M5s, meriti, demeriti e cosa serve, senza complimenti.

C’è poco da fare: il M5s suscita odio viscerale e sviscerato amore, avversioni profonde ed immotivate e difese spericolate come una arrampicata sull’Himalaya a mani nude. Invano attendersi un giudizio equilibrato. Io vorrei tentare di proporre una base di discussione più pacata, sulla quale forse possiamo anche trovarci d’accordo.

Iniziamo dai meriti, a mio modesto parere, indiscutibili. In primo luogo il M5s è stato determinante nel mandare a gambe all’aria il falso bipolarismo fra Pd e Pdl (o Forza Italia o quel che vi pare tanto ci siamo capiti). Con la sua irruzione sulla scena, nel 2013, ha spinto all’alleanza del Nazareno, che ha dimostrato, una volta per tutte, che centro sinistra e centro destra sono solo due facce della stessa moneta distinte da tratti del disegno di superficie: entrambi (chi più chi meno) “europeisti”, neoliberisti, per la Nato (il centro destra, per la verità un po’ meno), tassaioli, privi di spina dorsale e di visione strategica. Due amebe perfettamente interscambiabili.

Il M5s, presentandosi come altro “da tutti” ha rotto l’incanto. Prima ha determinato la crisi del centro destra, ora è stato determinante ad avviare la frantumazione del Pd. Capisco che questo renda molto nervosi ed ostili quelli di Forza Italia o del Pd (ed anche quelli della Lega), e che per loro questo non sia affatto un merito, come lo è per me, ma il fatto in se è indiscutibile.

Capisco un po’ meno quelli della sinistra radicale (Sel, Rifondazione, centri sociali eccetera) che dovrebbero apprezzare questo aspetto ed invece sono, spesso, ancora più astiosi degli altri. Accusano spesso i 5 stelle di non essere anti sistema, di essere il prodotto di una diabolica trovata di chissà quale potere oscuro della finanza. Ma se siete così bravi perché la rivoluzione non la fate? Insomma, non avete tratto profitto nemmeno dalla crisi, dove il massimo di creatività che abbiamo sentito è stata la “michetta ad un euro”. Può darsi che i 5 stelle non siano antisistema o abbiano un debole senso dei diritti sociali, però, almeno hanno buttato giù questo sistema politico, mentre, se fosse stato per Sel, Rifondazione eccetera qui stavamo ancora all’alternanza fra il governo Bersani ed il governo Berlusconi!
Proseguiamo con i meriti del movimento 5 stelle: hanno innovato profondamente la politica sia con l’uso della rete (peraltro mitizzata oltre ogni limite), sia attaccando una serie di tabù come la casta ed i suoi privilegi, l’Euro (la cui critica era solo di destra, mentre vedo che finalmente, ci sono cortei della sinistra “Euro stop”). Poi sono gli unici ad aver intercettato la domanda di partecipazione che viene dalla gente e che non si esaurisce nel voto ogni 5 anni. Sono gli unici che hanno posto (anche se con mille rozzezze e diecimila contraddizioni) il tema della democrazia diretta. Ed hanno fatto notevoli battaglie di opposizione di cui ricordo quelle contro la riforma della Banca d’Italia, contro il job act, contro la buona scuola, contro l’Italicum e la riforma costituzionale e di essere stati determinanti nel referendum che ha battuto Renzi. Ricordo anche la richiesta di messa in stato d’accusa di Napolitano, fatta in perfetta solitudine, mentre anche Sel votava contro schierandosi a favore del Presidente peggiore della storia repubblicana.

Mi fermo qua, ma non mi sembra che siano cose da poco e, soprattutto, non conosco altri che possano allineare una serie di meriti così ampia. Questo per rispondere ai numerosi detrattori, per alcuni dei quali il M5s sarebbe addirittura fascista o giù di lì.

Ora veniamo alla pagina opposta, quella dei fanatici per i quali il M5s è sacro ed al quale non si può muovere critica senza bestemmiare. Quelli che ho definito i cretini da cui il M5s deve imparare a difendersi perché sono nemici anche peggiori dei precedenti (i detrattori).

Veniamo al punto centrale: il M5s si è assunto la responsabilità di buttare giù il sistema e ci è riuscito. Benissimo e non gliene saremmo mai abbastanza grati. Adesso, però, è il momento di costruirne uno nuovo e di assicurare una reale alternativa di governo e qui non ci siamo. Il M5s ha fatto molto bene la sua parte all’opposizione, ma governare è una cosa diversa e richiede altro.

Il ceto politico del M5s è ad un livello deplorevole. Ammetto di buon grado che siano persone oneste, ma con l’onestà da sola ci facciamo la birra, occorre anche la competenza. Conosco personalmente molti parlamentari e posso dire che ce ne sono una quindicina decisamente seri e preparati, che fanno il loro lavoro forse con qualche ingenuità ma  con passione; però devo dire che il resto è ad un livello tremendo. Ogni tanto leggo dichiarazioni o post che fanno sanguinare gli occhi per gli spropositi che contengono. Personalmente non credo che il M5s andrà al governo dopo le prossime politiche, ma è più che probabile che la legislatura duri al massimo un paio di anni e che quella diventi l’occasione buona. Due-tre anni sono un periodo di tempo prezioso per addestrare una decente squadra di governo ed un altrettanto decente gruppo parlamentare. Mentre guardo con sospetto ed ostilità ad un governo di “tecnici esterni” che sarebbe un “governo Monti in carta 5 stelle” rispetto al quale sarei all’opposizione dalla prima ora.

Ma preparare una squadra del genere richiede anche una decisa revisione della cultura politica. All’inizio occorreva sollevare la protesta della gente, solleticarne l’indignazione e per fare questo, lo riconosco, discorsi troppo sofisticati non solo non era utile, ma sarebbe stato controproducente. Ma dal Vaffaday sono passati dieci anni e si pensa di andare al governo. Allora occorre convincersi:

1.    che la politica è uno specialismo che non può essere affrontato con una cultura generale più o meno  di buon livello. Per la politica economica, quella estera, quella della difesa, quella di contrasto al crimine ecc. non basta una cultura liceale ed un po’ di letture, ci vogliono conoscenze specifiche ed anche una certa pratica dei temi in questione.
 2.    I problemi della società contemporanea sono problemi complessi ed, in quanto tali, non ammettono, per definizione, soluzioni semplici, occorre pensare il termini di complessità, il che esclude soluzioni lineari
3.    Una linea politica non è un fascio di proposte scoordinate, ma esige una concezione generale che provveda ad ordinare e rendere compatibili le singole proposte. Traduzione per chi non avesse capito: va benissimo la piattaforma Rousseau con la partecipazione degli attivisti alla formulazione di singole proposte di legge, ma dopo ci vuole qualcuno che faccia la regia del tutto e “qualcuno” non significa uno, due o cinque persone, ma un gruppo dirigente collettivo eletto democraticamente e sempre sottoposto alla verifica della rete
4.    La democrazia diretta non è solo la rete (che peraltro raggiunge e coinvolge troppo poche persone, come si vede dai risultati) ma una articolazione più vasta di strumenti partecipativi. E non riguarda solo la politica ma anche l’economia, l’informazione ed i saperi, occorre quindi sviluppare forme di decisione democratica anche nella produzione di merci, servizi e saperi.

E, questo a sua volta esige una organizzazione adeguata e coerente. E qui tocchiamo un punto dolente: quello della scarsissima democrazia interna. Se democrazia diretta deve essere, non si possono fare sciocchezze come quella di Genova che espongono il movimento alla gogna. Beppe Grillo è stato indecentemente lapidato e viene descritto come un padre padrone bizzoso ed arbitrario, un capo setta invasato, il despota del movimento. Conoscendo il movimento dell’interno posso dire che questo non è assolutamente vero (e scriverò prossimamente in difesa del povero Beppe che è solo uno che con molta generosità ci mette la faccia), però anche lui ci mette del suo, con frasi infelicissime come “abbiate fiducia in me” “chi non è d’accordo si faccia un altro partito” e così via, per cui poi diventa facile produrre certe versioni caricaturali. Il movimento non ha un sistema di regole codificato al livello necessario e, mettiamocelo in testa, un “non Statuto”, appunto, è un “Non statuto” e quindi non serve a dare il quadro normativo indispensabile ad un movimento che ha il 25-30% e forse più e che pretende di andare al governo. Che ne dite di fare una “Non Costituzione”? Per piacere non diciamo scemenze.

Il M5s ha il problema di trovare forme accettabili di selezione del suo personale istituzionale: se, dopo le elezioni, sbatti fuori un quarto dei parlamentari, sindaci, consiglieri regionali e giungi a sbattere fuori chi ha appena vinto le consultazioni in rete, vuol dire che il metodo mica funziona tanto bene. O no?! E, poi, se hai appena eletto un collegio di probiviri, con lo stesso Beppe che dice di sentirsi alleggerito anche dal punto di vista delle querele, perché poi a decidere una esclusione disciplinare è lui che si becca regolarmente la solita querela? I probiviri che stanno facendo? Pascolano? Non si può fare un movimento che adotta regole alla sera che il mattino dopo non valgono più.

Ci sono altre cose su cui si dovrebbe dire ma anche qui fermiamoci. Allora, la somma algebrica fra meriti e demeriti è nettamente positiva e la bilancia pende dalla parte dei meriti, però adesso si richiede di fare uno sforzo in più per attrezzare il Movimento ai bisogni della fase presente e per questo ritengo un mio preciso dovere essere molto rigoroso nel segnalare quei difetti ed errori che possono pregiudicare tutta la battaglia. Questo esige una sincerità che comporta anche una certa rudezza di toni. Questo vi urta? Siete dispiaciuti?
 E chi se ne frega!? Qui dobbiamo essere all’altezza della situazione, mica farci i complimenti!

Aldo Giannuli


Aldo Giannuli

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Comments (48)

  • Venceslao di Spilimbergo

    Buonasera professore
    Letta la sua analisi, prendo rispettosamente atto del suo pensiero (che Lei continua a portare avanti linearmente e coerentemente; questo le fa Onore)… ma da Conservatore, spero non me ne vorrà, non posso condividerlo. Se mai fosse interessato a sapere i motivi di questa mia posizione la rimando: da un lato ai miei precedenti commenti riguardanti questo argomento, nei quali ritengo di aver già esposto (mi auguro nella maniera più comprensibile possibile) il mio punto di vista personale sotto l’aspetto, oserei dire, “filosofico” della questione; dal altro lato invece, a completamento e in un qualche modo sintesi di quanto scritto sopra, vorrei se possibile riportare una frase di uno storico Britannico, il dottor Orlando Figes (professore di Storia Russa presso il “Birkbeck College” della “London University”), tratta dal suo libro “A People’s Tragedy: The Russian Revolution: 1891–1924”, edito nel 1996… essa ritengo possa valere più di molte altre mie parole (e oltretutto è speculare a quanto detto a suo tempo dal compianto professor Piero Melograni nella sua opera “Il mito della rivoluzione mondiale”, edito Laterza nel 1985):
    (pregasi di fare attenzione, la frase è riportata a memoria, non trascritta letteralmente) <>.
    Lascio umilmente a Lei il divertimento di intuire “chi interpreta/ somiglia a chi” nella realtà. La saluto augurandole ogni bene e una buona serata.
    P.S.
    Le mie congratulazioni per il suo bel saggio presente nella rivista di geopolitica “Limes” di Marzo. Davvero molto interessante.

  • Pentastellato credo ancora per poco

    Prof. Giannuli approvo totalmente il suo articolo. Piu Beppe Grillo aspette a seguire i suoi consigli e piu acquistano credito quelli che sostengono che il movimento 5 stelle non è anti sistema.
    Anche i neo liberisti, gli “europeisti” e i tedeschi vorrebbero eliminare la classe politica italiana (corotta e mafiosa) e sostituirla con una classe politica nuova, onesta e quindi piu efficente per il sistema. Per i capitalisti il popolo ideale è stato sempre quello tedesco (lavorano seriamente e non si fanno domande).
    Quello che non vogliono i neo liberistie gli “europeisti” è che il popolo si organizzi democraticamente, si faccia domande e consigliare da esperti indipendenti; come suggerisce lei nel suo articolo.

  • Rompere un sistema sarebbe un merito? Lo può dire solo chi ha fede in chi l’ha rotto e con la fede si sono compiute le peggiori atrocità della storia. La rottura, di per sé, non è mai un merito, è un dato di fatto, i cui lati positivi e negativi saranno valutati a posteriori ma senza mai avere la prova che è stato meglio o peggio dell’alternativa perché mai avvenuta.
    La prima proposta del PD è stata verso i 5S ed è stata rifiutata, l’unica altra opzione era andare verso FI: va benissimo considerare interscambiabili PD e FI (a livello di politiche lo sono, anzi, anche il M5S lo è), ma è evidente che mancando un accordo PD-M5S il PD doveva cercarlo altrove e che non ci fossero tutte queste possibilità. Si è veramente in malafede a considerare il patto del Nazareno un successo del M5S, altrimenti dovremo mettere sullo stesso piano un accordo M5S-Lega nel caso in cui il PD o altri si rifiutassero di collaborare col M5S. A lei andrebbe bene un accordo M5S-Lega? Se avviene lo possiamo considerare un successo PD per aver dimostrato la sostanziale uguaglianza tra Lega e M5S?
    Terzo punto, il fatto che la sinistra in Italia faccia fatica a dare segnali di vita è sotto gli occhi di tutti. Sono incapaci a comunicare, hanno il rifiuto a spettacolarizzare la comunicazione e non hanno neanche tutti i torti. Hanno strutture radicate e anche numerose ma non escono da lì. Si guardano l’ombelico chiedendosi cosa significa essere comunisti 100 anni dopo la rivoluzione. Se guardo la mia città vedo che il M5S elemosina competenze e consenso presso di loro e il giorno dopo a braccetto con Forza Nuova e fascisti vari. Gente che fa mozioni di sostegno a manganellatori di cortei pacifici.

    Professore, dica quello che vuole, ma la rottura del sistema a favore di gente che è capace di tutto e sentirsi coerente è estremamente pericolosa e l’occasione avvierà una degenerazione. E no, il M5S non è riformabile. Non lo era il PD, lo è ancor di meno il M5S: se ne faccia una ragione.

    • Tante parole per dire una sola semplice cosa:
      A regazzì, levete de torno che ce penso io, e lasciame lavorà!
      E si è visto come c’hanno pensato bene….

    • Ma come si fa a mettere insieme tante falsità?
      Il pd non ha mai proposto nulla al movimento: siamo ancora alla farsa di Bersani? Che dire, meglio una volta in più che una in meno. SE nè faccia una ragione, come per stessa ammissione di Bersani il Pd non voleva nessun accordo con il M5S per governare insieme ma solo i voti o che questo all’atto della votazione si facesse da parte: “oh non son mica matto”. Cosa vuol dire “abitudinari”? Non vuol dire forse fare sempre la stessa cosa? Come si fa per evitare di commettere sempre gli stessi errori? Si cambia! Si rompe con il passato e quindi con il vecchio “sistema” ormai corrotto e corruttore. Lo status quo gerontocratico italiano va ribaltato e aggiornato. Questo paese ha bisogno di una ventata di freschezza coadiuvato dalla saggezza dell’esperienza di chi da giovane ha sognato un paese migliore. I giovani italiani non devono scappare via da casa propria ma avere un sogno per rimanere e chi può aiutare i giovani a tornare a sognare: i nonni, quelli saggi e acculturati da cui prendere esempio.
      Basta con una classe dirigente gretta, ignorante e sedentaria capace solo di autoincensarsi e tutelare se stessa:non sono i rappresentanti dei cittadini? Basta con politici corrotti e corruttori. La politica deve tornare al servizio dello Stato. Il centro destra come il centro sinistra e affini non sono stati capaci di null’altro se non di affossare questo paese con politiche liberticide atte alla svendita del paese per un debito creato quando lo Stato italiano creava moneta: come può uno stato essere in debito con sé stesso?
      Dal 2001 ad oggi il sistema monetario è palesemente cambiato ma noi siamo partiti in una situazione di svantaggio nonostante come paese avessimo la terza riserva aurea mondiale. Dal 2001 il nostro debito pubblico è solo aumentato e per poter competere con gli altri non potendo svalutare la moneta hanno svalutato la manodopera affossato il potere d’acquisto dei cittadini senza controllare il caro prezzi. Cosa hanno ottenuto? La distruzione del ceto medio. Siamo tornati 60 anni indietro se non di più. È questo il sistema che doveva rimanere in piedi? Da dove arriva la presunzione di affermare che il movimento è figlio (Cicchitto docet ) del sistema? Da una scarsissima informazione e probabilmente appartenenza politica a cui ancora ci si vuole attaccare per avere la convinzione di non aver sbagliato tutto. Solo con la rottura c’è il cambiamento e la società italiana esige altro e se il movimento non si accosterà all’analisi del prof. Giannuli per questo paese non ci sarà nessun altra speranza.

      • La questione PD-M5S nel 2013 è andata diversamente da come Le piace ricordare.

        http://www.beppegrillo.it/2013/04/perche_hai_votato_per_il_m5s.html

        Innanzitutto con dichiarazioni ostili sul “blog che non gestisce Grillo” agli stessi elettori M5S che intendevano veder realizzato il programma assicurando che ci fosse intesa sui punti in comune.

        http://www.openpolis.it/dossier/3-poli-contrapposti-tanti-temi-comuni/

        In quel contesto presero piede tante teorie interpretative del programma M5S tra cui quella del “niente alleanze” e la “prorogatio del governo Monti”.

        http://www.beppegrillo.it/2013/03/il_mercato_delle_vacche_del_pd.html

        Per chi diceva di non volere alleanze ma si diceva disposto a votare “caso per caso” la soluzione era un “governo di minoranza” che poteva essere sfiduciato in ogni momento il che era qualcosa di più di quello che sarebbe stato possibile entrando nell’ALDE.

        Chiaro? Il M5S avrebbe potuto presentare mozione di sfiducia in ogni momento dunque è fuorviante affermare che avrebbe dovuto farsi da parte dopo la fiducia.

        E sapendo quante leggi sono poi state votate con la questione di fiducia da chi ha sostituito Bersani non risulta che il M5S non avrebbe avuto voce in capitolo ma che vi ha rinunciato.

        Certamente il “nazareno” è stato una benedizione per la propaganda: beato Lei che si accontenta di quella.

      • Carissimo Angelo, ho 29 anni, critico la classe politica tutti i giorni in maniera puntuale, sia da un punto di vista logico che tecnico (per tutto ciò che mi compete, ovviamente, per il resto mi fido di altri). Lo faccio nel mio orticello, nella mia cittadina dove la mia opinione ha un peso e posso fare la differenza.
        Ignoranza e grettezza sono caratteristiche che vedo ogni giorno, specialmente nella popolazione: il ceto politico odierno è specchio della società, non una casta. Mi spiace, ma sei circondato da gretti e ignoranti e sinceramente non vedo questo gran miglioramento, in questo senso, da parte del M5S. Anzi, mia opinione personale, c’è una perdita di cultura politica ancora maggiore. È la cultura politica la cura per la politica, non la “non-politica”. È un concetto semplice, banale.
        Visto che di “falsità” non ne ho scritte, presumo di avere davanti qualcuno che è sinceramente incazzato con il sistema: se la faccia passare, la rabbia fa fare ragionamenti di poco spessore e induce a grossolani errori.

  • Professore buongiorno!

    I tuoi consigli vorrebbero, auspicherebbero, sono tesi alla trasformazione di quello che, fino a oggi, è stato un partito azienda in salsa tecnocratica e giacobina, in altro da sé. Un altro da sé che ridefinisca radicalmente assetti societari (a partire dalla proprietà), che trovi le regole per passare da un paternalismo aziendale plebiscitario a una reale democrazia interna, che elabori una linea di riforma e un programma di governo non semplicistici (o populistici), ma che accettino la sfida della complessità e che siano coordinati e coerenti; un altro da sé che, peraltro, è l’unica via percorribile per i pentastellati in una prospettiva di crescita. Ma dubito che vogliano crescere: si sta così comodi a rompere le uova nel paniere e basta. Non vogliono altri grilli parlanti: ne hanno già uno. Anzi, il rischio è che qualcuno, particolarmente dotato di ipocrisia, dote che vedo non mancare neppure a loro, te la canti pure: “Si sa che la gente dà buoni consigli sentendosi come Gesù nel tempio/ si sa che la gente dà buoni consigli se non può più dare cattivo esempio”. Omettendo il fatto che i borghesi, i benpensanti, sono loro e non te.

    Un caro saluto.
    Paolo

    PS qualcuno ha fatto, o farà, una trascrizione dell’iniziativa del 22 al Marchesi con Romano? Io non c’ero (e non ci potrò mai essere, visto che a quell’ora sono ancora qui a 40 km di distanza e senza macchina), ma mi sarebbe piacuto esserci. Grazie mille.

  • Col M5S al governo arriviamo all’eta della pietra con un certo successo.

    A Roma lo stadio da una buona idea di chi ha le competenze (-: e di come si calano le brache

    • Giusto! Torneranno opere pubbliche in marmo, travertino,ardesia e altre pietre. V.E.R. va premiata dal fiorentino e dal caballero per i suoi meriti speciali.

        • Osservazione non del tutto infodata, visto l’interesse per la questione linguistica europea e i diversi post scritti in latino, non ultimo la preghiera pro Brexit.
          In occasione dell’articolo prossimo venturo del Professore sulla questione, auspico, tra gli altri, un tuo intervento.

  • Oggi pare che vi siano solo detrattori a leggere il blog, alcuni palesemente avvitati su ideologie e categorie ormai da tempo relegate al passato. Continui a pungolare la prego, i suoi pensieri sono come acqua in un deserto.

  • Qui un articolo di Flores D’Arcais su Micromega intitolato : IL M5S NON E’ PIU’ VOTABILE

    http://temi.repubblica.it/micromega-online/il-movimento-5-stelle-non-e-piu-votabile/?refresh_ce

    Qui un articolo..di Wolfgang Munchau, noto editorialista del Financial Times e di Eurointelligence ..su Di Maio e i 5S…intitolato : COME NON USCIRE DALL’EURO VERSIONE M5S

    http://vocidallestero.it/2017/03/26/eurointelligence-come-non-uscire-dalleuro-versione-cinque-stelle/

  • E’ vero, il M5S deve migliorare, ma a forza di saltare un giro potrebbe perdere parte della sua forza.

    Si può sempre migliorare, ma si può aspettare di essere perfetti per governare?

    C’è però effettivamente il rischio che un M5S così imperfetto al governo si bruci, senza riuscire a realizzare le riforme che propone.

    E’ il cane che si morde la coda.

    Intanto servirebbe un programma di modifiche costituzionali, da votare su Rousseau, e poi realizzare in parlamento, cominciando dai 3 punti del Vaffaday, fino alla democrazia diretta e partecipata.

    Per quanto riguarda invece la selezione dei candidati la questione è molto più complessa.

    Da più parti si chiede una classe dirigente all’altezza del compito, come se il M5S fosse un partito tradizionale.

    Dall’altra parte si ricorda invece che i parlamentari sono solo i portavoce di un movimento, che teoricamente si dovrebbe fondare sulla democrazia diretta e partecipata.

    Un simile portavoce potrebbe addirittura essere, portando al limite il concetto, un semplice robot che preme i tasti in parlamento, sulla base degli input che riceve dagli iscritti al movimento.

    In realtà servono entrambe le cose, ma sopratutto un sistema chiaro e trasparente di decisione.

    Il limite del M5S è proprio questo, essere movimento o essere partito di governo?

    • “Si può sempre migliorare, ma si può aspettare di essere perfetti per governare?”.
      Ecco, tutto si riduce a questo, alla fine.
      Che poi è l’argomento principe di tutti quelli che non vogliono mai farsi da parte, siano essi democristiani o comunisti della Prima Repubblica, o PDini adesso, ma anche quei genitori immaturi che non ritengono mai i propri figli abbastanza maturi per prendere le redini della propria vita o quelle dell’azienda di famiglia.
      Dimenticando, volutamente, che è la funzione che sviluppa l’arto (e l’arte), e non il viceversa; per meglio dire, è lo stato di necessità che costringe a maturare ed a sapersi prendere responsabilità ed affrontare le difficoltà.
      Macchè, per quel tipo di persone non si mai abbastanza pronti per prendere il loro posto: e naturalmente quelli che dovrebbero decidere se e quando si è pronti, sono sempre loro.
      E c’è anche chi parla apertamente di bamboccioni furbacchioni!
      Difficile farsi da parte quando è il momento, ci riescono solo persone veramente superiori, cioè proprio gli unici che ci si augurerebbe che non lo facessero. Un esempio per tutti: Gandhi.

      • A proposito di Gandhi, era una figura talmente ingombrante che non è gli stato sufficiente farsi da parte: alla fine, ha trovato un figlio (o figliastro, fate voi), che l’ha eliminato anche fisicamente. Vecchia storia, accaduta mille volte, accadrà ancora e sempre.

  • Non avrei mai detto che secondo alcuni fosse parso che il M5s avesse un “teorema” da dimostrare invece che attuare un programma e che “pianificasse” per scardinare il “sistema” creato con i maggioritari salvo poi predicare il paradigma maggioritario del “niente alleanze” e pervenire ad una legge maggioritaria (proporzionale “governante” a chi piacciano gli eufemismi) sotto la supervisione di un esperto al quali il nesso non dovrebbe essere sfuggito.

    Dietro la patina dello storytelling ci sono aspetti che meritano di essere approfondititi senza scivolare inconsapevolmente nei non sequitur.

    Il sistema del proporzionale puro richiede una volontà di mediazione politica (propria della logica delle democrazie di massa) che le classi dirigenti del m5s e molti cittadini mostrano di non avere.

    Potrebbe dunque apparire vero-simigliante che il M5S siano stati uno strumento per gli elettori che intendessero “sostiture” l’uno o l’altro polo (ma sempre conservando la mentalità dell’alternanza connaturata al “sistema”) .

    Per fare un esempio: I flussi pre-elettorali a partire dall’aprile del 2012 mostrano un picco scavato nel bacino elettorale del CDX [vedi grafici ] già preceduto da una batosta del pdl alle amministrative. Era il periodo di silenzio televisivo di Silvio Berlusconi [vedi notizie di quei mesi] dopo il “passo di lato” (tornerà alla ribalta chiedendo il recupero delle ore mancanti per la campagna elettorale) come la sinistra “radicale” non avrebbe mai saputo fare. 😉

    Magari gli elettori di ex-cdx avrebbero gradito un “arcore” programmatico col M5S ma si sono dovuti accontentare del “nazareno” e con “teorema” annesso.

    (in europa la cosa con l’alde è un passo evolutivo certo meno attento alla possibilità di collaborazione con le sinistre)

    L’onestà non è un “brand di marketing” che impedisce valutazioni individuali e la “fiducia individuale” misurata nei sondaggi mostra che gli slogan abbiano dei limiti che gli elettori non sembrano disposti ad ignorare (Grillo riscuote meno fiducia di RENZI che pure è a livelli bassissimi con 7 su 3 che non ne hanno fiducia)

    La “cultura” politica di questo paese è stata irrimediabilmente segnata da un “modus operandi comunicativo” assorbito tramite i media è che è caratteristico del “sistema” che si vorrebbe superare.

    Ci sarebbe da chiedersi quali siano gli standard di “onestà intellettuale” all’interno del M5S perché molti cittadini non saprebbero riconoscere gli errori di ragionamento che spesso compiono a propria insaputa (paralogismi) e dunque avrebbero meno criteri di valutazione a disposizione.

    Una classe politica che voglia distanziarsi dal resto dovrebbe dimostrare anche “onestà intellettuale” che può essere facilmente infranta dall’uso fraudolento di fallacie (i famosi sofismi) ad imitazione delle pratiche dei politici peggiori.

    Stendendo un velo pietoso sul “merito” della democrazia diretta (che è ignorata dal 99,% degli elettori del m5s) non si contano più gli attivisti delusi dopo aver profuso energie nel movimento senza essersi resi conto che lo avessero “frainteso” a lungo (questione riproposta a Genova con l’abbandono di storico attivista ed in più con aggiunta di democrazia “garantita” e “questione di fiducia”).

    È proprio il “sistema” deliberatamente costruito integrando varie normative (in primis elettorali) che consente certi lussi minimizzati come “errori di giovinezza” (come se fosse stato implausibile provvedervi): è proprio grazie ad essi che adesso ci si può permettere di espellere gli attivisti in dissenso invitandoli a sorbire le leggi elettorali sulle quali il “sistema” è stato eretto.

    Si auspica una maggiore attenzione ad illustrare nel dettaglio casi come Genova a partite dalla coerenza regolamentare perché non possiamo lasciare la critica “politica” di simile dinamica agli sketch di Crozza.

    «Conoscendo il movimento dell’interno posso dire che questo non è assolutamente vero (e scriverò prossimamente in difesa del povero Beppe che è solo uno che con molta generosità ci mette la faccia)» Giannuli

    L’ammissione implicita che ci siano cose che il pubblico non conosce ma che potrebbero generare una “reinterpretazione” dei fatti non Le risulta come una implicita ammissione di una carenza di trasparenza di coloro che hanno rincoglionito di slogan su steaming ed hanno usato “l’argomento” trasparenza come un randello nelle sanzioni sugli inscritti?

    La conoscenza dei “meccanismi interni” non è mica roba da elemosinare per benevolenza verso Grillo invece che essere parte costituiva dell’identità del M5S.

    Sarà certo un’interessante lettura perché il “triumvirato-1” Grillo-Casaleggio non mi è mai parso tanto promettente quanto alcuni degli attivisti del M5S individualmente (non di maio nè di battista).

    PS: Il “non statuto” è uno STATUTO e se non erro la questione è stata posta in un ricorso dal quale sono state già prodotte ordinanze sulla base del codice civile (parte dei codici che gli “onesti” si dicono tali purché li rispettino)

    L’astensione al 50% ed i sondaggi sulla fiducia delle varie star del “sistema” parlano abbastanza chiaro a chi voglia ascoltare: Per diminuire l’astensione è necessario scardinare il “sistema” che ostacola la partecipazione della metà dell’elettorato.

    Chissà che una maggiore fiducia nei brandizzati-onesti possa diminuire l’astensione: perché mai un elettore non dovrebbe votare per coloro di cui abbia fiducia?

  • Noto spesso, sul blog di Grillo, la pubblicità di vari prestatori di denaro non limpidi, non chiari nelle loro modalità e finalità. Magari Grillo dirà che il blog non è suo…..Ma non si può non sospettare una complicità con il mondo degli usurai…..

  • Virgin Rays, nota folk singer statunitense, dopo aver terminato il suo tour per le borgate romane, alla proposta del suo agente di duettare con Joan Baez, ha inscenato una crisi di afflato artistico, durante la quale ha inciso al primo take “No one can judge me” della Caselli.
    Ricoverata d’urgenza al San Camillo, è stata dimessa di medici dopo due ore.
    Secondo il dott. Galeno si è trattato di sindrome di Ulisse.

    • Gaz, come mai sei così accanito contro la Raggi? Si sospetta un qualche tuo coinvolgimento di ordine sentimental-romantico.
      Fattene una ragione, è sposata con prole; lo so che di questi tempi la cosa non pare essere un gran ostacolo, ma nonostante i gossip che attribuiscono al marito sgradite patenti, finora sono solo chiacchiere.
      Ma nulla impedisce di avere un rapporto spirituale e platonico, se questo ti può bastare 😉
      Ciao e … auguri.

  • Tutte osservazioni condivisibili. Ma forse Giannuli dovrebbe porsi una domanda supplementare.

    Questa: se il M5S smettesse di essere una processione di fantasmi che parlano colla voce di Grillo e Casaleggio, e magari smettesse anche di essere un vortice di luoghi comuni che non esprimono alcun programma definito, quali facce e quale programma ci troveremmo (ci troveremo, non appena i 5S andranno al governo) davanti?

    A volte la sussistenza in stato ectoplasmico ha i suoi meriti.

  • Marcello Romagnoli

    Sono stato tra i primissimi ad avvicinarmi prima al blog di Beppe Grillo poi al M5S, ma da tempo me ne sono allontanato perché, oltre agli aspetti negativi che lei ha descritto che da soli superano quelli positivi, occorre aggiungere che non hanno una politica economica, estera e neppure locale degna di questo nome. Il programma politico che si puo’ leggere in rete è risibile, superficiale, non in grado di incidere veramente sui punti ti salienti di difficoltà. A parte le scorrettezza grammaticali ancora distribuite qua e là ( nessuno ci guarda?) però il problema economico italiano non è certo la diminuzione del debito pubblico, ma il ritorno pieno a una moneta sovrana. Nella sezione energia abbiamo una enunciazione di punti generici e non c’è un riferimento minimo su dove si reperiranno i fondi necessari visto che i vincoli di bilancio che ci sono per il semplice fatto di stare in Europa non consentono di fare investimenti così cospicui. Sul fronte educazione nulla si dice sulla messa in sicurezza delle scuole. C’è scritto che occorre la valutazione dei docenti universitari da parte degli studenti, non sapendo che già c’è e non dicendo cosa se ne fa….Una generica dichiarazione di aumento dei soldi per la ricerca senza dire come e dove andare a prendere i soldi vista la non rinuncia all’euro….Lasciamo perdere non è un serio programma ma una accozzaglia spesso di luoghi comuni con qualcosa di buono in mezzo, senza toccare i nodi cruciali che attanagliano il paese.

    • Caro amico (?)
      Lei dovrebbe ricordare che il M5S è all’opposizione, al governo ci sono altri. E che opposizione! è contro, ed ha contro, l’intero arco costituzionale (Ah,Ah, Ah) dei partiti.
      Per fare il tipo di programma che Lei lamenta assente (in particolare, dove reperire i fondi necessari per ogni tipo di proposta politica che viene avanzata), è necessario avere una visione d’insieme dei conti dello stato, cosa possibile soltanto a chi è addentro alle segrete cose.
      Per quanto riguarda il programma politico per l’estero, Le segnalo che proprio in questo periodo viene illustrato sul blog: si tratta di 10 punti (più che sufficienti, le “sventolate” alla Bersani sono per i grulli che ci vogliono credere).
      Ogni giorno viene illustrato un punto; se non erro, oggi siamo al numero 3, riguardante le proposte del Movimento su “Risoluzione dei conflitti in Medio Oriente”.
      Quando saranno stati tutti illustrati, verranno messi in votazione uno per uno: ma troverà nelle proposte soltanto delle intenzioni di principio, nulla a proposito di coperture finanziarie e nulla a proposito di strategie per conseguire quei risultati.
      Peccato che Lei abbia deciso in fretta, da quanto scrive, che non è il suo Movimento, altrimenti ora da iscritto potrebbe votare su Rousseau e partecipare alla formazione di quel programma che Lei lamenta inesistente, votando quei punti che ritiene più aderenti alle sue idee.

  • E’ evidente che l’M5S non è altro che un movimento fascista, non solo per le idee e soluzioni che offre, ma anche perchè e ne è la riprova non ha nulla da dire su polizia e giudici. Su questo campo non solo è muto ma si dimostra addirittura solidale. I colpevoli sarebbero i politici mentre i giudici ne escono indenni. Sarà ignoranza dei più ma non si può dire altrettanto dei liceali con qualche lettura; quindi ancora una volta siamo in zona sospetta. Resta veramente allucinante come non prenda posizione contro la polizia manganellatrice, che quì ormai siamo al regime totale e mancano solo i cannoni in piazza. Con questo discorso intendo ancora porre un freno agli sviluppi che non ci potranno mai essere senza liquidare le Forze dell’Ordine criminali e fasciste, sì parlo ancora solo di mezzi e non di fini, che anche questi rappresentano quelli. Se non si elimina il problema degli sbirri togati o pistoleros non si può certo sperare di poter fare un passo concreto anche ad averci tutti i voti necessari.

  • Scusa Aldo. certo che sono tutti fascisti, è questione di forza non di ragionamento. Le stesse opere associative in fondo rappresentano sempre la protesta e la ribellione che è consentita, mentre se si è capaci di cogliere davvero nel segno allora viene fuori il volto della violenza. Siamo piùcchè mai al divide et impera, saranno stati fascisti anche i Romani? Parlare di nessuno è escluso, port al contraltare dei cortigiani pubblici, degli sbirri, comuni popolani che pur di esser inclusi nel novero di chi ha diritto a campare sono pronti ad uccidere. Siamo entrati ormai in un periodo molto lontano nel tempo da quando fondammo i Verdi e ancora nessuno mostra di capire la dinamica del Potere, che agisce sempre secondo lo schema della Rivoluzione Francese; Libertà Eguaglianza Fratellanza, rispettivamente il mondo della cultura, della giustizia e dell’economia; ovvero i tre cavalli dello stesso carro, che dovrebbero andare alla stessa velocità e direzione. Mentre ci accontentiamo sempre più spesso di vittorie tanto parziali quanto inutili, come il positare una legge sull’infibulazione che opera solo nell’ambito giuridico mentre tutto il resto continua bellamente d infischiarsene. Andiamo sempre più verso tempi terribili e c’è poco da parlar solo di istituzioni o credere di poter guadagnare qualche seggio, è tutta opera che porta tempo e senza costrutto effettivo, praticamente conservazione pura sostenuta inconsciamente da chi spera in un “quì ed ora”. Se l’M5S ha avuto il successo che vediamo è appunto dovuto ai discorsi, al media proprio e alla forza di milioni di cittadini per strada intorno al Parlamento. Mentre restano sostanzialmente indenni i Giudici e l’intera Giurisdizione che insieme alla Burocrazia operano in Arcana Seditionis sin dalla fine della guerra, che se siamo a questo punto, al collasso totale del pianeta lo si deve all’opera congiunta di tutte queste forze e non solo ai politici, quì non è più tempo di logiche brevi e comprensibili ai più, non è momento dei “No Nucleare” e “No quest’altro”, siamo in troppi, consumiamo tantissimo, ci stanno sostituendo con popoli più adatti ai tempi durissimi a venire, altro che gareggiare ancora per raggiungere una poltrona da dove governare con semplice onestà, come se bastasse allora rispettare le cose così come stanno, però sul serio.Onestamente questa non è politica ma opera conservatrice, deviante in neo oligarchia e sempre contraria al movimento popolare e ai suoi effettivi bisogni.

  • Ernesto Rossi 2017-03-26 19:35
    Finalmente un pezzo serio e non una pugnetta come d’abitudine. Non si può non concordare con l’autore su quanto scrive eppure vi sono degli errori di fondo; l’antropomorfizzazione di concetti quali “Capitale” e “Denaro”. Allo stesso modo si parla di consumismo ancor più correttamente legato al concetto di edonismo. Quel che dunque non sembra ancora chiaro per il resto invece bisognerà invocare un:”finalmente”, che il Capitalismo non è un soggetto, mentre capitalisti in qualche misura lo siamo ormai tutti, almeno nella misura in cui ci viene concesso ovvero conquistiamo il nostro personale consumo e la nostra razione di edonismo. Il fulcro del discorso dunque è questo, essere capitalisti ognuno nella propria misura significa avere accesso nella quantità e qualità corrispondente ai beni della Terra, alle materie prime. ecco che già si intravede la più grossolana delle mancanza nelle analisi socialiste, la Questione Ecologica la quale ingloba la logica malthussiana; i beni non bastano per tutti e gli umani sono troppi… Chi impedisce ogni dibattito evolutivo sulla Questione Sociale non è dunque il Capitalismo ma i fascisti, dove Fascismo significa rapina, violenza, sopraffazione e in sintesi:”la Lite Infinita”. Costoro vanno eliminati fisicamente loro e i corrispondenti sottoufficiali, ovvero andrebbero superati culturalmente, ma senza chiarezza su “Chi” certo non si può far nulla e restare così senza speranza, ovvero la speranza che a sua volta attende… L’imprevisto!

  • su alcune proposte del M5s
    http://www.ilgiornale.it/news/m5s-referendum-sulleuro-blog-ospita-solo-riflessioni-1380004.html
    di cui evidenzio:
    sul blog di Grillo ieri è stata proposta un’altra via: “La reintroduzione in Italia di quella che possiamo chiamare una “moneta fiscale”, una moneta che non è moneta legale e quindi non va a violare i nostri trattati, ma che possa restituire al governo la capacità di effettuare un piano di investimenti e per sostenere il reddito (il giornale )
    —–
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    Io solitamente sputo veleno sul M5s….su questo no: è un ottima idea…nell’web stanno facendo ironia , prendendoli per il sedere…i “soliti” grillini con le loro sparate etc etc….probabilmente è stato l’economista Marco Cattaneo (una volta tempo mi ricordo che ha fatto un post nel forum )..a consigliarli e poi il tutto è stato ripreso dall’economista Gennaro Zezza ….beh se Grillo intende i CCF (Certificati Credito Fiscale )….questa proposta è ottima …e i CCF al contrario di cio che dicono i male informati nelle dinamiche tecniche di questa sorta di moneta fiscale parallela…E’ PROPRIO CIO CHE CI VUOLE IN SOSTITUZIONE ALL’USCITA DALL’EURO. Si possono introdurre i CCF (ma riconosciuti dallo Stato sotto form di Titoli che però non creano debito pubblico perché non si rimborsano ). E stato pubblicato qualche anno fa un libro “serio” dal punto di vista economico (con analisi serie ) dagli economisti Marco Cattaneo e Giovanni Zibordi ..intitolato : “La soluzione per l’Euro : 200 miliardi per rimettere in moto l’economia italiana —creare moneta, ridurre le tasse e rilanciare la domanda “”(ed. HOEPLI )…prefazione dell’economista americano Warren Mosler e introduzione di Biagio Bassone ex funzionario del FMI . Ho letto il libro accuratamente è questa proposta è una cosa S-E-R-I-A…
    Ed è una proposta che si attaglia perfettamente al M5s visto che è da sempre ondivago su euro si euro no….questa proposta non chiede e non prevede l’uscita dall’Euro…ma semplicemente l’introduzione di una sorta di moneta fiscale parallela con particolari criteri tecnici (che non sto a spiegare perché richiede troppi post )…che mettono rimedio alle note criticità dovute alla moneta unica e al cambio fisso. Non c’è nessun regolamento dell UE che possa impedirlo…non va contro nessun regolamento (al contrario di cio che stanno scrivendo con ironia nei blog i disinformati ) UE…e l’UE non può impedirlo. Una volta che si è introdotta la Moneta Fiscale …si può decidere senza stress (a causa degli effetti immediati benefici nel circuito economico nazionale dei CCF ) di restare o uscirne. Il cosidetto break Up..la rottura con l’euro..fuorisciondone unilateralmente invece crea un distacco per forza di cosa doloroso…i CCF attutiscono tale eventualità. Alla moneta fiscale CCF si oppongono gli antieuro radicali…ad esempio Bagnai ..ma anche parte della MMT (da notare che al contrario l’introduzione al libro prima citato è dell’economista americano Warren Mosler ideatore della MMT )…perché dicono che questo sistema consente la permanenza dell’Euro …ma essendo l’euro un progetto monetario reazionario (verissimo dico io )…va combatutto sino al crollo. Io invece penso che i CCF siano non una buona ma un ottima idea …tanto più che volendo dall’euro si può uscire comunque: ma con meno stress (proprio grazie a CCF ).
    Stavolta sono d’accordo con la proposta di Grillo…se la moneta fiscale da lui proposta ha le caratteristiche tecniche dei CCF proposti da Marco Cattaneo /Giovanni Zibordi…e Warren Mosler .

    do un imput elencando, per dare un idea di come è strutturata la proposta , i titoli dell’indice del libro:
    parte 1
    —->> LA SOLUZIONE DELL’EUROCRISI–>> 1 Che cosa non funziona nell’euro 2) Ridare flessibilità al Sistema Monetario con i CCF 3) Bozza di proposta di legge per l’introduzione dei CCF 4) Hjalmar Schacht e i “MEFO bills ” 5) i Tax backed bonds di Warren Mosler e Philip Pilkington 6) rifinanziare il debito pubblico con Titoli non soggetti a default 7)L’Italia fuori dalla crisi: previsioni macroeconomiche 2014/2018
    Parte 2 I TEMI MACROECONOMICI
    —>> 8)Il paradosso della frugalità : l’austerità sconfigge se stessa 9) Trappola della liquidità e depressioni economiche 10) Debito pubblico perché non è la causa della crisi 11) Riforme strutturali : perché non sono la soluzione 12) Moneta e cittadini e aziende,non al sistema finanziario 13) Keynes: grandezza e fraintendimenti 14) Un Sistema Monetario Flessibile anche all’interno di singole nazioni ? 15) Manifesto di politica macroeconomica 16) Un nuovo assetto monetario per l’Europa
    Parte 3 – EVIDENZE STORICHE E TEORICHE
    17) Non si può lasciar distruggere l’economia italiana 18) I problemi “reali” sono quelli monetari 19) Il problema dell’euro e come uscirne 20) Impoverire e soffrire senza motivo 21)la Parabola del Debito Pubblico 22) Il risparmio dello Stato o quello delle famiglie ? 23) Lo Stato non ha bisogno di vendere BTP per finanziarsi 24) I cinesi dove trovano i soldi ? 25) Italia 2013 come Germania 1931 26) Soldi che mancano e soldi che piovono (Alleggerimento Quantitativo ) 27) Quanta è ricchezza e quanto è debito ? 28) Creare moneta anziché debito 29 ) Le banche si indebitano e creano moneta 30 ) Il meccanismo di creazione del credito e la scarsità della moneta 31) Uscire dall’Euro non è la soluzione più pratica 32) Creare moneta per ridurre le tasse 33 ) Risolvere il problema del debito pubblico : finanziare i deficit con moneta

    —–
    —-

    Mi son preso la briga di ricopiare l’indice del libro …per dare un idea di come è strutturata la proposta: è un libro serio, fatto bene tecnicamente (che si condivida o no ), e la proposta è l’ideale per il M5s..perchè bypassa l’uscita o meno dell’euro il referendum o meno…si fa il primo passo con i CCF e poi si decide con calma cosa fare. Se il M5s fa sua questa proposta , la lancia, la spiega agli elettori (facendola spiegare direttamente dagli economisti di riferimento…non da Grillo che a volte spara cazzate: non è un economista ..o peggio ancora da certi onorevoli che se stanno zitti e meglio …) FA UNA GRAN BELLA COSA ED UN GRAN PASSO AVANTI (perché questa proposta in fase momentanea accontenterebbe tutte le varie anime del M5s ..gli anti euro e i pro euro ) …

    Io il libro lo ho letto, riletto e straletto..lo conosco quasi a memoria: è ottimo.
    E la prima volta che in questo blog non sputo veleno contro il m5s…se si fanno cose sensate ..non si possono che condividere. E a vedere se lo fanno veramente……….(qui sta il problema: dicono e disfano…)

  • Intanto mi risulta che i parlamentari 5 stelle abbiano plaudito in massa e con convinzione al discorso filoeurista del designato di Napolitano – parlo di Mattarella – in occasione del sessantennario del cartello dell’industria pesante imposto dal conquistatore anglosassone ai suoi satelliti europei (quello che successivamente è stato ribattezzato unione europea).

    http://www.lastampa.it/2017/03/23/italia/cronache/mattarella-dico-no-ai-sovranismi-GxFPLtCPzV2mwjyVFWUgZJ/premium.html#acquistaregistraaccedi

    Il partito dei pirati (radicali pannelliani d’eepoca informatica) a 5 stelle, nell’assenza totale di una propria cultura politica, adotterà naturaliter l’ethos dei dominanti non appena giunto al potere. Basterà qualche piccola variazione di toni nella retorica minimalista del partito pigliatutto. E da parte degli antieuristi di sinistra comincerà l’ennesima, affannosa ricerca di un qualche fantasma di opposizione da sinistra al regime plutocratico.

  • @Roberto B.
    Roberto, come Ministro e senatore di un certo peso di questo blog, hai tutto il diritto di ricevere una risposta che mi auguro ti soddisfi.
    Su queste pagine ho più volte scritto che mio sogno ha gli occhi a mandorla.
    La mia critica è tutta politica: la ritengo la persona sbagliata al posto sbagliato nel momento sbagliato; è un dono al Pd+-L.
    Ho trovato l’Urbe peggiorata. Per quanto Roma mi abbia dato solo dispiaceri, non è un buon motivo per volerla vedere sprofondata.
    Non mi pare poi di maltrattarla. Ne ho fatto una cantante di successo. In quest sessa pagina ho strapazzato e non poco un ministro: leggi bene e ne coglierai il significato recondito da censura, per non dire di come tratto quella macchietta di mezzo prete dell’ispettore Clouseau (c.f.r. pagina seguente).
    Cosa vuoi che ti dica?
    Forza Virginia, dacci tutta te stessa! Malgrado il tuo nome, mostra a tutti che hai una grande esperienza (amministrativa) alle spalle.

    • @Roberto
      Roberto, ti dirò di più. La prima qualità di un capo è saper scegliere collaboratori capaci e fedeli che facciano nella carica gli interessi politici del capo e non i propri personali o di altro genere. Non mi sembra che la nostra abbia mostrato molto questa qualità politica.

  • Oltre alle critiche che in parte condivido, mi piacerebbe che lei fornisse un modello di selezione che ritiene valido. Orsù dia un contributo al movimento.

  • Le persone valide, quelle con competenze, esperienza professionale, visione del futuro, nel M5S c’erano; molti degli attivisti del periodo 2005-2010 erano così. Ma piano piano sono stati fatti fuori tutti, in parte direttamente dal capo, in parte dai giovani rampanti che sono saltati sul carro negli anni successivi o che comunque hanno intravisto la possibilità di arrivare personalmente a sistemarsi al potere, se solo fossero riusciti a organizzarsi per mettere alla porta tutte le persone valide che avrebbero potuto batterli in una selezione meritocratica. Per questo il M5S di oggi è fatto principalmente di una base tifosa, rabbiosa e squadrista e di una classe politica in gran misura buona solo a obbedire al capo, a curare la propria immagine pubblica e ad accoltellare alle spalle i concorrenti.

    Il problema però è che questo fenomeno non è più reversibile, perché altrimenti tutti questi giovani pentastellati in carriera, spesso persone sui 30-35 anni che non hanno praticamente mai fatto altro lavoro che la politica, come farebbero a sopravvivere? Combatteranno in ogni modo per evitare di essere sostituiti dalla ipotetica nuova squadra di persone più preparate. Quindi io penso che siamo destinati a un governo M5S già nel 2018, ma che tale governo sarà un disastro e passerà il tempo (come già fanno le amministrazioni di Roma e Torino) a dare la colpa al PD, all’Europa e ai poteri forti per tutto ciò che il M5S ha promesso e non sarà in grado di mantenere.

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