I numeri del sito per il 2015

Come promesso, diamo conto ai lettori del sito aldogiannuli.it dei numeri e dei dati relativi all’anno appena concluso. Lo facciamo mettendo a confronto i dati relativi ai 12 mesi del 2015 con i 12 mesi precedenti, quelli del 2014, dai quali emerge, volendo sintetizzare, che il sito è cresciuto in maniera piuttosto significativa, ma non mancano gli elementi su cui riflettere.

Partiamo da una panoramica generale. Dal punto di vista delle visite, non possiamo che sottolineare una crescita significativa: dalle 479.071 sessioni del 2014, siamo passati alle 614.254 del 2015, con un incremento del 28,22%; le visualizzazioni di pagina sono passate da 924.964 a 1.085.019, segnando una crescita del 17,3% e gli utenti sono passati da 204.530 a 326.318, segnando un più che soddisfacente +59,55%. Per restare sui dati di segno positivo, da segnalare anche il +25,09% delle nuove sessioni, un dato in linea con la crescita degli utenti e la crescita dei nostri strumenti social, in particolate la pagina facebook, su cui ci soffermeremo più avanti quando vedremo da dove originano le visite al sito.

Interessanti e da analizzare con attenzione anche i dati con il segno negativo: la durata media di una sessione sul sito infatti, cala dai 2’13” del 2014 al 1’48” del 2015. Una decrescita del -18,27% rispetto all’anno precedente, che insieme al -12,82% della frequenza di rimbalzo ci dice ad un primo sguardo come i lettori si soffermino in maniera sempre più rapida e volatile sugli articoli, leggendoli probabilmente di corsa, in maniera forse distratta o “casuale”, se arrivati dopo una scelta sui motori di ricerca che non soddisfa le attese. Un dato che ci farà riflettere, sia per quanto riguarda la tipologia degli articoli proposti, che la fruibilità dello strumento.

Passando alle località da cui il sito aldogiannuli.it realizza la grande parte degli accessi, è l’Italia a farla da padrona incontrastata, con l’87,35% nel 2015, in leggera discesa rispetto al 90,08% del 2014. Tutti sotto l’1,5% gli altri paesi, con in testa il Regno Unito, al secondo posto con 1,34%, poi la Francia, terza con l’1,22%, gli Stati Uniti (1,18%) e la Germania (1,14%). Dati chiaramente dovuti alla presenza di articoli solo in lingua italiana.

Un altro indicatore significativo e che meriterà la nostra attenzione per il futuro, riguarda il rapporto tra visitatori “di ritorno”, quindi fidelizzati e quelli “nuovi”. Nel 2014 le sessioni con nuovi visitatori furono 201.127 (il 41,98%) mentre quelle di ritorno 277.944 (il 58,02%). Nel 2015 la distanza tra nuovi e fidelizzati si è significativamente ridotta, arrivando a segnare 322.430 sessioni di nuovi utenti, pari al 52,49% e 291.824 visitatori di ritorno, pari al 47,51%: un dato che potrebbe apparire positivo ad una prima lettura, alla luce del significativo aumento dei nuovi utenti che hanno probabilmente conosciuto il sito, ma che vira verso una luce preoccupante se si mette in relazione con un altro dato. Se tra i visitatori di ritorno infatti, il tempo medio di lettura resta sostanzialmente invariato, con 2’33” nel 2014 e 2’35” nel 2015, l’attenzione dei visitatori scende brutalmente tra i nuovi utenti, che si soffermavano sul sito per 1’44” nel 2014, ma solo per 1’07” nel 2015. Quel che ci dice che se il sito è certamente cresciuto in numeri assoluti, utenti, sessioni e conserva un blocco di utenti fidelizzati ed attenti, tra i nuovi lettori fatica a stabilizzarsi ed avere una attenzione prolungata.

Concentrandoci sui dati relativi all’utilizzo di mobile e tablet per leggere gli articoli, possiamo evincere che, in totale coerenza con le abitudini del web, gli accessi da desktop calano dal 74,59% al 56,67%, mentre raddoppiano i lettori da mobile, che passano dal 15,14% al 33,58%, con i lettori da tablet in leggera discesa, dal 10,27% del 2014 al 9,75% del 2015. Quel che ci da ragione della ristrutturazione grafica a tecnica del sito che abbiamo messo in campo nei primi mesi del 2015, aggiornandone la funzione responsive e la leggibilità da mobile.

Per quanto riguarda i canali da cui originano le visite al sito, il dato più importante è quello relativo ai social network: nel 2014 gli utenti che approdavano sugli articoli dai social erano il 21,7%, mentre nel 2015 sono stati il 37,5%, con una crescita, in termini di sessioni, del 121,47%. In leggera discesa il dato relativo alle ricerce sui motori, che passa dal 29,5% (2014) al 26,7% (2015); in decrescita più significativa le visite originate da approdo diretto, che calano dal 36,6% al 29,6%, a conferma ulteriore che i social network producono traffico, ma anche un pubblico volatile e “superficiale”.

Per concludere, ecco la classifica degli articoli più cliccati nel 2015. Fuori classifica, con 130.842 visualizzazioni (dato a nostro avviso falsato da un qualche tentativo di bombing o indirizzazione di visite da noi in alcun modo finanziato nè voluto) l’articolo “L’Italiano è la quarta lingua studiata nel mondo: gli unici a sorprendersi sono gli italiani”. A seguire, nella classifica “Tsipras: tutto è perduto, anche l’onore“, del 13 luglio 2015, con 13.767 visualizzazioni; e diversi articoli dedicati alle stragi di Parigi, oltre che “Perché il nemico da battere è il Pd” e “Perchè il M5s deve votare Prodi“, scritto durante i giorni che avrebbero portato all’elezione di Mattarella. La classifica cliccabile vi mostra la classifica dei 50 articoli più cliccati.

Che dire: un ringraziamento sincero ai nostri lettori che seguono il sito con attenzione e costanza. Continuate a seguirci ed a condividere gli articoli anche nel 2016!

Martino Iniziato

Martino Iniziato, numeri sito aldo giannuli


Aldo Giannuli

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Comments (3)

  • Premesso che è un piacere leggere le Sue analisi e che spesso salvo articoli per lettura off line, posso però dire che il campo dei temi appare essersi un po ristretto rispetto al sito precedente. L’impressione è che prima la fame di sapere generata fosse superiore.
    Con moltissima stima.

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