La legalità come feticcio: che succede ai 5 stelle?
L’episodio di Roma, dove la polizia ha sgomberato un palazzo occupato con gli idranti e poi ha caricato bambini e donne incinta con i manganelli, è così disgustoso da non meritare commenti. Tanto più che questo riguardava dei rifugiati eritrei verso i quali abbiamo qualche colpa da espiare: se sono rifugiati lo sono perché lì c’è un governo ignobile che l’Italia ha sempre coccolato e sostenuto (e qui Di Battista potrebbe dire qualcosa).
Brutto, devo dire, il comportamento della giunta che, dopo aver fatto decisamente pochino per quella e tante altre situazioni di occupazioni, si è eclissata non rispondendo al telefono ed alle mail. Però si tratta di pagliuzze nel loro occhio incomparabili con le travi negli occhi del centro destra e del Pd che hanno avuto ben altre responsabilità.
Ma a peggiorare le cose ci ha pensato l’on Di Stefano con un tweet (che non esito a definire indecente) il cui applaudiva la Raggi per aver deciso lo sgombero. Per la verità, non è la Raggi ad aver deciso l’operazione, ma il prefetto, resta però la gravità di quel plauso che sorvola persino sullo “spezzategli le braccia” pronunciato dal funzionario che guidava la carica. A metterci il carico da 11 ha pensato Luigi Di Maio che l’ha definita semplicemente una frase infelice, evidentemente ignorando la differenze fra una frase detta al bar dello sport e l’ordine impartito da un dirigente di polizia in azione. Lui sta dalla parte della polizia che ripristina la legalità.
Quale legalità? Quella di uno stato che, contravvenendo alle norme internazionali, non dà casa a dei rifugiati politici, costringendoli ad occupare uno stabile? Mai sentito parlare di diritto alla sopravvivenza? Quella di uno stato che affronta le emergenze sociali con la logica della repressione poliziesca? Chissà come mai questi scrupoli legalistici Di Maio li sente solo per i rifugiati e non per gli abusivi, che, lui dice, reagiscono alle inerzie della politica: abusivi si e rifugiati no? Chissà che ne direbbe Dario Fo!?
Capisco che sotto elezioni si possa cercare di rendersi più accettabili a tutti e capisco che gli abusivi votano e gli immigrati no, ma di questo passo a Di Maio spunteranno le fasce rosse sui pantaloni!
Su una cosa, però, devo dare ragione a Di Maio: quando dice che la Raggi deve occuparsi dei romani. E’ giusto: occorre che la Raggi, ad un anno dall’insediamento, inizi ad occuparsi dei romani, oltre che dei pasticci della sua inimitabile giunta.
Attenti, amici 5 stelle che in questo modo si diventa come gli altri e, come gli altri, si perde il contatto con la gente e al massimo lo si ritrova con la gentarella. Attenti, perché le prossime urne potrebbero essere molto amare, a cominciare dal 6 novembre.
Per fortuna vedo segni contrari a questa deriva di destra del M5s come la dichiarazione di Roberto Fico, perché io sto sempre dalla parte del M5s ma non mi interessa un M5s che diventi una Lega due.
Aldo Giannuli
aldo giannuli, cambio assessori roma, di battista, di mail, fico, giunta roma, m5s, m5s destra, roma, sgombero via curtatone
Allora ditelo
Articolo 29 Assistenza sociale
1. Gli Stati membri provvedono affinché i beneficiari di protezione internazionale ricevano, nello Stato membro che ha concesso tale protezione, adeguata assistenza sociale, alla stregua dei cittadini dello Stato membro in questione.
2. In deroga alla regola generale di cui al paragrafo 1, gli Stati membri possono limitare l’assistenza sociale concessa ai beneficiari dello status di protezione sussidiaria alle prestazioni essenziali, che in tal caso sono offerte allo stesso livello e alle stesse condizioni di ammissibilità previste per i cittadini dello Stato membro in questione.
http://eur-lex.europa.eu/legal-content/IT/TXT/?uri=CELEX%3A32011L0095
A Roma sembra fosse stata prevista nel 2016 la delibera 50 del commissario Tronca (Protocollo RC n. 10675/16) cosa sia accaduto poi ancora non mi è sufficientemente chiaro.
Gaz
Disordini al concerto di Virgin Ray presso Pala Massaua di Roma. Ciascun musicista ha eseguito uno spartito diverso da quello degli altri. La folk Singer statunitense non è riuscita a coordinare la sua band. Il pubblico non ha gradito i rumori provenienti dal palco e ha risposto con un coro di fischi all’unisono. La manifestazione, per così dire sonora, e’ stata sciolta dalle forze dell’ordine per motivi di ordine pubblico.
Il presidente Mattarella ha invitato tutti alla concordia: scongiuri tra la gente di mare alla parola “concordia”.
La Ray si è trincerata dietro un rigoroso silenzio.
Herr Lampe
La tocca piano… 😉
Paolo Selmi
Il Di Maio che piace, è un Di Maio Storace… che dire, chi è di sinistra apra gli occhi e cominci a far andare le mani per costruire qualcosa di alternativo a PD, M5S e a quei succedanei di sinistra che fan capo a ex-sindaci e politici riciclati.
Un PS, professore, sugli asilanti. La Convenzione di Ginevra elargisce fondi con cui, chi ha ottenuto asilo, è in grado di mantenersi in maniera più che dignitosa per un tempo ragionevole fino a un’integrazione completa: dove vanno a finire questi soldi? Perché se ottengo diritto d’asilo non riesco a mettere insieme nemmeno il minimo per lo stretto necessario? Se a questo aggiungiamo i fondi per i richiedenti asilo, con cui “cooperative” ricevono fondi da uno Stato colpevole che preferisce demandare (e pagare in silenzio) anziché occuparsi direttamente di problemi che diventano sempre più grandi, restano solo i manganelli e dichiarazioni criminali di contorno di falsi politici (nel senso che hanno una visione distorta di “polis”, probabilmente riferita al loro quartierino soltanto) al quadro della vergogna più completa.
Un caro saluto
Paolo
Tenerone Dolcissimo
Caro Paolo, il tuo mi sembra un riflesso condizionato che non tiene conto di un fattore del quale anche a sinistra ci si è accorti e cioè che questa massa umana che viene dall’Africa è mossa da poteri forti e interessi schifosi, con il fine di fottere gli italiani sia poveri sia benestanti.
Quindi, prima di farci scendere la lacrimuccia cerchiamo di capire come stanno le cose e chiediamoci come mai certi personaggi sempre pronti a difendere i migrantes non vanno a fare i loro discorsi a casa di Macron o della Merkel.
Paolo Selmi
Pietà l’è morta… caro Tenerone. Homo homini lupus, o peggio, visto che le bestie tra di loro hanno codici di comportamento che, a confronto di quell’essere antropomorfo che pretende di dominare il pianeta, sembrano l’esemplificazione sulla terra della dichiarazione universale dei diritti dell’uomo. ma tant’è. prendiamone atto e passiamo oltre.
Il tuo ragionamento regge poco perché parla solo di effetti senza tener conto delle cause. Sono il primo a parlare di caos creativo che stiamo subendo sulle nostre spalle. Peccato che siamo stati e siamo tutt’ora i primi a sostenerlo. Il giorno che usciremo dalla NATO e toglieremo tutte le basi e minacceremo con le armi chiunque mini in qualsiasi modo la stabilità dei Paesi di fronte e a fianco il nostro, allora qualche argomento di denuncia in più lo avremmo. Ma ora dobbiamo solo stare zitti.
Vogliamo infine parlare di dove si concentra la ricchezza del pianeta? di dove emigrano quattrocentomila dei nostri ogni anno? Del fatto che, come già tante volte sottolineato, produce più povertà una nave portacontainer all’importo nel porto di Genova, in termini di gente che resta a casa per fabbriche che chiudono o delocalizzano, rispetto a un barcone di richiedenti asilo? O, ancora più semplicemente, del fatto che, come diceva il barbone di Treviri, “Wenn das Geld, nach Augier, “mit natürlichen Blutflecken auf einer Backe zur Welt kommt” so das Kapital von Kopf bis Zeh, aus allen Poren, blut- und schmutztriefend.”? Chi di spada ferisce, di spada perisce, caro Tenerone. E se questo modo di produzione non è nato dalla macina del mulino bianco ma “grondando sangue e fango”, così andrà avanti e così perirà. Non per una rivoluzione mondiale contro la quale ha prodotto miliardi di specchietti per le allodole con cui incantare le classi subalterne, ma per sua stessa mano, vista la crescente devastazione ambientale da esso stesso prodotta e a cui confronto i barconi arrivati finora sono barzellette. Quando comincerà a mancare l’acqua (e ci arriveremo, se andiamo avanti così), inizieranno guerre ben più atroci di quelle viste finora.
Ti dedico questo mio lavoro: https://www.flickr.com/photos/114270893@N02/32882126536/in/dateposted/
Ci passo davanti quasi una volta all’anno, è una delle mie camminate preferite. Ciao e
Buona giornata!
Paolo
Tenerone Dolcissimo
Ma si può anche dire che il medico pietoso manda la gamba in cancrena e penso che questa sia la situazione attuale.
Quanto alle responsabilità di quanto accade non mi sembra che l’Italia sia la maggiore imputabile sia perché la sua esperienza coloniale è quella durata di meno ed ha avuto ridotta estensione ed è stata una delle meno brutali, nonostante Graziani e gas nervini in Etiopia, sia perché l’Italia rappresenta la vittima poiché non è lei che spoglia e devasta con la guerra i paesi da cui fuggono i migranti i quali poi, invece di dirigersi verso i paesi spoliatori e guerrafondai, si rivolgono a noi.
La nostra colpa è quella di essere troppo mansueti e non avere ancora appeso ai platani di lungotevere coloro che collaborano con i citati paesi spoliatori e guerrafondai a cominciare da un tale Napolitano che ha avuto la faccia tosta di accusare Berlusconi di avere voluto l’intervento in Libia accanto a Sarko.
Per il resto concordo con te.
Paolo Selmi
Ciao Tenerone, più che cancrena ormai parliamo di metastasi. E non c’è rimasto molto da fare, se non cominciare a rimettere insieme i cocci di un modo di produzione completamente diverso da quello attuale, a lui antagonistico. Trincerarsi dietro le muraglie è una soluzione di corto, cortissimo respiro, come la Storia insegna. Come ho cercato di scrivere, e qui mi rivolgo al mio omonimo qui sotto, non è un discorso da anime belle. E ce ne stiamo rendendo conto anche noi, come la vicenda del Lago di Bracciano e dell’acqua a targhe alterne insegna. Anno dopo anno… e quando la colpa non sarà più imputabile a gente col colore della pelle e mentalità diverse dalle nostre, allora ci sveglieremo, ma sarà come un film già visto, e descritto:
Als die Nazis die Kommunisten holten, habe ich geschwiegen; ich war ja kein Kommunist.
Als sie die Sozialdemokraten einsperrten, habe ich geschwiegen; ich war ja kein Sozialdemokrat.
Als sie die Gewerkschafter holten, habe ich geschwiegen; ich war ja kein Gewerkschafter.
Als sie mich holten, gab es keinen mehr, der protestieren konnte.
Paolo
Paolo
La nostra colpa è quella di essere troppo mansueti e non avere ancora appeso ai platani di lungotevere coloro che collaborano con i citati paesi spoliatori e guerrafondai a cominciare da un tale Napolitano che ha avuto la faccia tosta di accusare Berlusconi di avere voluto l’intervento in Libia accanto a Sarko.
Per il resto concordo con te. (Tenerone Dolcissimo )
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sottoscrivo al 200% …….
aggiungo (il già detto e ridetto ): chi sta riducendo il mondo in questo schifo di globalismo iperneoliberista selvaggio ( che è diverso dal liberalismo come lo vedi tu o credo Vinceslao ….visione liberalista che io non condivido o condivido solo in parte …ma è un altro discorso )…cioè che sta riducendo il mondo nello schifo un po giustamente descritto da Paolo Selmi (e che ci porterà a dolori immensi in un futuro non molto lontano…ad un dolore che le ultime generazioni non hanno conosciuto ) …son proprio “quelli” che promuovono “stranamente ” (ma mica tanto stranamente …) l’apertura delle frontiere…l’accoglienza…etc etc…e le argomentazioni che usano (foraggiando promozioni culturali di ogni genere …oltreché foraggiando Ong a go go …) sono esattamente le “giuste” argomentazione portate avanti anche in questo blog…ma che poi alla fine servono e son strumentali (piaccia o no a Bergoglio e alle “belle anime” cristiane o rosse che siano ….frange sincere …ma che stanno sbagliando ) a “quelli là” per fini che son tutt’altro che umanitari….anzi….si creeranno le condizione per un degrado dei tutta l’europa per una guerra terribile tra poveri, un imbarbarimento generale …e per “finalmente” un bel sistema oppressivo e reppressivo del sistema sociale europeo : e la che ci sta portando il buonismo a ispirazione ideologica …e il buonismo fasullo fascista delle sinistre spurie .Non lo vogliono capire. Maledetta idologia ….quanti danni ha fatto: acceca. Non dico altro………
Paolo
visione liberalista (Paolo )
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correggo: versione “liberale”….suona meglio.
Paolo
e potessimo per esagerazione far entrare ed accogliere 500 milioni tra africani e medioriantali…sto sparando una cifra esagerata cioè lil numero della popolazione attuale europea….NON CAMBIEREBBE NULLA IN AFRICA O MEDIO ORIENTE….ma cambierebbe molto in Europa. (in tragicamente peggio per l’Europa stessa e per il mondo come riverbero ). Non è l’apertura sempre e comunque che risolve i problemi.E’ ben altro quel che bisogna fare …ben altro…per l’Europa e per l’Africa…ma per questo le “anime belle” di sinistra e psudo sinistra non si muovono e non argomentano. ben venga la destra e l’estrema destra: ragionano meglio …e son meno fascisti di loro che hanno sempre il termine fascismo in bocca usato a proposito e sovente strumentalmente a sproposito.
Paolo Selmi
Caro Paolo,
permettimi di dissentire, anche in riferimento a quanto ti accennavo poco sopra.
Atteggiamento umano, semplicemente umano, quello che fa bene, credimi, e non toglie una virgola alle incazzature sacrosante che sgorgano a fiotti di fronte alle ingiustizie patite, in prima o terza persona poco importa. Anzi, forse aiuta meglio a “trouver le vrai”, come diceva una penna insuperata e che così concludeva:
“La bonté, qui du monde éclaire le visage,
La bonté, ce regard du matin ingénu,
La bonté, pur rayon qui chauffe l’inconnu,
Instinct qui, dans la nuit et dans la souffrance, aime,
Est le trait d’union ineffable et suprême
Qui joint, dans l’ombre, hélas ! si lugubre souvent,
Le grand innocent, l’âne, à Dieu le grand savant.”
(Victor Hugo, Le crapaud)
E ci a aiuta a dipanare “brumes maudites” sollevate ad arte, e a vedere, per esempio, che chi oggi “chiude” le SUE frontiere, “apre” quelle altrui a suon di colpi di cannone. Tre articoli che si richiamano l’uno con l’altro:
https://trud.bg/350-diplomatic-flights-carry-weapons-for-terrorists/
http://www.zerohedge.com/news/2017-08-28/journalist-interrogated-fired-story-linking-cia-and-syria-weapons-flights
https://colonelcassad.livejournal.com/3646727.html (questo solo per le foto del “via mare” integra il “via aerea” dei pezzi precedenti).
La giornalista bulgara Diliana Gaytandzhieva ha rischiato la pelle (e la rischia tutt’ora per aver portato a casa questo pezzo). Una bulgara che denuncia una delle poche fonti di reddito del proprio Paese: il traffico d’armi. Ha documentato l’uso di navi portacontenitori mercantili documentato per trafficare mezzi corazzati non trasportabili altrimenti se non a costi altissimi, così come ha documentato l’uso di CENTINAIA di voli civili Silkway (compagnia azera) divenuti “voli diplomatici” e quindi immuni da qualsiasi controllo (provate a trasportare dalla Cina un paio di pile e sentite cosa vi dicono, questi hanno trasportato ARMI con soltanto quelle bolle di trasporto trafugate e pubblicate): armi finite nelle mani di ISIS e Al Qaeda/An Nusra ieri, e oggi in quelle dei curdi dell’YPG, in repubbliche dell’Africa subsahariana, ecc. ecc.
Prima di pensare ad appendere i pendagli da forca nostrani, dovremmo pensare a quelli che osanniamo a ogni G7… il servilismo è odioso, ma non è eliminando un lacché che fermiamo il criminale a cui presta basi e davanti al quale chiude entrambi gli occhi di fronte a traffici di armi che NESSUNO qui documenta e che saranno ben più vergognosi di quelli scoperti dalla giornalista bulgara. Causa – Effetto, Paolo. Siamo riusciti ad andare contro i nostri interessi particolari in Libia ed Egitto (vedasi ENI). Le ONG che spengono il radar sono colluse? Molto probabilmente, quasi sicuramente si; ma l’odio che ci insinuano contro furbi che lucrano sul traffico di clandestini ci impedisce di vedere chi ci sta – ancor più – scavando la voragine sotto i piedi. Atlantico al 100%.
So che non ti ho convinto, ci ho provato. 🙂
Un abbraccio.
Paolo
Tenerone Dolcissimo
Caro Paolo ti ringrazio di avere sollevato la questione dei vari liberalismi. In particolare vi è un contrasto insanabile fra quello che allignava anni fa e quello che ora trionfa ai piedi della UE.
Si possono fare molte considerazioni su questo liberalismo a cominciare dal fatto che appare e scompare a seconda delle circostanza (vedansi cantieri navali Saint Nazare), ma io intendo riferire una constatazione terra terra senza andare sui massimi sistemi.
Adunque, nella mia oramai lunga vita ho frequentato molte riunioni sia dei vecchi liberali sia dei nuovi liberali.
Orbene le riunioni dei vecchi liberali avvenivano seguendo una procedura sempre rispettata. La riunione cominciava rispettando l’argomento in discussione … per esempio IL TRAFFICO. Per 3/4 d ora// un ‘ora a seconda delle circostanze tutti continuavano parlare di code e imbottigliamenti ecc. Poi qualcuno iniziava a parlare delle tasse che sono troppe e l’uditorio lo seguiva entusiasta. Il moderatore della riunione per un po’ cercava di riportare la discussione sui retti binari, ma poi si univa al coro degli esecratori di tasse.
Finiva sempre così. SI poteva partire da qualsiasi argomento ma si finiva invariabilmente a parlare di tasse e dell’insostenibile peso del fisco.
Nelle riunioni dei nuovi liberali MAI e dico MAI e ribadisco MAI si è parlato di tasse e del peso del fisco.
Eppure ora il peso delle tasse è ben maggiore rispetto a qualche decennio fa. Senza contare che al fisco è stato dato il potere di controllare la vita privata dei cittadini e questo per un liberale è ancora piu’ grave della ruberia fiscale.
Paolo Selmi
PS Dilyana Gaytandzhieva è stata appena licenziata dal giornale presso cui lavorava dopo essere stata “interrogata” dai servizi segreti del suo Paese, ormai europeo, libero e democratico:
https://southfront.org/journalist-interrogated-fired-story-linking-cia-syria-weapons-flights/
In Italia… nonvedononsentononparlo.
Tenerone Dolcissimo
Mai sentito parlare di diritto alla sopravvivenza? Quella di uno stato che affronta le emergenze sociali con la logica della repressione poliziesca?
***
Certo che ne abbiamo sentito parlare di diritto alla sopravvivenza. Per negarlo agli italiani.
Paolo
controcoro: la vergogna è fare entrare tutti secondo i dettami della Open Society del Soros. Quando è che aprite gli occhi e guardate la realtà come è ?…..senza accorgervene rischiate di essere voi i fascisti (mi riferisco a quelli in buona fede ) …………..c’è qualcosa che non va con “questa” immigrazione ..che piaccia o no. E finiamola con la targhetta di “fascisti” appiccicata arbitrariamente a chi non segue i dettami del Soros…
Paolo
parlo in generale…non conosco il caso specifico ———->>della famiglia eritrea …magari “realmente” con le carte in regola per essere aiutati….ma il problema non si risolve facendo entrare tutti e di fatto abolendo i confini nazionali (open society teorizzata da Soros …il foraggiatole di tutte le sinistre (finto buoniste& fasciste ..queste si realmente fasciste..di un fascismo da vomito..che fa impallidire il vecchio fascismo….lo si vedrà con il tempo..) del mondo.
Ben venga una certa “destra” decisa….b-e-n-v-e-n-u-t-a !!!!
Paolo
e ben venuti i “muri” alti spessi e ben fatti ove necessario purchè abbiano le porte ove passar regolarmente…secondo le regole stabilite e secondo accordi….e ben vengano anche i muri non materiali fatti di limiti e regolamenti ..e di controllo militare o di polizia ..belli e rigorosi. Ben vengano.
Ottima la fermezza di Trump per quanto riguarda il Muro con il Mexico. Ottimo esempio.
Paolo
e ben venga l’immigrazione..ma quella regolare e fatta per accordi…non le invasioni di flussi enormi pilotati da chi vuol la distruzione della nostra civiltà .
Paolo
flussi enormi pilotati da chi vuol la distruzione della nostra civiltà .
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Che poi son gli stessi che hanno devastato e destabilizzato tutto il nord Africa e il medio oriente dalla Libia alla Siria sino all’Irack GLI STESSI che ci predicano l’accoglienza illimitata…
ecco cosa fa l’UE (che applica alla lettera la filosofia Open Society di Soros credo ispirato da Popper di cui era grande ammiratore e di cui la sinistre europee sono “di fatto” esecutrici visto che si son messe tutte al suo servizio )
articolo lungo e interessante di come la UE aiuta veramente l’Africa. Aggiungo: non ci sono ONG buone e cattive..in in modo o in un altro sono TUTTE foraggiate o da Soros o da persone o istituzioni similari..una ONG costa…e per “buone intenzioni” non la foraggia nessuno. Questa immigrazione è un male per l’Africa (non risolve i loro problemi ) e per l’Europa..(la distrugge ..ed è quella che vogliono certi “signori ” e certe “istituzioni” per un loro disegno evidentemente..)
http://vocidallestero.it/2017/08/21/bill-mitchell-lue-clona-se-stessa-in-africa-occidentale-e-si-dedica-a-saccheggiare-la-regione/
e dico da “fascista” : no all’immigrazione di massa e no ai flussi islamici in europa..bella la cara Europa non l’Eurabia. E ben vengano tutti quelli che si oppongono..destra ed estrema destra.
A proposito: come mai la stragrande maggioranza di questi flussi è formata da uomini dai 18 ai 35 anni ??? ….e un caso ???
Gaz
O.T.
Quest’estate Angel Merkel ha strapazzato, e non poco, Donald Trump sulla questione coreana e sulla leadership mondiale degli USA.
Alla Germania preme continuare a fare buoni affari con la Cina, principale sponsor di Pyongyang e suo partner commerciale numero uno, al punto di far sapere a Washington, che in caso di attacco preventivo americano, si schiererà a fianco della Corea del Nord.
La Russia ha annunciato di aver rafforzato le difese missilistiche intorno al confine coreano per ripararsi da errori di rotta di missili.
Traduzione: Pechino e Mosca sono pronte a invadere la Corea del nord in caso di attacco.
Traduzione ulteriore: a loro il regime di Kim va bene così com’è.
La Corea del sud, vaso di coccio tra vasi di ferro, avrebbe tutto da perdere da un conflitto con la Corea del nord.
Il Giappone, unico paese al mondo ad aver subito un bombardamento nucleare, e possibile obiettivo nucleare di Pyongyang, fa gli scongiuri, pur di non vedere precipitare la situazione.
Gli Usa hanno mantenuto legami economici con la Corea del nord, al punto da imporgli delle sanzioni commerciali, ma di fatto non hanno potuto/voluto risolvere la questione, che oramai si trascina da decenni e decenni.
La situazione di stallo favorisce Pyongyang e i suoi supporter.
Trump è di fronte a interrogativi di non poco conto.
Quante e quali guerre possono sostenere per i mondo? Quanto gli costa? Con quali effetti sull’economia e sul sistema delle alleanze e nei rapporti con Cina e Russia?
Tecnologicamente gli Usa sono in grado di neutralizzare gli attacchi missilistici di Pyongyang? Sono in grado di mandare truppe in Corea del nord dai confini cinesi e russi e combattere contemporaneamente su due fronti, con il pericolo concreto di un allargamento del conflitto a Cina e Russia ….
Se Kim-un diventasse un problema anche per Russia e Cina, la questione si semplificherebbe.
Una seconda Pearl Harbor muterebbe lo scenario.
Al momento, finché ci sono roboanti e belliciste dichiarazioni non c’è guerra calda.
Gaz
Mentre a Washington si discute, Hokkaido viene sorvolatA da un missile coreano, inabissatosi nel Pacifico.
Venceslao di Spilimbergo
Buonasera professore e ben tornato dalle vacanze
Sorvolando su alcune delle interessanti questioni da Lei sollevate, inerenti da un lato l’amministrazione del Comune di Roma da parte del “Movimento Cinque Stelle” e dal altro lato la natura alquanto peculiare di tale forza politica (emersa come “partito” di protesta, è destinata ineluttabilmente a rimanere tale per poter esistere… tanto nelle idee quanto nel programma e negli atteggiamenti), sarebbe mio interesse concentrare il contenuto di questo mio scritto su alcune parole da Lei usate: <> Per quanto, talvolta, ci si sia trovati concordi su alcuni argomenti, è oltremodo evidente che in questo caso le distanze tra di noi siano gigantesche. Se posso anche in parte tentare di comprendere che Lei, da Socialista Marxista, anteponga i diritti (reali o presunti tali) della comunità a quelli della singola persona, da Conservatore non posso però accettarlo. “L’episodio dello sgombero” di Roma, non è stato disgustoso; esso è stato invece doveroso. Anzi! È stato oltremodo tardo nella sua giusta applicazione! Per quattro anni quel immobile è stato occupato abusivamente; per quattro anni i proprietari dello stesso non solo non hanno potuto godere del loro bene (e degli eventuali guadagni che da esso avrebbero potuto trarne o tramite affitto o vendita), ma addirittura hanno dovuto pagare, con i loro soldi, le utenze di acqua e luce per le persone che vi vivevano al di fuori della Legge. Il tutto mentre l’intero stabile, a causa della situazione che si era generata, perdeva progressivamente il suo valore economico… generando una ulteriore futura perdita di danaro per i suoi possessori legittimi (i quali dubito avranno una qualche forma di rimborso dallo Stato o dal Comune per quanto avvenuto). Se poi a quanto appena esposto aggiungiamo anche i danni che sono stati provocati dai migranti e dalla forza di Polizia nel momento dello scontro, apriti Cielo! Come si possa anche solo indirettamente tentare di giustificare un simile comportamento (e accusare invece i tutori dell’ordine di aver provocato una repressione) è per me inaccettabile. È invece addirittura incomprensibile tentare di difendere le azioni compiute dai migranti in questione adducendo al fatto che l’Italia avrebbe sostenuto un regime brutale nel loro Paese di origine… Se anche fosse vero, da quando le azioni storiche (in quanto svolte nel passato) sono sottoposte ad una valutazione di carattere morale? Da quando la Storia è sottomessa all’etica e alla sua applicazione? E a prescindere da questo aspetto di carattere filosofico, da quando per una Nazione salvaguardare e/o perseguire i propri legittimi interessi dovrebbe essere considerata una colpa? In uno Stato Liberale simili atti non possono e non devono essere tollerati, in alcun modo. La proprietà è sacra e come tale dovrebbe essere custodita. La prego Chiarissimo (e prego anche la maggior parte degli altri ospiti di questo sito): non proseguite per questa strada; commettete un simile errore! Non difendete l’indifendibile solo per una mera ragione ideologica! Se non rivedrete quanto prima le vostre posizioni riguardo a questa questione l’unica cosa che ne conseguirete sarà di aver rafforzato la Destra e, contemporaneamente, di aver ulteriormente indebolito una già fragilissima e nettamente minoritaria (a livello di consensi) Sinistra… e vi ridurrete al pari dei “Radicali”. Vi sono, spero che sarete d’accordo, conclusioni migliori di questa.
La saluto augurandole ogni bene e una buona serata
Aldo S. Giannuli
vacanze? QUali vacanze.
Peraltro non sono atto convinto che i diritti collettivi debbano sempre prevalere su quelli individuali, dipende anche di che ciritti stiamo parlando
PeSte
Se posso permettermi un offtopic.. quando dice sull’Eritrea “se sono rifugiati lo sono perché lì c’è un governo ignobile che l’Italia ha sempre coccolato e sostenuto”, ci sono giornalisti come Fulvio Grimaldi che hanno idee molto differenti. Grimaldi ha anche girato un documentario dal titolo “Eritrea. Una stella nella notte dell’Africa” e quello che dice non mi sembra del tutto inverosimile. Tutte balle??
Aldo S. Giannuli
be il semplice fatto che c’è gente che scappa dovrebbe dare qualche sospetto, le pare?
Tenerone Dolcissimo
Sarebbe interessante sapere perché scappa.
Che poi l’ITALIA abbia il potere di sostenere qualche governo africano mi fa un po’ ridere
Riccardo M
Grimaldi, uno che appoggia le peggiori dittature repressive con la scusa dell’antiamericanismo, è il giornalista più folle che mi sia mai capitato di leggere, insieme forse a Barnard.
alb
saresti in grado di dirglielo in faccia (giornalista folle) a tu per tu se lo vedessi per strada?
saresti in grado di sostenere una tesi di quanto stai affermando (appoggia le peggiori dittature repressive a scopo antimaericano) contraria ai reportage da lui fatti in giro per il mondo?
tu sei stato in eritrea?
sei stato in iraq, sei stato in egitto o in messico?
attendo tue.
saluti
alb
Riccardo M
Giannuli, sono inutili questi articoli, ormai quel movimento la sua scelta di campo l’ha fatta ed era visibile dagli inizi per chi riusciva a vedere oltre la retorica della democrazia diretta in cui era caduto anche il povero Dario Fo.
In realtà M5S incarna diversi punti (quasi tutti) di ciò che Umberto Eco chiamava Ur-fascismo, in un suo famoso saggio.
Personalmente, non credo che quel movimento sia stato creato per governare, ma per creare una “controrivoluzione preventiva”, alla stregua di quello che fu il fascismo (fatte le dovute tare storiche), cavalcando ed assecondando la Weltanschaung dei nostri tempi, fatta di razzismo e conservatorismo estremo.
I commenti sulla sua pagina o su quelle di altri organi vicini ai 5 stelle, così disumani ed orribili, dovrebbero convincerla che sta lottando contro i mulini a vento. Nessuno di quelli che difendono la “legalità” e gli sgombero della Polizia, si chiede come mai questa non manganella i banchieri che truffano i pensionati o i caporali mafiosi che sfruttano i braccianti africani a due euro l’ora, per dire
francesco maggiurana
A me la deriva che sta prendendo il 5 stelle a livello nazionale non sta piacendo affatto. E’ da diversi mesi che tratta la maggior parte dei temi politici e/o sociali con i guanti per non scontentare una parte del paese e viceversa. Dell’Euro ne parlano più? Della proprietà della moneta ne parlano più? Che poi se ci pensa Dottor Giannuli sono argomenti importantissimi. Non usano più parole dure contro le cose sbagliate,trattano troppe cose con i guanti. Sui vaccini io credo fermamente che i 5 stelle non si permettono di dire veramente cosa ne pensano perché scontenterebbero una parte dell’elettorato. Io spero vivamente che tutto questo sia solo strategia per andare al Governo e fare veramente pulizia una volta ottenuta una maggioranza solida in Parlamento. Che ne pensa?
Apan
Purtroppo temo che i “segni contrari” di cui lei parla stiano per diventare minoranza nel M5S. Lo vedremo alle prossime consultazioni online per stabilire chi sarà il candidato premier del M5S alle politiche 2018. Temo che l’ala più moderata (Fico & co) e di ‘sinistra’ stia per essere un po’ emarginata, forse dai vertici stessi. D’altra parte una sua affermazione “perché io sto sempre dalla parte del M5s” mi preoccupa di più delle già preoccupanti azioni o affermazioni messe in campo dai 5S in questi ultimi mesi (forse non è nemmeno il caso di elencarle). Mi preoccupa perché se un intellettuale serio come lei continua in qualche modo a credere, nonostante tutto, che questa sia la soluzione politica di cui il nostro Paese ha bisogno, non oso immaginare quanti cittadini ignari (o con meno strumenti e capacità di analisi) andranno a votarli alle prossime elezioni. Anch’io ho creduto per anni in questa novità, da attivista e da elettore, ma sono sempre più convinto di aver commesso un errore di valutazione, o forse è cambiato qualcosa nel ‘contenitore’ che mi ha portato ad allontanarmi. D’altra parte basta seguire un po’ i social network per farsi un’idea della base elettorale che sostiene il M5S. Saluti.
salvayore
L’ordine pubblico è gestito dal Prefetto , ed in subordine, da questori , commissari, sindaci e nelle località dove non ci sono i predetti dai Carabinieri. Questo, a mente è scritto nel testo unico leggi Pubblica sicurezza. Non ho ancora capito cosa c’entra il sindaco Raggi in tutta questa faccenda. Per come mi è sembrato di capire il maggior Responsabile è il ministro dell’Interno Minniti che ha voluto usare , all’improvviso , il pugno di ferro ed adesso ha cambiato idea. La vicenda come già detto è stata presa dalla mattina alla sera e non sono stati interessati minimamente quelli dell’ amministrazione comunale. Quindi, la Sindaca Raggi era assolutamente estranea essendoci Enti Superiori che hanno gestito la vicenda. Se cercate un colpevole o capro espiatorio, invece di dire cavolate , andate a scovare chi ha voluto lo sgombero in quattro e quattr’otto .Leggo che , chiamati i vari consiglieri ed assessori non davano risposte. Ma questi non hanno niente da rispondere se dell’avvenuto sgombero lo hanno saputo dalle tv. Lo stato scarica migliaia di clandestini nel territorio e nelle città ,spesso senza nessun preavviso e si pretende che i sindaci trovino sistemazione a tutti gli stranieri, quando molti Italiani dormono in macchina o dentro scatoloni di cartone.
Massimo Vaj
Che direbbe Dario Fo? Il fu Dario Fo fece parte della Repubblica di Salò, era un repubblichino fascista…
Aldo S. Giannuli
si ma che c’entra
Lorenzo
Giannuli, il teorico della democrazia diretta che teorizza la diffusione di notizie e fotografie false quando si tratta di salvare la pelle ai negri, vede naufragare il suo progetto di fare dei 5S la base movimentista di una nuova sinistra socialdemocratica, e d’incanto riscopre le magagne dei grillini. A testimonianza di quanto le sue analisi siano orientate a criteri di lucidità impersonale.
Nel frattempo chissà come saranno contenti gl’italiani che dormono nelle roulottes, o fanno la spesa nei supermercati specializzati in alimenti scaduti per riuscire a pagare l’affitto, all’idea che gl’invasori extracomunitari abbiano diritto all’alloggio pagato dal comune. Minniti teme giustamente (e felicemente) per la tenuta democratica del paese: la rabbia cresce ed è tenuta a freno con sempre maggiore difficoltà dai media asserviti al capitalismo speculativo.
Heraclio
Il movimento cinque stelle ha già scelto da tempo la sua deriva a destra (se mai ci fossero stati dubbi): non è solo la questione migranti che ha fatto da spartiacque (non trascurabile, nonostante lei, senza offesa, mi pare l’abbia piuttosto sottovalutata in tutte le sue fini analisi sullo stato dell’arte del grillismo), ma è anche e soprattutto l’amministrazione delle principali città che ha dimostrato il carattere profondamente anti-sociale dei cinque stelle (sull’incompetenza non dico niente perché mi pare che, di questi tempi, anche i cosiddetti competenti e tecnici di danni ne abbiano fatti a non finire). Il pestaggio a Roma non è un incidente di percorso: è il risultato di ciò che i vertici grillini sono e di ciò che l’elettorale grillino vuole.
H.
Lorenzo
I 5S non virano né a destra né a sinistra: fanno quel che han sempre fatto, rincorrono consenso dicendo alla gente quel che la gente vuole sentirsi dire. Nella fattispecie cavalcano l’indignazione popolare, specialmente quella della povera gente che poi i negri se li trova in strada e nel condominio, nei confronti dell’invasione.
Già, ma concettualizzare il fatto di combattere la volontà popolare, e di dover scegliere fra il bene dei negri e quello del proletariato italiano, sarebbe atto di onestà inimmaginabile per una sinistra post-sessantottina asservita al capitalismo speculativo, abituata da 30 anni a ragionare in termini di diritti cosmetici e di culto della diversità.
L’idea della sinistra à la Giannuli e à la Heraclio è che se il popolo non vuole la “diversità” bisogna prima martellarlo mediaticamente a suon di false e lacrimevoli notizie, poi impedirgli di esprimere la propria volontà a suon di reati di opinione, poi licenziare chiunque lavori nei settori della comunicazione e dell’insegnamento e non voglia conformarsi. Poi, se tutto questo non basta, bisogna puramente e semplicemente cambiar popolo tramite lo jus soli.
“We the people…”
Herr Lampe
Ormai quando si parla di immigrazione è tutto un “ha stato Kalergi!!!*#!!”. Sul web, s’intende.
Garçon? Una grappa doppia. Anzi, porti la bottiglia.
Horace
In Sicilia alle regionali l’astensione sarà superiore al 50% , non so se il 5 stelle vincerà, ma la dilagante astensione si allargherà alle politiche. Prof. A. Giannuli Ella che gode della stima del main stream lo spieghi a coloro con i quali dibatte nelle trasmissioni televisive. Il paese si avvicina al punto di rottura tra élite e popolo.
Aldo S. Giannuli
temo che lei rusuma un poo troppo sulla mia influenza, speeso mi sento vox clamans in deserto
Condrio Mito
Dato che alcuni articoli di mio interesse hanno già i commenti chiusi, mi ritrovo costretto a commentare qui riguardo agli articoli http://aldogiannuli.it/web-dibattito-politico/ e http://aldogiannuli.it/venezuela-passo-del-gambero/
Ma comunque il discorso si ricollega anche al contenuto dell’articolo qui sopra.
Spero che il professore mi faccia passare il commento, nonostante le critiche che purtroppo, in tutta sincerità, mi ritrovo comunque a dover fare.
Nel primo articolo sul dibattito politico mi tocca purtroppo nuovamente constatare che il professore sembra dare dell’imbecille a chi semplicemente non si trova d’accordo con lui. Non conta quindi dimostrare di aver letto libri e di saper argomentare in maniera autonoma e indipendente portando avanti un ragionamento supportato da fonti e documenti.
Se il ragionamento non corrisponde a quello esemplificato dal professore nei suoi articoli si viene etichettati come imbecilli.
E’ triste ma sembra proprio che sia così, invece a me interesserebbe (e penso sarebbe interessato anche ad altri) intavolare una discussione più approfondita sul Venezuela, ad esempio, senza ritrovarsi insultati non appena si scrivesse qualcosa non corrispondente all’opinione presente nell’articolo del professore.
Proprio dalla discussione su http://aldogiannuli.it/venezuela-dopo-la-costituente/ sembra partire la frecciatina “quattro cretinetti tifosi di Maduro”.
Magari bisognerebbe anche rendersi conto che se uno non è d’accordo con lei su due specifici argomenti (nel mio caso: “M5S è di sinistra” e “Maduro è un dittatore”) allora questo non significa che io debba per forza essere un cretino, o un tifoso, o uno in malafede. Esattamente come io non penso questo di lei solo per queste divergenze.
Semmai se proprio vuole mi chiami “tifoso del chavismo” o della “transizione venezuelana al socialismo”. Questo si.
Per quanto riguarda Renzi, l’ho sempre visto come la risposta Piddina-centrista a Grillo: non è nient’altro che un Grillo più giovane e il linguaggio della “rottamazione” non è certo diverso dal “tutti a casa” grillino. (Cosa poi ci sia di diverso dai vecchi messaggi delle “picconate” del MSI, 1992, o della prima Forza Italia, 1994, o Lega, me lo si dovrebbe proprio spiegare).
Dal mio punto di vista Grillo e Renzi sono ambedue di destra e antidemocratici (cioè contro la sovranità popolare VERA). E nei due non vedo differenze da un Berlusconi o da un Salvini. I 4 principali partiti in realtà non sono alternativi tra loro, nè nel linguaggio, nè lo sono stati o lo sarebbero quando al governo (come il caso Roma dimostra pienamente, da PDL a PD a M5S).
Ho sempre considerato il M5S di destra in quanto i vertici (Casaleggio e Grillo) erano e sono di destra (come si poteva facilmente intuire da molti post presenti sul blog di Grillo).
Sono d’accordo quindi con la definizione di Riccardo M (http://aldogiannuli.it/m5s-roma-sgombero/#comment-34887) di M5S come “controrivoluzione preventiva”, dato che nel 2010-2011 (fine ultimo governo Berlusconi e inizio governo Monti) la situazione sociale era davvero esplosiva e il M5S a quello è servito: a raffreddare tutto.
Grillo e Casaleggio hanno poi difatto provveduto negli ultimi anni a epurare a dovere la base (che forse inizialmente era in maggioranza di sinistra) selezionando per i vertici solo individui il più possibile di destra (vedi Di Maio, Di Battista, Di Stefano, Raggi), tant’è vero che il povero Fico è ormai una sparuta macchietta il cui compito sembra essere unicamente quello di “specchietto per le allodole” per gli ultimi illusi di VERA sinistra che ancora pensano di poter cambiare qualcosa semplicemente votando M5S.
Passando al 2° articolo (Venezuela: il passo del gambero di Angelo Zaccaria), l’ho trovato molto interessante, e in un certo senso ringrazio sia lei, Professore, che il Zaccaria di aver risvegliato in me l’interesse per “la Transizione venezuelana al Socialismo”.
Sto infatti rileggendo molti articoli, libri e siti, perlopiù in spagnolo, per capire cosa stia davvero succedendo, dopo che, con la morte di Chavez, avevo un pò abbandonato l’argomento (ma in compenso mi sono letto altre cose, tra cui i suoi libri).
Detto ciò, mi tocca comunque argomentare in senso critico “rispondendo nel merito dell’argomentazione da contrastare”.
Prima di tutto mi sono riletto molti degli articoli precedenti di Angelo Zaccaria:
http://aldogiannuli.it/elezioni-municipali-in-venezuela-2013/
http://aldogiannuli.it/ultimi-sviluppi-venezuela/
http://aldogiannuli.it/elezioni-venezuela-2015/
http://aldogiannuli.it/venezuela-crisi-profonda/
http://aldogiannuli.it/da-chavez-a-maduro-la-revolucion-bonita-perde-la-bussola/
http://aldogiannuli.it/venezuela-il-doppio-golpe/
L’opinione di Zaccaria riguardo Maduro (e anche la destra fascista venezuelana) è rimasta costante nel tempo, ma in ultima istanza sembra che il vero obiettivo della sua critica sia Maduro il quale avrebbe tradito l’eredità di Chavez.
Zaccaria afferma questo basandosi su una parte del testo di “Golpe de Timon” (qui c’è anche il video del discorso: https://www.youtube.com/watch?v=lWRGtVL30qk).
“Golpe de Timon” è citato da Zaccaria costantemente sin dagli articoli del 2013. Già lo avevo scaricato circa sei mesi fa (si può farlo da vari siti: https://www.aporrea.org/actualidad/n219173.html http://www.psuv.org.ve/temas/noticias/golpe-timon-hugo-chavez-frias/ http://minci.gob.ve/2016/10/golpe-de-timon-3/ ) ma l’ho riletto per vedere se davvero Chavez difendesse a tutti i costi la facciata, o “confezione” che dir si voglia, della “democrazia liberale parlamentare”.
A mio parere NO. Il punto centrale di Golpe de Timon è totalmente un altro.
Cosa affermava Chavez nel suo intervento? Quale era la sua idea di Democrazia?
“Il comandante ha fatto una chiamata alla critica e all’autocritica, per moltiplicare l’efficienza, rafforzare il potere comunale e sviluppare il Sistema Nazionale dei Media Pubblici, e altri temi della costruzione del socialismo.”
Attenzione: “costruzione del Socialismo”, non “mantenimento della democrazia rappresentativa”.
“Veniamo al tema della democrazia, il socialismo e la sua essenza assolutamente democratica, mentre il capitalismo ha nella sua essenza l’antidemocratico, l’esclusione, l’imposizione del capitale e delle elite capitaliste.
Il socialismo, al contrario, libera; il socialismo è democrazia e la democrazia è il socialismo nel politico, nel sociale, nell’economia.”
Chavez dice: Il Socialismo è l’autentica democrazia, finchè c’è capitalismo non c’è autentica democrazia.
“Jorge Giordani dice anche nel suo libro “La transizione venezuelana al socialismo” […]:
Fattori che sono determinanti nella transizione: Uno di essi è la trasformazione della base economica del paese per renderlo essenzialmente e sostanzialmente democratico, perché la base economica di un paese capitalista non è democratica, è escludente e da lì si ha la generazione di ricchezza e di grande ricchezza per una minoranza, un’elite, la grande borghesia, i grandi monopoli, e da lì anche la generazione di povertà e miseria per la grande maggioranza.”
Si ha autentica democrazia solo quando non si ha la generazione di povertà e miseria che è connaturata al capitalismo.
Sempre Chavez, seguendo il testo di Jorge Giordani, afferma che l’autentica democrazia si può avere solo con la trasformazione della base produttiva del paese, che porta a una maggiore democratizzazione dell’economia; con lo Stato che deve garantire la soddisfazione delle necessità primarie della popolazione, attraverso meccanismi collettivi di autogestione produttiva (le Comuni); con l’autonomia del paese di fronte al sistema capitalista internazionale.
Siamo ben al di là della semplice (e mistificatoria) idea di democrazia rappresentativa occidentale.
http://minci.gob.ve/2016/10/a-cuatro-anos-del-golpe-de-timon-el-poder-popular-sigue-su-rumbo-hacia-el-socialismo/
“Chavez ha sottolineato che per cambiare la base produttiva bisogna innanzitutto intraprendere un passo fondamentale: la rivoluzione politica, la cui fondazione e l’essenza sono sociali.
“Prima rivoluzione politica, liberazione politica, e poi la rivoluzione economica. Dobbiamo mantenere la liberazione politica e, di conseguenza, la battaglia politica permanente, la battaglia culturale, la battaglia sociale.”
Non sarà che Maduro è colpevole di aver voluto “mantenere la liberazione politica e, di conseguenza, la battaglia politica permanente, la battaglia culturale, la battaglia sociale”?
Ma non è proprio quello che voleva Chavez??
Ah no, Chavez voleva che NON si mantenesse la “liberazione politica” (quindi voleva si tornasse a governi di destra) e che non si facesse “battaglia politica permanente” (quindi niente ANC, non bisogna coinvolgere la base)…
Dice Zaccaria: “Chavez desiderava andare oltre le evidenti storture ed aberrazioni sia del capitalismo liberale che della democrazia rappresentativa, ma per costruire forme più avanzate sia di democrazia che di economia, fondate su un processo permanente di inclusione, libertà e partecipazione.”
Quali erano queste forme più avanzate di democrazia?
In cosa consisteva il processo permanente di inclusione, libertà e partecipazione?
Chavez nel suo intervento parla di “trasformazione dello stato”:
“La trasformazione dello Stato in uno stato comunale, in cui la gente può esercitare in tutta capacità il potere popolare […]”
“La base fondamentale del nostro nuovo sistema deve essere immediatamente ed esclusivamente la creazione dell’uguaglianza” da raggiungere con la “partecipazione attiva del popolo”, attraverso la “creazione delle comuni socialiste”.
“Nicolás, ti affido questo come ti affiderei la vita: le Comuni”.
Quindi: se l’operato di Maduro sta andando contro la creazione delle Comuni Socialiste, allora Maduro sta tradendo il legado (eredità) di Chavez, altrimenti no.
Se l’ANC sta andando contro la creazione dello Stato Comunale, allora l’ANC sta tradendo il legado di Chavez, altrimenti no.
Quali erano quindi gli obiettivi ultimi di Chavez?
La partecipazione diretta e protagonica (“da protagonista”) del popolo venezuelano nella costruzione del Socialismo ossia dell’autentica democrazia.
A tal proposito si leggano alcuni passaggi del libro di Jorge Giordani, citato da Chavez in Golpe de Timon:
https://www.youtube.com/watch?v=-S661AdjZ0U
https://www.youtube.com/watch?v=42_RM3uLyxc
https://albainformazione.com/2013/11/20/questioni-socialiste-di-jorge-giordani/
Questo dice Jorge Giordani nel suo libro:
“Per democrazia in quanto tale, si intende in senso letterale una dottrina politica favorevole all’intervento del popolo nel governo o anche come il protagonismo del popolo nel governo politico di uno Stato.
Il termine “democrazia rivoluzionaria”, qualificata in funzione di una trasformazione strutturale, profonda, radicale, che arrivi alle radici non solo dell’esercizio del potere da parte delle maggioranze del paese, ma che permetta anche di incidere nei modi di produzione e distribuzione dell’eccedente prodotto […] si riempie di contenuto come espressione della lotta di coloro che […] durante tutta la storia venezuelana, hanno profuso i loro migliori sforzi per realizzare un processo di trasformazioni strutturali che modificasse il livello di vita delle masse. L’aspetto rivoluzionario qualifica l’essenza democratica di ciò che si cerca di costruire in Venezuela. […]
La costruzione di una “democrazia rivoluzionaria” in Venezuela passa necessariamente per il consolidamento dell’attuale regime politico, […]. Democrazia rivoluzionaria non significa solamente avanzare nella democrazia politica, ma anche e soprattutto approfondire la democrazia economica e sociale e, più in profondità, quella culturale.
L’opposizione interna legata a quella proveniente dall’estero, soprattutto con l’uso di potenti mezzi di comunicazione, […] neppure si trovano disposti ad accettare l’impegno verso una trasformazione profonda delle strutture del paese, in maniera tale che i detti termini “rivoluzione” e “socialismo” non rimangano, ripetiamolo, una semplice arguzia linguistica.
[nel] periodo corrispondente alla cosiddetta Quarta Repubblica, che è cominciato nel 1958 […] coloro che meno hanno […] sono stati emarginati da un sistema che, definendosi democratico, ha finito per lasciare da parte la maggioranza della popolazione e marginalizzarla […]
la società venezuelana attuale attraversa un periodo di transizione dal regime socio-politico della Quarta Repubblica a quello della Quinta, caratterizzato dal tentativo di lasciare da parte il sistema rappresentativo, partitico e clientelare, soprattutto dove questo impedisca una partecipazione diretta e protagonica del popolo venezuelano.”
Per cui “Democrazia” nel significato datogli da Chavez significa: “Socialismo” e “democrazia rivoluzionaria”, che “passa necessariamente per il consolidamento dell’attuale regime politico”, ciò che equivale ad “avanzare nella democrazia politica” e “approfondire la democrazia economica e sociale e … culturale”.
Ossia una “trasformazione profonda delle strutture del paese” che le opposizioni non sono disposte ad accettare.
Per cui la domanda dovrebbe essere:
Le ultime azioni di Maduro portano al consolidamento del regime politico chavista bolivariano socialista?
Le ultime azioni di Maduro vanno nella direzione dello Stato Comunale voluto da Chavez?
Le ultime azioni di Maduro vanno nella direzione della Transizione Venezuelana al Socialismo?
Se la risposta è SI, allora Maduro sta seguendo l’idea di “democrazia” che Chavez ha portato avanti in “Golpe de Timon”.
Riassumendo: Il vero obiettivo di Chavez non è mai stato mantenere la (fasulla) democrazia rappresentativa da IV Repubblica Venezuelana, il suo scopo è sempre stato la Democrazia Socialista (vera democrazia). L’educazione delle opposizioni al consenso e del popolo alla partecipazione doveva (e deve) avvenire nel cammino (che deve persistere) della “Transizione Venezuelana al Socialismo”.
Come diceva Chavez: “Il Socialismo è Democrazia, e la Democrazia è Socialismo”.
Il messaggio è chiaro: La (fasulla) democrazia rappresentativa da IV Repubblica Venezuelana (quella a cui volevano tornare le opposizioni) non è VERA Democrazia e infatti non è Socialismo.
Sembrerebbe invece che Zaccaria intenda la democrazia solo nel senso di “democrazia rappresentativa”, liberale, all’occidentale, omettendo però tutto quello che Chavez intendeva come AUTENTICA Democrazia ossia “Socialismo”.
Inoltre non si può basare un’analisi o una condanna sull’unico testo di “Golpe de Timon”. Ci sono molti e molti più testi (Leyes, Discursos, libri) che è possibile leggere e scaricare online!
Insomma bisognerebbe basare un’analisi/tesi di tipo teorico (“Maduro non segue Chavez”) su ben più di un solo testo e interpretando le parole di Chavez alla maniera di Chavez per poter affermare (o no) che Maduro non stia seguendo il significato delle sue parole!
In pratica bisognerebbe assumere un ottica interna al dibattito teorico in corso sulla “Transizione Venezuelana al Socialismo” e non basarsi sull’idea di democrazia rappresentativa come la intendiamo in Europa o Nordamerica (idea esterna) cioè proprio su quell’idea che si vorrebbe superare attraverso la Transizione.
Ad esempio:
Nella pagina del PSUV dedicata alla Gran Misión Vivienda
http://www.psuv.org.ve/mision-vivienda-venezuela/
si può leggere la legge fondativa sulle proprietà comuni multifamiliari.
http://www.psuv.org.ve/wp-content/uploads/2011/05/Ley-del-R%C3%A9gimen-de-Propiedad-de-las-Viviendas-de-la-Gran-Misi%C3%B3n-Vivienda-Venezuela.pdf
Un documento sottoscritto sia da Chavez che da Maduro.
La Gran Misión Vivienda va nella direzione voluta da Chavez (lo Stato Comunale Socialista), rispettandone quindi l’eredità e la volontà, oppure no?
Queste leggi:
http://www.mpcomunas.gob.ve/2017/01/23/leyes/
http://www.mpcomunas.gob.ve/wp-content/uploads/2017/02/ley_organica_del_poder_popular.pdf
http://www.mpcomunas.gob.ve/wp-content/uploads/2017/02/ley_organica_de_las_comunas.pdf
Sono applicate da Maduro? Portano allo Stato Comunale così come voluto da Chavez, si o no?
Per farla breve: Per dire che “Maduro non si muove più sul sentiero di Chavez” bisognerebbe dimostrare che Maduro si stia allontanando dallo Stato Comunale voluto da Chavez, non mettersi a difendere la democrazia parlamentare ereditata dalla IV Repubblica Venezuelana!
Altro punto interessante:
Nel 2014 (http://aldogiannuli.it/ultimi-sviluppi-venezuela/) Zaccaria cita Aporrea, come uno dei siti rappresentanti la base di sinistra del Chavismo, fortemente critica del governo (e ancora lo è oggi, si parla spesso di “entierro del chavismo”).
Ebbene, tutti sappiamo delle ultime vicende riguardanti Luiz Ortega e il marito Ferrer, ex-deputato del PSUV.
Cosa scopriamo spulciando gli archivi di Aporrea?
Che la notizia che Ferrer sia solo uno squallido politicante (alla pari di personaggi come il governatore De Luca e molti nostrani parlamentari) e un corrotto, noto rappresentante del marcio all’interno del PSUV, non è affatto nuova, ma già denunciata dai militanti di base chavisti e bolivariani sul web fin dall’estate 2015, ben prima delle elezioni parlamentari perse (che comunque fruttarono a Ferrer il posto di deputato), e ripresa allora anche dai media d’opposizione.
Si veda a tal proposito:
https://www.aporrea.org/regionales/a209586.html
https://www.aporrea.org/regionales/a212381.html
https://www.aporrea.org/poderpopular/a215679.html
https://www.aporrea.org/actualidad/a209995.html
http://www.talcualdigital.com/Nota/117040/Esposo-De-La-Fiscal-Repartio-Dinero-Pero-Perdio-En-Primarias-Del-Psuv
https://maduradas.com/auch-esposo-de-la-fiscal-repartio-dinero-y-bolsas-de-comida-pero-perdio-en-primarias-del-psuv/
Per cui viene da pensare che la sconfitta di voti avuta dal PSUV nel dicembre 2015 fu dovuta anche alle azioni di questo squallido personaggio.
Come scrive Zaccaria: “i movimenti di base e la sinistra bolivariana [hanno] deciso di partecipare al voto [e] han tutto il diritto di scegliere secondo quella che loro giudicano come la ”logica del male minore”, fra il governo di Maduro ed una destra pesantemente contaminata da paramilitarismo, razzismo, elitismo, ultracapitalismo e fascismo”.
Ma non è solo questo: in pratica “La mayoría de los candidatos a la ANC provienen de sectores sociales” (http://www.telesurtv.net/news/Candidatos-a-la-Asamblea-Nacional-Constituyente-en-Venezuela-20170622-0032.html) e l’ANC sembra avviarsi anche a essere lo strumento grazie al quale sarà possibile ripulire il PSUV dagli “elementi antirivoluzionari”, burocrati e corrotti (così come definiti su Aporrea) e riallacciare la base di sinistra alla dirigenza PSUV al governo.
Ecco, prima di criticare l’ANC e la sua elezione non bisognerebbe quindi vedere e contare quanti di questi movimenti popolari e di base sono rappresentati nell’ANC?
Se gli eletti dell’ANC sono per la maggior parte rappresentanti di questi movimenti popolari e di base allora bisognerebbe essere ben contenti di questo risultato, Zaccaria per primo, giusto?
In conclusione il mio invito rimane quello di pensare “outside the box” e andarsi a leggere le fonti primarie invece delle solite trite e ritrite fonti interpolate dall’antichavismo (o antisocialismo) o neoliberismo militante.
Aldo S. Giannuli
io passo tutti i commenti quindi anche questo non capisco l’accenno a commenti chiusi: No mi risulra che ce ne siano però ttecnnicamente sono una bestuia
Non mi sembra di aver mai dato del cretino a nessuno per il fatto di avere una opinione ddiversa dalla mia, anzi mi pare che in questo blog escano regolamnete interbenti in disseso e credo me lo si possa riconoscere tranquillamente. Reagisco male agli insolenti che parlando senza sapere quello che dicono (ad esempio chi mi dà del neoliberista senza dimostrarlo e decisamente non potreìbbe) o chi dà giudizi non argomentati ed apodittici che mi danno molto fastidio. Per il resto può darsi che in un momento di nervosismo possa aver sbagliato e ne chiedo scusa
Su Venezuela torberò sicuramente a parlarne e riapriremo la discussione, il pronlema è che quel’anno il rientro è complicato da ragioni di salure che mi stanno nloccando.