Onestà onestà: ma cosa è l’onestà in politica?

La polemica contro i politici che rubano è stata il cavallo di battaglia del M5s in questi anni, come lo è sempre stato per tutti gli antiparlamentarismo passati e presenti. Ovviamente, combattere la corruzione è uno dei compiti politici più importanti e non sarò certo io a negarlo, ma in questa polemica facile ci sono aspetti che meritano d’essere criticati. In primo luogo lascia perplessi proprio la scelta del temine per designare questa battaglia: onestà.

Una cosa che fa pensare al fruttivendolo che non ti frega sul peso e sul resto o non ti rifila mele marce al posto di buone. L’onestà è un comportamento elementare ed è un dovere che riguarda tutti: dal fruttivendolo di cui sopra al partecipante ad un concorso pubblico che non deve farsi raccomandare ma deve combattere ad armi pari (perché rubare non è la sola forma di disonestà, ce ne sono molte altre). Ma in politica parliamo di una cosa più importante ed impegnativa e si chiama senso dell’onore.

Parliamo di Sarkozy, oggi nei guai per aver accettato una sovvenzione di 5 milioni da Gheddafi per la sua campagna elettorale in cambio di imprecisati favori futuri: tecnicamente non ha “rubato” qualcosa, ma il suo è stato un gesto altamente disonorevole anche a prescindere dalle successive eventuali concessioni a Gheddafi che ha, poi, ripagato con i bombardamenti del 2011. Quando si fa politica ai massimi livelli (lui correva per la Presidenza della Repubblica e poi vinse) certe cose sono inammissibili e Sarkozy si è comportato da miserabile morto di fame la cui pena, oltre che quella detentiva, dovrebbe essere di essere trascinato al carcere fra ali di folla che gli sputano addosso, in segno di disprezzo. Ci sono cose che vanno molto oltre l’onestà: chi abusa di un rapporto fiduciario affidatogli (che sia il magistrato che trucca una causa anche solo per fare carriera o l’educatore che abusa sessualmente dei minori che gli sono affidati) non è semplicemente un disonesto ma uno che perde qualsiasi onore personale.

E così, in politica, ci sono forme di disonestà ben più gravi di quelle di chi riceve una mazzetta. Il politico che inganna gli elettori con promesse impossibili per arraffare voti, è più disonesto di uno che prende una tangente. E lo stesso si deve dire di un politico che, solo per il vantaggio del suo partito, cambia posizione su questioni di principio, oppure del politico che trucca una elezione o di quello che viene meno ad un patto in cui ha impegnato la sua parola. Ormai sembra che questi comportamenti siano peccati veniali e la tangente sia il peccato grave. Non dico che la tangente sia una venialità, ma sicuramente quegli altri comportamenti che denotano disonestà intellettuale sono decisamente più gravi perché investono il campo specifico della sua attività esattamente come un avvocato che, d’accordo con un suo collega, baratta una causa con un’altra o il medico che viola il giuramento di Ippocrate anche non per soldi, eccetera.

Parlare di semplice onestà, dunque, quasi che gestire lo stato sia un’attività alla stregua di una piccola transazione commerciale, non solo è fuorviante ma, alla fine, banalizzala la colpa specifica del politico.

Ed anche questo è un segno della perdita del senso del politico in questa stagione di grande involuzione culturale.

Aldo Giannuli

aldo giannuli, onestà


Aldo Giannuli

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Comments (44)

  • Bhe direi che le due cose vanno sempre a braccetto, ovvero presa la tangente il politico commette il crimine morale di fare una legge, un voto parlamentare, un provvedimento ministeriale di conseguenza, tradendo il suo compito, viceversa quando vi è un tradimento morale alla fine si arriva sempre a un corrispettivo economico o di potere per cui lo si è fatto.

  • Il falso materiale sta al falso ideologico, come l’onesta sta all’onesta intellettuale.
    P.s. Qualche domanda a Henri Bernard Levi sarebbe d’obbligo.
    *************
    Bisogna essere italiani o libici per non capire che Marianna è na’ malafemmina.

    • ACME NEWS
      Una delegazione di intellettuali libici, memore delle magnifiche gesta tripoline di BHL sulla libertà di opinione dei libici, è giunta a Parigi per accertare il grado di libertà di opinione di cui godono i francesi.
      Con sconcerto hanno scoperto che Sarkò non gradisce la satira !
      Che risate !!
      Al ritorno in terra d’Africa, gli intellettuali africani hanno spiegato al popolo il motto francese con le seguenti parole: Libertè, legalitè, bunga bunga a te.

  • ATTENZIONE ! Tutto ciò che è stato promesso in campagna elettorale da M5S, FI, FDI, Lega è fattibilissimo, non credete alle menzogne dei media che vi dicono che RDC e Flat-Tax sono incompatibili, il taglio fiscale serve per liberare risorse per poi pagare i servizi sociali, quindi sono complementarei non incompatibili !!! Piuttosto sia RDC che Flat-Tax sono sbagliate tecnicamente, il RDC M5S è sbagliato perche non è utile dare una integrazione a pensioni e salari, senza predisporre una riforma pensionistica e fiscale in modo tale da garantire a tutti pensioni congrue e salari minimi, mentre la Flat-Tax, taglia principalmente l’Irpef che deve rimanere progressivo ed è l’unica imposta che andava bene, invece di tagliare in modo netto le tasse sulle imprese, 64,8%, che sono le indirette sui consumi che paghiamo, il contributo Inps che è una follia al 33%, e poi la tassa più incredibile, la tassa che tassa le tasse e cioè l’iva del 22%.

      • Certo sui compensi lo stato le tasse se le fa pagare anticipatamente per poi ottenere un compenso nell’eventualità che ci siano spese da dedurre. Quello che mi fa imbestialire è l’introduzione dell’IVA e come viene calcolata. Se poi ci mettiamo in conto che, a seconda della situazione economica del paese, la tassa può subire aumenti, significa che siamo di fronte ad un furto autorizzato con destrezza da parte dei “politici/economisti”.

  • sono d’accordo sull’involuzione culturale, infatti l’articolo fa molta difficoltà a distinguere tra reato e comportamento riprovevole. C’è anche il fatto che manca una cultura della compensazione, del reinserimento sociale. Il perdono auspicato dai cattolici è sempre stato ad uso del più forte e si è trasformato spesso in prevaricazione dei deboli. In questi ultimi anni la psicologia e la sociologia stanno studiando le culture orientali e africane che in questa sfera culturale sono millenni avanti a noi.

  • ritengo che onestà vada valutata in senso lato. in tal caso, onore, lignaggio ed altri principi positivi, sono ad essa correlati.

  • O.t.
    La Francia ha respinto verso l’Italia alcuni migranti africani francofoni.
    Suggerimento: la prossima volta dite che siete nipoti di un BRittino rosso.
    Altro che Mubarak !
    … e poi scendono dal pero nell’osservare che ha vinto la Lega.
    Ipocriti e colonialisti !!

  • Ciò che possiamo osservare oggi non innova granché rispetto al “circo” del bipolarismo o i cliché “epici” dello scorso ventennio: l’onestà™ era anche allora la luna sotto la quale numerose fazioni hanno additato qualche avversario politico.

    Dall’osservazione di vari “fenomeni” della politica e relativo merchandising negli anni si potrebbe dedurre che molte “etichette” vengano spesso giustapposte autoreferenzialmente alle condotte più disparate risultando in una melma di criteri disomogenei e discordi.

    Si può riscontrare un certo grado di concordanza all’interno di varie fazioni ma è l’aspetto meno rappresentativo del fenomeno complessivo: non è il caso però di fare qui l’elenco dei modi più creativi con cui si disattendono fondamenti di una Costituzione che aveva originariamente in alto riguardo il dialogo ed il compromesso politico.

    L’interpretazione della trama costituzionale data dalle “comparse” odierne non preserva molto di quello spirito intrinsecamente pedagogico che aveva voluto il “metodo democratico” debitamente distinto “dall’interno dei partiti” affinché NESSUNO potesse esonerarsi dal rispettarlo (nelle istituzioni preposte a determinare la politica nazionale)

    Quanto malleabile sia poi divenuto il “metodo democratico” nelle mani di coloro che dovevano stipularlo è esemplificato anche dalle “pittoresche” esibizioni date nel corso delle sedute parlamentari.

    PS: La “politica” che le future generazioni “imparano audiovisualmente” spesso non è grosso modo distante dagli “sputi” con cui taluni pretenderebbero di poter “coronare” principi molto elaborati, anche filosoficamente.

  • ACME NEWS
    In vista delle prossime elezioni politiche anticipate i partiti italiani si preparano a candidare nomi eccellenti.
    L’ex Gallo Cedrone di Francia, al secolo Nicolà Sarkonò, già inquilino dell’Eliseo, potrebbe essere capolista in un collegio uninominale sicuro sotto le insegne di “Forza Francia”.
    Carla Pruni, indimenticata prime dame, parlando del più e del meno con Vogue, ha confermato l’utilità di un seggio per il povero maritino disoccupato.
    Coi tempi che corrono, buttalo via un seggio !

  • ACME NEWS
    Sconvolgente rivelazione del Calais Match sull’affaire Sarkozy.
    Secondo il prestigioso rotocalco francese, l’ex Eliseo avrebbe preferito consegnarsi alla giustizia sotto falsa identità, piuttosto che ascoltare tutto il giorno per la casa una cantante senza voce e decisamente stonata, di cui il Cedrone non avrebbe voluto fare il nome per delicatezza, ma che potrebbe rivelare, qualora le torture musicali continuassero in gattabuia.

  • Io credo che in un Paese normale sia indiscutibile che sparare palle in campagna elettorale o fare il voltagabbana sia anche peggio che prendere una mazzetta, ma quando la mazzetta è la regola ci troviamo colle strade di RM che sono mulattiere bombardate, sanità pubblica fatiscente con prestazioni “gratuite” col ticket superiore al prezzo di quelle private, scuole che crollano, etc.. Quando invece i politici si lanciano a gara di palle l’elettore impara rapidamente a trattarli come agenti immobiliari e a questo punto tale comportamento diventa molto meno pericoloso. Mi rendo conto professore che “il fine giustifica i mezzi” e che “tutto per il popolo, nulla attraverso di esso” però ci ritroviamo una mareggiata di ladri che ci hanno portato ai livelli della Grecia quindi almeno per il momento “onestà onestà” poi si cercherà anche di riportare la cultura politica, ma io direi civica, ai livelli di una Nazione normale.

  • Chiedo scusa da subito. Forse il mio Q.I. non è di punteggio molto elevato, forse le mie conoscenze-informazioni sono troppo limitate per comprendere la profondità di questa analisi o il retroterra a cui sembra volersi riferire, ma….. dov’è il problema? Parliamo di onestà e tutti sappiamo che significa, dal vecchietto che spaccia droga perché ha una pensione sotto il minimo all’industriale che delocalizza solo per avere molto più guadagno a scapito della retribuzione del lavoro, dal sindaco che accetta le protezioni mafiose al Presidente del Consiglio che svende comparti produttivi del Paese. In passato avevo uno scrupolo in merito pensando ad E. Mattei che ingrassava i partiti per ottenere mano libera nella sua politica di affrancamento dell’Italia dal servaggio petrolifero straniero. Ora mi è passato pure quello: l’onestà ha un solo significato possibile.
    Credo, invece, che, nel caso dei compromessi, sia solo sufficiente fare emergere l’obiettivo che ci si prefigge e su quello tirare dritto. Ma parlo di compromessi per uno scopo dichiarato, non della gestione del potere; va da se’ che l’obiettivo non può che essere sommamente apprezzabile, non può definirsi cioè come un interesse di bottega. Nemmeno qua il fine giustifica i mezzi: la nemesi storica si è già incaricata di fugare ogni dubbio in proposito. Ad ogni livello.
    Posso immaginare quante Commissioni d’inchiesta ci potremmo risparmiare. Posso ipotizzare che tipo di svolta nazionale inizieremmo.

  • All’Eliseo è tutto più frufru.
    Le petrotangenti non puzzano di petrolio, ma sanno di eau de toilette …
    Che avrà mai fatto di male il buon Sarcozy, se non profumarsi ?

  • Onestà? E’ la bestialità di quel movimento dell’Uomo Qualunque, probabilmente eterodiretto, che è il M5stelle. E che proprio per questo fa fortuna in una società atomizzata, deideologizzata, nevrotizzata ma al tempo stesso priva di qualsiasi voglia di lottare per un futuro migliore, che è l’Italia odierna.

    Detto inter nos, onestà fa rima con legalità e io sfido chiunque a spiegarmi per quale motivo dovremmo ritenerci vincolati a rispettare qualsiasi norma, principio o convenzione esterna al proprio Unico stirneriano, e per buona aggiunta, fra tutti gl’insiemi di regole passati, presenti o immaginabili, proprio quello invalso nel tempo e nel luogo in cui ci è capitato di nascere.

    Personalmente mi ritengo vincolato esclusivamente dai principi che ho liberamente eletto a norma del mio agire, nella più perfetta indifferenza verso le aspettative della società in cui vivo e nel più profondo disprezzo verso le scimmie glabre e le loro danze della pioggia attorno ai totem piantati dalle circostanze evolutive e dal vincitore di turno.

  • Caro Aldo, sono passati…quanti anni dalla nostra gioventù? A quei tempi, eravamo in pieno ’68, tu eri un intelligente extraparlamentare trozkista ed io un giovane comunista del Pci. Da allora non ci siamo più visti. A me quegli anni sono serviti per imparare a ‘sentire’ la politica, oltre che per capirne linguaggi e meccanismi. Penso valga anche per te. Ora, suppongo tu sappia bene che la presunta categoria dell’onestà non fa parte del bagaglio culturale dei progressisti di qualunque origine ideologica. E’ un po’ come la Storia… noi conosciamo la versione dei vincitori perchè quella dei vinti non appare. La battaglia ‘per l’onestà’ dei pentastellati nasconde, nella migliore delle ipotesi, una confusione micidiale sul senso stesso della politica, nella peggiore un background reazionario molto preoccupante. Perchè la Verità, l’Onesta, la Morale variano a seconda di chi prende in esame i fatti. Eguaglianza, Libertà, Parità sono invece fatti non interpretabili, o sono o non sono. Il nodo del M5S è questo ed è per questo che tutti noi stiamo correndo l’enorme pericolo di trovarci al governo dei reazionari. Come altro valutare le idee di Di Maio sul suo presunto ‘diritto assoluto’ alla presidenza del Consiglio o la presenza di una ‘guida esterna’ che teorizza forme bislacche di democrazia digitale (per altro mostrando una certa superficialità di conoscenza anche della cibernetica). O l’idea secondo la quale in un sistema rappresentativo a guidare il governo debba andare un ‘eletto’, cosa che nega le indicazioni della nostra Costituzione? Tu, mi par di capire, trovi la posizione dei pentastellati ‘non corretta’, mentre io penso sia perfettamente conseguente con l’humus autoritario di quella formazione. Parliamo di Onestà. Ti sembra onesto dichiararsi antifascisti ed accettare i voti determinanti di razzisti, xenfobi e post fascisti e farsi eleggere da costoro alla presidenza della Camera?

    • caro Roberto, come va? sei sempre a Bari?
      Molte cose che dici mi trovano d’accordo salvo un pumntpo: il M5s degli inizi era un calderone in cui bollivano idee autoritarie ed idee libertarie, progressiste eneo liberiste. qesto di adesso ha sciolto le ambiguità in senso di destra ed autoritario, il guaio è che i voti li prende da sinistra e dobbiamo pur chiederci perchè

      • … perchè è una storia vecchia di decenni e decenni di manine esterne.
        Comunisti e democristiani, lasciati da soli, si sposano e non si sparano per ragioni ideologiche. Non mi risulta che in Inghilterra laburisti e conservatori stanno sulle rispettive barricate.
        Si chiede ai fascisti e ai comunisti italiani di fare i conti con la loro storia. Ok.
        Ma vogliamo dire che senza Clemenceau, LLoyd George e Wilson non avremmo avuto Mussolini e Hitler, di cui sono i padrini?
        Vichy e Petain erano due marescialli italiani?
        Mitterand era un collaborazionista rumeno?
        La Resistenza italiana e la cobelligeranza delle forze armate italiane, perchè sono cancellate?
        Prima l’anticomunismo, poi la strategia della tensione, poi mani puulite … insomma sempre e soltanto contro l’Itali, chiunque sia al governo.
        Quale sarebbe oggi il miglior governo per l’Italia? Uno che portasse avanti una politica di sinistra. Allora proprio quello non deve esserci, perchè nuocerebbe agli interessi esteri. Giusto per ricordare come stanno le cose, perchè nessuno si faccia illusioni, qualcuno ha pensato di mandare al Quirinale la propria delegazione al Quirinale, composta da 5 doganieri, per saldare certe forze politiche e non altre.
        A me è toccato invocare qui la netiquette, ma si capisce ugualmente che quelli sono alleati (per modo di dire) di … Non ho l’ambizione di essere Ministro degli esteri, per cui mi possso permettere di dire che sono i soliti alleati di emme.

      • Caro Aldo, dunque… dire dove sono è complicato dopo una vita passata a girare un po’ dovunque. Tu? Hai la mia mail, se ne hai voglia scrivimi che ti racconto… Sul M5S… siamo d’accordo, sul passato e sul presente. Non credo più alle categorie ‘tradizionali’ (destra, centro, sinistra) e mi piace utilizzare di più ‘reazionari’, ‘conservatori’ e ‘progressisti’, ovviamente con tutte le numerose sfumature intermedie. Se segui il mio ragionamento facilmente comprendi perchè i pentastellati prendono voti da sinistra. Da anni, molti e forse anche quando noi eravamo ragazzi, quel lato dello schieramento politico era conservatore. O meglio portava in sè anche elementi di conservazione, se non di reazione. Pensa allo stalinismo o alla ‘morale operaia e contadina’… Ricorderai forse che ero un movimentista. Quel pensiero si è evoluto con la conoscenza degli Stati Uniti ed ha messo a fuoco gli elementi ‘americani’ e ‘radical’ che nel ’68 c’erano e che noi non vedevamo del tutto perchè l’autunno caldo mascherò l’essenza più profonda ed internazionale di quella fase politica. Maneggio molto bene la cultura digitale, sono un giornalista e mi occupo di media da quarant’anni. Mi preoccupa non poco il pressapochismo cibernetico di Casaleggio e Co. Non solo dal punto di osservazione teorico, ma anche sul piano tecnico (come mostrano i bug di sistema che infestano la piattaforma). Io sono un proporzionalista, ma penso che una democrazia compiuta debba avere dei partiti per esistere. Il maggioritario e le sette (con guru vari) hanno sfasciato il sistema Italia. Per ricostruirlo si deve riempire il vuoto, ritornare ad ideali ed idealità, superare la deriva cesarista imposta dal maggioritario. Tutto questo i pentastellati neppure lo immaginano. Sono prima di tutto ignoranti, nel senso pieno del termine, ovvero non sanno. Ma sono figli di questa epoca, molto più berlusconiani di altri. E poi, comunque vada a finire questa tarantella del governo (secondo me con un terzo su un programma minimo, perchè in verità vogliono andare a votare nell’illusione di papparsi tutto) il dualismo con Salvini presenta dei probabili protagonisti della scena assolutamente impreparati e pericolosi… ma è un discorso infinito… che si può fare ahimè con pochi perchè da quella che fu la mia parte si aggirano mostri, i miei colleghi amano solo le chiacchiere e di politici seri non ne vedo in giro…

    • Eguaglianza, Libertà, Parità (colla maiuscola?!) sarebbero “fatti” e per giunta “non interpretabili”?? Se ci son voluti 40 anni per arrivare a questo intendimento della politica c’è da sperare che in una dozzina di reincarnazioni comincerà a intravedere qualche chiazza di luce.

  • Honesty di Bill Joell dedicata a Sarcozy.
    Perchè per Berlusca la stampa mondiale si è interessata per mesi e mesi, mente dell’affaire Sarkozy la stampa francese sembra quasi essersene dimenticata?
    Forse Sarkò non è come Berlusca e la stampa francese non è come quella italiana?

  • Cinque doganieri francesi hanno fatto irruzione armi alla mano nella sede di Bardonecchia di Rainbow for Africa, associazione pro migranti, per fare l’esame delle urine a un giovane migrante, sospettato di essere un corriere.
    *********
    Qualche palato fine potrà ritenere rozze le mie analisi, ma non mi pare di sbagliare tanto.
    P.s. Gentiloni, se ci sei convoca l’ambasciatore francese, perchè del ministro degli esteri si è perso il ricordo.

      • Gentiloni, se ci sei….
        Mezzobuco e il Gentile sono due ectoplasmi politici, con la differenza che il primo non si sa in quali stanze della Farnesina vaghi, il secondo, oltre ad avere una qualche esperienza in più, formalmente è un capo, sebbene un capo di …., ma pur sempre il capo.
        Di sicuro non spetta a me o a noi interloquire con Macron/trattino, ma ho spiegato altre volte che i loro puzzolenti formaggi se li tengano a casa, per non dire di certe automobili a usura precoce, in panne ai margini delle strade ………
        Casomai ce ne fosse bisogno di ribardirlo, il prendere di petto la questione linguistica europea per tempo, avrebbe eliminato buona parte del nazionalismo dei galletti cedroni.

          • Ci mancava lo “schiaffo di Bardonecchia”.
            Bisogna essere italiani per fidarsi del gallo cedrone.
            I migliori accordi con Parigi sono quelli non fatti.
            Libertè, fraternitè, intu culu a te.

    • Se i negri entrano liberamente in Italia a dispetto di tutte le norme vigenti, perché i gendarmi non dovrebbero fare altrettanto? Almeno quelli non vengono mantenuti da precari e pensionati.

      • @Lorenzo.
        Se la logica sottesa al diritto internazionale fosse quella, avremmo potuto assicurare per tempo alle patrie galere un bel bouquet di terroristi villeggianti e coccolati oltralpe !
        Purtroppo o per fortuna i tempi dal delitto Matteotti sono cambiati.
        Pacta servanda sunt e rebus sic stantibus sono i principi che regolano quel settore.
        Avendo vissuto a Torino, conosco la stazioncina di Bardonecchia … tanto da dare a notte fonda la gravità (proprio in senso di pesantezza) della notizia su questo blog.
        Perchè nessuno si interroga sui motivi per cui i galletti cedroni stanno così sullo stomaco, malgrado decenni di unione europea?
        Non è che libertè, legalitè intu culu a te è percepito molto più di quel Macron creda?
        Non è che con l’accumulo di esperienze tutte dello stesso segno ci si è accorti che in Francia pensano che fottere qualche paese vicino è più facile se ce lo si fa amico?

  • Carissimo professor Giannuli è per un milione di volte meglio un Movimento 5 Stelle di destra, autoritario, sovranista e contro la globalizzazione, di un movimento neoliberista, pronto a baciare la pantofola ai tecnocrati di Bruxelles. Ben vengano i regimi autoritari di destra e di sinistra, l’importante è che facciano crollare il vero regime totalitario che tiene sotto controllo quasi tutto il continente europeo, la forma di dittatura che ha preso il posto dell’ Unione Sovietica, naturalmente parlo della famigerata “TROIKA”!!!!!

  • Onesta’ a mio parere fa’ rima con sovranita’ monetaria,che ci permetterebbe di evitare di pagare 70-100 miliardi di euro ogni anno per interessi (vedere giappone),altro che riduzione degli emolumenti dei parlamentari o abrogazione del finanziamento pubblico ai partiti.Queste ultime due genialate sono esclusivamente funzionali ad assoggettare i nostri rappresentanti politici agli interessi privati nazionali ed internazionali.

  • Mah, ho l’impressione che se alle prossime politiche si presentasse una lista “- Asterix, – Erminio, + Cesare” entrerebbe in parlamento … per quante ce hanno fatto di cotte e di crude.

  • Splendido esempio imperial-colonialista di presa per i fondelli da parte francese:
    «Al fine di evitare nuovi incidenti nel futuro le autorità francesi sono a disposizione di quelle italiane per chiarire il contesto giuridico e operativo nel quale i doganieri francesi son intervenuti sul suolo italiano». Gerald Darmanin, ministro francese dei Conti pubblici.

      • Salvini propone di espellere alcuni diplomatici francesi.
        Serve a poco.
        Toccate il portafoglio delle banche e i rapporti bilaterali nel segno della reciprocità e i galletti cedroni prima di presentarsi alle consultazioni presidenziali non invitati, ci penseranno due volte.

  • @Lorenzo.
    Se la logica sottesa al diritto internazionale fosse quella, avremmo potuto assicurare per tempo alle patrie galere un bel bouquet di terroristi villeggianti e coccolati oltralpe !
    Purtroppo o per fortuna i tempi dal delitto Matteotti sono cambiati.
    Pacta servanda sunt e rebus sic stantibus sono i principi che regolano quel settore.
    Avendo vissuto a Torino, conosco la stazioncina di Bardonecchia … tanto da dare a notte fonda la gravità (proprio in senso di pesantezza) della notizia su questo blog.
    Perchè nessuno si interroga sui motivi per cui i galletti cedroni stanno così sullo stomaco, malgrado decenni di unione europea?
    Non è che libertè, legalitè intu culu a te è percepito molto più di quel Macron creda?
    Non è che con l’accumulo di esperienze tutte dello stesso segno ci si è accorti che in Francia pensano che fottere qualche paese vicino è più facile se ce lo si fa amico?

  • Forse l’idea di onestà andrebbe valutata alla luce del concetto di corruzione sistemica esplicitato qualche decennio fa non ricordo più da quale politico socialista (nel senso del PSI di Craxi).
    Un politico che non accetta tangenti è un pericolo per il sistema, perché non è ricattabile (da cui l’episodio del politico locale che viene costretto da un collega ad accettare una mazzetta).
    La ricattabilità (non solo per corruzione) probabilmente è il motore della coesione del sistema dei partiti tradizionali, a livello ipotetico spiegherebbe più di una giravolta di posizioni politiche dal buon senso all’ortodossia del potere (in politica estera, da posizioni di buon senso a schiacciamento sui voleri della Nato).
    Buona giornata!

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