Migranti: come farla finita con le stragi in mare?

L’ennesima strage di migranti ci mette brutalmente di fronte al problema del proclamare apertamente il nostro cinismo di sazi occidentali, e dire che non ci importa nulla di migliaia di disperati che affogano, o farci carico del problema e assumerne i costi. La prima cosa da fare è mettere da parte tutte quelle finte soluzioni che servono solo a tacitare la coscienza. Prima fra tutte quella che piace tanto a Salvini ma trova consensi anche a sinistra (come ho potuto constatare assistendo ad una trasmissione televisiva in cui una parlamentare Pd si scontrava con Travaglio): “Aiutiamoli in Africa”.

In teoria questa soluzione avrebbe una sua plausibilità: piuttosto che riceverli qui, per farli vivere in condizioni precarissime, facciamoli vivere dignitosamente nel loro paese e togliamogli, così, il desiderio di scapparsene. Quale soluzione migliore? Ma questo significherebbe creare condizioni di sviluppo che sin qui non ci sono state, perché l’eredità coloniale è stata quella di regimi super corrotti e violenti, perché con quei regimi gli europei hanno fatto i migliori affari, ovviamente sostenendo le cricche al potere, perché abbiamo proseguito per decenni in uno scambio ineguale che negava la possibilità di questo sviluppo, perché abbiamo dato “aiuti allo sviluppo” facendo finta di non vedere che finivano nei conti svizzeri dei corrotti al potere, perché, infine, abbiamo trovato il modo di peggiorare tutto con una serie di interventi sbagliati (Somalia, Costa d’Avorio, Sudan, ecc) che, anche per i modi con cui sono stati fatti, hanno ulteriormente destabilizzato quei paesi.

Ora c’è una situazione di guerra diffusa, di miseria, di fame (quella vera!) da cui questa gente scappa come può e questo alimenta un traffico nel quale intervengono le grandi organizzazioni criminali, ma con la protezione interessata di quelle stesse cricche governanti. In queste condizioni, in concreto, “aiutiamoli in Africa” significa solo fare dei campi di concentramento in quei paesi, dando soldi a quegli stessi governi, perché ce li tengano come in galera. Naturalmente, provate ad immaginare quali sarebbero le condizioni di vita in quei campi –atteso che, sicuramente, i governi interessati ruberebbero sui fondi ricevuti. Quanti morirebbero lo stesso per denutrizione e malattie? Si, ma noi non lo sapremmo, o comunque sul tema sarebbe messa la sordina, ed avremmo la coscienza a posto.

Per di più, oltre che avere costi non proprio leggeri, questa soluzione non funzionerebbe, perché i profughi (e le organizzazioni criminali) troverebbero il modo di aggirare i controlli con la stessa compiacenza dei “governi locali” interessati a non avere troppe bocche da sfamare nei propri “campi di raccolta”. In definitiva: una soluzione ignobile e inefficace che avrebbe lo stesso costi economici salati. Riuscite ad immaginare una soluzione più cretina? Quindi, mi pare che sia il caso di lasciar perdere.

Passiamo ad altre soluzioni. Bombardare le barche nei porti. Già, ma chi ci dice quale è la barca dei criminali e quale quella di un pescatore? Peraltro, chi ci garantisce che nell’azione non muoiano persone che non c’entrano nulla? Usare i droni? Abbiamo appena visto come funziona il metodo Usa “N’do cojo, cojo” con il povero Loporto. Peraltro, non è che tutti gli imbarchi avvengano da porti ufficiali e non da insenature più o meno nascoste. Per cui l’efficacia sarebbe dubbia. Poi, magari si eviterebbero gli sbarchi clandestini, con il rischio di naufragio durante la traversata, ma solo a condizione di lasciare questi poveri diavoli a morire lì dove si trovano e, comunque, spendere non pochi soldi per l’ intervento, le operazioni di intelligence connesse ecc. Insomma, un atto di guerra gratuito e senza risultati.

Identiche considerazioni sui blocchi navali che, mi pare, non abbiano dato grandi risultati, nonostante i soldi che sono costati. Ed allora che si fa?

L’unica soluzione seria è accoglierli e mandare nei porti libici le nostre navi (protette da unità della marina militare) per imbarcarli, togliendo così il businness alla mala vita. Ma come fare? Sono troppi.

Certamente non è possibile accogliere tutti, di colpo e senza un minimo di filtro (certo: in mezzo ci sono anche terroristi, malavitosi ecc). I campi di raccolta momentanei vanno fatti in prossimità dei luoghi di imbarco, devono essere gestiti dai caschi blu, e si deve trattare effettivamente di un periodo ragionevole e in condizioni umane. Dopo, i profughi devono essere distribuiti in tutta Europa, non solo nei pochi paesi mediterranei in prima linea. Ovviamente, nei primi tempi non è possibile far altro che accoglierli in campi di raccolta, che possibilmente non siano lager o cose stile via Corelli, per poi inserirli nella vita sociale, man mano che si creino le condizioni.

Inoltre, è evidente che una simile scelta ha dei costi (anche le altre opzioni ne hanno, anche se inferiori) che vanno suddivisi fra tutti i paesi Ue, ma soprattutto occorre studiare il modo di rendere economicamente sostenibile l’operazione, utilizzando la forza lavoro degli stessi profughi, in primo luogo negli stessi campi di accoglienza, poi magari per creare villaggi in cui inserirli creando, almeno in parte, una economia di parziale autoconsumo. Naturalmente, i costi resterebbero non compensati totalmente, ma, indirettamente, questo potrebbe aiutare la ripresa, alimentando il Pil. Peraltro, fra spendere 100 euro in modo stupido e spenderne 300 in modo intelligente, magari perdendone anche la metà sul breve periodo, è sicuramente meglio spendere in modo intelligente.

So perfettamente che comunque ci sarebbero flussi sottratti ai canali ufficiali, che il problema in parte non sarebbe risolto ed in parte si creerebbero altri problemi: tutto vero, ma la situazione sicuramente migliorerebbe. Ad esempio: in queste condizioni, quanti irregolari oggi vanno ad alimentare la manovalanza criminale? La linea più cretina che si possa immaginare è quella della festung Europa, che sta dando di questi risultati. E poi, non abbiamo detto che vogliamo fare un “intervento umanitario”? E gli interventi umanitari, in genere, non si fanno con i bombardamenti.

Aldo Giannuli

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Aldo Giannuli

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Comments (42)

  • Bel problema (anche di coscienza) che ci tocca…
    Non sono in disaccordo ma è difficile essere d’accordo. La situazione è ormai troppo complicata, su livelli diversi e tanto elevati che come Lei faceva notare vi saranno comunque sbavature, qualunque sia l’approccio che si andrà a utilizzare.
    Penso anche io molto a questo problema e mi scontro spesso con me stesso, con i miei blocchi più antichi di senso pratico, convinzione intellettuale, desiderio di equilibrio interiore e esteriore… Ma le cose sono state ignorate da più politiche per troppo tempo e come ancora Lei ricordava, spesso si sono formate o gonfiate anche a causa di micce coloniali o di sfruttamento privato.
    Sono cosciente delle sofferenza dei migranti e sono cosciente dei timori fondatissimi dei più beceri o ignoranti cittadini italiani. Entrambe le dimensioni esistono e hanno il diritto di esistere, almeno nel terreno del gioco mentale.
    Nell’impossibilità di risolvere il doppio-triplo problema “MigrazioneCrescente + EuropaDecadente = MigrazioneCrescenteInUnaEuropaDecadente” salta ai miei occhi una necessità finanche più pressante per noi che osserviamo o che presto saremo chiamati a cedere: la necessità della maturazione della convinzione di trovarsi di fronte a un tipico fenomeno di minaccia della Natura. I TG parlano spesso di “esodo biblico”… Credo sia un’immagine che non sfondi più alcuna membrana intellettuale.
    Sforziamoci quanto vogliamo di crederlo un fenomeno biblico, geopolitico, economico, di stampo globomafioso, e via dicendo. Sarà senz’altro stato tutto ciò decenni fa. Oggi il tutto è cresciuto verso una dimensione filosofica che – a mio avviso – non differisce molto dall’arrivo annunciato al TG del grande meteorite distruttivo.
    Intendo dire che probabilmente ci troviamo di fronte a un evento (perlomeno annunciatissimo) che sta facendo brillare tutta la sua pre-eminenza rispetto ad altro. Sì, sono forse catastrofico, ma ho coscienza che simili catastrofi non sono una novità per il pianeta, ma se l’uomo comune e “moderno” riuscisse a togliersi dalla mente il fatto che il problema sarà risolto a livello politico o tecnologico probabilmente potrebbe liberare risorse mentali e umane per fare ciò che animali e uomini saggi hanno fatto sempre: reagire con rassegnazione; reagire con rassegnazione. E qui sono ottimista: nel grande computo avremmo certamente accoglienza, fusione di intenti, una dinamicità di ritorno per i nostri vecchi europei fissati con i gerani alle finestre.

  • Calcoli recentissimi demografici, ci dicono che il continente nero, è in pieno boom demografico, entro qualche decennio vi sarà un miliardo di africani. C’è solo una soluzione umana molto umana secondo me da fare: girare le spalle al continente nero, lasciandolo in preda al caos, alla fame, alle malattie come l’AIDS che nel centro Africa miete vittime da pandemia apocalittica ,saggio naturale rimedio equilibratore voluto dalla natura stessa e non da noi europei, di fronte, all’esplosione demografica in atto.

    • Temo che questo film si sia gia’ visto e la situazione attuale ne e’ proprio il diretto frutto. Fame e miseria sono il volano demografico…
      Facendo come Lei propone l’equilibratore naturale di cui ha scritto continuera’ a mirare a noi. Siamo noi “europei” a rischio scomparsa, ammettiamolo.
      A parita’ di scenari apocalittici temo che tocchera’ a noi farci da parte o disperderci al meglio…

    • Maffei quello che Lei scrive è semplicemente ripugnante, ma le dò atti di avere il coraggio che manca a molti che pensano esattamente le stesse cose ma non hanno l’onestà di espolicitarle. Almeno Lei non è ipocrita

      • e invece è proprio ipocrita oltre ad essere ripugnante: perché vorrei proprio vedere se egli avrebbe il coraggio di mettere in pratica questa forma di determinismo razzista che lui stesso propugna: se lo facesse non sarebbe meno disumano degli scafisti tanto aborriti.
        forse l’ipocrisia sta appunto nell’impedirsi ai salvini e ai maffei di turno di comportarsi in maniera umana.
        e poi si parla della disumanità dell’isis!!

        saluti

        victor serge

      • Professore e “anime belle varie”, la natura è crudele, spietata, aristocratica (nel senso etimologico del termine) ove vince il più forte e il debole è necessariamente destinato a perire. Che piaccia o no gli umanoidi che pullulano e si riproducono a miliardi, in questo globo terracqueo, altro non sono che scimmie evolute, ma da sempre carnivore e assassine. I mongoli dell’armata rossa che invasero la Germania distrutta nel 1945, stuprarono circa due milioni, dico due milioni, di donne tedesche, quotidianamente incitati a fare ciò da radio Mosca.Fu stuprata anche la tredicenne adolescente futura moglie del cancelliere Helmut Khol, da un plotone di mongoli ebbri di vodka e spirito di vendetta, di recente morta suicida.La donna non si riprese mai completamente da simile esperienza. E’ la logica del maschio vincitore, per la quale la donna del nemico fa parte del bottino da razziare e depredare.La storia umana ci insegna che coloro i quali spremono il liquido lacrimale in loro possesso, per gli altri, periranno. Guai ai pietosi!, Ma non è colpa mia.

        • Maffei, non credo proprio di poter essere identificato come un’ “anima bella”, anzi più spesso mi si accusa di cinismo,Il fatto è che a volte ho la sensazione che Lei esprima una sensibilità da età della pietra. Le hanno detto che, nel frattempo, c’è stata una certa evoluzione?

        • maffei,
          ti invito alla lettura di platone e di aristotele.
          non tanto per scoprire che anche tu hai un’anima come quella dei mongoli stupratori di tedesche, ma per capire che si può arrivare al bene anche col ragionamento.
          dai maffei, metti in moto il tuo cervellino che ce la puoi fare!

          saluti

          victor serge

        • Caro Maffei,vengono i brividi a leggerla.Non mi prolungo tanto anche perchè non vedo nessuna possibilità di dialogo dopo la sua considerazione.Leggendola lei auspica l’elimininazione di tutti gli ospedali,,eliminare la produzione di farmaci e fermare la ricerca per lasciare la natura fare il suo corso mantenendo l’equlibrio delle specie!ahahahahahhahha….dai scherza vero?

      • la “soluzione Maffei” non piace neanche a me, oltre tutto e’ anche inattuabile perche’ non vedo come si potrebbe isolare un intero continente. Ma a me scandalizza di piu’ il comportamento dei governi occidentali i quali sotto il dictat delle multinazionali depredano vergognosamente i popoli poveri tramite il dividi et impera e lo strozzinaggio legalizzato in grande stile. Salvo poi a mandare qualche sparuto e peloso aiuto umanitario, perlopiu’ gestito dalla chiesa poiche’ non basta derubarli dobbiamo anche imporgli le nostre stupide credenze, per completare il loro annientamento materiale e morale.
        “quando i missionari vennero in Africa, loro avevano la bibbia, noi la terra. Ci dissero preghiamo, chiudemmo gli occhi per pregare, quando li riaprimmo, noi avevamo la bibbia, loro la terra.” (Desmond Totu)

      • maffei descrivi l’effetto di natura del comportamento neanche tanto velato delle politiche europee, non fa ne una difesa ne una ostentazione. In prima persone riconosce l’azione.

        Dopo di ché c’è la questione come chiudere le porte della migrazione? Si può scegliere con lo sterminio dei migranti e delle popolazioni originarie o la stabilizzazione stati e territori. Syria e Lybia hanno perso meta della loro popolazione e da qualche parte devono andare e non sono i soli in quelle condizioni.

    • Spero vivamente si tratti di uno scherzo o di un pezzo satirico per saggiare le reazioni e non quel distillato nazistoide ed eticamente improponibile che sarebbe se fosse vero. Chi pensasse una cosa del genere peraltro non vedo quale etica potrebbe avere…

    • Maffei sei percaso un ascoltatore del programma radiofonico di Luca Casciani? le argomentazioni farneticanti sono molto simili. Mi permetto di rammentarti che anche un certo Malthus diceva cose simili alle tue, anche se non con lo stesso cinismo ma e’ andata a finire come tutti sappiamo… abbi fede

      • Non voglio abusare della pazienza del professore, gentile Paola Sala, ma dato che lei è una signora e io sono un vero gentiluomo, le replico con un altro aforisma di Nietzsche. “La femmina deve essere il riposo del guerriero, tutto il resto è stoltezza”. Se ne faccia una ragione la natura spietata, feroce, vuole che siete dei mammiferi da riproduzione, con la massa cerebrale inferiore a quella del maschio anche se più longeve. Esiste una intelligenza femminile, é innegabile, ,ma si noti che i grandi geni umani universali sono tutti, dico tutti, di genere maschile.Non sono né delirante, né farneticante, sono lo ammetto un pò fanatico, ma di un fanatismo lucidissimo, nel vero e proprio significato etimologico del termine vale a dire “colui il quale sta nel tempio”.

        • un po’ fanatico? Via Germani non asia modesto!
          Quanto al mammifero da riproduzione, la definizione potrebbe benissimo andare anche per i maschi visto che appartengono alla famiglia dei mammiferi e, tutto sommato, sono parte indispensabile della riproduzione anche loro

        • Non è la grandezza del cervello che determina l’intelligenza di un individuo ma il modo in cui viene utilizzato, non dite così anche voi del pene?

  • Meglio sarebbe lasciarli crescere e farci sterminare visto che 2000 anni di leadership bianca mi pare abbia portato a nulla di positivo. I negri inoltre sono biologicamente superiori, basta dare uno sguardo alle olimpiadi Per rendersene conto.

  • Camillo Jimmy Fiorito

    Parzialmente i costi si potrebbero contenere facendo pagare Visti e biglietti di imbarco sui traghetti messi a disposizione a prezzi più bassi di quelli che pagano agli schiavisti. Tra l’altro si darebbe una mazzata “di Mercato” alla criminalità e si assicurerebbero trasporti sicuri e dignitosi. Ma poi siamo sicuri che costerebbe più che dispiegare una flotta militare di contenimento su una costa mediterranea (partono anche da altri luoghi oltre la Libia) sterminata?

  • Questa ipotesi di Giannuli mi sembra quella più concreta nell’immediato per affrontare la questione immigrazione, che coniugherebbe dovere umanitario con realismo pragmatico. Accogliere vorrebbe dire anzitutto fare in modo che non muoiano affogati su barche vetuste e improbabili, poi dare loro la possibilità di attendere – in condizioni umane dignitose – una partenza per altri ‘porti’. Aggiungo un’ipotesi ulteriore all’idea di Giannuli: considerato che questi poveri pagano somme esorbitanti (dell’ordine di migliaia di euro) agli scafisti che li fanno poi spesso perire in mare, se ognuno di loro pagasse alle navi italiane che li accompagnano un prezzo simbolico (50 euro?), il costo della traversata sarebbe anche compensato. Anzi, sono certo che qualsiasi privato a quel punto investirebbe per garantire il servizio.

    L’Italia poi predisporrebbe dei centri di accoglienza degni di questo nome con il contributo economico di tutta l’unione europea (a cui sono poi destinati gli immigrati) e da qui, in base alle disponibilità che ogni paese darà sul numero di persone da accogliere, si partità per la destinazione finale di accoglienza. Anche in questo caso, se il settore pubblico di tutti i paesei membri se ne facesse carico finanziariamente, i privati sarebbero ben felici di gestire tali centri. Certo, le variabili incognite resterebbero ancora due: da una parte – quella più importante – una politica europea più forte e coordinata (oltre che condivisa) che decida e distribuisca in maniera equa i carichi e i flussi migratori sulla base del mercato del lavoro di ciascuna economia nazionale, imponendone una quota a ciascuno stato membro. Dall’altra, gli sbarchi clandestini e incontrollati (con i frequenti naufragi) che ancora sarebbero di difficile gestione e soluzione. Però, a piccoli passi e con soluzioni più umane e ‘sostenibili’ il problema avrebbe qualche possibilità di essere arginato.

  • E, non dimentichiamolo, l’unica vera integrazione si avrà soltanto quando si garantiranno condizioni economiche minime di sopravvivenza a ciascun individuo. Il che presuppone la possibilità per ogni immigrato di avere un lavoro, un sostegno economico (anche umanitario e pubblico, ma che non pesi sulle economie più deboli).

  • Aldo, non sembra strano che in Africa tranne poche realtà i movimenti antagonisti ai regimi sono islamici. Nei diversi conflitti in atto nel continente, nessuna delle parti sia un interlocutore credibile per l’occidente e l’unione europea. Che l’attuale parabola del migrante sia come questa del pomodoro .
    sorprende un po’ che finito il periodo di Lumuba e Mandela, nel continente non emergano nuove correnti di pensiero.

  • sono ovviamente d’accordo. il problema è che una volta che sono clandestini è più difficile che escano dall’italia. sarebbe molto più sensato che abbiano un visto, che paghino il governo italiano per averlo, e che con quel visto possano uscire fuori dall’italia per andare verso economie più solide. forse così l’unione europea capirebbe che non si può lasciare in mano all’italia l’amministrazione di un problema globale, o pelomeno di scala continentale.

  • Purtroppo la tua idea non è realizzabile. Prima di tutto perché i paesi europei più ricchi, quelli dell’Europa del nord, sono i più egoisti e non ne vogliono sapere e scaricano responsabilità e costi sui paesi mediterranei. Lasciamo perdere poi la civiltà dei paesi mediterranei …
    Io invece avrei un’altra proposta, più semplice da realizzare. Ripristiniamo Mare Nostrum e raccogliamo tutti quelli che arrivano, gli chiediamo dove vogliono andare, li muniamo di documenti e li spediamo nei paesi che vogliono raggiungere. Cioè, se dal Kazakistan sono riusciti a convincere la nostra polizia a rapire una donna e sua figlia e deportarle in Kazakistan, figurati se i nostri servizi non riescono a fornire a dei migranti dei documenti ineccepibili dei paesi di destinazione!
    Ah, a quelli che insistono per rimanere in Italia gli facciamo un serio test di sanità mentale.

  • Buona sera, l’articolo l’ho letto e la mia opinione è la seguente e anche se può sembrare molto egoista non è cosi’ perchè tra l’altro chi in genere parla d’immigrazione e d’accoglienza poi si è sistemato, un lavoro ce l’ha e guadagna anche bene:
    se trovo un lavoro da 2000 euro al mese e per lavorare non devo più competere con persone disposte ad accettare condizioni pietose, e se mi danno una casa dove gli effetti negativi dell’immigrazione non si sentono, divento immigrazionista e buonista, ma finchè rimango disoccupato e per lavorare dovrò competere con stranieri che pur di mandare un pò di soldi a casa sono disposti a tutto, e non mi trasferisco in un’altra zona perchè tra l’altro alcuni anni fa non due africani ma due rumeni tentarono di rompermi la porta di casa per rubare, rimango antimmigrazionista e la priorità è come non far arrivare le persone……….E poi non ho capito, dov’è che gli africani dovrebbero costruirsi dei villaggi? In Italia? Ma con l’edilzia non abbiamo già dato abbastanza? Io direi di si e facciamo i seri….ciao :))

  • ma sta scherzando? e poi che facciamo, ci dividiamo il mezzo tozzo di pane che ci rimmarrà a testa? diciamola bene. O chiunque fà sacrifici quindi facciamo che guadagniamo tutti 1000 euro e non di più , professori , operai, politici, giudici, poliziotti e saltinmbanchi oppure questo è uno scaricabarile bello e buono sulle classi meno abienti già in tremenda difficoltà per le crisi lavorative e sociali di questi ultimi anni.
    lei è disposto ad avere un’entrata complessiva globale non superiore ai 1000 euro?
    perchè semplificando al max è questo l’unico sacrificio accettabile per tutti . ovviamente 1000 euro ai tedeschi danesi etc eh.
    sarebbe interessante fare due conti , quale sarebbe un reddito sostenibile con mezza africa in europa….

  • A chi critica MAFFEI. Non avete pensato che magari quelli che si imbarcano nei barconi possano essere mossi da una logica predatoria del tipo di quella dei russi che stuprarono due milioni di tedesche???
    Rammento che i mongoli era russi anche loro e che accanto ai russi di razza mongola, piccoli e brutti, stuprarono anche i russi veri e propri quelli biondi e con gli occhi azzurri.
    +++
    A chi critica SALVINI. Salvini dirà anche cose inesatte, ma che affrontano il problema in modo pragmatico. Prima di farlo tacere, non pensate che sia il caso di fare tacere sul serio, magari con una bella restrizione manicomiale, quei cialtroni che strillano che dobbiamo dare una casa e un lavoro -o in subordinata ipotesi un ricco sussidio- a chiunque sbarca sulle nostre coste?
    +++
    A chi critica gli egoisti italiani. Non pensate che prima di cacciare fuori dei bei soldoni agli italiani già tartassati, non sarebbe il caso di procurarsi i mezzi finanziari per affrontare il problema emigrati -nonché altri problemi- facendolo pagare la nostra casta? Rammento che due secoli fa i francesi superarono una gravissima crisi economica tagliando le spese e lo poterono fare perché avevano prima tagliato la testa a chi spendeva i soldi delle loro tasse. Senza arrivare a tanto, kennedy te di una bella confisca dei patrimoni di chi ha percepito vitalizi esagerati?
    Zuccherosi saluti a tutti

    • tenerone non ho capito, secondo te l’armata rossa e’ arrivata fino a Berlino con il solo scopo di trombarsi le tedesche? una ripassatina alla storia contemporanea potrebbe essere utile, inoltre ti consiglierei di leggerti questo libro, anzi il consiglio e’ generalizzato, Stupri di guerra – la violenza di massa contro le donne di M Flores, un’analisi su come il corpo delle donne sia stato considerato mezzo di ritorsione e vendetta in TUTTI e dico TUTTI i conflitti (in questo caso si prende solo in considerazione il periodo che va dalla I guerra mondiale ad oggi) e di come il diritto internazionale sia stato chiamato a rispondere al problema alla luce delle pressioni fatte delle organizzazioni internazionali sotto pressione dei movimenti femminili, con buona pace di Maffei secondo la cui logica le donne vanno protette dal sesso forte (illuso)

      • La logica predatoria comprendeva anche lo stupro. Ovviamente c’era anche altro. I fini erano molti e diversamente ponderati a seconda del livello gerarchico dei vari personaggi dell’URSS.
        Lo stupro in guerra è sempre stato usato ma nella II GM gli stupri compiuti dai tedeschi furono veramente pochini, mentre quelli degli alleati occidentali parecchi e spesso incoraggiati dai comandanti (come nel caso delle marocchinate ciociare). In genere, quelli che ricorrono di più allo stupro, in base ad una statistica fatta a braccio, sono gli slavi, come dimostra proprio la II GM. Quindi, diamo a Cesira quel che e’ di Cesira e prima di criticarmi leggimi, se no contesti quel che mai ho detto
        Saluti

        • ho riletto ben 3 volte quello che hai scritto, un onore per te, non lo faccio mai e sono disgustata. La tua logica che privilegia l’ideologia tiene conto dello squallido conteggio di chi ha stuprato di piu’. Vorrei solo dire che anche un solo corpo di una donna violato per qualsiasi fine e’ un CRIMINE. punto e basta.

          • Francamente mi sono rotto i coglioni -e scusa la volgarità ma a questo punto ci vuole- di questa storiella moralistica con cui a sinistra si vuole bloccare ogni indagine sui suoi comportamenti.
            Non mi sembra di avere mai inneggiato alla violenza carnale. Voglio solo sapere come mai gente che è capace di scendere in strada a spaccare le vetrine, per protestare contro una pacca sul culo data da un impiegato a una collega in un ufficio di Milano, poi se ne sbatte di protestare contro le migliaia di stupri dei musulmani in africa, dei due milioni di teedesche violentate dai compagni dell’armata rossa, delle bambine infibulate nell’islam.
            E visto che ho cominciato ne ho piene le tasche degli antinuclearisti che piangono sui morti del nucleare e poi, quando si fa loro presente che i morti per inquinamento da petrolio sono cento volte maggiori, ti accusano di voler contare i morti e di voler speculare su di loro.
            Questi trucchetti usali nella celllula del PCI per criminalizzare qualche compagn revisionista. Se poi di cellule del PCI non ne trovi piu’ sono affari tuoi.
            Zuccherosi saluti

  • Buongiorno Prof. Giannuli,

    capisco il Suo punto di vista ed è quello di molte altre persone, ma i respingimenti sono l’unica scelta praticabile, ancorché sgradevole e dolorosa. Accoglierli significa invitare MILIONI di africani in futuro a venire da noi. Le ricordo che la Germania ha 80 mln di abitanti, la Gran Bretagna altrettanti, la Francia 60, la nostra Italia 60 milioni (densità di 190 abitanti per kmq). Adesso i migranti sono centinaia di migliaia, ma quando diventeranno milioni o saranno respinti o l’Italia arriverà al collasso demografico e sociale.
    Saluti
    Marco

    • Vorrei solo ricordare che secondo la Convenzione di Ginevra (tocca sempre ricordarlo qui le persone hanno la memoria corta), FIRMATA ANCHE DALL’ITALIA vieta i respingimenti in mare in base alle convenzioni del diritto internazionale…… dobbiamo farci multare per forza?

  • Una breve messa a punto mi si impone a tutti. Professore l’evoluzione umana si basa sulla selezione naturale, di cui si è occupato ampiamente Charles Darwin nella sua evoluzione della specie.A seguire l’eugenetica, che conobbe un enorme sviluppo nel novecento in occidente. L’eugenetica, che prevedeva la sterilizzazione di massa con relativa soppressione fisica di idioti,mongoloidi,alcolisti,dementi,asociali,zingari,invertiti, ecc.ecc..Per quanto riguarda la “fortezza” Europa, non sono così sprovveduto, da pensare di isolarla completamente dal continente nero, con l’imminente terza guerra mondiale razziale di sterminio alle porte, che vedrà la divisa del soldato data dal colore della pelle.Io semplicemente sostengo che non un euro, non un farmaco, non un medico, non un pacco di cibo, deve essere inviato agli africani. Lasciamo che l’AIDS (la nostra umana arma di sterminio di massa) faccia il suo corso naturale, che vede l’Africa centrale in preda ad una vera e propria pandemia apocalittica. Lasciamo gli africani, nel caos, nella fame, nelle malattie, nella miseria, prima che loro ci invadano definitivamente e ci sterminano.Non credo di essere un “mostro” per sostenerlo, si tratta solo di mettere in pratica .l’aforisma di Nietzsche, il quale sosteneva che è la buona guerra che fa buona la causa e non viceversa. Amen.

    • Maffei ho capito tutto: Lei la sera, dopo aver visto un film dell’orrore, cena con uno zampone e lenticchie, poi formaggio e vino. Va a dormire ed ha gli incubi: ci credo! Deve convincersi che alla nostra età certe cose non ce le possiamo più permettere. Sa codsa ci vuole per Lei: una sana dieta vegana. La sera un po’ di Tofu con erbette ed una camomilla. Vedrà che dormirà come un angioletto e non vedrà più orde di neri assatanati ed il cavaliere bianco con la scritta Aids che li stermina.
      Mi stia a sentire

      • Professore un grande giornalista degli anni trenta, Telesio Interlandi, che si avvaleva della collaborazione del compianto Giorgio Almirante, aveva in cantiere a Cinecittà, la realizzazione di un film, ambientato proprio nell’anno duemila. La trama del film era che ai giorni nostri, orde di negri africani a milioni, avrebbero invaso l’Europa decadente,sterile, massonica, marxista,ma sicuramente democratica, parlamentare, partitica, stuprando le donne bianche, dandosi alla razzia, al saccheggio. Purtroppo per una volgare questione di vile denaro, il progetto fallì.Era un divoratore di zamponi e lenticchie anche lui, come me, oppure un lucido e profetico che intravedeva già da allora i nostri giorni? Guai agli inermi!

  • professore io non sono affatto per la censura e, sebbene su questo sito sia stata tacciata di essere una ‘livorosa’, penso di essere una persona piuttosto equilibrata. La prego di dirgliene una fatta come si deve a questi pazzi sconcertati che scrivono sul suo sito, mi sembra di stare a guardare un film sulla caduta della repubblica di Weimer e le orde di Hitler prendere il potere farneticando contro le minoranze. Mi sa che la dieta vegana la devo seguire io adesso

  • Alberto Borgarelli

    Egr. Professore,

    Anche in passato con l’affrancamento dalle colonie l’Africa è stata dilaniata da guerre, ciò nonostante il fenomeno è sempre stato contenuto, purtroppo il post colonialismo è stato, per loro, peggiore del colonialismo stesso, di una rapacità incontenibile. Non si può risolvere un problema senza identificarne le cause che lo hanno generato. A chi giova il caos in quelle regioni? Agli interessi delle multinazionali che ormai gestiscono un moderno impero senza confini, al di sopra delle leggi, le quali con la corruzione e con la forza delle milizie da loro armate sottraggono le terre fertili ai legittimi proprietari, si appropriano di giacimenti di idrocarburi e materie prime, agli interessi geopolitici di chi persegue un nuovo ordine mondiale (come vergognosamente auspicato da G. Napolitano), a chi persegue l’islamizzazione dell’Europa sfruttando questo fenomeno. A tal proposito bisognerebbe capire se è davvero possibile che dei poveri diseredati riescano a procurarsi e portare al seguito attraversando territori pericolosissimi quei quattro o cinquemila dollari necessari a pagare la traversata senza essere derubati oppure, come qualcuno afferma, siano ricche comunità islamiche a finanziare il viaggio.
    La soluzione, sarebbe quella di ristabilire, nel medio periodo condizioni di vita dignitosa e di crescita di quelle popolazioni nei loro luoghi di origine e nell’immediato soccorrere chi preme sulle sponde del mediterraneo senza però incoraggiare l’esodo creando l’illusione che la porta sia aperta per tutti.
    Non possiamo accogliere tutti anche perché in Europa e sopratutto in Italia non c’è più lavoro e si creerebbero, come sta accadendo, squilibri sociali tra le popolazioni europee autoctone già sofferenti per la crisi, una guerra tra poveri.
    Mi perdoni il pessimismo ma non c’è soluzione, perché è mancata e tuttora manca la volontà di risolvere il problema, sono troppi gli interessi che ruotano intorno a questa migrazione e purtroppo oggi nel mondo non si intravede un leader in grado di contrastare gli sporchi interessi di ricchissime classi aristocratiche che hanno preso il controllo della politica, e non parliamo dell’ONU vergognoso paravento d’interessi contro i popoli che andrebbe chiuso e rifondato, possibilmente lontano dagli USA, su principi diversi dagli attuali.

    Alberto Borgarelli

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