Non è l’esperimento quello che non ha funzionato: è il M5s quello che non funziona più.

Salvini grida vittoria e dice che questa è la dimostrazione che il governo Conte non ha la maggioranza del paese con sé. E’ possibile che questa diagnosi abbia del vero, ma basarla sul risultato di una regione che rappresenta circa l’1,5% dell’elettorato mi sembra un po’ azzardato. Quantomeno aspettiamo gennaio con il voto il Calabria ed Emilia per avere una indicazione più generale.

Anche perché era un voto condizionato da un fattore locale come lo scandalo che, pochi mesi fa, ha travolto la giunta di Katia Bellillo e che era stato fatto scoppiare proprio dai 5 stelle che ora erano alleati del Pd che avevano denunciato e, pertanto, è stato un errore della maggioranza quello di politicizzare un test perso in partenza come questo.

Comunque, il dato non va sottovalutato e bisogna capire sino a che punto segnala tendenze replicabili anche nel resto del territorio nazionale.

Cerchiamo di capirlo partendo dalle evidenze maggiori: il blocco di destra segnala una vittoria gonfiata dal dato locale, ma abbastanza in linea con i sondaggi e con il risultato delle europee, anche relativamente ai singoli partiti, con la Lega saldamente in testa, Fdi in salita e Forza Italia che precipita. Quindi c’è poco da dire se non prendere atto che gli italiani, almeno per ora, non sembrano guariti dalla “salvinite”.

E qui, per spiegare le ragioni del persistente successo, bisogna lavorare su due temi: tasse e sicurezza. Ne riparleremo.

Le novità sono nel campo giallo-rosso. Il Pd, considerando che ha appena subito una scissione, che subiva in prima persona gli effetti dello scandalo, che c’erano diverse liste di appoggio eccetera, non se l’è cavata male replicando sostanzialmente il risultato delle europee con quel 22%.

Il crollo avviene tutto sul terreno del M5s che dimezza i voti rispetto a 5 mesi fa, rispetto ad un risultato che già dimezzava i voti rispetto alle politiche. Cosa non ha funzionato?

Di Maio dice che è l’esperimento a non aver funzionato: il M5s perde se è in coalizione con altri (tanto Lega quanto Pd) e che vede restare da solo per recuperare consensi.

Ma, per la verità, la scelta di eliminare la norma che proibiva al M5s di allearsi con chiunque fu proposta proprio da lui che era in fregola governista e si sarebbe alleato co i marziani pur di entrare a Palazzo Chigi. Può darsi che questo abbia avuto un peso, ma, nel caso, il valente uomo politico dovrebbe trarne le conclusioni.

Ma io non credo che il punto sia questo: anche se nel 2018 il M5s fosse restato solo e si fosse andati ad elezioni anticipate, il suo destino, dopo un po’ sarebbe stato lo stesso poco favorevole perché, a meno dell’improbabile caso di prendere il 51%, il suo sarebbe parso un voto inutile e lo stesso gli elettori si sarebbero ritirati.

Il punto chiave è un altro: il M5s ha perso ogni credibilità. Dopo aver promesso di cambiare la politica in questo paese (ed aver promesso anche molto più di quel che sarebbe stato possibile) si è rivelato tanto uguale agli altri ed è diventato anche esso un partito personale come Forza Italia, la Lega, il Pd.

In più ha dimostrato una singolare inattitudine a governare, una singolare impreparazione della maggioranza dei suoi esponenti, Di Maio in testa. Ma, soprattutto, ha mostrato di non avere alcuna linea politica, salvo una collezione di slogan inconcludenti.

Il colpo di grazia è venuto a maggio, dopo il risultato delle europee che segnavano un tracollo senza precedenti nella storia dell’Italia repubblicana.

Questo avrebbe dovuto indurre Di Maio ad una dignitosa ritirata nella speranza di trovare un altro modo di rilanciare il movimento, ma Di Maio, anche in questo uguale al resto della casta, a tutto ha pensato meno che a farsi da parte e si è accontentato dell’inutile ed irrilevante liturgia sulla piattaforma Rousseau: quando 6 milioni di elettori ti girano le spalle, il plebiscito di 60.000 pasdaran non spostano di un millimetro la situazione.

Poi è venuto il rovesciamento delle alleanze (per la verità voluto da Salvini) e lui, uomo per tutte le stagioni, è disinvoltamente passato dalla divisa giallo verde a quella giallo rossa: in politica, quando si cambia linea ed alleanze si cambia anche il generale.

Ora temo che qualsiasi cosa faccia il M5s sia troppo tardi per invertire la tendenza che lo vede avviarsi ad essere un partitino sotto il 10%. Magari Conte potrebbe fare un suo partito giocando sul suo consenso personale, e magari potrebbe avere successo, ma temo che la disfatta abbia compromesso anche lui, anche perché, salvo un forte recupero in Calabria ed Emilia (e sempre che non sia pugnalato alle spalle da Di Maio), credo abbia poco tempo per realizzare questo progetto.

Ripeto quel che ho già detto in altra occasione: il M5s è stato un esperimento interessante all’inizio, pur fra errori ed insufficienze, dopo è arrivata l’era Di Maio che lo condurrà alla tomba. Peccato.

Aldo Giannuli

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Aldo Giannuli

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Comments (36)

  • Salvini e il risultato Umbro. Questo risultato rileva perché collocandosi tra le elezioni europee e il Conte bis conferma che la linea politica della Lega è quella che gli elettori sposano a scapito di tutte le altre oscillanti e vuote chiacchiere che si sono viste in giro. Salvo la Meloni, non resta nulla. Posso essere d’accordo circa l’eventuale effetto “Belillo”, ma la componente Conte-bis si vede anche dalla partecipazione al voto che è di gran rilievo per la Lega e le dà molta forza perché significa che gli Italiani non hanno apprezzato in primis il gioco di M5s che esce, come prevedibile, con le ossa rotte e bocciato il PD che comunque una sua linea l’ha avuta ed era più “presentabile” dell’alleato politico.
    La “Salvinite” è la minor malattia per gli italiani e dovrebbe essere oggetto di maggior attenzione e rispetto, invece di essere liquidarla con le facinorose patenti di cui ormai si sono stufati anche quelli che le danno.
    M5s è finito perché chi lo vota non sa più per cosa lo dovrebbe votare. Abbiamo visto di tutto. Condivido l’inettitudine a governare, peccato grave non attribuibile al solo Di Maio ma in generale al m5s. Non credo neppure che Conte possa sostituirlo come leader. Le alleanze col pd in Umbria sono state nefaste anche per Conte. Gli elettori non perdonano i voltagabbana e imparano presto a diffidarne. Per uno poi che investe di Presidente del Coniglio scarica il ministro degli interni del proprio paese di fronte a un politico straniero e peggio tedesco, utilizza i servizi con disinvoltura, personalizza penosamente la carica e la riduce a una scaramuccia da asilo mariuccia, la strada non è spianata. Non è un caso il messaggio odierno dal financial time oltre a quello del russiagate da cui anche Mattarella ha preso le distanze. il grande assente, Draghi? Nulla su chi era costui?

  • Salvini e il risultato Umbro. Questo risultato rileva perché collocandosi tra le elezioni europee e il Conte bis conferma che la linea politica della Lega è quella che gli elettori sposano a scapito di tutte le altre, oscillanti e vuote che si sono viste in giro. Salvo la Meloni, non resta nulla. Posso essere d’accordo circa l’eventuale effetto “Belillo”, ma la componente Conte-bis si vede anche dalla partecipazione al voto che è di gran rilievo per la Lega e le dà molta forza perché significa che gli Italiani non hanno apprezzato in primis il gioco di M5s che esce, come prevedibile, con le ossa rotte e bocciato il PD che comunque una sua linea l’ha avuta ed era più “presentabile” dell’alleato politico.
    La “Salvinite” è la minor malattia per gli italiani e dovrebbe essere oggetto di maggior attenzione e rispetto, invece di essere liquidata con le facinorose patenti di cui ormai si sono stufati anche quelli che le danno.
    M5s è finito perché chi lo vota non sa più per cosa lo dovrebbe votare. Abbiamo visto di tutto. Condivido l’inettitudine a governare, peccato grave non attribuibile al solo Di Maio ma in generale al m5s. Non credo neppure che Conte possa sostituirlo come leader. Le alleanze col pd in Umbria sono state nefaste anche per Conte. Gli elettori non perdonano i voltagabbana e imparano presto a diffidarne. Per uno poi che investe di Presidente del Coniglio scarica il ministro degli interni del proprio paese di fronte a un politico straniero e peggio tedesco, utilizza i servizi con disinvoltura, personalizza penosamente la carica e la riduce a una scaramuccia da asilo mariuccia, la strada non è spianata. Non è un caso il messaggio odierno dal financial time oltre a quello del russiagate da cui anche Mattarella ha preso le distanze. il grande assente, Draghi? Nulla su chi era costui?

  • E’ nell’ordine delle cose che i peones puri e duri del M5* alzino la testa e cerchino di scalzare il terrateniente Ellediemme … facendo cadere il Governo.
    Macron appoggia sia questo governo, sia il prossimo.

  • “in politica, quando si cambia linea ed alleanze si cambia anche il generale.”
    Di Maio è un caporale di giornata che indossa abusivamente la divisa da generale.

  • Le illusioni hanno le gambe corte una volta svelate. Andando al governo hanno perso il trucco e si sono rivelati. Cio’ non toglie che avendo ancora seggi in parlamento e consenso sono importanti per contrastare il cdx.

  • In questo vergognoso è stucchevole articolo il Prof Comunista descrive in tono sprezzante una parte politica con un seguito di milioni d Italiani invitando esplicitamente al “ disprezzo”

    http://aldogiannuli.it/questo-governo-e-tuttaltro-che-entusiasmante-ma-il-pericolo-e-la-lega/#comments

    Nel forum relativo all ‘ articolo c è un post del sottoscritto che oltre a manifestare nausea e schifo per il contenuto dell articolo offensivo ( tipica nota pseudo superiorità morale della gentaglia immondezzaio dei sinistri comunisti : niente di nuovo -;) alla fine del mio post concludo dicendo che gli italiani vi spazzeranno via , voi lo sapete . E avete timore .
    Qualche giorno dopo quella marea di popolo in Piazza S Giovanni ( i “ deplorevoli” -;) e poi il primo sonoro ceffone in Umbria . NE RICEVERETE MOLTI ALTRI .

    Ribadisco e confermo: SARETE SPAZZATI VIA ….

    Vostro MOJITO -;)

    Le: el mentre il prof comunista elucrubi le congetture Draghi non Draghi , etc etc SARETE SPAZZATI VIA . PUNTO!!

    E sarà Salvini & i deplorevoli a spedirvi nel giusto posto che spetta alla gentaglia rossa , rossiccia, rosso sbiadito , giallo fucsia e rosa frocio : il bidone della monnezza !

    • @Mojito
      … Salvini ha avuto l’occasione per sfidare e vincere il comitato d’affari franco-tedesco, che ci bastona, innanzi tutto per demerito degli italiani.
      Al pari di Ellediemme si è accucciato ai voleri di Bruxelles, dove pure vi fece un viaggio da salvatore … per tornare con le pive nel sacco … come un qualsiasi Letta o Renzi …
      Ancor prima si è condannato quando ha permesso che Mattarella silurasse Paolo Savona all’Economia. La Lega, senza SAvona, ha clamorosamente mostrato di non sapere dove mettere le mani in economia, ovvero di non sapere di cosa si parla, né più né meno dei M5*, con qualche eccezione.
      Ovvio che poi una Karola Rachete qualsiasi, sebbene lei non fosse una qualsiasi, sia stata in grado di tenere in scacco Salvini. Gli manca, direbbe Berlusconi, il “quid”. Lo si è visto per lo scandalo dei rubli mai arrivati, dove sostanzialmente lo hanno preso in giro. I successi di Salvini contro la mafia non li ricordo …
      Salvini è un buon padre di famiglia.
      In nuce ha tutti gli elementi per essere un’altra speranza/occasione mancata. Gli manca lo spessore e il pelo sullo stomaco. Non ha una visione e quindi una missione politica. Come Renzi, Salvini non ha mai smesso di pensare come un politico locale. E’ rimasto nel Pirellone, al pari di Ellediemme, che è rimasto sotto la feluca. Per il momento Salvini ha il vento in poppa, ma di fronte ai problemi seri e all’Europa … sarà portato via dal vento, come è avvento per Ellediemme. Non è attrezzato.
      Quanto ai comunisti, Salvini ha avuto parole di rispetto per il ruolo storico e politico svolto.
      In conclusione, Salvini è il Di Maio di domani.
      Si chieda piuttosto il perché dell’avanzare di FdI .. che in parte erode voti proprio alla Lega.
      P.s. Cosa pensa la Lega dell’Euro .. non l’ho capito. Che si dice di Bossi?

      • … per non dire delle oscillazioni internazionali tra Putin e Trump, il quale, secondo protocollo, lo ha fatto ricevere dal suo vice.
        Aggiungiamo le oscillazioni di Ellediemme, cui la Lega non è completamente estranea, ta Cina ed Europa franco-tedesca, ed il quadro che ne viene fuori è triste.
        Volutamente ho taciuto della non gestita, né a livello interno né a livello internazionale, questione migratoria … come se il problema fosse la singola persona.

  • Vola Giggino, vola Giggetto.
    Ellediemme, ministro degli esteri, con commercio estero, ha accompagnato negli Usa, come da consuetudine, il Presidente della Repubblica nel suo ultimo viaggio negli Usa per ottenere un trattamento di favore sui dazi verso le merci europee a seguito degli affaracci della franco-tedesca Airbus.
    Mattarella ha lavorato per lui.
    Ellediemme si è incontrato a Matera con il Ministro degli Esteri emiratino, Abdallah Bin Zayed Al Nahyan. I due hanno discusso dell’Expo 2020 a Dubai, di partenariati e scambi commerciali.
    Giacché si trovava, poteva chiedergli informazioni di prima mano sulla situazione nel Golfo, qualcosa sul conflitto siriano e sugli altri conflitti della zona, non ultimo quello libico.
    Tuttavia a Matera il nostro si è fatto una foto ricordo con una trentina di monache … nella speranza di acchiappare i voti .. non religiosi .. ma in Umbria gli é andata male, anzi malissimo.

  • Gaz
    24 Settembre 2019 a 21:28 | #
    I negoziati tra FCA e Renault riprenderanno.
    La Corte di giustizia dell’UE ha pesantemente sanzionato la società automobilistica italo-qualcosa per aiuti di stato, attraverso una tassazione di favore, imposta dal paradiso fiscale lussemburghese.
    Giusto per far comprendere chi comanda …
    §§§§
    29 ottobre 2019 Il Wall street Journal riporta che FCA e Psa sono in trattative per creare un colosso dell’auto euro-americano da 50 milioni di dollari …

  • il punto, purtroppo, non è la capacità di governare, ma la capacità di fare propaganda.facile dall’opposizione, ma quando si governa contano più i fatti. salvini nel periodo in cui ha governato con i grillini ha propagandato molto bene il nulla che ha realizzato, quando si è avvicinata l’ora della irrealizzabilità dei proclami sbandierati a tutti i venti, ha lasciato che a mettere le mani nelle tasche degli italiani fossero i nuovi “responsabili”. che , pur di restare a galla, venderebbero pure la mamma ad un nano.

  • Il 4 e 5 novembre Macron sarà alla Fiera delle importazioni e delle esportazioni di Shangai.
    Ma Macron non è lo stesso che criticò aspramente l’accordo commerciale italo-cinese?
    Alla faccia della coerenza !
    Fate come dico io, ma non fate come faccio io. E’ un piazzista, cui da terribilmente fastidio la concorrenza.
    Macron è Macron !
    Giggetto resta sicuramente a Roma.

    • … e invece Giggetto vola pure lui a Shangai. Non sarà preceduto dall’interesse che circonda la visita di Macron, perché politicamente va a ricucire gli strappi con la Cina, da cui si è sentito dare dell’inadatto come ministro degli esteri, perché non conosce le lingue, non è laureato e sa poco di politiche globali.
      Se poi l’import con la Cina aumenta significativamente, facendo salire il deficit commerciale italiano … a Giggetto non tocca.
      … ma che ci va a fare nella bocca del Dragone ??

  • ACME NEWS
    Bruxelles 20 gennaio 3096
    Ieri notte dopo un duro negoziato tra i 29 paesi dell’Eurozona, con il voto contrario dei Paesi Alti e Danimarchetta, su proposta di Macedonia del nord e Albania, l’Esecutivo dell’Unione ha deciso di espellere la Franza a causa della violazione dei diritti dell’uomo mostrata nelle vicende migratorie tra le Comore e Mayotte.
    In difesa dell’Hyperpresidente, dall’Italia si è levata la voce del suo arci nemico Salvini, il quale ha dichiarato al Pekino Time che senza di lui non saprebbe che dire, ancor meno che fare.

  • Analisi interessanti, sia quella sulla durata del governo che questa sui 5 stelle.

    Un po’ troppo centrata su Di Maio, quando da Grillo ai gruppi parlamentari mi sembra che la svolta ipergovernista sia stata perseguita al galoppo dall’intero gruppo dirigente senza incontrare opposizioni significative. Il movimento è più mobile (e più viscido) di un’anguilla. Ecco un argomento su cui mi interesserebbe leggere un Suo intervento.

    Per il resto credo si debba guardare al contesto di fondo, cosa alquanto ardua pei politologi. L’Italia è una provincia dell’impero mondiale statunitense e della sua succursale eurista: se non si ha il coraggio di spezzare o quantomeno alterare questo cordone ombelicale i diversi governi rimangono delle semplici amministrazioni locali del capitalismo globalizzato, capaci di distinguersi l’uno dall’altro solo a colpi di slogans di durata tri- o semestrale.

    Come è sempre accaduto nella storia, o si fa la guerra (in senso lato) o ci si tiene lo status quo.

  • “L’Italia starebbe molto meglio senza la UE”.
    Donalt Trump, Presidente degli Stati Uniti
    L’affare Fincantieri – STX insegna che i anche coreani possono andare bene a francesi e tedeschi, ma gli italiani proprio no, in nessun modo .. vanno espulsi in qualsiasi modo. E’ cronaca di questi giorni ..
    Ha ragione Trump nel dire che con certa gente (leggi i vampiri franco-tedeschi) è difficilissimo negoziare …
    Ma tutto questo devono capirlo per prima gli italiani.

  • Vola Giggino, vola Giggetto.
    Questa volta davvero è volato. E’ atterrato a Rabat, in Marocco, approfittano del ponte festivo e della pausa politica italiana, talché nessuno dei suoi osi tramargli alle spalle.
    Il risultato del viaggio è stato magro. Accordi di partenariato e poco altro. Sulla Libia, il Marocco non è interessato. Di Maio ha raccolto le briciole. Un anno fa vi andò in visita di affari Macron e vi piazzò tutto quel che poteva. Dal Marocco hanno detto a Ellediemme “vattene, abbiamo già tutto. Al più ci puoi lasciare solo il biglietto da visita.”

    • Ben altra visita, con quasi-coloniale cerimonia di accoglienza, ha svolto la Merkel in India.
      La Cancelliera ha ascoltato parte degli inni ufficiali seduta all’ombra sotto un palco.
      Macron vola in Cina, la Merkel in India … Giggetto in Marocco …
      Speriamo che questa Europa in ordine sparso esali quanto prima.

      • … e infatti la cancelliera Angela Merkel ha firmato con Nerendra Modi, primo ministro indiano, undici patti di collaborazione e cinque dichiarazioni di intenti, che vanno dal green alla sanità .. e (udite, udite) persino al calcio.
        E questa sarebbe l’Unione Europea ?
        I primi a disunirla sono M&M.

  • Non ricordo più dove – forse perché non sembrava importante – di aver letto che la politica estera della Lega è stata appaltata ad un ex 5*. Infatti si vede che pendola da Putin a Trump. Più semplicemente non c’é. Ne approfittano il gatto e la volpe (M&M), che fanno e disfano a piacimento, più o meno come i ladri di Pisa. Dalle rispettive visita in Cina e India importeranno dumping sociale, ovvero disoccupazione per i PIGS. Sulle ipocrisie commerciali del duo la Lega non fiata, non ha nulla da dire. E’ un’opposizione inutile e funzionale agli affarucci di M&M, ai quali vanno bene gli asiatici, ma los italos proprio no, come l’affaire Stx insegna. Il capo della Lega ne ha prese di tutti i colori da M&M, ma da evangelico incassatore, porge l’altra guancia. Il marketing politico delle felpe geografiche é roba da tifo calcistico, che rimanda ai motteggi di Churchill sugli italiani.
    Nella cultura politica della Lega e non solo- c’é un vuoto enorme che si chiama lavoro. Se ogni domenica vai a vederti le partite della tua squadra perdente sul divano di un magnate delle concessioni, cosa vuoi che ti interessi di lavoro, competitors, concorrenza, crisi aziendali, Università, innovazione ?
    Salvini vale un Di Maio. Come lui si svaporerà alla prima difficoltà.

  • Vola Giggino, vola Giggetto.
    Qualcuno ricorda la comparsata dell’ex presidente del cile, Ingrid Betancour, alfiere dell’Onu per i diritti umani, in visita in Italia durante il governo Conte ?
    La Lady giunse in Italia su “suggerimento” dei suoi amici che vorrebbero essere al caviale e champagne, ma non sono neppure all’Amatriciana, perché Amatrice non è stata ricostruita.
    Arrivò in Italia per fare una predica sui diritti umani al Governo di cui Giggetto era Vice, dimenticando le violazioni che avvengono nei paesi introno all’Italia. E’ senz’altro vero che l’Italia non abbia una politica migratoria, che il governo ha molti demeriti, ma é lecito pensare che l’indipendenza politica e di giudizio della Signora siano prossime allo zero.
    Ora le fallimentari politiche neo liberiste hanno causato grandi proteste nel suo Cile, come per altro in un paese a caso come la Francia di Macron. Perché la Lady non guarda prima la trave nel suo occhio?
    Un ministro con almeno la O avrebbe fatto passare all’araldo dei diritti umani la voglia di diffamare l’Italia e denunciato la sua smaccata ipocrisia. Le si sarebbe attaccato ai polpacci e non avrebbe mollato la presa.
    Ma Giggino ha le mani legate. Non fu Stato quel Governo di cui fu vice. Ora gli amichi della Betancour li ha nel Conte 2.
    Giggino , più e meglio dei ministri democristi, ha le mani legate. Non può fare nulla. Non può dire niente. Altrimenti scoppia una crisi di governo.

  • Vola Giggino, vola Giggetto.
    La solita arrogante macronata … questa volta contro la “filiera illegale bulgara e ucraina”, preferibile a quella legale dalla Guinea e Costa d’Avorio.
    I Bulgari hanno convocato l’ambasciatore francese per farle una lavata di testa e tramite il loro ambasciatore a Parigi hanno inviato una nota di protesta, chiedendo di quali elementi disponga.
    Il ministro della difesa bulgaro ci è andato giù duro. Ha accusato Macron di ignoranza storico-politica.
    Ellediemme avrà preso nota di cosa fa un vero ministro degli esteri ?

  • Vola Giggino, vola Giggetto
    La coerenza con se stessi e la linearità politica per certi Imperatori che ritengono se stessi superiori é un impiccio.
    Secondo il Consiglio Europeo “Pechino è un rivale sistemico dell’Ue”. Per Macron (marzo 2019) sulla Cina “il tempo dell’ingenuità europea è finito” … “da diversi anni abbiamo un approccio in ordine sparso e la Cina sfruttava le nostre divisioni”. Rimproverò Conte, perché: “con la Cina serve il coordinamento europeo” … “lavorare come piccoli club con Pechino non è un buon approccio”.(fonte Rai News).
    Ora Macron si reca in visita ufficiale come Capo di Stato a Shangai dove si tiene la Fiera internazionale dell’import e dell’export di qualità.
    Questa è ipocrisia !!
    A parte il pericolo rappresentato da certe esposizioni per i brevetti … i cinesi se lo mangeranno …
    Macron sarebbe il presidente europeista, anti populista …. Tutte balle colossali !
    Giggino, cosa aspetti a farti sentire, o il Conte che fu rimbottato da Macron era un estraneo ?
    Ma Giggetto ha le mani legate … non può parlare … E’ un ministro inconsapevolmente mezzo democristiano.

  • Ovviamente, in tempi di tensioni commerciali a suon di dazi tra Cina e Usa, la visita di Macron in Cina fa molto piacere al Dragone. Trump non gradirà molto.
    Se Macron finisce in bocca al Dragone, Trump non si dispiacerà.
    I vantaggi saranno di Macron. Gli svantaggi saranno ripartiti tra gli europei.
    Prima si chiude con questa Unione Europea franco-tedesca, meglio è.

  • ACME NEWS
    Giggino ha saputo ha saputo dello shampoo fatto dai bulgari a Macron per il sol fatto di aver parlato di filiera bulgara.
    Ringalluzzito da cotal esempio ha deciso di mettere sull’attenti la Merkel, rea di aver espresso il suo disappunto presso Mattarella per la nomina a ministro degli esteri di Giggetto, dato che il suo gradimento andava a Milanesi, dal più ricco curriculum.
    Innanzi tutto Giggetto ha convocato presso la Farnesina l’ambasciatore tedesco per ascoltare quali inforazioni avesse il governo tedesco sul suo conto, poi ha spedito tramite il nostro ambasciatore in Germania una nota di protesta ufficiale, invitando il governo tedesco a non interferire nelle vicende politiche interne di un paese sovrano.
    Infine ha rilasciato un’intervista al The Journal of the Anseatic League, quotidiano in lingua inglese di Amburgo, in cui stigmatizza l’ignoranza dei politici tedeschi che non studiano l’Italiano, lingua di gran lunga più diffusa del tedesco. Per l’occasione ha spedito alla Merkel una grammatica tedesco-italiano, con l’invito ad apprendere la lingua di Dante.
    Da Berlino non ci sono reazioni ufficiali.

  • ACME NEWS
    … e infine la Merkel ha risposto a Giggetto.
    La Signora ha perso le staffe di fronte all’ennesimo pacco regalo inviato alla Cancelleria da Giggino.
    Quando la Cancelliera ha aperto il pacco giunto dall’Italia, con sua sorpresa si è trovata di fronte un copertone usato, la pompa guasta dell’olio di un mastodonte della tecnologia tedesca made in estremo oriente e un bigliettino che recitava: “imparate a fare i prodotti di qualità e non a vendere solo chiacchiere. Al più andate a pescare aringhe”
    Furente di rabbia, la Merkel ha alzato il telefono e ha ordinato ai suoi feudatari in Italia di attaccare Ellediemme.
    Secondo il Frankstein Allemagna Magna la Frau per lo stress subito si è concessa una settimana di ferie in Africa, il cui costo é da mettere sul conto di Di Maio.

    • … il problema non sono io che scrivo troppo o troppo poco. Non impedisco ad altri di scrivere. Vi ho sollecitato energicamente più volte a intervenire. Quando non scrivo, i post restano desolatamente semivuoti. Dove siete ?
      Per il 90% scrivo di malefatte estere. Mi pare troppo pretendere una risposta.
      Forse non è un caso che quest’osservazione arrivi appena dopo che ho scritto in termini critici sulla Lega.
      A pensare male si fa peccato, ma spesso ci si azzecca. (G. Andreotti)

      • … a giudicare dalle tematiche e anche dalle parole che vedo riprese e circolare sui media, le dirò che a me sembra che qualcuno questo blog lo legga, eccome !

  • Vola Giggino, vola Giggetto.
    Ellediemme ha deciso che il M5* non presenterà liste per le regionali in Emilia Romagna.
    Nasconde la testa sotto la sabbia per non vedere precipitare il consenso politico dei Fives a cifre da partitino. Di fatto però diminuisce l’offerta politica, a tutto svantaggio del PD.
    Salvini ringrazia.
    Un partito che non si presenta alle elezioni per paura di perderle .. é come un pugile che non sale sul ring perché teme di prendere pugni.
    Che io ricordi -radicalate escluse- durante la prima repubblica nessun partito non si è presentato, perché temeva di perdere voti rispetto alla precedente tornata.
    Se Giggetto teme, ed é lui per primo convinto di non avere realmente il consenso politico, perché resta alla Farnesina?

  • ACME NEWS
    Ellediemme, dopo aver consultato l’oracolo di Delfi, ha profetizzato che il m5* alle regionali scenderà in campo solo dove sarà pronto (per la sconfitta, viene da aggiungere).
    I troppi infortuni hanno riempito l’infermeria dei cinquisti di leaders ammaccati dallo scontro col voto.
    Qualcuno insinua che Giggino, per recuperare la pienezza dello stato fisico, dovrebbe cambiare sport e scendere piuttosto in pista.
    Nei 5* si teme di galoppare verso l’ennesima debacle elettorale.

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