Le spie di Salò: i doppi giochi per infiltrare la democrazia
Nell’ottobre 1943, Mussolini ordinò la costituzione di un servizio segreto speciale per sviluppare la “guerra dietro le linee”, nell’Italia occupata dagli Alleati, e ne affidò il comando al nobile fiorentino Puccio Pucci che, a sua volta, nominò suo vice il suo concittadino Aniceto del Massa. Ci furono anche altri servizi segreti analoghi nella Rsi -come i Nuotatori paracadutisti della X Mas o le volpi argentate, tutte donne, del colonnello David- ma questo fu il principale ed ebbe i suoi uffici nella sede centrale del Partito Fascista Repubblicano in via Mozart 12 a Milano. La sua azione, infatti, fu strettamente coordinata con quella del partito guidato da Alessandro Pavolini, fiorentino anch’ egli come il suo segretario Olo Nunzi.
Nell’ottobre 1944, compreso che la guerra era irrimediabilmente persa, Pavolini dette ordine di dar vita ad una rete coperta di nuclei (denominati “uova del drago”), con sede principale nella Svizzera italiana e dotato di ingenti riserve finanziarie, per consentire la sopravvivenza clandestina del fascismo. E, infatti, il servizio segreto della Rsi continuerà ad operare sino alla fine degli anni quaranta e, forse, fino alla prima metà dei cinquanta. Il segreto di questa lunga sopravvivenza, nonostante ogni ipotesi di rivincita fosse ormai tramontata, non stava solo nelle ingenti quantità di denaro messe da parte, ma anche nel modus vivendi che questo servizio segreto seppe stabilire con gli Alleati. Oggi i documenti del ministero dell’Interno e degli altri organi dello Stato, ci consentono di ricostruire questa storia.
Una prima traccia ci viene dal rapporto di un infiltrato della Resistenza nella stessa organizzazione di Pucci e Del Massa: << Pochi contatti ebbi con il Pucci… venti giorni prima dell’insurrezione ebbi modo di accompagnare il medesimo con il capitano Del Massa nei pressi di Piazza Castello a Milano. Prima di scendere dalla macchina Pucci …mi disse che dietro il cuscino della macchina vi era un fucile mitragliatore e se la persona che loro dovevano trovarvi avesse fatto degli scherzi fuori luogo di intervenire prontamente. Di fatti i due si incontrarono con un tizio un po’ calvo>>. Gli incontri con questo personaggio -che aveva un ufficio in via Bagutta 14- ebbero a ripetersi in altre due occasioni. Prosegue il documento: <<So che dopo questi incontri si convenne tra Pavolini, il Pucci ed il Del Massa che il dott. Pucci abbandonasse la segreteria del partito mettendosi in un posto sicuro con ingenti somme>>. Il rapporto accenna anche all’oscura morte della segretaria di Del Massa, tale Luciana Papi, investita da un tram a porta Venezia, nel febbraio precedente, fatto che l’informatore ritiene un omicidio su ordine dello stesso Del Massa. Ancora: << Il Del Massa il 25 aprile, alle ore 17, …faceva un forte rifornimento di soldi…. Venni a sapere che il del Massa fu arrestato …ed accompagnato negli uffici di quel famoso tizio di Piazza Castello in via Bagutta 14; al giorno appresso 27 o 28 aprile il Del Massa in quel sito si trovava con un foulard rosso al collo. … (fu) poi inviato al campo di concentramento dove, di là fuggì >>.
Appare ragionevole supporre che il misterioso personaggio di via Bagutta era, con ogni probabilità, l’emissario di qualche servizio segreto della Resistenza o Alleato a Milano e che lo scopo della manovra fu quello di sottrarre Del Massa ad un giudizio sommario, per internarlo in un campo di concentramento dal quale, provvidenzialmente, sarebbe poi fuggito. E questo secondo particolare ci dice che, più probabilmente, si trattava di un uomo degli inglesi o degli americani. D’altra parte, è interessante notare che Puccio Pucci era il fratello di Emilio Pucci, che, in quegli stessi mesi, fu protagonista di un intricatissima missione in Svizzera, presso Edda Ciano, probabilmente per recuperare i diari del marito Galeazzo.
Ma è soprattutto la storia successiva che ci fa capire meglio cosa era avvenuto in quei giorni a Milano: le note confidenziali del Ministero dell’Interno documentano con dovizia di particolari la formazione del movimento fascista clandestino, il ruolo svolto in esso da servizio segreto voluto da Pavolini, il ruolo di cerniera di Olo Nunzi, ma soprattutto il crescente rapporto con gli americani. E’ uno degli affluenti che daranno vita ad un fiume che attraverserà tutta la vita della prima repubblica, quello noto come “Noto Servizio“. Ma questa è una storia che racconteremo in un’altra occasione.
Aldo Giannuli, L’Unità 25/04/09
Alessandro Pavolini, Aniceto del Massa, infiltrati, Olo Nunzi, Puccio Pucci, resistenza, salò, seconda guerra mondiale, servizi segreti della RSI, spie
Sunil
Allora io non stf2 facendo ithrccie a questo blog, piuttosto a chi scrive commenti in questo blog. Vi leggo sempre cosec convinti, vengono fuori le teorie pif9 bizzarre e vengono accreditate,sembriamo sempre ad un passo dalla fine e poi passano mesi ed anni e non cambia nulla.QUESTO VOLEVO FAR NOTARE.Per l’uomo della strada cosa e8 cambiato?Se certo non nego che ci siano disoccupati, io abito a Vicenza, dei miei conoscenti quasi nessuno ha cambiato stile di vita, ci si lamenta si, ehh rispetto a prima….ho capito ma se fino a 2-3 anni fa guadagnavi 100K euro e ora 70 non credo sia tutta ste0 tragedia. Anche perche8 vedo che di macchine nuove (BMW, AUDI, MERCEDES) ne girano parecchie, e le comprano anche eprsone che non ti aspetteresti.Per qunato riguarda l’inflazione leggevo che ancora dal 2008 si parlava delle iniezioni di liquidite0 della FED e BCE, ma finche8 stec numeri sono nel sistema l’inflazione non esiste, esiste solo in borsa dove da marzo 2009 e8 andato su tutto (Oro, azioni, commodities, obbligazioni) e solo quello conta! Bisogna monitorare M1, la massa monetaria in borsa conta solo quella, fregatevene dei dati economici….non contano NULLA e ripeto NULLA, mi speigate coem ha fatto sp500 a passare da 666 a 1200 se dovessimo guardare i dati economici?Che gli Usa sono con le pezze al culo?