M5s Roma: adesso basta, piantatela e cominciate a lavorare.
Sta diventando molto difficile difendere la giunta Raggi: va bene, i poteri forti remano contro, non ci sono i soldi, c’è un’ eredità spaventosa delle giunte precedenti, il M5s non ha avuto il tempo di formarsi una sua classe dirigente, i mass media sparano a zero… tutto vero, però, proprio per questo, non bisogna fare errori. Gli altri vogliono tagliarti la testa, ma tu non andare a mettere la testa sotto la lama! E se sbagli a fare le nomine, non sono i poteri forti che ti hanno fatto sbagliare, sei tu che hai sbagliato.
Il primo errore (da cui sono discesi gli altri) è stato quello di non preparare la squadra di governo da prima e non si può dire che la vittoria sia stata inaspettata. Soprattutto se c’è intenzione di un innesto di tecnici, la squadra va fatta prima per vedere se l’esperimento regge, non ci si fa prendere in contropiede dai fatti.
In secondo luogo: ma come può venire in testa di associare alla squadra gli uomini del regime precedente, dopo aver promesso la più completa discontinuità? Muraro, Marra? Pazienza per il passato, ma adesso bisogna semplicemente liberarsene e senza gioco dei quattro cantoni, per cui si passa da un incarico all’altro. Bisogna semplicemente liberarsene, punto e basta. Niente altri incarichi: fuori!
Terzo errore: che facciamo, ci mettiamo anche noi a fare cerchi magici? Che un sindaco (un ministro, in presidente di regione o chi volete voi) abbia un gruppo di collaboratori è giusto e necessario, ma collaboratori non vuol dire “co-decisori”.
Gli elettori romani hanno votato Virginia Raggi, non Raffaele Marra o Salvatore Romeo, la responsabilità politica è di Virginia Raggi che ne risponde in prima persona. A proposito: non vogliamo più sentire di un sindaco che non si presenta in consiglio a spiegare cosa succede e manda avanti il suo portavoce: non è una prassi decente. Quindi niente “raggi magici” che blindano il sindaco. Un sindaco 5stelle per definizione non deve essere “blindato” e deve avere la porta sempre aperta.
La promessa della massima trasparenza che fine ha fatto? In due mesi abbiamo visto di tutto fra sindaco e direttorio romano (legittimato da chi?) nomine, dimissioni, rinvii, dissensi, ammonizioni ecc. ma nessuno ci ha mai spiegato cosa stava succedendo. I giornali hanno parlato di indecenti risse di correnti, regolarmente smentiti, ma la migliore smentita sarebbe stata quella di piantarla con le riunioni al coperto. Che fine hanno fatto le dirette streaming?
La trovata del direttorio romano dei parlamentari locali? “Peso el tacon del buso”. Intanto non si è capito bene quali fossero le attribuzioni di questo organo non previsto neppure dal “non statuto”. Fra direttorio romano, direttorio nazionale, sindaco e” raggio magico” non si è capito chi dovesse prendere le decisioni. Al limite sarebbe stato accettabile che il direttorio romano svolgesse funzione di controllo, non che ci mettesse anche le sue mani nelle nomine, sponsorizzando questo o quello, con lo splendido risultato che ammiriamo.
E poi, in un movimento che fa della democrazia diretta la sua bandiera, sarebbe stato auspicabile un organismo di controllo eletto da tutti i militanti del movimento, non questo pasticcio di nomina regia.
E allora, ragazzi, vogliamo tornare allo spirito originario di questo movimento, magari riesumando le consultazioni on line di cui non sentiamo più parlare dall’inizio dell’anno? E perché non sperimentare qualche assemblea cittadina del movimento?
A proposito, c’è un motivo ricorrente che sento da diverse settimane: se cade Roma, cade tutto e si perdono anche le elezioni politiche. Mica vero! Certo: se il M5s fa fiasco a Roma è un colpo durissimo, ma non vuol dire che la partita finisca lì. Intanto, speriamo che la giunta Raggi di rimetta in moto con piede giusto, ma se così non fosse, la battaglia sarà su un fronte molto più ampio di Roma e, diciamocelo sinceramente, c’è sempre la possibilità di separare le strade fra M5s e giunta Raggi se proprio le cose non vanno. E se questo dovesse essere fatto in tempo, i danni potrebbero essere limitati. Che il M5s non si faccia ipnotizzare da questo mantra del “Roma o Morte” che è quello che il Foglio sta cavalcando dall’inizio.
E allora, va bene: passiamo un colpo di spugna su quello che è stato, tutti pronti a difendere la Raggi e la sua giunta, ma ad una condizione: basta con gli errori, basta con il raggio magico, basta con gli uomini del passato regime. Da Dario Fo a Marco Travaglio, a moltissimi iscritti ed elettori, iniziato tutti ad essere piuttosto nervosi e la pazienza non è infinita. Adesso piantatela di fare fesserie e tutti pancia a terra a lavorare.
Aldo Giannuli
aldo giannuli, comune di roma, crisi della giunta virginia raggi, daniele frongia, democrazia diretta, dimissioni raineri, direttorio del m5s, giunta raggi, luigi di maio, paola muraro, raffaele marra, raggio magico
Roberto B.
Perfettamente d’accordo, solo ricordando che il M5S Roma non è tutto il M5S: ora c’è anche Torino, dove grazie anche agli avvenimenti di Roma, la giunta Appendino sta facendo un figurone.
Comunque, manco a farlo apposta, questo è il testo della mail che ho inviato ieri alla sindaca:
———–
Cara Virginia,
TENGA DURO! Un consiglio: ASCOLTI TUTTI, MA POI FACCIA DI TESTA SUA!
E’ sempre il miglior partito, perché è meglio sbagliare in proprio che per aver dato retta ad altri. E cosa forse ancora più importante, le decisioni secondo il proprio giudizio sono quelle più facili da mantenere e giustificare.
E non c’è obbligo di rispondere a tutti e rimettere in discussione continuamente le decisioni prese: alle volte, specialmente con i puntigliosi, basta rispondere “ho deciso così perché mi è sembrata la decisione giusta”, e tanto basti.
———
Comunque, calma e gesso, Roma non s’è fatta in un giorno.
Gaz
La nomina di Angelo Raffaele De Dominicis al bilancio va nella direzione giusta.
Nel suo settore – dove di esperti ce ne sono pochini- è un Principe.
Auguri di buon lavoro.
Paolo Selmi
Professore, buona sera. Concordo pienamente, in particolare, il primo errore è davvero sconcertante, se non vergognoso: non che i piddini fossero messi meglio, con un candidato posto a vittima sacrificale, così come il centrodestra, diviso fino alla fine. Emergono, inoltre, i limiti di un sistema elettorale dove, così l’hanno venduto, “chi vince piglia tutto”, “chi vince fa la squadra”, basta con “i giochini e giochetti della prima repubblica”, e via discorrendo. Per il M5S è ora di dire cosa vuol fare da grande, anche perché i partiti a sinistra del PD sono purtroppo poco più di molecole sparse e il Paese va a rotoli: in questo senso, i dati ISTAT sull’occupazione di qualche giorno fa sono tragici. A Roma, nell’Italia intera, non c’è più tempo da perdere. Un caro saluto.
Paolo Selmi
Herr Lampe
Sì usava una volta il detto: “la pezza peggio del buco”.
Non per sparare sulla croce rossa ma qui si sta perdendo il conto delle pezze.
Il paradosso è che a Torino non si sente di disastri. E tu li fai proprio a Roma?
Ma allora te vuoi proprio complica’ ‘a vita… ( cit. padre Pizarro).
Sa professore, per un attimo mi stavo ricredendo sulla tesi della autonormalizzazione del M5s. Poi mi sono detto che l’imbarazzante impreparazione politica cui stiamo assistendo può convivere con i martini all’ambasciata americana.
(convivere, non vedo correlazioni causali reciproche, per essere chiaro)
Tenerone Dolcissimo
Perfettamente d’accordo anche io.
Ma vorrei anche eccepire che nella giunta Raggi si litiga E litigare fa parte della politica: quella vera e quella sana.
Nel PD non si litiga solo perché ci si mette d’accordo prima e in segreto sulla spartizione della torta.
fra
‘In due mesi abbiamo visto di tutto’.. E’ tutto lì, abbiamo visto di tutto, tranne che la realtà. Era previsto vedessimo di tutto..
ilBuonPeppe
“il M5s non ha avuto il tempo di formarsi una sua classe dirigente”
No Aldo, questo non è vero. Ormai sono parecchi anni che il m5s sta nei consigli comunali e regionali, per non parlare del Parlamento. Il tempo lo hanno avuto, ma hanno sempre rifiutato il concetto di “classe dirigente”, per cui anche studiare da dirigente è una bestemmia. Il risultato è l’improvvisazione che vediamo in troppe occasioni, una cosa ancora più dannosa della disonestà.
Aldo S. Giannuli
in parte quelche dici è vero
Enrico Baroni
in questo blog trovo sempre ottimi consigli per il Movimento 5 Stelle (del quale sono fervente sostenitore)
ed anche belle strigliate quando ci vogliono…
spero che gli amici della capitale e del parlamento ne prendano atto e facciano quello che va fatto, e spero che si cominci anche a parlare di risultati a Roma, non solo di passi falsi.
Grazie, ragazzi!
Fabrizzio
Me l’ ero immaginato che quando si fosse arrivati a certi livelli la teoria della democrazia diretta si sarebbe scontrata con la pratica.
In pratica è difficile consultare sempre la base su tutto e coinvolgere tutti su tutto.
E’ impossibile per mille motivi.
Perchè quando si arriva a migliaia e migliaia di supporter ed elettori il rischio dell’ infiltrato o peggio dell’ incompetente è dietro l’ angolo.
Ha detto bene Travaglio quando ha definito i grillini un popolo di pasticcioni in buona fede.
Non conosco Roma ma da quello che ho letto sui giornali, e vedendo anche quel che succede dalle mie parti, nella giunta Raggi c’è stata una specie di lotta tra bande che ha dilaniato il movimento dall’ interno proiettando all’ esterno quello che i giornalacci di regime volevano far vedere. Incompetenza e approssimazione.
Personalmente nel M5S di Roma vedo tutta quella parte di società italiana non corrotta e propositiva che all’ improvviso si trova a gestire un comune come Roma e scopre che il problema non è solo la corruzione e mafia-capitale, ma la stessa natura umana che con il suo orgoglio e l’ ambizione, anche positiva, si dimentica del bene comune e da spazio al quelle individualità che dicono “io so meglio di te”.
Io credo che questa fase si deve superare e forse il fatto di essere arrivati sull’ orlo del baratro potrà essere un motivo per mettere da parte dissapori e gelosie e ritrovare un pò di spirito di squadra.
Per questo, forse, sono nati direttori e commissioni varie attorno alla Raggi.
Si conosceva la situazione del M5S capitolino e si volevano evitare brutte figuracce!
Mauro Suttora
Bravo prof.
Aggiungerei: niente triplicazione di stipendio a chi assume incarichi. Se questo Salvatore Romeo pigliava 40mila, resti a 40mila
Aldo S. Giannuli
figurati se non sono d’accordo
Brugial
E’ talmente scaduto il livello di questo forum che manco si arriva a capire che il pezzo non è stato scritto da Giannuli ma dal suo assistente!
E Giannuli se ne sta prudentemente alla larga perchè, evidentemente, dopo i buoni consigli dispensati, non sa più cosa scrivere riguardo alla performances dei suoi titolati colleghi M5S.
Sic!
Allora vediamo di dargli qualche utile spunto.
Io penso che Se Giannuli fosse ancora l’Aldo Giannuli ricercatore e storico che ho conosciuto ed apprezzato dai suoi libri, e non già un triste ologramma del medesimo causa obnubilazione da sbornia grillina, magari forse chissà… in fondo in fondo riuscirebbe a scorgere (forse, magari…) qualche analogia, ovviamente riveduta e corretta, tra le infiltrazioni Sifar del vecchio PSI anni 60/70 e l’operato di questa mancata fotomodella padiglioni-dotata venuta fuori dallo studio Previti…. chissà, mah!
Aldo S. Giannuli
brugiai lei delira, comunque il pezzo l’ho scritto io e nessun mio assistente
Herr Lampe
Sto ridendo da diversi minuti…
Brugial
Magari ti mando la foto della pagina, che tutti hanno visto prima che sia stata modificata in seguito al mio post, e dalla quale risulta chiaramente autore un tale Martino, così forse ti passa la voglia di ridere….
Martino Iniziato
Gentile Brugial, il pezzo è stato scritto dal Prof. Giannuli. L’errore è consistito nel fatto che pubblicando l’articolo, ho dimenticato di modificare l’autore, quindi la firma del pezzo (Aldo Giannuli) era diversa dall’autore indicato. Per il resto, direi che possiamo andare oltre e discutere nel merito con il Prof. e chi ritiene. Buona lettura, Martino Iniziato
Brugial
Il pezzo è stato inserito riportando quale autore un certo Martino, e solo dopo aver ricevuto il mio post lei ha effettuato la modifica qualificandosi quale autore.
Poi non so li dentro chi scrive che cosa…..
Aldo S. Giannuli
ma tu non rienu presente che martino è il coordinatore delsito e per errore è scattato automaticamente il suo nome. Per il resto come al solito dai giudizi che non mitove, ma la cosa mi interessa sini ad un certo punto
Paolo Selmi
Professore buona sera! Alla luce delle ultime notizie, direi che è stato “profetico” e che CHIARIMENTO URGE! “No, no, non ho ricevuto alcun avviso di garanzia, ma ometto di dire che sono indagata…. da aprile (e, ufficialmente, lo so da luglio)”. A prescindere dal merito, potrebbe essere anche una risma di carta presa in prestito dalla fotocopiatrice del corridoio, ma qui si va ben oltre l’ingenuità, l’inesperienza, i limiti della democrazia diretta, il dilettantismo, e chi più ne ha più ne metta. Con PD e FI che salgono in cattedra a tenere lezioni di etica! Brutta, brutta giornata oggi…
Giorgio Pirre'
Aspettavo l’occasione giusta in questo Forum per suggerire la lettura di un romanzo.
E’ stato scritto da De Cataldo e Bonini: La Notte di Roma, Einaudi 2015.
E’ una lettura a chiave. Aggiorna all’anno scorso Mafia Capitale con un evidente riferimento alla Giunta Marino. I personaggi hanno molte facce (sembrano buoni e sono cattivi; sono cattivi ma hanno un’anima ecc.; e sono in parte riconoscibili) ma soprattutto c’e’ una ricostruzione ambientale da paura.
Tra gli altri personaggi, c’e’ una consigliera comunale del Mov. 5 Stelle (mi pare lo chiamino in un’altra maniera) che viene usata, piu’ o meno consapevolmente, per cadere una giunta tutto sommato onesta e far vincere i cattivissimi.
Non sono in grado di fare verifiche ma suggerirei di stare molto attenti alle vipere, le viperette, e tutti gli animanli feroci che circolano in quella zona d’Italia truccati da agnellini, santi e ingenui.
L’ingenuita’ ci puo’ stare; ma circondarsi di personaggi delle passate amministrazioni, magari sapendo che sono indagati, e’ solo ingenuita’?
Francamente non lo so. Ma li’ ci vuole molta attenzione e gente molto esperta, non solo tecnicamente ma anche politicamente, per capire la valenza delle singole scelte: che magari vengono suggerite per un gioco di carambola complesso e difficile da capire dalle varie Alice nelle Paese delle Meraviglie.
Forse sono rimasto troppo influenzato dalla lettura del romanzo ma la competenza dei due autori mi pare ci sia.
Cinico Senese
Grande delusione… Ma cosa ci si poteva aspettare da una fighetta dello studio Previti? governare un comune-stato come Roma completamente in mano alla mafia politica abbisogna di politici temprati col ferro della guerra politica. Comunque la feccia dei giornalai di regime sarà da disciplinare.
Brugial
@ Martino Iniziato.
La ringrazio per la correttezza ed onestà intellettuale che ha dimostrato.
Oltretutto, la mia nota aveva unicamente lo scopo di introdurre le osservazioni che ho ritenuto di avanzare, osservazioni che, ahimè, si sono purtroppo perse nella farsa che è seguita.
Ancora grazie