
Matteo stai sereno… Che sta bollendo in casa Pd e dintorni?
Le acque si agitano violentemente in casa Pd e Speranza è arrivato a chiedere il congresso straordinario. Lo so: la “sinistra” Pd ne ha dette tante, ritirandosi ignominiosamente ogni volta, e non ha alcuna credibilità. Questa volta, però c’è da capire chi è il regista che sta dietro le quinte.
Forse sto invecchiano, ma sento un certo odore di “Conte Max”, un uomo che ormai è ai margini, ma che conosce il partito uomo per uomo, sa dove e come toccare per spostare simpatie e fedeltà, che ha forti legami in Europa e nel mondo finanziario.
Soprattutto un uomo con la memoria di ferro e poco incline a perdonare le offese ricevute. Certo, oggi non è in grado da solo di scalzare il fiorentino, ma non è affatto detto che si stia muovendo la solo. In fondo ogni film ha un regista, ma anche un produttore e qui potrebbero esserci diversi produttori che mettono i capitali necessari a girare il film. Il punto è questo: ormai è chiaro che ci sono settori di poteri forti che hanno deciso di licenziare Renzi, anche perché quello che doveva fare lo ha fatto (legge truffa per le elezioni, stupro della Costituzione, job act, buona scuola ecc.) e, invece adesso si è messo in testa di mettersi alla testa dell’onda populista per fondare il suo regime. E questo non va bene.
Ma non ci si può limitare a far cadere il suo governo magari con un voto sfavorevole in Senato (ad esempio io non scommetterei sul fatto che il gruppo dei senatori a vita, Monti e Napolitano in testa, voterebbero ancora la fiducia al governo oggi): se Renzi resta segretario, dopo fa mancare i voti per qualsiasi altro governo che non presieda lui e ci sono le elezioni anticipate che potrebbe rivincere o che potrebbero segnare la vittoria del M5s (orrore!!!). Dunque, dopo la caduta del governo Renzi bisogna fare una cosa nuova: un bel governo tecnico che prepari le elezioni con un quadro politico diverso.
Dunque, per ammazzare il fiorentino bisogna prima togliergli la corazza, cioè, il posto di segretario del Pd, mettendo al suo posto uno più malleabile e, per la verità, Rossi, il presidente della regione Toscana, potrebbe essere l’uomo giusto. Faccio notare che la stranissima autocandidatura di Rossi è venuta fuori prima del voto di Verdini sulla legge sulle unioni civili, dunque della richiesta di congresso straordinario di Speranza e quando mancava un anno e mezzo al congresso ordinario. Difficile non pensare ad un nesso fra l’uscita di Rossi e quella di Speranza, dunque la questione delle stepchild adoption è solo un pretesto.
E’ evidente che la sinistra Pd, o almeno la parte che è manovrata dal regista occulto, sta puntando su una sconfitta del Pd alle amministrative. La situazione è questa: il Pd sta messo decisamente male a Napoli e Roma, dove rischia di non arrivare al ballottaggio. Speranze migliori le ha a Bologna e, soprattutto, Torino, dove però le cose non sono proprio scontatissime, per cui è possibile che perda una delle due città. Ma decisiva è Milano. Se Sala ce la fa, magari perdendo Napoli, Roma ed una delle due indecise, il risultato sarebbe magro per Renzi, ma, tutto sommato, accettabile. Il disastro sarebbe una sconfitta anche a Milano. E la cosa non è impossibile: se Sala non ce la fa al primo turno, poi le cose si mettono male al secondo che non è mai favorevole al Pd. L’Huffington post dà notizia di feroci epurazioni dei candidati dalle sinistra nelle liste per le amministrative, il che è solo l’anticipo di quello che accadrà nella formazione delle liste alle politiche. Ragione di più per rianimare l’esangue sinistra Pd che inizia a temere l’approssimarsi delle elezioni politiche.
I tempi del 41% sono decisamente lontani e Renzi lo sa, tanto è vero che lega l’asticella del successo al referendum sulla riforma costituzionale e non alle amministrative. Questo i suoi avversari lo sanno e sanno che quello è un test più favorevole al fiorentino, per cui sanno di dover fare prima. Insomma, per ora ci sarà il pressing, dopo, se alle amministrative c’è la scivolata c’è l’assalto del congresso straordinario.
Che poi il piano dei nemici del fiorentino riesca è un altro paio di maniche: tutto da vedere. La partita è appena iniziata.
Aldo Giannuli
aldo giannuli, d'alema, elezioni amministrative, minoranza pd, partito democratico, speranza, verdini

Gaz
Qual strana Repubblica in cui c’è un vice conte Max, maestro di cerimonie.
Voglio essere io con il mio voto -insieme agli altri italiani- a decidere se confermare o mandare a casa dopo tot tempo un politico espressione di un partito.
Riuscite ad immaginarvi una simile congiura medievale di palazzo in Francia, Canada, NOrvegia, Svizzera ?
In nome di quali poteri democraqtici stanno avvenendo queste manovre? Chi ha eletto costoro ?
P.s. A che ora parte il prossimo aereo per il Cile ?
Roberto B.
Per parte mia, io seguito a sperare nella Grecia.
In Italia la gente non sta ancora abbastanza male e comunque, anche se sta scivolando nella miseria e nell’asservimento totale allo straniero, non è mai abbastanza arrabbiata.
E poi ragiona sempre con il famoso “io speriamo che me la cavo”.
Anche se qualche piccolo segnale lascia un barlume di speranza: ad esempio, cittadini che si radunano sotto casa di qualche politico (leggi Boschi). Chissà!
Tenerone Dolcissimo
Cittadini si sono riuniti sotto casa della mign … BOSCHI????
Cmq devo ammettere che hai ragione da vendere.
Mohicano79
In Grecia cos’è avvenuto di così straordinario, scusa? A me sembra che questo silenzio possa significare solo che l’europa ha ottenuto il suo scalpo dopo la farsa del referendum (la Grecia é divenuta da luglio lo snodo dei migranti). Mi sembra il classico do tu des. Rispettosamente, M.
Roberto B.
A parte che in questo caso il silenzio è particolarmente assordante, qui c’è un equivoco di fondo. Quando ho scritto che spero nella Grecia, avrei fatto meglio a dire che spero nei greci, perchè sono certo che gli italiani non voteranno mai per uscire dall’euro e dalla UE.
Anche se questa storia di tornare alla lira, o similia, dopo 15 anni di euro, mi pare ogni giorno di più un falso obiettivo.
Uscire dall’euro e restare sotto la Nato, cioè sotto anglo-americani e gli esecutori dei loro ordini? A cominciare dagli infidi francesi, che da sempre cercano di fregarci? Fuffa.
Tenerone Dolcissimo
Forse dovremmo confidare nei Britannici e nel prossimo loro referendum, anche se loro quanto a fregature fanno il paio con i francesi … MussoliniMatteiqueUsticaqueGardiniqueRegenique docent
Roberto B.
@ Tenerone
In realtà, ci hanno già fregato, per meglio dire hanno fregato tutta l’EU, con un bluff ben condotto ma assolutamente previsto e prevedibile. Non hanno mai avuto intenzione di uscire dalla EU, figuriamoci quali guai passerebbero, a cominciare da quelli interni (Scozia e Galles che rimangono in Europa, dissoluzione del Regno Unito, fine della monarchia, ecc.).
Hanno solo ventilato la possibilità di una uscita, per ottenere concessioni ancora migliori di quelle che già avevano, oltre a costituire la testa di ponte per il TTIP dei loro VERI alleati. Marameo!
andrea z.
Certo che se pensiamo cos’era l’Italia 25 anni fa, con un’industria pubblica che vinceva appalti in ogni parte del mondo tra l’invidia di francesi e tedeschi, un’imprenditoria privata competitiva e capace di conquistare posizioni di predominio in tutti i mercati e come siamo ridotti oggi con le aziende svendute e i laureati in fuga a decine di migliaia, viene voglia di cercare i motivi di questo disastro.
Abbiamo avuto a che fare con una classe dirigente corrotta oppure le forze internazionali che hanno determinato certi indirizzi erano impossibili da contrastare?
In fondo, ormai cosa cambia sapere se gli ordini impartiti da forze esterne sono eseguiti da un Renzi o da un Monti o con quali manovre bizantine vengono messi al potere.
Ormai americani, tedeschi e francesi non sembrano più neanche cercare di salvare le apparenze; ci sbattono in faccia la nostra impotenza e subordinazione come facevano i governatori inglesi con i patetici marajah indiani al tempo dell’impero britannico.
Basta che il servilissimo Renzi, che ha appena ceduto le ricchissime aree di pesca davanti alla Liguria su ordine francese, si azzardi a fiatare sul bail in o su qualche flessibilità fiscale e rischia la sostituzione come un burattino.
Forse neanche ai tempi della sconfitta militare eravamo caduti così in basso.
Tenerone Dolcissimo
Renzi, che ha appena ceduto le ricchissime aree di pesca davanti alla Liguria su ordine francese,
Una lode ad Andrea che si è ricordato di questa negletta questione. Forse un approfondimento del professore sarebbe opportuno perché la questione è umbratile annche perché e’ stata lasciata nell’ombra
Herr Lampe
Sommessamente ricordo quanto ci misero a silurare mister B. Che pure non rese loro molto complesso il lavoro, però finché ha avuto – purtroppo – i voti non si è fatto defenestrare così facilmente.
andrea z.
E’ uscito proprio oggi un articolo di Federico Dezzani, blogger che, come è noto, vira un pò sul complottista.
In questo pezzo si ricostruisce la defenestrazione di Berlusconi, vista come episodio di uno scontro interno all’establishment americano.
Da quello che si legge, sembra abbia ragione Herr Lampe: il vecchio Silvio è stato un osso duro e prima di cadere ha sventato molti agguati e cospirazioni ai suoi danni:
http://federicodezzani.altervista.org/golpe-2011-una-ministra-riscaldata-servita-quando-fa-comodo-parte-i/
Gaz
@ H. Lampe et Andrea. Quanto a scandali a sfondo sessuoso non dimentichiamoci di un messiè le president che nell’Eliseo faceva man bassa di donnine prese dalla strada … o di un britiscio primo ministro necrofilo e animalista con i maialini, il quale ha avuto la solidarità (che ridere!) della reginona, vogliamo dire qualcosa su un lussemburghese manifestamente alcoolico ? Vogliamo continuare con la WV che non ha avuto calo di vendite di auto o con la birra tedesca ai diserbanti?
Mi vengono dubbi sul ruolo accomodante della stampa nordica e sulla doppia o tripla morale di quella gente.
Quelli sono quelli che quando si fanno le classifiche internazionali si mettono avanti. Quelle classifiche sono strumenti di propaganda.
cinico senese
Ma Conte Max sta per il baffetto Massimo D’Alema?
Aldo Giannuli
tu che dici?
Herr Lampe
D’Alema chi?
Aldo Giannuli
non prenderlo sotto gamba, ha ancora il morso velenoso
mirko g. s.
Professore ricordo un suo pezzo in cui descriveva D’Alema come un fallito che neppure i commessi di Montecitorio si filavano…
Aldo Giannuli
si ma è uno che conosce il Pd uomop per uomo e che, debitamente consultato di dritte può farne tante
Herr Lampe
Era una battuta ovviamente. Certo, se usasse un millesimo del livore che ha accumulato negli ultimi anni potrebbe uccidere metà della popolazione mondiale, non v’è dubbio.
E ha ragione a ricordare di non sottovalutarlo, però…
Però, al di là del discredito personale che ha meritoriamente guadagnato il nostro Mazarino, mi pare che la sua “ditta” le carte se le sia definitivamente bruciate con le elezioni “non vinte” e con quella singolare votazione per la presidenza della Repubblica.
E mi pare, ma posso sbagliarmi, che un cesaricidio come quello che lei ipotizza come possibile abbia bisogno di almeno un po’ di consenso, almeno tra i sostenitori. Su quali basi? Rifacciamo l’ulivo? E perché non i fronti popolari allora?
Come sempre, se sbaglio mi corigerete (o voi o la storia).
Aldo Giannuli
LUI NON COMPARIRà MAI, COMQUNEUE VADA- SARà ILCOMSIGLIORI DEI CONGIURATI ED IL REGISTA NASCOISTO
Herr Lampe
(perdoni la battuta ma non riesco a resistere)
Problemi con il caps lock?
(in ogni caso concordo)
Aldo Giannuli
poù che altro problemi con la vista e nion me ne sono accorto del maiuscolo
Gaz
Diamo a De Sica quel che è di De Sica e a D’Alema quel che è di D’Alema. Egli non fu mai conte, ma vice conte.
Gelli invece lo fu grazie al Savoia in esilio.
Che orribile parola ho scritto !!!
http://www.ilfattoquotidiano.it/2011/09/07/il-vice-conte-maxalla-cortedi-papa-ratzinger/155779/
Fantax
La vicenda della legge sulle unioni civili sembra piuttosto indicativa sulla situazione che sta vivendo il giovane fiorentino.
Riassumendola: Renzi voleva le unioni civili e anche la stepchild adoption.
La CEI si era espressa chiaramente contro, in particolare riguardo le adozioni.
Secca e sprezzante la risposta di Renzi: “Non decide la CEI”.
Naturalmente, i centristi avevano dovuto prendere le distanze da un’affermazione del genere, anche se non sembrava fossero determinati a far saltare il Governo.
I cattolici del PD erano su posizioni molto simili a quelle dei centristi.
Mai il Governo Renzi si era trovato in una crisi politica così profonda e pericolosa.
Ma ecco il deus ex machina che sembrava ancora una volta togliere al fiorentino le castagne dal fuoco: i Cinque Stelle.
A meno di accordi sotterranei e inconfessabili (Italicum?), qualunque opposizione avrebbe approfittato di una situazione simile per sferrare un colpo forse decisivo ai propri avversari.
Invece, “stranamente”, Grillo si offre di votare la stepchild adoption, salvando Renzi da uno stallo pericolosissimo.
Ma ciò che è ancora più strano, Renzi si fida di quell’aiuto: come mai un Presidente del Consiglio certo non ingenuo come lui non ha fiutato una trappola così scontata? Avrà forse ricevuto consistenti rassicurazioni da qualcuno di cui si poteva fidare?
Poi Grillo “ci ripensa”. E a questo punto la seconda stranezza: Renzi sa che i centristi erano contro la stepchild adoption e decide di porre la fiducia, annunciandolo pubblicamente.
Sa benissimo che con la fiducia non potrà contare sull’aiuto delle opposizioni.
Sa che i numeri al Senato sono assai risicati.
Sa che si è esposto pubblicamente parecchio sulla stepchild adoption e quindi, se le cose dovessero andare male, ne ricaverà un grosso danno d’immagine rischiando addirittura di andare a casa.
Quindi, prima di esporsi pubblicamente doveva essere ben sicuro di ottenere la fiducia.
Invece è costretto a stralciare la stepchild adoption e nonostante questo i risultati della votazione palesano che senza i voti di Verdini la maggioranza non c’è più.
Se non fosse ricorso alla fiducia, quest’ultimo fatto non sarebbe emerso e la legge sarebbe passata con consensi nettamente più ampi: che invece qualcuno lo abbia indotto a chiedere la fiducia per dimostrare che adesso Verdini è indispensabile?
Concludendo, ho l’impressione che oggi, per Renzi, le maggiori difficoltà provengano proprio da alcuni settori del cui appoggio era sicuro. E questo potrebbe indicare che per lui il conto alla rovescia è già iniziato, anche se in politica tutto è possibile.
gianni pinelli
Anche stavolta l’analisi del prof. Giannuli è acuta e condivisibile. Aggiungerei, peraltro, che la definizione di sinistra PD appare sempre più paradossale, visto che proprio i padri fondatori a cui essa si richiama (D’Alema, Bersani, lo stesso Rossi), sono sempre stati i più fedeli esecutori delle politiche rigoriste e liberiste della UE. E non è proprio casuale che la candidatura di Rossi venga fuori esattamente nel momento in cui Renzi (sia pure per motivi demagogico-elettoralistici) apre un conflitto serio con la nomenklatura europea e con la Merkel. L’attacco alla sua leadership nasce infatti, a mio parere, esclusivamente su questa linea: riportare al Governo un nuovo Monti (Boeri sarebbe perfetto) per completare lo smantellamento dell’economia nazionale, attarverso un imponente trasferimento di risorse dai risparmi dei cittadini al circuito delle banche tedesche e francesi, mediante ricalcolo delle pensioni, patrimoniale ed eventuale prelievo dai conti correnti. Senza dimenticare l’abolizione del contante, con il finto obiettivo di colpire l’evasione, ma in realtà finalizzato ad aumentare ulteriormente il potere delle banche a danno, ancora, dei cittadini. Ovvio che i veri ricchi hanno già da tempo provveduto a mettere al sicuro i propri averi, sicchè le manovre colpiranno i risparmi della piccola e media borghesia. Credo che la “sinistra” PD sia pronta a votare compattamente questo tipo di misure, come ha fatto per il pareggio di bilancio e per il bail in, per poi essere ricompensata in sede europea con qualche incarico ben remunerato.
Tenerone Dolcissimo
Che significa “politiche rigoriste e liberiste”?
Gimo
Personalmente trovo parecchio inquietante il revival di Monti supportato dall’ormai onnipresente Mieli. Il bocconiano ha infatti dismesso il frugale loden per mettere su penne e piume da falco: critiche aspre e dirette al premier, comunicazione molto “pop” e lontana dal suo birignao accademico, una stampa amica che lavora a rifargli una verginità (vedi patetica foto di lui seduto sulle scale). Se l’uomo e l’agente speciale con licenza di uccidere allora mi aspetto un ennesimo governo tecnico da un momento all’altro. Motivo per cui era necessario passare per una consacrazione alla camera di chi fossero i veri “responsabili”. E non mi stupirei che i 5s avessero fiutato la fregatura. Ma se così fosse, non denunciandola, hanno decretato la fine della loro supremazia morale. Mala tempora currunt.
Daniele Gioannini
Caro Aldo ti segnalo che Rossi si è autocandidato a segretario per la prima volta non meno di 6 mesi fa
Aldo Giannuli
cero e adesso si è riproposto
Zerco
più che un “conte” io ci vedo un “savoia”
Aldo Giannuli
forse il secondo è il produttore ed il primo il regista
Tenerone Dolcissimo
Mi riferisco in particolare a quanto riferito da GAZ nel primo commento dove si chiede chi li ha eletti costoro.
Obiezione ineccepibile per un liberale come me. Io mi limito a girarla ai cogl …. alle anime candide che:
1) La nostra costituzione è la più bella del mondo (bravi, non vi siete accorti che tutte queste inc … fregature ce le hanno date nel rispetto della costituzione???);
2) votiamo con la proporzionale perché l’uninominale non permette di esprimere dettagliatamente la nostra opinione (aribravi, voi dite la vostra opinione che a decidere in primis gli eletti e poi come voteranno gli eletti una volta in parlamento ci pensa Renzi o Berlusca).
PS CErto che a questi del PD i cortigiani dei BOrgia gli facevano una p … un baffo.
ilBuonPeppe
Tutto giusto e condivisibile, ma fortemente parziale.
A Washington che dicono? In Europa Renzi è già bruciato da tempo, e se ancora non è affondato lo deve ai suoi padrini d’oltreoceano. Che non avranno alcun problema a farlo sostituire, ma solo se fa comodo a loro.
Zerco
a Washington a prendere ordini ci è andato infatti Napol.. ooops Mattarella
Gaz
Tirando le fila dei numerosi e puntuali commenti mi sovviene una celbre frase di Aldo Moro: “Questo Paese non si salverà, la stagione dei diritti e delle libertà si rivelerà effimera se in Italia non nascerà un nuovo senso del dovere”.
Moro non era un autore facile da leggere. Bisogna essere molto dotati per costruire architetture di parole come le sue.
Mi sembra che quella frase fosse rivolta prima di tutto al ceto politico, ovvero alla riforma della politica intera, ma ad iniziare dal suo partito.
Si può combattere finchè si vuole la corruzione nella pubblica amministrazione, ma se non si emenda la politica da certi malvezzi non se ne uscirà.
Infine @Tenerone Il mio desiderio è di votare, di dire la mia in termini politici. Sui sistemi elettorali qui abbiamo un esperto.
makno
gentileprof giannuli , pur consapevole di uscire leggermente fuori tema, volevo porre alla sua attenzione alcune considerazioni del galli della loggia sul corriere della sera di oggi: “Ha ragione Angelo Panebianco: dietro gli slogan dei suoi aggressori dell’Università di Bologna ci sono, oltre qualche probabile buona dose di frustrazione personale, la mancanza di moderazione, l’estremismo, ingredienti abituali della debolissima educazione democratica del nostro Paese. Ma perché questi caratteri negativi — bisogna allora chiedersi — continuano ad avere nel tessuto sociale italiano la persistenza che hanno? Perché da noi a ogni stormir di fronda rispuntano ovunque — anche se oggi per fortuna con un’esigua capacità di mobilitazione — gruppetti di No Tav, frequentatori di centri sociali, «anarchici insurrezionalisti», «bene comunisti» radicali, «collettivi» vari, invariabilmente pronti quando non a cose peggiori alle affermazioni più estreme e ingiuriose,” -” [Esplora il significato del termine: Ciò accade, io credo, perché da noi esiste un vasto brodo di cultura che, seppure involontariamente, nutre di continuo gli slogan più esasperati alimentando ogni giorno questa cieca irragionevolezza, questo pensare in bianco e nero. È il brodo di cultura costituito dal conformismo fortissimo che caratterizza tutto il nostro discorso pubblico, politico e non, che permea tutta la nostra atmosfera culturale e le idee che vi hanno corso. La furibonda faziosità italiana è figlia innanzi tutto ] Ciò accade, io credo, perché da noi esiste un vasto brodo di cultura che, seppure involontariamente, nutre di continuo gli slogan più esasperati alimentando ogni giorno questa cieca irragionevolezza, questo pensare in bianco e nero. È il brodo di cultura costituito dal conformismo fortissimo che caratterizza tutto il nostro discorso pubblico, politico e non, che permea tutta la nostra atmosfera culturale e le idee che vi hanno corso. La furibonda faziosità italiana è figlia innanzi tutto [Esplora il significato del termine: dell’unilateralità del Paese che pensa, che parla e che scrive] dell’unilateralità del Paese che pensa, che parla e che scrive” -“Siamo diventati così un Paese dove nel dibattito pubblico in genere e in quello politico in particolare, a sostenere delle sciocchezze non è l’estremismo. Quasi sempre è il pensiero comune autorizzato. L’estremismo non fa che portare alle estreme e più aggressive conseguenze le sue banalità e le sue idee. Rafforzate dal fatto che in Italia tra il pensiero comune autorizzato e l’opinione dei colti tende sempre più a non esserci alcuno scarto significativo. In Francia, in Inghilterra, negli Stati Uniti, non è così. Là, nel campo della cultura, della riflessione sul mondo, su molte questioni importanti d’interesse pubblico ci sono posizioni anche assai diverse che si scontrano e colloquiano ad armi pari tra di loro. Sicché in quei Paesi anche il pensiero comune è costretto a tenerne conto: attenuando la propria rigidità, legittimando il punto di vista diverso, facendo spazio al dissenziente. Da noi invece no. “. mi desta qualche perplessità anche perchè gli amici della allegra brigata galli della loggia, panebianco. mieli quando ne hanno dovuto raccattare qualche voto e non sentenziare dai loro pulpiti hano combinato ben poco
GherardoMaffei
D’Alema può non piacere,ma a mio giudizio è un vero “animale politico” l’unico rimasto in campo a quello schifo debilitante che si chiama sinistra quella di Luxuria, di Boschi, di Vendola (ma i comunisti non mangiavano i bambini?) Viene da una selettiva carriera politica, figlio di parlamentari del defunto PCI, è cresciuto alla dura scuola del partito- chiesa, quella che lui ama ricordare con un aneddoto.Invitato a cena a casa di un alto dirigente comunista, notò che la di lui moglie nel rivolgersi , lo chiamava con deferenza compagno. Ecco l’arcano; la sinistra o torna a quel clima, quello in cui il giovane Berlinguer segretario della FGCI esortava le giovani militanti comuniste a prendere come modello di vita Maria Goretti, oppure il troiaio attuale ci farà toccare il fondo delle melma.Purtroppo il comunismo rimane un affascinante tragico errore ideale, che non vuole prendere atto della vera natura feroce del bipede umano.Solo una ristretta cerchia di asceti e saggi può dare vita al comunismo, le masse mai. Oppure per imporlo alle masse popolari, vanno attuati i metodi del “selezionatore” Pol Pot.
andrea z.
http://federicodezzani.altervista.org/golpe-2011-una-minestra-riscaldata-servita-quando-fa-comodo-parte-ii/