Lettera aperta di Algido Lunnai a Massimo D’alema.

Lettera aperta di Algido Lunnai a Massimo D’alema.

Gentile Onorevole,
mi rivolgo a Lei –unico vero stratega del Pd- per affrontare un problema ormai centrale nella vita politica del paese: come risolvere l’annosa questione dei processi del Capo del Governo.  Una questione che si è maledettamente complicata e che richiede una decisione definitiva, netta e rapida come un colpo di spada. E, dunque, tagliamolo questo nodo gordiano.

Ella, che è figlio della scuola classica, sarà senz’altro d’accordo nel presupposto di partenza: non si può portare il Presidente del Consiglio in tribunale come un qualsiasi rubagalline e, peraltro, il Cavaliere mica ha rubato galline…
D’altra parte, non si possono ignorare le reazioni dell’opinione pubblica e la recente pronuncia della Corte Costituzionale (ci mancherebbe altro!), dunque una semplice reiterazione, magari per decreto legge, della vecchia proposta Alfano sarebbe poco praticabile e, comunque, esteticamente riprovevole.
La via maestra sarebbe quella di approvare il “lodo Alfano” per revisione costituzionale, come la stessa Corte suggeriva. Ma ci vuole troppo tempo e qui il tempo non c’è. Peraltro, questo sanerebbe il problema dal punto di vista tecnico-costituzionale, ma l’opinione pubblica potrebbe non apprezzare la differenza e pensare che si stia facendo un’ingiustizia a favore di una persona: mai sia!

Dunque, la soluzione non può essere trovata che all’interno della piena uguaglianza dei cittadini davanti alla Legge, come stabilito dall’art 3 della Costituzione, vero ed irrinunciabile  architrave della nostra civiltà giuridica. Niente discriminazioni, tutti i cittadini vanno trattati allo stesso modo all’interno delle regole del “giusto processo”. E’ arrivato il momento di realizzare davvero il “giusto processo”.
E, dunque, Le propongo di associarsi a questa proposta di decreto legge per la sospensione erga omnes:

Art. 1- Tutti i processi penali sono sospesi
Art. 2- La Magistratura penale è momentaneamente sciolta.
Art. 3- I locali attualmente occupati dalle Procure della Repubblica sono posti in vendita attraverso le opportune procedure di cartolarizzazione stabilite da successivo decreto.
Art. 4- Il giusto processo è quello che non si fa.

Sicuro della Sua fattiva collaborazione, nello spirito della ritrovata solidarietà fra maggioranza ed opposizione, Le porgo i miei saluti con la stima che Ella Merita, suo

Algido Lunnai, 29 gennaio ’10

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Aldo Giannuli

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