Gradissimo scoop: Luttwak legge “Lotta Comunista”.

Ci sono foto che valgono un editoriale: è vero. Guardate questa scattata qualche settimana fa a Gorizia: ritrae il noto politologo americano (di origini europee, nato in Romania ma di etnia ungherese) Edward Luttwak mentre parla con degli amici, all’uscita di una libreria, dove ha acquistato l’ultimo numero di “Lotta Comunista” (cliccate sulla foto per ingrandirla). Luttwak non è uno qualsiasi: è l’autore di best seller come “Tecnica del colpo di Stato” (1968), la “Grande strategia dell’Impero Romano” (1976, che “sdoganò” l’idea di Impero per gli americani), “Strategia” (2002) o “La grande strategia dell’impero bizantino” (2009) che rappresenta il modello di strategia proposta agli Usa, dopo gli inizi della crisi. E’ uno dei maggiori studiosi di geopolitica a livello internazionale ed è stato ascoltatissimo consigliere alla Casa Bianca in più momenti, come ad esempio  al tempo del colpo di stato contro Allende.

E’ stato spesso in Italia, parla perfettamente l’italiano e si è spesso occupato del nostro paese (anche se questo non ci rende particolarmente felici e gli suggeriamo un ben più proficuo oggetto di studio nella Germania).

“Lotta Comunista” è il giornale dell’omonimo gruppo (che, per la verità si chiamerebbe “gruppi leninisti della sinistra comunista”, ma è conosciuto come “Lotta Comunista”). Personalmente non sono affatto sulle loro posizioni politiche, ma devo confessare di avere una collezione quasi completa del giornale dai primi anni settanta. In parte perché i diffusori del giornale sono implacabili (ti raggiungono sul posto di lavoro, a casa, in vacanza e a volte ti spuntano anche da sotto il letto), ma soprattutto perché il giornale, effettivamente, è ricchissimo di dati altrimenti poco rintracciabili, frutto di una notevolissima capacità di ricerca che “ara” letteralmente tutte le fonti aperte possibili.

Le analisi sono interessanti, a volte non mi convincono, ma hanno sempre qualche idea che merita di essere vagliata. Poi sul piano della proposta politica la linea perde questa raffinatezza ed è un incrocio di fondamentalismo leninista e di sindacalismo basic molto ruspante, per la verità. Ma questo è uno dei misteri insondabili della mente umana, per cui può capitare che uno sia un valentissimo scienziato ma poi sia devoto di Padre Pio, un altro sia un superbo chef ma poi faccia la pubblicità alle patatine, un terzo sia un genio dell’informatica ma poi abbia le visioni ed un altro ancora ami moltissimo fiori e bambini e poi mandi ai forni crematori milioni di uomini. L’umanità va accettata per quello che è con molta filosofica rassegnazione.

Comunque, bel colpo per i compagni di “Lotta comunista” che possono ascrivere il valente politologo con la benda sull’occhio e l’uncino al braccio sinistro fra i loro estimatori
Prosit!

Aldo Giannuli

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Aldo Giannuli

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Comments (23)

  • Io andai addirittura ad un incontro con loro a roma, vicino circonvallazione gianicolense, un sottoscala arredato come un’anticamera di ospedale e un “Compagno” in impermeabile che recitava cose imparate a memoria, mene andai quando disse che secondo la teoria marxista al mondo c’erano risorse in abbondanza tale da permettere a tutti di vivere in opulenza… Ma a proposito le voci che fossero degli schedatori per conto del viminale? A me è sembrato molto plausibile, e la foto di Luttwak me lo confermermerebbe.

  • Luttwak ha fatto le scuole elementari a Palermo. La sua famiglia ebrea era stata in fuga dai nazisti.

    Il suo libro “Tecnica del colpo di Stato” prevede una associazione segreta i cui membri occupano i posti chiave di una nazione per governarla, segretamente, dall’interno, in maniera apparentemente legale.

    Vi ricorda qualcosa?

  • Trovo buffissima la diffidenza di Lotta Comunista verso Internet e la tecnologia digitale in generale. Lenin si rivolterebbe nella tomba, lui che promosse addirittura le prime ricerche per l’esplorazione spaziale nella neonata Unione Sovietica, e che ebbe come compagno di lotta (e avversario di polemica) lo scienziato Bogdanov. Quest’ultimo, nel suo romanzo “La Stella Rossa”, preconizzò l’uso delle macchine di calcolo automatico per la pianificazione adattiva della produzione in un sistema socialista. Comunque, complimenti per la foto e grazie per la segnalazione.

  • quelli di lc sono un pò strani in effetti: si insinuano nei quartieri in modo capillare, che sarebbe una cosa utile se hai già una certa diffusione. nel caso di un gruppo alienato come questo sembra che il porta a porta si riduce a certo voyeurismo morboso. comunque favolosa la foto

  • L’unico motivo per il quale Luttwak puo’ aver comprato una copia di Lotta Comunista e’che la persona incontrata in strada o che ha bussato alla sua porta gli ha talmente rotto le balle che alla fine,distrutto,ha ceduto.
    Oppure,la forza di convinzione di una militante che non lo avra colpito per le tesi politiche (che palle,sempre la stessa solfa),ma per altre doti di convinzione

  • @Giannuli

    Mi scuso per l’imprecisione. Studiero’ di piu’. La verita’ e’ che mi ero basato su un’informazione di seconda mano, da parte di un amico.

    E mi sono lasciato fuorviare dalla recensione comparsa su International Affairs del Gennaio 1980 che ho letto tempo fa: “He describes the techniques of infiltration both of armies and bureaucracies, and especially the posting of sympathetic officers into key posts…”.

    Cerco di rimediare citando un altro libro che si occupa di Colpi di Stato (dal punto di vista dei militari, citato dallo stesso pezzo International Affairs): The Man on Horseback: The Role of the Military in Politics, di Samuel Edward Finer.

  • L’unico vero (non) scoop, è apprendere che Luttwak è nato in Romania, ma in realtà è di etnia (sic) ungherese!Perché non dire la verità, che lei ben conosce, ma che occulta con un richiamo all’etnia ungherese, che è come parlare di aria fritta.Anche l’ex onorevole radicale Ilona Staller, come Eva Henger, lo sono, ma nessuno lo rammenta.Intende sviare altrove l’attenzione di noi tutti? In realtà sappiamo chi sia realmente Luttwak, ma anche l’altro politologo esperto in cose italiane, Leedden. Per quanto riguarda Lotta Comunista, sono una vera e propria setta pseudoreligiosa,mandano le loro adepte ( di solito femmine di bella presenza) a fare opera di proselitismo, porta a porta,nei quartieri popolari, ricordando molto i petulanti e sfigati testimoni di geova.

  • Aldo (permettimi il “tu”): frequento il tuo sito per stima; se dici cose che non condivido lo dico.

    Se mi dici che dico cazzate, vuol dire che dico cazzate.

    Ce ne fossero luoghi di scambio come questo!

  • Ho sempre considerato quelli di Lotta Comunista nel peggiore dei modi e dopo questa “recensione” mi sa che dovrò porger loro le mie scuse…

  • In effetti i compagni di Lotta Comunista,sono dei bravi ragazzi,molto,molto preparati e quasi onnipresenti(eh eh)li ho frequentati x un periodo abbastanza lungo alcuni anni fa,poi me ne sono allontanato perché a mio parere essi vivono in una torre d’avorio tutta loro dalla quale non scendono quasi mai,poi come direbbe qualcuno,forse lo fanno x non sporcarsi le mani con la politica spicciola,o meglio x così dire di strada che facciamo noi poveri militanti della cd sinistra antagonista.
    ps
    x rispondere a Germano,é vero che tra i militanti di LC vi sono parecchie belle ragazze,ma la distribuzione a porta a porta del giornale,viene fatta(almeno qui a Bologna)fifty-fifty tra maschi e femmine,x il resto quasi tutto vero.
    un saluto
    Alexfaro

  • Ribadisco che il proselitismo, dei strani compagni di lotta comunista, punta molto anche sul bell’aspetto delle militanti di sesso femminile. Certo il metodo del porta a porta, similare a quello dei testimoni di geova, o altri imbonitori di paccotiglie varie, non è una novità in assoluto. E’ ovvio che se vieni importunato, sull’uscio di casa, oppure raramente per strada, da una bella ragazza, se più ben disposto, a perdere del tempo, magari scambiare anche qualche battuta con loro.Naturalmente tutto ciò visto dal punto di vista maschile, anche perchè ho notato che i frequentatori di questo interessante blog, sono in maggioranza dei maschi.La saggezza popolare sotto forma di proverbio dice :”tira più un pelo di figa, che un carro di buoi”!Vale anche per lotta comunista, vale anche per Luttwak!

  • Io faccio parte di lotta comunista, posso dire che ci sono molte ragazze che diffondono con me ma credo che questa altra presenza di donne nel gruppo sia dovuta al parziale rincoglionimento dei ragazzi che oggi si sentono molto distaccati dalla politica

  • Bazzicano solo i quartieri popolari; se vivi in un quartiere borghese, ti schifano e non hai speranza di essere citofonato; trasloca se è il caso di farlo, altrimenti chiedi ospitalità da amici e nutri fiducia.Però attenzione non è che tutte le militanti,siano delle super gnocche, potrebbe capitarti un bel maschione. Sono settari,intolleranti,vedono la realtà secondo i loro paraocchi leninisti.Sono mummificati mentalmente al pari della mummia di Lenin al Cremlino.Dovrebbero essere sottoposti ad una terapia di “deprogrammazione” da parte di uno psichiatra,come fecero una coppia di genitori, con la loro figlia,finita negli Hare Krishna.

  • Egregio Germano,paragonare i compagni di Lotta comunista agli Hare Krishna denota tutto il razzismo politico che spandi a a piene mani in questo forum.
    Ti devo far sapere che chiunque può entrare in LC,ovviamente previo esame politico preventivo,dopo x così dire un apprendistato,abbastanza tosto;ma altrettanto ne può uscire liberamente senza DOVER essere minimamente deprogrammato in sostanaza LC NON é x nulla una setta,ma un semplice movimento politico.
    Ora io NON conosco x nulla gli Hare Krishna,ma credo che nemmeno questi siano una setta nel vero senso del termine,ma una cd religione alternativa x cui informati meglio prima di sparare cazzate immani.
    un saluto
    Alexfaro

    • Alexfaro e Germano: devo dire che sono d’accordo con alexfaro. Come sapete Io non censuro nessun intervento salvo quelli che hanno un rilievo penale, ma, avendo diversi studenti di Lc con cui parlo spesso, devo diire che trovo molto stravaganti ed infondate le affermazioni di germano. E devo aggiungere che quei ragazzi sono fra i più preparati che ho. Tanto per dovere di testimonianza

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