M5s: supercanguro, candidati sindaci e multe.

A me non piace dar ragione o torto per partito preso, ma pesare caso per caso torto e ragioni. Prendiamo il caso del M5s in questa settimana in prima pagina per tre cose: voto sul supercanguro, candidature per le amministrative e questione della multa agli eletti “infedeli”.

Iniziamo dal voto sul supercanguro che, facendo decadere in blocco gli emendamenti sulla legge per le unioni civili, avrebbe portato subito al voto finale, evitando la votazione sugli emendamenti, di cui alcune a scrutinio segreto. Dico subito che il M5s, votando contro, non ha fatto bene, ha fatto benissimo ed ha ragioni da vendere.

Mi spiego: la tecnica del super canguro consiste in un emendamento che premette alla legge un articolo iniziale, che riprende per intero il testo di essa, dichiarando incompatibili tutti gli emendamenti non conformi ad essa facendoli decadere (quindi, di fatto, permettendo solo quelli aggiuntivi che il Presidente ritenga non in contrasto con il testo generale). In questo modo, si concentra, sostanzialmente, tutta la discussione su una sola votazione. E’ la tecnica che fu usata per far passare la legge elettorale nel gennaio 2015, evitando emendamenti pericolosi per il governo (come quello sul voto di preferenza) e facendo passare l’intera legge con un colpo di mano. E’ una estensione del maxi emendamento con voto di fiducia, che da anni viene usato dal governo per far passare le leggi di bilancio, imponendo il voto palese (sempre obbligatorio quando c’è la questione di fiducia) aggirando gli emendamenti ed i voti segreti. Lì, però, il governo, almeno, mette sul piatto della bilancia le sue dimissioni in caso l’emendamento venga bocciato. Qui, invece, il governo (che molto discutibilmente è quello che ha proposto legge elettorale ed unioni civili, che dovrebbero essere materia di esclusiva pertinenza parlamentare) non si dimette in caso di bocciatura, quindi siamo ad un mero espediente tecnico per imbavagliare il Parlamento. Ed un cattivo espediente, sul piano tecnico, perché l’ “emendamento” non aggiunge nulla alla legge, quindi non ha valore normativo ma solo di escamotage.

Si badi che contro la prassi dei maxi emendamenti la Corte Costituzionale ha già espresso forti perplessità sulla sua correttezza nelle sentenza n. 12 del 2012 e n. 32 del 2014.

Noi dobbiamo distinguere fra il merito di una legge (sulla quale il M5s, anche se con il problema noto della libertà di voto sulla questione dell’art 5, è d’accordo) e le procedure parlamentari con cui si produce una legge.

La legge Cirinnà, dal mio punto di vista, va benissimo ma non è un motivo per adottare la prassi mussoliniana che il Pd vuole imporre in questa come in altre occasioni. Qui il problema è difendere l’autonomia ed il ruolo del Parlamento nel sistema costituzionale, per cui il M5s ha fatto benissimo a votare contro questa indecenza del maxi canguro. D’altra parte, fu contrario a questa prassi anche nel gennaio del 2015 e quindi questo è perfettamente coerente: non si può cambiare valutazione su una prassi parlamentare in base a se il merito delle legge piace o no.

Sono, invece, del tutto poco persuaso del metodo adottato per la selezione dei candidati sindaci, senza una vera campagna elettorale interna che permetta di conoscere i candidati (salvo i pochi che, essendo stati già consiglieri comunali godono di qualche notorietà) e senza neppure richiedere un numero base di firme per la presentazione di candidatura. Che senso ha scegliere fra 47 candidati in massima parte sconosciuti a tutti salvo amici, parenti e condominio? Il risultato sarà la frammentazione del voto e la prevalenza di uno dei candidati con una percentuale limitatissima sul totale: che valore ha?

Del tutto in disaccordo sono su questa storia delle multe agli eletti infedeli. Intendiamoci, il M5s pone un problema serissimo che è quello dei cambi di casacca in corso di legislatura che è una vera indecenza: ormai il Parlamento sembra l’Hotel del libero scambio. E qui siamo d’accordo, ma la soluzione non può essere quella proposta e per tre ordini di motivi:

a- perché la soluzione (tratteggiando una adeguata statistica) deve essere trovata non all’interno di ciascun partito, con una specie di “fai da te” che farebbe passare le Camere dall’hotel del libero scambio al far west. La soluzione deve essere applicabile a tutti e deve essere trovata sul piano costituzionale

b- perché giuridicamente si tratta di una misura inapplicabile che nessun tribunale accoglierebbe

c- perché proprio per il M5s segnerebbe una contraddizione insanabile: ma, insomma, la propaganda del M5s non si stanca di presentare il mirabolante sistema delle primarie on line come la scelta di candidati onesti da parte di cittadini onesti, come l’espressione genuina della società civile contro gli intrighi della società politica e poi il primo a non fidarsi dei prescelti è proprio il M5s che fa firmare una carta del genere.

Non vi sembra una cosa da ridere? Insomma, non è il caso di pensarci meglio?

Aldo Giannuli

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Aldo Giannuli

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Comments (49)

  • E cosa sarebbe meglio, far votare i cinesi o i rom? Oppure sarebbe meglio il metodo di centro destra, che quando c’è da trovare un candidato credibile e con la fedina penale pulita non sanno chi candidare?
    Le multe sono una risposta un po’ isterica al problema delle infedeltà con il quale la propaganda del sistema assedia il movimento: ed è questa la migliore attestazione della bontà del metodo, il quale corregge dall’alto con il sistema delle espulsioni le infiltrazioni di aspiranti carrieristi.
    Il punto è proprio questo: tenere duro e andare avanti così!
    Tra alti e bassi le previsioni di Grillo e Casaleggio di un costante inarrestabile avanzamento fino ad ora si sono rivelate esatte.
    O il baratro civile e politico prima ancora che economico, o il M5s. Non vi sono attualmente alternative, si mettessero pure l’animo in pace gli illusi della rinascita a sinistra.

    • Vedi, può darsi benissimo che il ” baratro ” ci sia anche con il M5S, cioè che l’attuale politica sia pessima e che non ci siano alternative valide. Quello che cerca di fare Giannuli con le sue critiche, è migliorare l’alternativa. Non tutti credono che gente come il buon Di Maio e l’appassionato Dibba sarebbero capaci di sfidare l’Unione europea, i poteri economici e così via,.Non tutti pensano che basti esser ” onesti “, cioè rispettare la legge o credere sinceramente di far del bene, per cambiare le cose. In breve, non è detto che un gruppo politico, per il fatto d’aver caratteristiche nuove, sia privo d’illusioni. Mettetevi l’animo in pace anche voi.

      • A francesco cimino
        Non potrei essere più d’accordo. E’ evidente che il M5s essendo un tentativo umano può fallire, però tu stesso non hai potuto fare a meno di indicarlo, seppur in modo non esplicito, come l’unica alternativa possibile allo stato delle cose.
        E’ altrettanto evidente che le cose non possono cambiare sostituendo ad un partito un altro anche se più onesto, è necessaria una svolta che ci avvii su prospettive diverse, una diversa idea di stato, qualcosa nei confronti del quale ci si possa realmente sentire uniti.

  • Professore, il sistema delle primarie on-line è mirabolante perchè consente a tutti i cittadini di esprimersi col voto da casa: democrazia cioè. Al contrario il risarcimento riguarda il dopo elezioni, quindi è una clausola di salvaguardia fisiologica. Cosa c’è di ridicolo? E siamo sicuri che sul piano giuridico sia inammissibile al 100%? Trattasi di un negozio privato…

    • sai che risultati con questo metodo!!
      E poi in un rapèporto doi natura pubblicistica in cui interviene un tero (l’elettore) non è possibile fare accordi di natura privatistica

  • Se le ragioni del M5S fossero di principio allora il suo ragionamento sarebbe giusto purtroppo la scelta del M5S di non votare il canguro è solo di opportunità, convenienza politica.
    E poi… mi scusi Prof. questi non decidono nulla,chi decide sono Grillo e Casaleggio.

  • Sinceramente, l’avversione al supercanguro mi sembra un pretesto, anche perché non mi sembra che i 5S abbiano subito sollevato la questione. L’hanno fatto solo all’ultimo. Perché ? Ho letto che qualcuno dei 5S ha detto che la ragione sta nel fatto che la Lega aveva ridotto gli emendamenti da 5.000 emendamenti a 500: quindi l’incostituzionalità è un fatto di quantità ? Con 5.000 emendamenti il supercanguro si può fare, con 500 no (oltretutto sono girati su internet alcuni esempi di emendamenti, e stendiamo un pietoso velo) ? Ho dato un’occhiata alla sentenza della Corte Costituzionale del 2014 che Lei cita. Mi sembra che parli d’altro, e cioè della impossibilità di presentare emendamenti in sede di conversione di un decreto legge, se non sono omogenei rispetto al testo da convertire. Per quanto riguarda la questione della fiducia, mi sembra che il ragionamento debba essere rovesciato: proprio perché c’è in ballo la tenuta del governo, e il voto è palese, il governo si garantisce il voto favorevole: il rischio è solo teorico (e a memoria l’unica volta che il governo è caduto per questo è stato nel 98, quasi vent’anni fa, con Prodi).

  • Sono ancora una Volta d’accordo
    L’unico movimento che potrebbe cambiare veramente le cose e potrebbe vincere sta giocando male le sue carte , peccato

  • Sicuramente il comportamento dei 5S è dovuto a questioni giuste di principio, ma è probabile che Grillo si sia reso conto che Renzi era favorevole alla Cirinnà solo a parole, mentre trescava con i centristi per trovare qualche soluzione gradita al Vaticano.
    Con questa mossa ha messo nei guai l’astuto toscano, non solo di fronte al suo partito, ma, cosa più importante, davanti ai suoi interlocutori europei, che iniziano ad essere stanchi dell’inconcludenza di Renzi.
    Il governo tecnico si avvicina.

  • Buongiorno,
    Convivo da 30 anni ed aspettavo una buona legge, come quella Cirinnà è, per poter allineare la mia posizione civile, come succede da molti anni in altri paesi. Non sono d’accordo sul comportamento del Mov. 5S, perché era l’occasione di votare una buona legge (come ha sempre detto di voler fare) e rendere questo paese più civile. Già il fatto di lasciare libertà di coscienza agli eletti mi ha fatto pensare che non volessero veramente questa legge per un motivo “vecchio”, calcolo elettorale. La scusa del Super Canguro, che non approvo come metodo, ma che deve portare alla riflessione sulle migliaia di emendamenti inutili, a me non convince. Credo che gli italiani avrebbero capito meglio un voto favorevole, ed una spiegazione di contrarietà al metodo, ed avrebbero anche fatto fare una pessima figura alla Lega, che si sta evolvendo da federalista a fascista. Sulle altre due questioni concordo con Lei, anche se sono preoccupato di una avanzata troppo forte del M5S: al momento non appare in grado di governare un paese complesso come il nostro, si vede nel caso di amministrazioni locali, dove le difficoltà vengono spesso gestite in maniera dilettantesca, anche per il metodo di scelta dei candidati. Troppo semplicistico pensare di risolvere il problema del traffico di Roma, ad esempio, con una consultazione sul Web. Ma questo è il momento .

    • Questa storia del M5S che “non è ancora pronto a governare”, mi ricorda tanto una famosissima frase di Mussolini che a proposito degli italiani pare che ebbe a dire:
      “governare gli italiani non è difficile, è inutile”.
      Ed infatti, i partiti tradizionali sono sempre pronti a governare: basta non governare e “fasse li cazzi propri”. I risultati li paghiamo tutti i giorni.
      Comunque, ho alcune perplessità a proposito di questa legge e delle sue possibili conseguenze, che lei Andrea, in quanto direttamente interessato causa la sua situazione personale, può forse sciogliere.
      Premetto che la mia non è e non vuole essere una provocazione e spero che mi creda sinceramente interessato a livello razionale, anche se non personalmente toccato dall’argomento; molto semplicemente, ci sono alcuni aspetti di questa legge che mi lasciano fortemente dubbioso su suoi possibili effetti indesiderati.
      Quelli più seri riguardano certi automatismi che se non ho frainteso pare siano previsti per i casi di convivenza, per cui se due persone convivono, in caso di divisione l’uno o l’altro potrebbe chiedere che gli vengano riconosciuti alcuni diritti come se fossero stati sposati.
      Ora, mi chiedo e le chiedo, il matrimonio si può sciogliere con la separazione ed il successivo divorzio; nella legge sulle unioni civili è prevista una procedura per sciogliere queste unioni di fatto?
      E poi, supponiamo che due persone, non necessariamente di sesso diverso, decidano liberamente di vivere nella stessa abitazione, per i più svariati motivi non necessariamente di tipo affettivo (oggi molti separati, disoccupati, esodati, ecc., si trovano costretti da ristrettezze economiche a questa scelta), come cautelarsi per evitare che l’altro possa accampare diritti ricorrendo questa legge? Magari addirittura chiedere la pensione di reversibilità (ammesso che continuerà ad esistere) in caso di morte del convivente per convenienza.
      In buona sostanza, come si fa a sciogliere un legame quando non c’è nessun atto ufficiale che certifichi e documenti una unione?
      Come può capire, non ho le idee chiare sull’argomento e la stepchild adoption mi pare tutto sommato un problema secondario, pensando alle tante altre situazioni anomale che potrebbero verificarsi: chissà che lei, o qualche altro interventore, non me le chiariate un po’.
      Cordialmente.

  • Concordo perfettamente sul ragionamento relativo alla selezione dei candidati e ancor di più sull’insensatezza di far pagare penali a chi viola un regolamento o non lavora secondo le linee del programma elettorale. Si badi bene che nel famigerato documento per le elezioni di Roma si chiede la firma anche per un atto di controllo preventivo da parte dello Staff su “atti di alta amministrazione e questioni giuridicamente complesse”, che per il governo della Capitale equivale a dire: “controllo quello che mi pare”. Un follia e una vergogna che nulla hanno a che fare con i principi del M5S. Per non parlare dell’obbligo di dimissioni qualora il Sindaco, un assessore o un consigliere siano dichiarati “inadempienti” da parte di Grillo o Casaleggio; in pratica i meetUp sono già vecchi arnesi. Insomma un’involuzione intollerabile, per chi, come me, ha militato, donato del tempo e creduto nel progetto politico.
    Ho invece delle forti perplessità sulla questione del “canguro”. Il M5S vanta sempre coerenza (e a leggere certi codici di comportamento viene da piangere), ma la Politica, come si sa e come insegna anche il prof. Giannuli, è uno specialismo, che vive per altro di leggi (non scritte in un manuale di istruzioni) che danno identità alla pratica politica. C’è, tra gli altri, il momento “tattico”, il momento per il compromesso, per l’opposizione estrema e via discorrendo, ma non deve mai mancare un atteggiamento pragmatico. Questo Paese rischia di perdere un’occasione storica per colpa di un “canguro”? Per giunta dopo aver appreso le volontà degli attori in campo? Perché il M5S aveva detto che intendeva votare il ddl così come era stato presentato, a proposito di coerenza… Insomma la battaglia per un regolamento parlamentare migliore forse era procrastinabile di un mese, o sbaglio?
    Io vedo un movimento che crede di saper fare Politica!

  • In realtà lo spettro della multa da 150K serve a scoraggiare gli avidi di denaro. Chi si candida per “mettere un piede dentro” e poi passare ad altro partito che consente prebende più sostanziose e possibilità di mazzette, in questo modo ci pensa due volte dato che economicamente non conviene. E anche se in tribunale la passerebbe liscia, gli toccherebbe comunque una trafila giudiziaria del tutto sconsigliabile sia per l’immagine che per le tasche.

    Per quanto riguarda infiltrati di mafie e servizi o i sabotatori, invece, la multa secondo me è inefficace. Quelli hanno altri interessi che non il denaro.

    • hai una viusione un po ingenua di questi cambi di casacca. Ma comunque il problema è che devi scegliere meglio i candidati prima, non iventarti improbabili deterrenti dopo, che oltretutto nessun tribumale ratificherebbe

  • Per l’ennesima volta M5S ha dimostrato nei fatti, con i comportamenti, che l’obiettivo prioritario del movimento, direi l’unico, e la guerra totale fino all’annientamento contro il PD.
    Sono passati 3 anni dal marzo 2013 ma la visione strategica è la stessa. Guerra al PD anche a costo di fare i kamikaze come nel caso di questa legge.
    La legge può rispondere a bisogni di persone, di esseri umani? M5S ha lanciato il suo nichilista “Me ne frego”.
    Completamente errato tirare in ballo grandi questioni e principi democratici di fronte al fatto banale dettato dal tatticismo politico: una entrata a gamba tesa per far male al PD.
    Visione strategico-militare un po’ meno di zero. Vocazione autodistruttiva tanta.
    Caduti nella trappola di Renzi: lo sapeva che non avrebbero resistito alla tentazione di tirargli un calcio nello stinco.
    Si andrà al voto in Parlamento, la legge cadrà, Renzi dirà “vedete…” e avrà accontentato conservatori e progressisti nello stesso tempo.
    Ridicoli dilettanti.

    • radere al suolo il Pd sarebbe una cosa sacriosanta, ma qui stiamo parlando di altro: di una prassi fascistoide anti parlazmentare ed il M5s ha fatto benissimo a votare contro

      • No mi spiace, Aldo questa volta sei completamente fuori strada. E per capire che sei fuori strada e sufficiente leggersi le migliaia di emendamenti e vedere che cosa contengono. È evidente che sono assurdità alcune delle quali perfino comiche, che hanno come obiettivo imballare i lavori del parlamento. Oggi il fascista è chi ha come unico obiettivo impedire a chi governa di governare. Riesco a capire che a fronte di battaglie civili e democratiche importanti si possa mettere in campo l’ostruzionismo parlamentare, ma quello di oggi non è certamente il caso. Quindi lasciamo perdere il fascismo, che tu ben conosci per ragioni professionali. Non c’entra nulla di nulla. È da quando è stata inventata la sinistra extraparlamentare che dava addosso con ogni mezzo al Partito Comunista Italiano che c’è chi tenta di distruggere il PCI-PDS-DS-PD. Tempo perso, credetemi.

  • Il canguro o super canguro è una pratica deplorevole? Invece chi inonda le aule parlamentari di questi centinaia ed in alcuni casi migliaia di emendamenti è da encomio?
    Grandiosi questi strenui “difensori di libertà e democrazie” che, invece, sono solo utili idioti del sistema che della democrazia se ne infischia. E tralascio pietosamente il tema della malafede e della convenienza.

    Provate ad andare a leggerne alcuni di questi emendamenti che se “cangurati” costituirebbero un attacco alla democrazia ed al dibattito parlamentare

    1.231 GIOVANARDI Il comma 1 è sostituto dal seguente:
    «Due persone omosessuali costituiscono un’unione civile quando dichiarano di voler fondare tale unione difronte ad un dottore commercialista».

    1.239 GIOVANARDI Il comma 1 è sostituto dal seguente:
    «Due persone omosessuali costituiscono un’unione civile quando dichiarano di voler fondare tale unione di fronte al Prefetto».

    1.240 GIOVANARDI Il comma 1 è sostituto dal seguente:
    «Due persone omosessuali costituiscono un’unione civile quando dichiarano di voler fondare tale unione di fronte al Questore».

    1.250 GIOVANARDI Il comma 1 è sostituto dal seguente:
    «Due persone omosessuali (purché non sposati, ovvero accompagnati, nemmeno. all’estero o per altro ordinamento riconosciuto dall’ONU) costituiscono un ‘unione civile quando dichiarano di voler fondare tale unione di fronte ad un dottore commercialista».

    Per chi volesse continuare la lettura di cotanta scienza
    http://www.senato.it/japp/bgt/showdoc/frame.jsp?tipodoc=ListEmendc&leg=17&id=39314

    • a lei non è chiaro il punto di vista costituzionale. Poi lo’ostruzionismo parlamentare è stato una prativa usata dalel origini del Parlwmento, Spesso vi fece ricorso il Pci e poi i radicali. il pronlema è che oggi, con i computer si sfornano 1 milionbe e mezzo di emendamenti in pochi minuti, però è anche vero che il Presidente ha la possibilità di non ammetterli peroprio ìper l’irragionevolezza della rpoposta. Il problema si può esaminare la ilo canguro e simili sono una pratica mussoliniana. E constato che questioni che una volta erano abbastanza chiare ormai non lo sono più. Anche per questo siamo ridotti all’attuale situazione di democrazia commissariata

      • Giannuli mi faccia capire, secondo lei è normale che un movimento approdato in parlamento con l’intenzione di “aprirlo come una scatola di tonno” faccia ricorso a tattiche ostruzionistiche da 1a Repubblica anche per una legge di questo tipo che riguarda diritti civili attesi da lungo tempo?
        A me è chiaro il punto di vista costituzionale, ma appellarsi a quello è arrampicarsi sugli specchi nel caso specifico della legge Cirinnà. E non vale dire che se passa il metodo del “canguro” in questo caso, allora passa sempre, perchè non è così, proprio per niente. I casi in cui usarlo si esaminano volta per volta.

        • non dica sciocchezze: 1 il M5s, almeno in questa occasione, non ha fatto ostruzionismo 2 l’ostruzionismo è una pratica che fa parte della lotta democratica ed alla quale hanno fatto spesso rricorso comunisti socialisti radicali…

      • Prof. Giannuli mi è molto chiaro il punto di vista costituzionale e trovo che questi siano i comportamenti che riescono a svilirlo dando linfa a chi se ne infischia della costituzione e della democrazia. Lei stesso nella sua risposta ha dato forza al mio punto di vista: perché contrariamente agli ostruzionismi che lei ha citato, oggi con la tecnologia si sfornano milioni di emendamenti con un batter d’ali e, quindi, non trovo né scandaloso né anticostituzionale che qualcuno escogiti il modo per porre un argine a questi metodi, che trovo di vero e proprio sabotaggio delle istituzioni. Quanto al fatto che il Presidente abbia la possibilità di non ammettere degli emendamenti, non sono un’esperta di tecnicismi parlamentari, ma la logica mi fa ritenere che il Presidente o chi per lui prima di respingerli debba conoscerne il contenuto. Senza contare che trovo molto più anticostituzionale che sia una sola persona (il Presidente) a tagliare un certo numero di emendamenti piuttosto che una maggioranza dell’aula.

        Nel caso di cui si discute si vuole giustificare di non aver votato l’emendamento canguro per una questione di principio pur essendo favorevoli alla legge: per me questo significa non volersi assumere la responsabilità che il caso specifico richiedeva (senza voler entrare nel merito di una scelta opportunista caduta dall’alto). Sarebbe come dire che un giudice commini la stessa pena per due identici reati senza tener conto delle specifiche circostanze ed attenuanti.

        Senza contare che le questioni di principio, ovvero la rigidità nell’affrontare le questioni dalla più importante alla più futile, non solo non risolvono le asperità ma le alimentano fino a scatenare vere e proprie guerre.

        • Il M5S non ha presentato UN SOLO EMENDAMENTO. Quindi di che stiamo parlando? Di quale ostruzionismo? Capisco che bisogna sempre e comunque dare ragione all’infame Pd e che per gli elettori di centrosinistra la Costituzione da quando governano è diventata carta straccia e la coscienza democratica inesistente, ma almeno sceglietevi bene gli argomenti.

          • Lei è fuori tema e se avesse letto il mio intervento se ne sarebbe accorto. Dove ho parlato di emendamenti del M5S? Ad un compito in classe di italiano lei avrebbe preso un bel NON CLASSIFICATO.

          • @ Anna.
            Non mi pare che il commento di Valdo sia da derubricare come un Non Classificato.
            Anzi, direi che ha omesso un altro elemento anche più consistente: non solo il M5S non ha presentato emendamenti, cosa già di per se anomala per una opposizione, ma ha addirittura dichiarato di voler votare a favore dell’intero disegno di legge, una legge presentata dal partito di maggioranza e sponsorizzata dal capo del governo, nonchè segretario di quel partito.
            Se tutte le opposizioni facessero opposizione in questo modo….
            Ma Renzi, la Cirelli, ed i PDini in genere, ipocritamente, non sono contenti: avrebbero preferito una opposizione tradizionale, dura e pura, per mascherare la fronda interna e addossare la colpa al M5S dell’affossamento di una legge non voluta dagli stessi promotori.

  • Egregio Professore,
    nel ringraziarla per la brillante e lucida critica a riguardo ad alcune decisioni “strategiche” del M5S intraprese negli ultimi giorni e nelle ultime ore, le confermo che, avendo avuto modo di frequentare il meetup di Ginevra – dove risiedo -, la questione della selezione della classe dirigente del M5S rimane altamente discutibile oltreché aleatoria.
    I “vertici” del Movimento potrebbero contestare la sua posizione affermando che i “cambi di casacca” sia in parlamento (18) sia in senato (19) sono stati di un ordine di grandezza di “natura fisiologica” (> 23%) e inferiore a quanto lo stesso Beppe Grillo avesse immaginato (oltre il 30%) già nel 2013 a urne chiuse. Inoltre, nel 2013 le elezioni furono anticipate al mese di febbraio appunto per impedire al M5S di attrezzarsi per tempo e fare campagna elettorale. Malgrado ciò il risultato alle ultime elezioni politiche fu largamente oltre qualsiasi previsione e sondaggio. Potrebbero anche contestare che l’attuale nucleo dirigente – ammesso che ne esista uno in un movimento che non vuole alcuna leadership – del Movimento è rappresentato da uomini e donne di primo rango a livello nazionale, come Di Maio, Di Battista, Taverna, Morra, Ruocco, Sibilia, Toninelli, e livello locale, come Nogarin, Pizzarotti, Cozzolino, Cancellieri, Cinque, che hanno acquisito, solo nel corso degli ultimi 3-5 anni, visibilità e autorevolezza a livello nazionale nonostante in generale i mass-media, a parte qualche rarissima eccezione, non sono stati molto clementi e imparziali nei loro giudizi e nell’ostinata ricerca della polemica fine a se stessa (ad esempio quella relativa alla votazione di senato del DDL Cirinnà).
    Alla luce della mia esperienza diretta in seno al meetup citato, la selezione della classe dirigente necessita un processo di affinamento, ovvero la composizione della lista dei candidati eleggibili a livello locale, regionale, nazionale e europeo, dovrebbe essere sottoposta a un processo di valutazione e certificazione dei potenziali eleggibili. Una prima scrematura dovrebbe essere effettuata in seno ai meetup tramite la presentazione la verifica delle candidature previo un numero minimo di firme fra gli iscritti a un determinato meetup e dei meetup di coordinamento regionale e nazionale. Dopo le candidature dei meetup dovrebbero essere sottoposte al voto degli iscritti certificati al M5S e in base alla rete di competenza locale oppure nazionale.
    Concordo con lei che presentare una lista di 47 candidati al posto di sindaco della capitale presenta qualche perplessità sul metodo di selezione e inoltre offre il fianco alle critiche di quella tanta parte dei media nazionali che non vedono di buon occhio la straordinaria esperienza politica del M5S. Sarebbe bastato, preselezionando i 47 candidati iniziali, presentare una lista di 10-12 candidati potenziali da sottoporre al voto degli iscritti romani. Risulta anche complicato e dispendioso visionare 47 video.
    Ci sarebbe poi anche da discutere sull’esperienza iniziale della composizione dei meetup che oggi dovrebbe essere rivista. I meetup dovrebbero essere certificati e operare esclusivamente attraverso una piattaforma certificata e approvata dal comitato direttivo. Insomma, il M5S dovrebbe cominciare a immaginare una infrastruttura strutturata che consenta il flusso delle comunicazioni, dal basso verso l’alto e viceversa, e delle informazioni in maniera strutturata, condivisa e protetta tutelando la strategia dell’assenza di leadership che invece tanto piace agli italiani e ai media nazionali.

    • Anche lei, come Giannuli e tanti altri, spera di ottenere qualcosa che quel movimento non potrà mai darvi, ovvero un’evoluzione in senso orizzontale supportata dalle nuove tecnologie, alla Podemos o simili. Un giorno o l’altro vi sveglierete bruscamente da questo sogno in cui vi cullate, e non sarà un bel risveglio.

      • Personalmente ero talmente deluso dalla politica e dal mio paese che nel 2000 me ne sono andato all’estero con la mia famiglia, lasciando casa, lavoro e affetti. Non mi aspetto proprio niente dal M5S come non avrei alcun motivo di aspettarmi niente di buono da qualsiasi altro partito politico in Italia. Guardo solo al M5S con grande interesse perché mi pare la sola novità politica, sociale e culturale di questi ultimi 20-25 anni con tutti i difetti che ha inevitabilmente un movimento che, in solo 10 anni, è cominciato dall’idea di un comico partendo dal basso e senza denari pubblici e privati.
        Alla fine, credo che la politica dei giorni d’oggi sia piuttosto una questione di domanda e offerta: in Italia, l’offerta politica è talmente povera che, a me pare, non resta che il M5S. Dopo, se dovessero fallire, non resterebbe che un modello di società feudale che in maniera strisciante stanno tentando di fare passare in tutta Europa e in molte parti del mondo.
        Spero tanto per lei che possa ottenere qualcosa – ovviamente di interesse generale e non personale – dalla compagine politica che sostiene e che poi un giorno o l’altro non debba risvegliarsi schiavo di qualcuno a lei sconosciuto. Buona fortuna.

  • M5* ha fatto bene a sgambettare i PDioti. Che se la vedano tra loro con le beghe interne. Qualunque forza politica che ha a cuore la democrazia deve essere contor il canguro.

    Sulla selezione candidature stiamo a friggere aria. O si decidono a selezionare in base alla militanza, o restano alle bambinate cyborg che vanno bene per i fumetti ma non per fare una classe dirigente. Ma so capatosta: non gli entra in testa ai 2 boss. Perché il Calise unico con esperienza di consigliere comunale e conosciuto non può fare il candidato Sindaco a Milano?

    • La selezione in base alla militanza non è una selezione. Già sino qui, mi è toccato assistere alla tracotanza dei gruppetti di veterani, che non hanno mai perso l’occasione di far pesare l’unico merito che spesso potevano vantare, ossia quello di essere vecchi attivisti. Come se la data di iscrizione al M5S fosse di per sé sufficiente a garantire un posto tra le fila della nuova classe dirigente.
      La selezione più banale, ma tutto sommato efficace è il sistema delle primarie, purché chiuse. Il problema di fondo è il livello culturale medio che il M5S esprime!
      Su Calise non ho niente da dire anche perché non lo conosco, ma il Sindaco di Milano, tra i requisiti di base, forse richiederebbe una persona con una esperienza politica più importante e/o molto competente in un ambito professionale specifico.

        • Certo che no! Ed è esattamente ciò che certifica come l’attuale selezione della classe dirigente nel M5s non funzioni assolutamente. Ma il punto non credo risieda nel metodo, o quantomeno non mi sembra che questo rappresenti il problema maggiore, bensì nella “qualità” che la cosiddetta base esprime. Diversamente, infatti, una Bedori non sarebbe mai saltata fuori e nemmeno avrebbero pregato Calise. Non trova?
          Ora, se concorda su quest’ultimo punto, converrà anche sul fatto che con l’attuale gestione padronale del movimento, tante persone di spessore vengono letteralmente dissuase dal partecipare ad una nuova forza politica che avrebbe tutte le chance per imporsi sugli altri attori della politica italiana.
          E non è una congettura, l’ho visto accadere…

  • Sono anni che i piddini tediano l’universo mondo con lo scontro irrisolvibile tra l’area laica degli ex DS e quella cattolica integralista degli ex margheritini: non riescono a decidere niente per evidenti divergenze ideologiche, ma poi, grazie ad un sistema mediatico asservito scaricano le colpe sugli altri.
    Questa unione innaturale, del tipo acqua e olio, tra le due diciamo così “anime” del partito è stata una geniale idea, all’epoca, per arginare il berlusconismo rampante; ma adesso che il nemico comune è quasi sparito saltano fuori i problemi.
    I laici del PD devono capire che i cattodem, per quanto di larghe vedute, sono dei credenti che rispondono alle linee guida di vescovi e cardinali; non c’è verso di trovare punti in comune su questioni relative a gay e uteri a noleggio.
    Abbiate pietà, non se ne può più.

  • Giannuli, sulla faccenda dell’atteggiamento pentastellato riguardo alla legge Cirinnà a mio parere ha torto marcio.
    In primo luogo perchè il 95% degli emendamenti a quella legge sono scritti con il generatore casuale di frasi, ergo non c’è nulla da dibattere in merito. Il metodo del canguro non è un vezzo di un tiranno, è stato pensato per eliminare proprio quel tipo di ostruzionismo estenuante e sterile. Poi perchè per una legge del genere, che riguarda importanti diritti civili e per cui il M5S aveva promesso il voto favorevole a patto che non cambiasse, appellarsi alla coerenza e rimanere fedeli alla propria linea sembra comunque solo una mossa tattica ai danni del PD, quindi un tradimento agli occhi di chi quei diritti li sta aspettando da una vita.

  • Non c’è peggior sordo di chi non vuole sentire. Affermare che l’utilizzo del cosiddetto canguro è una prassi politica fascista è una posizione indifendibile, e molti di quelli intervenuti qui lo hanno sottolineato. Direi piuttosto che questa difesa della “linea di M5S” ricorda invece lo stalinismo, quello per cui quando eravamo giovani era stata coniata la battuta «Compagno sta piovendo. Non è vero, l’Unità non lo dice».
    Il Kangaroo closure è stato creato in Gran Bretagna all’inizio del novecento per limitare l’ostruzionismo parlamentare, ancora oggi in uso, ed è una prassi perfettamente democratica perché combatte chi vuole impedire con emendamenti assurdi al Parlamento di lavorare in tempi utili. Fasciata è chi vuole bloccare e rendere inutile il Parlamento.
    Sulla pelle di chi ha bisogno di questa legge M5S sta rappresentando uno dei peggiori copioni del teatrino della politica.
    Fascistoide è M5S dove per andare a pisciare i deputati chiedono il permesso a Casaleggio che bada solo ai suoi interessi economici e se ne sbatte del bene comune. Casaleggio, un padrone che fa il capo partito, come Berlusconi.

    • La decapitazione del dibattito parlamentare e la blindatura dell’esecutivo furono le armi di mussolini se ricordo bene e poi in questo caso il rilievo sul Casaleggioi padre padrone è quantomai inappropriato perchè su questa faccenda c’è stato un confronto molto aspro nel gruppo al senato nel quale la posizione di voto contrario è prevalsa per non molti voti se suoi saperlo.
      Quanto al riferimento allo stalinismo…. sorrido

  • L’ostruzionismo parlamentare è una forma legittima di lotta politica, e non un sabotaggio fascista della democrazia, quando sono in discussione leggi che possono ledere i diritti civili e politici dei cittadini, leggi che potrebbero togliere o diminuire i diritti civili o i diritti politici. Fare ostruzionismo quando si discute una legge che prova ad umentare i diritti civili è una vera assurdità.

    • 1. l’ostruzionismo il Psiup lo fece anche sul decretone di Colombo
      2. per me e per te la legge sulle unioni civili e l’adozione dei figli di 1 genitore è una espansione di diritti, ma per qualche altro raèèresenta una lesione dei diritti del minore,così come per noi il divorzio espandeva i diritti civili ma per i cattolici era una lesione dei diritti della donna. E peggio ancora per l’aborto. Punti di vista per cui non puoi dire che decisiamo noi quello che è da intendere in un modo o in un altro
      Il punto è che il Parlamento deve restare sovrano. Sull’eccessiva produzione di emendramenti (caso Calsderoli) ha già deciso il Presidente del Senato ecludendoli proprio perchè sarebbe stato impossibile discurterli e votarli tutti. Credo che la strada giusta possa essere una revisione dei regolamenti parlamentari e non un colpo di mano comne il supercanguro

  • A parte sia vero, giusto, corretto, utile o no (come cattolico già potete conoscere la mia posizione), perdonate il mio ingenuo buon senso: non vi pare il caso di andarci cauti e di discutere approfonditamente una legge che aspira a regolamentare o modificare la vita umana e la società? sono due anni che si cerca di far passare una legge che non è passata al vaglio delle commissioni (a meno che sia stato fatto di recente), approdata in parlamento saltando la prassi, al quale aggiungere il piccolo ed irrisorio fatto che il popolo italiano non vuole questa legge. Vi siano anche 16 gatti che pensano sia giusta, e due gatti che la desiderano, ma se una cosa è sbagliata rimane tale anche se dovesse avere il supporto mediatico, politico e internazionale (presente solo a ovest, a est l’unico che aveva una robaccia simile ha cestinato la stessa con un referendum). Aggiungo: invece di tentare di frantumare ulteriormente la famiglia, non si può pensare di aiutarla?

    • Frantumare è solo il passo intermedio! Noi vogliamo illuminatamente (a là Cettola Qualunque) atomizzare la famiglia in un pulviscolo subatomico, in modo che Satana domini finalmente incontrastato.

      (si scherza eh, ci fermeremo alle molecole, è ovvio)

  • Complimenti per la pazienza, che dimostra nel rispondere a tutte le proteste, Professore!
    Forse ho letto troppo velocemente, ma non c’è un solo commentatore che colga un problema nel citato disegno di legge. Partono tutti dal principio che è perfetto. Eppure quando un parlamento non è composto da luminosi giuristi, provenienti dal territorio e stimati dai suoi cittadini, ma bensì da perfetti sconosciuti nominati dalle segreterie, gli elettori per precauzione dovrebbero, prima di esprimersi, almeno leggerselo e vedere le potenziali correlazioni con le altre leggi già esistenti.
    Questa volta non è neanche lungo. Io l’ho fatto e subito mi è saltato all’occhio un problema grosso come una casa: il facile aggiramento di alcuni commi degli artt.9 e 46 della L.184/83, che tutelano il minore figlio di eterosessuali.
    Ora, se un gruppo parlamentare (che annovera anch’esso rappresentanti “nominati”, benché da pochi altri attivisti sul territorio e non dalle gerarchiche segreterie) si accorge all’ultimo momento che un disegno di legge è scritto male o addirittura è pericoloso per i cittadini, per sottili questioni che però non possono essere immediatamente confessate, sarà pure diritto di questo gruppo parlamentare impallinare un canguro pur di riaprire il dibattito?
    Mi si può obbiettare “Perché allora non confessano quelle questioni?” La risposta a mio avviso non tarderà ad arrivare, perché sono ora i grillini in prima persona a rischiare, non i pallini, ma i pallettoni (Cfr. mio commento al Suo precedente articolo sulla materia).

    • Mi spiace, però un commento sul voto di una forza politica alle prese con un Ddl, che un attimo prima essa riteneva eccellente, non è una valutazione sulla legge. Io ho espresso contrarietà alla scelta del M5S perché ho ritenuto che tra il portare a casa un risultato (la legge che loro stessi hanno dichiarato essere perfetta così come era stata presentata) e il mettere a repentaglio ciò per la sia pur deprecabile ed antidemocratica pratica del canguro, non aveva senso sul piano del pragmatismo politico, della coerenza rispetto a quanto appena dichiarato ed anche sul piano della comunicazione; infatti moltissimi non hanno capito e non capiranno perché sia stato più giusto votare no per una questione di principio, mentre avrebbero ben compreso il contrario: votare il ddl e ribadire il no al canguro, battaglia che continueranno a combattere. Ma certe battaglie, peraltro non nuove, si possono procrastinare se la posta in gioco è una legge che chi è chiamato a votare ritiene buona o ottima. Questa rigidità è incomprensibile, almeno per la maggioranza delle persone. E io sono di questa opinione.

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