MA E’ BERLUSCONI CHE VINCE O E’ LA SINISTRA CHE PERDE?
Forse voteremo, se non in autunno, in primavera. Ma c’è qualcosa che non va: a temere le elezioni sono quelli che dovrebbero chiederle, le opposizioni.
Ragioniamo un po’:
1- il governo Berlusconi non ha prodotto nessun provvedimento di qualche popolarità e non ha ridotto le tasse
2- Berlusconi è stato pesantemente logorato da due anni in cui non ha combinato nulla ed è stato ridicolizzato dalla serie di scandali sessuali
3- il Pdl è stato investito da una ondata di scandali senza precedenti (Verdini, Bertolaso, Scajola, Cosentino…) lasciando sul campo un plotone di ministri e sottosegretari
4- il PdL ha subito una scissione
5- alla fine di tutto questo, Berlusconi è costretto ad ammettere una sconfitta politica (perchè quando una maggioranza parlamentare si squaglia e si deve andare a votare, vuol dire che ha subito una sconfitta politica e grave)
6- è in atto una crisi che sta mettendo in ginocchio tutti i governi in carica –di destra o di sinistra- e, per di più, la maggioranza impone di andare a votare in un momento in cui il paese è esposto all’attacco della speculazione finanziaria,
Ma, allora, se il centro sinistra non vince in queste condizioni, quando mai vincerà più? Insomma se Berlusconi vince non è merito suo, ma dei Bersani, D’Alema, Veltroni, Franceschini e compagnia fallendo.
Ed allora poniamoci qualche domanda su come, a sinistra, si scelgono dirigenti e linee politiche. Se tutto quello che la sinistra maggioritaria riesce ad esprimere è questo Stato maggiore di deficienti, vuol dire che c’è qualcosa che non funziona nel suo modo di far politica. Pensiamoci.
Aldo Giannuli
aldo giannuli, berlusconi, crisi sinistra, pd, rifonazione, sinistra
ugo agnoletto
D’accordissimo, ma aggiungo un tassello perché bisogna pur capire perché, nonostante tutto, l’elettorato cattolico vota e voterà Berlusconi.
Secondo i cattolici il centrodestra è attento ai valori bioetici, la sinistra ai valori sociali.
Ora mons. Fisiochella dice che i principi che tutelano la vita sono fondativi e quelli della solidarietà sono una conseguenza dei primi. Per questo, continua, è una forma di strabismo l’atteggiamento di chi pensa di sostenere un’azione politica in favore dei più poveri senza salvaguardare la vita umana innocente (per esempio su aborto e eutanasia). E dovere dei cattolici non favorire con il proprio voto leggi e programmi che non sono conformi ai principi non negoziabili che tutelano la vita, pena una grave responsabilità morale per le conseguenti derive etiche (come in Spagna).
Berlusconi quindi può fare quello che vuole, basta che a parole difenda i valori non negoziabili di cui parla mons. Fisichella.
Naturalmente la storia insegna che qualcuno poi presenterà il conto.
Paolo
Caro Aldo,concordo.
Credo che se non si mettono di lato orgogli personali, voglia di fare la “prima donna” del partito; se non si trova la capacità di accogliere le idee meno estreme e di lasciar perdere gli anancronistici luoghi comuni, non se ne verrà mai fuori.
Troppi aspiranti leader senza spina dorsale, senza desiderio di bene comune ma solo di apparenza e ovazioni, non possono creare una opposizione capace di dare una spallata ad un’organizzazione basata su corruzione e favoritismi. Il soldo e le promesse di facili carriere politiche vinceranno sempre finchè non ci si decide a creare un partito forte di ideali e di risultati.
Attenzione non parlo di agitatori di popolo e di rivolte di piazza; anche queste sarebbero anacronistiche e rovinose per chi le attuerebbe.
Parlo di ideali comuni e soprattutto di voglia comune di portarli avanti a testa bassa, senza guardare chi e che cosa. Serietà e forza di volontà….forse parole troppo forti ormai per la politica italiana.
marta
B. sembra non sappia più distinguere realtà e finzione. Aveva promesso per iscritto che avrebbe nominato entro una settimana (di che anno? Boooh!) il ministro dello sviluppo economico. B. stava scherzando, come senpre!
Franz
Il signor B. vince perchè è proprietario di tre televisioni e ne ha in usufrutto altre tre. In questo modo riesce a orientare una opinione pubblica che per la maggior parte non ha stumenti di comprensione della crisi, non legge e non si informa tranne che con il mezzo televisivo.
Purtroppo il Pd condivide con il signor B. la logica di fondo della sua azione politica: gli affari prima di tutto, propri e della propria cordata. Non disponendo di un progetto politico alternativo e valido, la gente non può in alcun modo distinguerli. E quindi tanto vale scegliere l’originale, che almeno mente bene…
manuel
Ma siamo sicuri che nei vertici della sinistra non vi sia sempre stata la volontà di perdere?
Non lo dico in modo sarcastico. Siamo sicuri che alcuni vertici della sinistra non fossero consapevolmente e in cattiva fede complici di Berlusconi e parte dello stesso Sistema internazionale che ha voluto la sua scesa in campo?
Giovanni Talpone
Per prima cosa non concordo con la definizione di “sinistra” attribuita a PD e IDV: sono due partiti di centro che puntano a un elettorato di centro (nel caso del PD, cattolico, parole di Bersani). La sinistra (rossa e verde) si è effettivamente autosconfitta, oggi sta fuori dal Parlamento, e probabilmente ci starà per un pezzo. Dell’IDV non so che dire, il PD non capisce che il centro è già “occupato” (un pezzo di PDL, i finiani, l’UDC, Rutelli, l’IDV…). Inoltre ha perso ogni credibilità (anche per un voto puramente strumentale) per chi, come me, considera inaccettabili il comportamento di Prodi al tempo dei sequestri di persona ad opera della CIA, i regali di Fioroni al Vaticano (vedi insegnanti di religione assunti senza concorso e pagati con i soldi pubblici), la vicinanza di D’Alema all’Opus Dei. Più in generale, si ha la sensazione che larga parte del gruppo dirigente del PD si comporti come se fosse sotto ricatto, o connivente, con Berlusconi e con il Vaticano: appena ci si avvicina al momento di “stringere” qualcosa, scatta il soccorso… nero e non se ne fa niente (a volte basta la distrazione di un Violante qualsiasi al momento del voto in aula per ottenere questo risultato).
Piuttosto di dare fiducia a un’alternativa del genere, molto meglio una giornata al mare.
Tullio
Sono d’accordo con Manuel. La sinistra non è più tale dal “Britannia” in poi. La nostra democrazia si è ridotta come l’aquila storpia di Gore Vidal. Quella che ha due ali ed entrambe sono a destra.
Lo “spettacolo” della democrazia doveva essere recitato da vere canaglie (Berlusconi e Golman Sachs Italia) e da utili idioti(Bersani, Di Pietro, Grillo). Lo so, sarò tacciato di complottismo, ma certe questioni non possono annegare nella melma della propaganda che vuole che verità accertate e non certificate dal mainstream siano patrimonio solo di una manica di pazzi.
gattorosso
Naturalmente tutti questi fattori contano pochissimo, e l’autore dell’articolo lo sa certamente molto molto bene.