Referendum: perché Napolitano adesso striglia Renzi?

Napolitano continua a comportarsi da capo della maggioranza e da Presidente della Repubblica (al punto che non riusciamo a capire perché si dimise due anni fa), ed ha colto l’occasione per strigliare Renzi attribuendogli errori che avrebbero fatto partire il No, mentre, con il sotto tono, la vittoria del Si sarebbe stata certa e tranquilla.

E’ evidente che l’errore che Napolitano rimprovera a Renzi  è la sua impostazione iniziale “se vincono i no, me ne vado” scatenando quella personalizzazione dello scontro che avrebbe avvantaggiato il No.

Ovviamente c’è del vero in quel che dice Napolitano e personalmente tirai un sospiro di sollievo ascoltando quella dichiarazione di Renzi: basta rileggere un mio articolo pubblicato qui nel quale, fra i dissensi di diversi lettori, sostenni che Renzi era il punto debole degli avversari e che la campagna del no avrebbe dovuto far leva sulla diffusa ostilità verso il personaggio. Solo che, Renzi ci ha reso la vita più facile andando al self service, ma sarebbe stato comunque inevitabile che si producesse un effetto simile, perché in ogni referendum c’è sempre un nemico di elezione che incarni il fronte avversario (Fanfani 1974, Craxi 1991, Berlusconi 1998 e 2005).

Peraltro ci si mise lo stesso Napolitano a dire che la campagna per il No era un affronto nei suoi confronti, gettando altra benzina sul fuoco. Ed allora, perché questo sfogo, senza nemmeno attendere il, risultato del referendum?

Si tratta di un segnale di nervosismo che fa capire come le cose si stiano mettendo male per il Si, ma perché dichiararlo apertamente? Il fatto è che stanno venendo al pettine i dissensi sopiti fra i due.

Napolitano non ha mai amato Renzi (era chiaro che il suo preferito era piuttosto Letta), poi, visto che c’era e che bisognava farci i conti per portare al termine il suo progetto di sventramento costituzionale, ci si è adattato a convivere. Anche Renzi non ha mai amato Napolitano (ci ricordiamo degli sgarbi istituzionali dei primi mesi del suo governo?).

D’altra parte, tutti due avevano il piano di una riforma della Costituzione di stampo piduista, per cui potevano convergere almeno su quello, anche se poi in politica estera –ad esempio- e nei rapporti con la Ue, non la pensavano certo allo stesso modo. Ma, se il progetto costituzionale in sé era comune ai due ed, anzi, era più di Napolitano che di Renzi (che, non a caso ha recentemente detto che “questa riforma è più di Napolitano che mia”) era decisamente diverso l’uso che ciascuno dei due intendeva fare.

Renzi aveva pensato di fare della battaglia per la riforma costituzionale, la base del suo “partito della Nazione” che l’Italicum avrebbe dovuto garantire nel suolo di eterno partito di regime. E questo si saldava anche con un progetto personale che vedeva lui al Quirinale dopo Mattarella (tanto, a modificare la Costituzione ci ha preso gusto e non è certo la norma sui 50 anni che potrebbe fermarlo) e la Boschi a Palazzo Chigi.

Ma a Napolitano dei progetti del duo Boschi-Renzi non potrebbe importare di meno. A lui interessa solo la riforma costituzionale  che ha promesso all’ “Europa” (cioè alla tecnocrazia europea). E non ha alcuna passione per un maggioritario di partito: per lui  le larghe intese sono quello che ci vuole ed il governo Letta era la perfezione.

L’Italicum gli è sembrato un azzardo senza né capo né coda che ha compromesso la riforma presentandola come autoritaria. E’ questo il vero richiamo a Renzi mascherato dietro il rimbrotto sulla personalizzazione del referendum che è un peccato veniale rispetto al precedente. E tanto per essere capito, ora che si mette mano alla riforma elettorale, dice senza mezzi termini, che le coalizioni non sono una bestemmia. Quindi…

Renzi ha fatto il viso dell’arme e si è comportato come uno scolaretto:Si signor maestro, mi sono sbagliato”. Vedremo dal testo di riforma della legge elettorale se davvero crede a quel che ha detto o cerca di sgusciare con qualche altra trovata.

E’ una partita a mosse oblique e ne vedremo ancora delle belle.

Aldo Giannuli

aldo giannuli, interventismo di napolitano, modifiche italicum, napolitano rimprovera renzi, referendum costituzionale, riforma della costituzione, riforma renzi boschi


Aldo Giannuli

Storico, è il promotore di questo, che da blog, tenta di diventare sito. Seguitemi su Twitter o su Facebook.

Comments (45)

  • Alessandro Icardi

    Buona sera,
    onestamente io non capisco. Passi che renzi e boschi non abbiano tutta quella dimestichezza o attitudine all’uso del potere e ai palazzi romani, ma non potrebbero scegliersi dei collaboratori del settore? Dico sul serio. Io avrei vergogna di me stesso a dire certe cose (a prescindere dalle idee). Che dire se vince il no me ne vado avrebbe favorito il no mica bisogna essere un politico con 60 anni di carriera sulle spalle per capirlo. Pronostico: non passa il referendum nè la riforma dell’italicum. Renzi bis con un paio di ministri in piu e una rotazione di qualche pezzo grosso (magari un fassino in piu e un calenda in meno). Secondo me siamo al peggior “meglio tirare a campare che tirare le cuoia”. Una domanda: ma siamo sicuri che se si andasse a votare adesso vince grillo e non il tanto voluto partito della nazione? ah gia…. il dilemma classico italiano: a chi vanno le poltrone

  • «Ma se vince il referendum istituzionale, avremo la possibilità di tornare a rendere il Parlamento un luogo degno. Tra decreti e fiducie il Parlamento è stato ridotto uno straccio. Tutto questo può finire con questa riforma.» — Napolitano

    Un carteggio pedagogico nel linguaggio della gente? Il popolo dall’estero ringrazia. 😛

    E nel cambiare la legge elettorale all’ultimo momento si invalida implicitamente nel pubblico la percezione dell’argomenti del no sul combinato disposto precedentemente acquisite.

    Quella di cambiare le cose all’ultimo secondo prima di consultazioni popolari è roba vecchia (es: referendum trivelle alcuni quesiti sono stati invalidati a causa di variazioni della normativa)

    Le leggi elettorali che meglio sfruttano tale riforma posso essere “migliorate” dopo dopo.

    PS: Sulle opinioni di Napolitano ho difficoltà perché non capisco i tecnicismi che la motivano.

  • Una ragione immediata per cui il fantino ha strigliato morbidamente il Bomba c’è, il quale da par suo l’ha sparata grossa: con indomito sprezzo del periglio il fiorentino vuole fare un tour nelle scuole per spiegare le ragioni del SI.
    Una mossa politica più sbagliata è difficile da immaginare.
    Bravo Renzi, constinua così!
    &&&& Le bolle di Renzi &&&&
    Da Presidente del Consiglio io entrerò nelle scuole, una volta ottenuta – se così sarà – la fiducia del Senato e della Camera. Mercoledì mattina, come faccio tutte le settimane, mi recherò in una scuola; la prima sarà un istituto di Treviso mentre la settimana prossima andrò in una scuola del Sud” (tratto dal Giornale)
    REnzi vaga tutt’ora tra gli scantinati di un Liceo alla ricerca della via d’uscita. Si è perso.

  • BENISSIMO!
    Ma per favore arriviamo ad una conclusione.
    Se è vero che Napolitano avrebbe preferito Letta (al quale se fosse stato possibile avrebbe forse preferito tenersi Monti!), se è vero anche che tutto l’apparato ex PCI e gli anziani ex DC, confluiti nel PD, di sicuro non amavano essere rottamati, alla fin fine com’è che ci ritroviamo Renzi capo del governo e segretario del partito che voleva rivoltare come un calzino?
    Chi lo ha sostenuto? Io propendo per Berlusconi, anzi ne sono convinto. Solo così si può spiegare la sua ascesa fulminea e la politica che ha portato avanti, riuscendo a concretizzate tutto quello che era stato impedito di fare a Berlusconi.
    Renzi è il frutto avvelenato di uno sporco compromesso fra la destra e la sinistra, o meglio, tra i due esponenti che le rappresentavano: Berlusconi, fedele solo alle sue aziende ed ai propri vizi, Napolitano, fedele all’Europa dei tecnocrati e traditore del suo popolo e del suo giuramento di difendere le istituzioni.

    • Ho i miei dubbi. Renzi è stato messo in sella perché Letta arrancava davanti all’avanzata del M5S e i poteri forti hanno deciso che ci voleva un imbonitore mediatico ancor più abile di Grillo e infinitamente più spregiudicato. E fin qui hanno avuto ragione.

      Poi non dimentichiamo che Berlusconi, con tutti i suoi limiti, aveva una mezza idea di portare l’Italia fuori dall’euro e per questo venne fatto oggetto di un colpo di stato. In tutta Europa (Schroeder, Blair…) le grandi controriforme liberiste le hanno realizzate le ex-sinistre (ammanigliate con ciò che un tempo erano i sindacati) e l’Italia da Prodi a Renzi non ha fatto eccezione.

      Sarebbe un progetto vincente, che però si scontra colla situazione di oggettivo sfacelo in cui 30 anni di neoliberismo hanno ridotto i Paesi ex-sviluppati. Quando ti trovi a gestire il Fiscal compact e il Six pack puoi essere un genio comunicativo, ma è difficile farsi apprezzare da lavoratori e contribuenti.

      • Tenerone Dolcissimo

        Perfettamente d’accordo su tutto tranne che sul fatto di voler addebitare UE ed euro a noi liberali.
        Fino a prova contraria liberali come Thatcher e Friedman e Martino hanno preso a calci nei denti la nomenklatura UE e sputtanato davanti a tutto il mondo la minchiata dell’euro
        Io piuttosto prenderei in considerazione Paolo Barnard quando parla di progetto neoaristocratico

          • Europe exemplifies a situation unfavourable to a common currency. It is composed of separate nations, speaking different languages, with different customs, and having citizens feeling far greater loyalty and attachment to their own country than to a common market or to the idea of Europe.
            — Milton Friedman, The Times, November 19, 1997″

            traduttore: https://translate.google.it/

          • «The drive for the Euro has been motivated by politics not economics. The aim has been to link Germany and France so closely as to make a future European war impossible, and to set the stage for a federal United States of Europe. I believe that adoption of the Euro would have the opposite effect. It would exacerbate political tensions by converting divergent shocks that could have been readily accommodated by exchange rate changes into divisive political issues. Political unity can pave the way for monetary unity. Monetary unity imposed under unfavorable conditions will prove a barrier to the achievement of political unity.» —
            Fried Man Milton
            https://www.project-syndicate.org/commentary/the-euro–monetary-unity-to-political-disunity

          • Tenerone Dolcissimo

            Le citazioni che fai dimostrano chiaramente un’avversione all’euro. Che cosa pretendi che venisse in italia a prendere a calci nel sedere ciampi? Quello spettava a noi farlo

          • Posto l’interesse verso le valutazioni tecniche di Friedman la mia opinione non era pertinente al contesto.

            Penso che il contesto geopolitico odierno sembri dargli ragione. Ma friedman non sarebbe stato contrario alla creazione di “aree valutarie ottimali” (come quella del dollaro) qualora ci fossero stati effettivamente i presupposti.

            Circa la politica monetaria, la svalutazione in questo periodo potrebbe deludere le aspettative: “se il mondo non compra, svalutare serve a poco”.

            https://keynesblog.com/2015/04/08/le-svalutazioni-servono-a-poco-o-nulla/

          • Tenerone Dolcissimo

            Suggerirei di non riempirsi la bocca con le amicizie di Friedman per Pinochet e ricordarsi il contesto in cui tutto cio’ avvenne che era un contesto di guerra, fredda ma sempre guerra.
            Ricorderei che Allende venne eletto alla maniera di Monti, cioè con voti parlamentari di centro che tradizionalmente votavano il candidato di destra perché così volevano i loro elettori. Stranamente molti deputati cambiarono idea alla maniera italica. E quel che accade con i nostri voltagabbana dovrebbe farci capire cosa avvenne lì, soprattutto ponendo mente al fatto che Allende ricevette cospicui finanziamenti dall’URSS, probabilmente tramite i comuni amici cubani.
            Amici cubani che Allende frequentava nonostante questi lo disprezzassero, ma lo utilizzavano perché serviva loro. A cosa. A mettere al governo i comunisti. I quali preparavano il colpo di stato alla maniera cecoslovacca e qui suggerisco di riascoltare le parole di Montanelli, quando ricorda il golpe di Praga e la tecnica del colpo di stato strisciante dei partiti comunisti.
            Quindi la favoletta del sincero democratico buttato giù dai sanguinari tiranni raccontatela ad un altro, anche perché Voi non siete Renzi che come fregnacciaro perlomeno è abile a raccontare fandonie.

          • @Tenerone,
            cominciamo dall’inizio della sua argomentazione, “Allende venne eletto alla maniera di Monti” (!!??).

            Mi scusi l’ignoranza, ma Monti si è mai candidato alla presidenza del Consiglio? Per quale partito? In quale circoscrizione?

            Peraltro, e quando parla di Montanelli, lei fa riferimento allo stesso Montanelli che chiamava Mussolini ‘Il buonuomo’?

            In attesa di presta e chiarificante risposta, come procede la sua corrispondenza con la Bellucci: qualche segnale incoraggiante o continua a farsi desiderare?

            Cordialmente

          • Tenerone Dolcissimo

            Monti venne eletto da deputati mandati al parlamento proprio per evitare che prendesse il potere gente come Monti
            Allende idem
            Mi riferisco al Montanelli che descrisse molto bene il golpe cecoslovacco del 48 cosi’ simile a quello tentato in cile negli anni 70

          • be priprio non è vero: Allende si candidò al voto popolare con la coalizione di Up, risultando primo fra i tre candidatii, non avendo avuto la maggioranza assoluta venne poi eletto dal parlamento, esattamente come accade negli Usa. Cosa che mi pare non si possa dire di Monti. Perpiacere non diciammo fesserie

          • Tenerone Dolcissimo

            Perché Monti non è stato eletto dal Parlamento?
            E in entrambi i casi i deputati non hanno votato in modo totalmente difforme dal proprio elettorato?
            Allende era arrivato prima profittando delle divisioni del blocco di centro destra. Ma se ci fosse stato il ballottaggio affidato al popolo come in Francia non sarebbe mai stato eletto.
            Negli USA poi il presidente non è eletto dai deputati ma da rappresentanti eletti ad hoc i quali non si sognerebbero mai di violare il vincolo di mandato anche perché in USA i cittadini sono armati e non sono abituati ad inchinarsi al primo loden che passa (anche se omaggiato dagli intellettuali di sinistra)

          • direi che comunque ilcaso Monti resta a sè stante e per favore non sogni impossibili colpi di stato comunisti

          • @Tenerone,
            grazie per la sua prontezza nel rispondere, ma infine, e riguardo l’amoretto con Monica, come siamo messi? Non vorrà tenerlo solo per lei? Dimostri di essere un vero liberale e condivida, camerata Dolcissimo… anche Berlusconi lo faceva…

    • Tenerone Dolcissimo

      Caro Roberto, forse non ti sei accorto che nel 2011 abbiamo avuto un colpo di stato effettuato dalla UE e questo golpe ha dovuto fare fuori berlusconiper avere successo.
      Dopodiché la UE ha insediato in tempi successivi tre quisling per tenere concretamente il timone e attuare gli ukaze di Bruxelles.
      Quindi Renzi -come prima Monti e Letta- ubbidisce ed è sostenuto dalla mafia europoide, cui berlusca era contrario tanto è vero che lo hanno dovuto fare fuori per realizzare i loro piani (nel tripudio del popolo di sinistra che inneggiava al sacro loden dimostrando per l’ennesima volta di che genio sia l’homo sinistrus).
      Che poi Berlusca abbia collaborato con i quisling della UE te lo concedo, ma tu mi devi concedere che lo ha fatto per opportunismo e per paura (vedasi l’andamento delle quotazioni mediaset nell’autunno 2011).
      Quindi i padrini di Renzi sono ben altri, come oramai hanno capito anche molti uomini di sinistra (sai, dopo la terza volta che ti dicono che ti vogliono far scopare con Belen Rodriguez e te lo piazzano in quel posto anche il più morto di sonno comincia ad avere dei sospetti).

    • Per tutti i commentatori (tranne Giannuli, ovviamente).
      Va benissimo denunciare che c’è un’Europa che ha condizionato e condiziona.
      E non solo l’Europa, peraltro: mettiamoci pure gli anglosassoni, la massoneria, il Bilderberg, i Poteri Forti, Wall Street, e chiunque altro si voglia.
      Ma a votare alle politiche italiane non ci va la Merkel e quegli altri signori. E a scegliere il segretario del PD non ci va Juncker.
      Ma a votare alle politiche italiane non ci va la Merkel e quegli altri signori. E a scegliere il segretario del PD non ci va Juncker.
      Ci sono andati gli italiani e Renzi è stato scelto su indicazione di chi poteva imporlo e che a sua volta si è lasciato imporre una

      certa politica da Europa, USA, Germania, ecc., tradendo (in buonafede? in malafede? Ci metto un grandissimo “Chissenefrega” alla Padre Pizarro!) gli interessi del proprio Paese.
      Con questa storia che è tutta colpa della Merkel e degli altri, si finisce con il mettere in ombra il ruolo giocato dagli esecutori materiali del misfatto. Sarebbe come se in guerra ci si rifiutasse di sparare ai soldati nemici con la motivazione che, poveretti, non sono loro i veri responsabili, bensì chi li comanda.
      Se Napolitano, Berlusconi e quant’altri sono i veri ideatori e responsabili, allora denunciamoli come tali; se invece sono stati uno strumento nelle mani di altri esterni al Paese, ciò non li rende meno pericolosi e meno responsabili.

      P.S.: a margine, un mezzo O.T. Segnalo una intervista a Nadia Urbinati, che insegna Teoria politica alla Columbia University di New York, persona che non conoscevo ma che forse Giannuli conosce. Mi sembra davvero pregevole e illuminante sulle ragioni del “NO”.
      http://www.unacitta.it/newsite/intervista.asp?id=2522

      • Tenerone Dolcissimo

        Ero intervenuto per difendere Berlusconi, che avrà le sue colpe ma non quella di essere un collaborazionista come Renzi e come la squallida torma di farabutti che chiedono più tasse per darle alla Merkel e prendersi le briciole.
        Non mi sembra che in Italia si attui la volontà degli elettori, tanto è vero che votiamo con porcellum e ora italicum. Chi ha eletto Monti??? Ci sono meccanissmi finissimi per fottere gli elettori.L’euro è il migliore. Grecia docet: se non votate come diciamo noi non trovate i soldi al bancomat.
        Senza contare che non abbiamo informazione pubblica, tanto è vero che i giornalisti li paga il governo. E poi criticano i 5 stelle perché li maltrattano. Qualcuno ricordi la scarica di botte che presero i dipendenti dell’EIAR dopo la liberazione.

        • Ed il porcellum chi l’ha fatto?

          Quelli che dicevano che gli italiani avevano una grande ricchezza privata(implicitamente inteso come a garanzia del debito pubblico)
          nel contesto del rapporto debito/pil

          http://www.corriere.it/editoriali/11_marzo_04/il-reddito-degli-italiani-giavazzi_76b2d684-4626-11e0-9838-118c1ba8bdb4.shtml
          http://www.blitzquotidiano.it/economia/tremonti-sistema-italia-sostenibile-debito-pubblico-429356/

          PS: Non c’è nessuna testata finanziata unicamente dai consumatori. E chi acquista spazi pubblicitari o testate editoriali non lo fa per beneficenza.

          • Tenerone Dolcissimo

            Lo ha fatto Berlusconi. Pensi non lo sapessi?
            Ma occorre anche verificare l’elemento soggettivo del reato.
            Perché SB ha fatto il porcellum? Per avere parlamentari pronti ai suoi ordini. E a che servivano a SB parlamentari pronti ai suoi ordini? Per farsi gli affaracci propri.
            Perché Renzi ha fatto l’Italicum? Per avere parlamentari pronti ai suoi ordini. E a che servivano a Renzi parlamentari pronti ai suoi ordini? Per fare i comodi della germania e della cricca UE.
            I crimini sono molto differenti. Non voglio difendere l’interesse privato in atti d’ufficio, ma politici che si fanno gli affaracci propri sono sempre esistiti anche fra gli antiberlusconiani e anzi è proprio fra gli antiberlusconiani che ci sono i meglio conflitti di interesse.
            Ma tradire il proprio paese e aprire le porte a potentati stranieri è cosa un tantino piu’ grave che farsi gli affari propri, non pensi???

          • Tenerone Dolcissimo

            Quanto a “Quelli che dicevano che gli italiani avevano una grande ricchezza privata(implicitamente inteso come a garanzia del debito pubblico)” è vero che talvolta Tremonti ha avuto un atteggiamento ambiguo sulla patrimoniale, ma prima di accusare lui vediamo chi sono i migliori paladini della patrimoniale??
            1) Giuliano AMATO di cui si ricorda un memorabile articolo in cui affermò pressappoco che “lo stato ha bisogno di soldi e li deve prendere dove li trova” Un bel principio che potrebbero ben adottare gli stupratori: “avevo bisogno di scopare. Ho incontrato una donna da sola e mi sono servito”
            2) la FURLAN e i pappones della CISL
            3) la CAMUSSO e i pappones della CGIL
            4) il compagno SQUINZI e i pappones della confindustria (ovverosia il piu’ grande sindacato comunista italiano)

          • Disputabile il processo alle “intenzioni” liberamente attribuite circa il porcellum quando potrebbe essere un qualificante tratto di unione (dopo tangentopoli la diccì ha imposto lo spirito santo sia a destra e a manca)

            L’ambiguità di certe affermazioni pubbliche sulla patrimoniale non necessariamente può essere considerata una esimente ma una connotazione di “stile ” politico.

            Consideriamo solo il fatto che Monti si è trovato ad dover mettere in atto accordi presi dal governo precedente che poi ha iniziato la campagna elettorale invocando l’assenza (premeditata) dai palinsesti e criticando ciò che era una conseguenza di decisioni prese.

            «Si vede criticamente l’impegno del pareggio di bilancio nel 2013 e il vincolo del taglio del 5 per cento annuo dell’eccesso di debito rispetto al 60 per cento del rapporto debito/pil prescritto dall’Europa. Signori economisti, non è questo governo che ha sottoscritto questi impegni» — Mario Monti

            Chiaramente non è sufficiente valutare solo chi incrementi le tasse ma anche chi faccia il “gioco del cerino” col debito.

            I governi “tecnici” generalmente sono stati lì ad varare manovre impopolari per restituire il governo ai “politici intonsi” al giro successivo.

            Con Monti che doveva essere “tecnico” si è cambiato temporaneamente registro (fino al passo di lato ed al “fadeout/dissolvenza” di scelta civica) sfruttandone la relativa non “impopolarità”.

          • Tenerone Dolcissimo

            Caro allora ditelo, mi sembra che il processo alle intenzioni lo faccia tu.
            Certo possiamo pensare che Berlusca abbia avuto un orgasmo quando è entrato in vigore l’euro, ma i fatti sono che è stato prima sputtanato e poi cacciato a calci dalla nomenklatura UE

          • Sul “passo di lato” di berlusconi parecchie “sceneggiature” sono state scritte dai registi dei media ma resta il fatto che l’Italia avesse il fianco esposto verso chi non è solito fare beneficenza e non ha interesse ad ingraziarsi gli elettori italiani, figuriamoci a rimanere col cerino in mano.

            Chissà quanto diverse sarebbero state le “soluzioni” di Berlusconi. Avesse fatto dichiarazioni perentorie durante tutto il governo Monti lo avremmo saputo.

      • @Roberto B.
        Dice qualcosa il nome Yalta?
        “Merkel e quegli altri signori” e “chiunque altro si voglia” attraverso i loro servitori dalle carriere splendide hanno destabilizzato e desertificato l’Italia”?
        E’ vero il Britannia è una carretta del mare!
        Domandina: come mai l’Italia, e non l’inghilterra che pure aveva la spina dell’Ira, o la Spagna, o i Paesi dell’ex Est, è stata per molto tempo dilaniata dal terrorismo?
        Come mai recentemente una Cancelliera e un Ambasciatore si sono permessi di dire agli italiani come votare sul referendum?

        • Beh, ma se Sua Maestà Mswati III, il Re dello Swaziland (santa Wikipedia!), se ne uscisse a raccomandare agli italiani su come votare al referendum, non credo che troverebbe grande audience qui da noi, né dai sostenitori del “SI” e neppure da quelli del “NO”.
          Invece Merkel, l’Ambasciatore americano e gli altri qui da noi contano qualcosina, ovvero rappresentano poteri e sistemi in grado di condizionare pesantemente il nostro presente e il nostro futuro.
          Ma questo è possibile perché qui c’è gente che fa da cassa di risonanza e sposa le loro tesi, spesso dimostrandosi più realista del re.
          Quei poteri e quei sistemi fanno evidentemente i loro interessi, forse, e anche se i loro interessi non sembrano coincidere con i nostri, non possiamo prendercela con loro più di tanto.
          Possiamo invece prendercela con chi qui da noi gli fa da sponda e rappresenta la testa di ponte di lor signori. Mettiamo al muro (metaforicamente parlando, anche se c’è chi lo farebbe davvero!), questi “amici del giaguaro” e poi ne riparliamo.
          Io poi vorrei che ci mettessimo d’accordo sulla risposta alla seguente domanda: “è meglio uno spavento senza fine, oppure una fine spaventosa?”.
          Teniamo bene in mente a situazione della Grecia, prima di rispondere a questa domanda.

          • Vada per Msawati, ma se piglia il piccio uno dei re del Golfo Persico, non mi raccomanderei a Santa Wikipedia.

        • Tenerone Dolcissimo

          Questa è un ottima domanda. Ricordo che illo tempore si parlava di un terrorismo italiano finalizzato a deindustrializzare l’Italia esattamente come l’euro.
          D’altronde come mai le BR sparavano ai capetti di fabbrica che poi erano operai come gli altri, solo piu’ qualificato e che guadagnavano solo il 10% in piu’.
          Come mai nessuno burocrate delllo stato strapagato venne mai gambizzato???

        • Questo Roberto B. non sono io.
          Comunque, posso essere d’accordo sul nome di uno dei primi responsabili dei nostri attuali guai.
          Ma Ciampi era fuori dai giochi da parecchi anni e ormai è fuori anche dal mondo visibile. Invece i suoi continuatori sono in mezzo a noi, vivi e vegeti (anche se Berlusconi sembrerebbe essere piuttosto malconcio, tanto da farsi ricoverare, come ho letto, in una clinica a NY. A meno che non si tratti dell’ennesimo escamotage per sfilarsi da qualche sua pendenza giudiziaria).

          • Tenerone Dolcissimo

            Non mi risulta che Berlusconi abbia mai minacciato di cacciare dalle banche in cui lavoravano i figli dei politici che si opponevano al progetto Euro, come fece Ciampi.
            L’antiberlusconismo è una brutta bestia ed acceca.
            Forse Berlusconi si sarà calato le braghe davanti alla mafia UE -cosa comprensibile considerato il trattamento riservatogli e il fatto che opporsi avrebbe danneggiato non solo lui ma tutti i dipendenti mediaset e le loro famiglie – ma questo non è sufficiente per considerarlo un collaborazionista.
            Insomma non si può mettere sullo stesso piano una ragazza italiana che diveniva l’amante di un ufficiale nazista magari per mangiare con chi collaborava con lo stesso ufficiale nazista per stanare gli ebrei e trucidarli.

          • @ Roberto B.
            Vero, quel Roberto B. paragemellare non sei tu, ma io, che ho pensato a Ciampi, mentre rispondevo a te. Posso assicurare che durante ascoltavo Dusty Springfield e non Patty Pravo.

  • Intervento interessante, che ci insegna a non fare di tutta l’erba un fascio e a non travisare le élites al potere per un monolite dotato di un piano d’azione unitario e onnicomprensivo (come tende a fare il complottismo).

  • Ve la prendete troppo. Vi dice Trilussa come funziona:

    L’ ELEZZIONE DER PRESIDENTE
    (1930)

    Un giorno tutti quanti l’animali
    Sottomessi ar lavoro
    Decisero d’elegge’ un Presidente
    Che je guardasse l’interessi loro.
    C’era la Societa de li Majali,
    La Societa der Toro,
    Er Circolo der Basto e de la Soma,
    La Lega indipendente
    Fra li Somari residenti a Roma,
    C’era la Fratellanza
    De li Gatti soriani, de li Cani,
    De li Cavalli senza vetturini,
    La Lega fra le Vacche, Bovi e affini…
    Tutti pijorno parte a l’adunanza.
    Un Somarello, che pe’ l’ambizzione
    De fasse elegge’ s’era messo addosso
    La pelle d’un leone,
    Disse: – Bestie elettore, io so’ commosso:
    La civirtà, la libbertà, er progresso…
    Ecco er vero programma che ciò io,
    Ch’è l’istesso der popolo! Per cui
    Voterete compatti er nome mio… –
    Defatti venne eletto propio lui.
    Er Somaro, contento, fece un rajo,
    E allora solo er popolo bestione
    S’accorse de lo sbajo
    D’ave’ pijato un ciuccio p’un leone!
    – Miffarolo!… Imbrojone!… Buvattaro!…
    – Ho pijato possesso,
    – Disse allora er Somaro – e nu’ la pianto
    Nemmanco si morite d’accidente;
    Silenzio! e rispettate er Presidente!

    Cordialmente

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.