Nemici e pericoli da cui il M5s deve guardarsi.

Ottima riuscita della manifestazione di Imola, anche se le stime degli organizzatori e della polizia divergono in modo impressionante. Comunque, bastava seguire la diretta per capire che di gente ce n’era tanta e non sono molti i partiti che, di questi tempi, portano in piazza tante persone.

Il M5s si è candidato a vincere le elezioni affermando di essere pronto a governare ed i sondaggi gli danno ragione dandolo dietro al Pd di 4-5 punti (un anno fa erano 20) e nettamente sopra la somma Fi-Lega, affiancati nel caso sia della partita anche FdI. Persino gli editorialisti del Foglio (17 ottobre scorso) danno quasi per scontata la vittoria a Roma e paventano quella nazionale e, d’altra parte, se il pericolo non fosse così concreto, Napolitano non sarebbe così spaventato. A proposito: mi divertirebbe molto una vittoria del M5s, perché, fra l’altro, potrebbe essere seriamente presa in considerazione della messa in stato d’accusa dell’ex Presidente della Repubblica. Chissà…

Dunque, per ora vento in poppa. Però non vorrei che si trascurassero le molte insidie che ci saranno di qui alle elezioni e contro le quali metto in guardia i miei amici del M5s.

In primo luogo invito a diffidare di sondaggi ed editoriali, anche se per motivi opposti a quelli di tre anni fa. Tre anno fa, i sondaggi tiravano verso in basso preannunciando un risultato che erano alla metà del risultato effettivo che poi ci fu. Questa volta il gioco sarà opposto: gonfiare via via le previsioni con due scopi: in primo luogo, creare una situazione di allarme fra i “moderati” con il richiamo del “voto utile” al Pd per svuotare la destra e Sel già dal primo turno, e raggiungere così il 40%che eviterebbe un pericoloso secondo turno. In secondo luogo, per le amministrative, far salire le aspettative oltre ogni ragionevolezza, per poi avere un risultato sotto quota e favorire la disillusione. Qualcosa di simile a quanto accadde alle europee. Dunque, ricordarsi sempre dell’antico e saggio detto che avverte che quando il diavolo t’accarezza, vuole l’anima.

In secondo luogo, è prevedibile che spunti qualche scandalo ai danni di Grillo (l’avvisaglia c’è stata con la storia del suo autista ripescata dopo anni) e non ha nessuna importanza che possa essere montata o del tutto inventata: tanto poi l’eventuale processo si farebbe dopo anni e l’importante è l’impatto magari ad un mese dal voto. Consiglio: prevenire è sempre meglio che curare ed io, sul sito istituirei la rubrica “quale sarà il prossimo scandalo inventato contro il M5s?” magari chiedendo quando si decidono a tirarlo fuori e quando dovesse succedere qualcosa sarebbe più facile smontarla iniziando con un “Come previsto… Però siete un po’ in ritardo ed una volta questi scherzi sapevate farli meglio”.

In terzo luogo, io mi aspetterei una pioggia di condanne ai parlamentari M5s, moltissimi dei quali hanno denunce per reati come “vilipendo al capo dello Stato”, “violazione di sigilli” per la Tav o simili, “manifestazione non autorizzata”, “diffamazione” nei confronti di qualche gentiluomo pluri pregiudicato e simili. Anche qui Grillo ha aperto la serie con la sua assurda condanna senza neppure la sospensiva della pena. Lo scopo è doppio: da un lato fare statistiche che non distinguano fra peculato e reati d’opinione, in modo da dire: “Sorpresa: i più inquisiti sono i cinque stelle” e dall’altro mettere fuori gioco una serie di candidati eccellenti o accusare il M5s di non essere coerente con il suo codice di comportamento. Consigli: prima di tutto fatevi passare l’insana passione per i magistrati e convincetevi che non sono affatto migliori dei politici che dovrebbero giudicare: sono pelo dello stesso cane. In secondo luogo affrettatevi a modificare il codice di comportamento distinguendo fra reati: aver attaccato Napolitano non è una cosa di cui vergognarsi ma un titolo di merito.

Ma il trappolone più grosso può chiamarsi Roma o Napoli dove c’è una forte probabilità di vincere. Teniamo conto di una cosa: se per anni hai attaccato la classe politica di governo accusandola (peraltro meritatamente) di ogni nefandezza, poi la gente nutre aspettative molto forti nei tuoi confronti e, se vinci, si aspetta miracoli. Per di più, Roma e Napoli sono città oggettivamente difficilissime da governare, ci sono tagli ai finanziamenti degli enti locali e chissà che buchi di cassa si troveranno. Quindi attenzione: in primo luogo pensare subito un programma realizzabile e pubblicizzarlo al più presto. Preparare sin da ora una serie di provvedimenti a raffica nei primi cento giorni,  e privilegiare i provvedimenti di più rapida applicazione, anche se non sono i più urgenti o i più importanti: non c’è niente come l’avvio per fare l’immagine di una amministrazione.

In secondo luogo: ma ce l’abbiamo uno che sia in grado di fare l’assessore alla viabilità urbana a Roma o un altro capace di fare l’assessore alla nettezza urbana a Napoli? Se si, bene, se no occorre da subito preparare qualcuno (e siamo già in forte ritardo) oppure trovare un tecnico capace ed affidabile, anche se non iscritto al movimento, e pubblicizzare da subito la “squadra di governo” della città. Ricordatevi, cari amici che le banche tireranno i cordini della borsa, che il governo farà di tutto per boicottare le amministrazioni a cinque stelle ed i media staranno con il fucile spianato a cercare il pelo nell’uovo per parlar male di quelle amministrazioni. Evitiamo tassativamente il replay di Livorno, dove il gruppo consiliare ha bocciato il bilancio del sindaco…

Dunque, olio di gomito e si inizi subito a lavorare, ricordando bene che un fiasco a Roma o Napoli può diventare un boomerang che sgonfia subito le tendenze attuali.

Infine: non ci si faccia prendere da troppo entusiasmo. Non gasiamoci, e teniamo bassa la prua: se si becca uno scoglio a prua alzata, si salta per aria. Ricordiamoci delle europee de del “vinciamo noi” che diventò “Vinciamo poi”. Le delusioni sono micidiali: dunque, umiltà e lavoro sodo, ricordandoci tutti che l’onestà è una gran bella cosa, ma da sola non fa miracoli, ci vuole anche la competenza.

Aldo Giannuli

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Aldo Giannuli

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Comments (34)

  • Per il programma, ci si sta pensando.
    Quanto al trappolone di Roma, c’è piena consapevolezza che questa è una buccia di banana messa apposta davanti ai piedi del M5S nella speranza di distruggerne l’immagine in vista della vera posta in gioco: le elezioni nazionali.
    Ma cos’altro si può fare? Perdere apposta per non fare il loro gioco?
    Ammesso davvero che il Movimento prenda Roma, cosa che non darei per scontata perchè dipende anche da chi sarà il candidato, si può solo sperare che la gente capisca gli sporchi mezzucci che saranno messi in campo dai partiti e dai media.
    Per conto mio, il pericolo più grave che vedo è quello degli infiltrati “dormienti”.
    Mi spiego: tra i parlamentari del Movimento, ce ne sono alcuni che si sono trovati in modo del tutto inaspettato ad essere tali senza averne i requisiti e senza neppure condividerne davvero le idee. A differenza dei fuoriusciti, per scelta propria o per essere stati buttati fuori, questi sono rimasti tranquilli senza dare troppo nell’occhio (e senza fare nulla). Come le famose spie sovietiche negli USA degli anni ’50 e ’60: bravi e stimati cittadini, finchè ricevevano l’ordine da Mosca ed entravano in azione.
    Il mio timore è che qualcuno di questi si sia già lasciato compromettere e corrompere, e i nostri cari amici PDini lo tengono per le palle (per usare un eufemismo) in attesa di gettarlo in pasto ai media al momento opportuno. Il collaudato metodo Boffo, insomma.
    Se ho ragione, il momento opportuno non sarà PRIMA delle elezioni di Roma, ma DOPO, in modo da mettere subito in difficoltà l’amministrazione a 5 stelle.
    Poi entreranno in azione anche le truppe giudiziarie; inizieranno le intercettazioni, la pubblicazione degli stralci di conversazioni “rubate”, i pentiti pronti ad accusarsi per accusare, eccetera.
    Spero tanto di sbagliare.

    • L’articolo di Giannuli è condivisibile anche se Nogarin a Livorno sta facendo bene. Per Roberto B: sicuramente Renzi pensa al trappolone per M5s a Roma. Mentre Zanda che deve rispondere “in solido” e in fretta ai poteri forti romani, non sa come dire ai suoi che per due anni niente pappatoia perchè bisogna “cucinare” M5s. A parte i dormienti, M5s corre due rischi enormi, anzi, subisce due certezze negative: a) il basso livello culturale degli attivisti nei meetup. Per cambiare in meglio questo Italia bisogna essere meglio di questa Italia e parte gli slogan per l’onestà, bisogna avere una visione, concettualizzata e organica: non c’è. Informàti per informare, convinti per convincere e consapevoli per spargere consapevolezza. b) Casaleggio impone e dispone senza contraddittorio. Questo , oltre a contraddire le basi della democrazia diretta, non permette e non permetterà nessuna crescita della base, per la quale, l’impossibilità nel tempo di trovare uno straccio di software consultivo degno di tale nome, è perlomeno sospetto, a essere eufemisti.

      • Non mi riesce proprio di capire da dove derivi quest’idea, piuttosto diffusa ahime!, che gli attivisti 5stelle siano degli ignoranti senz’arte ne parte.
        Molti parlano senza sapere come realmente funziona il Movimento e senza aver mai partecipato ad alcuna iniziativa, specialmente ai meetup.
        Orbene, proprio recentemente durante una assemblea del meetup (i meetup sono aperti a tutti i cittadini, che siano o meno iscritti al blog o al meetup stesso), del mio municipio (abito a Roma), si è parlato del problema del programma: ciascun meetup dovrebbe provvedere a rilevare una serie di problematiche presenti nel municipio di appartenenza e fare una serie di proposte da sottoporre ai consiglieri portavoce al comune.
        Alla fine del processo, sarà stilato un programma comune per Roma elaborando le proposte pervenute da tutti i meetup.
        Nel nostro pccolo, quando si è trattato di affrontare i problemi dell’urbanistica del territorio, come si fa di solito è stata chiesta la disponibilità di qualcuno per i sopralluoghi e per redigere una relazione che sarà poi sottoposta all’attenzione del meetup. Da quella relazione usciranno poi le proposte sull’argomento Urbanistica.
        Si sono fatti avanti 2 (due) architetti, che hanno ottenuto l’approvazione dell’assemblea e che si faranno carico del lavoro, che comprende tra l’altro anche la partecipazione alla Commissione Urbanistica del Consiglio Municipale.
        Il tutto a loro spese, senza nessun gettone di presenza o altra prebenda.
        E questo è solo un episodio dei tanti che ho visto personalmente succedere.

        • Io ho avuto a che fare con parecchi attivisti dei banchetti coi quali ho polemizzato circa scie chimiche, chip intracranici e complottologie varie. La mia esperienza è stata quindi molto diversa…

          • Polemizzare è una cosa, partecipare e constatare di persona quello che si fa, è cosa diversa. Io non sono d’accordo con tutte le idee del Movimento, se non credo nelle scie chimiche è grave?

      • P.S.: Speriamo che leggendo questo episodio, qualcuno si incuriosisca abbastanza da provare a partecipare ad una riunione del meetup del suo territorio.

  • In primo luogo, le elezioni generali sono molto al di là da venire. Prima si dovrà celebrare il referendum relativo alle riforme costituzionali, ed è molto improbabile che Renzi possa cadere prima, perchè così vuole chi lo ha messo lì e lo sostiene, in primis Confindustria.

    Detto questo, affermo che De Magistris ha fatto molto bene a Napoli, tenendo conto della città e dell’ambiente. Volerlo scalzare rivela solo che come il M5S altro non ha, come obiettivo, che la presa del potere ad ogni costo, e nasconde questo obiettivo dietro quello presunto di demolire il PD, il comodo nemico sul quale costruire tutta la tattica per arrivare al potere.
    Questa tattica si è palesata soprattutto nella faccenda romana, dove il M5S si è affiancato nella piazza all’ estrema destra di Casapau, e contribuito insieme ad essa a crocifiggere il sindaco Marino, che sarà ingenuo e inetto ma è innocente rispetto alle accuse di corruzione che gli sono state mosse, e meritava almeno di finire il suo mandato.

    C’è un filo che collega l’interclassismo e l’indeterminazione ideologica di quel movimento a tutte queste vicende, e personalmente penso che sia molto inquietante.

    Nonostante sia convinto che il PD vada demolito, non sono sicuro che dalle sue macerie la società italiana possa ricostruirsi, se i carpentieri sono gente come Dibba e Di Maio (che con le loro facce pulitine da hipster e il loro background familiare, mi ricordano un po’ i nazisti dell’Illinois. E io odio i nazisti dell’Illinois)

  • L'Attivista qualunque

    L’idea di scegliere come assessore un tecnico, capace ed affidabile anche se non iscritto al movimento, la condivido totalmente.
    Mi spingerei anche oltre: eleggere tramite la rete delle commissioni di tecnici (commissioni di economisti, di sociologi, etc. etc), che facciano da raccordo tra gli inscritti e i deputati pentastellati in parlamento (come ha fatto il professore Giannuli con la legge elettorale), e presentarli insieme alla squadra di governo prima delle prossime politiche. Così gli elettori indecisi la smetteranno di dire che i grillini sono giovani dilettanti allo sbaraglio.
    Se mio figlio sta male lo porto dal dottore che ha la fama di essere il più bravo (anche se nella realtà magari è un ciarlatano) e non dal giovane dottore promettente (che magari è già molto più bravo dell’altro). Questo credo che è quello che pensano gli elettori indecisi e forse sapere che dietro ai candidati pentastellati ci siano dei tecnici con la fama di essere preparati può aitare. Fra Renzi e Di Maio quello che, alla casalinga di Voghera, da l’idea di essere più preparato è il Bomba purtroppo.

  • condivido in pieno le osservazioni esposte nell’articolo, anche nella città dove vivo, Bolzano, attualmente commissariata, si andrà ad elezioni a Maggio. Dovremo avere una lista con un elevato profilo professionale dimostrando di avere le competenze per guidare la nostra città, la campagna elettorale dovrà essere propositiva e non di aggressione ad altri partiti, non dobbiamo più buttare giù nessuno , lo abbiamo già fatto. Bisogna passare da una logica di opposizione ad una di governo , niente spacconate alla Renzi ove l’uso eccessivo dei verbi al futuro nasconde una intrinseca debolezza nella realizzazione dei programmi. È necessario essere chiari e concreti con gli elettori andando oltre i semplici slogan ed il voto di pancia, per quello c’è sempre Salvini e la Lega.

  • Noi stiamo preparando la campagna per provare a conquistare Torino… e concordo sul fatto che ciò che ci manca per vincere, a livello locale e poi nazionale, è dare certezze sulla nostra capacità di governare, sia come progetti concreti che come persone in grado di essere ottimi amministratori. Però non sottovaluterei l’esperienza che i gruppi locali dell’M5S si sono fatti in città come Torino e Milano, dove lavorano dentro l’istituzione comunale ormai da quasi cinque anni.

  • Condivido l’analisi fatta dal signor Aldo. Il M5S oltre a creare speranze e attese deve dare delle certezze. Amministrare il bene pubblico in questo preciso periodo storico non affatto facile oltre ad essere onesti occorre essere competenti nella materia che si dovrà trattare. La squadra doverà essere scelta con cura e oculatezza. A mio avviso non potrà avvenire con votazioni via Web se non con curriculum presentati dai candidati.
    Perciò incrociamo le dita e mettiamocela tutta, il M5S è la nostra ultima spiaggia per cambiare questo meraviglioso paese.

  • Gli italiani in questi anni hanno votato di tutto, sperando di trovare uno statista in grado di riportare il Paese ai fasti economici del passato, ricavandone solo delusioni.
    Anche Renzi si è dimostrato troppo succube dell’Europa e si è trovato a dover fare i conti con un partito ormai irriformabile, travolto da scandali di ogni tipo.
    Gli italici daranno sicuramente un’opportunità anche ai M5S; ma quello che conterà saranno i rapporti con l’Europa.
    Ci sarà una chiamata a rapporto da parte dei mastini teutonici, come è avvenuto con Tsipras, con waterboarding incorporato, in caso di minaccia di uscita dall’euro?
    Perchè il problema è quello: restare nell’euro significa subordinare i nostri interessi a quelli, diametralmente opposti, della Germania; andarsene significa scontrarsi con i poteri forti transnazionali delle grandi banche, che vivono sugli interessi che spremono agli Stati indebitati come il nostro e che sono garantite da una moneta forte come l’euro.
    Chi è in realtà Grillo?
    Uno che parla e poi cala le brache, come Tsipras o uno che avrà il coraggio di affrontare gli avidi signori del mondo?
    Putroppo, lo sapremo solo dopo aver votato, come è accaduto ai Greci.

  • GIOVANNI BATTISTA SPACCA

    Concordo pienamente Professore, avanti con molta calma, ma ormai ci siamo.Dalle prossime comunali in poi, o noi o loro!!!!! SPACCAGIO

  • Ma scusate signori vorreste forse sostenere che il popolo vota pd pdl fl lega e compagnia bella perché questi presentano candidati competenti e che danno certezze?
    Dove lo danno questo film? Se c’è una cosa che il M5s ha dimostrato e che mi infonde ancora una flebile speranza nel futuro della democrazia, sta proprio nel aver stracciato il velo demagogico e paternalistico della competenza e della sicurezza che ci possono pervenire solo per concessione dall’alto. Il M5s sta smascherando una feccia che non ha nulla, assolutamente nulla di superiore, che si auto proclama elite e si crede e si fa credere superiore ma che riesce solo ad esprimere e ad attizzare quanto di subumano c’è nel volgo.
    Il merito più grande del M5s sta nell’esortare ogni giorno gli uomini di buona volontà a interessarsi della cosa pubblica, informarsi, elevarsi culturalmente, che non vuol dire solo competenza ma anche lealtà onestà onore. Queste parole sono parole di guerra e solo chi ha le palle può raccoglierle. Non andate a votare e rimanete a casa a piangervi addosso e a chiedervi dov’è finito il socialismo, quando dovreste prendere l’accetta e fare piazza pulita dei traditori :anche a questo dovrebbe servire il votare M5s.

  • Articolo condivisibile che pone al centro due principi alle volte dimenticati dal M5S: la trasparenza e la competenza. Il problema è la selezione delle competenze e come si agisce mostrando che lo si è fatto con trasparenza. Non si può’ continuare a dire che chiunque va bene e quello che conta è il programma perché un po’ non è vero eppoi la gente vuole i nomi, la faccia. Sarebbe interessante se Giannulli che é attento a queste dinamiche si esprimesse sulla necessità o meno di un nome e una squadra che abbia un senso.

  • Giuseppina di Vico

    Occorre scegliere con molta attenzione i nuovi candidati, ci sono militanti che io non voterei assolutamente perché li ritengo infiltrati poltronisti.

  • L’unico vero e pericolosissimo trappolone in cui il movimento M5S può cadere è quello del più becero antifascismo, che è merce avariata,scaduta, buona per la pattumiera della storia. Già in passato e in più occasioni le scimmie ammaestrate dell’antifascismo, hanno scatenato contro il movimento M5S e Grillo l’accusa demenziale di essere dei cripto fascisti.Il più recente e grottesco tentativo di “intossicazione” è avvenuto contro la consigliera comunale del M5S di Sassari che ha avuto la brillante idea di posare, con una abbondante scollatura, vicino a un busto del duce, per puro scherzo. Apriti cielo, le mummie imbalsamate dell’ANPI, le varie grottesche sigle degli oltranzisti di sinistra,ma soprattutto i reduci e superstiti sessantottini (una generazione di falliti sia a livello umano che politico) si sono subito mobilitati, contro il pericolo fascista! (sic). L’antifascismo di regime: ecco il vero nemico principale del M5S!

    • Vede, si dà il caso la Repubblica Italiana e la sua Costituzione sono nate dall’antifascismo. Pur con tutti i loro difetti, l’antifascismo ne rappresenta uno dei valori fondanti, ed è un valore assoluto. Capisco che questo le faccia venire la bava alla bocca, ma è un fatto che non può cambiare, quindi si metta il cuore in pace e se ne faccia una ragione.

  • Laggiù nella terrra australe incognita, dove neppure le aquile osano e i grilli non friniscono, nel quartiere generale dei cinque stelle hanno deciso di non abboccare all’amo lanciato da Matteo il pescatore.
    Così hanno deciso di mettersi sul mercato dei cervelli e far campagna acquisti. La lista è lunga …
    Qualcuno ha proposto di aumentare il numero delle stelle da cinque a sei, altri a sette, altri a otto.
    Gian Roberto Taleggio ha passato la pratica a Gaz, il quale alla bisogna ha rispolverato un vecchio spot:
    https://www.youtube.com/watch?v=CnIvFBdnrXo
    Così il movimento cambiò nome.
    Dopotutto, perchè fermarsi solo a cinque stelle??

  • egr.prof,noi della copesi,(cooperativa,pensionati,siciliani)stiamo raccogliendo le olive,a meta con i proprietari,meta’d’ olio,meta’ olive verdi,e meta’ di olive nere.le verdi le schiacciamo e le mettiamo in salamoia,e dopo tre giorni sono pronte da condire con aceto ,aglio,oglio e peperoncino,e con l origano,raccolto da noi stessi.le nere li copriamo con del sale grosso e li mettiamo ad appassire sotto il sole .e per tutto questo inverno siamo a posto! le le tessere elettorali,li abbiamo rimandate,da tempo ai mittenti,insieme alle tv,ai giornali,e ai telefonini!utilizziamo solo internet,a gratis,catturandola dall aria!e ogni qualvolta giuseppe,tomasi di lampedusa,ci fa sapere di nuovi partiti,e di nuovi politici, tutti insieme, ridiamo alla luna!e cmq,se si annuncia,vento forte,ci riempiamo le tasche,di pietre,e restiamo,a differenza di qualcuno,saldamente ancorati per terra!ah,le olive verdi, che conserviamo noi,sanno di pesce e ,quelle nere di carne!

  • big,prof,battutacce a parte,crediamo che si tratti di lotte di lobby,fuori renzi,e dentro il ricambio.e cmq,sono tutti uguali,fanno solo i loro interessi ,e quelli dei loro padroni stranieri!noi per le nostre, prossime elezioni comunali,stiamo gia’ stilando un programma per una lista civica,che comprende,abolizione delle provincie,delle regioni,e delle banche,e far rimanere solo stato,e comuni,i quali dovranno, provvedere,con le risorse delle,ex provincie e regione,a tutti i bisogni,e a tutte le necessita dei propri residenti:lavoro,o in alternativa un reddito dignitoso, ,servizi,e cultura.i candidati ad amministrare, verranno designati,in percentuale, dalle associazioni delle varie categorie di cui si compone la citta!e cmq, abbiamo gia pronti, in magazzino,,3000,mezzi barattoli, di olive verdi schiacciate,da distribuire ai nostri potenziali elettori prima delle elezioni,e che, dopo aver controllato i voti, sezione per sezione,daremo loro le altre meta’!e ce la dovremmo fare,perche lauro docet!

  • e neanche noi,perche non consumiamo schifezze,ma solo alimenti naturali,e biblici.in ogni caso,qui da noi,i grillini e i casaleggini,si stanno comportando male,fungendo da supporto all ‘ attuale coalizione regionale,non rispettando il loro programma elettorale,fuori dall euro,ci basterebbe la sola sicilia!,niente reddito di cittadinanza,e devoluzione di parte dei loro emulamenti alle piccole e medie imprese invece che ai disoccupati o, ai piu poveri,e gli eletti,sono tutti figli di pappa’ devoti,non a santa .rosalia, ma ai poteri forti!e nel nostro piccolo,crediamo che sia, imola che gli attuali attacchi mediatic in corso,facciano parte di una strategia ,atta a distrarre l opinione pubblica,dai cazzaggi dell attuale governo!

  • dear prof,le olive e gli altri nostri prodotti,olio,funghi di bosco,arance,verdure selvatiche di stagione e unguenti vari,noi li barattiamo con:libri,computer,con penne usb da 16,film e documentari in dvd,e con opere di pittori,e con i trasporti a carico dei destinatari!scambiamo pure,con i prodotti di cui sopra,anche canne collettive,da noi crescono spontaneamente, nei corsi d acqua,sulle rive dei fiumi e negli stagni,e quando abbiamo bisogno di rilassarci,ci mettiamo comodi,e seguendole, oscillare, sinistr….,destr….,destr,e sinistr,ridiamo,ridiamo a crepapelle!ah,chi muove la nostra cooperativa, non sono i soldi,ma, la cultura,l ironia la creativita’,la scienza, la sapienza la generosita,e l altruismo!

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