sia che al governo ci siano dei compiacenti europeisti, sia che siedano dei riottosi barbari sovranisti.
    Macron svolge il ruolo di macro della maitresse (padrona) Merkel e l’Italia e dell’Italia si vorrebbe fare la sua cocottina scema.
    Ad averne figli di … guidati da una classe politica sveglia, in grado di far piangere in cinese los nordicos, sarebbe una battaglia tutta da giocare, con elevate possibilità di vittoria.
    Gli esteri e l’economia sono in retrovia. Salvini non è attrezzato per i climi freddi. Di Maio si trova a comandare un esercito che non è suo e che non combatte una battaglia da molto tempo. La banca d’Italia è un bel Palazzo.
    Se si ha a disposizione un Cadorna, un Badoglio e gli apparati che non ti rispondono, meglio restare a casa.
    P.s. Eiettate Giuseppe Gagliano dalle contraddizioni del Rafalle

  • Attenzione a non sottovalutare il fattore tempo tempo .. e il meteo, oltre il contesto internazionale e la questione Libia/migranti.
    Collomb e Moscowic hanno deciso di abbandonare la nave che imbarca acqua, ma è lungi dall’affondare e conserva tutto il tuo potenziale minaccioso: è pur sempre in grado di far partire qualsiasi attacco.
    In gioco non è solo il risultato alle europee, o lo scioglimento anticipato della legislatura, o la crisi di governo, ma l’Italia.
    E’ un gioco impari che non andrebbe accettato, perchè gli altri non mettono nulla nel piatto.
    Ci vorrebbe una classe politica astuta e pro-Italia, tale da mettere nel piatto Germania e Francia … in grado di cercare alleanze, statagemmi, inganni.
    Quelli non sono alleati e men che mai amici.

  • Secondo me ha ragione chi dice che la strategia di questo gruppo dirigente al governo punti a scassare l’Europa. Noi ci faremo male, ma l’Unione Europea pure.

    Se si va in questa direzione lo scenario che si potrebbe delineare e’ il seguente: potrebbero entrare in gioco gli USA (ammesso che in questo momento ne siano fuori) con un ruolo a protezione dal collasso finanziario, con ulteriore cessione di sovranita’ da parte dell’Italia e, oggettivamente, di tutte le altre nazioni europee. Le elezioni della prossima primavera saranno una possibile conferma di cio’: anche se gli equilibri fossero indefiniti la situazione di stallo creerebbe un vuoto di potere che altri soggetti riempirebbero.

    Anche senza questo scenario estremo, a me pare sia troppo tardi per una qualche soluzione che metta insieme i cocci. Ha ragione Magatti nel suo articolo di Domenica scorsa sul Corriere: gli equilibri sono saltati e da qui bisogna ripartire. Tutti quelli che ora gridano preoccupati per i Barbari al governo dovrebbero per dignita’ stare zitti: negli anni e nei decenni precedenti hanno ignorato la fame e l’incazzatura delle persone senza lavoro o con lavoro precario; forse perche’ si sento garantiti in ogni caso: Franza o Spagna basta che se magna.

  • Macron e Salvini. che gareggiano in battute da avanspettacolo, sono due politici vacui, che non risolvono nessun problema reale: Iddio e i cittadini sanno quanti ce ne sono.
    Voi non siete Stati.
    Il Macron che si impegna in facezie, altro non è che lo stesso che ascolta Trump parlargli del più e del meno. perchè con lui non si può fare altro.
    Perchè occuparsi allora di Macron commediante?
    Non me ne occuperò più in pubblico. Non merita la mia attenzione.
    I francesi non giudicano il loro presidente vanesio per il privato bollente confessato da Brigitte a jeminformetv.wordpress.com
    ma per la sua politica.
    Vorrei poter scrivere le stesse cose su Salvini, che meriterebbe lo stesso trattamento.
    E’ un politico italiano di primo rilievo.
    Scrivendo di politica italiana è molto più difficile ignorarlo, ma lo meriterebbe.

  • il governo Monti era molto più gradito ai palati della finanza internazionale di quanto non sia il governo gialloverde attuale lascia ben intendere quali interessi stiano a cuore al prof. Giannuli.
    Draghi era appena entrato alla Bce, mentre ora è in scadenza ed ha molta meno influenza chiarifica che la BCE non è un organismo politicamente indipendente e chi la governa ha importanza(cioè le regole dell’UE sono fasulle).
    Eravamo in tempi di quantitative esasing che ora va a chiudersi e l’inflazione al 2% la stiamo ancora sognando, per cui mi sembra abbastanza acclarato che stampare non produce inflazione (o iperinflazione in sé).
    L’Italia era al 119% del debito sul Pil ed oggi supera il 133%; siamo al livello di Pil procapite reale del 1999, ma questo non sembra turbare il sonno del prof. Giannuli.
    Monti faceva una sciagurata politica di austerity mentre questi fanno una politica ancora più sciagurata espansione della spera: quindi, politiche espansive sono peggio di politiche deflattive (a meno che esista una terza via, chiederemo a Blair).
    Concludendo: neoliberista è chi il neoliberista fa.

    • @Valerio et alios
      … neoliberista, socialdemocratico, Papa. Non ci si capisce più niente.
      Propongo di organizzare a Parigi, sotto l’egida dell’Onu, una Conferenza Internazionale per attribuire la esatta denominazione.
      Naturalmente la presidenza è già assegnata di diritto.
      Da Brigitte ci facciamo prestare il Salone degli Specchi di Versailles.
      Io mi occupo dei frutti di mare.
      Per il vino non ci sono problemi. Ci pensa Jean Claude.
      Chi del barbecue?
      La sicurezza la si può appaltare alla Benalla Services.

  • L’agenzia stampa Sputnik Italia ha smentito il Sun, che riporta una fonte dei servizi, piuttosto allarmata, secondo cui la Russia si appresterebbe a fare delle Libia una nuova Siria. La fonte caldeggiava un intervento in loco in forma quasi preventiva, rispetto ai russi, che hanno già due basi navali.
    A metà novembre si terrà a Palermo la Conferenza Internazionale sulla Libia, a cui sono stati invitati Trump e Putin, il cui successo ostacolerebbe i disegni di Francia (Total) e Gb (Bp).
    Il Sun parla di ammasso missili e truppe in Libia per inondare l’occidente (principalmente l’Italia) di migranti.
    Altre fonti lanciano l’allarme terrorismo a causa della concentrazione di jihadisti nel nord della Libia, che potrebbero attraversare il Canale di Sicilia.
    Gli scafati del sito non hanno bisogno di spiegazioni per coprendere a che gioco stanno giocando e in quali pasticci vorrebbero che l’Italia si cacciasse.

  • L’articolo prefigura uno scenario verosimile, ma evita di esplorare possibili alternative e già ciò suscita il sospetto di una pregiudiziale antigovernativa.

    Il piano di Salvini e Di Maio può essere quello di far lievitare i consensi realizzando quanto più possibile il programma di governo e criminalizzando l’eurodittatura per la procedura d’infrazione che non tarderà ad aprire. A marzo l’attuale sistema di equilibri politici fondato sull’egemonia del capitalismo renano può andare in pezzi ed essere sostituito da una maggioranza di popolari e sovranisti. Questa procederà a circoscrivere le competenze dell’UE trasformandola progressivamente in una società delle nazioni continentale. L’euro sarà progressivamente affiancato da valute nazionali parallele (tipo i minibot) liquefacendone il carattere unitario. La primazia assoluta delle export sarà ammorbidita da una riscoperta della domanda interna, compatibile colla crescita salariale. L’invasione extracomunitaria sarà azzerata e progressivamente verrà suscitato il clima giusto per deportare almeno larga parte dei migranti presenti.

    Par di capire che a Giannuli una manovra in deficit andrebbe bene sol che puntasse a “far crescere la produttività”, cioè rimanesse nei parametri del capitalismo di rapina. Non sarebbe male se una volta tanto il Nostro chiarisse se il suo scopo è trascinare il capitalismo globalizzato nella rovina o conviverci nel migliore dei modi. Anche non esplicitare mai questa scelta è molto socialdemocratico.

  • E’ davvero triste leggere un articolo così superficiale, maldestro e inesatto.
    La Norvegia non fa parte della Comunità Europea.
    Il partito della Le Pen non si chiama più Fronte nazionale (FN), ma Raggruppamento Nazionale (RN).
    Ingiustificabile il tentativo di accostare partiti politici profondamente diversi come RN e Alba Dorata, quest’ultimo si pieno di autentici filo nazisti.
    Draghi non salvò il governo Draghi (sic!) ma il governo Monti.
    Tendenzioso chiamare il governo Lega-5Stelle in maniera dispregiativa “questi”…
    Ridicolo e grottesco sostenere che l’attuale governo sarebbe peggio di quello Monti perché “fanno una politica ancora più sciagurata espansione della spera.”, con una sconclusionata frase finale degna di un “raffinato” analista politico…

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