
“Perché odiate il Pd?”
Forse capiterà anche a chi mi legge ed è molto critico verso il Pd di sentirsi dire, da qualche sostenitore di quel partito “Ma perché odi il Pd?”. E il sottinteso e che il tuo “odio” ha qualcosa di inconfessabile: perché sei un agente della reazione, perché soffri di turbe ossessive, o forse per motivi personali che nulla hanno di politico. Ovviamente, il vostro interlocutore non prenderà minimamente in considerazione che il suo partito possa essere visto come il principale riferimento della casta, o come un partito di destra che inganna gli elettori presentandosi come di sinistra, che sia particolarmente corrotto, che abbia fatto leggi deleterie come il job act o la “buona scuola”, che proponga una riforma della Costituzione aberrante, che abbia uno stile insopportabilmente arrogante ecc. Questi, per lui, sono solo argomenti della propaganda avversaria che non si cura di indagare se abbiano qualche fondamento o no. “Il partito”, come si diceva ai tempi del Pci, è per definizione nel giusto e chi lo avversa non può farlo che in malafede e per ragioni abiette che occorre svelare e denunciare. Per cui non c’è mai una risposta di merito alle critiche ricevute, ma sempre e solo il tentativo di delegittimare l’avversario in perfetto stile stalinista (ed anche un po’ fascistoide).
Peraltro una precisazione si impone: l’odio, di solito, è sentimento riservato all’ inimicus (il nemico privato) mentre il nemico politico è l’avversario verso cui si è ostili (appunto, l’hostis ), personalmente sono ostile al Pd che considero l’avversario principale da battere, ma non odio il Pd come non odio nessun altro soggetto politico. A chi mi dice che ho un odio viscerale per il Pd, rispondo “io di viscerale ho solo la diarrea, quando mi capita”.
E poi… da che pulpito viene la predica: ma avete presente cosa avete detto di Berlusconi? Non dico che il Cavaliere non meritasse molte della accuse rivoltegli, ma vi ricordate i toni sguaiatissimi della campagna contro di lui? Si giunse persino a chiedere ai figli di deplorare pubblicamente il padre, neanche fossimo alle purghe staliniste. Quanto ad odio ed attacchi personali non è certo il Pd l’ultimo: avete presente la campagna contro il M5s al quale non si perdona nulla, perché la vera colpa che non gli si può perdonare è di esistere.
Per la verità, anche il Pci non scherzava quanto ad aggressioni personali ma, se la campagna poteva toccare punte di astio feroce ed esagerate (e pensate a De Gasperi o Craxi), però la critica politica non mancava mai. Comunque gli atteggiamenti del Pci erano illuminati dai bagliori sanguigni della guerra fredda che gli conferivano una certa grandezza. Fatti dal Pd hanno solo l’aspetto di espedienti miserabili al servizio di un ceto politico di accattoni.
E, dunque, a voi carissimi nemici del Pd che mi chiedete le “vere ragioni” della mia ostilità al Pd, potrei rispondere “Perché sono di sinistra” oppure “perché detesto i traditori”. O anche “perché sono laico e detesto tutte le chiese con i loro bigotti, o, riassuntivamente, perché il Pd è il più potente fattore di incanaglimento della politica in questo paese”. Ma non lo farò ed ammetterò la vera ragione del mio odio viscerale: “Perché Renzi mi ha rubato la fidanzata”. Siete più tranquilli ora che avete avuto la conferma di un odio che non è politico ed “il Partito” è nel giusto?
Aldo Giannuli
aldo giannuli, casta, partito democratico, perchè odiare il pd, renzi

francesco cimino
Una donna che sta con Giannuli e poi con Renzi è difficile da concepire.
Ma i renziani potrebbero forse ritenere che qualunque sarebbe lusingata dalle attenzioni del premier…”niente ha successo come il successo” dev’esser la massima che comprendono di più.
Gaz
Da buon maestro buon discepolo, cattivo discepolo da cattivo maestro.
Ecco la ragione per cui la donna dello schermo (ovviamente in senso dantesco) non può essere stata fidanzata di Giannuli.
francesco cimino
Naturalmente volevo scrivere “qualunque donna” ma è più appropriato “qualsiasi”.
Però la donna dello schermo desidera essere sugli schermi, a fianco del premier?
Se sì, è plausibile che questo susciti l’odio del Giannuli o il mio? Dico di no, non guardo molto la tv eppure detesto il Pd e l’omonimo americano – omonimia non casuale, temo, e schermo del peggio
Tenerone Dolcissimo
Ma perché il canone in bolletta non basta a giustificare l’odio?
Cosa dovrei aspettare? Che Renzi venga personalmente a casa mia a prendermi a calci?
P.S. Capisco di far sanguinare il cuore a tante anime belle della sinistra, ma un liberale quando sente dire “SICCOME TU SEI DEFICIENTE E NON SEI IN GRADO DI SCEGLIERE QUALE PROGRAMMA VEDERE, NOI ISTITUIAMO UNA TELEVISIONE DI STATO CHE SA COSA E’ BENE PER TE” istintivamente porta la mano alla fondina della pistola (se ce l’ha)
tonino.b
perché usi impropriamente l’aggettivo “sinistra”?
renzi, il pd e anche la sedicente sinistra “istituzionale” non centrano niente – e da un bel pezzo – con la vera sinistra.
cos’ha a che fare la vera sinistra con chi blandisce il liberismo-capitalismo predatorio?
saluti bakuniani
tonino basile – roma
Aldo S. Giannuli
sottoscrivo
Tenerone Dolcissimo
Non ci siamo capiti. Colpa mia che sono stato eccessivamente e tacitianamente breviloquente e non chiaro.
Chiedo venia e chiarisco.
In primis rendo noto che non era assolutamente mia intenzione dare patenti di sinistritudine a chicchessia, come sarà più chiaro a chi legga questo mio post per intero.
Allora, Renzi ama molto la RAI tanto da mettere il canone in bolletta. Ci siamo? Su questo dobbiamo essere d’accordo, per motivi evidenti.
Tu mi dici che Renzi non è di sinistra e io ci credo. Sono beghe fra voi che siete o vi dite di sinistra e che vi scomunicate continuamente fra di voi per affermare chi è veramente di sinistra e chi non lo è e chi è un vero compagno e chi e’ invece servo dei padroni e io non ci voglio entrare. Quindi recepisco la tua affermazione come vera senza verifica.
Ma anche (molti di) coloro che contestano e sono nemici di Renzi e che sono di sinistra -secondo quel che affermi- amano la RAI tanto è vero che tuonano contro chi (come me) la vorrebbe abolire e contro chi (come me) vorrebbe eliminare il canone.
A tutti questi innamorati della RAI e più genericamente della televisione di stato e più genericamente del monopolio statale delle radiodiffusioni, siano essi di sinistra o di pseudosinistra o non di sinistra, siano essi renziani o non renziani o antirenziani, siano essi eterosessuali o omosessuali, siano essi nostralgici dell’URSS o propugnatori della terza via, a tutti questi io dico di andare a farsi fottere loro e i loro problemi psichiatrici, perché se loro sono dei poveri mentecatti che non sono in grado di usare il telecomando e non sono capaci di scegliere autonomamente quale programma guardare, non devono scocciare chi come me sceglie autonomamente cosa guardare in tv e se guardarla e non è disposto a tollerare che altri scelgano per lui obbligandolo a pagare un canone per un servizio che mai hanno chiesto.
Se i predetti mentecatti sono terrorizzati dall’idea che non ci sia più un ente statale che faccia vedere quel che il grande fratello ha deciso che la plebe debba vedere e quindi se i predetti mentecatti sono terrorizzati dall’idea di perdere la loro guida spirituale, non devono coinvolgere me in quello che è un loro personalissimo complesso di inferiorità. Risolvano il loro problema da soli. Si rivolgano ad uno psichiatra per guarire. Rompano i coglioni ai compagni della più vicina cellula dell’ex PCI chiedendo che gli indichino quale programma è giusto vedere. Si buttino a fiume con il televisore al collo. A me non me ne frega niente. Ma non rompano i coglioni alle persone libere come me.
Spero di essere stato chiaro. Se no sono qui sempre pronto a delucidare il mio pensiero a cortese richiesta tua e degli altri partecipanti al blog.
Allora ditelo
Certo che nessuno sarebbe disposto a pagare un livello qualitativo che potrebbe ottenere anche “aggratise” ma quando si tratta di giornalismo il consumatore non può avere la certezza di poter valutare affabilmente la qualità del servizio.
«Nel modello descritto, presupposto che la qualità dei prodotti non possa essere valutata dall’acquirente (a causa dell’asimmetria informativa), il venditore è incentivato a proporre beni di bassa qualità spacciandoli come di qualità elevata.
L’acquirente, d’altro canto, tiene in considerazione questo comportamento del venditore e stabilisce che l’effettiva qualità del bene proposto resti sconosciuta. Sarà valutata solo la qualità media del bene.
Ciò sta a significare che tutti quei prodotti il cui livello qualitativo è sopra la media saranno esclusi dal mercato. Questo comportamento si ripete finché non si raggiunge un equilibrio del non scambio.» —
https://it.wikipedia.org/wiki/Il_mercato_dei_limoni
Ci sono parecchi format simili nell’intrattenimento televisivo.
PS:
https://www.aeaweb.org/articles?id=10.1257/pol.20130318
https://www.youtube.com/watch?v=yli543DVpT8
ilBuonPeppe
L’odio è un sentimento con una sua nobiltà e richiede una notevole considerazione nei confronti del suo oggetto. Puoi odiare una persona che hai amato; una merda che calpesti non la odi.
Il PD al massimo lo posso disprezzare.
Pietro
L’odio è un nobile sentimento. i “cani da guardia” di questo pd, indefinibile ideologicamente. mi fanno solo un bel po’ schifo.
Rachkovsky
Il PCI è stata una chiesucola con i suoi prefetti della fede e dell’ortodossia nè più nè meno di qualsiasi altra ideologia. L’aggiunta tutta italiana dell’ipocrita certezza (il Migliore) e dell’infallibilità che metteva al riparo dalle miserie umane (Malagoli/Iotti) ha fatto il resto. Peraltro è piuttosto significativo come chi fino ad oggi si professa “buona fide” comunista (beninteso “buonafede” tutta borghese, quindi falsa) riservi l’odio all’inimicus (id est all’uomo) mentre faccia semplice professione di ostilità verso una organizzazione (cioè ontologicamente un ente invisibile che però ha i suoi effetti); è indice di somma confusione spirituale, scambiare “i segni dei tempi” (la causa formale) per il “regno della quantità” (la causa materiale) così che gli effetti di questa siano considerati cause efficienti, nonchè una cronica deficienza nel riconoscere le forme, gli archetipi.
Buon giornata
Allora ditelo
La Costituzione richiede un certo sforzo anche per “solidarietà politica” (art 2 Cost) ma è difficile rimanere impassibili verso gli ambasciatori di certi cliché (diffusi anche a mezzo stampa) quando si è circondati da coloro che non tentano in alcun modo di moderarsi.
In ogni caso un paese in cui il macchiavellismo non è un segnale di personalità “complicata” ma un denominatore apprezzato nei politici, ci sarebbe anche la possibilità di rigettare coloro che siano fatti della stessa pasta indipendentemente dal brand dietro cui cercano di agire.
Però è generalmente nota a ciascuno la tendenza per cui, una volta formata un’opinione di merito su certe questioni, si possa poi fare di tale questioni un fatto personale finendo così per percepire una “minaccia” all’opinione come una “minaccia” alla propria identità.
Ciò è appesantito dalla tendenza a non trattare le opinioni come ipotesi provvisorie e fallibili:
http://journalistsresource.org/studies/politics/polarization/political-extremism-supported-illusion-understanding
La polarizzazione politica talvolta maschera un esame incompleto delle alternative e delle questioni che ostacola l’individuazione di una soluzione migliore per tutti i sorgetti coinvolti.
In questi tempi la cosa è attivamente sollecitata da attori politici che fungono da eminenze grigie della “post truth” (post-fattualità):
http://www.ilpost.it/2016/09/11/i-pericoli-della-societa-post-fattuale/
PS: L’avere reazioni emotive verso un brand è probabilmente un fenomeno a metà strada tra la metonimia e la stereotipizzazione.
Gaz
Il piddì-elle ha sempre ragione, soprattuto quanto sbaglia.
Domenico Cortese
Odio il Pd perché non fa la cosa più importante che occorrerebbe, ovvero una riforma del sistema BANCARIO.. e’ il sistema finanziario moderno che ha una malattia alla sua radice: il vedere il credito bancario in funzione di due cose..1 – in funzione del legittimo calcolo dei costi e dei benefici del PRESTATORE INDIVIDUALE, che è di fatto un imprenditore..2 – in funzione della quantità di LIQUIDITA’ in circolo dove opera la banca (che può scarseggiare non per colpa di chi ha bisogno di un prestito).. Tutto questo è ASSURDO se lo scopo del credito dovrebbe essere SOLO di finanziare i progetti più utili alla comunità intera. Bisogna riformare tutto l’impianto dalle basi. Questo è il vero problema per la crescita http://mimesis-scenari.it/2016/11/06/il-dominio-dei-mezzi-sui-fini-il-credito-bancario-moderno-e-la-razionalizzazione-irrazionale-di-max-weber/
Paolo Selmi
Professore, buongiorno.
Non c’è peggior ipocrisia di un lupo travestito da agnello. Quando, anni fa, qualcun altro parlava di “Partito dell’amore” e faceva la vittima incompresa, non sapendo ancora che avrebbe lasciato il testimone a un altro promettente pifferaio, già mi veniva il voltastomaco. Ora, però, dovrebbero smetterla col questo copione: è più innovativo quello dell’idraulico che suona alla porta di casa della casalinga. E cominciare a mandare in giro un po’ di curriculum per il dopo 4 dicembre: troveranno poco o niente, e solo con voucher, grazie alla porcata di legge che hanno fatto; mi illudo, ma sarà solo allora che, come recitavano antiche strofe, “capiranno la differenza fra lavorare e comandar”. Alla vergogna non ci arriveranno, perché hanno la faccia così come la ritraggono certe recenti pubblicità di carta igienica, ma almeno si uniranno a noi nello spalare quello che essi stessi hanno generato, in questi mille giorni di governo e negli anni precedenti di “governo tecnico”, dove dal punto di vista del Lavoro nulla è cambiato rispetto alla “amorevole” (nel senso olgettino del termine!) gestione precedente. Un caro saluto.
Paolo
Tenerone Dolcissimo
Il paragone Berlusca Renzi è offensivo per il primo. Berlusca è andato al potere via elezioni mentre RENZI ce lo ha imposto la UE
Quanto al piffero Berlusca lo ha suonato prima delle elezioni per essere eletto. Ti dispiace che lo abbia fatto? Beh fa parte del gioco della democrazia.
Renzi il piffero lo sta suonando dopo la sua elezione … ops … della sua nomina e lo suona per farci mandare giu la minestra cucinata a Bruxelles da superciuk
Paolo Selmi
Il partito dell’amore, coniato dalla povera Moana in tutt’altra veste, fu ripreso dal nostro pifferaio contro la “campagna d’odio” dei “comunisti”, contro quelli che erano solo capaci di dire no, contro i “professionisti dell’odio” DOPO aver vinto le elezioni, non prima. Questo per amor di precisione, visto che è da trent’anni che sento con attenzione le fregnacce delle presstitute nazionali e un po’ di memoria ce l’ho ancora, anche perché le usavo come argomento di controinformazione. Detto questo, Tenerone Dolcissimo, da cattolico eretico quale sono ti posso dire anche di più: è un modo di porsi, quello dell’agnello sacrificale, mutuato da un altro ambiente, un ambiente dove per millenni un potere, quello religioso che era secolare al tempo stesso, si è servito di questo espediente per mascherare una condizione di dominio e di sfruttamento sotto la veste della vittima sacrificale e, in quanto tale, non solo non condannabile ma riconoscibile come unica via di salvezza, non solo ultramondana, ma anche mondana. Un’ipocrisia di fondo su cui il Concilio fece autocritica: lo stesso non si può dire di chi, ancora oggi, riproduce lo stesso schema sperando di raccogliere i consensi di qualche anima bella. Soltanto che, parafrasando qualcuno, se la prima volta fu tragedia, questa è solo farsa.
Un caro saluto.
Allora ditelo
Però la dittatura elettiva non piace a tutti: L’elezione diretta che tanto le piace è molto più funzionale agli scenari che abitualmente paventa.
Il Presidente del consiglio (PdC) era una carica creata per essere subordinata al Parlamento e non per imitare i “manager d’azienda” delle società quotate sui “mercati”.
Due organi eletti direttamente sarebbero incorsi in conflitto per via dell’investitura diretta.
Non è un caso che i Parlamentari fossero gli unici ad essere eletti direttamente: la titolarità del “rapporto di fiducia” e “responsabilità politica” che ciò comportava era intesa come loro ESCLUSIVA e non era intesa per essere subappaltata al PdC.
Giacché il Parlamento era inteso come “Governo” i PdC erano sostituiti ogni volta che fosse necessario.
Peraltro la dispersione dei poteri in assemblea (ove si rispettasse il divieto di mandato imperativo) avrebbe reso le ingerenze esterne molto più difficili in virtù della pluralità di soggetti che sarebbe occorso condizionare.
Per “abilitare” l’usurpazione dei poteri al parlamento certa gente ha bisogno di invocare la nomina elettorale.
E dunque creare “legittimità” ad una sottrazione “indiretta” dei poteri all’istituzione che doveva gestirli collegialmente.
http://www.repubblica.it/politica/2016/11/16/news/berlusconi_vedo_un_solo_leader_renzi_salvini_serve_il_consenso_di_tutti-152108858/
Allora ditelo
titolarità del “rapporto di fiducia” e “responsabilità politica” era intesa verso gli elettori.
Il PdC dovrebbe avere la fiducia del Parlamento ed ad esso deve rendere conto.
Il Parlamento dovrebbe avere la fiducia degli elettori ed ad essi deve rendere conto.
Allo stato attuale i padrini, proprietari, segretari e presidenti sembrano aver più fiducia dagli elettori che i parlamentari che dovrebbero effettivamente rappresentarli.
Deve essere un effetto del “montaggio” mediatico che rende alcuni personaggi più rilevanti di altri alla pubblica opinione.
Paolo Selmi
Allora ditelo, concordo. Si tratta di due filosofie completamente diverse. La seconda, la “dittatura elettiva”, mutuata da un ambiente padronale, con il PdC che recita la parte di “amministratore delegato” e che poi è perlopiù manovrato da chi realmente gli scrive l’agenda politica sul piatto, hai perfettamente ragione: sembra la trasposizione in “democrazia” di quel modello di (in)efficienza e (dis)ottimizzazione delle risorse che è l’impresa capitalistica, dove ho “l’onore” di militare da ormai più di tre lustri. “questa non è una democrazia, è una dittatura organizzata”: così mi aveva subito inquadrato il mio primo padrone, con parole decisamente più oneste di un Obama che va ad Atene a parlare della sua “democrazia” o dell’attuale pifferaio nostrano. A più di 15 anni e diversi posti cambiati, mi viene da ridere: sull’organizzata, più che altro. Persino in Giappone, dove i sindacati “scioperano” andando a lavorare con una fascia al braccio e la scritta “sciopero” (ma vengono ascoltati subito dopo), i lavoratori partecipano molto di più alla gestione aziendale del semplice “mandato”: è il toyotismo, bellezza. Vuoi la qualità totale? allora senti chi lavora, le sue proposte, sia sulla macchinetta del caffé, sia sulla nuova idea che semplifica il processo produttivo di due passaggi e che non è venuto in mente agli ingegneroni del cerchio magico. E rispettalo o, almeno, dai l’impressione di farlo. Qui invece, si perpetuano rituali fantozziani, ottusità padronale, ruffianeria del “cerchio magico” intorno al padrone. E si traccheggia, quando le cose vanno bene. Un caro saluto.
Paolo
Tenerone Dolcissimo
Encomio questo dotto dibattito cui ho involontariamente dato la stura.Ma io mi ero semplicemente limitato a dire che Berlusca era stato eletto e Renzi NO
Allora ditelo
@Tenerone Dolcissimo
Temo di aver divagato per riflesso condizionato:
Anni di ascolto della propaganda mi hanno sensibilizzato a certe “parole chiave” (tipo “non eletto”) ripetute in varie salse per incoraggiare gli elettori ad accogliere determinate trasformazioni (magari con dei peggiorativi).
Il trucchetto del “leader di coalizione” sancito in virtù di mera “legge elettorale” formalmente opera in assenza di vincoli di nomina per il presidente della Repubblica.
Non hanno mica detto che il Presidente della Repubblica è obbligato a candidarlo a Presidente del Consiglio? Eh!
https://it.wikipedia.org/wiki/Premierato#Proposte_di_introduzione_del_premierato_in_Italia
https://en.wikipedia.org/wiki/Elective_dictatorship
@Paolo Selmi
Il sistema verticistico di gestione del potere in cui il parlamento è subordinato all’esecutivo mi vede particolarmente diffidente.
Specie nella formulazione “sapremo chi vince, niente scuse”.
A fronte dei danni immani quel “chi al comando” potrebbe cagionare non fa ben sperare la credenza che un singolo possa sostenere una così grave responsabilità.
https://it.wikipedia.org/wiki/Groupthink#Prevenzione_del_groupthink
Roberto B.
Meglio rispondere “perché mi ha rigato la macchina al parcheggio”.
Ci sono casi in cui chi ti ruba la fidanzata sta facendo un favore a te, mettendosi nei guai lui. 😉
Gaz
Nel chiuso delle segrete di un noto partito politico della Curlandia è stato letto avidamente l’ultimo articolo di Giannuli.
Dopo un primo attimo di smarrimento, guardando la quadreria dei santini appesi sulle mura, un primo politico, a voce alta, ha detto: “Che fare?”
Subito dopo altri a seguire, a gruppi hanno detto: “Molti nemici, molto onore”.
Il capo intergalattico ha ammonito i politici presenti dal far trapelare presso la base quanto detto.
Alla sinistra del partito è stato chiesto dall’alto di fare finta di nulla, di minimizzare, in attesa di ricchi premi e cotillon.
Intanto il Giannuli, sottoposto ad un duro e incalzante interrogatorio da parte di un interventore della chat, si è rifiutato di fare il nome della ex fidanzata, ora filo governativa.
Che cavaliere !!
Manterrà Giannuli il più stretto riserbo sulla faccenda di cuore, o si sbottonerà?
Attendiamo con ansia la prossima puntata della tele novela ” Tre cuori nell’agone politico”.
Da Palazzo Chigi, sull’esempio della Casa Bianca, hanno fatto sapere che non commmentano i fatti privati del Presidente.
andrea z.
Se la fidanzata in questione è Maria Elena capisco il suo odio, ma il “tradimento” del PD verso quello che dovrebbe essere il suo elettorato di riferimento è qualcosa che lo accomuna a tutti i partiti di sinistra europei.
La caduta del muro, la crisi del welfare e delle politiche keynesiane ha generato una crisi da cui questi partiti hanno cercato di uscire accodandosi alle elites finanziarie angloamericane e alle nuove mode della globalizzazione, del liberismo, del progressismo da salotto.
Adesso, con l’elezione di Trump, il Brexit e le possibili vittorie dei partiti anti-UE in Olanda, Francia e Germania, il PD rischia di diventare il rudere di una fase storica archiviata.
Dovrà inventarsi qualcosa di fantasioso per far dimenticare ancora una volta il passato e attraversare la nuova fase che si prospetta all’insegna del protezionismo nazionale, della crisi dell’economia finanziaria (aspettiamo il prossimo rialzo del saggio di risconto della FED e poi vediamo che succede), della probabile fine di UE e moneta unica.
Il PD ha però sempre una carta da giocare per garantirsi la sopravvivenza e cioè la sua grande forza economica, che in molte regioni rasenta il monopolio e rappresenta l’unico punto fermo nel campo del lavoro.
Gaz
Off topic @ Giannuli.
Perchè la xilella si sceglie le zone insignificativamente più amene nostrane e di oltreconfine?
Solo questione agronomica?
Eduardo D'Errico
La risposta di Giannuli è di buon senso; per il nemico pubblico si nutre, piuttosto, ostilità.Nei confronti del PD aggiungerei un altro motivo : si tratta di un’organizzazione SERVILE. E’, cioè, alle dipendenze dei VERI centri di potere, che sono economici prima che politici, e sovranazionali più che locali. E i servi/dipendenti non si odiano. Al massimo si disprezzano.
Gaz
Illustrissimi,
secondo voi quale danza sta mimando il ballerino sul palco con i bandieroni sullo sfondo?
foriato
“Yes In The Name Of Love (Giannuli, beccati questa)”.
http://www.outsmartmagazine.com/wp-content/uploads/2012/10/TheSupremes.jpg
Gaz
@ foriato. Ti dirò, vista la posa, avevo avuto pure io il sospetto che si trattasse di una foto del ventennio colorata con le moderne tecniche.
Gaz
Non sarà mica un membro dei Village People?
foriato
Appunto, è proprio lo sbirro travestito da fantoccio…
http://reelgay.com/Reel_Gay_News/2008/WOF_Village_People/Victor_Willis_2.jpg
Brugial
Voglio dirlo chiaro e tondo: questa volta Giannuli mi è piaciuto!
Un pezzo notevole: caustico, vibrante, spassionato, sofferto… è su questi registri che deve girare un blog di qualità.
Quello che non capisco però è questo: se il Pd è veramente tutto ciò che è qui stato detto (e la responsabilità è tutta personale), perchè lei non vi ha aderito con entusiasmo?
La ragione, quella vera, la so io… e la dirò, sì che la dirò, anche se già so che non verrà resa pubblica…
Quanto alla ex fidanzata (che spero non si tratti della famosa Carmela) posso dire solo questo: “Aldo, mettiti il cuore in pace: il Matteo ti ha fregato ai tempi ed ancora continuerà a farlo in eterno!”
Lorenzo
Il nemico pubblico lo si odia quanto quello privato, almeno laddove la politica è cosa seria e quindi sfocia nella guerra reale anziché nella ricerca sistematica dell’inciucio. Non si è mai visto un esercito, tantopiù di massa, combattere senza odio.
Per il resto ha ragione Andrea Z.: il PD è il corrispettivo del Labour, della SPD ecc. In tutta Europa le ex-sinistre, completamente burocratizzate e imborghesite, col crollo del muro hanno gettato a mare gli ultimi indugi e si sono lanciate alla rincorsa dell’impero mondiale del capitalismo di rapina.
Ciò che distingue il PD al massimo è l’impronta neocattolica e postdemocristiana, che però nella pratica politica non fa alcuna differenza di sostanza.
Eduardo D'Errico
Lorenzo , davvero ? Gli eserciti della prima guerra mondiale, TUTTI, non combattevano con odio. Nella seconda quello francese, quanto meno, aveva così poco odio per i tedeschi, da arrendersi in massa; come quello italiano in Libia. E l’esercito nazista non aveva alcun odio per la grande maggioranza dei suoi nemici sul campo (sovietici esclusi ).
Giorgio Pirre'
Nei giorni scorsi si e’ svolta a Mussomeli (in provincia di Caltanissetta) una riunione pubblica organizzata da Salvatore Cardinale (padre dell’attuale On. Cardinale) che fu Ministro per le Telecomunicazione nel primo governo D’Alema (1998). Allora alcuni esponenti del PDS criticarono molto quella scelta perche’ sostenevano che Cardinale avesse frequentazioni poco limpide.
La riunione organizzata da Cardinale ha avuto come tema investimenti pubblici in infrastrutture siciliane per circa un miliardo di euro. Era presente il Ministro Alfano e il Presidente Crocetta. Le cronache hanno sottolineato i buoni rapporti del sottosegretario Lotti con Cardinale, a segnalare il legame di ferro con Renzi.
Le cronache nazionali si sono oggi soffermate sulle gentili parole sulla Bindi del presidente Campano De Luca ed il suo appoggio a Renzi “perche’ fa arrivare i soldi”; peccato che niente sia stato detto di questa riunione siciliana.
Richiamo questi due episodi perche’ sono lo svolgimento delle affermazioni di Barca che ho richiamato qualche mese fa: Renzi e questo governo utilizzano e continueranno ad utilizzare i Vicere’ e i Gattopardi per continuare la sciagurata politica meridionalista incominciata con l’Unita’ d’Italia.
Ecco un paio di episodi da citare per ricordare che le critiche all’attuale PD hanno ragioni politiche.
Marco
Perchè siete dei delinquenti che raccontano le peggiori balle.
Giovanni Talpone
E’ lui che odia noi.
Gaz
Bimbo bomba ha minacciato di querela chi non parla bene di una certa questione pseudo filatelica legata al referendum.
Signore, perdonalo, non sa quel che dice in termini politici.