Perché il Pd è un partito “sbagliato”.
Ci sono partiti che non fanno errori, quanto essere essi stessi un errore, magari perché, pensati per essere una cosa, sono diventata un’altra molto diversa ed indesiderata, o perché hanno mancato l’obiettivo che ci si proponeva per dei difetti di progettazione.
Ad esempio, l’unificazione Psi-Psdi, nel 1966, pensata per costruire una grande socialdemocrazia di massa sul modello di quelle nordiche, in grado di strappare al Pci la leadership della sinistra, dette vita ad un aborto di partito che si scisse solo tre anni dopo. E il difetto era di progettazione perché unificava un vero partito socialista con quello socialdemocratico, che, al di là delle autoproclamazioni, era un partito di destra. E, dopo l’inevitabile sconfitta alle politiche del 1968, che segnò la fine del centro sinistra, fu gioco forza dividersi fra chi cercava una formula di governo più di sinistra e chi ne voleva una più di destra. Ad essere sbagliato non era questo o quel singolo atto, ma il progetto in sé di una sommatoria elettorale che doveva dimostrare che 2 + 2 doveva fare 5 ed invece fece 3. Una pura sommatoria di apparati non basta a sollevare ondate di consensi e spesso ne toglie.
Altro errore storico (ma si trattò di una alleanza elettorale e non propriamente di una fusione organizzativa) fu il Fronte Popolare nel 1948, che fece la fortuna degli scissionisti socialdemocratici e fece a pezzi il Psi.
Altri partiti furono “sbagliati” perché privi di una base adeguata a dare qualche prospettiva sin dalla nascita: ad esempio Nuova Repubblica di Pacciardi (1965), Azione Popolare di Greggi (1972), il Mpl di Labor (1972), Democrazia Nazionale (1976), che ebbero pochissimi voti.
Un altro progetto sbagliato fu, nel 1979, Nuova Sinistra Unita (e qui faccio una autocritica, perché fui uno dei suoi sostenitori), qui l’errore non fu tanto del progetto (in sé confuso, fra anima movimentista romana e torinese, sinistra sindacale Cgil che era la parte moderata e Dp milanese che remava contro) quanto il non capire che era troppo tardi e non si improvvisa un accordo del genere con un simbolo sconosciuto in tre mesi. E, più o meno la stessa cosa, potremmo dire della Sinistra Arcobaleno nel 2008.
Per venire ai giorni nostri, furono partiti sbagliati sia il PdL di Berlusconi, che cercava un rilancio, dopo la sconfitta del 2006, con una operazione di cosmesi politica che ebbe effimero successo ma di fatto azzerava il pluralismo della destra, quanto il partitino di Gianfranco Fini formato per scissione del PdL: non c’era spazio politico e pagava l’errore irreparabile di non aver votato la sfiducia al governo Berlusconi nel settembre 2010, quando sarebbe stato determinante. In quel caso l’errore precedette la formazione del partito e la scissione fu un salto nel vuoto.
Dunque, un partito può benissimo essere una operazione sbagliata sin dall’inizio per difetti di “progettazione” o per un errore di tempismo. E veniamo al caso del Pd.
Qui già alle spalle ci sono altre operazioni discutibili come la formazione del Pds, ma di questo parleremo in altra occasione. Alla base del progetto del Pd ci fu una idea di Prodi: trasformare l’alleanza elettorale dell’Ulivo in un partito che unificasse gli eredi del vecchio Pci, con quel che restava della vecchia sinistra democristiana, per dar vita ad una grande sintesi democratica che occhieggiava, sin dalla sigla, al Partito Democratico americano.
Una operazione sbagliata dall’inizio, perché cancellava anche gli ultimi bagliori delle culture politiche dei due partiti di riferimento, senza sostituirle con una nuova. Il Pd non ha avuto alcuna cultura politica ma solo il genericissimo slogan del “riformismo” che era la foglia di fico che copriva malamente la nudità culturale dell’operazione e questo affrettava un processo di modificazione della base sociale del partito, peraltro già iniziato con l’ “operazione Occhetto”. La tradizionale base del Pci associava l’elettorato di appartenenza ideologica e di ceto politico, a quello di insediamento (cooperative, associazionismo caudatario, enti locali) ed a quello di interesse sociale (lavoro dipendente, ma con crescente spostamento dalle categorie dell’industria a quelle del pubblico impiego). Il Pds prima ed il Pd, dopo, nel loro corso, avevano decisamente assottigliato la quota dell’elettorato di adesione ideologica, perso quasi tutto l’elettorato operaio (anche quando restava iscritto alla Cgil), ridotto quello giovane e mantenuto quello dei pensionati, quello del pubblico impiego, quello degli apparati burocratici e quello tradizionale delle regioni rosse legato a cooperative ed enti locali.
Nella seconda fase di vita del Pd (grosso modo dalla segreteria Veltroni in poi) si è prodotta una ulteriore modifica della base sociale del Pd: si è fortemente ridimensionata la componente funzionariale classica di partito, a vantaggio di quella orbitante intorno alle istituzioni (diremo meglio a breve), si è aggiunta una quota di lavoratori autonomi delusi dalla politica fiscale della destra, ma, più ancora si aggiunse una nuova componente che possiamo definire “borghesia arrebatora” (dallo spagnolo Arrebatar cioè strappare, scippare), un ceto di arrampicatori sociali che, attraverso consulenze strapagate, partecipazione a consigli di amministrazione di enti pubblici, attività di pr che mascherano giochi lobbistici, attività finanziarie al limite del riciclaggio (e qualche volta oltre) hanno gettato le radici nel Pd. E sono state queste trasformazioni sociali a spalancare la porta a Renzi che si è giovato anche dell’apporto di una quota di vecchi provenienti dal Pci a causa delle troppe sconfitte (o mancate vittorie) dei gruppi dirigenti che lo avevano preceduto. Con Renzi la trasformazione del Pd in qualcosa di molto diverso dal progetto di Prodi si è pienamente compiuta ed oggi il Pd è un partito saldamente di destra che gode di una rendita elettorale da quanti, sbagliando, pensano che sia l’erede del vecchio Pci.
In sintesi: oggi il Pd è composto dai compagni che sbagliano e dagli arrampicatori sociali che ci vedono giusto. Se non è questo un partito sbagliato….?!
Aldo Giannuli
aldo giannuli, partito democratico, pd, pd riformista, perchè il pd è un partito sbagliato
Allora ditelo
L’impressione è che il PD avesse il proposito di desertificate lo spazio politico di sinistra e giungere alla creazione un cartello bipartitico (dietro la trovata dell’interclassismo).
I vecchi provenienti dal PCI potrebbero essersi “imborghesiti” con la pensione cominciando a ragionare come “rentier” ma mantengono quella elasticità mentale alle forme “diversamente democratiche”. (dunque niente errori ma scelta consapevole)
Detto senza alcuna pretesa di rigore ma con leggerezza che non sana lo strazio di un ecosistema politico alterato con sistemi disproporzionali.
PS: Il bacino di astensione ha seguito negli anni i progressi dell’ulivo diventando il primo partito né di destra né di sinistra.
Giorgio Pirre'
Secondo me, il titolo del post (Perché il Pd è un partito “sbagliato”) e’ sbagliato.
Cito dall’intervento: “Una sommatoria di apparati” e “un ceto di arrampicatori sociali che, attraverso consulenze strapagate, partecipazione a consigli di amministrazione di enti pubblici, attività di pr che mascherano giochi lobbistici, attività finanziarie al limite del riciclaggio (e qualche volta oltre) hanno gettato le radici nel Pd.”
E’ parte importante della cultura politica italiana, specialmente degli ultimi 20/30 anni.
Mi chiedo (ma sul serio) se c’e’ spazio per un’organizzazione che abbia una cultura politica diversa perche’ farebbe leva su una societa’ civile differente (piu’ sana, disposta a rischiare il rinnovamento) e in grado esprimere egemonia e quindi capace di esercitare il cambiamento sulla carne viva della societa’.
Aldo S. Giannuli
comunque non è il progetto di Prodi
Giorgio Pirre'
Presumo che il commento si riferisca al post di “Allora ditelo”, perche’ altrimenti non capisco.
Allora ditelo
Io credevo si riferisse all’ultimo paragrafo sulla “cultura politica diversa”.
Circa il mio commento senza pretese, nel riferirmi al PD intendevo piuttosto il percorso iniziato con l’ulivo.
Comunque l’eterogenesi dei fini non sembrava quadrare con l’impressione di “azioni” durate anni.
l’uninominale secco del mattarellum, l’abrogazione del dovere di voto, disposizioni per l’elezione diretta della giunta regionale, i governi ombra di veltroni, coronati dalla “riforma del pensiero” veicolata da media a “vocazione maggioritaria” amanti del group-think di partito…
Verrebbe anche da osservare che faccendieri ed interessi economici non gradirebbero certamente il frazionamento dell’ecosistema politico né un sistema governato dal parlamento perché il potere diffuso renderebbe più difficile le ingerenze rispetto ai casi di accertamento di potere decisionale tanto invocato con la suggestione della “governabilità”.
L’invito sibilante più frequente delle “mindguard” piddine quello di “uscire” senza palesare la consapevolezza degli effetti di più leggi “sembrano” progettate proprio per penalizzare coloro che si trovassero in simili condizioni (ed anche nuovi partiti) oltre a rallentare indebitamente la perdita di consensi (ma lì si invitano gli elettori al voto utile senza sibilare).
http://www.ilsole24ore.com/art/commenti-e-idee/2015-04-19/cosi-sistema-voto-portera-bipartitismo-125511.shtml
https://en.wikipedia.org/wiki/Mindguard
Giorgio Pirre'
Nel senso che e’ ovvio che non e’ quello che Prodi aveva in mente.
Piuttosto il mio pensiero andava al tuo ultimo libro (Da Gelli a Renzi) del quale condivido l’impostazione (per quello che ho letto nella scheda).
Roberto B.
Ma avrà avuto davvero un progetto politico, Prodi? E nel caso, lo aveva condiviso con gli altri pezzi da novanta?
Io propendo più per l’idea che il suo progetto fosse solo quello di andare al governo, poi si vedrà, adottando il consueto metodo democristiano, qual’egli era ed è sempre rimasto.
Un colpo al cerchio, uno alla botte; uno al cerchio, uno alla botte, e via andare.
Peccato che il metodo ha funzionato finchè la DC aveva percentuali da partito di governo e, sopratutto, finchè era in vigore il sistema proporzionale.
Con Mani Pulite e con il maggioritario, la storia è cambiata; quello che i vecchi DC erano abituati a fare prima, cioè diventare il partito di maggioranza relativa e poi accrocchiare qualche tipo di maggioranza di governo, non ha funzionato più.
Anche perchè nel frattempo la DC era sparita.
Tenerone Dolcissimo
Sinceramente mi risulta difficile capire come possa essere classificato di destra un partito che ha patrocinato caldamente il canone RAI in bolletta.
Perlomeno se ci riferiamo alla destra liberale. Se poi si parla di destra sociale allora è un altro paio di maniche.
Aldo S. Giannuli
ma secondo te, Quintino Sella era di sinistra?
Tenerone Dolcissimo
Non penso proprio, ma non ricordo che fosse favorevole né alla TV di stato né tampoco al canone
Aldo S. Giannuli
in compenso era per il massimo di pressione fiscale
Tenerone Dolcissimo
Eh no caro Giannuli, questa è una distorsione della realtà. Sella era contrario a tasse troppo pesanti. Ma purtroppo visse in uno stato che si era abbottato di debiti causa campagne di guerra risorgimentali. Ed essendo liberale e credendo nel pareggio di bilancio volle rietrare troppo alla svelta e, quindi, andò giu’ pesante.
Con immutata stima.
PS Non c entra nulla ma e’ importante. SOno stato ad una manifestazione per il referendum. Ho limpressione che non si vada al centro della questione che e’ la seguente DA CHI VIENE IL CETRIOLO E PERCHE’
Sarebbe il caso di battere il ferro
Aldo S. Giannuli
ma guarda che l’attuale pressione fiscale viene in gran parte dal debito e anche questi sono per il poareggio di bilancio che hanno inserito in Costituzione: sono veri liberali anche questi?
Tenerone Dolcissimo
LO so bene. E dall’inizio degli anni 90 che l’avanzo primario è sparito.
Quanto al pareggio di bilancio in costituzione è stato criticato fortemente .-e ancor di più il fiscal compact- dall’ayatollah Antonio Martino, guida spirituale dei liberali italiani. Non perché il pareggio sia cosa negativa, ma non andava fatto in questo momento.
Chi lo ha fatto? Mario Monti e soci, quello che quando ha preso il potere le sinistre hanno festeggiato in piazza.
PS DELENDA CARTHAGO non scordiamoci del referendum
foriato
Un altro significato di ’Arrebatar’ può anche essere: rovinare il cibo cucinandolo precipitosamente e su fuoco troppo forte.
Pippo Di Sabato
Ma sentilo ahahahahaha….has llegao a la “caminera”… cariño de un foriatito ahahahahahah
foriato
?
Pippo Di Sabato
Tenero foriatito non sa cosa è la caminera ahahhahaha eppure pensavo che la jerga gastronomica la conoscevi bene…mmh foriatito foriatito devi studiare assai ancora ahahahha
foriato
@Pipparolo di Routine
arrebatar (De rebatar)
7. prnl. Dicho de un alimento: Asarse o cocerse mal y precipitadamente por exceso de fuego.
http://dle.rae.es/?id=OwsmsHr
Pippo Di Sabato
Mi sa che neanche piu’ l’italiano capisce questo qua ahahahahah…mo che cceentraaa il link di arrebatar ahahahah non svicolare foriatito topino di biblioteca ahahahahaha
Na na fatti due risate:
https://www.youtube.com/watch?v=CfXcVjrT4eI
foriato
https://www.youtube.com/watch?v=n4Y6H_uxc40
Renzo Stefanel
Condivido tutto l’articolo. Mi sono incuriosito invece circa i progetti di partiti politici abortiti del passato: di quelli citati non conosco i progetti di Pacciardi, Greggi, Labor. Potrei avere dei riferimenti bibliografici a proposito?
david cardillo
Professor Giannuli, lei ha pubblicato uno di quelli articoli che mi inducono nella tentazione della logorrea. Siccome è sempre bene essere sintetici, mi limito a dire quanto segue. La nascita del PD, in sè e per sè, non sarebbe stata sbagliata, perchè nel momento in cui si era cominciato a progettarlo (se non erro, nel 2002), eravamo in pieno berlusconismo, con un partito, Forza Italia, che raggruppava l’elettorato del fu PSI e della fu DC, traendo da questa unione, oltre che da vari altri noti fattori, la propria forza. In questo contesto, l’unica speranza che il centrosinistra aveva di sconfiggere Berlusconi era di creare un partito simile ma di segno opposto, che cioè raggruppasse l’elettorato che si riconosceva nel socialismo riformista e quello che si riconosceva nel cattolicesimo democratico (dossettiano, si sarebbe detto un tempo), in grado di attrarre i voti dei moderati e, andandovi insieme alle urne in coalizione, di non perdere quelli dei “sinistri” massimalisti. Che questa prospettiva fosse concreta è testimoniato dal fatto stesso che, nel novembre del 2007, Berlusconi ha annunciato la formazione del Popolo delle Libertà, che di fatto ha vanificato quella che poteva essere la funzione iniziale del PD, ovvero riuscire, se non a mandare in soffitta, per lo meno ad arginare efficacemente il centrodestra. Ebbene, è dall’esito delle elezioni immediatamente successive, quelle del 2008, che Renzi è salito progressivamente alla ribalta, e da qui il discorso che lei, Professore, ha fatto nel suo articolo, cioè la morte delle due culture politiche pilastri dell’Italia repubblicana, acquisisce fondamento. Senza scomodare le reminiscenze piduiste, sulla necessità che sulla scena politica ci fossero due soli grandi partiti, il più possibile simili tra loro (e lei, Professor Giannuli, ne ha già parlato abbastanza perchè ci si debba tornare su), possiamo dire che con l’avvento di Renzi, repentino nei tempi e sorprendente per il fatto che in un paese gerentocratico un giovane di neanche 40 anni abbia scalato le vette del potere, quella che era la, teorica, funzione che il PD avrebbe dovuto svolgere, sia stata sostituita dalla effettiva funzione che ha svolto, ovvero seppellire le culture politiche del socialismo e della socialdemocrazia, contando sull’atteggiamento fideistico dell’elettorato di sinistra, che fin dai tempi del PCI ha inteso il proprio partito, qualunque ne fosse la denominazione e la linea politica di volta in volta adottata, come una chiesa, la cui parola era la parola di Dio (mi scuso con quanti possano sentirsi offesi dalla metafora irriverente, ma avendo bazzicato quel mondo, garantisco che è così), e che quindi avrebbe dato il proprio sostegno acritico a tutte le iniziative portate avanti, come la riforma costituzionale ed il Sì al referendum. Attenzione, però, Professore: lei ha scritto un articolo sul caso italiano, ma in realtà il discorso va allargato ai partiti di sinistra del resto d’Europa, perchè i casi dei socialisti francesi, dei socialdemocratici tedeschi e dei laburisti britannici non si differenziano affatto dalla deriva “destrosa” intrapresa dal PD, tranne che nella forma, essendo partiti che esistono da più di cento anni e non il frutto di recenti scioglimenti, e a questo proposito mi permetto di suggerirle un altro articolo sul tema, perchè si tratta di un argomento fatidico. Mi scuso se l’ho fatta troppo lunga.
Brugial
Lei forse non si è accorto che il mondo è cambiato parecchio da quando quelli del tempi passati classificavano i partiti collocandoli a destra o a sinistra.
Così abbiamo che per esempio perfino i Conservatori inglesi buttino a mare il liberismo della Thatcher e si presentino con lo slogan “a country/democracy/party that works for everyone”
Sono diventati di sinistra? Non penso proprio.
Stanno solo interpretando le esigenze del loro tempo.
Così è il PD che punta a diventare, soprattutto con Renzi, il country party italiano.
Cinico Senese
No è lei che è male informato, una delle tante vittime della propaganda PD. I tory stanno ritornando alle loro radici. E quindi vincono, invece i sinistrati perdono. Si legga questo, così capisce:
http://sollevazione.blogspot.it/2016/10/brexit-la-svolta-dei-tory-e-gli-euristi.html
Gaz
Il lavoro, il lavoro, il lavoro!!
Ci siamo scordati gli anni in cui chi lavorava o produceva era considerato una sorta di sfigato, mentre i modelli vincenti vomitati dai media erano presi dal mondo della finanza?
Se il partito dei lavoratori non difende i lavoratori, c’è ben poco da sperare che lo facciano i padroni del vapore.
Non mi sembra che R. si richiami alle eredità di De Gasperi, don Sturzo, Togliati o Longo.
P.s. Perchè il Muro è crollato a Berlino ed invece è toccato a noi finire sotto le macerie?
foriato
Perché il canto più soleggiato del condominio si fondava su quel Muro?
https://www.youtube.com/watch?v=pN06X_IEIVA
Gaz
@foriato.
Ci siamo intesi, diamo la stessa risposta, ma vedendo il tutto da diversa prospettiva, non so quanto sia stato un affare averci messo per lungo tempo sotto le macerie. Altri ne hanno guadagnato, ma alla fine bisogna dire che chi è causa del suo mal pianga se stesso. Di certo l’eco di certe scomode idee politicamente si è perso. Nessuno ci ha provato più.
Gaz
@foriato. A volte mi chiedo se fosse tutto necessario e se invece non abbiano esagerato … protetti dall’irresponsabilità. Ma è una domanda di parte, di chi non è imparziale.
foriato
…ma di un genere molto audace, dal beduino Awda: irresponsabilità (anche penale) per acclamazione!!!! Ampio saluto.
https://www.youtube.com/watch?v=abI8cdLvJp8
foriato
Certo, ed il tarlo non ha completato i lavori di demolizione, come previsto…
Gaz
@foriato
Sic est – es asì
Tenerone Dolcissimo
Perchè il Muro è crollato a Berlino ed invece è toccato a noi finire sotto le macerie?
***
Questa è una buona domanda. Anzi ottima.
Ma andrebbe completata con un’altra: PERCHE’ STANNO RIFORMANDO LA COSTITUZIONE????
foriato
Perché? Sarei interessato a conoscere la sua opinione.
Tenerone Dolcissimo
E io sono assai lieto di dargliela la mia opinione. Ma badi bene che non è l’opinione mia. In quel che dirò di mio non c’è nulla. Mi limito a ripetere bovinamente cose già dette da altri e ben più autorevoli commentatori, la maggior parte dei quali sono di sinistra, ma che io stimo anche se sono di destra liberale e il perché lo dirò in fondo.
ANTEFATTO
Cominciamo col ricordare che nel 2011 la UE ci spedì Monti a sistemare le cose perché eravamo sull’orlo del baratro. Lei sicuramente ricorderà che alcuni farabutti dicevano che rischiavamo di non avere i soldi per pagare gli stipendi degli statali. Orbene Monti ci ammazza di tasse e miracolosamente dopo un paio di mesi diamo 4 miliardi al Monte dei Pacchi -e questo non c’entra molto col nostro argomento- ma soprattutto diamo qualcosa piu di 40 miliardi al fondo salvastati europe. Ohé dico 40 e passa miliardi. Niente male per uno stato moribondo!!!!
E a cosa dovevano servire questi 40 e passa miliardi?? A salvare la Grecia ci hanno detto i collaborazionisti amici del simpatico etilista che governa la UE. Questa è una fregnaccia. Sono serviti a comprare titoli dello stato greco GIA’ EMESSI e quindi di proprietà di qualcuno E chi era il proprietario di questi titoli dello stato greco GIA’ EMESSI???? Le banche tedesche (e anche francesi).
E come mai le banche tedesche erano proprietarie di questi titoli spazzatur??? Semplice avevano sottoscritto titoli greci per finanziare la Grecia. E perché avevano finanziato la Grecia? Perche la Grecia doveva comprare prodotti tedeschi a cominciare da sottomarini e corvette. Incidentalmente dirò che la Grecia ha oramai una marina che potrebbe combattere alla pari con quella americana e russa messe insieme. Qualche birbante dice che alla base di questi affari di dubbia utilità ci siano cospicue mazzette elargite dai tedeschi, con buona pace dei coglionazzi i quali ripetono che gli unici corrotti in europa siamo noi. Io lascio a Lei il giudizio e mi limito a riferire che non c’è mai stato un giudice che abbia indagato questi affari con lo stesso fervore che altri hanno riservato a Finmeccanica e soprattutto ENI.
RIFORMA COSTITUZIONALE
Come stanno ora le banche tedesche?? A parte le Landesbank che sono una fogna a cielo aperto -e che nessuno ha proposto di ristrutturare come le nostre casse di risparmio- pare che Deutsche Bank abbia qualche problemino. A parte il multone americano di 14 miliardi di dollari, sembrerebbe che gli efficientissimi banchieri tedeschi di DB siano alle prese con un bucone di alcune decine di miliardi di euro (Il sole 24 Ore parla di 19 miliardi il che vuole dire che sono almeno il doppio).
Cosa dice la deforma Renzi? Che il Senato fatto di nominati -e quindi di gente pronta a votare qualsiasi cosa dica il grande capo- avra’ un ruolo preponderante nell’attuare in Italia le politiche comunitarie. E fra le politiche comunitarie sembra che ci sia il progetto di mettere in Italia un’imposta patrimoniale. E chi è stato a proporre per la prima volta di mettere un’imposta patrimoniale??? Per una strana coincidenza è stata proprio Deutsche Bank.
Quindi Le dico che se vincerà il SI, fra qualche mese il Senato approverà una bella imposta patrimoniale e miracolosamente il buco di Deutsche Bank sarà sanato.
CONCLUSIONI
Non so come la pensa sulla deforma Renzi, ma se Lei è contrario e vorrà fare propaganda per il NO, Le consiglio, invece di fare fumosi discorsi sulla difesa della costituzione più bella del mondo, di raccontare questa storiella che penso avrà un significativo impatto sui suoi interlocutori.
Alcuni dicono -e fra loro ci sono molti uomini di sinistra- che giustamente qui non siamo di fronte ad uno scontro fra sinistra e destra ma fra collaborazionisti e patrioti. E io sono vicino a questi uomini di sinistra e pronto a combattere lealmente al loro fianco per difendere la mia nazione.
Cordiali saluti.
Gaz
Non mi posso assentare un attimo: non trasformate questo luogo nel blog della “zita ascinnuta” (ascoltare la canzone)!
foriato
Tenerone,
molto gentile da parte sua.
La musica e l’argomento mi sono familiari. Cambiano solo i caratteristi, sempre indispensabili nello sviluppo di qualunque trama che si rispetti, quelli che lei chiama ‘collaborazionisti’ (nemici dei ‘patrioti’), ma anche responsabili in ultima istanza della difesa degli interessi della nazione in quanto sono depositari della volontà popolare ecc., e ricomincio da capo.
Detto questo, sollevare la questione secondo lo schema amico/nemico penso che sia un modo assolutamente riduttivo di affrontare il conflitto.
Documento declassificato (bozza del Trattato di Roma, 1953)
https://www.youtube.com/watch?v=6TJoLanxaSY
Tenerone Dolcissimo
Caro Foriato, il mandato popolare omai è andato a farsi (bip). Tanto per fare un esempio, la gente come Ciampi (che possa bruciare all’inferno) non ne ha avuto bisogno per fotterci le riserve valutarie e regalare la Nuovo Pignone agli amici degli amici
foriato
@Tenerone,
io invece direi che il mandato popolare, da un punto di vista strettamente formale, è più vivo che mai, addirittura il mandato imperativo (non previsto, per quanto ne so, dalla costituzione italiana né dalla spagnola), ma solo nei confronti del proprio partito…
Allora ditelo
È lo stesso Silvio che dimenticò le quotazioni mediaset per seguire il richiamo degli italiani. Chissà perché non ebbero più quella significatività memorabile.
Riguardo la Deutsche Bank sembra non le sia chiara la questione ma la “fiducia” era come il rifiuto della banca di non rimanere col cerino in mano.
Sul fatto che qualcuno possa non imputare il seguito di Monti alla bravura di Silvio non saprei: quasi l’Immacolato scalpitasse per fare lo statista portare il paese oltre la crisi e pure ad avere meno debiti di prima…
Perché mai la destra non poté intestarsi DA SOLA il merito di ciò che non fece accadere, invece di generare le sue critiche su Monti?
Sarebbe bastata una parola dell’Immacolato durante quegli anni bui.
Invece stava lì a contare quanti giorni gli sarebbero spettati per la par condicio elettorale.
Allora ditelo
Strana questa cosa dove “Silvio” l’Immacolato accompagna l’Italia fino al punto dove le rogne le fa gentilmente risolvere ad altro, fino alla successiva campagna elettorale.
In ogni caso l’Immacolato non sembra coincidere con il “suo” partito, quello che votava le riforme dei “tecnici”.
E chi ha collaborato con l’UE per il fondo salva-stati? amnesiaaaaaa.
https://it.wikipedia.org/wiki/Fondo_europeo_di_stabilit%C3%A0_finanziaria
http://www.corriere.it/economia/12_giugno_11/piani-ue-italia-paghera-48-miliardi_9194b364-b385-11e1-a52e-4174479f1ca9.shtml
Tenerone Dolcissimo
Sono cose note, tanto è vero che l’elettorato lo ha punito, soprattutto dopo che Gasparri è andato in televisione a dire che hanno votato per e con Monti perché avevano tanta tanta paura e gli tremava il pizzo del gonnellino.
Ma vediamo le cose dal punto di vista giuridico. Berlusca mai è stato europeista ad oltranza. Puttaniere sì, ma eurofanatico come Ciampi no e per questo lo preferisco a Ciampi.
Ad un certo punto si mette ad appoggiare il progetto UE. Cosa era successo nel frattempo??? Tante cose fra l’altro, mentre crollavano i titoli pubblici del tesoro italiano -materia all’attenzione della Procura di Trani cui va il mio applauso e spero anche il vostro- crollavano anche i titoli Mediaset, cosa di cui pochi si ricordano.
Quindi, Berlusconi non può essere considerato un collaborazionista o al massimo mooooolto ma mooooooooooolto ma mooooooooolto meno di chi telefonava a Berlinguer minacciandolo di cacciare dalla banche italiane i figli dei politici del PCI, se lui non la smetteva di sabotare il progetto dell’euro.
Chi commette un crimine sotto minaccia non può essere condannato. La minaccia esclude la responsabilità penale. Quando metteremo sotto processo i collaborazionisti, quindi, SB non sarà sul banco degli imputati o almeno ci sarà giusto il tempo che il suo avvocato richieda l’esimente.
C’è poi il giudizio politico e quello è negativo ma molto meno di quello che si deve riservare a Prodi e Ciampi e Monti. Quindi, caro Allora Ditelo, lo dico a te ed agli altri uomini di sinistra che scodinzolavano appresso a Ciampi ed esaltavano Prodi e ballavano in piazza per festeggiare l’arrivo di Monti: se i vostri amati paladini ve lo hanno piazzato in quel posto non prendetevela con Berlusconi. Altrimenti fate la figura der cane de’ Mustafà, che ce l’aveva ner (bip) e diceva che stava a scopa’ (chi indovina questa citazione vince una cena ad Arcore)
Aldo S. Giannuli
qualcosa non quadra: Berlimguer è morto nel 1984 quando il progetto euro era ancora molto acerbo
Tenerone Dolcissimo
Chiedo venia. Errore mio. La telefonata a Berlinguer avvenne negli anni 80 nel periodo in cui avvenne l’infausto divorzio fra Banca d’Italia e Tesoro, La cita un uomo di sinistra che io ritengo una delle poche persone pulite in Italia. Ecco il riferimento.
Quando la sinistra italiana vendette l’Italia: telefonata tra Ciampi e Berlinguer
https://www.youtube.com/watch?v=tnMwvBEpFbM
Comunque, l’errore non è proprio marchiano. Lo stesso Galloni riferisce che Ciampi disse che in quelle discussioni fra DC e PCI non si doveva parlare di MONETA, come espressamente afferma Nino Galloni. E penso sia chiaro a cosa si riferiva Ciampi. D’altronde, il progetto Euro viene da lontano, come tu stesso ammetti. Era “acerbo” allora, ma nondimeno molto chiaro nella mente di alcuni farabutti che stavano scavando sotto le mura della fortezza Italia.
Allora ditelo
Non sembrava che la questione fosse il trait d’union tra “Silvio” e “Mario” ma a sorpresa si apprende che quella fosse cosa già risaputa.
Questo paese non ha avuto l’occasione di assistere al meglio di Silvio come statista durante una crisi che ha generato molte inimicizie negli elettori a destra ed a sinistra.
Quando sarebbe potuto generarne solo a destra.
Poi Silvio sentì che il paese lo chiamava e dimenticò le oscillazioni azionarie di mediaset che nessun altro ricorda.
Invece di invocare il nome della procura di Trani cerchi “Con la sola imposizione di De Dominicis” e “Delitto di lesa sovranità” su phastidio se ha in animo di porgere attenzione ad una critica irriverente.
Le operazioni della Deutsche bank sembrano significative ma al contempo rappresentano un indice di fiducia verso il cerino del belpaese berlusconiano.
Non erano proprio quelli i tempi in cui si lodava la “ricchezza privata” degli italiani?
Ps: a Silvo l’esimente “simpatia” se vuole gliela dia anche solo per la verve ripianare i deficit con “l’appendice” della sinistra.
http://www.valigiablu.it/doc/682/debito-pubblico-il-record-assoluto-di-berlusconi.htm
Tenerone Dolcissimo
Il dato che cita sul fatto che SB abbia fatto il record del debito pubblico è del 2011. Quel record è stato ampiamente battuto successivamente dai tre quisling che sono venuti dopo. In particolare è apprezzabile l’opera di Monti.
L’andamento fallimentare del titolo mediaset nel 2011 non l ho notato solo io puo’ vedere questo articolo che essendo di un giornale comunista mi sembra particolarmente affidabile
http://contropiano.org/news/politica-news/2011/06/13/panico-a-madiaset-01913
Quanto al fatto che le manovre di DB siano un segno di fiducia verso l ‘ITALIA allora con la stessa logica potremmo dire che uno stupratore dimostra apprezzamento verso la sua vittima.
Allora ditelo
la risposta è stata postata più in alto per errore
http://aldogiannuli.it/pd-partito-sbagliato/#comment-27199
Allora ditelo
Per semplificare uno sobrio che si ritrova ad aprire una bottiglia di cocacola agitata da altri non lo ha mandato la UE per fare un favore a qualcun altro.
A proposito: è vero che non ha detto che riforme avrebbe fatto Silvio, ma neanche quanti voti avrebbe avuto Silvio se quelle riforme di Monti le avesse fatte lui di persona.
Cinico Senese
Il PD e frattaglie SEL Rifondazione con tutta la cricca della cd. sinistra europea eurista globalista è destinato ad essere rottamato dalla storia. Il primo segnale anticipatore l’abbiamo visto col Brexit: come l’arrivo di Thatcher anticipò Reagan che diede inizio al ciclo 30ennale della globalizzazione liberista, così il Brexit anticipa Trump che metterà fine alla globalizzazione liberista e all’euro. Sarà uno spostamento tettonico globale che travolgerà tutta la cd sinistra riformista, tra cui il PD.
Ercole
Purtroppo è così.
Aggiungo che i colori della bandiera italiana poco hanno a che fare con il ‘PD’ a cui auguro, insieme a organizzazioni come i ‘socialisti’ francesi, i ‘socialdemocratici’ tedeschi e i ‘laburisti’ britannici di scomparire presto dalla vita politica.
In Italia, la vittoria del ‘No’ al referendum contribuirebbe ad essere l’inizio della fine. Sarebbe un segnale di speranza anche per gli altri popoli dell’Europa Occidentale.
Gaz
Chi ha copiato chi?
Se il PDL ha quasi gli stessi colori del PD vorrà pur dire qualcosa.
Se il PD è il PDL – L, e se i colori del PD sono quelli del PDL – l’azzurro la cosa si chiarisce.
PD = PDL atteso che un azzurro in più o in meno non muta la sostanza dell’essere.
luigi
Dopo lo scioglimento del Pci si sarebbe dovuta intraprendere la via laica e socialista dei Lombardi , De Martino , Pertini e Loris Fortuna , invece si scelse la strada scellerata della fusione con la sinistra democristiana con tutte le conseguenze che oggi vediamo .
Per questo penso che i progetto di Prodi fosse altrettanto sbagliato