Perché la flat tax è una truffa ed un errore geopolitico.

Come è noto, la bandiera di battaglia del centrodestra è stata la flat tax, che consiste nel fissare un’unica aliquota fiscale (nel nostro caso al 15%) sui redditi. Questo, affermano i suoi sostenitori, dovrebbe far crollare la pressione fiscale, attirare nuovi grandi contribuenti da altri paesi e vengono citate le esperienze di altri paesi che hanno adottato con successo questa formula fiscale. In effetti la Bolivia, insieme ad alcuni stati minori latino americani, il Madagascar, l’Arabia Saudita e quasi tutto il blocco dell’est europeo hanno adottato questo sistema ed, in alcuni casi (in particolare Estonia, Repubblica Ceca e Slovacchia) la cosa ha dato risultati positivi attirando capitali erratici, ma siamo sicuri che sarebbe la cosa giusta da fare in Italia?


In primo luogo c’è un problema di ordine costituzionale perché l’articolo 53 prescrive che il sistema fiscale sia informato a criteri di progressività, per cui i redditi più alti siano sottoposti a percentuali via via crescenti.

Danilo Toninelli (M5s) ha recentemente affermato che la flat tax va bene purché progressiva. Ignoro cosa sappia Toninelli in materia, e quali siano le sue conoscenze dell’inglese, ma flat in inglese significa “piatto”, quindi flat tax è la “tassa piatta”: come ha una cosa piatta, cioè uguale per tutti, ad essere progressiva? E’ un po’ come dire che il terremoto non sarebbe male se fosse desismizzato o che il nero va bene purché sia bianco. Neppure giocando sulle esenzioni per i non abbienti si ottiene di rendere progressiva la tassa perché il suo scopo è proprio quello di abbattere la pressione fiscale sui redditi più alti. Quindi, è ovvio che l’effetto inevitabile è quello di aumentare le diseguaglianze sociali consentendo ai più ricchi di economizzare sul proprio versamento fiscale. Sembra del tutto ovvio e non si capisce come non sia immediatamente compreso: a volte è davvero difficile capire cosa e come pensi la gente.

Ma giochi verbali a parte, entriamo nel merito della proposta che i suoi sostenitori ritengono una riforma a “costo zero” che si ripagherebbe da sola perché:
a. abbatterebbe l’evasione fiscale per effetto della minore pressione, così assicurando un gettito fiscale aggiuntivo che compenserebbe le perdite per l’abbassamento delle aliquote
b. sottraendo soldi alla fiscalità produrrebbe nuovi investimenti, con nuova occupazione, che produrrebbero ulteriore crescita e quindi maggiore gettito fiscale
c. attirerebbe grandi contribuenti da tutto il mondo, con ulteriore aggiunta di entrate per lo Stato.

Premesso che è certamente auspicabile un sensibile abbattimento della pressione fiscale, non si vede perché questo debba avere la forma dell’appiattimento, andando a favore solo dei più abbienti e non debba essere realizzata su tutta la scala o addirittura in modo premiale per i redditi più bassi, vediamo quanti di questi argomenti siano credibili.

In primo luogo, è certamente vero che un inasprimento della pressione spinge verso una maggiore evasione fiscale, ma, purtroppo, non è affatto sicuro il contrario, cioè che abbassando le tasse diminuisca la propensione ad evaderle. Può darsi che chi evade le tasse lo faccia in stato di necessità, magari per evitare il fallimento dell’impresa commerciale, ma non è affatto detto che, una volta scoperto il modo di evadere il fisco, poi sia disposto a tornare indietro. Quanto agli altri, quelli che già evadono non per necessità, ma per dare il meno possibile allo Stato, va da sé che qualsiasi abbassamento non ne modificherebbe il comportamento. In altri termini, se l’evasione è parzialmente funzione della pressione fiscale, il suo calo non è funzione dell’entità della tassazione, quanto dell’efficacia dei controlli. E non è scritto da nessuna parte che per attuare controlli efficaci si debba adottare una tassazione piatta, sono cose indipendenti l’una dall’altra.

Secondo argomento: crescerebbero gli investimenti nell’economia reale. Dove sta scritto? In questi 10 anni, le banche centrali hanno inondato il mercato di liquidità a bassissimo costo, ma la parte piùcospicua non è andata all’economia reale ma ad impieghi finanziari che hanno fatto crescere nuove bolle finanziarie, come ha recentemente dichiarato la responsabile del Fmi, Christine Lagarde, ipotizzando entro un paio di anni una nuova recessione come quella del 2008-9. E infatti, si è prodotto un classico Minsky moment, per dirla con il linguaggio degli economisti, per il quale all’aumento della liquidità non corrisponde un aumento dell’inflazione.
Per quale motivo dovrebbe andare diversamente in questo caso?

Più complicato è il terzo punto riguardante l’ “importazione” di grandi contribuenti che richiede una diversificazione dei casi.
In Arabia Saudita, paese i cui introiti sono dipendenti più dalla rendita petrolifera che altro, la misura è stata adottata con logica più difensiva che offensiva, cioè più per evitare una emorragia di capitali verso l’estero che per attirarne. E infatti l’aliquota è la più bassa del mondo (il 2,5%) ma non pare che ci sia stato alcun particolare afflusso di capitali stranieri, perché giocano altri fattori (il sistema giudiziario e le garanzie che offre, il rischio paese, la difficoltà di operare sulle piazze finanziarie mondiali ecc.).

Secopndo caso la Russia che, dopo l’introduzione della flat tax nel 2000, registrò una esplosione delle entrate statali grazie al recupero sull’evasione. Ma, come avvertì lo stesso Fondo Monetario, non è affatto chiaro quanto questo sia stato dovuto all’adozione della tassa piatta e quanto allemisure di controllo molto più stringenti del passato… appunto. Anche qui l’afflusso di capitali stranieri è stato piuttosto limitato (anche se c’è stato qualche “caso celebre” come quello di Gerard Depardieu che ha preso la cittadinanza russa abbandonando quella francese).

Nella grande maggioranza, tuttavia, la misura è stata adottata da paesi piccoli e molto poveri, nei quali anche l’arrivo di pochi grandi contribuenti può essere una boccata d’ossigeno. E c’è da considerare anche un altro aspetto: i capitali erratici in molti casi non odorano esattamente di gelsomino e, molto spesso, hanno origine criminale.

Tutto questo spiega il perché l’afflusso di capitali in cerca di debole pressione fiscale ci sia stato ma non oltre certi limiti. Spostare la propria residenza fiscale in un piccolo paradiso fiscale (che di questo si tratta) comporta non pochi svantaggi: il rischio paese in primo luogo, ma anche il pericolo di attrarre troppo l’attenzione di qualche occhiuto servizio segreto di grande potenza (e mi pare che ci siamo già dimenticati del caso di Panama), il bisogno di alcune grandi concentrazioni di capitale di poter godere dell’appoggio di una grande potenza in casi particolari, la possibilità di dover corrispondere una doppia tassazione quando si continui ad avere impianti o anche solo uffici in un paese diverso eccetera eccetera (la questione è tutt’altro che risolta anche per la presenza di una società in più paesi anche a prescindere da questioni fiscali). Sin qui, in Europa e fra Europa ed Usa c’è stata una sorta di guerra fiscale fra stati: ad esempio l’Olanda che ha vampirizzato il Portogallo offrendo una tassazione molto più bassa e dove ha preso domicilio fiscale la Fca (ex Fiat). Tuttavia non si è andati oltre certi limiti per cui, nonostante le proposte in materia negli Usa ed in Olanda, nessun paese occidentale ha adottato sin qui la flat tax, nella consapevolezza che se qualcuno lo facesse partirebbe la guerra di tutti contro tutti. Ad esempio, se partisse la guerra al ribasso in Europa, per cui l’Italia fissa la tassa al 15%, la Francia, per ritorsione, al 14%, poi la Germania al 12% e così via, potrebbe sopravvivere la Ue?

Ma, anche immaginando che diversi miliardari stranieri siano disposti a fissare qui il loro domicilio fiscale (parte che in 160 siano già pronti a sbarcare) chi può garantire che il loro gettito sarebbe sufficiente a compensare la diminuzione prodotta dalla riforma? In effetti non è detto che l’Italia sia poi così attraente per altre ragioni: si pensi alla lentezza del sistema giudiziario che è stato uno degli argomenti ostativi più forti al trasferimento degli operatori della City londinese che stanno preferendo Parigi, Bruxelles o Francoforte.

Dunque non è probabile che siano poi davvero tanti quelli disposti a venire. Ed in quel caso, se le entrate non bastano che si fa? La spesa oltre certi limiti non può scendere, anche perché già ci sono 60 miliardi e passa di interessi sul debito (cui però andrebbero sommati gli interessi sul debito degli anti locali e quelli per i depositi presso la Cdp). Stampare denaro non si può, Fare altro debito? Dubito che i partner europei ce lo concedano, per di più per consentirci di soffiargli grandi contribuenti.

Allora il rimedio è un altro: aumentare l’Iva, le accise sulla benzina, le tariffe dei servizi pubblici, le tasse locali come la Tari, te tasse universitarie, i ticket sui medicinali eccetera. In definitiva, trasferire sui ceti popolari il peso del mancato introito per gli sconti fatti ai più abbienti. Cioè, come al solito nell’ordinamento neo liberista: fai più ricco il ricco e più miserabile il povero!

Aldo Giannuli

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Aldo Giannuli

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Comments (27)

  • Tenerone Dolcissimo

    Stampare denaro non si può, Fare altro debito? Dubito che i partner europei ce lo concedano, per di più per consentirci di soffiargli grandi contribuenti.
    —–
    Ecco: il punto è questo.
    Come si risolve?
    Mah in un paese serio si prenderebbe chi ha collaborato con il nemico e si metterebbero al muro i più meritevoli. Per gli altri ci sarebbero i lavori forzati a vita.

    • Concordo .
      In Cina , ad es. , per reati tipo abuso d’ufficio , truffa & danni all’interesse collettivo (del popolo) , corruzione/concussione , ecc. dei dirigenti istituzionali , è prevista anche la fucilazione .
      In Italia , invece , ti nominano senatore a vita , opp. ti danno una sedia da riscaldare alla Goldman Sachs (o fax simile ) e se ti va “male” una cattedra all’università in Francia o USA …!!

      • Tenerone Dolcissimo

        Il problema non è tanto la corruzione, perché in Italia non è che ci sia tanta più corruzione rispetto agli altri paesi, ma il tradimento della nazione.
        Una nazione può resistere alla delinquenza diffusa ma non al fatto che il quisling di turno la venda allo straniero.
        Incidentalmente anche dietro al tradimento c’è corruzione. Non pensate che dietro de decine di miliardi regalati alle banche tedesche non ci sia qualche mazzetta????

    • Stampare denaro non si può, Fare altro debito? (Tenerone Dolcissimo )

      ———

      Se non si può stampare il denaro che “serve ” bisogna intervenire dalla parte dell’offerta come le sacre criminali regole neoliberiste impongono: cioè svalutare il lavoro..cioè precarizzare , abbassare il salario, etc etc

      Si dirà : ma con il Quantitative Easing…il denaro è stato inietato: neanche per idea..quel “metodo” non fa arrivare la moneta dove deve arrivare …si ferma nelle riserve bancarie e viene usato per far ulteriore speculazione cioè “bolle” che poi quando scoppiano distruggono l’economia reale cioè ..i soldi fatti coi soldi che divorano i soldi fatti con il sano lavoro. Il Quantitative Easing serve perché innesta un meccanismo che tiene bassi i tassi d’interesse (Draghi lo ha introdotto perché altrimenti l’euro sarebbe già esploso ) ..ma perché una certa massa monetaria entri nel circolo “reale ” dell’economia…bisogna stimolare la spesa pubblica in funzione anticiclica , cioè equivale a dire che se c’è crisi economica , il settore privato istintivamente tende a non investire per paura (è normale ), questo istintivo trend innesta tendenzialmente una spirale negativa (aumenta la crisi..) , allora si fanno manovre cosiddette anticicliche cioè ove non può il settore privato puo SEMPRE lo stato (con la sovranità monetaria , il denaro emesso dal nulla ) che ad hoc fa spesa pubblica , iniettando linfa vitale in circolo, e l’economia si riprende per via di un certo moltiplicatore monetario di cui parla Keynes che provoca nel sistema una spirale virtuosa ..
      Il quantitative easing associato con l’austerity…castra il flusso di denaro che resta nelle riserve bancarie a far bolle e porcherie simili (anche se provoca l’effetto positivo di abbassare il tasso di interesse , se non ci fosse stato il QE saremo già strozzati da tanto )…se si è sotto austerity , pareggio di bilancio (non permette la spesa pubblica ) , etc etc l’economia reale stagna , diventa anemica ed gli imprenditori non chiedono prestiti perché tendono a non investire, e le banche non concedono prestiti perché sanno che gli imprenditori non sono in grado di restituire …(l’asfissia della banche attuali non è dovuta alla struttura del sistema bancario italiano …e dovuta alla crisi indotta dall’austerity forzata che porta ad un crescente mancato rientro dei prestiti concessi…quindi quelli che fanno le pulci al nostro sistema bancario son gli stessi che creano il problema (sistema Ue/euro , Germania e dintorni….)…

      O si esce da questo sistema o è la fine.
      Cosa potra fare un movimenti del rinnovamento come “blatera” il M5s…con un Di Maio e chi evidentemente gli sta intorno cioè il vertice..se dicono che l’UE e l’euro non sono un problema…se vanno a baciar le chiappe ed ad rassicurar gli “investitori internazionali ” cioè quel mondo che ci sta strangolando…che vive di speculazione..etc etc e se ci mette nel programma una “cura da cavallo ” (che non è una cura…è un omicidio economico ) ove prevede il taglio annuo del 4 % ..cioè un Fiscal Compact made in M5s.

      Che speranza possano dare non ne ho la minima idea…(le cose che ho detto ..le hanno dette loro e messe nel programma…non è fantasia mia per feroce antipatia..che ho…nei confronti di quell’ovile “fuffa bugiarda” quale è…perché di ovile si tratta..)

      saluti

      POSSONO FARE TUTTI I QUANTITATIVE ESASING CHE VOGLIONO…SE NON SBLOCCANO LE DINAMICHE DELL’ECONOMIA REALE QUEI SOLDI NON VANNO DA NESSUAN PARTE.

  • Delle migliaia di legittime obiezioni alla proposta fiscale del cdx, quella della mancata è assurda in quanto falsa.
    Quando la smetterete di farvi prendere in giro dai giornali?

    • Tenerone Dolcissimo

      Se ti riferisci alla mancata copertura suggerisco di ricordare quanto avvenne con l’IVA
      DOBBIAMO AUMENTARE L’IVA -strillava il mariomonti- PERCHE’ SE NO ABBIAMO PROBLEMI DI COPERTURA
      In pratica -affermava questo economista (si fa per dire)- dobbiamo aumentare l’aliquota IVA così incasseremeo di più
      Come è andata come? L’IVA è passata dal 20 al 22% e il gettito IVA è calato. Caro rigor montis, ma lo sai che sei un bel volpino???? Direbbe Ezio Greggio

  • Ciao Aldo,
    Avevo pubblicato le considerazioni che seguono un paio di settimane fa. Come potrai desumere, siamo sulla stessa lunghezza d’onda.
    America, anni dal 1948 al 1963. Sapete qual era l’aliquota massima che veniva applicata ai redditi superiori ai 400.000$?
    Ricchi, non scandalizzatevi, ma sappiate che è variata dal 82% al 91%!
    Sì, avete letto bene: NOVANTUNO PERCENTO.
    Nel 1944 e nel 1945 l’aliquota era addirittura del 94%.
    Le tasse venivano pagate poichè non era facile come adesso trasferire i capitali e le sedi legali aziendali in paesi a tassazione più bassa. Inoltre in USA per evasione fiscale si va in galera (ma sul serio).
    Poi, dal 1964 al 1980, l’aliquota è scesa intorno al 70%, per poi essere ulteriormente ridotta negli anni successivi al 50%, per finire al 28% dall’amministrazione Reagan (1988). Obama l’ha riportata al 39%.
    Il boom economico degli USA e la redistribuzione della ricchezza ai ceti medi ci sono stati, guarda caso, proprio negli anni tra il 1950 e il 1985, per poi recedere in coincidenza della riduzione delle aliquote sulle fasce alte di reddito.
    In Italia la situazione non è stata poi tanto diversa. E’ stata anzi addirittura più moderata.
    Nel 1974 l’aliquota massima irpef era del 72% ed è restata tale fino al 1982, per redditi superiori ai 500 milioni di lire;
    nel 1985 è stata ridotta al 65%, poi al 62%, nel 1989 è diventata il 50% ed è sempre scesa, fino ad arrivare all’attuale 43%.
    C’è da aggiungere, che a seguito di ogni calo di tassazione sulle fasce alte, c’è stato un incremento di quella sulle fasce di reddito più basse. La fascia più bassa ora è tassata al 23% contro il 10% del 1974. I conti dovevano comunque quadrare, peccato che a pagarli debbano essere i più poveri, spalmando le tasse su milioni di persone invece che su quei pochi, poveri ricchi che detengono il 99% della ricchezza.
    Inutile dire che gli anni di benessere più elevato coincidono, guarda caso, con gli anni in cui le aliquote massime erano più alte.
    Adesso i “gentili signori” che ci “governano” propongono le FLAT TAX, chi al 23% (Berlusconi) e chi al 15% (Salvini) e lo spettacolare Toninelli dei 5STELLE è d’accordo purché la flat tax sia progressiva!!!
    Toninelli che cazzo dici? Se è flat non può essere progressiva! E’ un ossimoro, genio, te ne rendi conto? Flat, se non lo sai, significa piatta. Vabbè che alcuni credono che anche la terra lo sia…
    Ci rendiamo conto che questi si vogliono ridurre le tasse di un altro 50%?
    LORO, non quelli con i redditi medi e bassi, che il 23% lo pagano già adesso! Con la “flat tax” svaniscono inoltre tutte le detrazioni di imposta, comprese le spese sanitarie e le detrazioni per ristrutturazioni, passando per quelle da lavoro dipendente e famigliari a carico.
    Dai, sarà come andare in 30 al ristorante insieme ad uno pieno di soldi che ordina aragosta, caviale e champagne, mentre gli altri prendono pizza e birra, sapendo che poi si paga “alla romana”.
    Insomma sti ricchi di merda proprio non ne vogliono sapere di pagare le tasse, sulle quali si sono già fatti, negli anni, degli sconti mostruosi. Pensano a come ridursele ulteriormente. I nostri Robin Hood al contrario vogliono tutto!
    Intanto abbiamo l’evasione più alta del mondo. Secondo l’ISTAT svaniscono 120 miliardi all’anno, secondo Cottarelli, che include evasione fiscale e contributiva, elusione e nero in generale, ne mancano all’appello dai 330 ai 360 miliardi!
    E indovinate chi è ad evadere ed eludere il fisco?
    Avete mai sentito qualche rappresentante di qualche forza politica parlare di tutto questo, in questi stessi termini?

    • Tenerone Dolcissimo

      Ringraziamo Dio che c’è ancora evasione fiscale. E’ l’evasione fiscale che ci permette ancóra di reggere. Il fatto che sia un venduto come Cottarelli a condannare l’evasione fiscale dovrebbe fartelo capire.

      • i piccoli imprenditori che evadono, non solo fanno bene, ma fanno benissimo..non evadere vuol dire “non farcela ” perché la pressione fiscale ormai è insopportabile, non farcela significa licenziare parte del personale, oppure chiudere del tutto. Io in un contesto del genere..non solo non condanno l’evasione fiscale..ma la proclamo “Santa e Benedetta Evasione Fiscale ” …

    • A parte che quando si parla di Tasse bisogna sommare tutte le tasse , alle aliquote anche le accise ( e le tasse locali ) e l’IVA che in Italia sono le più salate altrimenti il discorso diventa forviante .
      Evidentemente ( secondo il Tuo ragionamento) i Ricchi italiani , che possono prendere la cittadinanza o la sede fiscale all’estro ( ad es. : in Svizzera, Olanda, Inghilterra , Irlanda , Canada , USA per cittadini stranieri che hanno conti in usa ( stati tipo Delaware , Wjoming , Nevada ), Lussemburgo , Singapore , Panama , (per non parlare dei paesi dell’est , isole Canarie , Azzorre ) , ecc. , sono dei cretini .
      Per dirne un’altra : In Cina il livello TOTALE di tassazione è il 17% ( diviso in 4 piccole tasse ) STOP ! Non solo quindi non c’e’ nessun interesse ad evaderle ma poi si rischierebbe come minimo la galera.
      Cottarelli : ( ma c’è ancora chi crede a Cottarelli ? ) ormai lo conosciamo e sappiamo per Chi fa il tifo .
      Oltre tutto dice un sacco di bugie sapendo di dirLe : Se fossero veri i suoi dati (in Italia circolerebbero 330/360 miliardi in più ) non ci sarebbero certamente 11(undici) Milioni di poveri , anzi saremmo tutti benestanti .

  • http://www.brunoleonimedia.it/public/Files/25percento-Figura-03b.png

    Segnalo che la progressività della flat tax è ottenuta proprio con la no-tax area ed è stata perorata da economisti dell’istituto bruno leoni col proposito di superare vagli di costituzionalità (cfr domanda 5).

    Nella “flat progressiva” l’impatto percentuale dell’esenzione fiscale decresce all’aumentare dell’imponibile e dunque l’aliquota reale cresce fino a raggiungere il valore massimo della flat; la crescita dell’aliquota reale è pertanto più ripida nelle fasce di reddito immediatamente successive alla soglia di esenzione.

    La proposta dell’istituto leoni contiene una soglia di esenzione di dodicimila euro ed una flat del venticinque percento ma aggiunge un modo ulteriore per modificare la ripidità dell’aliquota reale come il passaggio ad un sistema ibrido con assicurazione sanitaria obbligatoria in funzione delle fascia di reddito sul modello olandese (cfr domande due e tre).

    Non che l’assistenza sanitaria integrativa non sia già un lucroso mercato, ma rispetto alla situazione odierna in cui la sanità pubblica è finanziata con le tasse anche di chi ricorrere esclusivamente a strutture sanitarie private il cambiamento creerebbe presumibilmente ulteriori opportunità di investimento e potrebbe finire per costituire implicitamente una sorta di “voto fiscale” su base censitaria del tipo “volete finanziare il sistema pubblico usato anche da chi non lo paga oppure volete una assistenza premium col privato?

    Distribuzione del reddito nel 2013
    Nella classe fino a 15mila euro si colloca il 46% dei contribuenti, che dichiara solo il 5% dell’Irpef totale, mentre il 49% è in quella tra i 15 e i 50mila euro, che dichiara il 58%
    dell’Irpef totale. Solo il 5% dei contribuenti dichiara più di 50mila euro, ma versa il 37% dell’Irpef totale. I soggetti con un reddito complessivo superiore ai 300mila euro sono anche tenuti al pagamento del contributo di solidarietà del 3% sulla parte di reddito che supera la soglia: si tratta di circa 30mila soggetti (0,1% del totale contribuenti), per un ammontare complessivo di 252 milioni di euro (circa 8.700 euro in media).
    https://www.ilfattoquotidiano.it/2015/04/02/dichiarazioni-dei-redditi-meta-dei-contribuenti-non-supera-i-16mila-euro/1561568/

    PS: Risulta utile iniziare a tenere sotto osservazione la prevalenza di propaganda sulla flat tax nei media in considerazione delle probabilità di successo sul lungo periodo (con o senza modifica costituzionale)

  • Tenerone Dolcissimo

    COMUNICAZIONE DI SERVIZIO
    Caro Giannuli, stamane mentre mi vestivo ho ascoltato il tuo intervento a Omnibus, in cui parlavi delle due sberle prese dal M5S. Poi, dovendo uscire per recarmi al lavoro -e lo dico con compiacimento e orgoglio, conscio del valore che ha avere un lavoro nell’Italia di oggi- mi sono perso il resto.
    Considerato che i tuoi sono fra i pochi interventi degni di essere ascoltati in TV, perché non attivi un canale YT o un angolo qui in cui rimandare le tue apparizioni? O, in subordinata ipotesi dedicare una post in questo sito in cui elencare tali interventi in modo da permettere a chi come me fa la vita della bestia da soma e ha difficoltà a ricordare date e trasmissioni in cui appari?

  • Maurizio Leonardi

    La riduzione delle tasse, dirette ed indirette è comunque una priorità, ovviamente nel rispetto dei dettami costituzionali. Quindi individuare aliquote progressive che determinano una riduzione del 50% di quello ad oggi richiesto correlato da una legge che preveda sanzioni da chiusura attività nel caso di accertata evasione. Cioè ti metto dentro e getto la chiave. Ma come sappiamo, risulta mancante l’elemento portante del “castello”, la volontà politica quindi continueremo a cantarcela ed a suonarcela.

    • Tenerone Dolcissimo

      una legge che preveda sanzioni da chiusura attività nel caso di accertata evasione

      La legge c’è già e anche più efficace di quella che auspichi: prevede la immediata chiusura anche in caso di sospetta evasione e anche nel caso il sospetto sia assolutamente demenziale.

  • Scrivevo, in occasione delle elezioni, a un amico italiano trasferitosi in Romania.
    Dopo una discussione di diverse mail in cui sostenevo che avrebbe dovuto votare, almeno per la sua parte famiglia rimasta in Italia, e votare Salvini , se ne è uscito così:

    Io in Italia non torno più! Qui pago il 15% di tasse e anche se guadagno meno (ha aperto una fabbrica là) riesco a garantire anche un piccola pensione ai miei.

    Non mi pare poco. Non so quale sia il livello della sanità, servizi pubblici che la romania garantisce ai suoi cittadini, certo è che quando mi ha detto così ho detto VFC… Italia.

    Per inciso quando ho chiesto se avesse poi votato, mi ha detto che non aveva potuto perché non era arrivata la scheda elettorale.

    Quindi Professore mi permetta di dire che coi se e con i ma non si va da nessuna parte. Ogni tanto occorre provare a cambiare. Visto che esperienze e esistono proviamoci. Salvini mi sembra una persona responsabile non un quaquarqua.

    • Tenerone Dolcissimo

      Cara Silvia, d’altronde basta leggere Robin Hood per capire che le tasse hanno sempre prodotto solamente miseria.

      • Ops..spunta il commento con il solito stile del pluricondannato per diffamazioni varie Travaglio. (al servizio ovviamente degli “onesti ” del m5s…)

        Anche se cio che scrive dovesse essere vero , non cambia nulla. Quella è l’arte del serpentello falsario Travaglio (pluricondannato proprio per una certa arte di intavolare le sue “opere ” ) ..ove di un certo percorso politico si prendono ad hoc in un arco lungo di tempo certi episodi (veri e presunti..o enfatizzati ) e si ricama l’articoletto velenoso. Questo articoletto lo ho già visto linkato (dai grillini…a dimostrazione che…..) in diversi blog. Sempre che sia tutto esattamente come descritto , chissà quanti di quelli che fanno circolare queste perle, hanno chiesto raccomandazioni e “aiutini” …quanti “onesti” conosco che poi alla bisogna son ricorsi ai “soliti metodi ” di noi italiani ove le circostanze ambientali lo consentono .

        L’articoletto del Travaglio ai fini di dimostrare chissà che…non è acqua buona manco per farcisi il bidè. Posto che ci vuole acqua pulita..e il falsario Travaglio non è una fontana igenica…e tutt’altro.

        Cucire cose del genere nel percorso di vita di una persona…comune e conosciuta …è un gioco da ragazzi. Travaglio poi essendo il falsario per eccellenza…quello del debito pubblico, degli italiani spendaccioni, dell’autorazzismo italiano, dell’inflazione, dei 30 e passa euro che pesano sulla testa di ogni neonato, quello che non cita mai la massoneria manco a fucilarlo, …della neoliberista e fasulla tiritera…. castacriccacorruzionee.. debito brutto brutooo…(cosi come Santoro, Floris etc etc ma Travaglio ne è il campione..con quella genia da serpente ….)
        è semplicemente brodaglia.

        E non toglie nulla ai meriti e alla coerenza di questo frangente politico (parlo di Salvini ) che è di tutt’altro stile rispetto al gigino uuuu fornaro…..(che ha nauseato gli italiani…e si sente dai comenti che si fanno ovunque ..compresi tanti del movimento 5s ).

        Non son quegli articoletti del serpentino pluricondannato per diffamazione che rilevano , a dimostrazione che……………..;-)
        Se dovessimo veramente andar a guardar il percorso politico di tutti dico TUTTI che hanno fatto politica molto o poco..probabilmente queste cosette in un modo o un altro ci sono. Se dovessimo andare a guardare realmente come si passano i concorsi dal semplice netturbino al poliziotto..al magistrato all’insegnante..al tecnico di alto livello..probabilmente al 97 % non è stato per semplice puro merito……dai su….
        Arzigogolare in un certo modo funziona per il gregge. Chi non è gregge…non ci casca.

        Io odio la visione liberal/neoliberista di Berlusconi , mi fanno stomaco certe sue manifestazioni , non condivido il suo esaltare la figura di quell’ideologo economico padre del neoliberismo americano chiamato Milton Friedman..che Berlusconi cita spesso, quindi non sono esattamente un suo fan…però lo preferisco a qualsiasi sinistra (per quello che ho maturato sulla sinistra ) e mi “azzardo” a dire pure che NON CREDO A QUELLA SENTENZA PER EVASIONE OTTENUTA DOPO AVERCI PROVATO E RIPROVATO IN TUTTI I MODI PER 20 ANNI…COME NON CREDO ALLA BONTA’ DI QUESTA SENTENZA STATO /MAFIA EMESSA AD HOC IN UN “MOMENTO PARTICOLARE” E NON CREDO AL GIUSTIZIALISMO “SINISTRO” AD OROLOGERIA E GIUDICO I VARI “TRAVAGLIO” DEI GRAN CIALTRONI . Non ci credo ad un evasione di qualche milione , di uno che ha un patrimonio di 6 miliardi di euro…e fa affari dove se vanno male è fisiologico perderne di volta in volta anche una decina …

        Per cui contro la cialtroneria della vecchia e nuova sinistra (M5s )..solidarietà a Berlusca..che se però si toglie dalle palle fa un gran favore a tutti. Ma la brodaglia antiberlusconiana di questi ultimi 20 anni è puro fogname…messo in atto da un establishment che ha di gran lunga ma di gran lunga fatto strutturalmente male all’Italia. (altroché Berlusca ). Non c’entra il M5s…tranne che i sostenitori dei grullini vengono da quella parte politica che veramente ha rovinato l’Italia (Berlusconi ha fatto male nell’ordinarietà e qualche volta messo al muro si è rifiutato di procedere…la sinistra quella che ha ottenuto il potere dopo sessanta anni di DC (oro colato in confronto ) non ha fatto altro che fare ed essere proprio cio che contestavano a Berlusconi…. distruggere l’italia sino a togliere e spazzar via pure le cose buone fatte dal Mussolini..(è stata radicale: dall’Iri alla riforma Bancaria…allo smantellamento del sistema industriale pubblico…alle prime precarizzazioni..e flessibilizzazioni etc etc ). Travaglio? UN CIALTRONE.

        Saluti-
        Questo supera le minchiate di Travaglio e se macchia c’è nel Salvini le toglie tutte (soprattutto la coerenza di queste affermazioni prima e dopo le elezioni…non come l’adulatore senza dignità gigino con le assicurazioni e riassicurazioni come se non fossero mai abbastanza…ai poteri forti del fornaro bigliettaro del S Paolo )
        https://www.youtube.com/watch?v=iUFM4TRu3X4
        Il vostro gigino procede mellifluamente in un altro modo….e questo basta per “capire” le differenze
        La lega è ricattabile per via di non so che nei rapporti passati Berlusconi /lega ? Benissimo..allora il M5s non chieda nessuna alleanza ..perché se è cosi (ammesso e non concesso …le illazioni senza prove non contano ) è ricattabile con o senza Berlusca . Il Salvini è quello che descrive il falsario Travaglio (pluricondannato per diffamazione ) ?benissimo..non chieda a prescindere alleanze con “uno cosi “.

        Chiedo scusa se ho scritto a raffica e molto.

        QUELLI NON SON FATTI…SON CAZZATE.

        • dei 30 e passa euro che pesano sulla testa di ogni neonato, (paolo)

          ——
          —–

          correzione: non 30 euro …ma 30mila euro. (è da cialtroni iniettare alla gente balle del genere…)

        • Chiedo scusa in particolare al caro Prof. se ho fatto post nel modo che non devo fare (km)(come altre volte stabilito ) …non ce l’ho fatta e mi son lasciato andar. Me lo conceda come peccato momentaneo…da non ripetere a mo di vecchio conosciuto mio insano vizio.(le lenzuolate )

      • Guardi che per dare del cazzaro a quello stucchevole presuntuoso di Travaglio cui peraltro anche Claudio Messora ha dedicato un video per dimostrare la malafede nei confronti dei 5s che ha sempre bazzicato non è difficile.

        Ho letto l’articolo è pieno di cose ininfluenti tanto per orientare il futuro elettorato contro Salvini. Il frame, come direbbe Foa, è “Salvini cazzaro”.

        Mi spiace non trovare la pagina degli interventi di salvini al Parlamento Ue ma con un po’ di pazienza Lei che sa ascolane ed è curioso li troverà.

        Infine mi scusi perché invece Renzi aveva un cv meraviglioso? Di Maio non ha neppure 20 anni di militanza politica. L’unico è Silvio , cv di tutto rispetto… uno che si è fatto da solo. Per non parlare di Monti… ha ha ha

        La verità è che la flat tax esiste in molti paesi: se uno prende 50000 euro/anno lorde e invece del 40 ti tassano al 15 significa che invece che 30000 ne prende 42500. Te ne rimangono 12500 per pagare tutti gli aumenti che vuoi. Si potrà provare o no?

  • Venceslao di Spilimbergo

    Buonasera Professore
    Prendo atto del suo sempre interessante punto di vista ma, con il dovuto rispetto, non riesco a condividerlo. Malgrado io sia un Conservatore “vecchia scuola”, e pertanto abbia una visione piuttosto critica (se non addirittura scettica!) nei confronti della cosiddetta “Flat Tax”, sono il primo a dichiararmi favorevole ad applicare in Italia questa particolare forma di tassazione, considerandola potenzialmente utile alla tanto auspicata ripresa economica del nostro Paese. Io sono dell’idea che la cosiddetta “Flat Tax”, come tutte le imposte, sia uno strumento avente allo stesso tempo un carattere politico, economico e sociale… e, come tutti i mezzi non sia da considerarsi di per se ne giusta ne sbagliata; le conseguenze che materialmente comporterà saranno da ritenersi accettabili o meno solo ed esclusivamente a seconda del fine che mediante essa si vorrà ottenere, tenendo conto del contesto geografico e storico in cui si opererà. L’obbiettivo che il Centrodestra (o forse oramai il Destracentro) intende cogliere con questa proposta è

    da un alto una semplificazione nettissima del nostro sistema fiscale, congestionato da una miriade di voci che lo hanno reso con il tempo de facto incontrollabile/ praticamente ingestibile. Questo non potrà che facilitare sensibilmente il lavoro del Ministero per quanto concernono i controlli, oggigiorno sempre più lunghi e complessi;

    dal altro lato aiutare la classe media a disporre di maggiore liquidità rispetto al passato. Questo, unito a ulteriori misure volte a favorire gli investimenti (tanto privati quanto pubblici) ha come intento quello di smuovere la gran massa di risparmi che i cittadini hanno negli anni accumulato e, mediante siffatto movimento, far ripartire i consumi… ergo conseguentemente il mercato interno.
    Ne deriva che questa particolare forma di tassazione non è stata proposta al fine di aiutare i redditi più bassi, bensì per permettere ai redditi medi di vincere le proprie ritrosie a tornare a sostenere la domanda Nazionale. Se non una sorta di “quantitative easing” nostrano, certamente si tratterebbe di qualcosa di molto simile… con la differenza, rispetto “all’originale”, di aggirare per quanto possibile la finanza e puntare invece direttamente sull’economia reale (quella edilizia in particolare, visto il ruolo cruciale che svolge nel nostro mercato interno). Certo! Non si tratta di una tassa progressiva. Attenzione però:
    I) La Costituzione prescrive che sia il nostro sistema fiscale ad essere informato a criteri di progressività, non le singole tasse e imposte in quanto tali. Se così non fosse allora l’IVA (su cui si regge per la netta maggioranza il nostro erario!) andrebbe subito abolita in quanto sarebbe vistosamente incostituzionale;
    II) A prescindere da quello che ho esposto poco sopra, bisogna obiettivamente riconoscere che le odierne IRPEF e IRES, così come sono oggigiorno impostate, sono tutto meno che progressive… ergo, a rigor di logica, andrebbero abolite anch’esse.
    Riguardo a quello che concernono invece le cosiddette “coperture”, condivido il parere di esperti di economia molto più brillanti del sottoscritto: questo è in realtà un falso problema, in quanto la sostenibilità o meno di questa tassa deriverà non tanto da quello che farà il Governo Italiano, bensì dal sostegno che ad essa darà la Banca Centrale Europea e contemporaneamente, parallelamente l’Unione Monetaria. Ne deriva che l’applicazione della cosiddetta “Flat Tax” sarà possibile solo a seguito di una revisione profonda del rapporto tra il Belpaese e lo Stato “egemone” del Progetto Europeo, ovvero la Germania. Ergo si palesa come uno dei tavoli su cui l’Italia dovrà rivedere la propria politica estera e la propria adesione nei confronti della chimerica UE.
    Scusandomi per non aver saputo essere più conciso nella mia esposizione, la saluto augurandole ogni bene e una buona serata.

  • Gentile Professore, Lei scrive: “… per quelli che già evadono non per necessità, ma per dare il meno possibile allo Stato, va da sé che qualsiasi abbassamento non ne modificherebbe il comportamento”. Io non penso che vada da sé, perché acquirente e venditore, quando l’aliquota di imposta sui redditi sottostante alla transazione, scende così in basso sono meno propensi a concordare l’evasione, che al primo precluderebbe la possibilità di fare un reclamo sul bene o servizio, e al secondo lo esporrebbe ad un accertamento sproporzionato.
    Vedrei più efficiente un sistema di scommessa, tramite POS, sulle imposte sottostanti (e note a posteriori) a tutte le transazioni al consumo, affiancato dalla graduale chiusura di tutti i giochi e scommesse di pubblica concessione. L’evasione sarebbe scongiurata offrendo, differenziate comparto per comparto, laute vincite ai consumatori scommettitori. Vincite che andrebbero comunque ad incidere poco sul gettito. Il personale preposto agli accertamenti sulle imprese venditrici al consumo, ormai inutile, potrebbe essere ricollocato sul fronte dell’evasione finanziaria e bancaria.

  • Costituzione della Repubblica: Art. 53.
    – “Tutti sono tenuti a concorrere alle spese pubbliche in ragione della loro capacità contributiva.
    Il sistema tributario è informato a criteri di progressività.” –
    Morale : : la Costituzione NON contempla in modo assoluto forme di tassazione che non siano direttamente correlate alla Capacità Contributiva ed al criterio della Progressività; ne consegue che risultano – I-n-c-o-s-t-i-t-u-z-i-o-n-a-l-i – TUTTE le forme di tassazione (es.: Bolli, IVA, ICI e relative evoluzioni, Accise, canone RAI, ecc., ecc. ), che, in modo assoluto o relativo, finiscono, in sede legislativa, per capovolgerne i principi.
    Ciò detto, qualsiasi ipotesi che non contempli a priori il cambiamento dell’articolo predetto (e, in verità, anche degli altri ad esso correlati), NON può, ragionevolmente e correttamente, che prevedere l’eliminazione del sistema neo-medievale
    di ” Tasse, Imposte, Diritti e Tributi ” vigente.
    … Amen .

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