
Pizzarotti, Nogarin… tutto come previsto.
Il 22 ottobre scorso pubblicai un articolo su questo blog, avvertendo sul fatto che ci sarebbe stata una ondata di scandali contro il M5s in vista delle elezioni, poi tornai a ribadire il concetto nell’articolo del 4 novembre. Mi pare che ci siamo: in vista delle elezioni amministrative arriva puntuale la raffica di avvisi di garanzia.
Il che non vuol dire che ci sia necessariamente una qualche volontà politica dei magistrati (è possibile, ma non ci sono elementi concreti per dirlo, al di là della coincidenza temporale) ma, più semplicemente, che qualcuno ha innescato una bomba ad orologeria: per esempio, a Parma la cosa parte dall’esposto di un dirigente del Pd. Poi il magistrato ha il dovere di dare seguito all’azione penale, per cui l’iscrizione degli indagati è un atto dovuto che non ha alcun particolare valore indiziante. Ma tanto è bastato al Pd per imbastire la commedia del “siamo tutti uguali” e fare sfoggio di garantismo. Dunque, tutto come previsto.
Ciò non di meno, la cosa si presta ad una riflessione più generale sul tema e qualcosa ho potuto dirne nella trasmissione di Agorà di ieri, giovedì. Ora cerco di approfondire la questione nella speranza che, soprattutto il M5s ci pensi un po’ su e che sia una occasione di crescita politica.
Intanto partiamo da una cosa: ma da cosa parte il cosiddetto “giustizialismo” del M5s? Ovviamente, né Luigi Dimaio né Beppe Grillo ignorano la presunzione di innocenza o vogliono metterla in discussione. Il punto è un altro: la giustizia penale è di una lentezza inaccettabile, tanto più in casi come questi. Insomma, per avere una sentenza definitiva passata in giudicato (se nel frattempo non interviene un patteggiamento o una prescrizione) passano mediamente 7-8 anni, poi, in processi delicati come questi, dove gli accusati possono permettersi fior di avvocati che attaccano uno scatenato ostruzionismo (ricordate il giusto impedimento di Berlusconi, poi spalmato su tutti gli altri?) si arriva anche a 10-12 anni. Nel frattempo, la legislatura (o il mandato amministrativo) è finito e ce ne è stato anche un altro ed il personaggio è rimasto al posto suo e magari fatto anche carriera. Di fronte a questa presa in giro la gente si ribella e va per le spicce: hai un avviso di garanzia? Dimettiti, sparisci, liofilizzati! Reazione comprensibilissima, ma che non risolve il problema, anzi rischia di aggravarlo.
La soluzione non può essere l’allungamento della prescrizione che peggiora tutto, alimentando ulteriormente le richieste di rinvio eccetera. Comunque, un uomo pubblico non è un cittadino come gli altri, per cui gode (nel caso dei parlamentari) di speciali tutele, ma ha anche obblighi maggiori: della moglie di Cesare non deve esserci neppure il sospetto.
Insomma, se un sindaco o un parlamentare è accusato di un reato gravissimo, i cittadini hanno motivo di diffidare di lui e, quindi, dell’istituzione che gli è affidata e, se è colpevole, noi abbiamo consentito ad un criminale di gestire una funzione pubblica per anni, se è innocente, peggio, perché un innocente non può essere tenuto “sotto schiaffo” per anni senza vedere riconosciuta la sua innocenza e restituito il suo onore.
Direi che le cose vadano impostate, evitando tanto i “crucifige!” quanto i garantismi pelosi che nascondono solo l’omertà di partito e di casta. Sarebbe bene raggiungere una intesa anche sul piano legislativo, che stabilisca una gradazione di interventi e migliori la resa del processo penale.
In primo luogo impariamo a distinguere fra i reati: un abuso d’ufficio, o un comportamento che può essere derubricato come illecito amministrativo, o un reato politico come la partecipazione ad una manifestazione non autorizzata o un vilipendio del Capo dello Stato sono una cosa, ma la concussione, la corruzione o peggio, la connivenza con la grande criminalità sono cosa ben diversa. Qui il M5s paga il prezzo dei suoi eccessi ultra legalitari, per i quali si grida alle dimissioni anche per qualsiasi cosa. Ad applicare questo codice giansenista, oltre la metà di parlamentari del M5s non sarebbero neppure ricandidabili, perché chi per aver detto una frase su Napolitano, chi per aver partecipato ad una manifestazione della No Tav, hanno tutti qualche denuncia a carico. Allora, visto che è impensabile che il movimento decapiti il suo gruppo parlamentare per una norma così stupida (e quante volte l’ho detto a Roberto Casaleggio!), facciamo una discussione più complessiva e decidiamo di stabilire che ci sono reati gravi, su cui conviene concentrare l’attenzione, e reati di medio o scarso rilievo su cui si possono seguire le procedure ordinarie senza chiedere dimissioni.
In fondo, va bene che della moglie di Cesare non deve esserci nemmeno il sospetto ma non è l’Immacolata Concezione quella che stiamo cercando. Dunque, piantiamola di invocare dimissioni per qualsiasi cosa e riserviamo questa richiesta per le cose che lo meritano.
In secondo luogo, è il caso che ci si metta in testa che un avviso di garanzia non è una sentenza di colpevolezza. E’, appunto, una garanzia per l’accusato che sa di essere oggetto di indagini, non è la garanzia del pubblico sputtanamento. Anche perché, ovviamente, alla fase di avvio si sa poco e nulla sugli elementi che hanno spinto la procura ad attivare il procedimento penale. Certo, nel caso di un uomo che rivesta cariche pubbliche, non possiamo aspettare la sentenza definitiva passata in giudicato, per le considerazioni di cui sopra. Direi che sarebbe bene aspettare almeno il rinvio a giudizio, quando, già con la richiesta, l’accusa avrà messo sul tavolo le carte di cui dispone e si può ragionare su qualcosa di più preciso. Nel momento in cui il Giudice per l’Udienza Preliminare avrà deciso il rinvio a giudizio si potrebbe stabilire (magari istituendo una speciale commissione, magari di nomina parlamentare) se ci sono gli estremi per sospendere l’inquisito dalla sua carica. Badate: dico sospendere non far decadere, perché, caso mai il giudizio di primo grado si concludesse con la sua assoluzione, egli dovrebbe poter tornare al suo posto, mentre con le dimissioni lo escluderebbero definitivamente dal consiglio dell’ente locale. Più cautela, ovviamente, dovrebbe esserci per il Parlamentare, nel qual caso non è possibile la sospensione e nemmeno basterebbe la sentenza di primo grado, perché ci sarebbero seri problemi di natura costituzionale. E ci sarebbero problemi anche a stabilire l’incandidabilità dei condannati di primo grado, se non attraverso una revisione costituzionale, che però mi lascia molto perplesso, in tempi di revisionismo costituzionale da osteria come quelli che corrono. Insomma: stiamo facendo una battaglia in difesa della Costituzione, poi non possiamo ricordarci della Costituzione solo quando ci piace e quindi, il rispetto che le dobbiamo impone certe cautele.
Però, dopo una sentenza di primo grado (e a maggior ragione di secondo) la commissione di nomina parlamentare potrebbe votare una “raccomandazione” al partito di appartenenza di valutare attentamente se ricandidare il condannato. Una sanzione morale che, però, metterebbe il partito in serio imbarazzo: se un partito ignorasse la raccomandazione e magari in più di un caso, finirebbe per dare agli avversari un notevole argomento propagandistico. Come si vede, una certa gradualità che ponga già da ora dei limiti, senza per questo cadere nel più scatenato “giustizialismo” da processo sommario.
Ma soprattutto, il problema è quello di snellire i processi ed arrivare ad una sentenza definitiva entro due o tre anni, che non sono un termine lunare, impossibile da raggiungere. Vorrei ricordare che quello di due anni è il delai raisonnable di cui dicono i trattati internazionali, ma qui ci siamo abituati a tempi geologici per cui non se ne ricorda più nessuno. Come arrivare ad un risultato avveniristico del genere?
In primo luogo –e non solo per questi casi ma in generale- sarebbe il caso di mettere mano al codice di procedura penale: il diritto della difesa è sacro, ma questo non significa che si debba sottostare a tutte le tattiche dilatorie possibili. Per esempio il cd “legittimo impedimento” va tolto di mezzo: essere presente in tribunale quando si discute il suo caso è un diritto ed interesse dell’imputato, ma se non se ne vuole avvalere, fatti suoi, si proceda ugualmente, tanto è presente per il tramite dei suoi difensori. E se l’imputato è convocato per deporre deve andarci e basta. Altrettanto bisogna che i periti depositino i loro elaborati in tempi precisi o paghino penali da togliergli la pelle. Così si limitino molto severamente i rinvii e, nel caso di processi a uomini politici, siano fissati al massimo a 15 giorni, la richiesta di rinvio sia presentata almeno un mese prima dell’udienza in modo da impegnare quella seduta con altra causa e rendere libera una giornata. Ed i magistrati, dopo la fine del dibattimento, non si tengano la causa per due anni prima di depositare la sentenza. Ci siamo limiti tassativi oltre i quali scatta l’azione disciplinare verso il magistrato.
Come si vede, la revisione della procedura penale è la prima cosa da fare, possibilmente imbavagliando prima magistrati ed avvocati, che altrimenti farebbero impantanare tutto con le loro pretese corporative.
Poi credo che occorra pensare a norme speciali e qui le strade sono due: la prima è quella di una giurisdizione speciale che, però, richiederebbe un intervento costituzionale e che presenta dei problemi seri (la cosa puzza un po’ di Tribunale Speciale e, insomma…), oppure prevedendo una sorta di corsia preferenziale, per cui i processi agli uomini delle istituzioni hanno precedenza su tutti gli altri. Una cosa intermedia potrebbe essere l’istituzione di una Procura Nazionale speciale come è nel caso della Pna. Mi rendo conto che si tratta di misure in qualche modo lesive (o almeno limitative) del principio di uguaglianza davanti alla legge, però, è la stessa ragione per cui concediamo l’immunità ai parlamentari e, d’altra parte, siamo di fronte ad una emergenza che richiede provvedimenti straordinari esattamente come per la Mafia (qui la corruzione ha raggiunto livelli non solo mai toccati prima ma neppure pensati prima). Quindi, lasciare intatta l’ossatura garantista della Costituzione, ma con provvedimenti molto duri che abbiano una reale efficacia.
Soprattutto ricordiamoci due cose:
1. l’onestà non è e non può essere un programma politico e tantomeno un programma di parte: è un dovere per tutti
2. l’intervento penale è necessario ma rappresenta già una sconfitta della legalità, perché il reato è già stato consumato. Lo strumento principale deve essere la prevenzione. Consola poco che il ladro sia punito, il problema è che bisogna fermarlo prima che rubi. Ma di questo riparleremo.
Aldo Giannuli
aldo giannuli, avviso di garanzia pizzarotti, caso nogarin, caso pizzarotti, elezioni amministrative 2016, garantismo, m5s, riforma della giustizia, riforma procedura penale

GherardoMaffei
E’ celebre un aforisma di Pietro Nenni , ai bei tempi dell’epurazione:” a fare gara di chi più è puro trovi sempre uno che lo è più di te, che ti epura”. Questo giustizialismo che altro non è che voglia di forca, di pubblico ludibrio, è un arma a doppio taglio,che spesso viene usata per colpire l’avversario politico.Vero è che in Italia, abbiamo una casta di togati, dalla carriera garantita, a prescindere dai meriti, dagli emolumenti agganciati a quelli dei parlamentari, che hanno avuto la faccia tosta di bocciare un modesto contributo di solidarietà richiesto, accampando il fatto che è un diritto acquisito e quindi non può essere retro attivo.Poi recentemente abbiamo avuto notizia che in magistratura la componente femminile ha superato quella maschile.Tempo addietro alcune professioni erano saggiamente interdette alle femmine; pensate i tribunali saturi di femmine tra avvocati e magistrati, è tutto una gara a chi segue le mode, alla mercé del frivolo, del cangiante, del mutevole, del ciclo mestruale. Guai se capitasse che verremmo giudicati da togate in preda ai loro isterismi, l’unica sarebbe quella di fuggire in Iran e chiedere asilo politico! Siamo alla dittatura delle “quote rosa” del politicamente corretto, siamo alle comiche finali, dove la componente femminile viene cooptata ai vertici a prescindere dalle capacità reali.Quote rosa? Si in fonderia e in miniera e nelle statistiche dei morti sul lavoro!.
Aldo S. Giannuli
guardi che, conoscendo l’ambiente giudiziario, posso garantirle che le donne sono mediamente molto più equilibrate ed affidabili dei loro colleghi maschi che non ha idea di quali isterismi narcisistici siano capaci
mirko g. s.
Be’ professore, le aule le ho calpestate anche io (civili però ed amministrative, non anche penali) seppur per breve tempo e se si eccettuano nobili eccezioni nella mia ridotta esperienza purtroppo, cosa sto per dire… devo dare ragione a Germani. Nel contempo però considererei anche le commissioni tributarie, monopolio maschile, ove la sostituzione selvaggia dei magistrati con qualsiasi cosa (anche reclutando proscimmie se necessario) non è più una cosa auspicabile ma oramai doverosa.
foriato
Professore, smettiamola di far finta, infatti… è cosa da uomini! Ecco le prove:
https://www.youtube.com/watch?v=KhdcHnEq8WI
https://www.youtube.com/watch?v=sP5qrfqyVGo
O quest’altra inclassificabile con papà e mammaffei, Lorenzo nel ruolo di portinaio conturbante e Lei di pitonesso…
https://www.youtube.com/watch?v=XJYJ0hdpZZY
foriato
@a Gherà,
giusto con amore da tutta la squadra
https://www.youtube.com/watch?v=bT56diA4Ndw
Herr Lampe
Una (si fa per dire) volta un parente mi disse: “In Italia ci vorrebbe una dittatura.”
Mi son limitato a rispondere che se, ci teneva tanto, poteva partire senza problemi. Il mondo ne è pieno.
foriato
@Herr Lampe
Ma una dittatura qualunque o una dittatura con euro? E quello che è più importante, parente consanguineo o acquisito?
Herr Lampe
No, intendiamoci. Il, anzi la, parente aveva in mente un ventennio 2.0. Quindi no, ipotizzo – credo, a ragione – che non alla dittatura del capitale mascherata da democrazia si riferisse, ma proprio a un regime con le camicie nere/brune ai seggi elettorali, partito unico, polizia a ogni incrocio, und so weiter.
Comunque era acquisita. Non che tra i miei consanguinei manchino riflessioni così profonde, per carità…
foriato
Certo Herr Lampe, consaguineo o acquisito non si sa mai cosa è peggio. Qua, in tempi, il trend in camicie era azzurro buzzurro come Albert Rivera, capino di Ciudadanos, consanguineo e acquisito da parte del regime al 50 e 50. No somos nadie…
Riccardo M
Bravo camerata Maffei. Le donne a casa ad occuparsi di quello per cui la Natura le ha destinate: la prole ed il focolare. D’altronde il Manuale della buona sposa della sezione femminile della Falange parla chiaro, no?
GherardoMaffei
Il dottor Julius Paul Moebius ha scritto un trattato clinico, ove è confermata con dati scientifici l’inferiorità mentale della femmina.La massa cerebrale della femmina è inferiore a quella del maschio,ne consegue che la femmina ha un cervello più emotivo, mentre quello del maschio è più razionale.Diciamo che madre natura (o Dio per i credenti) ha voluto primeggiare la funzione riproduttiva nel mammifero umano, allo scopo della conservazione della specie.Che ciò sia del tutto evidente lo dimostra la storia della civiltà:indicatemi quale Stato è mai stato fondato dalle femmine, poi ne riparliamo. Alla femmina spetta il gravoso compito di partorire i futuri fondatori di civiltà, che sono sempre stati esclusivamente di genere maschile. Chi diserta il fronte della riproduzione è indegno di appartenere alla comunità. Tasse sui celibi, incentivi alla natalità, più bimbi, più mamme, meno parlamentari,avvocatesse, dottoresse, le zitelle vanno additate al pubblico ludibrio! Reintrodurre il vincolo dell’indissolubilità del matrimonio;inoltre legalizzare la poligamia per i soli maschi, per uscire dalla crescente denatalità, che è la morte della nostra civiltà.
Cristina
Il cervello dell’elefante è mediamente 4 volte più grosso di quello dell’uomo, quindi questo decisivo “dato scientifico” dovrebbe dimostrare senza altri dubbi che Simba è più intelligente di Lei?
foriato
@Riccardo M
Non essere retrogrado! Il manuale della Falange è del 1953. Ecco i veri must have nella moda sposa 1437 dopo l’egira cioè oggi:
http://www.chedonna.it/2015/02/06/isis-il-manuale-della-buona-sposa-jihadista/
Non sarà ozioso ricordare che, secondo la chiesa vaticana, l’età minima per contrarre validamente il matrimonio è di 16 anni per il ragazzo e 14 per la ragazza; 14 e 12, rispettivamente col permesso paterno…
Gaz
@Maffei.
Dopo il tardo ottocentesco Moebius altri autori con mezzi superiori hanno smentito le sue conclusioni.
P.s. Secondo me, lei si legge le risposte ai suoi post abbastanza divertito.
foriato
…ed un tantino arrapato, non a caso i cosetti di maffei sono i più erettici del sito…
Gaz
@foriato.
Saranno i postumi della febbre da cavallo che ho avuto … ma ci capisco poco o nulla. Ma se qui per il 99,8 % scriviamo solo maschi …??
Mah !!
Aldo S. Giannuli
be le donne son poche la la percentuale è decisamente più alta e supera il 15%
foriato
@Gaz,
Cuídate mucho y recupérate pronto! Questa agorà non è la stessa senza la tua verve e la tua festosità!
Gaz
@foriato.
🙂 grazie.
P
“Ho visto Craxi chiedere scusa! Poi mi sono avvicinato, ho guardato meglio, non era Craxi.” (Paolo Rossi)
Professore buongiorno!
Ho letto ieri notte questo pezzo e stamattina mi trovo sulla carta stampata un articolo che riporta l’ennesimo atto dell’ “operazione simpatia” di Renzi: un bel “non è una condanna” a porta a porta, seguito dall’immancabile “smettiamola col rinfacciarci le cose a vicenda” (siamo tutti peccatori, quindi nessuno è condannabile). Sono dei farisei, su questo non ci piove: in questo senso, la pagliuzza e la trave sono l’immagine più vicina alla descrizione dei guai giudiziari di m5s e pd. E il m5s deve capire che, con l’intransigenza del fondamentalismo crea solo scompiglio temporaneo, ma nel lungo periodo arriva il redde rationem e perde: in questo caso, basta un esposto del primo scalzacani piddino per perdere la verginità, secondo il loro stesso metro. La fede ci vuole, e quanta ce ne vuole, per non lasciarsi vincere dallo schifo; ma la politica non è una religione, e la fede politica non può essere la trasposizione di quella religiosa: “Io vi dico: chiunque guarda una donna per desiderarla, ha già commesso adulterio con lei nel suo cuore. (Matteo 5,28)” in religione ci sta (e già nelle omelie i parroci correggono sempre interpretandolo come “atteggiamento”, come “tendere a”), in politica no. E fra PD e FI ci sono in giro troppi “stupratori” che, con la scusa che c’è anche chi “fa ballare l’occhio”, continuano a fare quello che fanno. E, come aveva già capito il buon Paolo Rossi, “non chiedono scusa”.
Un caro saluto
Paolo Selmi
Tenerone Dolcissimo
La stupidità dei cinquestelle è consistita nel pensare la magistratura immune da corruzione. Non hanno riflettuto sul fatto che tutte le azioni della magistratura finalizzate a combattere al a corruzione hanno portato a governi non eletti dal popolo e figli di poteri forti che hanno aperto le porte a forze straniere che hanno saccheggiato il paese per depredarlo delle sue ricchezze.
Cio’ mostra i limiti dei cinquestelle. In casi come quelli dell’Italia il ricorso alla violenza è necessario e la giustizia deve necessariamente passare attraverso tribunali del popolo o comunque tribunali speciali non più sudditi della casta dei magistrati , la quale spesso è casta che difende altre caste come dimostrano le sentenze relative al bossing che non a caso hanno permesso ai dirigenti di banca etruria di costringere i dipendenti a vendere titoli spazzatura a sprovveduti risparmiatori.
Lorenzo
I 5stelle non hanno pensato niente. Si sono messi semplicemente al carro dell’ottusità del gregge che, non sapendo e non capendo niente del mondo ipercomplesso in cui viviamo, arriva fino a biascicare “se rubassero di meno staremmo meglio”.
Per quanto poi riguarda il ricorso alla violenza popolare, il problema è trovare il popolo, e tanto più un popolo che abbia voglia di alzare un dito per difendere la propria dignità.
Tenerone Dolcissimo
Infatti quando Monti ha fatto il colpo di stato l unico che ha parlato e’ stato FARAGE. Gli italiani zitti e pippa.
Ancora oggi e’ l inglese Johnson a dire che l’Italia e’ un paese occupato e depredato dai tedeschi.
E’ vero che se tutti rubassero meno staremmo meglio. Il fatto è che oltre ai nostri rubano anche i tedeschi e poi i nostri che rubano non sono solo quelli che rubano violando il codice penale, ma anche quelli che girano con l’autoblu avuta in base ad una legge.
Ci verrebbero i francesi che in una situazione simile hanno tagliato la testa a tutti.
foriato
@Tenerone Dolcissimo,
Tribunali del popolo o comunque speciali come questi?
https://it.wikipedia.org/wiki/Tribunale_del_Popolo_%28Germania%29
https://it.wikipedia.org/wiki/Tribunale_speciale_per_la_difesa_dello_Stato_%281926-1943%29
Tenerone Dolcissimo
No come quello che ha tagliato la testa a Luigi capeto.
Quelli che citi te sono molto simili ai nostri tribunali solo che Renzi e c. non hanno avuto bisogno di fare leggi speciali
foriato
Mi viene in mente una scena di ‘Luces de Bohemia’ (che raccomando vivamente) e non posso che rispondere: Caro Tenerone, no te pongas estupendo…
Tenerone Dolcissimo
Qualcuno traduca
foriato
@Tenerone Dolcissimo,
scusi, credevo si capisse bene… Ho cercato versione italiana dell’opera, purtroppo non l’ho trovata. Siccome non sono traduttore neanche vorrei calpestare una frase così bella e al contempo giusta (come ‘in bocca al lupo’ per fare un esempio conosciuto), comunque posso dirLe che la suddetta frase appare tre volte: due nella scena nona e chiudendo la scena undicesima, detta sempre dal personaggio di Don Latino, in bocca al lupo!
Nota bene: se finalmente trovasse traduzione, me la faccia sapere, pure la discutiamo, prego.
francesco cimino
Se diciamo che l’ ” onestà ” non è un programma politico, che resta agli odierni oppositori? Torniamo a parlare di classi sociali e correnti culturali? No, sa troppo di tradizione, di vecchio schema ideologico…ripiegheranno allora sull’altra moda dei nostri giorni, la denuncia delle ” lobby “, ovvero la spiegazione dell’insieme attraverso il dettaglio: la colpa delle guerre è dei fabbricanti d’armi, la colpa dell’inquinamento è dei petrolieri…va bene, è un facile sarcasmo. Ma mi devo sfogare qualche volta: sono preso dalla disperazione di fronte alla cultura politica di chi, pur con buone intenzioni, cerca di opporsi all’attuale andamento delle cose.
Roberto B.
NOTIZIONA! Un sondaggio commissionato dal TG3 (ma guarda un po’), ha appurato che il 68% degli elettori M5S vorrebbe le dimissioni di Nogarin. Su Pizzarotti non si esprime, perchè si dà per scontato che il 90% lo vorrebbe cacciato a pedate dal M5S e dalla carica di sindaco: e purtroppo, non una parola sul suo caso sul blog di Grillo, una dichiarazione esplicita di sostegno da parte del direttorio e neppure di Grillo (ormai definitivamente un ectoplasma).
Letta sul Fatto, non sul Corriere. Senza il minimo dubbio da parte del cronista sull’affidabilità del sondaggio, dei sondaggisti e di chi l’ha commissionato.
Avanti Savoia!
A proposito poi del “siamo tutti uguali”, è stupefacente come questa asserzione venga accolta con sollievo da tanta gente; ci si potrebbe aspettare che chiedessero rassicurazioni sulla volontà di migliorare, che gli venisse detto che si farà di tutto per isolare e cacciare i disonesti, invece viene detto loro che non c’è scampo, chi più chi meno, tutti i politici sono dei mascalzoni. Come dire: rassegnatevi, tenetevi le vecchie e sporche mutande, puzzano un po’, ma sono comode e oramai ci avete fatto l’abitudine. Con quest’altri invece, chissa? E la gggente è contenta: cornuti e beffati, un classico!
WOW
Roberto,quel sondaggio è una bufala.
Su tutti i profili fb il 90 % dei messaggi degli elettori M5S è sul tipo “resistete alle macchinazioni del potere e alla macchina dal fango,non dimettetevi”.
Cioè la cosa giusta da dire.
C’è invece una invasione di piddini le cui dichiarazioni perlopiù sono di sollievo che tutti i politici sono uguali.
Ormai quelli che votano ancora Pd non hanno più nessun ideale e si consolano solo sapendo che tutti sono marci e schifosi,questo è il livello di ideali che hanno.
Se poi provi a fargli un paragone fra Livorno-Parma (assumere precari e fare il concordato preventivo-nominare il tizio al Teatro non del Pd) e Lodi-Campania (formattare un pc per nascondere prove di un illecito-essere la sponda politica dei casalesi) o fanno finta che sia lo stesso o spariscono dopo averti riempito di insulti.
Mauro Pini
Il sondaggio e’ della ixe’ la stessa che da il m5s in crescita rispetto al pd. Intanto Pizzarotti e’ stato sospeso dal movimento
Gianni
tutto giusto MA in una italia con il 90percento della popolazione che presenta livelli di analfabetismo funzionale , chi riesce realmente a capire cosa significa “atto dovuto”, e chi sa effettivamente cosa significa “avviso di garanzia” e come funziona un processo in Italia… provate, io l’ho fatto, su 100 persone 90 non sanno rispondere correttamente, oltre il 50 non apre bocca perchè non capisce la domanda
Aldo S. Giannuli
e questo purtroppo è vero…
Militante
Mah, il M5S mi sembra un gigante dai piedi d’argilla. Gran parte della sua credibilità e del progetto politico si basano sulla presunta onestà contrapposta alla presunta disonestà altrui.
Quindi è normale che anche di fronte all’ombra di un problema giudiziario (perché ad oggi solo di ombre si parla e non di certezze) il giocattolino mostri tutta la sua vulnerabilità.
E che presti il fianco alle accuse di corruttori incalliti e di lobbisti di tutte le risme, che utilizzano strumentalmente dei fogliacci pubblicitari e dei giornalisti a libro paga (i nostri quotidiani nazionali) per averne un po’ di ritorno alle elezioni amministrative.
Peccato che i problemi veri del nostro Paese e delle sue città (Parma e Livorno comprese) restano accuratamente occultati. Personalmente non perdonerò mai al M5S di aver dato una grossa mano ai potenti di turno nella distruzione degli istituti rappresentativi di base (i consigli comunali) al grido di “riduciamo i costi della politica”. Corruttori e potenti non aspettavano altro che questi utili idioti per completare l’asservimento delle amministrazioni locali alla logica del profitto e della spartizione dei beni e delle risorse pubbliche.
Meno gente c’è in consiglio comunale, meno partiti sono rappresentati, meno gente partecipa e più facile è mettersi d’accordo trasversalmente e rubare (senza nessuno che alzi la mano per chiedere spiegazioni. Il M5S perché popolato di incapaci tutti attenti a guardare la pagliuzza mentre qualcuno di porta via la trave, gli altri partiti perché cancellati da leggi elettorali ipermaggioritarie e della loro stessa incapacità).
Aldo S. Giannuli
sulla prima cosa sono abbastanza d’accordo: sin quando il M5s non si dà una cultura politica solida ed originale è solo la confluenza di vari flussi elettorali di protesta e come tale è un gigante con i piedi ‘argilla. La foglia di fico dell’onestà non basta a coprire l’assenza di una vera linea politica ancora troppo abbozzata
Sono molto meno convinto della seconda cosa: la decadenza degli enti locali è cosa iniziata da molto tempo ad opera di un certo politico locale che fa schifo da sempre. Le responsabilità del M5s in materia mi sembrano modeste e comunque la partecipazioen della gente passa solo in parte piuttosto minoritaria da questo canale, semmai mi preoccupa il ritornello della cultura anti-partiti che completa il disastro iniziato da Occhetto
Lorenzo
” l’onestà non è e non può essere un programma politico e tantomeno un programma di parte: è un dovere per tutti”
Al massimo l’onestà sarà un dovere di chi si riconosca nell’ordinamento vigente. Se si giustifica la proprietà sulla base del lavoro e del merito e poi se ne istituzionalizza la trasmissione ereditaria, chiunque si trovi svantaggiato avrà, a lume di logica, tutte le ragioni di non ritenersi vincolato a rispettarla.
Lasciando da parte la dottrina, le osservazioni di Giannuli sono puntuali, ma il problema della corruzione non si risolve restando nelle cerchie di questa società in rovinosa decadenza. Lo si dovrebbe approcciare con una radicale semplificazione dei codici, una sensibile riduzione dell’apparato garantista e uno smisurato aggravio delle pene (tortura, mutilazioni, vivisezione umana…). Ma soprattutto tramite la ricostituzione di un’etica pubblica diffusa, e questo è impossibile restando in un contesto di benessere consumistico e di umanesimo individualista.
Fabrizio Favilli
Caro Aldo, mi pare che il m5s abbia molte più idee politiche degli altri… Quella della quale tu lamenti la mancanza è un’ideologia, ed ebbene si, quella ci manca, o meglio è rappresentata solo dall’onestà nei confronti degli elettori ma più in generale dei cittadini tutti.
Se ti fai un giro in Rousseau vedi come ogni giorno ci siano nuove proposte di legge legate a temi più o meno importanti.
Riguardo all’articolo, invece, c’è un punto fondamentale che tu non hai evidenziato: il fatto che Pizzarotti, a differenza di Nogarin, l’avviso di garanzia l’aveva ricevuto da un pezzo. Questo non li mette sullo stesso piano, e sembra quasi che il Pizza l’abbia dolosamente tenuto celato fino a 20 giorni prima delle elezioni: mentre sul dolo della magistratura non abbiamo elementi, sul dolo del sindaco qualche dubbio resta. Anzi, anche più di qualcuno, soprattutto dopo la risposta data a Beppe “adesso che ci divertiamo”.
Sicuramente dobbiamo ancora crescere, ma, oltre alla sostanziale differenza dei casi Pizzarotti-Nogarin, ci sono alcuni parti nei tuoi commenti sui quali non sono assolutamente d’accordo.
Con stima, Fabrizio.
Aldo S. Giannuli
No no, ideologia a parte (che pure una funzione ce l’ha) al M5s manca proprio ula cultura ed una linea politica: avere 100 proposten di legge che se ne vanno ciascuna per proprio conto non significa avere una lineampolitica.Il problema non è quello di avere delle idee (cosa insispensabile) ma che qiuelle idee componganp un tutto organico e che a sua volta questo tutto sia condiviso dal corpo del movimento. E questo insieme manca, oltre a mancare parti decisive come la politica estera che è il buco nero del M5s. E tutto sommato non è affatto strano che sia così: non si può pretendere che un movimento ancora giovane e direi acerbo come il M5s abbia già una cultura politica ampia articolata precisa ecc. Solo che qui bisogna alzare il passo perchè la situazione precipita ed occorre farcvi fronte.
Su Pizzarotti ecc ne riparliamo, anche se io non sono entrato affatto nel merito dei due casi, per cui non capisco il rilievo che fai, a meno che non ti riferisca ad altri.
Sui dissensi per altre questioni, per carità: mi fa piacere che li esprima. Appunto la cultura politica sii costruisce con le discussioni ed io è possibilissimo che sia in errore.
WOW
Professore,lasci che le dica una cosa.
Il M5S ha una politica estera chiarissima che viene esposta puntualmente sul blog di riferimento (Beppe grillo) e sul sito del M5S Europa.
Basta con sta storia ridicola,sono gli altri partiti a non avere nessuna linea in politica estera se non la completa subordinazione alle politiche Usa-Nato e della UE.
Oggi è uscito un post sulla Grecia chiarissimo e comunque la linea è sempre la stessa da anni.
Però sembra che nessuno se ne importi di questi articoli e post,l’importante è accapigliarsi con questioni amministrative e di regole interne e vicende mediatiche..
Aldo S. Giannuli
cioè: SIAMO CONTRO IL TTIP MA A FAVORE DELLA NATO, VOGLIAMO APRIRE AI BRICA MA STIAMO NEL GRUPPO PARLAMENTARE EUROPEO CON L’UKIP, SIAMO PER L’USCITA DALL’EURO, CIOE’ FORSE SIAMO PER IL DOPPIO EURO MA NON DICIAMO NULLA SULLA UE, SIAMO CONTRO L’ARRIVO DEI MIGRANTI MA NON SAPPIAMNO CHE FARE IN LIBIA. TACIAMO SUL CASO REGENI, SULLA CINA CAMBIAMO POSIZIONE UNA VOLTA A SETTIMANA E QUESTA SAREBBE UNA POLITICA ESTERA? BEATO LEI CHE SI ACCONTENTA!
Herr Lampe
Allora prof è umano anche lei. Perché sembra non scomporsi (quasi) mai.
Sarei curioso di vederla ad un esame con certa tipologia di studenti di cui ho memoria…
Riccardo M
Caro Giannuli, lei continua a pretendere cose che quel movimento non potrà mai darle. E’ nato sul discorso dell’onestà intransigente, se gli toglie quello non rimane niente. E comunque, niente mi toglie dalla testa che lo staff dirigenziale non aspettasse che un pretesto come questo per regolare i conti con Pizzarotti e sospenderlo. Il che dimostrerebbe che, in quanto a lotte interne di potere e coltelli alla schiena, quel partito non è diverso come dice di essere.
Mauro Pani
Caro Prof. Giannuli, l’incipit del suo post è piuttosto strambo. Le inchieste degli ultimi giorni hanno interessato sia il M5S sia il PD, oggetto di scandali di gran lunga piu gravi e piu numerosi (a Lodi si è addirittura proceduto ad arrestare il sindaco e a Brescello si è sciolta la giunta per infiltrazioni mafiose). E’ curioso quindi che si parli di presunte strategie per screditare il movimento, anche perche nel caso Livorno è stato proprio Nogarin a portare la questione AAMPS in tribunale e proprio lui giorni prima confidava pubblicamente di aspettarsi un avviso di garanzia nei suoi confronti. Pizzarotti sapeva delle indagini circa le nomine al teatro Regio da mesi (cosi almeno si legge nell’accusa a lui rivolta dal fantomatico staff di Grillo), ed essendo partite da un esposto da parte di un esponente PD, a piu a che fare con le solite diatribe intestine ai comuni che con una qualsivoglia strategia occulta. A conferma di cio a cui è soggetto un sindaco (specie nei coumuni minori),Fabio Fucci sindaco di Pomezia posta un video dove confessa di essere stato oggetto di avviso di garanzia per una querela da parte di una agenzia funebre. Come mai nn se ne è letto nulla sui giornali? Mistero… Giustizia a orologeria? Ma non era un mantra dei berlusconiani?
In realta’ sono i media , i giornali , le televisioni a decidere cosa rendere pubblico o meno, cosa è importante o meno, se pubblicarlo a tutta pagina e quando. La questione vera è che il movimento stesso, sopratutto da parte dei componenti del cosidetto direttorio, si è messo nei pasticci da solo per la sua azzardata intransigenza frutto di ignoranza politica. Se Di Maio va a dire in TV che se una persona è indagata di deve dimettere, dando per scontato che indagato e imputato sono per lui la stessa cosa, e poi nei casi di Livorno e Parma non agisci coerentemnte (la coerenza è una lama a doppio taglio) a quanto dichiarato, il minimo che puoi aspettari è un fuoco incrociato mediatico massivo. Di Maio non è Renzi, non ha alle spalle la complicita del mainstream televisivo ed editoriale, e quindi ne paga le conseguenze ed il messaggio che passa è che non è credibile. Inutile poi fare i distinguo e arrampicarsi sugli specchi, si è gia perso in partenza.
Aldo S. Giannuli
non mi faccia dire quel che non ho detto e tenga presente che le trappole si possono organizzare anche senza la complicità della magistratura o, per lo meno, non di tutta
Mauro Pani
Veramente mi sono limitato ad una riflessione logica su quel che afferma, non mi sembra di averle messo in bocca affermazioni altre e non ho menzionato la magistratura come artefice o mandante,ne ho affermato che lo abbia fatto lei, ma mi sono limitato a scrivere “E’ curioso quindi che si parli di presunte strategie per screditare il movimento” in modo generico. E’Lei che parla di avvisi di garanzia in concomitanza della campagna elettorale per le amministrative (“che ci sarebbe stata una ondata di scandali contro il M5s in vista delle elezioni… Mi pare che ci siamo: in vista delle elezioni amministrative arriva puntuale la raffica di avvisi di garanzia”), stabilendo un nesso tra le due cose e che scrive che “qualcuno” avrebbe innescato una bomba a orologeria, affermando implicitamente una possibile strategia occulta per screditare il movimento. Affermazioni che non hanno motivo logico di sussistere per i motivi che ho scritto precedentemente su cui si puo benissimo nn essere d’accordo ovviamente, ma bisognerebbe anche argomentare il perchè (il perchè nello specifico, puntuale e non limitarsi a citare dei suoi articoli di mesi fa).
Aldo S. Giannuli
ad esempi9o l’esposto del consigliere del Pd potrebbe essere stato pensato in questa funzione. Comunque basta leggere la stampa permavere il senso di questa strategia ostile al M5s. A volte questi mecfcanismi possono avere una loro spointaneità
Gianni Roversi
Dai Giannuli…per favore!
i 5 stelle si stanno solo confrontando con la realtà amministrativa e usano queste questioni solo per le loro lotte intestine, nascondendole dietro i soliti moralismi giustizialisti…che poi quando tocca a loro (ma solo ai fedelissimi) cominciano le alchimie, le paraculaggini e Grillo per confondere le acque spara subito qualcosa di razzista (cosa ne pensi del commento sul sindaco di Londra?).
Gli intellettuali organici per favore no…
Lascia stare i complotti, le scuse, le alchimie, i soliti “il pd è una merda”, i ma, i se…
qualche giorno indietro hai massacrato una maleducatissima ragazza di un call center, ma quante scuse, quanti alibi, quanta bonarietà per questi 5stelle…
Perchè far uscire delle intercettazioni e mandati di cattura per petrolieri vicini ad un ministro economico poco prima di un referendum sul petrolio (contro il governo)? cos’è allora?!
Arrestare un sindaco del pd, dopo mesi e senza nessun pericolo di fuga o reiterazione del reato, prima delle amministrative (in cui il governo nazionale del pd si gioca tanto)? cos’è allora?
Perchè citare colleghi di partito candidati odiati in quanto presidente di una autorità anti-mafia una settimana prima delle regionali? cos’è allora?
i 5 stelle governano da 4 parti e hanno 4 avvisi di garanzia (uno per ogni sindaco)…non perchè sono ladri, mafiosi o corruttori ma semplicemente perchè ad un amministratore succede… punto.
Il pd governa mezza italia e gli amministratori inquisiti si contano sulle dita di due mani…ma questi scherzetti i giudici li fanno sempre a loro.
la matematica non è una opinione.
Aldo S. Giannuli
be intanto una precisazione: il sindaco di Lodi è stato arrestato perchè stava inquinando le prove, ipotesi esplicitamente prevista dal codice di procedura penale
I 5 stelle usano questin affari per regolamenti di conti interni? Probabile e depolorevole (lo dico, forse un po’ troppo allusivamente) quando dico che Pizzarotti e gli altri si tengono reciprocamente ecc ecc
Forse sono un po’ troppo morbido (ma ci saranno anche quelli che diranno che sono troppo duro), ma non per fare del giustificazionismo, quanto per cercare una via d’uscita positiva.
I 5 stelle ganno 4 inquisiti su 4 sindaci? E’ vero, ma, la cosa non va sottovalutata, per pasticcioneria e mai per interessi privati o per collusioni mafiose.
Gli inquisiti Pd (molti più delle dita di due mani, qui di mani ce ne vorrebbero tante ma proprio tante) lo sono spesso per reati molto più gravi e con sentenze che arricìvano anche all’ultimo grado. Il che non toglie che la magistratira mostra un certo risentimento verso di loro. Non si tratta di coplitti (come anche nel caso dei M5s) non sono complotti, ma automatismi del sistema ed un giorno ne parleremo. Mi sa che tu fai la cosa troppo facile
In cionclusione: chi è “L’intellettuale organico” fra noi due?
Roberto B.
Nogarin, Pizzarotti: tempeste in un bicchiere d’acqua. Tirate le somme cosa rimarrà? Illeciti amministrativi che non hanno danneggiato nessuno, compiuti nella convinzione di fare il bene della città amministrata senza tener conto (e forse senza neanche conoscerle), delle centinaia di leggi e leggine pensate e scritte più per pararsi il posteriore che per effettiva necessità. Lacci e laccioli che legano mani e piedi e che impediscono di fatto qualsiasi cambiamento. E infatti, stiamo come stiamo.
Speriamo solo che a forza di sentirsi dire che “siamo tutti uguali”, anche chi cerca di portarsi onestamente, di qualsiasi colore politico sia, non decida di diventare davvero “uguale”.
Anche perché se diventiamo tutti ladri, a chi ruberemo? (cit. B.G.).
Per il caso Pizzarotti all’interno del M5S, se c’è un rilievo da fare è che le due parti erano da tempo separate in casa. Un caso paradigmatico, due soggetti che non si conoscono bene, entrambi con una eccessiva rigidità caratteriale, che con la convivenza scoprono di andare d’accordo solo a letto. Ma la passione dei primi tempi svanisce presto e rimangono i problemi della vita di tutti i giorni, che necessitano di comprensione e adattamento reciproco. Come in certi matrimoni, nessuno dei due è particolarmente colpevole o disonesto, semplicemente non erano compatibili.
Quindi, ci sarebbe voluta una franca spiegazione molto tempo fa, in modo da arrivare ad una civile convivenza oppure ad una vera separazione decisa di comune accordo; invece si è trascinata una situazione per paura e per convenienza reciproca, fino alla inevitabile rottura risolutiva.
Ma detto questo, alla fin fine cosa importa agli altri?
Aldo S. Giannuli
be però c’è molta pasticcioneria
Roberto B.
Peccati di gioventù! Tutto perdonabile, finché non provocano davvero danni. E non sono d’accordo sul danno d’immagine: è chiaramente una scusa, non andavano d’accordo e basta.
Ora, finalmente, ognuno per se. Se Pizzarotti si intestardisce e fa causa, forse la vince, ma sarà una vittoria di Pirro. Meglio per lui e per tutti se finisce così: ha dato dimostrazione di essere un amministratore capace e onesto, ma un cattivo aderente del Movimento: pazienza, ce ne faremo una ragione.
Aldo S. Giannuli
domani ne riparlo
Gaz
L’informazione generale si sta occupando sempre di più di colpi bassi per via giudiziaria.
A mio modo di vedere ci sono tre profili. Uno politico, uno giudiziario e uno informativo.
La politica dovrebbe riformare se stessa ad iniziare dalle risorse proprie, perchè la politica costa ..
quanto detto nell’articolo del Professore è condivisibile e auspicabile, ma vanno pure periodicamente analizzati i “successi” dei magistrati, sia requirenti, sia giudicanti …
Parlare di editoria significa parlare di raccolta pubblicitaria e tutela dei lavoratori dell’informazione … e qui siamo quasi all’anno zero.