Priebke: dove seppellirlo?

Non c’è molto da dire su un personaggio come Priebke o sul suo complice Karl Haas, morto anche lui in tardissima età, nel 2004. A differenza del secondo, che collaborò con i servizi segreti americani e (anche se nessuno lo ricorda) con l’Ufficio Affari riservati del nostro Ministero dell’Interno, Priebke si limitò a collaborare con Odessa (l’organizzazione di solidarietà degli ex ufficiali delle Ss), ma non sembra che abbia mai offerto la sua opera a qualche servizio segreto. La Chiesa (che ha qualcosa da farsi perdonare in tema di salvataggio di criminali di guerra nazisti) ha giustamente rifiutato le esequie in uno dei suoi ambienti, trattandosi di persona che non ha mai espresso alcun pentimento per quel che ha fatto. Ora si pone il problema di dove seppellirlo.

La comunità ebraica romana non lo vuole a Roma, comprensibilmente, ritenendo offensiva una sua tomba qui dove ha partecipato tanto alla retata dell’ottobre 1943 quanto al massacro delle Ardeatine. L’Argentina, in un tardivo sussulto di dignità, non vuol saperne di riaverlo; non sappiamo che ne pensano in Germania.

Credo che la cosa vada vista da un’angolatura diversa e si debba riflettere su una scelta del tutto opposta a quella che istintivamente è quella di ogni ebreo e di ogni antifascista: e se lo seppellissimo proprio a Roma, presso le Fosse Ardeatine a perenne ricordo del crimine cui ha preso parte? E con una lapide adeguata, che lo qualifichi esattamente per quel che è stato tecnicamente: il boia delle Ardeatine, mai pentito. Un monumento al suo perenne disonore di uomo e di soldato.

Ovviamente, occorrerebbe studiare una sistemazione che eviti fisicamente che possa trasformarsi in un luogo di pellegrinaggio dei nazisti (ci mancherebbe!). Perché non prendere in considerazione questa idea? Poi, forse, sarebbe meglio regolarsi diversamente, ma perché non pensarci un attimo?

Ovviamente, questo richiede che la cosa non sia sentita come una profanazione di un luogo sacro non solo alla memoria della comunità ebraica romana, ma di tutti gli antifascisti italiani, ma, al contrario, come un modo di rafforzare l’impatto emotivo in chi visita le Fosse Ardeatine. Ai fini dell’effetto educativo e di conservazione della memoria, il risultato potrebbe essere anche maggiore di quel che non sia oggi.

Aldo Giannuli

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Aldo Giannuli

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Comments (61)

  • Giannuli, il 19 luglio 1943 i gangsters americani sganciarono su Roma quattromila bombe (1060 tonnellate di esplosivo), provocando tremila morti e undicimila feriti tra la popolazione inerme e civile, perché nessuno lo ricorda? Dove seppellire Priebke? Io suggerisco a fianco dei partigiani Walter Bencivegna e Carla Capponi, decorati con medaglie al valore militare (sic) e la Capponi eletta in parlamento per meriti stragisti.Perché se non ci fossero stati loro non ci sarebbe stata la rappresaglia delle Cave Ardeatine.Priebke all’epoca 23 enne ufficiale subalterno ( non gerarca nazista) non sarebbe il mostro come viene dipinto, se non ci fosse stato l’agguato dinamitardo di via Rasella, ove perse la vita anche il tredicenne Piero Zuccheretti, ignaro passante.Colpa di Priebke anche per tale morto ? Tutti gli eserciti del mondo hanno effettuato rappresaglie, compresi gli italiani, perché solo i tedeschi devono essere perseguitati anche e oltre i 100 anni?

    • Germani: e del tonnellaggio di bombe tedesche su Varsavia e Londra non ne parliamo? Mi pare che furono proprio i tedeschi ad inaugurare il bombardamento delle città con obbiettivo i civili

  • Professore, professore…
    lei questa volta ha perso di lucidità e si è un po’ lasciato andare. La sua proposta però mi ha colpito, e io vorrei considerarla come ora le spiego.
    Premetto subito, che nel modo più assoluto non posso approvare quella rappresaglia, sebbene contemplata dalle leggi di guerra, tanto che, come saprà, gli autori non vennero condannati per la rappresaglia, ma per i cinque poveri disgraziati in più che esorbitavano dal conto consentito da queste leggi.
    A parte queste morte in esubero, infatti, io ritengo comunque che i tedeschi, agendo entro uno Stato alleato quale era la Rsi, sebbene pesava il tradimento dell’8 settembre, avrebbero dovuto esimersi dal compierla.
    Non voglio poi neppure farle considerare, ma le faccio ugualmente rilevare, che queste rappresaglie sono state praticate da tutti gli eserciti belligeranti, essendo una convenzione di guerra, anzi ai giorni d’oggi, ben sappiamo che l’esercito israeliano, le applica senza problemi, senza annunciarle prima, magari con la clausola che se si costituisce l’attentatore paga per tutti, no: gli israeliani fanno come vogliono: 1 a 100, 1 a 200. Non ricordo quale rappresentante dell’ebraismo in Italia ha dichiarato che Priebke è atteso in cielo dagli angeli che ha assassinato. Bene, io non credo ad angeli, e inferno, ma mi auguro per loro che siano tutte fole, altrimenti pensi quanti palestinesi genocidati starebbero ad aspettare i vari Sharon e compagnia bella.
    Ma se ci mettiamo a contabilizzare i criminali, se ci mettiamo a tavolino, anche per la seconda guerra mondiale ne troviamo un bel mazzetto, ma lei mi obietterà che qui stiamo parlando delle fosse Ardeatine, ed ha ragione. Ed allora finalizziamo tutto a quell’attentato e relativa rappresaglia.
    Ecco la mia proposta, sulla base della sua, ovvero quella di seppellire Priebke vicino alle sue vittime:
    io propongo, se proprio vogliamo seguire questa strada di erigere tre tombe, significativa: quindi vada per Priebke, sebbene lei sa che questo ufficiale, anche volendo, non si sarebbe potuto rifiutare, ma oggettivamente vi ha partecipato, ed allora andiamo avanti.
    Poi ci metterei l’autore, almeno come simbolo dell’attentato di via Rasella, il Rosario Bencivenga. Si sapeva infatti perfettamente che quel gesto avrebbe determinato la fucilazione di oltre 300 innocenti, e il Bencivenga non gliene fregato niente, non si è costituito salvando la vita a quei poveri disgraziati. Lei obietterà, ma Bencivenga ha eseguito un azione militare contro i tedeschi ed inoltre doveva preservare la sua vita di partigiano. Vogliamo ridere? Azione militare contro 33 anziani altoatesini, che se non c’era la guerra sarebbero stati congedati, che fino a qualche mese prima erano inquadrati nell’esercito italiano ?
    Ma facciamo uno sforzo e diciamo di si: azione militare. E beh? non si salvano poi, al prezzo del solo attentatore, per la cui economia di guerriglia e una unità numerica, , oltre 300 innocenti?
    A meno che, quell’attentato aveva come scopo proprio la rappresaglia, i lutti, in modo da sfruttarli per la resistenza al fascismo. E magari, vero dott. Giannuli? lei che è professore di Storia contemporanea, qualche cosina in più dovrebbe saperla, magari levarsi di torno quel folto gruppo di trozskisti, ferocemente anti partito comunista, quelli di Bandiera Rossa, che proprio quel giorno, a quell’ora, a due passi da via Rasella, avevano riunione? Ne sa niente Giorgio Amendola, che nel Santo Collegio non molto distante, assieme a De Gasperi, come lui stesso ha dichiarato, aspettava lo “scoppio”?
    Comunque sia, come abbiamo detto: atipica la tomba per Priebke, e atipica quella del Bencivenga, tutte con lapidi adeguate, ovviamente. Il triangolo poi lo completiamo con una povera vittima dimenticata, perché sporcava l’immagine agiografica, quel bambino di 10 anni, lo Zucchetti che fu dilaniato dalla bomba. .
    Ecco la mia proposta su le ali della sua.

  • non capisco l’accanimento contro un militare che si trovava in territorio nemico e ha eseguito degli ordini; dove andrebbero seppelliti andreotti, licio gelli, cossiga et compagni che sono i responsabili, insieme ai vari apparati dello stato, di stragi depistaggi e tradimento verso la propria nazione? il testamento di priebke denota una onorabilità che non si può certo trovare in nessun politico italiota, gente di “sinistra” che ha bombardato la iugoslavia, la libia, l’afganistan ecc. ecc.

  • proposta che riempirà di troll questa pagina. teoricamente interessante, ma richiederebbe un tatto diplomatico che non credo sia troppo presente nella politica italiana e in questo governo in perenne campagna elettorale

  • Caro Aldo, immaginavo da parte tua una provocazione, ma fino a questo punto in effetti non pensavo.. beninteso, sono tutt’altro che scandalizzato, anzi.. trovo assurdo e ipocrita, anche se comprensibile da parte ebraica e dei sinceri antifascisti, una certa retorica che, come per Hitler e altri protagonisti dello scempio nazifascista, tende a raffigurarli come privi di attributi umani, tanto da invocarne appunto la cancellazione fisica di qualsiasi traccia (la fine di Eichmann, le ceneri buttate (non disperse, si badi bene) nel mare). E invece di uomini si è trattato.. esattamente come ciascuno di noi, che leggiamo, commentiamo, scriviamo.. è un atteggiamento che non serve a granché: forse a prendere le distanze emotive da simili ideologie, ma non ci aiuta a comprenderle e a comprendere come abbiano potuto insinuarsi e installarsi così inossidabilmente in certuni.. e questo tipo di retorica non aiuta neanche nel campo in cui svolgo la mia professione, l’insegnamento, l’educazione, la formazione.
    Dunque io ridarei a Priebke la sua dignità di essere umano (innanzitutto è così che l’altra opzione, quella antifascista, vince: evitando di cadere nello stesso atteggiamento de-umanizzante del fascismo), dandogli regolare sepoltura, anche a Roma. Ma accanto alla sua lapide ne farei mettere una che spieghi esattamente cosa ha fatto e chi è stato, monumento alla memoria e all’onore delle sue vittime. Ovviamente ci vorrebbe una costante vigilanza per impedire qualsiasi prevedibile ulteriore scempio a oltraggio dei caduti delle Fosse Ardeatine. Dunque una proposta non così dissimile da quella di Aldo. un saluto

  • Aldo, i tedeschi saranno stati pure buoni maestri, ma hanno trovato allievi eccezionali. Bush (ma anche Clinton, Obama) con i loro bomnbardamenti indiscriminati su civili, donne e bambini, incenerendo città intere, bombardando i matrimoni, saranno pure emuli dei tedeschi di settant’anni fa, ma se è stato legittimo processare Priebke, è doveroso processare anche loro, che hanno fatto molti più morti ma, soprattutto, a differenza di Pirebke, non eseguivano ordini altrui ma li davano.
    L’Occidente contemporaneo, con le sue guerre umanitarie criminali, non ha nessun titolo per processare nessuno. Il motivo per cui lo fa è che la presunta superiorità morale sul nazismo (che comunque è stato sconfitto tre generazioni fa) gli fornisce un ottimo pretesto per fare ora i suoi comodi dandosene una legittimazione. Prendersela con gli sconfitti è sempre la cosa più facile. Ma non venga ammantata di ragioni morali: si dica, meno ipocritamente, “vae victis”.
    Non sei certo tu a voler legittimare i crimini degli americani e di altri, lo so bene, ma applicare questa logica dei nazisti vertice metafisico del male e degli altri comunque migliori, significa contribuire oggettivamente a fornire tale legittimazione, al di là delle intenzioni.

  • Prof, ho pensato la stessa cosa iniziando a leggere il suo articolo…

    E ci starebbe bene un testo simile a quello della lapide ad ignominia per Kesselring, ugualmente non pentito:

    Lo avrai
    camerata Kesselring
    il monumento che pretendi da noi italiani
    ma con che pietra si costruirà
    a deciderlo tocca a noi.
    Non coi sassi affumicati
    dei borghi inermi straziati dal tuo sterminio
    non colla terra dei cimiteri
    dove i nostri compagni giovinetti
    riposano in serenità
    non colla neve inviolata delle montagne
    che per due inverni ti sfidarono
    non colla primavera di queste valli
    che ti videro fuggire.
    Ma soltanto col silenzio dei torturati
    Più duro d’ogni macigno
    soltanto con la roccia di questo patto
    giurato fra uomini liberi
    che volontari si adunarono
    per dignità e non per odio
    decisi a riscattare
    la vergogna e il terrore del mondo.
    Su queste strade se vorrai tornare
    ai nostri posti ci ritroverai
    morti e vivi collo stesso impegno
    popolo serrato intorno al monumento
    che si chiama
    ora e sempre
    RESISTENZA

    (Piero Calamandrei)

  • Una curiosità, leggo questa mattina che sia io che Germani abbiamo, sia pure diversamente motivate, espresso due proposte provocatorie simili. La sua alle 2C,02, la mia alle 20,21. Quando io ho aperto il Sito, circa alle 20, il post di Germani non c’era. Poi in Word mi sono messo a scrivere il mio e ho fatto altre cose,quindi alle 20,20 ho riaperto il sito e con copia incolla ho inserito il mio post. Giuro che non avevo letto quello di Germani. Se lo avessi fatto avrei presentato il mio come condivisione della proposta di Germani. Insomma ci tengo a dire che la mia provocazione è originale, come quella di Germani.

  • Professore, il Germani ha semplicemente evidenziato il gangsterismo americano, del resto replicato fino ai giorni nostri. Lei gli risponde rilanciando quello tedesco su Varsavia e Londra. Ma in quella guerra i crimini sono comuni e le popolazioni civili, soprattutto gli ebrei e i tedeschi a guerra finita ne fecero le spese. Per VArsavia poi, lei ha ragione, ma per Londra no. Lei è docente di storia e quindi dovrebbe sapere che fu Churchill, anche contro il parere della RAF a iniziare i bombardamenti sui civili, augurandosi che Hitler rispondesse al più presto, in modo da incrudelire la guerra e renderla irreversibile. E’ documentato che Hitler, contro le emotive reazioni dei suoi generali, che volevano rispondere con bombardamenti su città, lo proibì fino a che potè anche perché aveva capito il gioco di Churchill. Le bombe su Londra, arrivarono di conseguenza quando oramai la guerra aveva perso ogni freno inibitorio, ogni umanità. Tanto e solo per la verità storica.

  • cremazione e spargimento delle ceneri al largo in mare: terra sconsacrata, è difficile fare adunate. non mi pare una cattiva idea.

    altrimenti diamo l’urna al germani (perdonatemi la battuta)

    se non rammento male la rappresaglia è stata fatta contro gente inerme, la maggior parte dei prigionieri erano per reati comuni.

    grande esercito quello nazista, sopprattutto quando c’è da uccidere i prigionieri, non è che hanno fatto qualche indagine per capire quali furono gli attentatori

  • La frequentazione di questo blog è spesso rallegrata dalla presenza di singolari personaggi:
    se sfiorati dal puntatore del mouse, rivelano abissi inesplorati, nascosti dalla apparente, ma non sempre, pacatezza delle loro argomentazioni. Proviamo infatti a fare clic sul nome di chi si indigna per i bombardamenti americani o sulla sorte dei 33 poveri vecchietti sudtirolesi prossimi al
    pensionamento e, dopo pochi passaggi ci ritroveremo nei blog di stragisti non pentiti e nazisti in servizio permanente.
    Tutto fa spettacolo, è vero, ma se su Priebke morto non c’è molto da dire, come può esserci dibattito con i suoi sopravvissuti ammiratori sul primato dei bombardamenti?
    Non hanno forse negato persino Guernica?

    • Alberto: figurati, negherebbero anche che il mare è fatto d’acqua se servisse. Comunque sai che io sono contro ogni forma di censura, salvo scritti penalmente rilevanti o insulti allo stato puro a terzi

  • Il fatto che gli alleati non furono i primi ad utilizzare i bombardamenti contro la popolazione civile non è una valida scusante nè un elemento che riesce a segnare la differenza con nazifascisti. A mio parere la differenza sta nella diversa visione dell’uomo, che per le nazioni dell’asse non comprendeva buona parte dell’umanità, ed in alcuni peculiari comportamenti che da questo derivavavano. Questa visione è la mostruosità, il resto sono crimini condivisi in maniera maggiore o minore da tutti i belligeranti (persino quegli sfigati dei francesi) che poi non si riescono neanche a separare nettamente dalle scelte politiche o strategiche.

  • Forse ciò sarebbe possibile in un paese che avesse memoria della propria storia. Un paese che sappia distinguere con chiarezza e fermezza almeno certi principali eventi, conferendo il giusto posto nella storia ad talune persone e certi fatti. Senza la necessità di “predisporre” la propria storia attraverso monumenti, tombe e lapidi, le quali rivestirebbero solo un’importanza secondaria. Invece in Italia ci si confronta a colpi di mausolei in memoria di criminali fascisti e di lapidi e targhe, prima messe, poi corrette e infine rimosse. In questo paese, dove non c’è spazio nemmeno per un minimo sentire condiviso, non c’è spazio per una lapide ad un criminale nazista. Lapide che, in questa situazione, risulterebbe avere una doppia valenza, indipendentemente dalle parole che recherebbe su di essa. Inoltre un boia mai pentitosi, non può essere seppellito nella stessa terra in cui riposano le sue vittime.

  • una cosa positiva che vedo in tutto questo dibattito è che in occidente ogni tanto ci si chiede intorno a quale mecanismo ideologico aggreghiamo la società e quali mecanismi reggono le diverse forme di pensiero.

  • un anedotto che nessuno racconto e forse pochi conoscono in italia : le vittime dell’attentato di via rasella erano state arrualate forzatamente nel ’43 dopo che trento e bolzano e belluno erano diventate regione annessa al reich (è una definizione impropria comuqnue per semplificare ) i sudtirolesi con simpatie naziste e/o che erano stati convinti ad arruolarsi nell’eserciti nazista avevano gia’ raggiunto la germania nel ’39 ’40 (oppure senza arruolarsi avevano ‘optato’ per il reich trasferendosi in austria e germania , la maggior parte alla fine della guerra tornera’ in italia e ‘rioptera’ per la cittadinanza italina)
    C’è un particolare che non viene mai ricordato , quegli uomini di mezza eta’ non erano nazisti sono stati semplicemente coinvolti a forza dagli eventi della storia
    mentre moltissimi nazisti convinti reduci dalla guerra occuperanno per decenni le piu’ alte carire politiche e istituzionali nella provincia di bolzano…
    Inoltre non è stato mai ricordato e valorizzato dall’italia il rifiuto da parte dei commilitoni delle vittime dell’attentato di partecipare all’eccidio delle ardeatine .Rifiuto che nel contesto è stato un vero atto di resistenza antinazista.
    conosco l’episodio sia in via diretta sia perchè è citato nei testi di Claus Gatterer
    storico locale (che scriveva dall’austria dopo essersi formato in italia ed era molto di sinistra quindi non accusabile di difendere o simpatizzare con i nazisti..)

  • Mi unisco ad Alberto, ma non prima di rimarcare che, senza mai giustificare anche i bombardamenti indiscriminati, non si può, nè logicamente nè moralmente, per me, equiparare l’opzione nazista e totalitarista con quella antifascista che prevalse, appunto perché da quest’ultima si sono riaffermate società e regimi politici che, seppure imperfetti, hanno permesso il perdurare di libertà inalienabili, quale quella di esprimersi, esprimere le loro opinioni, religioni e credi politici. Quindi, mi spiace Barozzi e Germani, non è accettabile questa confusione morale. Piuttosto, ma per non offendere nessuno ne parlo in termini generici, non è che a qualcuno dei partecipanti al blog è venuto il sospetto che è arrivato il momento di compiere un viaggio introspettivo con l’aiuto di un esperto?

  • Mi associo alle perplessità del chiarissimo Barozzi, circa il taglio da lei impresso, alla discussione sulla morte del centenario Priebke, l’ultimo prigioniero militare del secondo conflitto mondiale.In questi giorni le iene politiche e mass mediatiche, hanno lanciato nell’aria i loro versi, simili alla risata,accanendosi contro Priebke, definendolo a seconda dei casi gerarca nazista ( falso era solo un ufficiale subalterno 23 enne) responsabile dell’olocausto (sic) latitante in sud America (falso venne in Italia due volte da turista, ed era in corrispondenza da decenni con Kappler, oltre che usare il proprio nome e cognome, fu presidente di una associazione di immigrati tedeschi a Bariloche) in poche parole il vecchio vegliardo è divenuto la personificazione del “male assoluto” vale a dire del nazismo. Professor Giannuli, poi vedo che lei con nonchalance scivola sulla mia proposta provocatoria di seppellire Priebke a fianco degli eroici partigiani Rosario Bencivegna e Carla Capponi, decorati con medaglie al valore militare e come non bastasse, poi la Capponi divenuta parlamentare.Io rispetto la medaglia d’oro conferita a Salvo D’Acquisto, un vero martire trucidato innocentemente, non coloro i quali tendevano agguati dinamitardi camuffati, per darsi a precipitosa fuga, tutto all’insegna del “mordi e fuggi”, conoscendo perfettamente le conseguenze, anzi volutamente cercando la rappresaglia (legittima) dei tedeschi, per innescare la spirale di odio. Poi le rammento che morirono più italiani sotto i bombardamenti angloamericani, che italiani periti nelle rappresaglie tedesche, tutte motivate da atti sconsiderati dei partigiani, compiute spesso con lo stesso modus operandi dei sicari mafiosi; cifre professore non opinioni. Stiano tranquilli i credenti nel culto dell’olocausto (l’unica religione ammessa e obbligatoria fin dalle elementari) anche in Italia, tutti i politici di tutti gli schieramenti, stanno per varare una legge che punirà con il carcere il reato di opinione di revisionismo.Concludo affermando che hanno vinto le armi degli antifascisti (comprese le bombe atomiche) non le loro idee.

  • insomma non si può paralare male del nazismo dato che noi occidentali siamo colpevoli eccetera. ma voi di destra non eravate quelli a cui piaceva nietzche? e perchè tirate fuori ste storie da pretini? il torto degli altri non è certo torto mio, e soprattutto due torti non fanno una ragione.
    ma se continuate a sentirvi in colpa potete rivolgervi a padre maronno e dirgli: redimimimi.

  • Professore, non lo penso affatto , SE COSì FOSSE NON SCRIVEREI IN QUESTO BLOG.
    Perchè mi addossa intenti di negare l’evidenza. Io non nego nulla, figuriamoci, sono un modesto ricercatore storico e so benissimo quanti crimini hanno commesso i tedeschi o nazisti, ma anche quanti ne hanno commessi gli altri. Lei dice che sono tra i peggiori crimini,, non lo so, però dimentica quegli degli israeliani. Si faccia un viaggetto in palestina. Mi contesti una verità che io ho asserito e ragioniamo. Un ciclo storico è finito, quindi io che oltretutto non faccio parte di alcun gruppo politico, non ho interessi appunto politici. Se poi volete farvi una storia, con il pregiudizio ideologico, quindi tutto bello da queste parte, e tutto orribile dall’altra, contenti voi. Se io le confermo che i primi bombardamenti sui civili furono dei tedeschi su Varsavia, poi ci può anche aggiungere Belgrado, se poi le dico che tra la Germania e l’Inghilterra i primi bombardamenti sui civili, tra l’altro motivati strategicamente da Churchill, furono inglesi, perché non si deve dire. E se poi le dico che gli occidentali, in particolari gli americani, hanno il bombardamento delle città e lo sterminio dei civili, come presupposto strategico, attestato da varie documentazioni e testimonianze, quale uno scardinamento del fronte interno, quindi legittima azione militare, perché non dobbiamo dirlo?
    E non faccia pesare, professore, che questo blog è libero e quindi “sopporta” pure certe “demenzialità”, secondo lei (non ha usato il termine, ma quello è il senso), perchè così non è. io ho condannato la strage di via Rasella a prescindere, senza neppure considerare le leggi di guerra, però ho anche condannato il gesto vile gappista, soprattutto nel suo menefreghismo a consegnarsi ed evitare la rappresaglia. Mi sembra che una rappresaglia la evitò, tra l’altro da innocente, Salvo D’Acquisto. Poi le ho aggiunto che ho grosse perplessità a considerare una azione di guerra la bomba contro quegli altoatesini, e soprattutto quanto molti ricercatori storici stanno oggi asserendo, ovvero che il vero fine dell’attentato di via Rasella, essendo risibile sul piano militare, non poteva che essere proprio la rappresaglia, utile alla propaganda di guerra e qualcuno ci aggiunge utile anche per togliersi dai piedi i comunisti dissidenti di Bandiera Rossa. E allora? sono cose che non si possono o non si devono dire? Sono assurdità? bene me lo dimostri, io sono aperto a tutto, perché la verità storica non è consolante o aggiustabile, la verità storica è quella che è ed è inutile negarla.

  • Mi permetto un piccolissimo commento sulla vicenda. Capisco benissimo che una tomba a Priebke potrebbe creare problemi, in quanto potrebbe diventare luogo di ritrovo per nostalgici decerebrati. Però tutto questo clamore, tutti i rifiuti ed i distinguo su un corpo morto, esprimono soltanto un chiaro concetto: non siamo ancora riusciti a chiudere i conti con la nostra storia passata. Intendiamoci, non intendo parlare di perdono, che è sentimento personale ed intimo, o di riconciliazione, in fin dei conti i tedeschi da tanti anni vengono come turisti nel nostro paese senza doversi nascondere o vergognare, ma soltanto del coraggio di guardare a quegli eventi con un minimo di distacco. Quel minimo di distacco che ci permetterebbe di non aver paura di un corpo morto.

  • Giandavide, guarda che puoi parlar male del nazismo quanto vuoi, ma devi accettare le comparazioni, anche se le comparazioni non servono a niente. Per quel tuo “voi di destra” non mi sento coinvolto, in quanto io per primo disprezzo la destra, tutte le destre e quelle del neofascismo poi ne metterei al muro parecchi, visto che hanno le mani sporche di sangue italiano. Ka anche non pochi a sinsitra. Vede, io ho un grande rispetto e ammirazione, per esempio per le prime Brigate Rosse, Curcio e Franceschini, che avevano obiettivi mirati, non utilzzavano bombe che possono ferire civili e non coinvolgevano civili. Ma come posso avre stima di un Bencivenga, e mi chiedo come ha potuto dormire sapendo bene che se si presentava salvava 335 vite? Nessuna idea politica o necessità strategica, che poi a via Rasella non c’era, può giustificare il coinvolgere nella morte, scientemente, tutte quelle persone. Questo non è essere “pretini”, conosco bene la natura umana, homo homini lupus, fin dalla notte dei tempi, chi mette le mani nella Storia, le mette nell’orrore, questo è l’archetipo umano, e non c’è evoluzione, l’uomo è sempre lo stesso “animale”, uccide, rapina, sopraffà, sono cambiati solo i metodi e come presenta le sue malefatte. Mi creda, metta mani nella storia e poi vedrà che deve condividere. Troverà anche un altra caratteristica che l’uomo scatena guerre ma vuol sempre passare come aggredito o legittimo diritto a farle, e quindi troverà anche tante belle false flag. A tutti ci piacerebbe fare la guerra, quindi uccidere, presumendo di stare dalla parte del bello e del giusto.

  • Mi permetto egregio professore di riaggiustare il tiro su Priebke, dato che l’argomento mi intriga assai.Fermo restando che non capisco perché solo dei decerebrati neofascisti dovrebbero recarsi in pellegrinaggio sulla tomba di Priebke e non viceversa dei decerebrati oltranzisti di sinistra,su quella ad esempio della defunta onorevole Carla Capponi, per poi emulare le sue gesta a suon di bombe, magari contro gli attuali poliziotti identificati come le SS dei giorni nostri.In effetti durante gli anni di piombo, alcune frange di giovani aderirono alla lotta armata imbevuti del mito partigiano resistenziale, dopo mal digerite letture dei libri autobiografici dei celeberrimi gappisti Giovanni Pesce e Rosario Bencivegna (autobiografie dai titoli eloquenti:”Senza tregua”il primo; “Achtung banditen” il secondo) il tutto all’insegna dello slogan scandito a migliaia nei cortei “che uccidere un fascista non è reato”. Poi venendo all’aspetto tecnico dell’attentato voglio ricordare che il reggimento di polizia “Bozen” cui appartenevano i morti di via Rasella, non fu impiegato nella legittima rappresaglia, perché composto, in gran parte da miti e ferventi cattolici alla Joseph Ratzinger per intenderci, che la domenica andavano alla messa e facevano la comunione, cosa che agli occhi delle SS e della Ghestapo li rendevano inaffidabili.Concludo con una chicca dedicata agli esperti in “trame nere”; Bencivegna nel suo libro autobiografico, narra che suo compagno di scuola era Disma Leto, il figlio di Guido Leto, il capo dell’OVRA fascista (polizia politica) che spesso il buon padre tollerante, oltre che a ospitarlo in casa per studiare e giocare con il proprio figlio, lo riceveva in Ufficio al Viminale, esortandolo a non esporsi troppo nella lotta antifascista! Questo salvo la pelle prima a Bencivegna, poi nel dopo guerra a Leto. Ma non era Stefano delle Chiaie che era di casa al Viminale?

  • “Giandavide, guarda che puoi parlar male del nazismo quanto vuoi, ma devi accettare le comparazioni, anche se le comparazioni non servono a niente.”
    vedi se le comparzioni non servono a niente, cosa mi cambia per considerare il fenomeno nazifascista nella storia compararlo ad altri fenomeni collocati diacronicamente? stiamo stilando una classifica per chi è il più cattivo della storia umana? proposta interessante senza dubbio, ma francamente non me ne faccio nulla, dato che la mia considerazione dell’imperialismo americano e il corporativismo europeo è comunque abbastanza scarsina, ma questa è una cosa che dò abbastanza per scontata e non sento il bisogno di ribadirla quando è off topic. e ricordo che si sta parlando di priebke: gli americani hanno pure buttato le atomiche nonostante avessero già vinto la guerra, questo te lo sei scordato, ma non è che per questo priebke diventa migliore di una virgola…

  • I nazisti il peggio? (credo di sì, per il solo fatto che i crucchi sappiamo come diventano dopo i 18 anni…).

    Non voglio ricordare i francesi che fecero stuprare donne e uomini nella “ciociaria” da parte delle truppe nord-africane (uomini e donne dagli 8 agli 80’anni). Ma conosciamo sia i colonialisti francesi sia il buon gusto maghrebino.

    Bombardamenti sui civili?

    Bhe qui il record della WWII, mi spiace, ma ce l’hanno gli americani con Hiroshima e Nagasaki…

    Motivo? Oltre a fare un “esperimento scientifico” che neanche Mengele?. (ma si sa… London 2 Washington, l’Impero…).

    Ma tra il 23enne Priebke e il sessantenne Draghi (a proposito di eugenetica), qual è il peggior mostro nazista?

  • Aglieglie Bratsorf

    Un sindaco che nega il funerale, un giornalista che “non perdona”, un passante che prende a calci il feretro di un vecchio morto a cento anni, condannato in un processo inventato “ad personam”, per aver partecipato settant’anni prima all’esecuzione di una rappresaglia di guerra ordinata da un regime perverso e condannato dalla storia e dal mondo, sono degli autentici italiani. Fratelli d’Italia.
    Partigiani a distanza di generazioni, punitori di chi non può reagire, giudici di chi ha già pagato, che si sentono tanto eroi, portando a simbolo di un crimine o un dramma collettivo un relitto già sconfitto, già fallito, già punito da tutto e da tutti. Ultimo e solitario epigono di una stagione maledetta, di una generazione ingannata, di un regime insanguinato, di un’ideologia delirante, di una guerra che ha visto solo sconfitti, di un nazismo condannato da tutti i tribunali della storia e degli uomini, Priebke viene assurto a simbolo del male, un male che gli italiani hanno condiviso e di cui sono stati parte attiva: perciò punito ancora, e ancora, fuori tempo massimo, per un fatto di cui non era responsabile. Priebke non è Reder, le Fosse Ardeatine non sono Marzabotto, ma non fa niente si va avanti ad oltranza a scrivere una storia sbagliata e a non leggerla correttamente: l’importante è scatenare la propria aggressività verso chi è più debole e già vinto (meglio se morto), sentirsi partigiani al posto dei propri nonni, confondere la storia, dare appellativi, far risuonare la retorica falsa di cui siamo maestri indiscussi. Questo è veramente italiano, ed è nauseante.
    Ma il “boia” non si è pentito! Il pentimento è una cosa personale, intima, segreta, magari Priebke lo ha fatto senza dirlo, che ne sappiamo? Piuttosto quello che non ha compiuto è l'”auto da fè”, il pentimento pubblico falso, le scuse inutili per compiacere la folla assetata di vendetta. Priebke, in pratica, non ci ha leccato il culo, e questo non possiamo perdonarglielo perché non si è comportato da italiano.
    Noi non vogliamo i funerali, noi non perdoniamo, dài… addosso, a uno che non può reagire, siamo tutti partigiani. Siamo italiani, cazzo!

  • Serve, la comparazione, per farti almeno capire che il tirannoantropo è anche un criminale, sotto qualunque latitudine e longitudine e in qualunque era. Proprio per questo non serve stilare classifiche. Se si dice che gli autori della strage delle fosse ardeatine sono criminali, del pari sono criminali gli attentatori che, dopo averla provocata, non l’hanno evitata. Ma come: diamo dei criminali ai brigatisti rossi che hanno ammazzato Moro e tanti altri, ma non hanno provocato, per non essersi consegnati, anche rappresaglie, e non lo diamo a quelli di via Rasella? Si faccia pace con il cervello. Altrimenti sia chi giustifica via Rasella, che chi giustifica l’attentato e la mancata consegna, fanno politica pro domo loro.

  • e quewsto fa veramente la classifica delèpiùcattivo. ma che siamo, a radio diggei? fai cadere le palle a terra, non per la ridicola apologia delfascismo, ma per i primati di stupidità su cui ti cimenti giorno dopo giorno

  • Certo che paragonare un massacratore di civili inermi ad un soldato fa davvero penare! Se poi leggo che alcuni italiani sono addirittura solidali con chi ha efferatamente ucciso i connazionali (comprese donne e bambini)inizio a comprendere il disprezzo che tanti cittadini stranieri hanno nei riguardi del nostro popolo. Stiamo diventando un Paese di servi!

  • La proposta mi sembra interessante ma da prendere estremamente con le pinze. Ha i suoi rischi, ne capisco le ragioni, ma io non lo farei.

    In tutta franchezza, opinione che magari potrà sembrare “disumana” ma che non mi faccio ugualmente troppo scrupolo ad esternare, l’errore è stato a monte nel farsi cogliere impreparati dall’eventualità che una persona di 100 anni compiuti morisse.

    Per non fare del suo luogo di sepoltura un sacrario per neonazisti/neofascisti la cosa avrebbe dovuto essere gestita dal ministero degli interni, ricorrendo allo stesso metodo col quale, a suo tempo, i comandanti dell’armata rossa che occupavano Berlino decisero di gestire le salme di Hitler e di sua moglie.

    Si doveva, senza tanta pubblicità, cremare il corpo, e senza dire dove e quando, buttare le ceneri dentro un tombino fognario qualsiasi.
    Al massimo, se proprio si voleva dimostrare un rigurgito di umanità che per altro il personaggio in questione non merita, caricare l’urna su una nave della marina militare, andare al largo senza precisare esattamente dove, e buttare le ceneri a mare.
    Tutto questo da far sapere DOPO averlo fatto.

    Ciò detto prof. Giannuli, vorrei farle una domanda come storico riferemendo a delle cose che ha scritto in questo articolo: mi interessebbe leggere qualche pubblicazione storiograficamente seria su Odessa e sul ruolo della Chiesa nel far scappare tanti criminali in Sud America.
    Mi interesserebbe anche sapere se sia vero quel che mi è capitato tempo fa di leggere, da fonte che ormai non saprei più citarle, e cioè che in questo modo fecero scappare anche Pavelic dopo averlo tenuto nascosto per mesi a Castel Sant’Angelo, e che Montini all’epoca vescovo ed in seguito papa col nome di Paolo VI, avrebbe avuto con lui frequenti contatti nei mesi della sua prigionia/copertura.
    Ed è vero che i documenti falsi per far scappare questi criminali, gente come Eichman e Mengele tanto per fare un paio di nomi, vennero spesso procurati su diretto interessamento ( o con la questione che come minimo era di sua conoscenza ) del cardinal Siri, due volte tra i papabili in conclave ed arrivato in entrambi i casi ad un pelo dal sacro soglio?

    Mi potrebbe per cortesia dare la dritta di qualche titolo serio da leggere su questi argomenti?

    Grazie.

  • Giandavide: non volendo credere che tu o ci fai o ci sei, devo ritenere che sono io che mi esprimo male. Io non ho fatto e né faccio classifiche del più cattivo, ma ho solo detto che una comparazione dei crimini commessi in guerra da tutti i belligeranti, serve, non per vedere chi è più cattivo, ma per capire che il tirannoantropo, cioè l’archetipo uomo, è quello che è. Ma pazienza, per te il male assoluto sono solo i tedeschi, nella veste di nazisti, e buon pro ti faccia.
    Dice Rosario: Priebke non è un soldato è un mostro. Va bene, ma allora che cosa è il pilota che sganciò le atomiche e, soprattutto per la seconda su Nagasaki, sapeva bene che faceva? E quelli che buttarono, napalm su città inermi radendole al suolo con decine di miglaia di civili, e non parlo solo di Dresda e Amburgo, ma anche dell’oggi, di Bagdad, di Gaza, ecc.. cosa sono sodati o mostri?
    E le stragi americane nei villaggi vietnamiti o gli ufficiali israeliani che procedettero a l massacro di vari villaggi palestinesi, a cominciare dal 1948, fino alle odierne operazioni “piombo fuso”, cosa sono soldati o mostri? Ma mi fermo qui perché l’elenco è lungo. Ora voi mi potreste dire: ma dicendo così si riabilita il nazismo. Ma non si riabilita niente, il nazismo è morto e sepolto nel 1945, quei gruppuscoli, con svastiche, cosiddetti neonazisti, oltre che ridicoli, a parte che possono compiere azioni criminali, sono TUTTI sotto controllo delle Intelligence Occidentali, garantito, come lo erano i gruppi e gli elementi di destra durante la strategia della tensione: è vero o no, dott. Giannuli?
    Comunque, fermiamoci qui, abbiamo abusato anche troppo dello spazio di questo blog. Non è giusto. Io mi fermo qui.

  • @barozzi: quindi i partigiani in pratica erano dei terroristi secondo te, dato che non hanno accettato il momopolio dellaforza pubblica imposto dai tedeschi. tutto sommato credo che la morgan stanley non abbia idee troppo diverse dalle tue sui partigiani italiani. d’altra parte la logica per cui gli attentati dei singoli sono un pretesto per vessare il resto della popolazione se non sbaglio è lo stesso principio delle guerre umanitarie intentate da bush. devo dire che sono strani occhiali per leggere la storia. ma non vi dichiaravate antiamericani? pretendere di leggere qualcosa di non contraddittorio è troppo?
    ah e cosa avrebbe pagato priebke se è stato prima uccel di bosco e poi ai domiciliari?

  • Nelle cave Aredatine a seguito della rappresaglia cui prese parte Priebke, non c’erano nè donne nè bambini, solo uomini,tra cui alcuni pregiudicati per reati comuni che servirono per fare la cifra richiesta. Soldato fu l’eroico carabiniere Salvo D’Acquisto, immolatosi innocente per salvare alcuni ostaggi. Bencivegna che frequentava abitualmente la casa e l’Ufficio al Viminale di Guido Leto, capo dell’OVRA fascista, che lo esortava a non esporsi nella lotta antifascista, non merita neanche di essere preso in considerazione né come uomo né come soldato.Può solo essere ricordato al pubblico,per il male fatto e provocato a seguito della legittima rappresaglia tedesca.Sulla sua coscienza(ammesso che ne abbia avuta una) pesa la morte di 33 alto atesini della provincia di Bolzano e dei 335 ostaggi.Ripeto, Priebke ha ucciso personalmente due ostaggi, partecipando all’organizzazione della rappresaglia, ma alle cave Ardeatine non c’erano né donne né bambini.

  • Discussione ai limiti del surreale: partendo da Priebke, si è parlato delle rappresaglie, dei metodi di guerra partigiana, dei bombardamenti americani di allora e di quelli di oggi, del male e del bene assoluti, di chi è più cattivo, di Israele…
    Per rendere effettivamente proficua la discussione bisognerebbe dedicare il dovuto spazio ad ognuno di questi argomenti, nessuno dei quali è liquidabile urlando “boia chi molla” o sputando su di un carro funebre.
    Evidentemente, come popolo non siamo capaci di fare altro.
    Tant’è, il post è destinato a finire in caciara. Mi permetto allora di dare il mio contributo di confusione chiedendo ad Aldo: cose ne pensi della volontà del governo e dell’opposizione di introdurre il reato di negazionismo?

  • Giandavide, ma che mi metti in bocca con i tuoi sillogismi: 1 più 1 fa… 3! Mi costringi a riprenderti. Io da storico ragiono, e del resto lo stesso fecero gli Alleati che ai partigiani non gli riconobbero la qualifica di belligeranti (non lo sapevi questo?. I partigiani non avevano divisa, né mostrine, né atri segni distinguibili, quindi non potevano essere considErati belligeranti. Questo PER LO STORICO. Ma per il resto, per la polITica, l’ideologia, i partigiani giuStaMente combatterono la loro guerra contro il nazi fasciSMo. Non sta a me dire se era giusta o sbagliaTA, la combattereno e basta, semmai posso aver qualcosa da ridire sui metodi dei gap, colpire alle spalle e fuggire, che non sono proprio ortodossi, o no? ED OVVIAMENTE SUL METTERE IN MEZZO I CIVILI ESPONENDOLI ALLE RAPPRSAGIE. Ma bada, accettando questa interpretazione politicamente giusta, anche alle BR devi dare la qualifica di guerriglieri, non di terroristi. Giusta o sbagliata che fosse la loro lotta.

  • Non volendo tediare ulteriormente in chiusura finale, arrogandomi di replicare anche a nome del chiarissimo Barozzi, faccio un sunto terminale della vexata questio, sicuro che ripetere giova. Il 19 luglio 1943 i gangsters americani a bordo degli aerei “liberator” (sic) su uno dei quali vi era a bordo il noto attore cinematografico hollywodiano Clark Gable, il protagonista del film “via con il vento”, sganciarono 4000 bombe (1060 tonnellate di esplosivo) su Roma, provocando tremila morti e undicimila feriti. Non sono in grado di precisare quante donne e bambini siano rimaste vittime, ma sono certo che l’attore Clark Gable ha sicuramente assassinato donne e bambini romani, mentre Priebke non ha ucciso né donne né bambini.Se c’è qualcuno che coerentemente è antiamericano sono coloro i quali NON accolsero gli americani come liberatori, a suon di “segnorine” e sciusà che lustrarono i loro stivali.Poi alla usata e abusata accusa che i neofascisti sono al soldo degli americani e degli Affari Riservati del Viminale (Stefano delle Chiaie ad esempio)ho replicato che il decorato con medaglia al valor militare (sic) uno degli attentatori di via Rasella, Rosario Bencivegna,era amico di famiglia del capo dell’OVRA (polizia politica fascista) Guido Leto,che si recava regolarmente nella sua abitazione a studiare e giocare con il figlio Disma Leto, oltre che recarsi in visita nell’Ufficio del capo dell’OVRA al Viminale, ove riceveva paterne esortazioni a non esporsi troppo nella lotta partigiana.Concludo ricordando che furono i super capitalisti statunitensi alla Stanley Morgan per intenderci, tramite il presidente degli USA Roosvelt, a stringere una alleanza con l’URSS di Stalin, pur di liquidare il nazifascismo.Fatti incontrovertibili e non opinioni.

  • @ barozzi. quindi se non ci sono gli usa a dare lo status di nemico a chicchessia non se ne fa nulla. in effetti il tutto è coerente con l’ideologia bushiana-morganiana di cui sopra. e la soluzione che proponi tu è quindi quella di fare decidere a un leviatano anche cosa fare del corpo fisico dei suoi sudditi. nemmeno hobbes arrivava a sostenere una prospettiva così deumanizzante, per cui in caso di occupazione straniera e di soppressione delle libertà personali i cittadini non si devono opporre, sennò è normale ucciderli.
    consiglio perlomeno la lettura del nomos della terra di schmidt, sperando che non abbiate messo anche lui nella lista dei libri da bruciare.

  • p.s. mi sembra che sul reato di negazionismo si stia assistendo a una transizione più marcata nell’universo dell’estrema destra da parte del m5s. secondo me continuerà così fino ad arrivare al livello della lepen, che comunque non si dichiara nemmeno lei di estrema destra.
    tra poco sarà il caso di fare un paio di ulteriori riflessioni sull’argomento, dato che francamente trovo la scusa dell’11 settembre un pò ridicola per opporsi a questo reato;
    anzi, ma forse mi sbaglio, potrebbe tendere a stemperare alcuni parossismi che si raggiungono quando, criticando le politiche israeliane, arivano improbabili accuse di nasismo, basate su una logica traballante: con questa legge non so a che specchio si potrebbero attaccare.

  • Caro Germano….. non dimenticarti di un regime di straccioni che fece entrare l’Italia in guerra pensando che fosse una passeggiata.
    Non dimenticare che la guerra non la scatenarono i gangster americani….
    Io ritengo che un’analisi storica seria e profonda sulla necessità dei bombardamenti di Dresda, sulla necessità delle bombe atomiche, sull’invasione russa della Finlandia, etc, etc andrebbe fatta.
    Ma non dimenticarti mai che a scatenare l’inferno furono tedeschi, giapponesi e italiani.

  • bhe bisogna evidenziare che i nazisti feccero tutto in gran segreto, dieddero pia sepoltura a quei trucidati, che il loro + grave errore fu essere nelle patrie prigioni, con un colpo alla nuca e rifiniti con le mitragliatrici, faccendo esplodere le cave, invece di sporre sulla pubblica via i cadaveri come era in uso aquei tempi. Azione di cui gli stessi commilitoni che subirono l’attentato si rifiutarono di compiere, per loro la vendetta non era una azione di guerra(?), fu un insubbordinazione contro il nazismo(?), sicuramente chi fece e partecipo a quelle vicende sapeva che era meglio occultarli, per un misto di vergona, di paura ataviche.

    é vero nelle grotte né anche c’erano buoi e asinelli, forse era la grotta svagliata. se poi qualcuno vuole regolare i conti con gli americani per i bombardamenti, può sempre andare in un supermercato negli stati uniti spendere una $50 regolarsi sul da fare. ma dubito sulle facoltà operative dei commentatori.

    e vero che questo è un blog aperto, ma bisogna restare legati all’argomento della discusione con fondatezza e merito nei fatti.
    altrimenti è uno sproloquio provocatorio inutile alla comprensione delle opinioni altui e esposizione delle proprie

  • Le note finali di Germani, che introducono un altro argomento, mi consentono di riprendere a intervenire, ampliando infatti il discorso ed augurandomi che il prof. Giannuli, voglia anche farci sapere la sua in proposito. En passant : una nota su gli elenchi dell’Ovra, spie e informatori, regolarmente stipendiati, del regime mussoliniano, che a guerra finita caddero nelle mani partigiani. Come noto i preposti al recupero e alla selezione di quelle documentazioni erano il comunista Sereni e il democristiano Pier Maria Annoni. Sotto attento controllo massonico, tutta quella compromettente documentazione venne considerata nella prima riunione a porte chiuse del governo cliellenista. In quella sede, Togliatti e i maggiorenti democristiani, concordarono di far sparire tutta la documentazione che attestava la scabrosa presenza tra le spie e gli informatori di tanti dirigenti della resistenza e futuri esponenti dell’arco costituzionale, compresi quelli del Pci. Tutto venne fatto sparire, compreso un prezioso fascicolo che riassumeva inconfessabili elementi sulla morte di Matteotti. La maggior parte dei poliziotti dell’Ovra , infine, nel dopoguerra, dietro supervisione di Angleton capo dell’Oss, vennero recuperati per le strutture di polizia e Servizi della Repubblica democratica.
    Interessante il discorso introdotto da Germani su i connubi dell’Alta Finanza americana con il comunismo. Prima o poi gli storici dovranno sviscerare la strana vicenda della sinistra antagonista che, volente o nolente, lavorò in favore dell’Alta Finanza, consentendogli, ai primi del ‘900, di scalzare il vecchio capitalismo imprenditoriale. Non ci sono dubbi che le lotte della sinistra, soprattutto negli Usa, non a caso sostenute dai grandi giornali di proprietà dell’Alta Finanza, fin dal tempo del “cartelli”, furono confacenti ai progetti del mondo bancario. Sappiamo che nel 1913, l’Alta Finanza, riuscì ad introdurre il Federal Bank System con la creazione della Federal Reserve. Una gigantesca truffa ai danni dello Stato, laddove si poneva in mani private, l’emissione monetaria e il controllo su prezzi e tassi di sconto. Un sistema che perfezionava quello delle precedenti banche centrali e che a poco a poco le armi americane estesero in tutto il mondo. Nel 1937 pochi sanno che nella Russia di Stalin, la Gosbank aveva capitali privati, nella fattispecie americani, soprattutto petrolieri, e il suo ruolo era allineato con quello delle altre banchee centrali occidentali. A Bretton Wood poi nel 1944 vennero Istituiti i grandi Istituti, in particolare Banca Mondiale, e FMI che sono gli strumenti attraverso i quali, Entità finanziarie over e trans nazionali, strangolano gli stati ed hanno annichilito ogni sovranità nazionale. Orbene, neppure i sovietici sono stati antitetici a questi sistemi di rapina internazionale. In Italia, il Pci di Togliatti riuscì, nei limiti del possibile a mantenersi svincolato dai condizionamenti del mondo bancario, ma con l’avvento dei ricchi latifondisti Sardi, i Berlinguer, legati alla massoneria anglofila, la diga cedette. Non è un caso che con la Seconda Repubblica, tutti gli epigoni del comunismo sono finiti nelle tasche dell’ltAa finanza ed hanno operato in sua funzione. All’Unità si è sostituita La Repubblica. Ricordate i vecchi giornalini e volantini comunisti, quelli che disegnavano il “padrone” il capitalista in smoking, con la tuba, il sigaro in bocca e la faccia di maiale? Beh niente a che ridire, conoscendo il capitalismo, ma quel giornalini, quelle lotte non si accorgevano che buttavano giù un certo tipo di capitalismo sfruttatore, per fargli subentrare un altro tipo di capitalismo: quello finanziario, con la conseguenza che mentre nel primo caso, bene o male l’imprenditore era legato alla sua azienda, ai suoi operai, seppur li sfruttava, nel momento in qui l’impresa, l’industria è passata in mani bancarie, tutto è diventato azioni, numeri, cedole, compreso il lavoro. Il risultato lo abbiamo oggi davanti agli occhi, e in questo la sinistra ne è responsabile.

  • Spiace e forse non sta bene ritornare su argomenti che hanno già avuto risposta. Tuttavia ben si sapeva che, nominando l’innominabile, si sarebbero spalancate le porte del museo degli orrori. Impedire che questo accadesse, impedire che un luogo di civile ed interessante dibattito si trasformasse in una rissa da cortile su quanto sporche di sangue siano state le ali degli opposti bombardieri, si può chiamare censura?
    Anche chi si è lasciato trascinare nella rissa con i sedicenti storici conosce già i triti argomenti:
    la trentaquattresima vittima, Salvo D’Acquisto che, lui solo, è quello giusto, il gruppo Bandiera Rossa, gli autori dell’attentato che dovevano consegnarsi anche se “l’ordine è già stato eseguito” e tutta la consueta spazzatura in circolazione dai tempi del “Candido”, sempre spacciati come rivelazioni taciute, causa l’imperante culturame di sinistra.
    E allora, perché? Perché non si deve censurare nessuno? Ma chi grida che i partigiani sono terroristi ha già, nonostante il sempiterno culturame di sinistra, molti luoghi per esprimersi al meglio. Deve averli tutti? Anche a costo di vedere un argomento sul quale sarebbe stato possibile spendere parole di umanità e giustizia ridotto a bivacco per manipoli?
    Mah, un rimedio dovrà pure esserci…

  • Un rimedio vero Valentini? Eccoti servito: ti rammento di due commandos sionisti, il primo tentò di linciare il professore universitario Robert Faurisson l’apripista del revisionismo; poi sempre in terra di Francia, un altro manipolo di sionisti, atteso sotto casa Michel Caignet revisionista pure lui,dopo averlo immobilizzato a terra, gli versarono una bottiglia di acido muriatico in faccia, deturpandolo perennemente in volto e lesionando gravemente la vista.I responsabili dopo tale nefandezza fugirono in Israele, dove vivono tuttora indisturbati.Mi auguro non sia questo tipo di rimedio che auspichi.Sono anni che professori universitari,docenti di ogni ordine e grado, sacerdoti,storici professionisti,giornalisti, di tutte le convinzioni politiche, chiedono apertamente un serio e scientifico dibattito sull’ olocausto.Come gli viene replicato: galera, censura, licenziamento, gogna mediatica, aggressioni fisiche. Rammento che il primo revisionista fu il reduce da un lager nazista, decorato per meriti resistenziali,Paul Rassinier con il suo libro di memorie “La menzogna di Ulisse”;poi sarà bene ricordare che i primi revisionisti francesi non furono i neonazisti, ma gli anarchici della “Vecchia Talpa”. Sarà tutto inutile,tentare con la repressione di tappare la bocca ai ricercatori della verità, perche essa si sa ci rende liberi.

  • Xbarozzi potresti spiegarmi cosa centra con l’atentato di via rassella e relativa strage repressiva delle fosse ardeatine, il bombardamento di roma nel 43, i sistemi finaziari, americani e non, lontani da favorire le masse laboratrici?

    edotto il tuo intervento, ma non pertinente penso che te né accorga,
    lo ribadisco alla Di Pietro “possiamo parlare del colore dei miei capelli, se sono verdi o blu, ma se non ho i capelli di che parliamo”.

    almeno germaqni è un provocatore di bassa lega, che vuol fare confusione esaltando il peggio del nazi-fascimo, ma estremamente documentato – è vero che internet aiuta, ma lui cita anche libri puramente fassiosi – da un ricercatore universitario si espera un po’ coerenza a trattare gli argomenti

  • Insomma il barozzi partendo da un discorso su prieke, arriva a parlare di comunismo e massoneria. Questa totale incapacita di restare in argomento e di esprimere giudizi sul tema richiesto e quanto di piu lontano da ogni concetto di obesta intellettuale. Ma se hai tutta sta voglia ei fare prediche inutili, perche non orendi in considerazione l’idea du farti prete? I lefevriani sarebbero anche sulla stessa stessa linea

  • Veramente l’esempio del bombardamento di Roma del 43, lo aveva fatto Germani, ma in questo caso giustamente, volendo significare che i responsabili di quella carneficina sono dei criminali, che però avendo vinto la guerra, passano per liberatori. Le mie considerazioni sul Fianza che oggi domina il mondo e venne agevolata anche dalle sinsitre, sono un altro argomento. Io avevo detto di troncare la faccenda di Priebke, e il Germani aveva fatto una osservazione extra sulla finanza e il comunismo, così ho cambiato argomento e ho fatto le mie considerazioni. Tutto qui. Certo che non centra niente.

  • dispiace che il mio tentativo di strutturare il discorso, dove sepellire la salma e quali implicazioni morali e sociali a partire dala sua radice storica che questo evento comporta, sia ritenuto una predica inutile.

    ritengo che le provocazioni storiche avessero bisogno di una risposta, il più pertinente possibile, non elidere l’argomento e aumentare la confusione argomentativa. Poi che la finanza internazionale non sia a vantaggio dei lavoratori e che i loro partiti di riferimento quando mettono le mani in quella pasta fanno grossi disastri, lo condivido, ma non centra nulla con l’articolo proposto.

    per quanto farmi prete pensavo fondare una nuova religione :p

  • Ho apprezzato molto il contributo culturale di @Germani e @Barozzi.

    Mi ha particolarmente colpito (alla faccia dei piddinazzi che tollero sempre più malvolentieri) la relazione tra grandissimo capitale e URSS.

    Nel corso degli anni, quando leggevo di tale relazione, non approfondii mai. Mi limitavo a collegarlo a delle strategie delle “super famiglie” per controllare le sterminate risorse russe.

    L’esperienza del socialismo reale non è rubricabile a semplice “dittatura violenta”. Fu qualcosa di molto più inumano e aberrante (con l’apice forse in DDR). Orwell.

    Ma questa €urss (o US€) di cui L€tta vuole un presidente comune (di cui ci godremo il discorso di fine anno in 17 lingue)?

    Gli ex-comunisti hanno compattamente portato avanti questo progetto ideologico in tutta €uropa che ha una meschinità e una sorda violenza nel suo incedere che pare parto del più perfido demonio.

    Lo sterminio CON OGNI MEZZO della cultura identitaria, sociale, di classe e umana della culla d’Occidente. Quanto di peggio per un Uomo: l’estinzione della razza.

    Questo connubbio con la grande Finanza contro la Borghesia Europea (questi luridi imprenditori da abbattere): quella che ci ha donato le Democrazie moderne.

    Quel sorrisino ebete con cui ti guardano sti radical chic: chi ha fatto grande l’Italia nei secoli non si merita di riconscersi in quella propagandata dai viscidi collaborazionisti che operano tramite R€port e Balla-rò.

  • Professore, quanti milioni di morti ha procurato il comunismo in Unione Sovietica? Quanti ne ha causati in Cina? In particolare, per chi cita (a sproposito) Mengele, ricordo il trattamento dei prigionieri nel GULAG. Ricorderei, mi piacerebbe da parte sua qualche cenno, l’unità 731 giapponese… la ricorderei in particolare a Santi Numi, che si straccia le vesti per le bombe di Hiroshima e Nagasaki e che ogni volta qualcuno gli dimostra portando testimonianze di peso che l’uscita dall’€ è una boiata intergalattica gli rode in una maniera tristissima e parte col clichè dell’accusa di collaborazionismo. Il bello è che quanto detto da Report nell’ultima puntata è grosso modo quello che vado riportando io su questo blog e su quello del M5S. Il bello è che i collaborazionisti sono davvero tanti e sono tutte persone che hanno studiato economia. Ringrazio cmq Santi Numi per avermi evitato di ricordare i civilissimi francesi e i loro sodali marocchini che hanno dimostrato di non essere affatto secondi agli “onorevoli samurai” giapponesi in Cina. Chi ha visto il film John Rabe?

  • @Mirko G. S.

    Francamente del tuo giudizio storico su Hiroshima e Nagasaki mi interessa poco (certo, era necessario disintegrare due paesi di pescatori e far crepare lentamente di cancro i sopravvissuti nei 20 anni a seguire per chiudere la guerra…). Le vesti stracciate le lascio ai livorosi piddinazzi come te che non hanno il minimo nerbo culturale ed umano per comprendere il ruolo che hanno trasmissioni come R€port o Ballarò in questa definitiva colonizzazione e mezzogiornificazione della nostra Patria (di cui, come la Gabanelli e Floris, non sei parte).

    La tua posizione invece sull’UEM mi interessa molto di più.

    L’€urozona, per i piddozombie, si sta disintegrando a causa dello psiconano, della corruzzZZZzZione e perché siamo una razza inferiore (non come i Polacchi che son tanto competitivi!)… vero?

    Tra attivisti ci siamo accorti subito dello smodato numero di mononeuroni piddini che si sono infiltrati nel MoV: una metastasi antropologica.

    Riporto il link di Robert (inutilmente dato il livello di libertà di pensiero e di dinamicità intellettuale: l’avresti già letto e sapresti cosa pensano gli economisti VERI e LIBERI).

    http://il-main-stream.blogspot.it/2013/10/questo-non-e-servizio-pubblico.html#comment-form

    Oggi ho incontrato un mio amico disoccupato: il suo dolore lo dedico a te.

  • Purtroppo per le tue convinzioni manichee ed a senso unico io non sono un “piddino” non lo sono mai stato, se poi magari anzichè usare questi neologismi intrisi di frustrazione ideologica da ex-intellettuale di sinistra, superato dalla storia e derubricato alla geografia, usassi un italiano da persona normale, visto che sembri capace di farlo, faresti meno la figura di chi “je rode” di essere stato ridotto dall’obsolescenza ad un fossile.
    La disintegrazione di 2 villaggi di pescatori (non erano proprio questo ma il dirigismo culturale subito per anni porta purtroppo a fornire sempre una versione faziosa e distorta) non ha impressionato più di tanto lo stato maggiore nipponico tanto che esso voleva continuare la guerra ad oltranza usando anche milizie di minorenni armati di canne di bambù, fortuna che qualcuno in un rigurgito di buon senso di fronte alla prospettiva di vedere il proprio Paese ridotto ad un deserto radioattivo abbia capito fosse meglio arrendersi (senza condizioni).
    Quanto alla mia visione macroeconomica rimando a quello che ho già detto, che non ho inventato io, ma che ho letto in giro e che al di là di penosi esercizi neologistici e calligrafici (simpatico usare la “K” al posto della “C” oppure il simbolo dell’euro per sostituire caratteri simili, mio nipote ha 8 anni e fa lo stesso) non mi sembra essere stato demolito dalla possente cultura economica di sinistra. Sta ancora tutto là quando hai qualcosa d’intelligente da replicare (intendo argomentazioni, non insulti e manifestazioni di invidia penis ideologica) fallo pure, a differenza tua a me piace imparare cose nuove, se vengono forniti ragionamenti.
    Evita per favore di usare la retorica del dolore dei disoccupati se hai un minimo di dignità, la retorica assieme al berlusconismo ha prodotto i maggiori mali di questo Paese, in cui tanto i democristiani quanto “quelli di sinistra” sono stati maestri. Se tanto ti sta a cuore la sorte dei disoccupati inizia a mettere da parte i soldi perchè quando usciremo dall’euro ci sarà da piangere, finora non abbiamo consumato neppure l’aperitivo e al tuo amico al quale sei tanto affezionato mi sa dovrai dargli da mangiare.

  • “non sono un “piddino””

    Non mi pare proprio: pare proprio che abbracci il pensiero dominante (fascista) mentre ci radono al suolo.

    Se fossi una persona un po’ vispa, dati gli innumerevoli spunti che sono emersi nei dibattiti di questo blog, avresti due nozioni minime sull’argomento.

    Vuol dire che in tutto questo tempo non hai letto un libro che sia uno: quindi pari irrecuperabile (come i piddini).

    Non ci son scuse: se non sai proprio niente vuol dire che hai fatto una scelta. Non vuoi sapere.

    “Quanto alla mia visione macroeconomica rimando a quello che ho già detto, che non ho inventato io” Appunto: è il pensiero unico che vige in €uropa (e in particolare nella colonia italiana) e che NON ha nessun riscontro nella comunità scientifica (ma proprio NESSUNO).

    Bene: mi citi una sola ricerca accademica di Economia Internazionale in cui un aggancio valutario con una moneta più forte è benefico all’economia più debole? Me ne citi solo una? UNA? Ce ne sono un centinaio di esempi storici negli ultimi settant’anni: indovina come sono andati a finire TUTTI? Mi spieghi perché per i PIIGS dovrebbe essere diverso? (data poi l’EVIDENZA di quello che sta succedendo?).

    “a differenza tua a me piace imparare cose nuove”

    Non credo. Ti dò uno spunto: verifica come mai è fallita l’Argentina nel 2000 e perché sta fallendo di nuovo. (Nome che potrebbe darti supporto: Roberto Frenkel).

    Certo è che se gli economisti internazionali sono TUTTI concordi nell’analisi mentre su TUTTI i media si dice l’esatto opposto significherebbe che siamo nel pieno di una dittatura. Difficile da accettare, no?

    “Evita per favore di usare la retorica” Retorica? Purtroppo è la realtà.

    Ma come fai a pensare che mi possa “rodere” la propaganda? quello che provo è frustrazione e rabbia (di uno che comunque il suo giardinetto ce l’ha ben coltivato).

    Se avessi frequentato qualche discussione un po’ seria sul tema sapresti perché uso certi “artifici grafici” e “neologismi”.

    Quello che mi pesa con commentatori come te è che a differenza di altri piddinazzi che MENTONO per motivi ideologici o banalmente di appartenenza, quelli studiano. Gli autori se li vanno a leggere.

    Tu citi R€port! L’omologo livoroso di $triscia la mestizia.

    Io sono pronto a convertirmi all’€urismo se mi citi un solo studio scientifico per cui l’essere agganciati al Marco renderà il mio amico felice e contento.

    Intanto (se VERAMENTE vuoi imparare…) prova a partire da qui:

    http://www.asimmetrie.org/

    Se il M5S non prende una posizione democratica sul tema (che non è il referendum beffa) prepara la tua progenie per un non futuro CERTO.

    Un cordiale saluto.

  • Anzichè evitare di ribattere, facendo bella mostra di millantate letture di ricerche internazionali, perchè colla tua possente cultura macroeconomica non mi rispondi? Allora te lo semplifico:
    premesse: per uscire dall’euro bisogna dichiarare default; l’uscita dall’euro comporta una svalutazione eccezionale della lira. Conseguenze:
    1) il prezzo delle materie prime che importiamo aumenta in proporzione (l’Italia non mi sembra abbia pulluli di miniere et affini);
    2) si svaluta la lira, aumentano i prezzi, bisognerà aumentare i salari della forza lavoro;
    3) non staranno certamente a guardare mentre bruciamo 2000 miliardi di euri di debiti (anche se ormai sembrerebbe scongiurato il rischio di un default a cascata visto che Germania e Francia stanno progressivamente abbandonando i nostri titoli di Stato).
    Ce la fai adesso, così schematizzanto, a rispondere? Dove è che sbagliamo? Su forza, mostraci il verbo tuo. Dall’alto della tua erudizione sarà un giochetto.

  • @Mirko G. S.

    Non millanto un bel niente: fino a due anni fa c’avevo una grande confusione in testa nonostante abbia alle spalle due percorsi universitari di tipo economico: la microeconomia è stato pane quotidiano, mentre la macroeconomia…???… ho scoperto di non averci mai capito un’acca (ora almeno ho ben chiaro quei due concetti per cui capisco come mai lavoro due volte di più e quadagno la metà).

    Che pazienza.

    -1) “per uscire dall’euro bisogna dichiarare default”

    Chi l’ha detto? Apprezzare correttamente la propria moneta non significa dichiararsi insolventi. (Certo che se aspettiamo ancora un po’ ad uscire…).

    0) “l’uscita dall’euro comporta una svalutazione eccezionale della lira”

    Se la moneta deve svalutare significa che ora è TROPPO valutata (mentre il Marco è troppo svalutato e dovrebbe rivalutare).

    Gli economisti stimano una svalutazione tra il 20 e il 30 per cento durante il periodo di circa un anno: significa che attualmente i nostri prodotti “costano” circa il 30% in più di quello che dovrebbero quando esportiamo all’estero (ecco spiegata gran parte della magia alemanna dell’export negli ultimi 15 anni).

    Quindi? Quindi parti con delle premesse già FALSE.

    1) Il prezzo delle materie prime ha un impatto limitato. Pensa alla sola benzina: se il petrolio ci costasse il 30% in più, quale sarebbe l’impatto sul prezzo? Togli tasse, accise costi di raffinazione e… cosa rimane?

    (E poi: ma quando eravamo la quinta (QUINTA!!) potenza economica del mondo nuotavamo nel petrolio ed eravamo pieni di miniere???)

    2) “si svaluta la lira, aumentano i prezzi, bisognerà aumentare i salari della forza lavoro”

    E ti dispiace? Magari indicizzarli di nuovo rispetto all’inflazione con la Scala Mobile?

    Vorrebbe dire rilanciare la domanda aggregata, redistribuire il reddito e resuscitare la Democrazia.

    3) “non staranno certamente a guardare”

    Cosa possono fare di peggio oltre quello che ci stanno già facendo? Ci bombardano? (la Germania l’esecito non ce lo ha più….).

    Ti ricordo che i “falliti” sono i Paesi del Nord che nel 2008 si son visti esplodere il sistema bancario (PRIVATO) e ora glielo stiamo rappezzando con i nostri soldi (sia privati che PUBBLICI).

    Ti ricordo poi che il debito pubblico è la ricchezza privata… anche i liberisti lo hanno dovuto ammettere… se no perché pensi che ci abbiano inposto il pareggio in bilancio? Per farci diventare più ricchi e comprare i nostri fattori produttivi a maggior prezzo?

    Io non sono un economista e queste brevi risposte le puoi trovar ben sviluppate da qualsiasi (macro)economista.

    Guarda che ci sono rimasto di stucco anch’io per quanto è falsata la realtà e per come ci sia una propaganda a senso unico (da noi chiamata il Partito Unico dell’Euro, il PUDE). Fa paura ed è agghiacciante. Ma bisogna svegliarsi!

    Il migliore divulgatore è indiscutibilmente Alberto Bagnai: se molte persone ora seguono e capiscono gli altri economisti (come me) è perché questo professore, oltre ad essere un eccellente Economista Internazionale, ha il dono delle Lettere (insomma: si fa leggere e si fa capire).

    Un post a tema ripreso e pubblicato diverse volte, in Italia e all’estero:

    http://goofynomics.blogspot.it/2013/02/marshall-lerner-astenersi-piddini.html

    Se avrai la pazienza e la volontà di far letture profittevoli credo capirai la mia durezza. Stiamo subendo un’atroce guerra psicologica e non c’è un minimo spazio per salvare il salvabile.

    Cordiali saluti.

    p.s. se mi avessi detto che accentare “dò” era superfluo avrei capito… ma la nota DO con l’accento, questa no! aiutooo!!!

    http://forum.accademiadellacrusca.it/forum_5/interventi/1389.shtml

    p.p.s.s. Tutta colpa del livore 😉

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