Lo scandalo alla Regione Puglia ed altre storie.
Lo scandalo alla Regione Puglia ed altre storie.
Una settimana fa, la Procura della Repubblica di Bari ha ordinato la perquisizione di tutte le sedi di quasi tutti i partiti della sinistra barese (Pd, Sinistra e Libertà, Prc, Socialisti autonomisti e Lista per Emiliano), alla ricerca di documenti relativi alla sanitopoli barese. Si parla di avvisi di garanzia per esponenti politici sia a livello regionale che nazionale, mentre sicuramente uno è stato recapitato alla ex presidente della Asl che si era molto distinta, un anno fa, nel sostegno alla mozione Vendola nel congresso di Rifondazione.
Siamo sempre stati garantisti (anche nei confronti di imputati del centro destra) e lo siamo anche in questa occasione: niente sentenze preventive, aspettiamo di vedere cosa c’è nelle carte dei magistrati. Però, se le speranze di Vendola e dei suoi compagni si fondano su un azzardo dei magistrati, che starebbero conducendo una inchiesta avventata, ho l’impressione che possano andare incontro ad una delusione: conoscendo personalmente i magistrati che stanno procedendo sono poco incline ad alimentare questa speranza. Di Pino Scelsi ho già detto e non ho bisogno di ripetermi; di Desirè Di Geronimo posso dire che è persona preparata e molto cauta, che non procederebbe mai avventatamente.
Dopo di che gli errori sono sempre possibili, magari il teste si rivelerà inaffidabile ecc: questo fa parte di una storia processuale ancora da scrivere, per cui aspettiamo gli sviluppi.
Però, la politica ha tempi diversi da quelli della giustizia e non può attendere la “sentenza definitiva passata in giudicato” (vale a dire, sei-sette anni almeno) per fare le sue valutazioni. Ed allora partiamo da un dato certo: nel giro di meno di due anni, scandali hanno colpito le giunte regionali di Abruzzo, Campania, Calabria e Puglia, tutte amministrate da partiti del centro sinistra. Solo sfortuna? In Abruzzo, per la verità, le cose sono andate ridimensionandosi ed il teste è apparso poco credibile in più punti, quel che, però, non ha evitato la caduta della giunta, lo scioglimento del consiglio e nuove elezioni vinte dal centro-destra. Per le altre regioni stiamo a vedere ma sembra che le cose non si siano affatto ridimensionate.
A chiunque sia di sinistra, dobbiamo dirlo, la cosa brucia come uno schiaffo in faccia: per anni uno dei cavalli di battaglia della sinistra è stato il “malgoverno” degli altri (prima la Dc, dopo il Polo berlusconiano) cui si contrapponeva il modello di trasparenza ed efficienza delle regioni amministrate dalla sinistra. Per la verità le cose non stanno esattamente così da almeno venti anni, ciò non di meno la polemica sulla questione morale è proseguita sino a sostituire ogni discorso politico. Insomma, gli elettori dovrebbero votare a sinistra solo per evitare che vincano gli altri che sono il partito del malaffare. E qui dobbiamo dire che già questo è un errore: la correttezza morale degli amministratori è un prerequisito necessario, siamo d’accordo, ma non può sostituire una politica e il consenso non lo si può cercare solo sulla base di una maggiore onestà degli altri. Non si può ridurre la competizione elettorale alla scelta fra il più ladro ed il meno ladro. Soprattutto quando poi si viene a scoprire che il meno ladro non c’è.
E se anche si dimostrasse che i politici non c’entrano personalmente perchè le malversazioni sono state opera di qualche funzionario o, al massimo, di un singolo assessore, le cose non cambierebbero: non è il premio “Livio Tempesta” per la bontà che stiamo assegnando e la politica esige anche la capacità di vigilare sul comportamento di soci e dipendenti. Insomma, se un Governatore (come pomposamente si fanno chiamare ora i Presidenti di regione) non sa impedire che altri facciano queste cose, che si dedichi ad attività per cui è più tagliato, magari coltivare rose, fare fioretti e scrivere poesie.
Se poi questo si accoppia ad altro la cosa rischia di diventare del tutto insopportabile. Insomma, la Regione Puglia è una delle più disastrate economicamente e non fa piacere leggere che gli emolumenti dei suoi amministratori sono superiori a quelli del Governatore (questo sì) della California che ha il quadruplo degli abitanti.
Insomma l’istruttoria seguirà il suo corso, ma intanto sarebbe il caso di trarre le conseguenze inevitabili di questo stato di fatto.
Torneremo a parlarne.
Aldo Giannuli, 3 luglio ’09
aldo giannuli, emiliano, pd, questione morale, regione puglia, rifondazione, sanitopoli, vendola
marta
Ciò che mi ha lasciata allibita è l’apprezzamento di Vendola nei confronti di Berluconi prima delle ultime elezioni.
Forzutino
Marta, fortunatamente me lo sono perso…