Presentazione a Bari
Giovedì 1 dicembre ’11
ore 18, Hotel Sheraton
via Cardinale Ciasca 27, Bari
presentazione del libro
“Il noto servizio, Giulio Anrdeotti e il caso Moro”
di Aldo Giannuli
Marco Tropea Editore
interverranno, insieme all’autore
Nico Perrone, storico, giornalista
una bella occasione di confronto e dibattito sul mio libro con gli amici e i lettori baresi…non mancate!
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Umberto Gay
Caro Aldo,complimenti come sempre.Io ora scrivo sul quotidiano on-line Lettera43.Mi piacerebbe “raccontarti” e raccontare dei tuoi lavori a questi miei “nuovi” lettori.Ti faisentire (mio cel:3338211917).ti abbraccio con la stima di sempre.U.
aldogiannuli
certo a presto e grazie! ti abbraccio
Massi66
Prof. quando viene a Cesena a presentarlo?
Spero molto presto.
Cordiali saluti
dario
vorrei segnalare una cosa – che certamente lei già saprà – su Grisolia, è indicato da Fasanella ne “Il golpe inglese” tra i “clienti” dell’IRD inglese. Si è imbattuto, nel corso delle sue ricerche, su qualche eventuale implicazione dei servizi inglesi con il “Noto servizio”?
Seconda cosa, il Filippo Grisolia recentemente “promosso” al ministero è parente?
(ne avrei una terza: grisòlia o grisolìa?)
complimenti per il suo lavoro, en passant
164° A.C.A.
buongiorno,
ho finito di leggere il libro pochi giorni fa, premesso che avrei preferito spendere un euro in più, ma vedere errori di battuta, mancate correzioni, errori nei nomi (Montecano, Capo Marangiu, “dispErate attività”, ecc) in meno; constato che finalmente si evidenzia che Gladio, e i gladiatori, non erano il servizio “parallelo”, altro non sono stati che il parafulmine di tutti i sospetti complottardi.
Il libro, a mio modo di vedere, spiega “solo” questo. E non è poco, sotto certi punti di vista.
Rispetto al libro della Limiti compare -e meno male!- molto di meno il nome di Titta: alla Limiti evidentemente quel nome piace, tanto è vero che lo ha nominato nella sua opera decine di volte, quasi come un rimando al signor Bloom dell’Ulysses.
Il Titta … vi pare che questo personaggio, dalla figura caratteristica e ingombrante, potesse essere stato il braccio operativo di tutte le “operazioni sporche” avvenute in Italia per più di quaranta anni?
In realtà c’è ancora molto da scrivere, Giannuli pare essersi tirato fuori (almeno da quel che si evince nelle righe finali dell’opera). Stupisce che nessuno abbia mai voluto approfondire altri fatti accaduti a partire dalla fine degli anni ottanta, e terminati verso la metà dei novanta. Il riferimento è chiaro.
alberto
salve Aldo,ieri ,guardando report su rai 3 mi è venuto per la mente una certa similitudine tra il don Verze’ e il don Zucca del tuo libro….entrambi due preti piuttosto ruspanti diciamo….e con frequentazioni con spioni .Volevo sapere il tuo pensiero su questo personaggio cosi legato a nche alla figura del piduista Berlusconi,a sua volta legato a don gelmini che rientra un po in quel ambiente