Lo scisma silenzioso della Chiesa Cattolica

Il dibattito sul sistema di governo della Chiesa ha offuscato il tema grande del rapporto della Chiesa con la modernità, e, più in particolare il suo cuore: il grande scisma che si sta consumando fra la Chiesa apparato ed i suoi fedeli. La Chiesa vanta 1.087.790.000 fedeli, ma, che credito dare a questo dato? Sulla carta anche io, in quanto battezzato, farei parte di quel miliardo di appartenenti alla Chiesa, ma chi scrive queste righe non è affatto credente, è ateo, razionalista e materialista. Moltissime persone, dopo il battesimo e gli altri sacramenti, sono diventate atee, agnostiche o anche genericamente teiste o cristiane, ma che non si riconoscono nella Chiesa. Questo accade soprattutto in Europa, ma in buona parte anche nelle due Americhe, per cui quel dato ha un valore essenzialmente anagrafico, ma non corrisponde ad una realtà sociale effettiva. Qualche dato può chiarire meglio il discorso.

Da un sondaggio di Eurostat del 2005 apprendiamo che solo il 52% dei cittadini dell’Unione Europea dichiara di credere in Dio, mentre il 18% si dichiarava ateo.
Già negli anni novanta, una analoga inchiesta demoscopica fra i giovani francesi (18-24 anni), segnalava che a dichiararsi cattolico era il 53% degli intervistati, ma solo il 28% riteneva Cristo figlio di Dio e solo il 18% dichiarava di credere alla sua resurrezione.

Per quanto riguarda l’Italia, uno studio svolto nel 2009 dall’Osservatorio socio-religioso del Triveneto (zona cattolica per eccellenza) appurava che in sintonia con i dettami della teologia cattolica sulla natura del Cristo, esistenza di un Dio personale ecc, erano percentuali minoritarie comprese fra il 24 ed il 41%.
La frequenza dei sacramenti e della messa domenicale è ridotta a meno del 10% dei fedeli ed anche le classiche occasioni di “contatto” con la Chiesa in fase adulta (matrimonio, battesimo dei figli e funerale religioso) sono ormai in minoranza in tutte le aree urbane del continente, comprese quelle dei paesi latini.

Tutti gli altri indicatori (dati di vendita della stampa cattolica, pellegrinaggi, questue e sottoscrizioni varie ecc) sono in caduta libera.
Tutto questo non vuol dire che la Chiesa non abbia più un seguito di massa (per quanto ben più modesto di quello dichiarato dai valori anagrafici) e tantomeno che la “cristianità” stia per scomparire dall’Europa. C’è un’ espansione della fascia degli atei, razionalisti ed agnostici, ma un generico senso di adesione a qualche chiesa cristiana resta ancora abbastanza consistente.

A spiegarci meglio il fenomeno è un sondaggio realizzato dal quotidiano cattolico francese “La Croix” sui principali 5 paesi dell’Europa (Gran Bretagna, Germania, Francia, Italia e Spagna) dal quale emergeva che il 61% continuava a ritenere ancora attuali il messaggio e i valori cristiani, ma  con una massiccia propensione ad interpretare personalmente tali valori. E’ come se si assistesse ad una sorta di “protestantizzazione” dei cristiani europei che pensano in termini di rapporto diretto con Dio senza la mediazione ecclesiale. E questo, soprattutto per i cattolici, produce una sorta di “scisma silenzioso” come separazione dei laici dall’apparato ecclesiale sul piano dei comportamenti di vita.

Il segnale più vistoso è quello sul terreno dell’etica sessuale. La Chiesa continua ostinatamente a rigettare ogni pratica anticoncezionale, che non sia il metodo Ogino Knaus, ma quante sono le donne cattoliche che usano correntemente la pillola? La Chiesa condanna i rapporti prematrimoniali, ma quanti giovani cattolici, compresi quelli che militano in organizzazioni come l’Azione Cattolica o Cl, praticano il sesso prima del matrimonio? La chiesa condanna la masturbazione, l’omosessualità, il consumo di pornografia ecc. ma quanti cattolici praticano tutto questo?

Naturalmente, da sempre i cattolici hanno “peccato” contro il sesto comandamento (o contro l’interpretazione che la Chiesa dà di esso) e poi si pentivano in confessione, salvo tornare ai comportamenti di prima, già poco dopo l’assoluzione. Ma qui la novità è un’altra: la confessione è il sacramento più in disuso ed è praticata da meno del 5% dei fedeli; se il discorso si approfondisse, scopriremmo che per la grande maggioranza dei cattolici queste pratiche non sono più avvertite come peccato o, quantomeno, come peccato grave quale la Chiesa vorrebbe.

E questo non solo dai non praticanti, ma anche da una bella fetta di militanti di organizzazioni come l’Azione Cattolica o Cl. Per quanto riguarda i comportamenti politici, il laicato sembra sempre meno sensibile alle (eventuali) indicazioni della gerarchia e quello dell’unità politica dei cattolici è un “dogma” tramontato da un pezzo. In particolare, qualche considerazione merita la vicenda della liquidazione del dissenso cattolico nei primi anni ottanta.  La rigida gestione di Woitjla e di Ratzinger ha represso tutte le espressioni di dissenso accanendosi in particolare contro quelle di indirizzo socialista-pauperistico: la Teologia della Liberazione è stata esplicitamente condannata ed i suoi esponenti, da Giulio Girardi a Leonardo Boff furono ridotti allo stato laicale, con procedure assai sbrigative a differenza delle molte cautele garantistiche riservate a preti pedofili ed esponenti del cattolicesimo tradizionalista e para-fascista come i lefevriani. Però, quel filone di pensiero espulso dalla Chiesa-apparato, non si è dissolto, ma in America Latina prosegue negli ambienti del laicato, attraverso la sopravvivenza di organismi similari a Cristiani per il Socialismo o attraverso la partecipazione a movimenti politici come quello chavista in Venezuela.

Quanto all’Europa, se l’esperienza di Cristiani per il Socialismo si è estinta da tempo, la nascita di un movimento come “Noi siamo Chiesa” ne ha sostituto la funzione. Una volta di più, quello che è stato espulso dalla Chiesa apparato ha trovato rifugio in un laicato sempre meno docile al magistero pontificio.
In Europa ed in America Latina, con forme differenziate, i fedeli si stanno silenziosamente distaccando dall’istituzione.

Questo progressivo scollamento dei fedeli dall’apparato è stato percepito con chiarezza da Benedetto XVI, che ha coniato l’espressione Entscheidungs-Christentum, per definire un cristianesimo fondato sulla decisione personale e che ha constatato come, almeno in Europa, non si viva più in un “regime di cristianità”. Ma se il fenomeno è ben presente alle gerarchie ecclesiastiche, la soluzione è cercata nella “ri evangelizzazione di Europa” (per la quale è stato istituito un apposito segretariato vaticano), cioè, tradizionalmente in termini di conversione. Nessun dubbio che esso sia il prodotto del crescente iato fra cattolicità e modernità, che è il vero punto su cui la Chiesa deve misurarsi.

Aldo Giannuli

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Aldo Giannuli

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Comments (27)

  • roberto pisciella

    Buongiorno,sono pienamente daccordo. Trovo gli esponenti della Chiesa in larga parte lontani dal Vero Messaggio del Suo fondatore.Come cristiano noto soprattutto che le Chiese moderne uguali a centri per congressi,manchino di Altari,di custodia per le Sacre Ostie che sono poste lontane,e soprattutto di Sante omelie.La chiesa va verso la new age,l’antropocentrismo e l’esaltazione zoologico-ambientalistico.Tutto scritto in numerosi libri di mondialismo purtroppo. Buongiorno

  • Sono d’accordo. Ma come pensa si possa spiegare il fatto che la stragrande maggioranza dei medici ginecologi si rifiuta di praticare aborti rifugiandosi dietro la dichiarazione di obiezione di coscienza? Sarebbe interessante analizzare questo dato, e la controtendenza di alcuni importanti settori della nostra società riguardo la laicizzazione in atto nel mondo occidentale, Italia compresa. Vedi anche lo scetticismo nei confronti della ricerca scientifica specie quella rivolta verso studi che riguardano la genetica.

    • l’obiezione di coscienza dei ginecologi è una indecente sceneggiata per ragioni di carriera, visto il peso dei cattolici nella santà ed era una cosa assolutamente prevista das quando venne approvata l’infelice normativa in materia

  • dottor giannuli,
    al di là del suo ateismo, lei crede all’esistenza storica del personaggio di gesù detto il cristo?
    glielo chiedo perché io sono convinto che l’immagine mitica del gesù è il punto focale per inquadrare bene l’evoluzione storica del cristianesimo.

    saluti

    alberto

    • Ci sono molti documenti storici sull’esistenza di Cristo, forse troppi, però, ed è lecito ritenere che alcuni si riferiscano a personaggi diversi poi confluiti nella narrazione evangelica. Ma, questo incide sino ad un certo punto nel determinare le dinamiche del fenomeno cristianesimo che, insieme al mondo classico, è la base del nostro modello di civiltà. Ragion per cui io non avrei trovato affatto strano inserire nella “Costituzione” europea (poi strabocciata) un richiamo alle radici cristiane che sono un dato storico. Ma a volte gli anticlericali sono meno laici dei clericali.

  • Caro Aldo Giannuli,
    parlo da cattolico praticante, profondamente convinto, alla luce di un lunghissimo percorso di riflessione e di studio, oltre che di esperienza ecclesiale, di avere ottime ragioni per essere tale.
    Io auspico:
    – una Chiesa più nettamente coerente col Vangelo;
    – una comunicazione più chiara, diretta, fluida;
    – una maggiore insistenza sull’approccio esistenziale ed antropologico.
    Queste cose possono forse contribuire a risvegliare il cattolicesimo europeo.
    A chiunque desiderasse conoscere le ragioni per le quali credo convintamente, sono dispostissimo a dare tutte le spiegazioni del caso.
    Grazie per questo spazio

  • Giacomo Gabellini

    D’accordissimo con lei professor Giannuli. Occorrerebbe, a mio parere, un pò più di rigore quando si trattano argomenti come l’obiezione di coscienza. Visto che lo Stato italiano non obbliga nessuno ad esercitare il mestiere di medico ginecologo, ritengo più che che coloro che scelgono di intraprendere quella carriera si attengano alle norme legislative dello Stato. Se lo Stato contempla l’aborto, un medico non può rifiutarsi di procedere per via delle sue convizioni etico-religiose (così come è inaccettabile che taluni farmacisti si rifiutino di vendere la pillola). Che faccia un altro mestiere.

  • Trovo il blog di Sandro Magister molto utile ed informativo:
    http://chiesa.espresso.repubblica.it/

    Nel post del 16 marzo (Il nome di Francesco, la regola di sant’Ignazio e l’esempio di Giona) ho trovato materiale recente relativo alle posizioni di Bergoglio (interviste ed altro).

    Questo passaggio del 2007 sul possibile ruolo dei laici mi ha colpito; potrebbe essere una ventata di aria fresca:

    “Non ho detto che i sistemi pastorali siano inutili. Anzi. Di per sé tutto ciò che può condurre per i cammini di Dio è buono. Ai miei sacerdoti ho detto: ‘Fate tutto quello che dovete, i vostri doveri ministeriali li sapete, prendetevi le vostre responsabilità e poi lasciate aperta la porta’. I nostri sociologi religiosi ci dicono che l’influsso di una parrocchia è di seicento metri intorno a questa. A Buenos Aires ci sono circa duemila metri tra una parrocchia e l’altra. Ho detto allora ai sacerdoti: ‘Se potete, affittate un garage e, se trovate qualche laico disposto, che vada! Stia un po’ con quella gente, faccia un po’ di catechesi e dia pure la comunione se glielo chiedono’. Un parroco mi ha detto: ‘Ma padre, se facciamo questo la gente poi non viene più in chiesa’. ‘Ma perché?’, gli ho chiesto: ‘Adesso vengono a messa?’. ‘No’, ha risposto. E allora! Uscire da sé stessi è uscire anche dal recinto dell’orto dei propri convincimenti considerati inamovibili se questi rischiano di diventare un ostacolo, se chiudono l’orizzonte che è di Dio.’

  • Concordo pienamente.

    Anche io da battezzato e comunicato ( la cresima no a 12 anni già iniziavo ad intendere e volere) rientrerei tra quel miliardo e spicci di presunti cattolici.
    Personalmente sono agnostico e da Italiano considero un serio problema l’esistenza di uno stato fondamentalista all’interno dei confini del nostro.

  • Per chi non lo avesse fatto invito tutti a leggere il celebre libro di de Santillana-von Dechend Il mulino di Amleto, sulla nascita delle religioni,cristianesimo compreso, o meglio sulla struttura del mito delle comunità arcaiche da cui le religioni discendono. Una lettura illuminante e straordinaria.

  • Le statistiche ci danno un’idea spesso limitata della realtà e ancor più se le valutazioni riguardano argomenti di natura spirituale di per se stessi alquanto sfuggenti alla logica dei numeri.Vero è che se la vita cristiana diventa davvero pregnante per un individuo ciò accade più spesso in gioventù per l’amicizia e l’ascendente di qualcuno che sa farla conoscere ed amare: in questo senso attualmente taluni buoni movimenti e comunità svolgono un ruolo fondamentale; in assenza di stimoli provenienti da persone significative, la società secolarizzata fagocita anche le ultime istanze di ricerca spirituale ancora presenti in ciascuno: in più occasioni Benedetto XVI ha sottolineato con dolore l’ateismo pratico di molti che vivono come se Dio non esistesse! Credo che il recupero di valori cristiani da vivere in prima persona si possa ottenere con l’esempio pratico dei credenti e la Chiesa con i suoi pastori di anime può far molto!

  • Lo scisma di cui tu parli, Aldo, tra chiesa e modernità da un lato e tra chiesa e fedeli dall’altro è un dato di fatto. Sul primo aspetto la strada conciliare intrapresa da Giovanni XXIII voleva essere la risposta della Chiesa ai cambiamenti socio-culturali, la volontà di conciliare il messaggio plurisecolare cristiano con i fermenti della modernità: trovare parole nuove per parlare al cuore dell’uomo moderno. In parte le istanze di “modernizzazione” all’interno della chiesa e di questa verso il mondo sono state recepite, ma molte sono tuttora tacitamente disattese. Il Card Martini, nella sua ultima intervista, affermò che la chiesa era rimasta indietro di 200 anni: “La nostra cultura è invecchiata, le nostre Chiese sono grandi, le nostre case religiose sono vuote e l’apparato burocratico della Chiesa lievita, i nostri riti e i nostri abiti sono pomposi. Queste cose però esprimono quello che noi siamo oggi?” “Come mai non si scuote – domandava retoricamente il cardinale – abbiamo paura invece di coraggio?”. La chiesa deve essere “semper reformanda”: non un nuovo Vangelo, ma lo stesso di sempre riletto con occhi nuovi. Sul secondo aspetto, ovvero del divario tra chiesa e fedeli, azzarderei che esso è simile a qualsiasi scissione che si produce quando si è in presenza di un’istituzione verticistica di potere, quale è stata la Chiesa e in parte, dietro il velo della carità, continua ad essere tuttora. Chi vive tutti i giorni a contatto con la gente, con i più poveri, con gli “scarti della modernità liquida”, necessariamente rifiuta una chiesa piramidale, per incarnare invece quella “ecclesia catholica”, ovvero comunità universale e aperta a tutti, senza “extra omnes” di alcun tipo. Questo secondo scisma non implica necessariamente, a mio avviso, un rifiuto della cristianità in sè, semmai può costituire il rilancio di una cristianesimo più autentico e credibile agli occhi di un mondo secolarizzato in cui l’ipotesi-Dio, non più negata esplicitamente, viene implicitamente non considerata, in cui Dio è solo il tappabuchi dei problemi esistenziali. Sarà venuto il momento di riprendere in mano le istanze conciliari e di rileggere le parole di Martini, di teologi scomodi come Kung o tanti altri?
    Lorenzo

    • Caro Lorenzo,
      è difficile dire cosa accadrà da questa strana miscela fra un papa conservatore ma sensibile al tela sociale, una crisi mondiale sociale, politica, economica e culturale che incalza di ora in ora ed una Chiesa che soffre la sua peggiore crisi di delegittimazione dalla Riforma Protestante in poi. Lo storico inbdivudua tendenza ma no fa vaticini, in questo caso può augurarsi che la tensione al recupero della povertà sia vera ed abbastanza forte da cambiare la Chiesa ed aiutare il mondo ad uscire dalla crisi.
      In fondo le rivoluzioni arrivana quando e come meno le aspetti

  • Il matrimonio e’ una invenzione umana, non divina. Che il sesso prima del matrimonio sia un peccato e’ una invenzione della Chiesa, non divina, per inoculare e distruggere le persone col senso di colpa. Una volta che ti senti colpevole arrivano i preti e ti dicono che se ti confessi Dio sara’ contento e ovviamente i preti si propongono come intermediari assoluti tra me e Dio e qui comincia la schiavitu’ psicologica delle persone con la Chiesa. Questi preti si sono inventati di tutto pur di comandare sulle persone, e’ tutto finto, tutto pura manipolazione psicologica. Hanno scelto come simbolo la croce , che e’ un simbolo di morte e di sofferenza e ti dicono che se non soffri non accederai alla vita eterna ma intanto questi gozzovigliano sulla nostra pelle da secoli. GOZZOVIGLIANO, SCOPANO,STUPRANO E RUBANO. Dicono che bisogna aiutare i poveri ma non dicono che bisogna eliminare la poverta’, senno’ senza poveri questi restano senza lavoro. Parlano di vita eterna ma nessuno e’ mai tornato indietro dalla morte per testimoniare che e’ vero. I preti sanno di non avere nessuna evidenza e quindi insistono sul fatto che devi credere senno’ tutta la loro invenzione svanisce nel nulla. Non ti dicono che devi capire, ti dicono che devi credere ciecamente. Loro penseranno per le persone, perche’ loro sono l’unico tramite tra Dio e il popolo ignorante. E’ un meccanismo diabolico per spegnere la consapevolezza dell’uomo, la sua intelligenza, la sua capacita’ di capire ed investigare. La Chiesa ci vuole morti, scemi e proni, non vuole esseri umani vivi, contenti,
    soddisfatti. In 2000 anni questi cialtroni ci hanno fatto vedere il peggio del peggio; nemmeno Hitler ha ammazzato tanta gente quanta ne ha ammazzata la Chiesa, la quale si nasconde dietro il crocifisso. Codardi, papponi, mafiosi.

    • Davide: sono un vecchio mangiaptreti, in quanto tale penso del clero il peggio possibile. Però, da laico devo riconoscere ai mei avversari anche le loro ragioni ed i loro meriti. Il clero è stato prevalentemente fatto da persone mediocri e molto al di sotto della missione che gli veniva attribuita e da una quota minore, ma niente affatto trascurabile di fango come quello che tu descrivi. Però c’è sempre stata una piccola quota di persone effettivamente animate da amore del prossimo e che sono state capaci di gesti eroici (e non parlo dei santi canonizzati). Cerchiamo di non dimenticarlo perhè diversamente nion capiremmo perchè il trucco ha funzionato per 2000 anni. La chiesa vive grazie ai meriti di quella piccola pattuglia (oltre, naturalmente, grazie ai patrimini ed al potere accumulato)

  • Grazie Aldo per la risposta, che e’ di buon senso sicuramente. Purtroppo io conosco troppo bene i meccanismi che ci sono dietro una religione organizzata quale il Cristainesimo, l’Induismo, l’Islam e perfino il Buddismo, che nacque come metodologia di introspezione, di scoperta della propria natura e che ora, in Sri Lanka, e’ usato per creare i perfetti cittadini buddisti, non delle persone libere. Questo e’ il punto che io denuncio. Ogni religione non vuole uomini liberi ma vuole persone totalmente identificate con quella religione e i mezzi usati sono incredibili. Il piu’ comune e’stato negare la sessualita’ alle persone convincendole che e’ peccato, creando cosi’ una castrazione psicologica, creando dei grossi problemi emotivi alle persone, che hanno bisogno di provare del piacere. C’e’ di piu’ del semplice atto sessuale, dimensioni piu’ profonde, ma e’ proprio questo che le religioni non vogliono. Se tu sei soddisfatto della tua vita emotiva, affettiva, non hai bisogno dei preti ed e’ questo che loro non vogliono. Ci vogliono sofferenti, piangenti, pronti ad essere crocifissi come Gesu, perche’ sono dei sadici.Non e’ un caso, tra l’altro, tutta questa pedofilia nella chiesa. Sono vittime del loro stesso meccanismo. Reprimi la sessualita’e prima o poi questa salta fuori in qualche maniera perversa. Ripeto, c’e’ di piu’ oltre il sesso, non sono un maniaco. Come dici tu, molte persone mediocri hanno fatto un passo piu’ lungo della gamba ma i danni che hanno fatto sono incalcolabili. D’altra parte cosa si puo’ chiedere a vecchi tromboni come i Papi e vescovi, gente che ci campa sulla sofferenza della gente. A parte il Buddismo e il Jainismo, tutte le altre religioni sono fondate sulla paura. Non mi sembra un sano punto di partenza. Dio ti guarda ! Ma scherziamo ? Questo e’ nazismo, non religione.
    Attento, che Dio ti guarda !! Ti rendi conto, Aldo, della sottile minaccia ?
    Ciao.

  • Gentile Aldo Giannuli, le chiedo scusa se intervengo all’interno di questo dibattito per rivolgerle una domanda che niente ha a che fare con il papa e la scarsa attitudine cristiana dei fedeli della Chiesa. Il fatto è che da alcuni giorni sono un po’ sorpreso dal silenzio o dalla sottovalutazione o dallo scarso rilievo che è stato dato alla mossa del senatore a vita, nonché attuale premier per gli affari correnti, nonché leader di una lista a sé nominata e di una coalizione pleonasticamente definita di centro: il signor Mario Monti. Mi rendo conto che sono giorni convulsi, che il tentativo di formare un governo e l’elezione di un nuovo Presidente della Repubblica renderanno ancora più complicati e ancor meno prevedibili.
    Per di più, da parte mia, (oltre l’imprevista aggiunta di questo problema «Francesco») devo confessare un principio di stanchezza verso le innumerevoli analisi sul M5s e su Grillo, con tutte le annesse autocritiche richieste a chi credeva valesse la pena sentirsi di sinistra, oltre e nonostante le rappresentanze politiche presenti; con tutto questo risveglio improvviso dall’ingenuo sogno di chi non si limitava prima a parlare di populismo o antipolitica, ma anche e soprattutto di conflitto sociale e democrazia come pratica di riappropriazione del proprio e dell’altrui destino. Insomma tutte quelle belle cose che a giorni alterni ci fanno sentire ancora vivi fino a quando qualche tuo compagno di strada non smonta tutto il tuo percorso e ti rimanda alla casella di partenza. Eppure tutti questi compagni, che ancora ingenuamente continuo a ritenere sodali di una comunità (forse troppo) immaginaria, fino al 23 febbraio avevano una discriminante chiara: l’anti montismo. I rivoluzionari civili la ponevano a premessa di ogni intervento, se non altro per distinguersi da quegli incoerenti sellini che s’illudevano di condizionare il Traditore Pd già d’accordo sotto banco con il Diavolo rappresentante della Finanza Internazionale. E i sellini da parte loro giuravano che solo al governo potevano bloccare questo Disegno pericoloso, buttare via la Riforma Fornero, ripristinare l’articolo 18, addirittura portare la Fiom in Parlamento! Sembrano questioni del giurassico.
    Nel frattempo questa enigmatica figura, con competenze più presupposte che manifeste, tanto pesce fuor d’acqua quanto ambigua presenza imposta non si sa da chi e promossa da un pessimo Presidente della Repubblica, non batte ciglio ad un modesto risultato elettorale e ci dice che lui ha iniziato da poco il cammino politico e che comunque rimane il punto di riferimento per l’Europa. Sempre lui quando la direzione del Pd sta discutendo della drammatica (per loro) e vittoriosa sconfitta elettorale incontra (guarda caso!) Renzi, non certo per discutere con il sindaco Pinocchio le problematiche dell’attraversamento della Tav sotto Firenze. Sempre lui auspica un governo di larghe intese con cui forse finirà per trovare un punto di convergenza con Berlusconi e coorti varie. E soprattutto, quando il Parlamento e solo il Parlamento può decidere chi eleggere come propri presidenti alla Camera e al Senato, sempre lui va da Napolitano (!!!) a perorare la causa di una sua elezione a Presidente del Senato cedendo l’incarico (già di per sé dimezzato nel difficile passaggio istituzionale) al ministro più anziano del suo governo e proporsi, dopo il fallimento di Bersani, come l’unica soluzione istituzionale in grado di governare e mantenere «alto» il profilo dell’Italia in Europa.
    Caro Giannuli, chi è quest’uomo? Un ingenuo neofita della politica? L’uomo della Finanza Internazionale? Un emerito ignorante di diritto costituzionale? Un pericoloso uomo della Destra? Ha veramente perso le elezioni o può sopravvivere anche alle sonore batoste come se nulla fosse? E perché Grillo, sempre pronto a dispensare «facce a culo» a destra e a manca, non ha neppure ironizzato su questa mossa infelice? Secondo lei alla fine è veramente una mossa infelice o è il comportamento di chi sa di avere le spalle coperte? Quando la sinistra avrà finito di sviscerare tutti i pregi del comico genovese e tutte le proprie nefandezze, quando sapremo finalmente se alla buvette il grillino beve in bicchieri di carta o se si porta il thermos da casa, quando i giornalisti si saranno stancati di rincorrere per le vie di Roma questi «bravi, onesti e facce pulite di giovani che portano aria fresca», quando sarà avvenuto tutto questo, Le chiedo: secondo Lei, Monti sarà sempre l’alternativa gradita e sponsorizzata dall’Europa o saremo invece maturi per un bel referendum sull’euro? … On line, s’intende.
    Mi scusi per la non pertinenza dell’argomento.

  • gentile dott. giannuli,
    lei sostiene che non vi è continuità tra marx e stalin.
    in effetti l’estinzione dello stato di stampo marxista con il sistema del socialismo in un solo paese di stampo stalinista ha poco a che fare; nonostante questa scoperta dicotomia, lo stalinismo è stato il movimento che ha rappresentato nella maniera più forte, nel mondo, lo spirito marxista e della lotta di classe.
    concepire il marxismo astraendo dallo stalinismo è come astrarre la scuola di chicago al verbo smithiano; insomma una buona e bella contraddizione.
    che lo stalinismo non piaccia o non sia piaciuto è un altro paio di maniche, maniche che però non possono appartenere allo studioso marxista o studioso in genere, ma che appartengono al novero delle chiacchiere da bar della gente comune, che ha il diritto assoluto di congetturare al netto dell’ignoranza filosofica del tutto giustificata e coerente con il loro stato di analfabetismo di cui gli intellettuali organici di sinistra e non solo, hanno grosse responsabilità.
    quindi, dal mio punto di vista è inammissibile ammettere lo stalinismo come aberrazione del marxismo in quanto non è possibile, metaforizzando, ipotizzare che da una pianta di pere sia auspicabile maturassero frutti diversi dalla pera.
    ora, queste operazioni di revisionismo, di discriminazione e di errata analisi teorica del marxismo, fanno dei seguaci del marxismo e dei suoi studiosi una pletora di mistificatori e faziosi che non solo si espongono a forti contraddizioni e a meritate accuse di doppiogiochismo, ma non rendono neppure merito alle corrette considerazioni teoretiche sullo studio storico e filosofico del marxismo e della lotta di classe in sè.

    cordialità

    alberto

  • Gentile Professore, mi perdoni, ma lo “scisma”, a mio modesto avviso, riguarda sì clero e laici, ma anche i non credenti, in quanto si assiste da tempo ad uno “scollamento” generale delle persone dalla realtà. Prendiamo per esempio i casi più dibattuti in materia familiare.
    Due omosessuali già oggi possono liberamente convivere e disporre del proprio patrimonio in favore l’uno dell’altro. Più delicata è la materia dei “coniugi” in relazione alle possibili frodi ai danni degli istituti previdenziali (reversibilità della pensione).
    Detto ciò, i matrimoni gay sono stati auspicati principalmente per permettere l’adozione di bambini da parte di coppie omosessuali e su questo punto il Cardinal Bergoglio è stato molto chiaro: “Non si può costringere una quota di orfani ad essere assegnati a coppie omosessuali o ad un singolo, quando la stragrande maggioranza dei loro coetanei ne ha due etero”. Una chiara posizione che nulla a che fare con i panegirici fuorvianti di Bagnasco (il quale oltretutto non rammenta di essere scomunicabile ipso facto laddove si dimostrasse la sua intima collusione con le logge massoniche frequentate dal Prof.Monti).
    E così pure, in materia di aborto, non si può decidere che un feto o un embrione non venga al mondo solo perché non ha ancora superato una certa durata: al diritto esistenziale non si può applicare una condizione sospensiva, per giunta arbitrariamente decisa dal legislatore lungo un divenire senza soluzione di continuità (manca il fatto giuridico). Ci fosse un vescovo che avesse chiaro questo quadro ai tempi della L.194?
    Stessa confusione in materia di fecondazione assistita: l’episcopato ha approvato l’impianto di ben tre embrioni alla volta, anziché uno solo, sapendo che un parto trigemellare è rarissimo!
    Inoltre (e solo per inciso, perché non aggiunge nulla) va osservato che in alcuni Paesi (come il nostro) è riconosciuto il diritto all’eredità, per via testamentaria, a coloro che non sono stati addirittura neppure concepiti.
    Oggi il bombardamento fumogeno da parte degli opinion makers, come sempre di matrice anglosassone, è ricominciato, poiché Bergoglio ha fama di saper individuare e circoscrivere la menzogna, e ciò potrebbe rendere meno facile per l’impero proseguire con la solita proficua suddivisione in compartimenti stagni del pensiero collettivo. Del resto un impero, che si è sempre distinto nell’impedire qualsiasi aggregazione sociale o iniziativa finanziaria e industriale incontrollata, guarda caso “concede” la massima libertà nella vita intima dei suoi sudditi (tanto le loro vittime non votano) e asfalta chiunque vi si opponga (dovesse ritornare alla ribalta il punto 35 della Rerum Novarum sugli spostamenti di merci e capitali!).
    Faccio notare che i più grandi mistificatori di un tempo su queste materie (Pannella, Bonino, ecc.) si sono sempre distinti nei decenni successivi nel rendere servigi all’impero sia in patria (impeachment di Giovanni Leone, riforme elettorali in senso maggioritario e antipreferenziale), sia all’estero (Afghanistan, Bosnia, Kosovo, ECHO). Non a caso il vivaio oggi è pronto a fornire un candidato alla Presidenza della Repubblica, ma credo che il Grillo vietcong “nell’ultimo elicottero da Saigon” gradirebbe spingerci anche loro.

  • Carlo Ghiringhelli

    Caro Giannuli, il SUO articolo si presta a qualche considerazione.
    a) Il Cristianesimo è l’unica religione che si è organizzata come chiesa, inventando una tecnica particolare di governo degli uomini (mi riferisco al potere pastorale, che è stato studiato con acume da M.Foucault). Tale chiesa il corpo mistico di Cristo e dopo il Concilio Vaticano II, con afflato democratico, ‘il popolo di Dio’ non va confusa con la città-stato del Vaticano- una concessione a caro prezzo dello stato fascista- nè con la Santa Sede- è il gioco delle tre carte sul piano giuridico-.
    b) Ora sul piano storico-culturale la suddetta istituzione ha perso nel Settecento gli intellettuali, nell’Ottocento i proletari, nel Novecento i giovani, nel XXI secolo sta perdendo le donne a causa del processo di personalizzazione della natura o di naturalizzazione dell’umano (alludo alla terapia del dolore, all’aborto, eutanasia, fecondazione artificiale, etica sessuale e simili). Grazie della Sua attenzione. Carlo Ghiringhelli

  • immaginiamo una casa farmaceutica che vende un prodotto che non si vede per un male che non si vede, ma di cui tu certissimamente sia ammalato. Questo è quello che da due millenni stà facendo la chiesa cattolica. Ha deciso che tutti hanno il peccato originale e che solo lei ha l’antidoto (il battesimo). Se non prendi questo antidoto, vai all’inferno. Più o meno. Una volta che ti ha convinto che sei peccatore (ecco perché esiste il sesto comandamento), sei spacciato, non ne vieni più fuori. Certo, a servizio di questa grande truffa ci sono anche uomini onesti, ma la truffa rimane. Troppo tardi me ne sono accorto …

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