Orrore. Gli italiani stanno diventando dei Voltaire da bar.

Riceviamo e, molto volentieri, pubblichiamo questo contributo di Lamberto Aliberti, stuzzicato dall’editoriale di Ernesto Galli della Loggia sul Corriere della Sera del 21 marzo scorso.

Complimenti a Galli Della Loggia, alla sua denuncia del 21 marzo sul Corriere della Sera: “Un’Italia anticristiana”.
Felicitazioni vivissime anzitutto per la sua tempestività. Il suo grido di dolore è simultaneo agli articoli sdegnati di tutta la stampa mondiale, anglosassone e tedesca in particolare, sui preti pedofili. Proprio mentre sul New York Times esce: ”Pope Offers Apology, Not Penalty, for Sex Abuse Scandal” che, con la massima irriverenza e totale disconoscimento delle benemerenze della Chiesa, sottolinea cose ovvie, assolutamente indegne di menzione: che il Papa continua a scusarsi, ma si guarda bene dall’offrire un benché minimo risarcimento alle vittime e, aggiungiamo noi, a castigare i colpevoli.

Un piccolo neo: ci sarebbe piaciuto un richiamo delle fonti. Dove ha colto il Galli Della Loggia questo fenomeno così diffuso e profondo: la trasformazione dell’indifferenza degli italiani, in aperta ostilità verso il Cattolicesimo? Non diciamo un’inchiesta, ma almeno un po’ di aneddoti e citazioni. Altrimenti corre il rischio che i capipopolo (magari quei politici di varia coloritura, che non perdono occasione di opporsi ai giusti comandi della Chiesa) o quel mare di intellettuali, che se ne fanno continuamente strame, gli obiettino: ma chi l’ha detto….chi l’ha visto….”.
Felicitazione ancora più vive per l’elenco delle infondate ragioni di ostilità alla Chiesa. Citiamo: “Il celibato, il maschilismo, la pedofilia, l’autoritarismo gerarchico, la manipolazione della vera figura di Gesù, l’adulterazione dei testi fondativi, la complicità nella persecuzione degli ebrei, le speculazioni finanziarie, il disprezzo verso le donne e la conseguente negazione dei loro «diritti », il sessismo antiomosessuale, il disconoscimento del desiderio di paternità e maternità, il sostegno al fascismo, l’ostilità all’uso dei preservativi e dunque l’appoggio di fatto alla diffusione dell’Aids, la diffidenza verso la scienza, il dogmatismo e perciò l’intolleranza congenita”. Ci permetta solo di aggiungere altre evidenti manifestazioni di quel modernismo da bar, su cui si scaglia il Galli Della Loggia:

·  I milioni profusi nelle scuole cattoliche, nonostante un esplicito divieto costituzionale e in presenza di una crisi, che ha indotto a tagli vertiginosi in quella pubblica;
·  La crudeltà settaria e cinica verso il dolore di un padre, come l’Englaro, sfociata in persecuzioni tribunalizie e che  ora ci porterà ad un comico, ma non meno disumano testamento biologico;
·  L’esibizione di una indiscussa priorità alla ricerca del potere e una sfacciata noncuranza per la sofferenza  individuale, emersa nel caso Boffo;
·  La richiesta pressante di un ossequio perenne e ostentato alle ragioni ideologiche, manifesta soprattutto verso la  nostra classe politica, che, tra gli altri guai, ridurrà biologia e medicina sempre più impotenti nei confronti dei paesi  avanzati.

Dispiace solo che il Galli Della Loggia si dichiari non credente. Non rischia che
qualcuno Oltretevere se ne abbia a male?

Lamberto Aliberti, 26 marzo ’10

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Aldo Giannuli

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Comments (8)

  • Anch’io ho trovato pessimo l’articolo di Galli Della Loggia.

    L’ho letto velocemente, ma mi pare che abbia fatto un’operazione anche peggiore di quella da lei espressa.

    Ha identificato la Chiesa Cattolica con il Cristianesimo.

    E’ vero che le posizioni della Chiesta Cattolica Romana hanno molta influenza, ma e’ altrettanto vero che esistono altre confessioni cristiane che hanno posizioni molto diverse su molte questioni religiose e civili.

    Per non parlare del fatto che al di fuori dell’Italia, temi come il testamento biologico, le coppie di fatto, ecc. hanno regolazioni ragionevoli, in presenza di autorevoli Chiese locali che non evocano l’Apocalisse Anticristiana.

  • c’è un aspetto tragicomico nel dna della chiesa ed è il tradimento.
    Dice lo storico Martina “la chiesa combatte oggi con i nemici di ieri gli amici di domani”.
    Oppure consideriamo la rivoluzione francese: si tratta di valori cristiani, ma rivendicati contro la chiesa.
    E’ come dire che la chiesa è come una gallina che mangia schitti e fa uova d’oro.
    E’ tutto che non quadra, ma la chiesa, nonostante tutto, ha in consegna un messaggio di speranza per l’umanità, un messaggio però che non le appartiene.

  • In sostanza:l’intellettuale da prima pagina del corriere Galli della loggia, sbaglia il tono,il bersaglio,e sopratutto come sempre:sbaglia nel voler per forza scrivere.Può tramandare le sue belle e gajarde idee per via orale,visto che la modernità lo urta,no?Come Omero
    Epperò,cari miei,alcune cose non sono da rigettare completamente.Quali cose?Bè,se la memoria mi funzionasse ve le direi subito..invece ora devo andare a cercarle nell’articolo!
    Eccheme:l’attacco al modernismo esasperante e l’illuminismo da bar,che poi è una piccola parte di un problema più vasto:l’opinionismo dilagante.La sicumera di essere al centro della ragione,di avere verità in tasca,e una fiducia esasperante nel modernismo.
    Il secondo punto che reputo interessante,e da non sottovalutare,è l’ignoranza storica e l’abbandono del passato-visto come qualcosa di inutile e da cui non imparare più nulla-succede con quelli che ad esempio -fra le tante cazzate dette in una vita politica dannosa per la sinistra- avevano deciso che il 900 era brutto-brutto,addio a lenin e al movimento operaio,basta angelicalizzare la resistenza,invitare un attore reo di aver interpretato una bruttissima fiction sulle foibe-ignorando la realtà dei fatti storici.
    Quindi,è vero:si abbandona il passato e si enfatizza l’ignoranza storica.
    Chiaremante questo pensatore sposta il tutto su tematiche reazionarie e non condivisibili,ma alcuni punti di riflessione si possono trovare e metterli anche in contesti diversi,per parlare di altro.
    ps:chiedo venia,perchè rileggendo mi sa che ho capito roma per toma ,del commento del signor Lamberto!Quindi umilmente chiedo scusa per il sarcasmo fuori posto.

    ps:ho acquistato il suo libro sui servizi segreti,lo leggerò con interesse.
    Se fosse possibile gradirei consigliare la lettura del nuovo libro di Domenico Losurdo:LA NON VIOLENZA ed la terza.
    Ottima riflessione e analisi di questa “pratica” politica
    Buona giornata,davide

  • Mi dispiace far perdere tempo ai cortesi lettori, tornando sul tema Chiesa. Ma stamattina ne leggo una, che fa tornare il Della Loggia al suo sottomesso, imbranato ruolo di ascaro del cattolicesimo, come dici tu, Aldo.
    Fonte: ““La legge di Murphy e i sordi del Vaticano”, Il Sole 24 Ore, blog di Riccardo Chiaberge. Si parla dei preti pedofili e si contesta “le attenuanti invocate da Giuliano Ferrara per i preti pedofili: troppa pornografia, biancheria intima e nudità ostentate nella pubblicità degli stilisti, insomma poverini bisogna capirli.”
    Nella contestazione del ragionamento (si fa per dire) non era il caso di andare un po’ più in là, anzi agli antipodi? Si tratta di bambini. Di bambini sordomuti. E non è l’unico caso. Solo l’orrore e l’abominio sono sentimenti appropriati, non una pur giusta tiratina d’orecchie per anacronismo.
    Non mi riesce neppure di trovare le parole giuste da dire al Ferrara, se la citazione è vera. Perché mi sembra troppo vomitevole, anche per un uomo, un tempo abbagliato da Craxi, poi da Berlusconi, ora da Santa Romana Chiesa. Si tratta di bambini. Di bambini sordomuti, boia faus.
    Se non sbaglio, anche il Ferrara si dichiara non credente. E i credenti dove sono: a far legna per i roghi?

  • La ripetizione degli “errori” di comunicazione vaticani (prima Cantalamessa e poi Sodano) che tirano in ballo le comunità ebraiche e Israele potrebbe non essere casuale. Magari un messaggio trasversale alle lobby (forse ebraiche?) che stanno alimentando lo scandalo che associa la pedofilia nella Chiesa Cattolica all’attuale Papa, Joseph Ratzinger.
    La mia è solo una illazione o c’è un fondamento?

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