Liberalizzazioni. L’ho detto e lo confermo: Mario il Grigio è grande!

Mario il Grigio ha assicurato che, con le sue liberalizzazioni, ha sconfitto i “poteri forti”, libererà gli italiani dalle tasse occulte e (udite, udite!) il Pil italiano, nei “prossimi anni aumenterà del 10%. Queste non sono dichiarazioni; questi sono i fuochi d’artificio della notte di Capodanno! Vediamo.

a- così apprendiamo che i “poter forti” in questo paese sono taxisti, farmacisti, avvocati e via di questo passo. Noi credevamo che i “poteri forti” fossero le banche, le multinazionali, il Vaticano, la Nato e invece… d’ora in poi, quando prendete un taxi o entrate in farmacia fatelo con circospezione: avete a che fare con un uomo dei poteri forti!
b- gli italiani saranno liberati dalle “tasse occulte”: può darsi, per ora Mario il Grigio li sta abboffando di tasse palesi; che poi, con le sue liberalizzazioni, diminuiranno le tariffe degli avvocati e le corse dei taxi è tutto da dimostrare. Una decina di anni fa, quando venne liberalizzato il settore telefonico, si disse che sarebbero calate le tariffe: ve ne siete accorti?

c- ma la più bella è quella del Pil “che crescerà del 10%”  secondo imprecisate stime di Ocse e Bankitalia. Benissimo, ma in quanto tempo? Perchè, se si tratta di un incremento in nove anni (al ritmo dell’1% in più, ogni anno) non è che stiamo parlando di una performance eccezionale: visto che, dobbiamo pagare interessi sul debito che vanno verso il 5-6% (che significa intorno al 2 e qualcosa sullo stock) e che lo stock è al 120% sul Pil, una crescita del 2,5-2,7% è quello che ci vuole per mantenerci a galla. E dunque, non ci sarebbe ragione di strombazzare come  un risultato miracoloso neanche una crescita al 2%.

E’ dunque evidente che si vuole dire altro: diciamo ritmi da 3-4% all’anno. Bene, ma da dove può venire una simile impennata dopo anni di incrementi dell’1%? Può anche darsi che per effetto delle sue liberalizzazioni, Monti riesca ad ottenere una impennata anche del 4% il primo anno (non ci crediamo neppure un po’, ma vogliamo concederlo), dopo che succede? Abbiamo una bilancia commerciale in rosso da lungo tempo e non è che le corse di taxi e le vendite di farmaci da banco aumentino il ritmo delle esportazioni. Anche le consulenze legali su piazza internazionale non sembrano suscettibili, da sole, di sortire chissà quali effetti. Insomma, ci vuole altro.

Anche perchè, con la grandinata di tasse, di tagli alla spesa pubblica ecc. non si capisce da dove dovrebbe venire la ripresa: non ci riesce manco se ci pittiamo la faccia di giallo e ci facciamo venire gli occhi a mandorla!

E qui sta la trovata: la ricetta tedesca della “austerità espansiva”, uno dei più divertenti ossimori del secolo (come dire “la carestia nutriente”  “il solido liquido” “la perversione virtuosa” ecc.) di cui si fa giustamente beffe Paul Krugman:

<< … è particolarmente irritante vedere che la Germania continua ad essere così ostinatamente fedele alla tesi dell’austerità espansiva, nonostante sia stata clamorosamente e completamente smentita dai fatti dell’ultimo anno e mezzo.  I tedeschi però sono convinti che la loro esperienza sia la dimostrazione che l’austerità funziona. Un decennio fa il paese teutonico aveva serie difficoltà economiche: i tedeschi scelsero di stringere la cinghia e tutto finì per il meglio. …vale la pena di far notare che l’esperienza tedesca può essere estesa ad altri paesi solo se troviamo qualche spazio alieno con cui commerciare, e in fretta. Perchè il segreto del successo della Germania nel decennio trascorso è stato il passaggio da una situazione di deficit a una situazione di surplus nella bilancia delle partite correnti.  Gli altri europei potrebbero imitare quello che ha fatto la Germania in passato se la Germania stessa fosse disposta a rinunciare al suo surplus nel saldo con l’estero, ma ovviamente la Germania non ci pensa neanche. Berlino pretende che tutti siano in attivo nel saldo con l’estero, proprio come loro: peccato che sarebbe possibile solo se trovassimo qualcun altro disposto a comprare le nostre esportazioni.>>

Infatti, la fetta più sostanziosa degli incrementi venne dalle esportazioni tedesche verso l’area Euro.
Certo, sarebbe possibile migliorare la bilancia commerciale dei paesi europei, magari aumentando le esportazioni verso Giappone, Usa e paesi emergenti, ma per fare questo occorrerebbe finanziare la produzione di beni e servizi da esportare e la cosa non sembra semplicissima con i tempi che corrono e con gli interessi che le banche impongono alle aziende. Peraltro, una politica di esportazioni verso l’area non Euro si gioverebbe di un Euro meno forte (e che, invece, nonostante tutto, è ad 1,20-1,30 sul dollaro), cosa vista dai tedeschi come fumo negli occhi. Inoltre la cosa non sembra facilissima con il rischio di una nuova recessione generalizzata.

Per cui, la cosa più probabile è che la politica del pareggio di bilancio subito e ad ogni costo, non produrrà crescita e, al posto di una austerità espansiva, ci troveremo una politica deflattiva, che non coglierà neppure il pareggio di bilancio, perchè determinando recessione, produrrà anche meno gettito fiscale.

Insomma questa del 10% del Pil in più, fa il paio con il milione di posti di lavoro di Berlusconi. Ma questo non importa a Mario il Grigio che, sprezzante del ridicolo, offre sempre nuove performances per suggestionare gli italiani. Inimitabile!

A proposito: Monti ha nuovamente ripetuto che lui ed il suo governo non hanno intenzione di presentarsi alle prossime elezioni politiche. Il che mi sembra un’ennesima conferma che, in qualche modo, lo farà.

Aldo Giannuli

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Aldo Giannuli

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Comments (54)

  • Vedo Monti come un samaritano che si è caricato sulle spalle una croce di cui non aveva alcuna responsabilità. Ha accettato di prendersi cura di un malato terminale e sta utilizzando tutta la sua scienza per cercare di salvarlo. Qualche mezza verità per consentire al malato di affrontare la degenza nelle migliori condizioni di spirito fanno sicuramente parte della buona pratica medica. Teniamo anche presente che i proventi della lotta all’evasione fiscale, per la quale sono già state prese misure formidabili e di cui giustamente non si tiene preventivamente conto, possono essere una terapia risolutiva.
    Concludendo EVITIAMO DI SPARARE SULLA CROCE ROSSA.

  • Leggo il commento di Vaira e rimango stupefatto. Monti avrebbe “accettato di prendersi cura di un malato terminale e sta utilizzando tutta la sua scienza”. Peccato che la sua scienza mi pare analoga a quella dei medici medioevali, che attaccavano sanguisughe, accellerando la fine. La mia preoccupazione è che ci si rifiuti di accettare l’evidenza dei fatti. Il raginamento di Aldo, con cui non sempre concordo, questa volta mi pare lapalissiano. E’ davvero credibile, che tagliando le pensioni, aumentando le farmacie e penalizzando i tassisti ci risolleviamo. Siccome pare che questra sia l’idea prevalente in questo momento, temo che ci meritiamo quel che ci capita.

  • Alcune modestissime considerazioni:
    intanto devo correggere Aldo sulle tariffe telefoniche: le cosiddette liberalizzazioni della telefonia sono state fatte in modo pessimo, da D’Alema e compagnia, consegnando Telecom ad un gruppo di amichetti, in vero stile mafioso, i quali hanno usato l’azienda solo per rivenderla con plusvalenze spaventose. MA: che le tariffe siano calate, sia fisso che mobile, è un dato di fatto oggettivo.
    Su Monti: le ultime sparate sanno in effetti di pura propaganda. Che i poteri forti non siano certo i tassisti nessuno lo mette in dubbio. Che sia difficile toccare le banche è altrettanto vero, ma purtroppo le banche hanno il coltello dalla parte del manico, tanto più ora: il sistema è questo, cosa vogliamo fare? Tirare bombe? Sono d’accordo che sarebbe fantastico cambiare tutto – mandare a quel paese il famigerato PIL, prima di tutto, la vera follia del capitalismo – ma ci vuole tempo e pazienza.
    Per ora, caro Aldo, mi permetto sommessamente di rabbrividire ogni volta che vedo le manifestazioni della Lega, come ieri a Milano, che mi ricordano costantemente quelle dei nazisti negli anni ’30 del secolo scorso. Per quanto io sia ideologicamente lontano anni luce da Monti, devo schierarmi sul fronte di quelli che preferiscono un grigio governo di professori ad uno spumeggiante regime di mafiosi e fascisti verdi, con il quale si arriva al paradosso che la Digos ti impedisce di mostrare la bandiera italiana, per questioni di ordine pubblico. Ecco, queste sono le cose che mi fanno davvero venire la nausea, altro che gli attacchi ai farmacisti.

    • Una domanda: di quanto sono calate le tariffe telefoniche? Quanto al sistema, non mi pare il caso di rassegnarci al fatto che “questo è il sistema” anche perchè il “sistema” sta crollando e rischia di crollarci in testa. Tirate bombe? No, ma almeno cerchiamo di scansarci m,entre crolla il tetto

  • sono d’accordo, ma una categoria come quella dei caministi, destrorsi fino allo schifo, che in cile si è dilettata ad appoggiare dittature militari, e che in italia ci costa 400 milioni di euro l’anno (più della casta politica) non so se è un potere forte, ma è di sicuro una fastidiosa congrega medievale che favorisce i poteri forti e impoverisce gli altri facendo costare tutto di più. quindi io li manderei a raccogliere luppini per gli agricoltori di rosarno, e gli immigrati li metterei a guidare al posto loro

  • Di Monti contesto la riforma delle pensioni, nel senso che l’aumento dell’età pensionabile è un durissimo colpo da digerire e di dubbia utilità (reale) per il mercato del lavoro. Ne apprezzo la laboriosità e la capacità argomentativa sulle dinamiche del mercato finanziario e dell’economia. Non sono in grado di valutare se le liberalizzazioni aiuteranno a ridurre i costi. Certo resta il dubbio sulla scelta di colpire il ceto medio con una tassazione così pesante. Voglio anche riconoscere che al confronto con SB, si tira un sospiro di sollievo. Andare a “puttane” non è una pecca politica, certo…ma non ha contribuito minimamente al governo del nostro Paese. Detestabile che la Lega chieda a SB di sfiduciare Monti.

  • L’operato del governo Monti (politico, giacché non esistono i governi tecnici) è ovviamente – e legittimamente – criticabile.

    Io, però, avrei una domanda per la platea dei commentatori: voi quale politica economica attuereste? L’uscita dall’euro o la dichiarazione di default – che poi, in un certo senso, sono la stessa cosa – e magari dal WTO? L’isolamento economico?

    Fatemi capire, così ci intendiamo! Altrimenti si rischia di rimanere sullo stesso piano di “detto non detto”, parziale e vagamente scorretto nei confronti di chi legge, che tanto si critica (anche in questo articolo) delle manipolazioni mediatiche del potere.

    Non è una provocazione! E’ una sincera richiesta di maggior chiarezza

  • Parafrasando Pippo il Fecondo, credo anch’io che il Governo Monti intenda curare un economia anemica con altri copiosi salassi.
    Sarà pure Scienza, ma a me – che sono ignorante – parmi clamorosamente mancare di un razionale (leggi buonsenso).

    Del resto anche i premi Nobel dell’Economia Joseph Stiglitz e Paul Krugman (noti comunisti), ritengono che la politica dell’austerità di bilancio ottusamente imposta dalla Germania all’intera UE, possa assestarci il colpo di grazia.

    In effetti, coome ben insegnava il mai abbastanza compianto John Maynard Keynes (altro noto comunista), il doveroso intervento dello Stato e delle Banche Centrali in Economia, dovrebbe essere anticiclico, ovvero di rigorosa austerità fiscale e monetaria (leggi incremento dell’imposizione fiscale e dei tassi di interesse) durante le fasi di espansione del Mercato e di spesa pubblica a deficit durante le fasi di contrazione dell’Economia, appunto come nella crisi attuale.

  • Piacevole e nello stesso tempo esilarante come articolo. Complimenti. Però le pongo una domanda? Davvero si aspettava qualcosa di differente da questo Governo di non eletti e di diretta emanazione delle supremazie finanziarie internazionali e nazionali? Non è da lei, Prof. Giannuli! Si aspettava che portassero il cielo in terra al “popolo sovrano”?

  • Pongo la questione in maniera più definita.

    Premetto di non essere fideisticamente innamorato del governo Monti. Anzi, mi pare evidente che nella predispozione delle politiche, si stia assistendo ad un trattamento di favore (per usare un eufemismo) nei confronti degli interessi di cui questa compagine di governo è, notoriamente, espressione (banche, assicurazioni, chiesa cattolica, grande distribuzione, grandissimi patrimoni).

    Detto questo, ritengo altrettanto evidente che che questo governo sia stato chiamato a governare un “passaggio stretto”, in presenza di vincoli oggettivi che non sono determinati da condizionamenti interni.
    Naturalmente, in quanto espressione di un soggetto dotato di piena sovranità statale (almeno formalmente), il governo PUO’ decidere di “rompere” questi vincoli. Ma facendolo, si espone a sopportare tutta una serie di conseguenze logicamente prevedibili. Vale a dire: queste SCELTE sono (astrattamente) POSSIBILI, MA NON A “COSTO ZERO”.

    Quindi, per sintetizzare estremamente, anzitutto bisogna capire cosa si chiede al governo:
    a) di rimodulare il carico dei costi di una politica fiscale restrittiva – l’unica possibile nel rispetto dei vincoli esterni – in maniera più equa? (Questa, per essere chiari è la mia posizione).

    b) Di far saltare i vincoli esterni per riappropriarsi pienamente della propria sovranita fiscale e monetaria e attuare – in ipotesi – una politica economica espansiva. Naturalmente, nel propugnare questa seconda ricetta, è necessario rendersi conto che questo comporterebbe dei costi notevoli da sopportare: le nostre vite quotidiane cambierebbero radicalmente!
    Se qualcuno si vuole illudere che i nostri principali partner commerciali – vale a dire i paesi dell’eurozona – ci lascerebbero uscire dall’euro per ritornare a svalutare “allegramente” la nostra “liretta” come se niente fosse, forse vive in un altro pianeta.
    A quel punto l’unica possibilità sarebbe l’isolamento economico tramite la forte riduzione – se non proprio limitazione ex lege – del commercio internazionale (vale a dire “autarchia” di mussolianiana memoria).

    Se qualcuno vuole proporre lo scenario b) come soluzione è ben libero di farlo. Quello che non può fare è esaltarne i benefici nascondendone i costi.

  • Per quanto riguarda i condizionamenti esterni, sarebbe auspicabile che i tedeschi (che sono quelli che hanno in mano le redini) si facciano persuasi della necessita – logica, prima ancora che di opportunistica – di attuare o

    a) una politica monetaria espansiva al livello continentale (consentendo alla BCE di stampare moneta per monetizzare il debito dei periferici e fare investimenti infrastrutturali su tutto il continente, al costo di svalutazione dell’euro e iperinflazione nei prossimi decenni)
    b) una politica fiscale espansiva della Germania in combinazione ad una politica fiscale restrittiva degli altri paesi, per ridurre il defit strutturale di bilancia commerciale.

    In entrambi i casi, come vedete, la palla è in mano alla Germania. Quindi il potere e la responsabilità del (attuale) governo italiano sono insignificanti. Questo varrebbe anche nel caso in cui ,al posto di Mario Monti, al governo ci fosse Fidel Castro.
    E’ brutto ammetterlo, ma bisogna pure che qualcuno lo spieghi agli italiani, con la massima onestà e responsabilità. Altrimenti si fa solo confusione.

  • Piu’ disoccupuazione , liberalizzazioni dei professionisti , diminuzione della cassa integrazione …tutti presupposti per aumentare la competitivita’ permettere ai grandi industriali che esportano di pagare un po’ meno i dipendenti e consulenti e se possibile di licenziare senza indugio chi fosse di troppo (ma ci arriveremo non abbiamo piu’ tabu’…) vedrete che poco a poco i conti dello stato miglioreranno . Tanto dando un piccolo sussidio di poverta’ per sopravvivere costa meno della cassa integrazione no? Comunque il governo gode di un largo consenso e in ognimodo non ci sono alternative per la prossima legislatura se non sara’ monti sara’ passera e comunque le politiche possibili saranno solo quelle no? Ma lo stiamo faccendo per il bene dei nostri figli ricordatelo , anzi per i nipoti (per non sbagliarsi!) [la versione moderna del regno dei cieli sara’ dei poveri…come spin doctor sono ben messi..)

  • Sei un conservatore, non vuoi cambiare nulla. Ti vanno bene le corporazioni. Intanto lo spread continua a diminuire, e questo è l’effetto Monti. Scommetto che sotto sotto preferivi che restasse al governo il nano che ci mandava in default. Attendiamo fiduciosi la tua proposta economica alternativa.

    • Il tifo è una scelta legittima, c’è chi tifa Milan o Inter e chi tifa Monti o Berlusconi, questione di gusti che non metto in discussione, ma so anche che il tifo è iuno stato d’animo irrazionale e che con gli stati d’animo è inutile discutere. Buon divertimento. Ag

  • Lo spread BTP-BUND è sceso (ovvero gli operatori stanno acquistando titoli di stato sul mercato) grazie alle politiche del Governo in carica? Simpatica come freddura, spero che tu non ci creda realmente però. Lo spread è sceso grazie al fiume di liquidità che la BCE ha introdotto con il varo del programma LTRO, un piano di rifinanziamento alle banche di 3 anni a tasso 1% mediante il quale riacquistano sul mercato primario titoli di stato che rendono il 6%. Questo si chiama “carry trade”, ovvero prendere in finanziamento a tassi bassi e prestare a un tasso superiore. La BCE ha evitato la nazionalizzazione di parte delle banche europee (e italiane) inondando di liquidità il mercato finanziario, difatti le borse hanno ripreso a decollare e lo stesso le quotazioni dei titoli statali (l’inizio di una nuova bolla?). Intanto l’economia reale crolla sia in Italia che in altri paesi periferici, l’inflazione rialza la testa, la disoccupazione morde e le prospettive di crescita sono un miraggio d’altri tempi. Si parla di una nuova Grande Depressione e le istituzioni europee languono, tranne ovviamente la BCE che sommerge il mercato di liquidità (senza alcun vincolo di destinazione delle stesse per rimettere in moto le dinamiche produttive e occupazionali). In pratica, dal 2008 nulla è cambiato, si continua imperterriti con le solite politiche monetarie e fiscali distruttive dell’economia reale.

    • Scusa Franchino, prima mi chiedi se mi aspettavo che il governo Monti sarebbe stato diverso da quello che si sta rivelando; poi mi fai tanto coglione da pensare che la discesa dello spread sia effetto delle illuminate idee di Monti e non dell’alluvione (per le banche) di Euro della Bce: ormai siamo al dileggio!
      (scherzo) con simpatia Aldo

  • Caro Aldo, in realtà stavo rispondendo al Sig. Angelo per quanto concerne il famigerato spread. Non è opera del Governo la sua discesa. Ci sarebbe da chiedersi perché ora si inonda il mercato di liquidità (che non è nient’altro che un “quantitative easing” mascherato, con effetti inflattivi per tutti in quanto non va a innescare dinamiche produttive) e non a luglio del 2011. Per quanto riguarda le aspettative, io non mi attendevo nient’altro che detti provvedimenti da questo Governo, concordo che lo stile comunicativo è istrionico (per me addirittura sfiora il surreale detto stile, forse qualcuno nel Governo è un fan del surrealismo poetico e comunicativo). Ridiamo per non piangere. Saluti

  • Analisi lucidissima! L’azione di governo mira a fare terra bruciata per favorire l’insediamento dei grandi gruppi bancari e dei grandi potentati economici su quello che è ancora appetibile.
    Per fare un esempio: la liberalizzazione delle farmacie avrà come conseguenza iniziale l’apertura di una miriade di nuovi esercizi, crollati i fatturati, verranno cannibalizzate agevolmente dalle catene come Booths intenzionate a rilevarle con pochi spiccioli.
    La nostra industria sta per passare completamente nelle mani di imprenditori stranieri,i negozi di vicinato sono morti già da tempo,GDO e banche la fanno da padrone .Bravo Monti porta a termine la pulizia.

  • SI’ BOLLETTE ALLA MANO SONO CALATE LE TARIFFE DEI TELEFONINI E DEI TELEFONI….senza la liberalizzazione dei telefonini, gli stesis costerebbero 1000 euro come costavano quando c’era sola la Telecom, e le tariffe di cass non sarebbero quelle che permeytto a 20 euro al mese di avere telefonate illimitate e internet flat……sì la liberalizzazione delle farmacie potrebbe portare dai 2 ai 4 punti del pil di crescita, e idem per io tassisti

  • perchè io e un amico non possimao mettere su una società di taxi come negli USA e dare un servizio alle città? perchè non posso aprire una farmacia assumendo 5 farmacisti a 2000 euro al mese e facendo concorrenza sui margini dei farmaci alle farmacie “storiche”?

  • …io la vedo così: Monti è troppo utile. Certo non per i pecoroni che devono solo votare e pagare le tasse. I partiti inetti, gli industriale che preferiscono investire all’estero o nella finanza, il sistema creditizio che aiutando le famiglie a pagare beni come la casa o l’auto o anche una vacanza o la scuola o il dentista o le bollette qualche volta, ci incravatta sempre più crudelmente. Adesso stanno protestando alcune categorie (e i cittadini in mezzo) fra poco il marasma salirà di tono. Poi una bella resettata ai risparmi o peggio una guerra, a bassa intensità, s’intende, e tutto ricomincerà a girare come prima. Dalle fiamme il bosco nuovo. Peccato per gli animali che ci vivevano dentro.

  • gentile prof. giannuli, quale esperto in materia di sicurezza nazionale ed intelligence, vorrei sottoporle le mie brevi suggestioni sugli accadimenti recenti. non le sembra che la cd. rivolta siciliana non sia altro che una prova tecnica per testare la capacità di mantenimento dell’ordine pubblico da parte del attuale governo, che appare piuttosto sbiadito quando si furiesce dal perimetro spread, rapporti con berlino e con la bce o l’fmi. ritengo il governo del professor monti completamente impreparato a gestire una situazione in mutamento continuo come quella attuale, sia dal punto di vista della tenuta sociale che da quello della politica estera. pertanto questo governo rischia di rimanere travolto dagli eventi non meno del governo facta di triste memoria, conseguentemente vedo l’attuale compagine piuttosto debole per non dire inconsistente, tanto più che non si può aspettare alcun aiuto esterno sia sul piano economico che su quello non altrimenti definibile se non “militare”. in attesa pongo cordiali saluti

    • in effetti non mi pare che il governo stia brillando sul piano dell’ordine pubblico e l’idea di una rivolta-test è suggestiva. A me più che Facta ricorda Bruning, per fortuna mi pare che per ora all’orizzonte non ci sia nessun Mussolini o nessun Hitler. Però la situazione è molto grave

  • Ma il punto è che, secondo me, qui si discute su due piani diversi!

    Nessuno sta dicendo che Monti sia il governante ideale (almeno dal punto di vista di un progressista)! E’ evidentemente un neoliberista e (probabilmente) un emissario di grandi interessi transnazionali (banche e finanza in testa) che approfitteranno a man basse del collasso del tessuto economico italiano per fare shopping con i saldi. Ma questo E’ il lavoro degli sciacalli della finanza cui si chiede di comprare il nostro (rischiosissimo) debito: niente di misterioso!

    Il punto è che se siamo arrivati a dare questo potere di strangolarci agli strozzini stranieri è anche per colpa delle (non scelte dei passati governi – soprattutto di destra – che hanno permesso a tutte queste piccole “caste” e “corporazioni” di privilegiati di bloccare la crescita del paese, senza ridurre la spesa e, per quel che è la mia opinione, soprattutto senza combattere energicamente evasione e corruzione.

    Monti – il “grigio” – è solo uno “specialista” mandato a sistemare il paziente – che ALTRI hanno lasciato aggravare e agonizzare – facendosi “garante” di non toccare alcuni interessi mentre ne favorisce altri (nessuno fa niente per niente, men che meno la finanza che è avida per definizione): attribuiamogli pure le responsabilità che ha, ma senza scaricargli anche quelle che non ha!

    Altrimenti temo che stiamo alimentando soltanto un circuito gattopardesco che permetterà ai governanti che ci hanno ridotto così di lavarsi la faccia di fronte agli elettori e di farla franca.
    LORO hanno permesso ai vari “baroni”,”padroni” e “padroncini” della classe dominante nazionale di godere dei vantaggi di un neoliberismo dinoccolato e ebbro,facendo debiti che ora pagheranno a caro prezzo TUTTI gli italiani. LORO E’ NESSUN ALTRO! Monti è solo l’esattore venuto a riscuotere! Che faccia pagare qualcosa anche (e, purtroppo, non solo) a queste categorie di privilegiati. mi sembrerebbe il minimo! Aggiungerei che sarebbe ora!

  • Pienamente d’accordo con l’analisi di Aldo su Monti. Non rimpiango certo Berlusconi (è un uomo di destra, oltre che impresentabile), ma credo che l’antiberlusconismo accechi molti, impedendo di vedere che Monti sta facendo una politica oltre che iniqua inefficace, usa capri espiatori per mettere gli uni contro gli altri i “piccoli”, non toccando i “grandi”, che del resto sono il suo ambiente naturale (banche, finanza).
    A molti piace esclusivamente perchè ha sostituito Berlusconi, non c’è evidenza logica che tenga, hai ragione Aldo, potrebbe fare qualunque cosa (privatizzare sanità, scuola, acqua, servizi, togliere l’articolo 18, togliere il contratto nazionale, eliminare gli ammortizzatori sociali, mandarci in pensione a 70 anni, farci finire in piena recessione…) qualunque cosa, eppure per alcuni andrebbe tutto bene,sarebbe considerato un salvatore della patria comunque,e se qualcuno osa dire “ma…” viene considerato un sostenitore di Berlusconi.

  • onestamente nn ho avuto il coraggio di leggere certo scritto…una sola domanda …ma che si è fumato l’autore dell’art. chiunque dica e scriva che sto tipo faccia qlcosa di giusto …non vive su qst pianeta.

  • Hanno pubblicato il decreto. La proletarizzazione del paese è andata in porto. Quando il popolo bue se ne accorgerà saremo tutti più poveri, in un processo ineùarrestabile verso la proletarizzazione del paese. Hanno usato mitragliatori contro il ceto medio, hanno usato pallini di latta verso i poteri forti….
    una neo-proletaria senza lavoro

  • finimola di dire che monti fa il suo sporco
    lavoro per pagare il debito (mi riferisco ad andreaT) il debito non centra nulla è rimasto
    piu’ o meno costante per un decennio ed è cresciuto a causa della diminuzione del pil causata dalla crisi economico usa , non certo
    dalla corporazione dei tassisti e dei camionisti…

    C’è un un differenziale di inflazione e competitivita’ fra paesi mediterranei e germania (che non poteva certo essere sanato in 10anni…)che ha portato uno squilibrio
    macroeconomico fra germania e paesi con piu’ inflazione e meno competitivita’ .Ora i casi sono 2(lo dice il sole 24ore non la gazzetta del rivoluzionario!) o svalutiamo la moneta del 20%(sul marco/euro)o delfazioniamo del 20%prezzi e stipendi italiani.Si sta’ deflazionando punto ,saremo piu’ poveri e i prezzi verosimilmente non diminuiranno.Sorpresa cosi’ facendo il famoso debito pubblico è dato in aumento fino al 126% nei prossimi 2anni ,nonostante le coraggiose e ‘dolorose’ politiche del governo monti…Cosa ci vuole a capire che la politica che ci sta’ imponendo la germania via bce è deleteria e annichilira’
    gli italiani tanto che non sara’ possibile altra politica che quella imposta da berlino e francoforte?

  • Sono d’accordissimo con Aldo e già da qualche giorno litigo con l’ottusaggine di chi mi accusa di essere berlusconiano o difensore delle corporazioni, solo perché sono convinto che i tassisti siano uno degli ultimi problemi dell’Italia. Ieri Brunetta contro gli statali, la Gelmini contro gli insegnanti e Alfano contro i giudici, oggi Monti contro tassiti e farmacisti. Da decenni agli italiani viene ogni giorno presentata una nuova categoria di “nemici del popolo”. Però di fronte allo smisurato potere economico e politico delle mafie continuiamo a girarci dall’altra parte, pieni di vergogna, per cui è più semplice far finta che il problema non esista. Perché mafia, camorra e ‘ndrangheta non sono l’argomento principe di ogni nostro dibattito politico ed economico, quando sono IL problema di questo paese? Invece, con Cosentino a piede libero, ci vantiamo di aver arrestato Provenzano e Zagaria, dopo decenni di latitanza a casa loro. Sarebbe bastato suonare il campanello, e mi viene da pensare che magari suonandone qualcun altro si risolverebbe anche il problema dei tassisti, che in buona parte d’Italia possono avere una licenza solo se qualche mafia lo consente.
    Saluti a tutti

  • Ciao Aldo
    È un piacere enorme leggerti e potersi rincuorare constatando che a sinistra, per quanto sia ormai un’assoluta rarità, c’è ancora vita: ci sono teste pensanti, capaci di analisi lucide e critiche.
    In un momento in cui la stampa pressoché all’unisono (Repubblica in testa) riesce solo a fare da clack al governo delle banche, cominciavo veramente a temere di essere un potere forte, un lobbysta o quantomeno, come avvocato, un sostenitore di posizioni esclusivamente corporative.
    Rincuorato quindi dalle tue parole, visto che almeno tu non sei sospetto di simpatie lobbystiche, vorrei farti qualche domanda, a cui consentimi di premettere alcune puntualizzazioni.
    Sebbene sia ovviamente disponibile a spiegarle, non mi dilungo sulle ragioni, per cui:
    a) Il preventivo può essere fatto dal carrozziere per riparare un’autovettura, ma non può essere fatto con seria attendibilità per una causa civile;
    b) L’abolizione delle tariffe minime e massime unitamente alla legittimità del patto di quota lite può facilmente comportare per il cittadino addirittura un aumento dei costi, quantomeno in materia di risarcimento del danno; con il patto di quota lite il cliente cede, a titolo di compenso, al legale una quota del risarcimento spettantegli, che invece prima tratteneva tutto per se (per avere un’idea di quanto elevato possa essere il compenso con tale sistema basti guardare agli Stati Uniti);
    c) L’abolizione delle tariffe costituisce un regalo esclusivamente per le banche, le compagnie di assicurazione e le grandi imprese, che sono le uniche in grado di imporre condizioni indecenti ai legali (lo stesso Bersani ha riconosciuto che l’abolizione, ad lui voluta ai tempi del governo Prodi, dei minimi tariffari non ha avvantaggiato i cittadini, ma solo le suddette imprese);
    d) La riduzione del “tirocinio” per accedere alla professione determinerà un ulteriore abassamento della qualità, farà accedere alla professione “nuovi avvocati”, che qualsiasi avvocato vorrebbe avere come avversari e che potranno al massimo offrirsi per lavorare sottopagati negli studi altrui.
    e) Se si collega l’abolizione delle tariffe con l’introduzione del socio di capitale negli studi professionali si può capire qual è il vero scopo, che si sta perseguendo: quello cioè di permettere al capitale finanziario (sempre i soggetti di cui sopra) di mettere le mani su un nuovo business e cioè sull’attività professionale, appropiandosi degli utili della stessa sfruttando il lavoro del professionista, che le banche, le compagnie di assicurazioni, le imprese ecc. non possono svolgere non avendone titoli e capacità.
    LE DOMANDE
    1) Nell’antica Roma si ricorreva (per un periodo molto limitato e comunque non superiore a sei mesi) al Dittatore in situazioni straordinarie di grave emergenza e difficoltà per superarle, ma percorrere sostanzialmente la stessa strada non trovi che, oltre a comportare i pericoli connaturati alla scelta, comporti ancora maggiori rischi quando ci si affidi per tale ruolo a coloro, che erano ai vertici o comunque sono espressione di quelle forze (banche), che hanno la maggiore responsabiltà della crisi ?
    2) Non trovi che ci sia una pericolosa sospensione della democrazia con giornali e partiti politici tutti allineati e che non danno alcuno spazio al dissenso (non si discute del merito delle c.d. liberalizzazioni e chi dissente viene “linciato” quale lobbysta, potere forte ecc., senza neppure consentirgli di esprimere le proprie ragioni) ?
    3) Quest’uso spregiudicato del “divide et impera”, sfruttando anche i risentimenti se non l’invidia di una categoria contro l’altra, non potrebbe avere effetti devastanti in un momento, in cui una concreta e reale equità ed una ritrovata unità d’intenti per uscire dalla crisi sembrano indispensabili ?
    4) La tendenza alla sparizione del giornalismo d’informazione a vantaggio del giornalismo “clack” a servizio del potere è irreversibile ?
    5) La prospettiva verso cui si sta procedendo è quella di una società, in cui i ceti medi scompariranno ? quella di una società in cui scompariranno professioni e lavoro autonomo (che nel momento in cui sono dei fornitori dell’impresa diventano dei costi e quindi un problema da eliminare) per lasciare spazio solo al lavoro alle dipendenze dell’impresa, che finirà con il condizionare tutte le scelte politiche e sociali ancora più di quanto già avviene oggi?
    6) Se così è qual è il vantaggio per i ceti popolari e per il “consumatore”?
    7) Una sinistra che per uscire dalla crisi sa solo affidarsi al governo delle banche, cioè di quei poteri che hanno le maggiori responsabilità della crisi, confessando quindi tutta la propria inadeguatezza, potrà mai candidarsi seriamente e credibilmente alla guida del Paese ?
    8) Se i sistemi socialisti hanno fallito, il sistema capitalistico non ha anche esso fallito ?
    9) La sinistra sa quale futuro si sta costruendo e quale vorrebbe costruire ?
    10) Credi che ci sia qualche “virus”, che abbia infettato il nostro Paese, che si fa prima imbesuire da Berlusconi e poi da Monti senza soluzione di continuità ?
    Mi fermo qui e ti saluto
    Con affetto
    Angelo Iannaccone

    • Caro Angelo, grazie per avermi anticipato sul tema liberalizzazioni. Pensavo di intervenirci con più calma dopo aver finito il libro che sto scrivendo e così anche per le domande che mi poni che, in parte, sono solo domande retoriche, sapendo benissimo cosa penso dell’involuzione democratica di questo paese e del fallimento del capitalismo
      con affetto
      Aldo

  • @ Robert

    Dire che il problema non sia il debito solo perchè non è cresciuto in termini assoluti (ammesso che sia vero) significa non capire i fondamenti matematici della finanza. Quando si parla di debito si intende il debito in rapporto al PIL (questo si che si è inchiodato negli ultimi dieci anni).
    Infatti si sta cercando di operare sul versante della crescita: le liberalizzazioni, nella visione neoliberista, sono proprio una politica di stimolo. E’ risaputo che i giochi competitivivi siano alla base delle teorie neoliberiste. Si può non condividere, ma che senso ha rimproverare un neoliberista perchè fa il neoliberista?

    Il secondo paragrafo lo condivido al 100%. E’ evidente che, di fronte al cocciuto “nein” tedesco, si stia perseguendo l’unica scelta possibile della deflazione: che COMUNQUE non funzionerà se a) anche la Germania stringe i cordoni + b) l’euro resta valuta relativamente forte rispetto al dollaro + c) paesi emergenti in rallentamento.

    Ora si può essere d’accordo o meno con la visione che governa il mondo(come persona di sinistra, non lo sono mai stato pienamente) ma non si può far finta di ignorare che è quella alla quale anche l’Italia a scelto di aderire, da decenni. L’unica differenza è che i precedenti governi lo hanno fatto in maniera dissennata (rimandando gli aggiustamenti necessari, ma impopolari, per giocare questa partita). Insomma, ora che i nodi sono al pettine dovrebbe essere chiaro (e forse NON lo è) che posto garantito (o welfare) e ipad a 500€ (o altre migliaia di prodotti d’importazione a prezzo accessibile che sono parte delle nostre vite quotidiane) non sono compatibili: non si può avere botte piena e moglie ubriaca! Chiaro?!
    Altrimenti presto o tardi si finisce per pagare tutti gli arretrati. Con gli interessi!

    Mettiamoci in testa che, in ogni caso, la grande sbronza degli ultimi decenni è finita per sempre!

  • Dire che il problema non sia il debito solo perchè non è cresciuto in termini assoluti (ammesso che sia vero) significa non capire i fondamenti matematici della finanza
    @AndreaT a si interessante …guardati il debito aggregato (privato+pubblico quello vero
    non solo la particina del pubblico che ci fanno sempre vedere) di Uk e giappone ad esempio …sono enormente superiori sia in termini assoluti che percentuali rispotto a quello italiano…se sei ancora alla fase siamo in crisi a causa del debito ne ha da studiare …e intediamo spero tu lo faccia
    inizia qua :
    http://www.sinistrainrete.info/europa/1853-sergio-cesaratto-eurocrisi-la-germania-vittima-della-propria-austerita.html

  • forse le tariffe telefoniche saranno calate, ma io avrei visto volentieri linee internet più veloci, autostrade del mare (visto cosa combinano gli autotrasportatori quando vogliono bloccare un Paese?) linee ferroviarie ad alta velocità (forse) ma a prezzo più contenuto riattivazione degli scali intermodali (cosa è successo a quello di Domodossola?)una legge quadro sul turismo con impegni sugli impianti alberghieri, un rilancio dell’agricoltura di qualità, riduzione dei grossi centri commerciali in città, insomma un intervento pubblico deciso. Lo so, sono fuori moda, ma a volte rimpiango le vecchie aziende di Stato (ho lavorato per Autstrade da giovane, c’erano molti studenti part-time, pagavano bene ed erano puntuali, io ero orgoglioso di quell’azienda). Insomma Monti sarà bravo ma la sua dottrina economica non mi piace proprio.

  • @ Robert
    Penso che studierò fino alla morte. Ma proprio per vocazione.
    Però, scusa se insisto, ma tu ti rendi conto di qual’è la differenza tra Italia e UK/ Giappone? Perchè altrimenti è inutile stare qui a fare questo scambio…

  • andreaT allora guardati la condizione della spagna se uk e giappone non ti piacciono …com’è che che la spagna prima della crisi aveva un emorme surplus di bilancio(pubblico)
    dopo 3 anni di pensante crisi ha ancora un surplus di bilancio (pubblico) e ha problemi di ‘spread’ e una gravissima crisi economica
    e di disoccupazione …per il disallinemento
    macroeconomico verso la germania e gli stati dell’core dell’euro(olanda austria finlandia..) krugman lo diceva in suo post esattaemnte 1anno fa…tra gli italiani puoi cercare e studiare conatattare brancaccio (universita’ di salerno ,vicino al pd) bagnai (uni pescara, indipendente)

  • @Robert
    Ah! Ma forse non è chiaro che siamo d’accordo sul disallineamento macroeconomico determinato dalla politica monetaria condivisa e gli squilibri strutturali di bilancia commerciale che questo provoca.
    Sono favorevole a fare pressioni sulla Germania per modificare la loro testarda e incomprensibile (perchè alla lunga finirà per danneggiare anche loro) posizione rigorista.
    Ma quello che vorrei capire è: qual’è la responsabilità del governo Monti che si è insediato neanche 3 mesi fa? Sicuramente sarà una mia manchevolezza ma – perdonami – è questo che mi sfugge…

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