Metodo Renzi e squadrismo Cgil: ma che sta succedendo alla sinistra?

Scriveremo dell’”Operazione Renzi”, fra qualche giorno, quando, con la formazione del governo i giochi saranno un po’ più chiari. Per ora non è inutile qualche riflessione sul come questa strana crisi si sta sviluppando. In primo luogo l’opacità che avvolge ormai regolarmente la politica di questo paese: come mai Napolitano ha ritirato il suo patronage a Letta? C’entra qualcosa il siluro Friedman? E, a proposito, come mai Forza Italia si è astenuta sulla messa in stato d’accusa?

Sino all’ultimo, i forzitalioti hanno sbraitato al colpo di stato del quale, peraltro, sarebbe stato vittima proprio il governo del Pdl, poi si arriva a votare, si badi, non nel merito delle accuse, ma semplicemente l’apertura del procedimento e loro si astengono salvando Napolitano. Perché?

C’è qualcuno che ha “consigliato” al Cavaliere di fermarsi prima che fosse troppo tardi o qualche altro gli ha promesso qualcosa in cambio? Perché, ne siamo sicuri, il Cavaliere non è uomo che faccia niente per niente. Poi: come mai questa improvvisa accelerazione, dopo che Renzi aveva accennato a qualche esitazione (“Ma chi me lo fa fare?”): solo teatro o c’è stato qualche passaggio che ignoriamo?

Insomma: notte di buio pesto e personaggi in maschera!

La seconda riflessione è l’inconsistenza politica di questa crisi: non un accenno, per quanto minimo, ai contenuti politici della svolta. Solo un genericissimo richiamo ad “al cambio di passo per uscire dalla palude“. Peraltro, la palude era determinata da una inefficienza di Letta o dai veti dei partitini (leggi Ncd)? Perché, se il problema era l’eterogeneità della coalizione, il problema resta. Poi, Renzi ha concluso un patto con Berlusconi, passando sulla testa di Alfano, e prospettando una legge elettorale che, obiettivamente, è la morte del partitino di Alfano che, però, deve restare disponibile a dargli i voti per fare il governo. E perché? Glielo ha ordinato il medico? Inoltre, ormai è chiaro che questo non è più un governo di emergenza, ma tenta di essere un governo di legislatura del Pd con una appendice caudataria di ex Pdl. Alfano ci sta?

Nel frattempo la legge elettorale sembra rinviata sine die, non che la cosa ci rattristi, ma sembrava che fosse la cosa più urgente del mondo. Ora non è più così. Sono curioso di vedere come farà Renzi a mettersi d’accordo con Alfano, per fare maggioranza ed, insieme, far passare una legge fortemente penalizzante per i piccoli partiti e senza preferenze. Insomma: non si dice nulla sul tipo di maggioranza, sul programma di governo, sul perché della svolta, l’unica cosa che si capisce è che Renzi deve comandare e gli altri devono obbedire.

E qui un terzo ordine di riflessioni sullo “stile Renzi” che sembra quello di Sturmtruppen: ordini secchi e concitati, tutto di fretta, “Rauss!!!” in un contesto fumettistico. Non sai se ridere o incazzarti.

Ed, infine, la degenerazione di costume della sinistra. Una volta la sinistra si faceva un punto di onore della sua diversità sul piano dello stile, sempre corretto, composto (persino un po’ ingessato), mai personalistico, ora persino la Annunziata (che non è proprio la persona più critica verso il Pd) è costretta a prendere desolatamente atto del modo sbracato (testuale) con cui si sono condotte le cose. Renzi è un tanghero arrogante, volgare, presuntuoso e vacuo. E quelli che gli stanno appresso sono peggio di lui.

E questa degenerazione del modo di essere della sinistra non è solo di Renzi e del Pd.

Penso allo sgradevolissimo episodio avvenuto alla Camera del Lavoro Cgil di Milano venerdì scorso, con il servizio d’ordine che pesta il gruppetto dissidente di Cremaschi. A proposito dove sono tutte le anime belle che hanno accusato di fascismo e squadrismo il M5s per la sua protesta dopo il voto su Bankitalia? E questa bravata del servizio d’ordine della Cgil non è squadrismo della più bell’acqua? Non sento nessuna voce levarsi in proposito. Peraltro, a Montecitorio, i M5s non hanno menato nessuno e semmai le hanno prese.

Cremaschi se l’è andata un po’ a cercare, ma possibile che non ci fosse un modo più decente e –qui ci vuole- meno sbracato di gestire la situazione, piuttosto che offrire quello spettacolo vomitevole? E chi fa la figura peggiore è la Camusso: un segretario generale degno di questo nome non permette che una manifestazione in cui è presente vada su quella piega, ma prende in mano la situazione e gestisce direttamente il confronto con i dissidenti. Il guaio è che in questo paese nessuno fa quello per cui è più portato e capace, ad esempio la Camusso, piuttosto che fare il segretario generale della Cgil, potrebbe con molto profitto gestire la portineria di un importante condominio nel centro di Roma. Non trovate?

Ma, tornando, all’asse centrale della nostra riflessione, questa degenerazione del costume suggerisce brutte immagini sullo stato della sinistra: un disfacimento non solo organizzativo, ma anche politico e morale, qualcosa che ormai è in avanzato stato di decomposizione. E non è che le cose vadano meglio fuori dal Pd, ad esempio in Rifondazione.

Milito da 46 anni e sempre nella sinistra che è la mia patria di appartenenza, scrivere queste righe mi duole più di quanto non possa trasparire. Vedo andare in pezzi quello che è stato il mio mondo. Ma far finta di nulla sarebbe molto peggio. Anche quando la realtà è la più spiacevole che si possa immaginare, occorre saperla guardare in faccia e chiamarla con il nome che merita: anche se le resto attaccato, perché le mie convinzioni con cambiano, questa sinistra fa veramente schifo.

Aldo Giannuli

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Aldo Giannuli

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Comments (30)

  • “Vedo andare in pezzi quello che è stato il mio mondo. Ma far finta di nulla sarebbe molto peggio. Anche quando la realtà è la più spiacevole che si possa immaginare, occorre saperla guardare in faccia…”.

    Caro Aldo, sono molto d’accordo con te. Meglio riflettere “criticamente” per capire anche i fenomeni strutturali sottostanti. Quello che vediamo nei TG o leggiamo sui quotidiani sono manifestazioni superficiali di fenomeni molto piu’ complessi.

    E’ evidente che il welfare tradizionale in stile europeo e’ destinato a cambiare molto, perche’ non regge piu’. Dubito che le ricette nazionaliste (“usciamo dall’euro”) possano essere una risposta, dato che in gioco e’ la collocazione dei continenti nella divisione internazionale del lavoro ma ovviamente la soluzione in tasca non ce l’ha nessuno. Penso che c’e’ modo e modo per affrontare il problema e la disgraziata situazione italiana: secondo me l'”Operazione Renzi” si colloca lungo il tentativo di poteri opachi di perseguire la loro ricetta ed i loro interessi.

    C’e’ una frase detta da Renzi all’uscita dall’ultimo incontro con Napolitano che mi ha colpito e che potrebbe non essere la solita frase ad effetto: “E’ l’Italia che rischia di saltare.”

    Magari Napolitano gli dato qualche particolare in piu’ rispetto a quelli che il sindaco gia’ non possedeva.

  • Condivido al 100%.
    Questa gentaglia, ha passato venti anni a prendersela (anche giustamente) con Berlusconi, rinunciando a proporre qualcosa di alternativo e rimanendo quindi con una scatola vuota. Ora, senza più alcun contenuto, non trovano di meglio che imitare proprio quell’avversario che hanno sempre odiato.
    Ma l’imitazione è sempre peggio dell’originale.

  • ernesto guevara disse che le rivoluzioni non sono un pranzo di gala.
    quindi prendiamo atto che oggi la vera rivoluzione, quella che duole ma fà bene, è la mazzata finale ad un sistema di clientele e di semi analfabetismo politico chiamato sinistra.
    travolta questa sinistra putrefatta, la destra ci finirà dentro per risucchio e forse, ma dico forse, un vagito, un gemito di novità onesta e pulita apparirà su questa malandata italia.

    la sinistra ha tradito i valori della resistenza e del risorgimento adagiandosi sulle comodità caduche ed effimere del tardo capitalismo nichilista.

    amen

    saluti

    alberto

  • 1) “loro si astengono salvando Napolitano”
    da quando FI e grillini sono maggioranza?
    2) sulla degenerazione della sinistra, prima mi chiederei perchè definire di sinistra un partito che è la fusione di ex democristi (che sinistri mai furono) e di rinnegati ex comunisti (che in quanto rinnegati, sono “per natura” i più feroci nemici di ciò che furono, e quindi i peggiori reazionari). E di conseguenza, perchè dovrebbe essere di sinistra il sindacato di riferimento di tale partito, sempre pronto a genuflettersi quando vengono votate dal PDS-DS-PD le riforme antiproletarie, come la legge Treu che ha istituzionalizzato il precariato come unica forma di lavoro per intere generazioni di lavoratori, o i sempre più violenti massacri alle pensioni.
    3) x Caruto ” il welfare tradizionale in stile europeo e’ destinato a cambiare molto, perche’ non regge piu’”
    quando è cominciata la crisi, non è stato il welfare a crollare, ma le privatissime banche. Il welfare non ha retto quando poliici genocidi hanno scientemente deciso di condannare a morte milioni di loro cittadini pur di regalare i soldi delle loro tasse a banche già strafallite. Un ponte non regge se ci passa sopra un camion e crolla, ma se lo dinamiti la colpa non è del ponte che non regge, ma di chi ha voluto farlo crollare.
    4) la mia risposta al perchè si siano accelerati i tempi è abbastanza semplice. Il capitalismo non è in grado di uscire dalla crisi senza guerra mondiale. E i signori che hanno creato Renzi la stanno preparando:
    http://altracitta.org/2014/02/04/gli-amici-amerikani-di-matteo-renzi-tra-episodi-imbarazzanti-servizi-segreti-ed-eversione
    (faccio notare che la fonte non è la gazzetta del complottista, ma Ilsole24ore. Se il giornale degli industriali italiani lancia un simile allarme vuol dire che siamo davvero al conto alla rovescia).

  • Racconto la favoletta Renzi come la vedo io, andando al sodo.

    1. Renzi è il frontman di una cordata politico-affaristica transatlantica, con baricentro nel Partito Democratico (americano, non italiano), confezionato da McKinsey & Ass. Lui personalmente ha contenuti zero, tranne la moglie bruttina che rassicura “il mondo cattolico”. Scopo di questa cordata è impiantare in Italia (terza economia della UE, in posizione geopolitica chiave sul Mediterraneo e sul Levante) un governo il cui azionariato è per il 75% USA e per il 35% UE a dominante germanica, mentre il precedente governo Letta era 50% e 50%.

    2. Napolitano aveva presentato qualche timida obiezione ai suoi mandanti USA per conto dei suoi mandanti UE, e gli è stato recapitato da Alan Friedman e dal Corriere della Sera (cioè le grandi banche italiane) un messaggio che ha subito raccolto (per raccogliere i messaggi ci si piega sul busto a 90°). Messaggio: “Inutile che protesti che Renzi non ha legittimazione democratica. Perché Monti invece? Vuoi che scoperchiamo gli altarini, tutti gli altarini Libia compresa? Ragazzo, spazzola!”

    3. Così Renzi va al governo, passa se ci riesce una legge elettorale che consente di governare col 51% dei voti parlamentari pur raccogliendo un 20% scarso di voti sulla percentuale sempre più bassa dei votanti, vulgo un 10% sul totale degli aventi diritto, passa il jobs act cioè pone termine per sempre al contratto di lavoro a tempo indeterminato, favorisce gli USA e non la Germania nella svendita delle residue industrie di Stato, spec. ENI che fa gola, appoggia Draghi in una politica meno follemente deflattiva così gli USA esportano un po’ di più nell’eurozona, e soprattutto manda un messaggio a Frau Merkel (che non si sa se raccoglierà, io credo di sì). Messaggio a Frau Merkel: “Se non consegni la merce Ucraina, la ricreazione è finita, visto in Italia che abbiamo messo Nessuno al governo? De te fabula narratur, Angelina.”

    4. In tutto ciò, il popolo sovrano che fa? Le belle statuine. Il PD (italiano) che fa? La bella statuina. Berlusconi che fa? La bella statuina. Grillo che fa? La bella statuina.

    5. Comunque, non preoccupiamoci che tutto va ben, madama la Marchesa. Vediamo intanto se Marine Le Pen arriva viva e non mediaticamente disintegrata a mezzo scandalo pedofilo/antisemitico/corruttivo a prendersi un bel 40% alle elezioni europee di maggio. Se ci arriva, magari le belle statuine ricominciano a muoversi.

    Tanto dovevo. Cordiali saluti.

  • Del tutto d’accordo salvo che su due fatti: la crisi e la degenerazione della sinistra (compresa Rifondazione) non è un fatto recente;
    la Camusso non potrebbe in alcun modo fare il portiere di un qualche stabile più o meno altolocato della capitale, perché manderebbe all’ospedale tutti gli inquilini fastidiosi o “dissidenti”…

  • Nutro veramente un grande rispetto. E come ho intuito dall’inizio il vero discriminante verso il panorama intellettuale e culturale “di area” è da ricercarsi dapprima nello spessore umano.

    Non so se è l’anima “trotzkjsta” il discriminate culturale: non mi stupirei.

    Credo che la differenza sia proprio quella tra “aver degli ideali” ed essere “ideologizzato” che, in fin dei conti, è sempre stata anche parte della critica di sinistra riservata al mondo cattolico. Dinamica che in realtà non stupisce chi ha letto (e capito) “La fattoria degli animali” di Orwell (ma i veteromarxisti l’hanno mai letta prima di blaterar di politica?).

    Il socialismo nasce dall’uomo e dall’uomo bisogna passare. Tutto il resto è vomitevole piddinume.

    Ma a proposito di piddinume…

    @Caruto

    “E’ evidente che il welfare tradizionale in stile europeo e’ destinato a cambiare molto, perche’ non regge piu’. Dubito che le ricette nazionaliste (”usciamo dall’euro”)”

    La smettiamo di far propaganda fascista sull’unico blog di Sinistra radicale libera del web? Sì, hai letto bene: propaganda f-a-s-c-i-s-t-a.

    Mi argomenti da uomo di sinistra (?) quali sono i motivi per cui lo Stato sociale non “reggerebbe” più? Ne sei consapevole che “lo Stato sociale” è condizione NECESSITATA della Democrazia stessa? Almeno che ti vadano bene il duce, il fuhrer o dei banchieri oligarchi.

    Non regge più perchè il fascismo del liberalismo ordinamentale imposto all’UE sta facendo carne di porco delle Costituzioni antifasciste: ma ti sei mai letto quel delirio antisociale concepito a Ventotene? Ti sei mei letto quel delirio ordoliberista dei trattati UE? Sai cosa è una bilancia dei pagamenti?

    Chi vuole il ritorno al dettato costituzionale sarebbe un “nazionalista”? Ma un po’ di pudore.

    Bisognerebbe struggere decenni di lotte sindacali per la quota 90? Ma ti rendi conto di cosa sostieni? Ma non è l’europeismo stesso nazionalismo alla massima potenza? Ma lo apriamo un libro ogni tanto?

    Almeno una volta i fascisti si mettevano la camicia nera, non quella rossa. Chi fa questa propaganda vergognosa fa un doppio danno: oltre a promuovere il peggior disegno reazionario dal nazifascismo, distrugge il simbolo di chi dovrebbe parteggiare per i lavoratori, per i più deboli.

    Il welfare non è sostenibile solo per i collaborazionisti di Confindustria e chi non capisce un cazzo di macroeconomia (spesso le cose coincidono).

    Gente che promuove la distruzione della cultura e del sapere si merita l’euro e la miseria.

    Come sosteneva Preve: abbiamo un’economia di (ndr “estrema”) destra, una politica di centro e una cultura di (ndr “de”) sinistra.

    Di fronte alla sofferenza che si sta generando è umanamente intollerabile continauare a leggere la propaganda di Goebbles.

    (Certo che poi abbiamo i sellini che cantano “Bella Ciao” dopo aver rubato ai poveri per dare ai ricchi, in sfregio della memoria di chi ha combattuto ed è morto per la libertà: libertà che i maledetti collaborazionisti “de sinistra” stanno svendendo all’invasor per sconfinata ignoranza)

  • La parola dissenso, dai tempi di d’Alema, è diventata sinonimo di eversione. Chi dissente va “allontanato”, escluso.

    L’Italia deve essere riorganizzata costituzionalmente: “Radicali cambiamenti e riforme devono essere diretti a raggiungere l’obiettivo di una società moderna e dinamica, basata sul valore della persona umana e sulla sua valorizzazione”.

    Monti-Letta-Renzi sono assoggettati allo stesso progetto: ESEGUIRE!

    Terrificante è la ‘relata refero’ di questo post:

    “Da Washington un programma per Renzi”
    http://www.formiche.net/2014/02/15/washington-programma-renzi/

  • Caro Professore, sono quasi sempre d’ accordo con Lei. Sul disfacimento politico, organizzativo e morale della Sinistra in Italia ha fatto un’ analisi impeccabile. Per correttezza andrebbe detto che è un fenomeno europeo, non solo italiano. La caduta del comunismo mondiale ha spalancato le porte dell’ inferno, i neoliberisti non hanno più trovato resistenze. I socialisti europei, che non sono finiti sotto le macerie del Muro di Berlino, sono stati lungamente annichiliti, quasi sentissero un senso di sconfitta che li ha portati alla totale subalternità culturale al liberismo. A questo va aggiunta una pesante opera di infiltrazione, entrismo si sarebbe detto una volta, che specie negli ultimi 10-15 anni ha (de)generato nei fenomeni Blair, Schroeder e, ultimo ma peggiore di tutti, Matteo Renzi. Il primo, come Matteo nostro, arriva a Downing Street senza aver ricoperto nessuno incarico pubblico nazionale, neanche il deputato. Stravolge il Labour Party inglese cambiandone pure il nome in New Labour. Dopo 18 anni di governi conservatori eccolo dunque al potere. Ma il New Labour non è altro che un partito di destra, che persegue politiche, fini e interessi di quella parte. Per aver distrutto la Sinistra inglese il buon Tony oggi è pagato svariati milioni di euro all’ anno da Jp Morgan. Il percorso di Schroeder in Germenania è analogo, solo che lui si è accasato alla russa Gazprom ma soprattutto nei suoi anni da cancelliere mise al ministero del Lavoro Peter Hartz, ex responsabile risorse umane della Wolkswagen. Tipicamente socialista nominare uno dei massimi dirigenti industriali a riformare il mercato del lavoro: il risultato è stato quella macelleria sociale di cui nella miserabile informazione italiana non si ha notizia. Il sistema Hartz ha la stessa logica del Jobs Act renziano: diminuisce le prestazioni sociali ai disoccupati, in termini economici e di servizi. Il sistema Hartz è stato concepito per spingere masse di salariati quanto più possibile verso il salario stabilito dal mercato del lavoro. Il risultato è bassi salari, flessibilità, pensioni di sopravvivenza (forse) e una spettacolare redistribuzione della ricchezza. Il che ha portato la sinistra (intesa come somma dei vari partiti di sinistra) per la prima volta nella storia tedesca ad essere la maggioranza assoluta alle ultime e nelle penultime elezioni tedesche. E qui entra in gioco l’ ultimo candidato della Spd, Peer Steinbrueck, che nelle passate elezioni di settembre è arrivato secondo, nettamente staccato dalla Merkel. Qui la malafede non è solo presunta ma addirittura certificata. Nel Parlamento tedesco ci sarebbe una maggioranza Spd-Grunen(i Verdi)-Linke. Dopo anni di guerra a sinistra la Linke si è detta disponibile, già prima delle elezioni, a verificare la possibilità di un percorso di Governo con la Spd. A queste aperture, che venivano dopo anni di asprezze reciproche, Steinbrueck ha diplomaticamente risposto con tutta la sua intelligenza politica “mai!!!”. Ora, penso che a tutti noi sia capitato non dico di contenderci il Governo tedesco ma magari di acquistare un’ automobile. Per cercare di strappare il prezzo migliore tutti siamo stati dal venditore della concessionaria millantando che la concessionaria del paese vicino ci applicava un prezzo migliore. Insomma, li si mette in concorrenza per spuntare le migliori condizioni. Steinbrueck invece, dopo le elezioni di settembre, è andato dalla Merkel a trattare un accordo in posizione di estrema debolezza (la Cdu era nettamente il primo partito col 42%) essendosi pubblicamente bruciato ogni alternativa stante il rifiuto persino a trattare con la Linke. Un totale idiota? Mah…difficile crederlo fino a questo punto. Molto più facile che sia “in squadra” con la Merkel. Un partito nominalmente socialdemocratico, realmente corrotto e comprato dai neoliberisti. E veniamo al caso italiano, Matteo Renzi. Restano scolpite le sacre parole di Andreotti: “per essere iscritti alla Democrazia Cristiana non è necessario essere né democratici né cristiani”. E quindi, oggi, per essere membri del Pd non è necessario essere né democratici né progressisti, esattamente come Matteo Renzi e la cricca di figuri che gli girano intorno. Chiudo il mio troppo lungo intervento per ricordare di non votare in alcun modo nessun partito che si riferisca al Pse. Come Blair, Schoroeder e Renzi stesso ormai il Pse è rimasto di socialista e di sinistra solo nominalmente

  • Mi sembra che stia avanzando un nuovo ordine mondiale al quale tutti devono sottostare. Non vedo alternative all’orizzonte.
    Quello che succede in Italia oggi sembra la lunga onda del reaganismo e thacherismo, nello specifico mi sembra di capire che la sinistra e sindacato come intesi finora dovranno cambiare in maniera radicale verso un modello anglosassone.

    Dicono che l’Italia sia un paese “ingessato” con una classe politica piu’ interessata a farsi la guerra per le poltrone che per i programmi, da qui l’intervento dei poteri forti esterni con l’ausilio dei fantocci indigeni. Le cose da fare sono tante, i risultati tutti da vedere.

  • i sintomi sono gli stesi del berlusconismo; la camusso, di area socialista, è stata nominata nel periodo berlusconiano, quando c’erano sacconi e marchionne che difendevano i posti di lavoro. ricordate? oggi come oggi in parlamento sono tutti berlusconiani: renzi, grillo, berlusconi… e gli italiani che li hanno eletti sono sempre più favorevoli a questi gesti di decisionismo, di questi uomini forti al comando, che si chiamino berlusconi, renzi o casaleggio, che chiedono ai rispettivi servizi d’ordine di sopprimere fisicamente le voci fuori dal coro: basta pensare a formule di oggigiorno come “ricatto dei partitini”. ma il fatto è che a molti italiani tutto ciò piace. e sempre più persone a cui in fondo non piacerebbe stanno iniziando a farselo piacere per forza, dato che sennò si perde eccetera. questo tipo di realismo berlusconiano è molto diffuso anche a sinistra, e si regge sulla stessa base teleologica e messianica che porta a considerare come un valore assoluto il decisionismo, senza perdere tempo a fare considerazioni sul merito di queste decisioni, derubricate come “immobilismo”.
    quindi sarà solo la sinistra che è degenerata, oppure sono degenerati, a vari gradi, tutti gli italiani che oggigiorno tifano qualcosa senza criticare minimamente? perchè non è questione di squadra, è questione di regole del gioco

  • @alessandro: a me pare che l’elettorato socialdemocratico sia stato favorevole alle politiche merkeliane: come nel periodo della grande guerra i nazionalismi hanno spazzato via qualisiasi conflitto di classe, dato che l’instupidito cittadino crede che a fregarlo non sia l’illuminata classe dirigente della sua nazione, ma i cittadini stranieri, colpevoli di colpe ataviche nei suoi confronti da pagare fino alla settima generazione. come sorprendersi che vinca steinbruck in questi casi?…
    anche per questo è importante ricostruire una sinsitra in europa con tzipras: una delle prime vittime dell’austerity è stata proprio la sinistra europea, annientata dalle manovre di squallido cabotaggio proprie dei nazionalismi (a matrice neoliberale, come al solito)

  • @Paolo Raffone

    E’ terrificante: è l’instaurazione di una dittatura.

    Le analisi economiche sono FALSE e, se non fosse per le implicazioni tragiche, sarebbero pure ridicole: pura propaganda neoliberista volta al colonialismo e all’asservimento delle classi subalterne. “Stato minimo” = fine della socialdemocrazia = fine della democrazia (cit.
    Mortati)

    “Riforme strutturali” in neolingua significa GOLPE TECNICO.

    L’ordoliberismo a matrice teutonica è troppo deflattivo (ma va?): i più grandi debitori del mondo hanno bisogno di un po’ di inflazione.

    Ci stanno radendo al suolo e schiavizzando: il tutto con una guerra psicologica che non ha precedenti nella storia: ora abbiamo i “reazionari progressisti”. Solo un piddino può rimanere impassibile di fronte a tale constatazione.

    Non è mai successo nella storia umana che tanta stupidità, tanta ignoranza abbia avuto contestualmente a disposizione tante informazioni e tante risorse: siamo difronte alla peggior allocazione possibile con un impiego che non potrà che essere tragico.

    (Notare la retorica della “Valorizzazione dell’uomo”: potrebbe essere un’insegna da appendere all’entrata di un lager nazista)

  • Professore, si rassereni: questa non è sinistra.
    Il dramma non è che “questa sinistra fa veramente schifo”, il dramma è che la sinistra si è estinta.
    E’ di sinistra chi difende il lavoro, l’uguaglianza, i diritti.
    Questi non sono di sinistra.
    D’altronde, oh, tocca prendere atto che non riusciamo ad esprimere niente di meglio…

  • Io credo che il disfacimento politico e intellettuale della sinistra, – al di là delle valutazioni di merito del professor Giannuli, che mi paiono terribilmente puntuali – affondi le radici nella mitologia prescrittiva della Resistenza, che la gramsciana, ora in eutanasia, “egemonia culturale” ha voluto raccontare per i suoi interessi di influenza politica nel lungo termine, fingendo, dall’alto della sua legittimità auto-assegnata, che non ci fossero né nodi né pettini (à propos, il buon Pansa è di nuovo in libreria con i suoi pistolotti anti-resistenziali).

    Renzi, tanghero arrogante e vuoto (e forse, pur essendo sostanzialmente vero, definirlo tale potrebbe essere anche, in parte, una sottovalutazione) rappresenta in questo senso tanto il pettine che i nodi, finalmente arrivati a manipolare con determinazione il presente dei luoghi e degli spazi della politica italiana. Questo per dire che, secondo me, fintanto che il popolo italiano non prenderà vera e piena coscienza che nel 1945 ha perso la guerra come Paese e non solo come regime sotto assedio dei buoni, ci sarà, per l’Italia intera, ben poco da sperare per un futuro migliore e più dignitoso. Si pensi per esempio all’occupazione delle truppe NATO in Italia, di cui non è dato sapere precisa consistenza numerica e di armamento, con ogni probabilità pure strategico, cioè nucleare. Sono solo peace-keepers, no? I politici mentono perché sono costretti a farlo; se anche il popolo continua a mentire a sé stesso è probabile che abbiano, in questo senso, anche ragione.

  • “La sinistra ” cosa è? I gruppi di persone che si autodefiniscono di sinistra e hanno il controllo, anche eventualmente alla gestione di pochi spiccioli, ma spesso di molti milioni, di partiti, sindacati, Fondazioni etc?
    Gli episodi di violenza sono tipici della degenerazione della politica, e del non counvolgimento delle persone – diciamo per bene- sopraffatte dalle forme aggressive.
    Riguarda tutti. Ieri anche nella sede PD di cosenza, renziani contro altri: finiti in ospedale.
    E tempo addietro nel 5stelle , sostenitori di portavoce contro critici, presente il vicepresidente della camera ( incolpevole, ma silente).
    CHe significa? Forse anticipa cose anche peggiori, quando il Quinto stato scoprirà di essere tenuto lontano da tutti!

    Parafrasando: Dio è morto, Marx è morto e …noi altri non ci sentiiamo bene.

  • Si tratta di una sinistra completamente “trasfiguarata”, da Renzi a Camusso, da Ferrero a Cremaschi, da Fassina a Civati.
    Preciso di non credere che esista ancora la dicotomia politica Destra/ Sinistra (drammaticamente attiva nel novecento), ma credo nell’esistenza di un Partito Unico della Riproduzione (Neo)Capitalistica, che decide i programmi politico-strategici, gli assetti geopolitici e i destini dei popoli.
    Quella che ci ostina a chiamare sinistra, molto Lib e sempre meno Lab, è completamente immersa nei rapporti socili neocapitalistici ed ha come abilità, sviluppata in anni di “degrado”, la capacità di “imbrogliare il popolo”, facendo credere che esiste la democrazia, che esiste ancora la socialità, che la volontà popolare può esprimersi, ma applicando in modo pedissequo i programmi politici neoliberisti e europoidi decisi dai grandi centri di potere esterni.
    Forse converrebbe riflette un po’ di più su questi aspetti, che investo in pieno anche la figuretta mediatio-propagandistica di Matteo Renzi (e informano l'”Operazione Renzi”).

    Cari saluti

    Eugenio Orso

  • Spero di sbagliarmi, ma credo ci sia un nesso fra quel che accade in CGIL e l’avventura di Renzi. Uno dei presupposti del successo di Matteo è che Susanna liquidi la FIOM e tutti quelli vorrebbero una CGIL trasparente e democratica. E’ questo che interessa ai “mercati”, non certo abbattere la “casta”, che infatti se ne sta lì bella e tranquilla. L’unico elemento positivo potrebbe essere che il PD cessi di essere considerato sinistra o centro-sinistra. Se poi se ne accorgessero anche i piddini e gli elettori, sarebbe un miracolo.

  • Purtoppo la SINISTRA è in disfacimento da molto più tempo, dagli inizi del secolo scorso, dagli anni immediatamente successivi al rovesciamento degli zar in Russia.
    Fino ad oggi, in Italia, o è diventata di “destra”, oppure, dividendosi in mille formazioni inconcludenti, ha consentito alla destra di affermarsi. Lo stesso Benito non avrebbe mai raggiunto il potere se una sinistra litigiosa, inconcludente e talvolta collusa, non gli avesse spianato la strada.

  • Pierluigi Tarantini

    @ Santi Numi
    Hai letto e compreso “La fattoria degli animali”?
    Nel manifestare il mio sconcerto per il livello culturale ed intellettuale da te raggiunto colgo l’occasione per segnalare l’errore che compi nel riportare il cognome Goebbels.
    Poichè nel far riferimento al summenzionato ricordi un disco incantato, ti invito almeno a citare correttamente.
    Ho forse che blateri di un nome solo orecchiato?
    Certo se ne avessi letto tante volte quante ne hai scritto, non saresti incorso in errore.

  • Squadrismo della CGIL(?) di chi? di Cremaschi? del servizio d’ordine? del sottoscritto che della CGIL fa parte? degli iscritti? dell’organizzazione? Come ambiguità per iniziare non c’è male…
    Incominciamo da alcuni elementi di realtà: la CGIL sta andando a congresso e a differenza del precedente nel quale le mozioni in alternativa erano due con un rapporto che oscillava nelle varie realtà tra il 70/80% della maggioranza e il 20/30% della minoranza (nella quale si collocava allora Landini e la Fiom), l’attuale ha visto ricomporsi una ampia maggioranza comprensiva anche della FIOM e di Landini e di una minoranza capeggiata da Cremaschi. I documenti congressuali a disposizione di ogni iscritto contengono le due mozioni con nomi e cognomi e in tutti i luoghi di lavoro gli iscritti alla CGIL discutono di questo. I rapporti oggi sono molto diversi per cui il consenso raccolto dalla seconda mozione si aggira intorno al 5%-10%. Se la democrazia non è solo il veto delle minoranze ma anche l’espressione della volontà della maggioranza che alla fine decide, questi elementi un qualche peso ce l’hanno.
    E’ vero che sulla firma dell’accordo di gennaio di quest’anno sulla rappresentanza si è determinata una ulteriore divisione all’interno della CGIL ma anche su questo al congresso si discuterà su una mozione, presentata da Landini, che chiede il ritiro della firma senza mettere in discussione il quadro generale della mozione di maggioranza. E’ un problema di coerenza rispetto ad un quadro generale condiviso sul quale, è legittimo che si discuta ma che poi alla fine si decida. E se una organizzazione non può decidere a maggioranza come deve farlo?
    Squadrismo dicevamo…”il servizio d’ordine che pesta il gruppetto dissidente di Cremaschi” dice Giannuli; io non c’ero (Giannuli si?) e quello che vedo è un po’ di parapiglia e un funzionario che allontana Cremaschi al quale non veniva data la parola ad una iniziativa la cui valenza era principalmente mediatica (come lo stesso Cremaschi immagino sapesse bene…) ma tant’è sufficiente a dire “…questa bravata del servizio d’ordine della Cgil non è squadrismo della più bell’acqua?”.
    Poi si riconosce che in fondo “Cremaschi se l’è andata un po’ a cercare”, e allora è squadrista anche lui?
    Sono d’accordo solo che certamente c’è “un modo più decente e –qui ci vuole- meno sbracato di gestire la situazione, piuttosto che offrire quello spettacolo vomitevole?” ma per evitarli questi spettacoli bisogna essere in due; oltre alla leadership ognuno si deve assumere la sua responsabilità. Anche perché a perderci veramente alla fine non è ne Cremaschi ne la Camusso ma le tutele collettive e individuali dei lavoratori che giustamente (leggete i commenti ai video sui vari siti) non comprendono, si indignano e restano se possibile ancor più senza diritti. Io la vedo così.

    • Luca Chiarel: Il pezzo mi pare abbastanza chiaro: dico che Cremaschi se l’è andata a cercare e che il servizio d’ordine si è esibito in una scema vomitevole che poteva benissimo risparmiarsi. Questo però è responsabilità dei dirigenti Cgil a cominciare dalla Camusso. Sarebbe bastato dare la parola ai dissidenti per 10-15 minuti e tutto sarebbe finito lì senza creare nessun caso. Ti rendi conto del danno di immagine che ne deriva?

  • La sinistra fa schifo perchè non esiste più. Della sinistra storica nata dal movimento operaio è rimasto solo l’involucro di potere,pura gestione di risorse economiche (a mezzo partiti, casta, sindacati, coop, associazioni no profit) involucro che via via sarà eroso dalla riduzione dello stato sociale. Se andate a fare un giro nelle ex cd. regioni rosse, di rosso nella gente e nelle istituzioni non è rimasto nulla. L’alleanza con Berluska è una conseguenza, non una causa.
    La globalizzazione economica ha disintegrato la sinistra,e il movimento operaio occidentale. L’esito finale probabilmente sarà la fine della democrazia come è nata dalle resistenze antifasciste: espressamente lo propone il Finacial Time.
    Sicchè la vicenda italiota è un episodio triste e raccapricciante di un fenomeno secolare che è solo agli inizi.

  • Scusate: se domani il papa, dal balcone di piazza San Pietro, dice: “Ragazzi, mi sono persuaso che tutta questa storia della Trinità, della Resurrezione, dell’Apocalissi, etc., alla luce dei fatti non sta in piedi”, un minuto dopo il cattolicesimo non c’è più. Restano gruppi più o meno numerosi di cattolici che sostenendo varie tesi (il papa era matto/l’anticristo, è una prova mandataci da Dio, siamo “il resto” di cui parla S. Giovanni nella Rivelazione, etc.)ma il cattolicesimo in quanto istituzione religiosa non c’è più. Uno può benissimo continuare a sentirsi soggettivamente cattolico, e magari, dall’Altro Mondo Dio gli dà ragione: ma in questo mondo conta zero. Lo stesso vale per la sinistra dopo l’implosione dell’URSS, e dopo che le sinistre europee realmente esistenti hanno mediato il consenso a favore del più grande e riuscito attacco al movimento operaio e alle condizioni di vita delle popolazioni da centocinquant’anni a questa parte. Uno può benissimo continuare a rifarsi ai suoi ideali “di sinistra” ma suggerisco che cominci a smetterla di credere che la sinistra reale sia tanto riformabile da poter coincidere, almeno tendenzialmente, con la sinistra ideale. Tra l’altro, anche la sinistra reale hai suoi ideali, i quali però sono affatto incompatibili con gli ideali della sinistra ideale.

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