Nessuno tocchi Matteo Renzi.
di Algido Lunnai. Fra le più antiche e ben conservate usanze del Belpaese c’è quella di andare al soccorso del vincitore e di maramaldeggiare su di esso quando poi è sconfitto.
Accade anche al “tamarro dell’Arno”, osannato e idolatrato nel momento della vittoria delle europee ed ora in dubbio per molti.
Certo, non è ancora la dèbacle decisiva, si tratta di un test limitato di amministrative, ma, come lo stesso Renzi è costretto a dire, “un campanello d’allarme”. Ed i primo iniziano a defilarsi: i due senatori di rotondi passano all’opposizione, Alfano e Quagliariello dicono che potrebbero farlo anche loro se non si aggiusta la legge elettorale, nel Pd inizia ad esserci mare mosso e qualcuno vede Emiliano come prossimo segretario. Persino Bersani sta alzando la voce (pure le pulci…).
I più svegli hanno capito che quello delle europee è un risultato occasionale ed irripetibile e che, sotto il mantello del vincitore, Renzi nasconde i panni del becchino. Due milioni di voti in sette regioni non sono una bazzecola, e si percepiscono molti altri mal di pancia nella base elettorale del Partito Democratico (ormai “Partito di De Luca”). Mafia capitale è solo ad una delle sue tappe, ma non è la fine e promette diverse altre avvincenti puntate. L’Expo non è esattamente un successo (ne riparleremo). L’aumento dell’occupazione è un bluff fondato sullo scambio fra posti di lavoro a tempo indeterminato e contratti precari e presto crollerà. Insomma non è che i tempi si prospettino rosei e fra meno di un anno ci si dovrà misurare con il “Derby milanese” che non pare affatto semplice. Se dovesse esserci una dèbacle milanese potrebbe essere il “rompete le righe”. Ed allora, meglio prendere il largo in tempo.
Renzi è ancora in sella, ma già molti affilano il coltello che useranno alle idi…
Non che ci prema molto del destino personale di Renzi (rassicuro quanti leggendo il titolo dell’articolo hanno pensato ad un precoce assalto di arteriosclerosi del sottoscritto), ma il fatto è che di Renzi, come segretario del Pd, abbiamo bisogno.
Ammettiamo per un momento che Renzi cada e che si elegga un nuovo segretario: sarebbe un disastro, una iattura. Cosa accadrebbe? La gente crederebbe ad una svolta, molti inizierebbero a dire: “diamogli tempo, siamo a vedere”. Altri si farebbero prendere dalla novità. Ed il Pd, forse solo per un momento, potrebbe anche riprendersi. Sarebbe un vero guaio. Noi abbiamo bisogno di sbarazzare il terreno da questa inutile cariatide che ingombra il nostro cammino e nessuno come Renzi può assicurarci che questo accada. Mica possiamo ricominciare sempre daccapo! Questo ormai l’elettorato lo ha conosciuto e gli ha preso le misure.
Il Pd (come dice qualche esponente della sinistra interna) è sull’orlo del baratro? Bene: lasciate Renzi e farete un passo avanti!
Renzi è un piccolo uomo la cui ombra è stata, per un attimo, ingigantita da un sole al tramonto. Lasciamo che compia il suo lavoro.
Algido Lunnai
andrea
non credo che la rielezione di un nuovo segretario,per altro non si vede nessuna giovane promessa all’orizonte,possa condurre ad un rinnovato interesse verso il pd,al momenti dopo renzi non resta più nessuna carta da giocare all’interno di quel partito.
C’è da dire che i due milioni di elettori in meno,li considero quasi fisiologici,sia per il fatto che renzi al momento “rasserena”, essendo il soggetto da battere e per il momento sembra imabttibile,e secondo, perchè comunque ben sei milioni di italiani sono andati in vacanza e molti altri si sono goduti il fine settimana tra cene e relax grazie al ponte del 2 giugno
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Francesco
Non so, ho seguito la politica degli ultimi 20 anni e ormai penso che in Italia i pensieri corretti, lucidi e probabilistici come quelli di Aldo devono sempre scontrarsi con un’assurdità di fondo che è secondo me il vero problema di questo nostro Paese: la gente! Il popolo degli elettori è stato sapientemente deculturalizzato negli ultimi decenni, e se si sono bevuti pure Salvini e Renzi significa che non c’è niente di confortante all’orizzonte. Diciamoci la verità: dare il diritto di voto a tutti è deleterio. Qui non si parla di razzismo, di maschilismo o di tutto ciò che finisce in -ismo, ma metà dell’elettorato pensa che la capitale dell’Inghilterra sia L’ondra, e che il presidente dell’Italia sia Pierfiglio Berlusconi. Neanche il Pierpadre.. per cui io istituirei una commissione che giudica chi deve avere diritto al voto, almeno con 3 domande: capitale della danimarca, quanto fa 30 per 30 e chi è il presidente della regione lombardia. Se non sai queste non puoi votare.. dai.. poi vorrei che qualcuno approfondisse il discorso brogli, che non è mai sato toccato da nessun giornalista, in un Paese come l’Italia.. Quando Renzi ha preso il 40% alle europee si è stupito pure lui, e non ha festeggiato così tanto, ho notato..
Tenerone Dolcissimo
Caro Francesco, posso apprezzare la tua idea, ma è tecnicamente inadatta. Mi spiego. La bischeragine non è sempre figlia dell’ignoranza.
Io ricordo benissimo che, quando ero ragazzo, la stragrande maggioranza degli imbecilloni che affermavano che i khmer rossi erano sinceri democratici e avrebbero trasformato la cambogia in un paradiso in terra avevano una cultura elevata e spesso elevatissima.
E che dire degli acculturatissimi bischeroni che ora credono che girano per convegni e giornali affermando che se tutti pagassero le tasse ognuno ne pagherebbe di meno e lo stato funzionerebbe meglio e fornirebbe migliori servizi?
E quelli che strillano che un migrante, delle migliaia che sbarcano sui nostri lidi, non appena tocca il molo italico deve avere una casa ed un lavoro? Non sono forse quasi tutti laureati?
Spesso lo studio non migliora la comprensione della realtà, ma tende a distaccarne lo studioso trasferendolo in un mondo ideale dove i cicciolini e le ciccioline si aggirano nudi e senza vergogna, cantando tenere melopee con i piedini immersi in ruscelli di latte e miele cui si abbeverano fraternamente vicini lupi ed agnelli.
Lascia stare che è meglio. Questa commedia la abbiamo già vista e ultimamente ha portato alla caduta del (cattivo) governo Berlusconi sostituendolo con gente mai eletta che non pare abbia fatto meglio del caimano e che rischia –il giorno che andasse al potere qualche persona seria (hai visto mai accada???)- di finire davanti una corte marziale a rispondere di un colpo di stato.
Zuccherosi saluti.
Francesco
Tenerone, io parlo solo di una via di mezzo. Intuisco quello che vuoi dire tu, e sono conscio del pericolo degli intellettuali ideologizzati del passato della Repubblica, così come dei professoroni della Bocconi che han finito di mazziare il Paese, ma dall’altra parte io vedo gente su Facebook che continua a condividere notizie false perchè non è in grado di discernere il vero dal falso, gente che se dall’alto inviano l’imput ‘è colpa dei panettieri’ è sicuro che si metterà a distruggere la categoria pensando che tutti i propri mali derivino dalla casta dei panettieri, e non dal fatto che sono degli inetti snza alcuna qualità.. Est modus in rebus, credo si dica.. Saluti Aspartamici (sono a dieta)! 😀
Tenerone Dolcissimo
Su questo ti do perfettamente ragione. Ma dovrei dire che è la realtà a darti perfettamente ragione. Come insegna la vicenda degli evasori fiscali addittati come la fonte di ogni male, mentre -come insegnava Friedman e come si constata con la stretta fiscali dei bimbiminchia bocconiani- l’evasione fiscale era la colonna che permetteva all’Italia di sopravvivere.
Valerio
Se lasceranno che Renzi cada, vuol dire che hanno già pronto chi dovrà sostituirlo all’interno del PD oppure altrove (M5S? Chissà…)
Lorenzo
Che il sole sia al tramonto non c’è dubbio, che Renzi sia sulla madesima strada lo credo di meno. Il gregge, tanto più quello deideologizzato, deculturalizzato e mediatizzato di oggi, vota sulla base di impressioni e il prestigiatore mediaticamente più abile porta a casa il risultato. Stavolta Renzi ha imbroccato un po’ meno bene il personaggio, al prossimo giro di lanterna magica le carte verranno distribuite di nuovo.
Tutto questo parlare di trends e di tendenze di lungo periodo da parte dei politologi mi sembra un flatus vocis, che semmai sottolinea la prossimità della politica-spettacolo con lo sport, dove pure i giornalisti devono inventarsi qualcosa per far andare il fiato.
Caruto
Renzi un becchino? Io direi un Commissario Liquidatore (dell’Italia fallita).
Penso che dopo di lui ci sarebbe una situazione simile all’attuale, forse peggiore visto quello che dice Salvini ed i suoi amici di Casa Pound: a proposito nessuno ricorda al Grande Governatore Lombardo che, lui Ministro dell’Interno, la ‘drangheta cresceva e prosperava nelle terre della Lega-espressione-del-territorio-e-del-suo-popolo?
Mi dispiace molto dirlo, ma non vedo Soli dell’Avvenire all’orizzonte perche’, come ho detto altre volte, mi pare che la situazione sociale e’ di malessere ma anche di grande sfilacciamento: esistono dei luoghi paragonabili alla grande fabbrica del passato, con il suo carico di operai e di impiegati? Esistono le folle di braccianti agricoli in fila per essere reclutati dalle organizzazioni di categoria?
A me pare che la situazione sia irrimediabile (qualsiasi cosa significhi).
Dunque, o Renzi, oppure qualcuno che fara’ (piu’ o meno) le stesse cose di Renzi, in base alle istruzioni che possono arrivare dai nostri partner europei, al FMI, BCE. Anche se a me, devo dire, Draghi fa un po’ di simpatia, perche’ insiste molto sugli investimenti e, mi pare di aver capito da un suo intervento, sulle spese per istruzione e ricerca (peraltro, mi pare che non ci sono altri strumenti a disposizione).
Caruto
Renzi un becchino? Io direi un Commissario Liquidatore (dell’Italia fallita).
Penso che dopo di lui ci sarebbe una situazione simile all’attuale, forse peggiore visto quello che dicono Salvini ed i suoi amici di Casa Pound: a proposito nessuno ricorda al Grande Governatore Lombardo che, lui Ministro dell’Interno, la ‘drangheta cresceva e prosperava nelle terre della Lega-espressione-del-territorio-e-del-suo-popolo?
Mi dispiace molto dirlo, ma non vedo Soli dell’Avvenire all’orizzonte perche’, come ho detto altre volte, mi pare che la situazione sociale e’ di malessere ma anche di grande sfilacciamento: esistono dei luoghi paragonabili alla grande fabbrica del passato, con il suo carico di operai e di impiegati? Esistono le folle di braccianti agricoli in fila per essere reclutati dalle organizzazioni di categoria?
A me pare che la situazione sia irrimediabile (qualsiasi cosa significhi).
Dunque, o Renzi, oppure qualcuno che fara’ (piu’ o meno) le stesse cose di Renzi, in base alle istruzioni che possono arrivare dai nostri partner europei, dal FMI, BCE. Anche se a me, devo dire, Draghi fa un po’ di simpatia, perche’ insiste molto sugli investimenti e, mi pare di aver capito da un suo intervento, sulle spese per istruzione e ricerca: peraltro non ci sono altri strumenti a disposizione se si vuole migliorare strutturalmente le condizioni di una Nazione.
Gherardo Maffei
Tranquillissimo Caruto che Casa Pound mai avrà il permesso di chi comanda questo infelice paese di governarci. L’Alta Finanza non esiterebbe a rinchiuderci in una gabbia dello zoo di Pisa,per poi rinchiuderci in un manicomio di New York per dieci anni, come fece con Ezra Pound, colpevole di aver tentato (ingenuamente) di farsi ricevere dall’allora presidente degli USA Franklin Delano Roosvelt,per scongiurare che quella nazione entrasse in guerra. In realtà Roosvelt era una marionetta dell’Alta Finanza statunitense, che voleva la famosa crociata in Europa contro il “male assoluto”, per il trionfo del “bene”. Che vi lamentate a fare, avete voluto un parlamento saturo di femmine ,avete voluto un sistema partitocratico, parlamentare con la solita giostra di governicchi che durano in carica sei mesi, muti e rassegnati e pedalate.
Caruto
Caro Maffei,
il tuo intervento e’ affascinante: dunque esistete anche in natura e non solo nei libri di storia.
mirko g. s.
Pieni di femmine!!! Magari nei governi ci fossero solo donne!!!