Monti? Più che un tecnico, una bestia

Il Presidente del Consiglio Monti, nel suo Alto magistero, ci fa sapere che lo Statuto dei diritti dei lavoratori è stato un danno per l’occupazione, perché, ingessando l’economia con troppi diritti per i lavoratori, ha scoraggiato gli investimenti che avrebbero creato lavoro. In effetti, se i lavoratori fossero tenuti 16 ore alla macchina, possibilmente legati con una solida catena, in modo da evitare inutili interruzioni per stupide ragioni fisiologiche, non perdessero tempo in assemblee sindacali, ricevessero un salario di pura sussistenza, come nelle zone interne della Thailandia o della Birmania, sarebbe molto più conveniente investire in Italia e ci sarebbe tanta occupazione in più. Considerando poi che con un trattamento simile, una parte considerevole dei lavoratori non raggiungerebbe l’età della pensione, questo rappresenterebbe un vantaggio per le casse statali, produrrebbe un turn over assai veloce e proprio non ci sarebbe disoccupazione.
Monti è un vero progressista! Però ci deve dare qualche spiegazione su come lavora lui.Recentemente l’illustre economista (il cui ultimo libro risale al 1992, dopo solo interviste e qualche rapporto), ha recentemente ammesso che, in effetti, l’economia italiana è in recessione e che questo è il prodotto delle scelte di austerità fatte dal suo governo. Però questo era necessario per rimettere in ordine i conti.

Peraltro, nel mese di luglio abbiamo appreso che, nonostante il massiccio aumento della pressione fiscale con l’aumento dell’Iva e l’istituzione dell’Imu (insieme a non so quante altre tasse) lo Stato ha incassato il 3% in meno, rispetto al gettito fiscale dell’anno precedente.

Se abbiamo capito bene è successo questo:

1.il debito pubblico è cresciuto rispetto al Pil: infatti se il debito resta alle quotazioni in cui è ed il Pil diminuisce del 2,7-2,8 (vedremo il dato preciso a fine anno, vuol dire che il debito è cresciuto in proporzione

2.la flessione delle attività economiche è stata tale da produrre un gettito fiscale più basso, nonostante gli aumenti decisi

3.pertanto, questo significa che i vantaggi dei tagli alla spesa, in buona parte se ne vanno solo per compensare il calo di introiti

4.la crescita del debito in proporzione al Pil e la flessione del gettito fiscale riducono la possibilità di restituire il capitale preso in prestito, per cui gli investitori vogliono interessi più alti per ricomprare i titoli; e, infatti, lo spread  dopo una momentanea e limitata riduzione è tornato ribaldamente oltre i 500 punti per poi diminuire nuovamente (non sappiamo per quanto) mantenendosi comunque oltre quota 300 ed al limite della sostenibilità

5.tutto questo, poi, significa che quel che resta delle economie realizzate con i tagli se ne vanno per pagare i differenziali di interesse sul debito.

E tutto questo Monti lo chiama “mettere in ordine i conti”. Intervento del tipo: “l’operazione è riuscita, ma l’ammalato è morto”. Uno così, ve lo scegliereste come amministratore di condominio?

Però Monti ci assicura che intravede la fine della crisi, anzi che la sente: forse ha consultato il mago Othelma o i fondi di caffè. Di sicuro, non si capisce sulla base di quali ragionamenti economici si regga una affermazione così perentoria. Molti sostengono che Monti capisce poco di politica ma come economista…! In effetti  Monti, come politico vale poco, ma come economista vale minus quam straminem (siamo persone educate e moderiamo l’espressione).

Ma se Monti in quanto tale è solo una macchietta da avanspettacolo, il montismo è una cosa molto più seria che non va presa sotto gamba (ci torneremo) e la dimostrazione è in questa generale confluenza delle forze politiche, che, non contente del disastro già prodotto, vogliono di più.
In tutto questo la cosa più imbarazzante è l’atteggiamento del Pd che fa scudo con il suo corpo a Monti perché finisca la legislatura e poi si riprenda la nuova con il programma dell’agenda Monti. E che il “montismo” sia qualcosa di più di Monti (che magari il Pd si appresta ad eleggere sul Colle), destinato a durare oltre il suo scalcinato fondatore, lo dice l’atteggiamento isterico del Pd nei confronti del referendum sull’art. 18.

Considerato che, nella migliore ipotesi, il referendum avrà luogo fra 2 anni, nel 2014, e che nel frattempo il Parlamento può modificare la legge per evitare il referendum, perché mai prendersela così calda ora, arrivando a mettere in crisi l’accordo con il suo unico alleato di qualche peso? Il senso, puro è semplice, è che quello è un punto acquisito –al pari degli altri già imposti da Monti- e che non è ammesso che l’elettorato ci metta il becco. Quindi è inutile che Bersani, con aria vanamente pensosa, ci dica che, si, l’agenda Monti bisogna proseguirla, ma contemperandola con imprecisate esigenze sociali: non incanta nessuno, il programma del Pd è in perfetta continuità con Monti e il resto sono chiacchiere.

Va bene amici, andate avanti così ed auguri!

Aldo Giannuli

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Aldo Giannuli

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Comments (33)

  • Più che una bestia è un NAZIBUROCRATE che ha inventato la razza degli evasori come a suo tempo i nazisti inventarono le balle sulla razza ebrea. C’è un problema grande che è l’inefficienza della spesa pubblica e questo compromette il rapporto tra cittadino e Issituzioni. Non si può risolvere il problema di una conduttura rotta, aumentando il flusso dell’acqua che ci passa, bisogna riparare la falla. Evitare gli sprechi per Monti è una cosa inutile, perchè lui aumenta le accise, taglia le pensioni, riforma lo Statuto dei lavoratori….a Monti delle falle non frega niente!!! Le falle sono i megastipendi dei dirigenti di Stato, il numero stratosferico di dirigenti nei Consigli Regionali, gli stanziamenti abnormi per Opere Inutili, i costi del Palazzo di Montecitorio dove un’agendina costa come minimo 1000 euro, quando girato l’angolo dal cartolaio in centro Roma costa 5 euro!!!….è un elenco senza fine, lo spreco in Italia è allucinante!!! E Monti viene sempre qua a batter cassa, ai cittadini allo stremo!! Più che una bestia, è un finto cretino, sclerato egoista che ha una logica da stupido, perchè solo uno stupido, sentendo freddo d’inverno (crisi economica), terrebbe aperte le finestre (spreco) e aumenterebbe la temperatura dei caloriferi (pressione fiscale)!!

  • pure i cani sanno chi è e quali interessi rappresenta monti.e bene fa giannuli a catalogarlo come per quella vigliacca bestia che è,perche è facilissimo attaccare i piu deboli con i mezzi,e le forze repressive di cui dispone,e noi dovremmo fare come i paesi dell america latina,valorizzare la nostra unica risorsa che abbiamo,nazionalizzando la ns manodopera,creando una agenzia di collocamento nazionale,da dove tutti,comprese le multinazionali,dovrebbero per legge attingere per assumere,sconfiggendo in questo modo,la disoccupazione,l evasione,il lavoro nero e la mafia.

  • Quando capiremo che Monti è solo una marionetta che esgue gli ordini che gli vengono dall’alto, sarà troppo tardi. Il tracollo dei PIIGS è stato scritto e programmato da anni ma sembra che i nostri politici siano talmente ciechi da non vedre altro che i braccioli della loro poltrona,
    né i media di regime hanno interesse a informare il popolo bue molto più propenso a
    seguire le vicende del Grande Fratello piuttosto che scendere in piazza. Dunque non diamo la colpa a terzi, i veri responsabili siamo noi che votiamo la feccia

  • mah, superficialotto. il pd ha perlomeno due idee sulla politica del lavoro: una è la linea ichino (che peraltro ha firmato “fermiamo il declino” o una simile montezemolata, a proposito di antipolitica), l’altra è la linea damiano-fassina, e non sono identiche. quale sarà di esse a prevalere è un fatto legato alla maggioranza di governo che avremo al prossimo giro. se avessimo avuto un governo foto di vasto avrebbe prevalso la linea damiano, mentre con un governo di coalizione vince a mani basse la linea ichino.

    insomma, quelli che si dovrebbero ringraziare per il montismo sono di pietro e grillo, anzichè prendersela con bersani, dato che se il pd avesse potuto vincere il suo segretario sarebbe stato l’alternativa a monti. e invece pd e grillo non si vogliono coalizzare, al massimo facendo sperare in quei fessi dei loro elettori una fumosa alleanza post elettorale per non fare nulla, soprattutto grazie a quel testa fina di tonino che ama prendere per i fondelli la gente (e io ci sono cascato*) a fare la vittima dicendo che non lo vogliono nel centrosinistra mentre invece stava mettendosi d’accordo con grillo, e quindi niente foto di vasto e niente governo di centrosinistra, dato che ogni volta che non vincerebbe berlusconi alle elezioni politiche in italia si inzia a parlare di kasta, la tradizione iniziata dal corriere, che quando c’era prodi ebbe la brillante idea di inserire a p.2 le inkieste anikasta di gian antonio stella. e oggi siamo più antikasta che mai, per mettere il problema tra parentesi davanti al prossimo governo di centrodestra, che sarà sempre con la ‘ggente e per la ‘ggente, prima con berlusconi, oggi con renzi e grillo.
    il montismo e il grillismo sono figli della delegittimazione politica fomentata dai media di cui ho parlato, e possono esistere solo insieme. ah, e tanto per parlare di “nè destra nè sinistra”, guarda cosa dice grillo:

    “Quando un’azienda assume un impiegato o un operaio, in realtà assume anche lo Stato. Paga due, prende uno. In queste condizioni è difficile impedire alle aziende italiane di andarsene, spesso per motivi di pura sopravvivenza. Invece di accanirsi sull’articolo 18 e sul licenziamento libero, è urgente un nuovo articolo 18 bis per diminuire il carico fiscale sui lavoratori e sulle imprese. L’IRAP va cancellato.”

    un nuovo articolo 18 bis che tolga le tasse? ma siamo seri? se è questo il livello della protesta nei confronti della riforma fornero, mi sembra logico che verremo sempre infinocchiati da neoliberisti di varia natura…

    * un pò come quando diceva di essere contro il ponte e poi ha salvato la società ponte sullo stretto di messina

  • Mi trovo perfettamente d’accordo con lei professor Giannuli; Monti mi ricorda sempre di più l’ennesimo apprendista stregone del liberismo più sfrenato e selvaggio che abbiamo visto all’opera nell’ultimo ventennio, con i pessimi risultati che sono davanti a noi.
    Comincio a pensare però che questi risultati siano voluti da Monti stesso, che è poi il rappresentante in Italia di quelle élites anglosassoni suoi sponsor, perchè rispondono al criminale loro progetto di indebolire la classe media e riportarci a una divisione della società medioevale, con pochi ricchi e moltissimi disagiati costretti a vendere la propria forza lavoro in condizioni sempre peggiori.
    In tutto questo il ruolo del Pd e dei suoi scherani è quello degli utili idioti o nella migliore delle ipotesi, quella di un partito specchietto per le allodole per far credere ai sempre meno delle classi popolari che ci credono ancora, che ci saranno misure sociali che attenueranno la crisi.
    Ragion per cui auspico la discesa a livello di prefisso telefonico del consenso elettorale del Pd alle prossime elezioni

  • Segnalo questo articolo sull’evaporative cooling:
    http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/09/17/caterina-da-livorno-alla-california-con-litalia-nel-cuore-ma-guai-a-tornarci/354551/

    Si tratta di una ragazza che avrebbe inventato un frigorifero senza consumi elettrici, basato sull’evaporazione (anche noi facciamo lo stesso, con la traspirazione). Ha cercato di interessare al progetto provincia, regione, universita’, niente da fare. Loro non stanno li’ per facilitare i progetti, ma per ostacolarli, e per dirottare le risorse in modo da farci la cresta, direttamente, indirettamente, a carambola, o a friscone.
    Il tutto legalmente (beh, non sempre). Come si fa? Facile, basta avere una selva normativa ingestibile e contraddittoria, una grossa ingerenza delle cordate politico-sindacali che avviluppa il tutto, et voila’, la pappa e’ pronta, si magna!
    Che c’entra Monti? Il problema come sempre e’ quello delle riforme liberali, non realizzate da nessuno in 150 anni di storia unitaria. Le riforme da noi, che siano liberali o socialiste, hanno una sola ricaduta, quella di aumentare il prelievo forzoso ai danni delle imprese e dei lavoratori, e a favore delle caste. Per favore, evitiamo di parlare di “Casta”, come se i politici fossero un tumore estraneo. Vogliamo parlare dei notai, dei medici, dei tassisti, dei giornalisti, dei professori universitari? Fra un po’ ci ritroveremo con la casta dei becchini e quella dei venditori ambulanti abusivi ma radicati ul territorio.
    Andiamo verso il sistema da cui l’India cerca disperatamente di uscire. Ora tu, partito che eredita dal PCI il ruolo di principale forza della sinistra, ti trovi in un governo che deve tagliare, comprimere il credito, abbassare il salario diretto e quello sociale, vendere e svendere tutto, e non sei neanche capace di chiedere qualche timida riforma di tipo liberale? Riforme a costo negativo, sia chiaro, perche’ anzi da esse deriverebbe un aumento della competitivita’, dell’innovazione, della possibilita’ di ascesa sociale e di sbocco occupazionale per i giovani. Eh, ma il consenso.. ma non c’e’ mai stato un governo con queste dimensioni del consenso parlamentare (escludendo il ventennio fascista), e sulla riforma delle pensioni, e sull’art. 18 si e’ ben visto.
    La verita’ e’ che questo partito, il PD, e’ completamente contrario a ogni tipo di riforma che non sia un facile strumento di ulteriore saccheggio delle risorse delle imprese e dei lavoratori italiani, e di mantenimento ai margini del mondo economico dei ragazzi e dei giovani (chiamare i quali, ormai cinquantenni, ragazzi, scusate, mi vergogno).
    L’unica ragione sociale che li tiene insieme e’ il loro arricchimento come sistema di caste parassitarie in combutta, con alla sommita’ naturalmente il mondo dei quattrini veri, il capitale finanziario.
    Monti lascera’, e il peggio sara’ il successivo montismo. Che gia’ e’ nato, nella sconcertante sceneggiata delle primarie del PD, quando si e’ sentito esaltare da parte di Renzi come faro industriale Marchionne. In un paese normale, un soggetto che si candida addirittura a fare il premier, e che propone come modello un manager che e’ riuscito a ridurre la capacita’ produttiva della sua azienda del 75%, cioe’ ne ha devastato i tre quarti, sarebbe rincorso dagli infermieri per in necessario TSO. Invece da noi esprimerebbe ma guarda un po’ una linea di politica economica “liberista”, sic, e infatti l’altro cialtrone, Berlusconi non ha perso tempo, e ne ha subito rilevato le affinita’ elettive, dandogli addirittura affettuosamente del “socialdemocratico”, il che fa capire quale sia il livello del dibattito politico, in cui le parole non hanno piu’ alcun senso, e quel che conta e’ ben altro.
    Ma non ci si faccia ingannare da questi esempi alla Toto’, quelli che parlano con finta seriosita’ non sono da meno, infatti nella loro seriosita’ non hanno proposto assolutamente nulla, se non continuare a occupare saldamente il potere, e continuare allegramente il saccheggio.

  • Però, per onestà, va detto anche che siamo tornati in attivo sulla bilancia commerciale, con un avanzo record dal 98. Questo indicatore solitamente anticipa un miglioramento della sotenibilità finanziaria (se il saldo tra il deflusso di capitali verso l’estero, che sta avvenendo nel nostro paese, (valore con segno negativo) e l’avanzo commerciale (valore con segno positivo) sarà maggiore di zero).

    Non sono un fan di Monti e non sono d’accordo sul merito di come si è ottenuto questo avanzo (giù botte alla classi subordinate per diminuire i – già peraltro bassi – livelli di consumo che andavano ad alimentare deficit nel commercio con l’estero). Inoltre, quello che si sta cercando di fare per aumentare la competività è, spudoratamente, fare aumentare la disoccupazione, nella (malsana) convinzione che questo determinerà un abbassamento del costo del lavoro, secondo i dettami del più ottuso neoliberismo.

    Però, ecco, non possiamo disconoscere che l’attivo di bilancia commerciale sia già un obiettivo parziale che va nel senso di un miglioramento dei fondamentali macroeconomici del nostro paese (ripeto: si sarebbe potuto ottenere anche con misure alternative e diversamente calibrate al livello di classi sociali).

  • La cosa incredibile è che confessano le atrocità che compiono, nessuno gli dice nulla e in compenso fanno girare sondaggi in cui Monti è al 50 e passa %, invece il governo qualcosa meno del 40 e un pezzo %. Ma dove c…o li fanno sti sondaggi? Spero che i guai in cui ci troviamo non ci facciano dimenticare quando voteremo chi li ha provocati. O che qualche notizia positiva ci provochi un attacco di smemorite. In quanto al voto, sono del parere che più ne prende il M5S più è alta la probabilità che il tavolo salti. Poi si vedrà.
    p.s.: bell’articolo.

  • Il montismo a mio vedere è un’ottima scusa per questa classe politica per restare gattopardescamente attaccata alle proprie poltrone. (mi viene in mente questa vignetta di qualche giorno fa, che si applica pari pari a partiti diversi dal PD http://st.ilfattoquotidiano.it/wp-content/uploads/2012/09/strip-disegni-vestivamo.jpg?47e3a5 ). Per il resto non credo di aver mai sentito un economista definire monti come grande economista, è abbastanza noto che abbia prodotto pochissima ricerca, tra cui credo nulla di rilevante.
    Mi fa poi piacere notare che, almeno su questi punti, Aldo si trova in completa sintonia con il turbo-liberista (così pare) manifesto di Fermare il Declino (non me ne voglia per la frecciata 🙂 ) e che per una volta mi trova completamente d’accordo, chissà mai che non cominci ad accadere sempre più spesso.

  • A giandavide:
    Il PD sostiene e si fa promotore di politiche economiche da chicago boys, a che pro quindi stare a cercare improbabili colpevoli dell’impossibilità del centrosinistra di governare? (Su Prodi stenderei un velo pietoso visto che la sua azione politico-economica si è costantemente indirizzata alla demolizione e svendita dell’industria nazionale…).

    A Francesco Acanfora.
    Il fatto quotidiano, come tutta la stampa e gli opinionisti nostrani ha un’inguaribile passione per l’incensamento del modello anglosassone, che ogni 3×2 vengono proposti come modello che funziona, peccato che a fronte di tante belle storie, sistematicamente ci si rende conto che rimangono sempre tali.
    Personalmente vorrei che venisse abbandonato il provincialismo che ci porta costantemente a inseguire modelli altrui, che a parole dovrebbero farci vivere in un mondo migliore mentre in realtà nuotiamo nello stesso sterco da decenni (anche e soprattutto in tema di sviluppo tecnologico che la vita ce l’ha migliorata proprio poco).

  • Non ci sto. La ricerca americana e’ all’avanguardia, ed e’ in grado di generare ricadute industriali e occupazionali rilevantissime. Cio’ produce aziende con attivi di centinaia di miliardi. La ricerca europea, con il modello del CERN, non ha tentato di copiare provincialmente il modello americano, ma di mettersi in condizioni di competere si’. E CI E’ RIUSCITO.
    Che cosa c’entri il fatto quotidiano, T.S., non riesco proprio a immaginarlo. Allora va bene cosi’ come stiamo, e ci teniamo provincialmente i ladri di polli per cui la regione Sicilia surclassa la Casa Bianca, in quanto riguarda il numero di dipendenti e la loro retribuzione, e i giovani tutti a casa a rimediare la paghetta della mamma e della nonna fino ai 50 anni di eta’, e facciamo i superiori con gli americani che sono evidentemente scemi.
    Vorrei far notare che le riforme liberali di cui facevo cenno non sembrano peraltro in alcun modo esclusive degli USA, infatti sembrano piuttosto comuni e acquisite nella cugina Francia, o nella severa Germania, o nella sbarazzina Olanda. Ma noi, per non fare i provinciali, ci teniamo le nostre meravigliose Universita’, che in tutte le classifiche mondiali sono ai primissimi posti, noi siamo superiori a queste interessate maldicenze.

  • Caro Francesco,
    Scrivere che la ricerca americana è all’avanguardia è come dire tutto e niente.
    Andiamo con ordine:
    1) in cosa è da sempre all’avanguardia la ricerca americana?
    Nel settore della difesa (che ha fatto nascere il settore elettronico/informatico) e secondariamente nell’industria degli idrocarburi e della produzione agricola massificata, tutta roba che sta ammazzando il pianeta in cui viviamo.
    Sfido io a trovare un ritrovato della ricerca statunitense dell’ultimo secolo che abbia, prima di tutto, migliorato seriamente la vita dell’uomo comune. A me viene in mente solo il vaccino di Sabin che non era farina anglosassone.
    2) la ricerca americana produce aziende con centinaia di miliardi d’attivo che però restano saldamente in mano della dirigenza. Non a caso, a fronte di società come Apple, Microsoft o IBM, gli Stati Uniti sono un paese che lavorativamente parlando, negli ultimi 3 decenni è andato in progressivo e catastrofico declino al punto da trasformarsi in una nazione di precariato totale che fabbrica essenzialmente brevetti (spesso sconclusionati) e importa dall’estero praticamente tutto ciò che consuma, in soldoni il sistema socio-economico-produttivo più scriteriato che si possa immaginare (a meno di non essere un manager o consulente finanziario di una delle suddette aziende).
    3) quando parlo di provincialismo non intendo certo esaltare gli sprechi nostrani (che per giunta sono dovunque, prova a documentarti su quanto costano le sole vacanze estive del presidente americano oppure l’aria condizionata per le truppe USA d’occupazione in Afghanistan per non parlare delle buone uscite miliardarie dei manager delle banche d’affari che fecero scoppiare la bolla nel 2008), ma semplicemente “denunciare” il fatto che i paesi dei balocchi al di fuori dei nostri confini non esistono e che faremmo meglio a pensare alle nostre eccellenze piuttosto che guardare sempre con malinconica invidia all’erba del vicino.

    Personalmente, se cerco un modello di sviluppo industriale improntato sulla ricerca che sia anche virtuoso guardo alla Olivetti di Adriano Olivetti, non certo agli Stati Uniti.

    PS: il Fatto Quotidiano l’ho tirato in ballo perché il tuo link si riferiva a un articolo di quel giornale e perché più di una volta ho riscontrato nei loro scritti una mancanza di critica notevole nei confronti del modello anglosassone ma non solo (per dire avessi letto su qualche quotidiano un’analisi seria sul piano economico di Hollande che sta facendo le stesse cose per cui Sarkozy era criticato in ogni dove)

    • bhe ad essere onesti non è solo in quei campi che la ricerca americana è più avanti e non è neppure vero che dalle scoperte in materia petrolifera o agriucola siano deriuvati solo disastri ambientali. Non amo affatto gli americani, però la verità ha le sue esigenze

  • Buonasera professore,

    In effetti, dopo aver inviato il messaggio ho pensato che sarebbe stato più corretto scrivere “energetica” al posto di petrolifera, “alimentare” al posto di “agricola” e aggiungere la ricerca chimico-farmaceutica.
    Personalmente, però, non trovo che la sostanza cambi molto, la ricerca per come è concepita oggi non è fatta per migliorare la vita della gente.

  • @ t.s
    riguardo al pd chicago boys, ho già detto che ci sono posizioni diverse, e le ho citate. se per te sono tutti uguali forse non hai gli strumenti culturali per distinguere. se fai vedere a un selvaggio la gioconda e la pubblicità della coca cola, penserà che sono uguali, dato che non ha gli strumenti culturali per distinguere. trovo che in molti degli integralisti grillini che hanno commentato in questa pagina si riscontrino situazioni simili, solo che ci sono meno giustificazioni in questo caso, e si intravede la triste realtà: gli italiani si sono abbandonati all’orrore e oramai pensano nel modo limitato a cui il berlusconismo li ha abituati.

    inoltre, riguardo al pensiero di chicago, basta leggere grillo o aldo e si troveranno simili (se non maggiori) affinità piuttosto che nella politica pd, come è stato già notato da un altro commentatore, dato che mi sembra che l’aria che tiri sia quella del meno tasse per tutti e meno spesa pubblica. poi, se vogliamo parlare delle coop e dei loro interessi difesi dal pd, parliamone, ma questo è clientelismo, non è certo neoliberismo.

    ad acanfora manco rispondo, dato che dopo giannino renzi e zingales inizio ad avere i cosiddetti abbastanza pieni di ‘ste buffonate populiste e iperliberiste, e non sento il bisogno di leggere altre sciocchezze simili, ma mi accontento di manifestare un certo disprezzo altezzoso.

  • Penso che Monti sia stato messo al governo per continuare la linea politica che Berlusconi, per sua manifesta incapacità e disinteresse non ha voluto o saputo portare avanti. Napolitano in fondo ha rispettato pedissequamente gli equilibri presenti nel Parlamento, nominando la persona più idonea a rappresentarne le tendenze politiche dominanti. Indubbiamente Napolitano avrebbe potuto e dovuto fare di più, ma in fondo ha interpretato il ruolo di conservatore e la visione elitaria della società che lo caratterizzano. Bisogna anche accettare il fatto che il PD fin dall’inizio ha accettato questo modello sociale ed economico che ora sta andando in crisi e che probabilmente non è in grado di elaborarne uno differente. Napolitano ha tolto dall’imbarazzo il PD assegnando ad un uomo di destra le politiche che lo stesso partito avrebbe messo in campo, perdendo altri elettori e la possibilità di una vittoria futura.Il vero imbarazzo del PD è che oggi, nella società dell’informazione, la subalternità sociale non coincide più con l’ignoranza e quindi la supina accettazione delle ingiustizie. Adesso la gente è in grado di organizzare iniziative politiche autonome dalle indicazioni di partito e creare iniziative e movimenti di opposizione civile più aderenti ai veri temi d’interesse comune. Purtroppo i tempi di una simile alternativa sono troppo lunghi per il momento storico corrente e tutti sentiamo la necessità di rivolgerci ad una persona o a un ristretto gruppo in grado di coagulare il dissenso e proporre una convincente alternativa politica ed economica.

  • Caro giandavide,

    Tante conclusioni nel tuo discorso, ma tutte prive di sostanza perché basate su considerazioni che dalla mia bocca non sono mai uscite.
    Anche in questo caso andiamo per punti.
    1) Per quale motivo tiri in ballo i grillini e mi ci butti in mezzo quando io nemmeno li ho nominati di striscio? Sicuramente sono in mala fede, ma il tuo modo di porti ed esprimerti mostra la canonica mania di persecuzione che affligge l’elettore di sinistra. Tutti ce l’hanno con lui e la colpa degli insuccessi del partito è sempre di altri.

    2) Da uomo della strada i voli pindarici sulle varie correnti economiche del PD le lascio ai “commentatori”, io guardo la sostanza e in 20 anni di seconda repubblica dai PDS, poi DS poi PD, di sinistra non è uscito niente.
    Visto che io non ho gli strumenti culturali (come i selvaggi, che sono tali in base a chissà quale superiorità che t’appartiene…) spiegami in due parole dove stava il PD quando il mondo del lavoro è stato fatto a pezzi dal precariato, quando l’industria nazionale è stata svenduta e delocalizzata, quando la FIAT scardinava la contrattazione nazionale di lavoro, e quando siamo rimasti incatenati a un modello di sviluppo basato sulla cementificazione del territorio, e le produzioni industriali a basso valore aggiunto. Il clientelismo è una spiegazione un po’ riduttiva per giustificare tutto questo sfascio.

  • @ t.s.

    1 mania di persecuzione? due sono i casi: o il berlusconismo andava bene e quindi non ha fatto danni, o il berlusconismo non andava bene e, oltre ad averci portato sulla soglia del default, ha rimbecillito milioni di italiani che sono arrivati al punto di farsi rubare le mutande dal banana senza accorgersene. ecco, io credo che il caso sia il secondo, e che l’eleottore italiano non sia assolutamente stato intelligente. piuttosto mi sembra molto stretta la strada che proponi: il berlusconismo deve essere considerato una normale manifestazione politica, in caso contrario si soffre di “manie di persecuzione da elettore di sinistra”. a questo punto potresti ipotizzare che sono anche “un coglione” “antropologicamente diverso dalla razza umana”, in modo da riprendere in modo ancora più evidente il lessico del berlusca che tanto ti piace

    2) guarda io soffro poco quelli che dicono che è tutto uguale: non ci sono due cose uguali nela realtà, e l’uguaglianza è un’operazione che il cervello fa per fare meno fatica, non per relazionarsi meglio con la realtà. per il tuo discorso anche keynes e friedman dovrebbero essere uguali, tanto sono tutti e due capitalisti. e in fondo chi non conosce nessuno dei due ti potrebbe dare anche ragione. ma è solo questione di ignoranza.

    per il resto il clientelismo, il nepotismo e la corruzione spiegano molto meglio le sorti del pd che l’ascrizione al neoliberismo chicaghese, cosa che peraltro non mi confermi con nessun dato e che risulta essere una tua sensazione a pelle o una serie di parole in libertà in stile futurista, insomma roba inutile, indice di una lettura scarsa e ideologizzata. poi quando attribuisci le responsabilità che sono della nostra scarsissima classe imprenditoriale al pd il cerchio si quadra: sembra proprio che non hai capito una mazza, e che confondi imprenditori e politici, ma neghi l’esistenza del clientelismo….

  • Con il governo Monti si è verificata una netta spaccatura del blocco storico che per decenni aveva ottusamente sostenuto Berlusconi sperando che facesse il loro interesse. Il blocco storico che ha sostenuto Berlusconi ha visto uniti Confindustria, e altri poteri forti, e ceti popolari che votavano Lega e Pdl.
    Poi non è stato più possibile andare avanti. Ve li ricordate i proclami della Marcegaglia? Ve li ricordate i ripetuti questo è “l’ultimo appello” al governo Berlusconi? Di ultimi appelli ce ne sono stati a decine, e poi alla fine è stato superato il limite. I poteri forti hanno detto stop. Che fare? Offrire una sponda ai poteri forti? Andare alle elezioni?
    Più razionale, calcolo più corretto è stato offrire una sponda.
    La spaccatura del blocco storico che ha garantito lunga vita al berlusconismo significa di per sé un radicale cambiamento della mentalità e delle idee politiche degli italiani? No di certo, perché la responsabilità di rompere se la sono presa i poteri forti, non di certo il popolo. L’Italia è e resta un paese di destra profondamente malato di berlusconismo (edonismo individualista e narcisita). Se il lato politico del berlusconismo non è più credibile, permane l’antropologia del berlusconismo, permane lo stile umano. Con questo aspetto culturale, che rischia di generare una sconfitta nel referendum sull’articolo 18 (qualcuno si ricorda il referendum sulla scala mobile? memoria corta?) bisogna fare i conti perché rischia di avere un peso politico assai maggiore di altri aspetti più politici.
    Ricostruire un blocco storico significa anche saper dar risposte concrete, soluzioni concrete ai problemi. Le chiacchiere ideologiche verniciate di rosso, apparentemente di sinistra, non riempiono la pancia di nessuno.
    Ristudiare Gramsci e il concetto di egemonia che è meglio. Cominciare pazientemente a costruire egemonia, elaborando pratiche teorie a tutti livelli, da una socializzazione che parta da un antropologia più umana, alla demolizione prudente e condivisa delle mille caste e dei mille privilegi. Sì, demolizione prudente, condivisa e soprattutto sostenibile. Supponiamo che un governo qualunque con una bacchetta magica riesca a individuare tutte le false pensioni (invalidità, vecchiaia, ecc.) che ci sono in Italia. Qualche milione di persone sarebbe messo letteralmente alla fame da un giorno all’altro: è una scelta socialmente e umanamente sostenibile?

  • Per vedere le cose in maggiore dettaglio, serve certamente il microscopio, ma quando si fa così, si perde il quadro di assieme. Prima occorrerebbe conseguire questa visione più generale, e poi, se strettamente necessario (e chi l’ha detto che lo sia?), si può anche prendere il microscopio.
    Stare al microscopio ed insultare l’amico che ti dice che il sole è già sorto senza che tu te ne accorgessi, non mi pare una cosa di grande intelligenza, così di primo acchito…

  • Caro giandavide,

    Fortuna che in Italia ci sono persone come te che hanno la verità in tasca, senza saremmo tutti perduti.
    Vista la tua pessima abitudine di rifugiarti nella retorica e nell’attacco personale più o meno velato piuttosto che rispondere ai quesiti che ti vengono posti continuo con l’elenco numerato:

    1) siamo passati dal grillismo al berlusconismo (anche questo l’hai tirato in ballo tu, non mi risulta d’averti presentato la tessera del PDL o il gagliardetto del Milan a insindacabile prova della mie fede cieca nel cavaliere).
    Al prossimo giro mi devo attendere d’essere ascritto alle fila del fu Movimento Sociale?

    Tornando nel merito, il berlusconismo ha dominato per 20 anni perché la sinistra è stata completamente assente.
    Era della sinistra il compito di fare una legge sul conflitto d’interessi che tenesse personaggi come Berlusconi fuori dalla politica, ma nei governi di sinistra che si sono succeduti a quelli di Berlusconi non s’è mai visto nulla di simile (hai voglia poi a sputare sul popolo becero quando non hai fatto nulla per tutelarlo da un monopolio mediatico schifosamente scadente)
    Torno, quindi, a quanto scritto in precedenza: perché continuare a “giustificare” le mancanze della sinistra tirando in ballo gli antagonisti che ha avuto negli ultimi due decenni? Forse perché non si vuole fare autocritica o peggio ancora scoprire definitivamente gli altarini di un partito autoreferenziale, che vive per tutelare le rendite acquisite dalla dirigenza in decenni di lotte di militanti che sognavano qualcosa di diverso o più banalmente di meglio nella loro vita?

    2) Del tuo parere in merito a chi pensa che siano tutti uguali non sono minimamente interessato, sono invece ansioso di avere risposta in merito ai quesiti che ti ho posto:
    – che ha fatto la sinistra per il precariato?
    – che ha fatto la sinistra nel momento in cui il patrimonio industriale pubblico veniva svenduto a pescecani nazionali ed esteri?
    – che ha fatto la sinistra in merito all’elaborazione di un modello di sviluppo che vada oltre la contabilizzazione del PIL?

    Circa l’imprenditoria, essa opera in base a ciò che gli consentono le leggi create dalla politica, quindi se la politica non si pronuncia su certe tematiche o peggio si pronuncia solo in funzione dell’imprenditoria è puerile poi prendersela con quest’ultima se tutto va a ramengo, visto che per definizione l’imprenditore s’interessa in prima battuta al suo profitto e poi (magari) al resto.
    Quindi, se hai così voglia di fare il saccente circa Friedman e Keynes, elargendo botte di ignorante a destra e manca, ti pregherei di rivolgerti in prima battuta alla dirigenza del PD
    Premurati anche di leggere correttamente ciò a cui replichi, perché nel mio messaggio non ho negato l’esistenza del clientelismo ma ne ho ridimensionato la funzione all’interno dello sfascio a sinistra.

  • @ t.s

    1) berlusconi ha governato per 20 anni perchè gli italiani lo hanno votato, e perchè non hanno mai votato a sufficienza i partiti di sinistra, il resto è chiacchiera. ora il punto è: dopo questi 20 anni siamo migliori o peggiori? sicuramente gli italiani non hanno una cultura tale da fare capire loro che liberismo e socialdemocrazia sono due cose molto diverse, e il pd odierno, come anche grillo e gli altri partiti, sono figli di questa mutilazione culturale.

    2)mi sembra che poni alquanto male le domande. “la sinistra” per me significa una serie concreta di idee politiche, e tra di esse attualmente c’è la lotta al precariato. tu usi il termine “sinistra” come ridicola generalizzazione, mettendo insieme di tutto un pò. prima ti limitavi a dire che nel pd la pensavano tutti allo stesso modo, che è un pò come dire che i francobolli sono tutti uguali e cosa simili. ora siamo arrivati ai discorsi astratti: “la sinistra”. un pò come dire “i negri”…
    per il resto leggiti le posizioni di damiano e quella di ichino, come ho detto prima, e ti accorgerai che sono diverse tra di loro, e che una è più keynesiana e l’altra è più neoliberal. ah, avrei dovuto usare il condizonale, dato che non dovrei supporre che tu conosca i due citati: mai sopravvalutare il proprio interlocutore…

  • “La società può permettersi un saggio di inflazione meno elevato o addirittura nullo, purché sia disposta a pagarne il prezzo in termini di disoccupazione “.(Robert Solow)

    può essere che l’obbiettivo del governo sia in realtà, in stile germanico, un controllo ossessivo dell’inflazione più che la messa in ordine dei conti in sè?

    per quanto bestia, monti non era veramente in grado di aspettarsi che l’aumento delle tasse facesse diminuire il gettito e il PIL?

  • Caro giandavide,

    Berlusconi ha dominato perché il principale partito di sinistra italiano è stato più impegnato a rifarsi il trucco per annacquare il ricordo del proprio passato (condendo il tutto con abbondanti dosi di becera spartizione di poltrone) piuttosto che fare il punto sulle esigenze del proprio elettorato, reinventandosi di conseguenza.
    Tu continui a tirare in ballo le correnti economiche del PD e io ti rispondo che nell’oggettività dei fatti le tue considerazioni sono irrilevanti perché il PD di sinistra non ha fatto nulla e niente lascia supporre che lo farà in futuro.
    Un partito con una solida base ideale di sinistra non avrebbe contribuito a varare la legge Treu e a demolire le aziende di stato svendute ai primi venuti, come non avrebbe sollevato gli scudi a sostegno della Fiat di Marchionne all’indomani dei referendum per Pomigliano e Mirafiori e via dicendo.
    Se tutto questo non ti è sufficiente per capire che a me e a buona parte dell’elettorato di sinistra le dissertazioni sulle varie “correnti” intere al partito, interessano a livello meramente didascalico, faresti meglio a riconsiderare d’essere l’unico sveglio in un paese di scemi.

  • @ t. s.

    devo dire che è pià produttivo parlare con un tostapane che parlare con te.
    il centrosinistra di solito ha perso o ha avuto maggioranze risicate per cui i governi prodi sono durati al massimo due anni. il resto è stato tutto centrodestra. gli italiani peraltro non hanno mai avuto molto da ridire riguardo alla svolta liberista del pd, e non sono stati in grado di chiedere un partito diverso perchè non sono stati in grado di immaginarsi qualcosa di diverso dal neoliberismo imperante che ci propinano tutti in quest’epoca.
    il punto è che sono diverse le nostre propsettive: io sono materialista, non credo che le istituzioni regalino diritti ai cittadini, che invece le cose se le devono conquistare. tu dai la colpa ai “cattivi rqappresentanti” come se il buon rappresentante sia una cosa che gesù ci manda dal cielo e che se gli italiani sono governati da ideologie di destra la colpa è di dalema. mentre io dico proprio il contrario: gli italiani sono dei soggetti beceri e incapaci di scegliere qualcosa di diverso dal neoliberismo dato che sono una massa di caproni, e quindi sono governati da gente come d’alema dato che non si meritano niente di meglio e dato che non sono stati capaci di chiedere, anche con manifestazioni congressi e proteste diffuse, che in altri paesi sarebbero normalissime, rappresentanti migliori di dalema. preferiscono buttarsi su partiti personali piene di tendenze di estrema destra sperando che facciano qualcosa di sinistra.
    e al massimo si lamentano in modo irrilevante su come sono cattivi i piddini, sperando che grillo, o direttamente dio, gli regalino dei rappresentanti nuovi. tanti auguri con questi ragionamenti quindi, solo che vi consiglio di iniziare anche un pò a pregare: se vi basate solo sulle speranze, almeno integratele con qualche stupido rito in modo che soddisfino meglio il vostro ego

  • e poi, leggiti cosa dice damiano, è molto più a sinistra di grillo. due cose quasi a caso.

    http://www.agenparl.it/articoli/news/politica/20120207-art-18-damiano-pd-bene-de-benedetti-c-e-gia-liberta-di-licenziamento-in-italia

    http://www.pietroichino.it/?p=18568

    se paragonato con grillo, il pd rimane un partito di sinistra e mentre i 5 stelle condividono molte delle impostazioni neoliberiste che hanno animato il nostro centrodestra, come mostra l’articolo di grillo già citato. e questo non perchè il pd è un buon partito di sinistra, ma perchè il partito di grillo è un partito per molti versi di destra solo che i suoi simpatizzanti non se ne accorgono, dato che o non hanno la cultura politica eccetera eccetera, o sono disperati e sono pronti ad imbarcarsi nel carro del primo pagliaccio che passa

    ah, e infine, trovo questa frase ridicola: “Tu continui a tirare in ballo le correnti economiche del PD e io ti rispondo che nell’oggettività dei fatti le tue considerazioni sono irrilevanti perché il PD di sinistra non ha fatto nulla e niente lascia supporre che lo farà in futuro.”

    mi ricorda molto la prospettiva del selvaggio che va molto di moda: come dire che visto che finora non c’è mai stato un terremoto è impossibile che ci sia un terremoto in futuro. di solito chi ragiona in questo modo prende grosse cantonate…

  • Il partito di Grillo è per molti versi un partito di destra e chi lo ha detto?
    Basta la tua parola per stabilirlo? A parte che la distinzione destra sinistra oggi mi appare sempre più vuota e insignificante se riferita agli attuali partiti italiani, ma come fi a scrivere che il partito di Grillo sarebbe di destra???
    Ridare importanza al cittaadino con la democrazia diretta sarebbe di destra? Imporre un limite di 2 o al massimo 3 mandati ai parlamentari è di destra?
    Dai non diciamo sciocchezze!

  • l’argomento era specifico, e riguardava neoliberismo economia e politiche del lavoro in genere, non sto parlando delle proposte di sinistra dei 5 stelle (che ci sono in effetti) in quanto sono off topic.
    poi leggendo bene:
    “Ridare importanza al cittaadino con la democrazia diretta sarebbe di destra” beh, liquid feedback è utilizzabile per piccole votazioni, non come sostituto del porcellum. quindi come proposta mi sembra talmente fumosa da qualificarla come “populismo becero” io voglio garanzie che quel poco che decido sia attuato da qualcuno.

    ” 2 o al massimo 3 mandati ai parlamentari è di destra?” un’altra cosa populista e inutile. preferirei che ci fosse un rapporto forte tra partito e territorio che garantisca che gli eletti operino bene, piuttosto che rassegnarsi a gente scarsa o comprata da qualche lobby con la magra consolazione che dopo due mandati dovrà cedere il posto a un’altro tizio scarso e /o lobbizzato. per il resto i due tre madati ci sarebbero anche nello statuto del pd, ma evidentemente hanno un grosso problema di cariatidi inamovibili (anche perchè gli italiani non capiscono una mazza e si fanno infinocchiare dal primo berlusconi, veltroni o grillo che capita)

  • Caro giandavide,

    Ho provato a inoltrare le tue repliche al mio tostapane e con grande stupore ho verificato che la vostra dialettica è perfettamente allineata.
    Vi auguro, quindi, buona discussione.

  • Una piccola nota riguardo l’evaporative cooling citato da Acanfora: miei colleghi ingegneri mi hanno confermato che è una tecnologia già esistente e che non capiscono il clamore montato su dal Fatto Quotidiano nel suo articolo. A voi ogni interpretazione, io personalmente me ne tiro fuori.

  • Massimiliano Scandurra

    Un bell’articolo mi è piaciuto. Una parentesi: Monti da economista sa perfettamente che tagliando le uscire per la spesa pubblica avrà poi un eguale minor entrata dalle tasse. Da un punto puramente contabile questi tagli non servono a NULLA. Dato che il loro effetto finale è NULLO. Il loro scopo e dare solo il colpo di grazia al paese per poterlo predare. Lo stato non può più spendere in nulla perchè non è più sovrano nell’emissione di moneta. L’ha ceduta alla BCE. Ora è come un normale cittadino (e lo stato sovrano non lo è) deve cercare i soldi per pagare (gli statali, la difesa, ospedali etc. etc.) in banca pagando pure gli interessi. Li sta la voragine dei nostri conti. Attenzione non parlo del debito pubblico (che può avere qualsiasi valore numerico) ma degli interessi per qualcosa che non dovremmo pagare.

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