Berlusconi condannato: ed ora che fa? Le possibilità del Cavaliere
Berlusconi ormai ricorda Massimo Ranieri in Guapparia: “Scetateve guagliun’e mala vita…”. Tutto fa pensare che punti ad elezioni a breve, presentandosi come la “vittima” delle toghe rosse, nella speranza di una clamorosa rivincita. Dopo di che, forte di una maggioranza (in entrambi i rami del Parlamento? Mha…!) potrebbe pensare ad una amnistia o in una qualche legge ad personam che distrugga i verdetti processuali. Ma è un piano credibile?
L’uomo è quasi spacciato ma, bisogna dirlo, non lo è ancora del tutto. In primo luogo è facile prevedere un ricorso alla corte europea: probabilità di successo minime –direi- (anche se non si può mai dire), però potrebbe essere utile a guadagnare qualche mese, se ottenesse una qualche sospensiva della pena. Anche in caso di pronuncia favorevole (che sarebbe uno smacco durissimo per la magistratura italiana), resterebbero però gli altri processi in arrivo e la questione dell’ineleggibilità. Insomma non è una mossa risolutiva, ma può dare un po’ di fiato. Beninteso: siamo all’offensiva tedesca sulle Ardenne nel dicembre 1944, una di quelle mosse che, per bene che vada, possono solo allungare la guerra per un altro periodo. L’unica cosa che potrebbe trarre il Cavaliere fuori dei guai potrebbe essere una sonora vittoria elettorale in politiche anticipate. Altre cose non servono più.
Pensiamo all’ipotesi di una grazia che già è stata fatta balenare e che Napolitano è capacissimo di dargli: in primo luogo sarebbe benzina sul fuoco e ci sarebbe un’ insurrezione dell’opinione pubblica di sinistra. In secondo luogo il conto lo pagherebbe il Pd disintegrandosi. In terzo luogo, ci sono gli altri processi in arrivo il cui esito non è difficile immaginare, per cui si tornerebbe al punto di prima.
Peggio ancora una amnistia opportunamente studiata per includere tutti i reati del Cavaliere passati presenti e futuri (operazione alla radicale) non appare più credibile, sia perché ci vorrebbero diversi mesi –durante i quali la pena diverrebbe operativa- sia perché poi dovrebbe votarla il Pd e non ci vuole molto a capire che sarebbe un suicidio. Sappiamo che la stupidità del Pd è immensa, ma, insomma, non dovrebbe arrivare a questo punto.
Anche le “riforme della giustizia” che Napolitano fa brillare davanti al Pdl, a questo punto arrivano fredde, perché qualsiasi riforma non potrebbe né cancellare la pena definitiva né fermare i processi in corso.
Certo, la pena da scontare sarebbero solo arresti domiciliari, ma essi comportano il divieto di uscire di casa (niente comizi e riunioni di partito o alla Mediaset), di telefonare, di ricevere persone senza l’autorizzazione, volta per volta, del magistrato di sorveglianza. Penso non possa neppure registrare discorsi da mandare in Tv. Certo, potrebbe ricevere qualcuno o telefonare clandestinamente, ma a rischio di vedere sospeso il beneficio e finire in una regolarissima cella. Dunque, se lo farà, sarà solo di rado e per cose molto particolari.
C’è poi il valore simbolico della cosa ed il fatto che dopo l’anno ora prevedibile, verrebbero le altre condanne. In queste condizioni, Berlusconi perderebbe il controllo del partito che si frantumerebbe senza nessuna guida. Per un breve periodo la condanna può giocare compattando il suo elettorato ed io al suo posto giocherei proprio la carta dell’”assenza evidente” (ad esempio manifesti neri solcati da una riga bianca che disegna la sagoma del volto in cui tutti riconoscerebbero l’assente ed, al massimo, uno slogan del tipo: “In quanta campagna elettorale, manca una voce…”): sarebbe una grande campagna mediatica, ma oltre i cinque o sei mesi l’assenza diventerebbe assenza e basta ed inevitabilmente l’uomo al ritorno (se ritorno vi sarà) apparirebbe invecchiato di colpo. Silvio è un esperto di comunicazione e queste cose le sa.
Dunque, l’unica strada resta quella delle elezioni anticipate da vincere. Un doppio salto mortale carpiato: alla crisi di governo (prevedibile, perché non si capisce come possa fare il Pd a far finta di nulla e restare in coalizione con il partito del pregiudicato…) dovrebbe seguire lo scioglimento delle Camere e su questa strada potrebbero esserci due ostacoli: la formazione di una maggioranza Pd-M5s e la volontà di Napolitano.
La prima cosa è tecnicamente possibile, ma non probabilissima: Casaleggio (che nel M5s uno che non conta) ha già detto che non se ne parla e non mi pare che Grillo dia segnali diversi. Però potrebbe esserci una intesa limitatissima per cambiare la sola legge elettorale (sempre che M5s e Pd riescano a capirsi in proposito) e votare subito dopo. In ogni caso difficilmente prima di febbraio, visto che tre-quattro mesi sono davvero il minimo per una nuova legge elettorale e poi ci vorrebbero quel paio di mesi per convocare le elezioni.
Qualche problema in più potrebbe crearlo il vecchio Napolitano che, rifiutandosi di sciogliere le Camere e trascinando la crisi per sette o otto settimane, fra incarichi e re incarichi, supererebbe la “finestra di ottobre”. Nel frattempo, superato lo choc della sentenza, si potrebbe pensare ad una ricomposizione del quadro (difficile) o uno sfrangiamento del Pdl al Senato (alla Camera il Pd ha la maggioranza) e magari di qualche unità del M5s per trovare quei 17-18 voti che consentano di fare maggioranza con Sc. Anche questo non è facilissimo: la condanna ha l’effetto di compattare il Pdl, perché chiunque passasse in un momento come questo, farebbe la parte del traditore, poi Sc è alle soglie della disintegrazione e, comunque, una maggioranza appiccicaticcia del genere vanificherebbe il progetto di riforma costituzionale che sta a cuore a Napolitano. E comunque sarebbe una cosa destinata a non andare oltre le europee.
A rigore, tutto questo dovrebbe indurre Napolitano alle dimissioni: l’operazione politica su cui egli ha accettato la rielezione è miseramente naufragata, per cui coerenza vorrebbe che se ne prendesse atto. Ma non ci speriamo neppure: figuriamoci! Ovviamente la delicatezza del momento, lo spirito di servizio e le solite tirate giustificherebbero il doveroso permanere nella carica che ecc. ecc.
La cosa più probabile è che Napolitano cercherà di trattenere il Pdl per la giacca offrendo la “riforma della giustizia” che, come si è detto, ormai serve a poco al Cavaliere e, dunque, non pare abbia grande forza.
Nel complesso, la cosa più probabile è che si vada a votare con il Porcellum che è l’unica speranze che Berlusconi ha di vincere. Mi spiego meglio: con un triplo salto mortale, a febbraio il Cavaliere è riuscito a risorgere, ma la sua coalizione, pur essendo andata vicina al successo, si è fermata al 29%. Dopo i sondaggi lo hanno dato in crescita sino al 35%, ma le elezioni amministrative hanno smentito questi pronostici ed hanno mostrato un centrodestra in forte affanno. Si è detto che questo sia dipeso dal fatto che il gran capo non ci ha messo la faccia e non ha fatto campagna. Appunto: senza Berluska che fa campagna in prima persona, il centro destra perde appeal. Per di più, la Lega sta messa decisamente peggio di febbraio. Può darsi che la condanno spinga una onda emotiva a favore del Cavaliere (ma non ne saremmo sicuri), comunque è difficile immaginare che la sua coalizione (posto che riesca a farla) vada oltre il 36-37%, nella più strepitosa delle ipotesi (nella quale non crediamo). Dopo di che, se i seggi fossero divisi proporzionalmente o con un piccolo premio di maggioranza, si troverebbe isolato in Parlamento e senza grandi possibilità di successo. Credo che Lega, Scelta Civica (o quel che ne resterà) e perfino Fratelli d’Italia avrebbero serie difficoltà a votare un’ amnistia ad hoc o la centesima legge ad personam e, forse neppure basterebbero. Dunque, l’unica speranza che può avere è che il Porcellum gli consenta di conquistare il 54% dei seggi alla Camera.
Quanto al Senato il problema resterebbe, ma potrebbe trattare da posizioni di forza, anche perché non possiamo votare a ripetizione e, siccome non sarebbe possibile fare un governo senza di lui che ha la maggioranza alla Camera, gli altri dovrebbero piegare la testa. Questo è l’obbiettivo, d’accordo, ma quante possibilità ha di farcela? In primo luogo lui giocherebbe la carta del perseguitato politico e delle toghe rosse che avvelenano la democrazia –è inevitabile-, ma se questo compatta i suoi elettori, compatta anche quelli dei suoi avversari e non è il caso di dimenticare che l’elettorato dichiaratamente antiberlusconiano (considerando Pd, Sel, M5s, Riv. Civile e liste minori) era oltre il 60% a febbraio. E’ difficile immaginare una coalizione di tutti, ma è anche possibile che scatti una sindrome da “voto utile” che vede avvantaggiati i suoi avversari. Poi la campagna sulla giustizia potrebbe trovare elettori distratti da tempi molto più pressanti come quelli della crisi economica che, proprio in autunno, potrebbe avere una fiammata d’inedita violenza. Quell’accenno fatto alla “profezia di Casaleggio” può far intendere che voglia porre il Pdl alla testa delle proteste che potrebbero esserci. Ma, considerato che il Pdl è in questo governo e che, pur se con dei mal di pancia, ha appoggiato l’orrendo Monti, come fa a fare la parte di Masaniello? Non è la faccia quello che manca, lo sappiamo, ma, insomma, anche le capacità trasformistiche di Fregoli avevano un limite! E per di più, dovrebbe farlo con un partito dove già oggi c’è chi “pensa al futuro”.
Se poi si dovesse votare in primavera -e magari con un altro sistema elettorale- le speranze sarebbero ancora più ridotte. Non voglio ripetere l’errore dello scorso autunno quando lo ritenevo spacciato e poi una mezza ripresa l’ ha avuta, però questa volta mi pare che stia messo ancora peggio di un anno fa. E vedo invece profilarsi un rimescolamento di carte a destra….
Aldo Giannuli
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filippo boatti
Penso che Berlusconi sarà scaricato da molti fedelissimi a beneficio del progetto di Napolitano di riorganizzare il centro. A parole faranno fuoco e fiamme come sull’Imu per avere la riforma della giustizia e la testa dei giudici ma poi come per l’Imu non se ne farà nulla, un bel rinvio.
Davide
L’articolo, che stavo aspettando avidamente, espone talmente tanti scenari, possibilita’, che dimostra che l’Italia ormai e’ un ospedale psichiatrico che funge anche da circo e per questa realta’ la BCE, il governo USA, la Mafia, stanno avendo un orgasmo cosmico perche’ e’ evidente che potranno attuare qualunque strategia senza piu’ nessun ostacolo. I nostri politici si reicarneranno in qualita’ di cessi “alla turca” in un treno indiano.
giandavide
riguardo alla custodia cautelare di berlusconi, faccio notare che l’opzione principe sarebbe quella dei servizi sociali: avrebbe solo l’imbarazzo della scelta riguardo a dove andare, potrebbe pavoneggiarsi con atteggiamenti stucchevoli da uomo impegnato nelsociale, e non avrebbe certo problemi a concedere interviste, dato che non sarebbe difficile che ogni volta che deve tornare a casa venga “casualmente” intervistato da giornalisti compiacenti (casomai delle sue testate). se vuole la coreografia fa venire il pubblico di forum… insomma mi sa che si esagera un pochino quando si dice che il nano sparirà: non lo vedremo da vespa, al massimo lo sentiremo per telefono mentre vespa manda il filmato dell’intervista al nano. al massimo apparirà in contesti diversi dal solito, che potrebbero tra l’altro essere costruiti in modo anche più efficace dell’obsoleto vespa.
e riguardo alla compattazione del pdl: ora è facile perchè non stanno mettendo in nessun modo il governo a rischio. ma quando si tratterà di fare qualcosa di concreto, come dimettersi, ecco là li voglio vedere. e non parlo dei falchi alla verdini o santanchè, che comunque ci saranno finchè ci sarà berlusconi, ma dei lupi e dei cicchitto, e mi sa che ci si può mettere anche alfano, le cui speranze di essere rieletti sono al lumicino e che quindi ho lo strano presagio che resteranno attaccati alla poltrona per responsabilità, e casomai qualcuno passa con monti, che ha sempre detto che ha creato scelta civica per accogliere fuoriusciti di pd e pdl. certo, i numeri al senato non basterebbero comunque, e quindi si ritorna sempre là, all’alleanza proibita tra pd e m5s.
in questo contesto trovo rischiosa la strategia di berlusconi. nonostante sa benissimo che questo governo logora più il pd che il suo partito, e che gli conviene continuarlo, forte dell’appoggio di napolitano, letta e casaleggio. certo tutto fa parte della strategia della martirizzazione per cui serve ostentare una pretesa distanza dall’esecutivo, che potrebbe pagare in qualche modo a livello di consenso. una bella scialuppa, non c’è che dire, ma fare un buco nel fondo della nave che garantirebbe per due anni le concessioni pubbliche e il trattamento privilegiato delle sue aziende mi sembra una mossa che a livello economico si potrebbe tradurre in una sonora inculata (e sta cosa l’ha riportata il sulfureo deangelis dell’huffington come proveniente dalla bocca di letta zio).
berlusconi sta ancora scommettendo sull’ignavia autolesionista del pd, che è sempre una realtà su cui scommettere (vedi renzi che si è tirato già indietro per paura di fare cadere il governo senza essere consacrato dal congresso -quest’uomo non farà niente nella vita, fortunatamente-), ma se tira troppo la corda va a finire che qualcuno del m5s disobbedisce a grillo e casaleggio, che qualcuno del pdl disobbedisce a berlusconi e ci ritroviamo una nuova maggioranza. certo, potrebbe fare il giochino della corda che non si spezza anche per mesi, se si comporta con abilità magistrale. ma l’abilità politica sta anche nello scegliersi delle strade percorribili, e questa mi sembra stretta e improbabile.
aldogiannuli
giandavide: guarda che tu la fai troppo facile, anche nel caso di affidamento ai servizi sociali, non può telefonare o incontrare chi gli pare senza autorizzazione del magistrato di sorveglianza e credo neppure dare interviste ecc.
giandavide
in realtà la cosa è stata paventata dal sempre sulfureo deangelis parlando di dossier segreti.
“Aspetterà il minuto prima della votazione per poi fare un ricorso e urlare alla persecuzione. Poi sceglierà i servizi sociali così può uscire seguito dalle telecamere dire quello che vuole. Tanto non ha nulla da perdere”
d’altra parte qualche telefonata gliela si autorizzerà, i giornalisti diranno di essere passati per caso, e berlusconi dirà che stava parlando da solo e non si era accorto dei giornalisti o qualche altra sciocchezza del genere. e ci devasterà gli zebedei con una diabolica parodia della tv veritè che pure
jean rouch si rivolterà nella tomba.
sinceramente vorrei farla meno facile, ma noto che finora per il nano le cose sono state abbastanza faciline. d’altra parte faccio notare che al momento non risulta interdetto dai pubblici uffici, in quanto la magistratura si è guardata bene dall’intervenire sulla possibilità di berlusconi di fare politica. e se tanto mi dà tanto, sarà difficile aspettarsi che il banana venga silenziato dai magistrati
Andrea M
Temo che, seppur convincente, l’analisi manchi di un nodo fondamentale: Berlusconi è un uomo.
Berlusconi è un uomo nel senso che tutto quello che ha fatto l’ha fatto per beneficio personale o di persone accanto a lui e continuerà a farlo. Ha 80 anni, sa di averne ancora 20, massimo 30, di anni da vivere e non è più importante salvare “se stesso” ma la sua “eredità”. Prima di questo momento le due cose, probabilmente, viaggiavano insieme ma adesso può darsi che scinda le due cose e si preoccupi più di quello che lascia dietro (aziende, figli e amici). In questa chiave, non è detto che gli faccia così schifo una riforma della giustizia o qualsiasi altro mezzo che gli permette di mettere al sicuro i propri beni e “ripulire” il proprio nome.
D’altronde non è neppure così scontato che non tenga insieme il governo fino a quano non gli sarà possibile ritornare a piede libero (seppur dovendo stare lontano dai pubblici uffici). D’altronde a Febbraio mica era lui il candidato premier ma ha agito come se lo fosse. Certo, questo sarebbe più complesso se il CDX si riorganizzasse senza di lui (cosa non così illogica se mancherà per un anno).
aldogiannuli
Andrea M: Berlusconi ha una speranza di vita di altri 20-30 Anni?????!!!!
AIUTO!!!!!
Andrea M
Beh, la madre è durata parecchio, le cure mediche se le può permettere. Non vedo perché non possa durare 20-30 anni! Certo, le statistiche non gli giocano a favore con una speranza di vita che si aggira tra i 5 e i 10 anni ma nel mio paesino una signora è arrivata ai 100 anni, i figli (tutti e 3) prossimi al ecolo (92, 94, 96). 🙂
aldogiannuli
Andrea M: Preghiamo. Anche se sono ateo, preghiamo
SantiNumi
Pare la fotocopia del ’92.
La storia dovrebbe ripetersi come “farsa” ma qui si vede solo un’immane tragedia ancora peggiore.
Gli attentati ci sono già stati ma sono stati “diversi” rispetto a quelli del ’93… meno “rumorosi”…
Il Demo Piddì ha già aperto i saldi a nome di Lecca Letta come già fecero gli Amato/Ciampi/Prodi (e Draghi…).
Casaleggio è il tipico milanese ben preparato sui temi microeconomici e l’organizzazione aziendale ma non capisce un’acca di politica economica: il risultato è che non esiste nessuna forza politica che promuova apertamente l’Italia fuori dalla moneta unica.
Come in trance stiamo qui a farci sodomizzare dai crucchi e dai fondi anglosassoni in salsa Kosher mentre rimaniamo legati mani e piedi all’UE.
Quando avranno finito di spolparci chiuderanno la bara con un Grande Centro similDC ma aconfessionale (il Vaticano come entità temporale indipendente è fuori dai giochi – o almeno vedremo se Papa Francesco farà qualcosa o se è solo un’operazione di cosmesi all’Obama). La costituzione sarà di carattere autoritario e relegherà a opposizione solo l’attivismo più sgangherato.
Sarà necessario allineare al mainstream Internet con opportune leggi oppressive ad hoc e filtri tecnici.
Chi saprà bypassare i “filtri tecnici” andrà a comporre l’attivismo “sgangherato”.
Chi governa è Re Giorgio e sua nullità prende ordini direttamente da stakeholders sovranazionali.
Il Parlamento è già una scatola vuota, i pentastellati stanno denunciando quotidianamente la realtà agghiacciante di una democrazia che è stata sospesa e non sappiamo neanche esattamente quando e a nome di chi.
Il governo è un teatrino mainstream al soldo del Re Cameriere e Traditore della Classe e della Patria.
Se il M5S non porta alla massa il tema critico dell’EURO con speciali di informazione ad hoc e ne cavalca la portata elettorale non vedo altra speranza se non l’emigrazione.
giovanni
“considerato che il Pdl è in questo governo …come fa a fare la parte di Masaniello? …insomma, anche le capacità trasformistiche di Fregoli avevano un limite! ”
il limite è solo nella fesseria di troppi italiani, ed è abbastanza alto per poterci marciare sopra ancora una volta. Ricordiamoci l’elettore a cui mira Berlusconi “terza media finita con grande fatica”. Quello lo manipola come vuole. Ricordiamoci che ci sono GIA’ state delle elezioni in cui ha messo la maschera a antimontiano pur essendo il leader del principale partito che ha sostenuto Monti!