L’attentato di Brindisi
Scriviamo poco dopo l’attentato, con pochissimi dati a disposizione ed in uno stato d’animo non sereno, considerando l’orrore dell’attentato diretto ad uccidere adolescenti, per di più nella mia Puglia che sembra ridotta a Damasco o Bagdad. Dunque, mi espongo consapevolmente al rischio di dire sciocchezze, data la scarsezza di dati a disposizione. Ciò non di meno mi sembra di dovere fare uno sforzo per razionalizzare l’accaduto e capire che sta succedendo. Pochi dati a disposizione.
1- la sostanza esplodente è stata fornita da normalissime bombole di gas
2- sarebbe stato usato un timer dal quale si sarebbe ricavata l’ora dell’attentato perfettamente coincidente con il momento in cui i ragazzi arrivano a scuola (doppio condizionale d’obbligo, sono voci raccolte da amici giornalisti pugliesi)
3- per un difetto del congegno sarebbe esploso 10 minuti prima, per cui, quella che avrebbe dovuto essere una strage di massa ha causato un solo morto ed un ferito grave (le due ragazze colpite).
Con la solita fretta con cui si “sparano” le notizie si è subito indicata la pista mafiosa: la scuola è intitolata a Falcone (di cui ricorre il ventennale della morte in questi giorni) ed aveva vinto un premio per la cultura della legalità, inoltre, proprio oggi arrivava a Brindisi la carovana antimafa. Dunque, la Mafia (siciliana, calabrese, napoletana non sappiamo, comunque una “mafia” seria) starebbe lanciando un avvertimento per ottenere qualcosa.
Oppure, variante, si tratterebbe delle maggiori organizzazioni della malavita locale.
Infine, qualcuno si è ricordato della vicinanza di Brindisi alla Grecia e della presenza di un gruppo anarchico locale un po’ agitato, e sospetta di esso.
Non credo a nessuna di queste tre ipotesi:
a-la Mafia (con la M maiuscola) non ha mai fatto attentati indiscriminati contro minori; da 15 anni circa ha fatto grande economia della violenza, ottenendo di far abbassare l’allarme sociale intorno a sé, per cui non si vede perché dovrebbe rimettere in discussione questo risultato, suscitando un pandemonio di queste dimensioni. Oggi la Mafia, avendo liquidità in abbondanza, ha argomenti molto più persuasivi con cui trattare da posizioni di forza, perché mai dovrebbe mettersi a fare stragi? Dunque, la pista mafiosa non sta in piedi.
b-La malavita locale: per quel che ne so, tutti i capi delle varie organizzazioni locali sono in galera e le rispettive gang hanno bisogno di lavorare con il minor disturbo possibile, figuriamoci che interesse hanno a scatenare, inevitabilmente, una reazione della polizia che paralizzerebbe tutti i loro traffici! Dunque, neanche questo si regge.
c-Gli anarco-insurrezionalisti e simili: pista ancora meno credibile delle altre. Attentati indiscriminati di questo tipo gli anarchici non ne hanno mai fatti, perché totalmente estranei alla loro cultura e, per quanto alcune frange come la F.a.informale si siano notevolmente allontanate dall’anarchia più seria ed emanino un terribile odore di provocazione, non me li vedo fare un attentato di questo genere. In secondo luogo, il terrorismo ha un senso solo se l’attentato ha un effetto mediatico e se il segnale è inequivoco. Di qui la necessità di una rivendicazione. Ma questo è un attentato “non rivendicabile” perché rovescerebbe sugli attentatori l’esecrazione universale, compresa quella della mala vita (per cui in carcere avrebbero vita difficile ed assai breve). Insomma, anche qui la cosa non regge.
La pista malavitosa può assumere senso solo in due casi:
a-c’è un gruppo esterno (che magari ha avuto un basista che ha svolto gli appostamenti necessari per stabilire orari, posizionamento della bomba ecc) che vuole provocare la paralisi dei traffici dei brindisini, proprio per togliersi dai piedi dei concorrenti o invaderne il territorio successivamente. Però questo si accorda poco con la fattura grezza dell’attentato. Un gruppo di qualche professionalità avrebbe usato esplosivo da cava o militare e non bombole di gas ed avrebbe usato telecomandi o cellulari e non timer per di più malcongegnati.
b- c’è un gruppo di giovanotti locali che cerca di approfittare del fatto che i capi sono in galera per farsi avanti e cerca il grosso “botto” pubblicitario. Beninteso: avventurieri senza cervello e senza prospettive o, come dicono in Sicilia, Scassapagghjiari. E questo coinciderebbe perfettamente con il livello rudimentale dell’attentato. Se le cose stanno così, è probabile che facciano una brutta fine in tempi molto brevi perché ci pensano i “colleghi professionalmente più bravi” a risolvere il problema.
Ma prendiamo in considerazione l’idea di qualcosa di più sofisticato e serio (che magari ha usato come killer prezzolati gli scassapagghjiari di cui sopra). Di cosa potrebbe trattarsi?
Una strategia della tensione di tipo classico, magari per rafforzare il quadro politico? Non mi pare. Per quanto Monti stia declinando nel favore popolare, è ancora solido in sella, non ha avversari politici credibili (a meno che non pensiamo che il “nemico da abbattere” sia Grillo, ma la cosa non mi pare realistica). E comunque, un attentato così crea più problemi al governo -sottolineandone l’inadeguatezza- che non vantaggi. L’attentato di Brindisi non ha reso più forte Monti al G8 che si svolge oggi, semmai ancora più debole.
Allora una pista internazionale, ma quale? Partiamo da una considerazione persino ovvia: questo attentato dà dell’Italia una immagine “colombiana” di paese in mano alla malavita, così come l’attentato al dirigente dell’Ansaldo suggerisce quella della ripresa del terrorismo classico. Dunque, è qualcosa che indebolisce l’immagine del paese a livello internazionale ed in un momento già difficile dal punto di vista finanziario (lunedì vediamo come reagisce la borsa), per cui rende più fragile anche la tenuta economica del paese e, di riflesso, inasprisce la crisi dell’Euro. Chi può avere interesse a questo? Almeno nei prossimi 10 mesi nessuna grande potenza ha interesse a destabilizzare ulteriormente la situazione già ingovernabile di suo. Obama deve pensare a farsi rieleggere e non vuole altre grane, la Merkel ha le elezioni fra meno di un anno e, presumibilmente, teme un crack dell’Euro prima. I cinesi hanno le grane del congresso che sembra rinviato di qualche mese e sono in frenata delle esportazioni. Quanto a Russi, Brasiliani ecc, hanno interesse che l’Europa si mantenga in piedi per esportare le loro materie prime. Insomma non mi sembra alcuno stato abbia interessi a destabilizzare l’Italia (e di riflesso l’Euro) in questo momento.
Però, potrebbe esserci una pista diversa, di natura affaristica. Destabilizzare l’Italia potrebbe convenire per manovre speculative sui titoli italiani o sull’Euro, ma potrebbe esserci anche una ragione più specifica.
Ad esempio, ragionando sull’attentato ad Adinolfi (il dirigente dell’Ansaldo) ipotizzavo che questo potrebbe anche essere messo in relazione con una pressione dei confronti del governo italiano per vendere subito ed a buon mercato il gruppo Finmeccanica, di cui, insieme all’Eni ed alle Ffss, si era ipotizzata la cessione per far fronte al debito pubblico. Della cosa poi non si è più parlato ed il progetto langue. Ora questi attentati indeboliscono la posizione dell’Italia che sembra avviata su un declino di tipo greco o sudamericano. Non abbiamo alcun elemento concreto per sostenere che questa possa essere la pista affaristica che collega i vari attentati, ma non c’è dubbio che, oggettivamente, essi vadano in questo senso, favorendo una svendita degli asset nazionali. Perché non proviamo a ragionarci su? E’ solo un’ ipotesi, d’accordo, ma almeno un po’ più razionale di quella dell’improbabile pista mafiosa. Non vi sembra?
Aldo Giannuli
attentato di brindisi, bombole di gas, federazione anarchica informale, regione puglia, strage di brindisi, strategia della tensione, terrorismo

luca
condivido l’attenta analisi che fai anche se le conclusioni su una possibile pista affaristica con fini destabilizzanti, mi sembra alquanto fantasiosa. L’ipotesi piu’ realistica al momento e’ quella malavitosa b, ossia un gruppetto di delinquenti locali che ha tentato in maniera scriteriata di accreditarsi. Certo saremmo ingenui a credere che si arrivera’ in tempi brevi all’individuazione dei responsabili. Sappiamo anche troppo bene che in queste tristi circostanze, si innescano i soliti interessi contrapposti e/o convergenti che con azioni depistanti e false tracce inquineranno i fatti, allontanandoci dalla verita’ magari per anni e anni.
aldogiannuli
se è il gruppetto di giovani criminali vengono fuori subito perche ce li consegnano i concorrenti
xxx
non ho ben capito come l’attentato favorirebbe una cessione delle proprietà statali. Semplicemente per effetto dell’aumento dello spread, dovuto alla perdita di credibilità?
aldogiannuli
sia per questo sia perchè l’immagine di un poaese in balia ad ogbi tyipo di terrorismo ne indebolirebbe la posizione anche in sede diplomatiìca
xxx
quindi, crede che in “altri canali” sia arrivato un qualche tipo di rivendicazione?
aldogiannuli
per ora non mi risulta ma stiamo a vedere
franco de mario
PERCHE’ E CHI
ha voluto aggiungere la Città di Brindisi, luogo e sede di rilevantissimi interessi economici e geo-politici, e l’intero popolo della Puglia a quel terribile bollettino quotidiano di guerre, lutti, barbare devastazioni ed efferati massacri a cui ci vorrebbero un po’ sordidamente assuefatti, se non indifferenti.
Colpisce molto la vicinana del gesto barbaro, addolora la giovinezza delle vittime prescelte, è terribile usare la scuola come simbolo da colpire, ma tutto ciò aggiunge rabbia a sdegno.
Sono anni che più parti provano ad abituarci ai riti luttuosi per i massacri d’oltre confine, ed oggi una mano criminale ci riporta alla realtà cruda della morte, dell’offesa devastante una collettività, della vita cancellata in un lampo, in forma reale, tangibile. Si sentono gli acri odori dell’orrore, rimbombano le esplosioni d’una guerra permanente e condotta da tutti contro tutti.
Piangiamo questi morti assieme a quelli dell’intera umanità, li piangiamo quali vittime defraudate del diritto alla vita ed all’esistenza ovunque.
Fraterni saluti da me Franco
aldogiannuli
ciao franco
Mimmo Casamassima
E molto piu semplicemente -tu insegni- il ragazzino esaltato mentale e complessato che studia nella internet come si fabbricano le bombe e lo sperimenta?
aldogiannuli
anche in questo caso dovrebbe saltare subito fuori
Mimmo Casamassima
Perché? Unabomber saltò subito fuori?
aldogiannuli
unabomber non ha fatto una strage di ragazzini e nion in una città piccola come Brindisi dove cx’è una crimimalità organizzata che le indaginbi le sa fare meglio della polizia ed ha tutto l’interesse a far saltare fuori lo o gli stragisti oper riporendere i suoi traffici indistrurbata
rosaria
Grazie Aldo, di essere sempre con i piedi per terra e di farci riflettere.
susy
Marco
Caro Aldo, finalmente qualcosa di sensato sui fatti di Brindisi. Confesso che la prima sensazione che ho avuto è che la pista mafiosa fosse un’idiozia. Sicuramente gli effetti oggettivi degli eventi cui fai cenno vanno nella direzione da te ipotizzata, e questo indipendentemente dalle intenzioni soggettive dei singoli “protagonisti” e senza il bisogno di un'”occulta” regia che ne dispone. Sono tempi strani per il nostro Paese… sembra di assistere impotenti a un filmetto straniero di taglio tragicomico,infarcito di tutti gli stereotipi immaginabili sull’Italia e gli Italiani…. i Marò, Schettino, l’harem del Berlusca, Grillo, l’attentato al Dir. dell’Ansaldo e i fatti odierni. Se non fosse tutto vero ne potremmo anche ridere. Mi permetto di far notare, in merito all’ipotesi da te scartate riguardante una manovra di rafforzamento dell’esecutivo, che di tutti i fatti “interni” degli ultimi mesi gli unici veramente preoccupanti sono gli episodi di jacquerie contro Equitalia. L’ipotesi da te esposta è forse più credibile, ci farebbe sicuramente più onore ma delinea certamente un futuro ancora più plumbeo (in sintonia con la tua tradizione, lasciatelo dire).
Annalisa Melandri
Siete delle merde, Mafia, mafie, Stato, istituzioni, forze dell’ordine, banchieri e capitalistidemerda, faccio tutta un’erba un fascio perché ognuno di voi ha, chi più chi meno responsabilità, perché la “Mafia” non e’ nulla senza un pezzo di Stato che bene o male la ha appoggiata (Cosentino, tante per dirne uno recente, Andreotti per dirne uno che fa per cento…), i fascisti non sono niente senza un pezzo di Stato che, nonostante l’Italia sia un Repubblica antifascista per costituzione, nel fascismo ci sguazza come un pesce nell’acqua, i capitalisti e tutti coloro che fanno del maledetto denaro e del potere che ne consegue un dio, che volontariamente o involontariamente danno ossigeno e linfa vitale a quella e a quegli altri. Ma vaffanculo. Legalità’? Se questa parola avesse un senso vi metterei a tutti al muro. Potere al popolo! E mo’ chiamatemi pure terrorista… SONO SOLO INCAZZATA.
Mi rendo conto che sono parole dure, ma sono le prime che mi sono venute fuori, quando ho saputo la notizia, almeno 6 ore dopo, causa fuso orario…
Adesso, a freddo mi rendo conto che purtroppo possiamo solo aspettare, anche se, devo dire che la storia italiana veramente da poche speranze, perché’ se si vuole che un mistero rimanga tale, tale resterà’ vedi Manuela Orlandi, tanto per citarne uno. L’articolo di Aldo Giannuli mi sembra coerente dall’inizio alla fine, forse il più coerente, salvo il fatto quando dice “Una strategia della tensione di tipo classico, magari per rafforzare il quadro politico”. In questo caso la strategia della tensione potrebbe essere utilizzata non per rafforzare il quadro politico ma per diffondere un clima di paura e di sfiducia che distolga gli italiani sulle misure economiche che si stanno adottando. Paradossalmente una bomba con “effetto anestetico” … Non so, tipo l’effetto della televisione berlusconiana. Dirottare la rabbia sociale altrove, (e la mafia e’ un soggetto sempre buono…)
Sono solo pensieri sparsi, da lontano vedo l’Italia scivolare sempre più giù, ma mi chiedo… e’ mai risalita?
Annalisa Melandri
Comunque grazie per lo spazio e un saluto.
Pierluigi Spagnolo
Ottima analisi Professore,
non so se l’ipotesi della pista “affaristica” sia la piu accreditata, pero e’ un attentato anomalo. Come e’ strana tutta questa ansia di incolpare la mafia, quando questo e’ tutto tranne che un attentato in stile mafioso o che possa portare alcun beneficio alla criminalita’ organizzata nostrana. Sono molto curioso di leggere i nuovi elementi, perche lo trovo davvero anomalo come attentato
Luca
Che attentato infame. Se i colpevoli sono dei dilettanti o dei pazzi senza controllo verranno individuati subito, in quanto senza forti protezioni e collusioni. Se sono poteri forti allora non verranno mai fuori come é già successo. Certo é che oggi ho visto nei tg, dopo tanto tempo, i soliti politici, lo pisconano,fini,casini,etc…. che commentavano l’episodio, forse il messaggio dei colpevoli é creare un clima di terrore profondissimi per fare rimanere i cittadini attaccati ai vecchi politici e non avventurarsi con Grillo.
Leonardo Spagnoletti
Brindisi ospita un c.a.r.a. se non ricordo male. Vi sono organizzazioni internazionali delinquenziali che organizzano immigrazione clandestina. Se si trattasse invece di opera di queste organizzazioni, magari con manovalanza di cani sciolti islamici?!?
Leonardo Spagnoletti
In questa ipotesi si spiegherebbe sia la rozzezza dei mezzi (ma il timer potrebbe essere stato manomesso proprio per lasciare intendere che dovesse innescarsi dopo) sia la completa mancanza dinrivendicazioni e di apparente logica
aldogiannuli
Ipotesi possibile, ma tutto sommato non probabilissima. In fondo stiamo brancolando nel buio più pesto
sabrina
se la pista è quella affaristica la mafia è l’unica a nn avere problemi di contanti da spendere per rilevare aziende pubbliche. del resto lo hai detto tu stesso che la mafia, oggi, fa affari: ripulisce i proventi derivanti dai mercati illeciti (droga armi ecomafia) in attività lecite che quota in borsa drogando il mercato produttivo-economico-finanziario. inoltre la mafia ha già ucciso ragazzi: figli di collaboratori e sciolto nell’acido le donne che hanno parlato. da portella dela ginestra a bologna tanti i civili morti ammazzati da mani criminali e il processo borsellino ci spiega come permanga inalterata la collaborazione tra mafia servizi segreti massoneria ambienti di certa destra… inquanto al metodo utilizzato, sono proprio le osservazioni che fai a farmi pensare a un tentativo di squa-dequalificare l’attentato per attribuirgli chissà quale matrice… ma il telecomando… quello tradisce il mandante. curisoso che dopo l’allarme lamnciato da un paio di ministri i servizi segreti nn abbiano lavorato considerato le certezze del presidente del Copasir! Interessante l’analisi di Ingroia: lucido uomo delle Istituzioni. Istituzioni infiltrate ai vertici dalla mafia. Personalmnete quello che mi sento di dire, oggi più di ieri, a chi parla della necessità di modificare il reato di concorso esterno in associazione mafiosa è di sbattere fuori dal Parlamento i collusi. Giù le mani dall’Italia!
aldogiannuli
Tutto è possibile, ma dubito (ancora) che consentano alla Mafia di fare affari di questo livello entrando nei piani altissimi della finanza. Poi magari mi sbaglio, ma credo che gli squali della finanza non consentano alla Mafia di puntare cosi in alto: ci sono già loro
Danilo Santarelli
Premetto che questa è stata la mia reazione alla notizia prima di leggere questo articolo..e mi complimento con Aldo Giannuli e l’articolo in questione da lui scritto..ormai è diventata un impresa trovare un giornalista che scriva ciò che pensa..
Rivendicazione mafiosa??o annichilimento delle coscienze??genitori turbati da gesti cosi gravi..accetteranno di buon grado misure ancor più repressive..e visto che non si sa mai contro chi effettuarle..alla fine vengono applicate su di noi..gli stessi cittadini Vittime di queste atrocità..pensateci?chiedetevelo..la Mafia è collusa con lo Stato..probabilmente lo Stato se ne serve laddove si ritiene necessario..ma in questo caso allora..a cosa mirano queste persone??quali vantaggi avrebbe portato alla Mafia latitante??io non ne vedo..se invece ci poniamo la stessa domanda..ma x la Mafia Statale..quella che ci Governa e controlla..quali vantaggi porterebbe a chi ci sta portando lentamente verso il baratro??le persone si suicidano..compiono crimini..si ribellano..alzano la voce, protestano..in giro c’è sempre più agitazione..per l’evidente corruzione ai vertici del Nostro Governo..ma quando si mettono a repentaglio le vite dei Figli dell’Italia..tutta quella “Evidente Corruzione” passa in secondo piano..I genitori stessi chiederanno aiuto allo Stato..permettendo ad esso di reprimerci ancor di più..e saremo noi stessi ad averlo chiesto..ad averlo voluto..perchè la Sicurezza dei Nostri Figli..è la cosa più Importante..e cosi un manipolo di persone..distruggerà la già precaria libertà del Cittadino Italiano..ad oggi sono molte le censure e i divieti imposti..a confronto con ciò che non ci è negato..e secondo me..dopo questo episodio..la nostra libertà..verrà quasi del tutto soppressa..
pltarantini
Premetto che anche a me quest’attentato non sembra riconducibile, per le ragioni addotte da Aldo, all’ordinario dell’esecrabile.
Tuttavia, proprio perchè evento straordinario, la prudenza impone di astenersi dal ricollegare quest’orrore ai vari ambiti possibili fino a quando non si avrà qualche elemento conoscitivo in più.
Tanto premesso è evidente che, a livello mediatico, la coincidenza con il G8 dà a quest’attentato rilievo planetario e, quindi, sicuramente indebolisce l’immagine del paese a livello internazionale.
Tuttavia, diversamente da Aldo, sono sicuro che qualcuno abbia interesse ad indebolire la tenuta economica del paese, per inasprire, di riflesso, la crisi dell’Euro.
E la storia insegna che qualche volta si gioca, come dire, di sponda nel senso che per far fare qualcosa a qualcuno si colpisce qualcun’altro.
aldogiannuli
Al punto in cui siamo le ipotesi vanno vagliate tutte e quella che punta alla crisi dell’Euro non è certo la minore. Soltanto mi sembra difficile che questo possa essere fatto in questo momento da un soggetto di natura statale.
D’altra parte, se vogliamo che qualche dato venga fuori dobbiamo necessariamente fare ipootesi, anche azzardate -sapendo però che sono ipotesi e non certezze- èerchè questo è l’unico modo di “sondare” la realtà.
Ines
mi chiedevo se potesse essere un elemento utile e degno di considerazione, la notizia appresa qualche giorno fa sulla potenziale cessione da parte di un’azienda leader mondiale nel commercio dello zucchero della raffineria brindisina (condizione imposta dalla Commissione europea a garanzia di un’equa concorrenza e per concedere all’Italia maggiore potere di mercato in questo settore)
Leonardo Spagnoletti
D’altra parte la strage in una scuola ha un precedente: Beslan.
Le stragi così sono normalmente o di matrice fascista o di matrice islamico-mediorientale.
laura
scusate, ma già l’attentato ad Adinolfi solleva non pochi dubbi..sulla credibilità e il seguito che Monti avrebbe mi sento di esprimere forti perplessità e il voto ai grillini e l’anti-politica emergente le confermerebbero. La Cancellieri ha tentato di discreditare i NOTAV sull’onda emotiva dell’attentato ad Adinolfi. Quindi a me l’ipotesi avanzata da Annalisa, ovvero di un’operazione che mira a gettare il paese in uno stato di terrore, favorevole a far passare nuove misure anti-terrorismo che andrebbero a colpire tutt’altri obiettivi, appare assai credibile. E ora vi propongo un’altra ipotesi non avanzata da questo articolo. La Finmeccanica produce tecnologie militari per il controllo del territorio, questo la rende un obiettivo sensibile per chi, come Silvia Costa e Billy, anarchici, hanno denunciato l’uso di strumenti offensivi per il controllo della popolazione, strumenti promossi anche dall’IBM. Questo governo ha piazzato De Gennaro ai servizi, dopo aver promosso Mortola alla Polfer, quindi a mio avviso se da una parte ha assunto un atteggiamento di chiara provocazione verso le frange considerate eversive, ovvero l’estrema sinistra e i presunti anarco insurrezionalisti, dall’altra si è assicurato dei fidati esecutori di eventuali operazioni poco pulite. La vicenda del San Raffaele che vede implicati Don Verzé Pompa e Pollari tutti legati all’impero Fininvest non ricorda lo scandalo Murdoch? Perché hanno messo il segreto di stato sull’intera vicenda? E se ci fosse attualmente in Italia chi sta indagando sulla possibile estensione del fenomeno emerso da quella vicenda? Ovvero se ci fosse in Italia come in Inghilterra un sistema articolato che coinvolge apparati dello stato e dei servizi, medicina/psichiatria e media compresi (al San Paolo di Milano esiste una cellula del 41bis per esempio, su cui poco si sa) volti a disturbare e a neutralizzare possibili nemici interni secondo parametri da noi certamente non condivisibili, questo attentato non potrebbe essere un avvertimento ai magistrati che starebbero indagando sull’intera vicenda? I nuovi strumenti di controllo li ha imposti la NATO, Obama è stato contestato per la riforma sanitaria, che prevede la microchippatura della popolazione entro il 2013, ma non si capisce perché, benché si sia parlato della contestazione in Italia non ne abbiano precisato i motivi. In Italia chi era all’avanguardia nelle nanotecnologie è il San Raffaele. Nanotecnologie ad uso medico per il controllo remoto dei pazienti, ma anche militare…inoltre si sta diffondendo ovunque una presa di posizione critica verso la NATO, dai droni auto-pilotati al progetto dello scudo spaziale mai abbandonato, al preoccupante proliferare di nuove basi. Quella di Vicenza credo sia la punta di diamante per le nuove strategie di controllo del territorio e la guerra preventiva. Vicenza ospita anche la sede europea della polizia sovranazionale Eugendfor, già in servizio, anch’essa in ultima istanza legata alla NATO…ma ancora più inquietante è il progetto Africom che riguarda proprio Brindisi http://www.pugliantagonista.it/osservbalcanibr/mondo_usa_africom_1.htm…Puglia militarizzata e polizia europea con pieni poteri, immunità totale e tecnologie sofisticatissime prodotte anche da Finmeccanica, a Vicenza…Obama non è esattamente un anti-militarista e credo che uno scandalo che coinvolge direttamente la NATO perché certe tecnologie all’Europa le hanno imposte loro, non gli farebbe buon gioco. Che dice?
Gianluca
Prof. ma se fosse una strategia finanziaria per costringere a svendere il patrimonio italiano perchè questi soggetti non hanno messo su qualcosa di meglio, riducendosi a questo attentato così “straccione”?
aldogiannuli
Il committente, in questi casi, non indica concretamente nè obiettivi nè modalitò, ma si limita a commissionare una operazione di una certa portata, magari per il tramite di “organizzatori”. Questoi a loro volta scelgono gli esecutori cui lasciano la determinazione di mezzi e obiettivi. Dunque, la domanda potrebbeessere forulata così: ma perchè si sono affidati ad una banda di macellai così rozzi e poco professionali? Forse proprio perchè, proprio per questo, meno noti alle forze di polizia e, comunque, più facilmente “sganciabili” in caso di bisogno.
laura
dimenticavo questo link
http://www.aeronautica.difesa.it/Organizzazione/Reparti/Repartivolo/Pagine/36Stormo.aspx
Stefano Vallieri
Analisi lucidissima che mi trova assolutamente d’accordo… Io non voglio avventurarmi in considerazioni sull’attribuzione delle colpe…Se posso vorrei però permettermi una considerazione teorica…Infatti seppur mi trova d’accordo quando afferma che il governo Monti è ancora discretamente in sella e un fatto di questo genere non lo rafforza minimamente, vorrei sottolineare il fatto che lo stesso non si può dire del sistema politico italiano. Cerco di spiegarmi meglio. Lo Stato, comunque le cose siano andate, esce con un nemico sul piatto che gli consente di chiamare a raccolta la coscienza civile, si trova proiettato in uno scenario mediatico in cui cessa di essere il “cattivo”, il pubblicano senza cuore causa di suicidi di massa e può attivare le narrazioni tipiche della difesa dell’ordine costituito. Questo scenario, tra l’altro, è elettoralmente favorevole alla conservazione dello status quo e ai partiti tradizionali e sfavorevole a movimenti di protesta che stavano emergendo con decisione, partiti tradizionali in crollo verticale nel gradimento, che avranno ora occasione di riconquistare su un tema dove non vi sono trappole (la lotta alla mafia è un concetto politicamente non in discussione)qualche consenso. Strumentalizzazioni sono state fatte già nella giornata di oggi ripescando l’infelice uscita di Grillo di poche settimane fa. Lungi da me l’affermare che sia stato lo Stato a organizzare tutto il teatrino come in altre ben note occasioni..A prescindere da chi l’abbia compiuto, però, le cui motivazioni conosceremo solo quando e SE sapremo mai individuare i colpevoli, fino a quel momento possiamo solo constatare a chi “giova” questa tragedia…e sono sulla sua lunghezza d’onda quando afferma che anche la Mafia vera oggi ci ha solo perso.
Paolo
Ciao Aldo,
anch’io dopo avere appreso dell’attentato, sono rimasto tutto il giorno per così dire, con l’amaro in bocca; poco convinto dalle ipotesi fatte.
Anche a me le piste porposte (mafia/affiliate; anarchici; esaltati) non hanno convinto molto. Ma la tua ipotesi mi ha acceso una lampadina, soprattutto perchè non molto tempo fa sentivo parlare a “radio24” proprio dell’intenzione del Governo Monti di svendere la Finmeccanica…non sono nè uno storico nè un esperto di stragi, ma conosci la mia curiosità per i “misteri della storia”.
Permettimi di osservare, oltre a quanto già da te magistralmente espresso, che per essere un attentato di matrice mafiosa, a parte lo scarso interesse ad attirare nuovamente l’attenzione su di sè da parte delle varie “mafie”, ha troppo l’aspetto di qualcosa di troppo “costruito” con coincidenze di date e di luoghi troppo “ricercate”…in più preparato con mezzi e modi troppo “grossolani” ed imprecisi.
La mafia, purtroppo, proprio con gli attentati ai giudici Falcone e Borsellino e successivamente con le stragi del “terrorismo mafioso” di Roma, Milano e Firenze, hanno dimostrato che difficilmente se decidono di fare una strage, sbagliano.
Resta lo sconforto per la scelta dell’obbiettivo e per le persone colpite e per le loro famiglie.
Ciao e grazie.
Paolo
claudio
concordo pienamante con l’analisi di annalisa melandri,altra strage di stato ad effetto anestetico sulle misure del governo!
antonella
io vedo solo un po’ di attentati che sembrano tutti fatti ‘alla sanfasò’…senza precedenti accreditabili e riconoscibili…e un mediterraneo che conviene a molti di mettere in stato di allarme generalizzato. non da parte della criminalità organizzata di qualunque stampo, che non ha interesse a creare confusione. non ha senso neanche pensare alle BR o ad ‘anarchici’ informali o formalissimi ( che già …che autodefinizione è, ‘informali’? non riesco a immaginarmi una formazione anarchica bombarola o gambizzatrice, che riesca a definirsi da se stessa ‘informale’…) , nè pensare alla mafia ( almeno pare molto strano il mezzo ) .
ma apparire tutto e niente…ottiene perfettamente lo scopo di creare disagio , panico e confusione. paradossalmente sembrare dilettanti rende meglio che sembrare dei professionisti.
tuttavia il nesso speculazione-terrorismo, mi pare abbastanza azzardato. se si fanno G8 perchè una agenzia di rating declassa un paese, pare che ‘la speculazione’ abbia mezzi ben più efficaci r asettici di una bombola del gas col detonatore…
Alfonso Telve
La mafia ha già ucciso minori a Portella della Ginestra e a Firenze in via dei Georgofili, anche se con modalità completamente differenti..sempre difficile dire qualcosa in questi momenti specie con così pochi elementi..La costruzione rudimentale/artigianale dell’ordigno mi porta a pensare che la mafia, come la intendiamo tradizionalmente, non c’entri..un gruppo “minore” che vuole dare un messaggio colpendo la scuola, una scuola come tante come a dire “posso arrivare a colpire ovunque”..se nelle prossime 48 ore non ci sarà una svolta in termini di immagini dalle telecamere delle immediate adiacenze, rivendicazioni, testimoni, delatori, arriveremo a non sapere mai la verità e perché una ragazzina di 16 anni non aveva il diritto di andare a scuola…
aldogiannuli
a portella i minori furono colpiti nel mucchio ma non erano un obiettivo specidico, a via dei gergofili i morti furono accidentali, qui le ragazzine erano l’obiettivo specificamente cercato. C’è una bella differenza
Davide
Ho letto attentamente l’analisi che Lei ha fatto e devo dire che le argomentazioni che produce sono abbastanza convincenti. Il rammarico è la smania da parte dei media (ma non solo) con la quale si è voluto attribuire questa esplosione alla mafia. Salvo poi cercare di correggere parzialmente il tiro.
Tommaso Madia
L’ipotesi malavitosa b- è senz’altro la più razionale, ma mi lascia perplesso la tempistica. In un certo qual modo, in molti ce lo aspettavamo che succedesse qualcosa, soprattutto dopo l’attentato di Genova. A me questo evento sembra più la versione italiana dell’attentato dei “pazzi” alla scuola francese, in Norvegia e qualche anno fa a Madrid ed a Londra.
Capisco che ciò non giova al governo ed alle mafie e riduce ulteriolmente la credibilità italiana, però credo che ci sia qualcuno molto in alto e molto preoccupato che in Italia si cominci a delineare un nuovo protagonismo dei cittadini non nelle forme di movimenti nazi-fascisti, ma nelle forme di democrazia dal basso.
Riguardo le modalità assai strane, lei mi ha insegnato che c’è una moltitudine di gente che proprio questo studia, ovverosia come depistare
giammin
Appena sentita la notizia la prima cosa a cui ho pensato è una nuova strategia della tensione (avendo ancora in mente l’attentato ad Adinolfi) poi ragionandoci meglio ho scartato questa ipotesi perchè in questo periodo non credo (e spero) ci sia un “mastro burrattinaio” che ne abbia le possibilità. Sono daccordo con le tue riflessioni anche se credo vista la brutalità e l’inesperienza di chi ha piazzato e preparato l’ordigno che vada considerata la pista di un ennesimo Casseri/Breivik.
Giulio Merici
La prima cosa su cui ragionare è la portata emozionale di questo attentato. Oggi a Brescia lo si paragonava alla strage del 28 maggio, per gli effetti emotivi che suscita. Colpire una scuola è una barbarie molto evidente, forse troppo evidente. Pensavo a collegamenti con la gambizzazione di Genova:
1) Vicinanza con le elezioni amministrative.
2) Firma simbolicamente molto chiara in entrambi i casi. Quasi smaccata.
La pista affaristica mi sembra uno spunto molto interessante. Quella internazionale non la scarterei, anche in collegamento con la precedente. Mi chiedo, invece, se un gruppo malavitoso che vuole emergere possa aver interesse ad un massacro di studenti: forse bruci gli affari della concorrenza ma ti assicuri un terreno sociale ostile.
Aspettando altri elementi, grazie per le riflessioni.
Antonio
Anche a me,da meridionale,la pista mafiosa e’subito sembrata inconsistente.
Penso anche che se vuoi far sembrare l’Italia come il Messico ci sono tutta una serie di altre opzioni più semplici e più efficaci.
Continuare a fare ipotesi,finche non si avranno elementi più concreti,serve a non abbracciare subito una versione che successivamente potrebbe rivelarsi la più comoda per chi vuole confondere le idee.
giandavide
mah non sono molto convinto:
innanzitutto si tratta di un attentato non rivendicabile, le cui modalità di esecuzione hanno anche il pregio di rendere più difficilmente reperibili i mandanti. e quindi mi sembra prevedibile che nessuno rivendicherà nulla. per il resto mi sembra che qui nessuno abbia scritto del processo sulla trattativa stato-mafia, e della moglie di borsellino che vi deporrà. il fatto che abbiano fatto un attentato ad una scuola che deve il nome alla defunta moglie di falcone il giorno che deve passare la carovana della legalità credo che abbia dei riferimenti simbolici evidenti. insomma, chiamatemi fesso, ma io alla pista mafiosa un pò ci credo, dato che i riferimenti simbolici sono perfetti per comunicare alla moglie di borsellino che se non parla rimane viva, e gli argomenti contro mi sembrano poco consistenti: innanzitutto sul modus operandi e sulla rozzezza dell’attentato, che rendono tutto perfetto per non essere rivendicato e non perdere consenso. e poi, una volta assicurati che non sarà un delitto direttamente imputabile alla mafia, perchè i mafiosi si dovrebbero fare scrupoli nell’ammazzare una sedicenne? negate il fatto che abbiano sciolto nell’acido anche i bambini di 3 anni? pensate come grillo che la mafia non ammazza nessuno? se anche a publitalia hanno letto guy debord, perchè non lo dovrebbero aver letto anche i mafiosi, perchè non dovrebbero essere consapevoli che l’arma migliore che hanno a disposizione è quella di non fare capire una mazza di niente a nessuno (tranne a chi deve capire?) per quanto riguarda l’ansaldo l’analisi di aldo mi sembra convincente. ma che c’entra la scuola di brindisi con la credibilità internazionale dell’italia? se volevano continuare per quella strada potevano trovarsi decine di obiettivi economicamente più sensibili di una scuola estremamente periferica.
e non credo neanche al fatto che vogliano dimostrare che nessuno è al sicuro, neanche in provincia, dato che in questi casi prima si inizia con le metropoli, e poi si colpiscono le provincie, a meno di non volere comunicare che chi vive in provincia non sia al sicuro, chi vive in attico al centro si. infine riguardo alla strategia della tensione e alla militarizzazione dell’italia, continua a mancare una cosa: sempre la solita rivendicazione. mancando questa manca pure un obiettivo per la cosiddetta “azione di contrasto” da parte dello stato, dato che non c’è nessuno di preciso da contrastare. purtroppo è una condizione triste che tende a farci diventare tutti dei piccoli sherlock holmes, con il forte rischio di non azzeccarne una, ma dato che gli indizi più consistenti sono a livello simbolico, e visto che la mafia ha spesso utilizzato simbologie simili per dare dei messaggi attraverso i morti ammazzati (il cui fine peraltro è di essere compresi solo da parte degli interessati mentre gli altri non devono capirci nulla) e visto che in effetti c’è in ballo un processo sulla trattativa stato mafia, non capisco perchè ignorare la pista mafiosa. solo perchè non sono stati banali e prevedibili? questo per me è un pò come sottovalutare il nemico
margherita
l’analisi dell’attentato mi piace per lo stimolo che induce a pensare,non sono in grado di valutare le conseguense finanziarie di un attentato del genere in Italia però mi spaventa sempre la capacità di forze occulte di destabilizzare un Paese.Tutta la storia dello stragismo italiano non ha avuto mai rivendicazioni;le giovani colpite a Brindisi mi fanno pensare ai giovani uccisi da Breivik ……pur nella diversità del contesto resta l’analogia simbolica della gioventù presa come obiettivo.
Alessandra
Caro Aldo, puoi anche non pubblicare questo mio commento. son contenta che tu abbia postato subito qualcosa. bisogna che reagiamo, che ci facciamo sentire, che immettiamo almeno degli spunti di riflessione. la rete dà l’illusione che la gente (i ggiovani come diciamo sempre noi giornalisti) siano informati. Non sanno niente!!! ieri ne ho intervistato tre al presidio di piazza de ferrari per brindisi. uno ha detto che ”non va bene colpire gente che non c’entra niente”, come dire che se i malavitosi si sparano fra loro invece va bene. Un altro che ”sicuramente è una strage di mafia e siccome la mafia fa sempre una rivendicazione, adesso bisogna aspettare quella per aver chiaro il quadro”. Il primo ha 18 anni, il secondo 15. questa è l’Italia. ricominciamo a parlare della storia italiana dal ’65 a oggi!! qui servono delle iniezioni di storia contemporanea. Senza memoria non si riesce a interpretare il presente!!!
Quanto ai fatti mi viene anche in mente che a Genova stanno per eleggere un sindaco del centro sinistra legato a Sel. In Puglia c’è Vendola. qualcuno potrebbe anche essere interessato a non far risorgere una coalizione di centro-sinistra, dal compromesso storico ad altri episodi ne abbiamo viste tante. Certo tutta la svendita di Finmeccanica, le inchieste in corso con vertici aziendali coinvolti, insomma la tua teoria, tiene. ciao alessandra fava il manifesto
Gipsy
3 bombole di gas a Brindisi davanti ad una scuola di ragazzine. Se volevano fare una strage la facevano scoppiare alle 8,15 non alle 7,45. Perchè Brindisi?
Usano linviare i messaggi “dentro” le caratteristiche degli attentati.
3 bombole di gas a Brindisi.
Rigassificatore di Brindisi dei britannici bloccato da anni e SNAM rete gas data alla Cassa depositi e prestiti. L’attentato è un chiaro messaggio mafiioso delle multinazionali contro il Governo italiano che nazionalizza invece di vendere gli asset strategici. Anche Genova entra in questo schema.
Frank
Articolo interessante, mi permetto di fare notare però che la rozzezza dell’ordigno non qualifica e certifica al 100% chi lo ha assemblato, tutto sembra fatto per creare confusione e destabilizzazione, classico metodo attuato in passato in momenti cruciali per la politica nel nostro paese. Sbagliano Mentana o Vendola dicendo che questo è un atto terroristico di particolare e inedita efferatezza, forse dimenticano la strage della stazione di Bologna o quella del treno Italicus, dove indiscriminatamente si è colpito nel mucchio. Guardiamo cosa c’è intorno a questo frutto amaro, ballottaggi politici in primis, poi tensioni sociali contro le istituzioni, vedi assalti a Equitalia e proteste sempre piu accese per le condizioni di precarietà dilagante, in parlamento è in atto una guerra per imporre leggi severe contro la corruzione, guerra che delinea anche uno scontro tra stato e malaffare, è in gioco il potere di chi ha goduto in questi anni di privilegi illeciti alle spalle della nazione, per non parlare della crisi dei partiti messi a nudo di fronte agli scandali dei furti dei rimborsi elettorali, ecco in questo quadro nasce e si inserisce la “bomba” che puo servire forse non tanto a deviare l’attenzione tanto invece a buttare benzina sul fuoco di un calderone pronto ad esplodere completamente, chi ne abbia vantaggio da questo caos sarà indubbiamente chi ne prenderà le redini per controllarlo.
Stefano
Credo che la pista dei “giovanotti rampanti ” sia la più attendibile. Aldo dice che, se così fosse, avrebbero vita breve. E qui, nutro qualche dubbio: è finita l’epoca ( purtroppo o per fortuna ) della ” mafia col cervello ” – penso, per esempio, ai vari Tommaso Buscetta o Stefano Bontade – che con il loro carisma tenevano buoni animi indiscriminatamente omicidi. Che l’Italia, soprattutto il meridione, stia scivolando verso scenari sudamericani è verissimo, ma la colpa secondo me, ripeto, è da imputare a questi giovinastri allergici ai loro più o meno coetanei rappresentanti di legalità e di lotta ad ogni tipo di mafia. Un modo artigianale e rozzo per mettersi in evidenza e ristabilire un clima di terrore che noi ultra-quarantenni abbiamo vissuto ma che giovani come le vittime di questo schifoso attentato hanno letto solo sui libri. La cosa da fare è soltanto una: andare ad indagare tra le nuove leve della criminalità ( gente molto più pericolosa delle leve più anziane, perche senza cervello ). Sempre sperando che queste ” nuove leve ” siano raggiungibili a piedi,dato che scarseggia la benzina per le vetture delle forze dell’ordine!
Michele Maroni
Mi congratulo con l’autore dell’articolo,in quanto la sua analisi,nonostante i pochi dati concreti e le condizioni in cui è stata scritta,di una logica e di un onestà intellettuale molto solide.Colgo anche un rimprovero all’allarmiso complottista e/o speculativo,fondato più su un opinione personale che un analisi impersonale dei dati…Non per essere semplicista,ma per aggiungere un ulteriore pista che non mi sembra così assurda:se fosse semplicemente un pazzo maniaco,come i ragazzi della coulombine high school,o quello della strage di quest’estate in scandinavia?Se fosse solo l’opera di una persona deviata?Data l’apparente illogicità e la maniera grossolana in cui è stato effettuato questo attentato,sia nel modo che nei materiali?
Ettore Macchieraldo
L’ipotesi che fa Giannuli è molto simile a quella che facemmo noi allora giovani studenti con qualche vecchio dopo l’attentato al Pac a Milano (e gli altri correlati). Continuerei a indagarla. Certo anche il mitomane, ma colpisce la sequenza con Genova e la coincidenza con le amministrative
menici60d15
Terrorismo multipronged ?
Come il prof. Giannuli, davanti a questo fatto abbandono le remore metodologiche e dico anch’io la mia. Anzi, in parte l’avevo già detta::
21 novembre 2011 alle 08:48
C’è la possibilità che questo governo “Vaticano-Loggia Continua”, che dovrà raccogliere quanto Berlusconi ha seminato, si avvalga di un qualche ritorno del terrorismo? Come standard negativo dal quale trarre credibilità, legittimità e consenso:
http://menici60d15.wordpress.com/2011/04/21/i-magistrati-e-leffetto-bokassa/
(Blog di Aldo Giannuli – Commento al post “Due parole sul nuovo governo” del 21 nov 2011))
“Vedo che tra i compiti del ministero attualmente diretto da [Cancellieri] c’è anche questo, di educare il popolo ad accettare le ruberie, gli abusi, le frodi, le violenze “legali” dei poteri forti dell’economia; educarlo a convincersi che quelle dei banchieri o degli assicuratori non sono ingiustizie e soperchierie che il cittadino ha il diritto e il dovere di contrastare, ma una realtà immodificabile; che non accettare è vano e stolto, e può anche essere pericoloso per il cittadino, esponendolo a rappresaglie. Educare il popolo a credere che gli unici grandi attentatori alla convivenza civile e alla giustizia sono la mafia e il terrorismo. Questo caso di estorsione, piccolo, ma sfacciato quanto una richiesta di pizzo, è un esempio dell’applicazione del principio che il Ministero degli interni difende a mano armata, e promuove con una zelante attività “pedagogica”. (Email a un importante manager italiano, il giorno prima della bomba ai liceali a Brindisi).
D’altra parte, analisi di esperti, come Giannuli qui, e Comidad sulla gambizzazione dell’AD di Ansaldo nucleare (Attentati false flag, attentati true flag e attentati flagless, 5 mag 2012), indicano per questi attentati con la didascalia (pistola Tokarev, Scuola Morvillo Falcone) anche un’altra pista non così ovvia: quella della predazione del pesce grande a danno del pesce medio; ipotizzando scenari che hanno evidenti analogie con quello degli attentati che nei primi anni Novanta aiutarono la transizione politica voluta dai poteri extranazionali. Le due ipotesi non sono incompatibili: gli attentati potrebbero essere operazioni “multipronged”, cioè “a più punte” (come le punte di un forcone); mentre non si può dire nulla sugli esecutori materiali, sembra di intravedere alcuni dei rebbi, cioè della molteplicità dei fini.
1) Siamo ai tempi nei quali i barbari ci chiedono sempre più oro, e lo pesano con bilance truccate; non c’è da stupirsi che per prevenire o reprimere malcontento e esitazioni aggiungano all’altro piatto il peso della spada. Quindi, le solite bombe pedagogiche, rivolte a noi Ciccioformaggio, cioè al popolo che non ha il coraggio neppure di parlare, per spingerlo a stringersi spaventato, sottomesso e riconoscente alle istituzioni corrotte che lo derubano e lo vendono; e che lo proteggono dall’uomo nero: la mafia, il terrorismo politico, qualche spostato. Dopo l’eruzione esplosiva, parte come al solito la colata di retorica che spazzerà via qualsiasi reazione democratica seria.
2) Inoltre, un messaggio ai Manutengoli, cioè la classe dirigente, perché da un lato continuino imperterriti a salassarci per loro conto, ma dall’altro si accontentino della paga e delle commissioni, stiano al loro posto e cedano qualche altro osso. Due giorni prima della bomba a Brindisi c’è stata una reazione dell’ABI, con toni fermi che è insolito sentire da istituzioni italiane, all’attacco straniero contro le banche italiane, e la Consob ha convocato Moody’s. “Un’aggressione, “all’Italia, alle sue imprese, alle sue famiglie, ai suoi cittadini”, che conferma il ruolo di “destabilizzazione” delle agenzie di rating con i loro giudizi “parziali e contraddittori” “ (M. Meggiolaro, Il Fatto).
3) Con l’occasione, anche un messaggio contro le Impurità della magistratura, con un attentato pochi giorni prima della ricorrenza dell’assassinio a Capaci di un magistrato di eccezionale spessore. Un’intimidazione verso eventuali elementi che invece di servire i padroni del mondo vorrebbero fare i magistrati. Perché si fermino, o comunque non passi per la testa alla massa dei loro colleghi di imitarli, o di muovere qualche passo in quella direzione. A proposito di “anarchici informali”, una curiosità: tra le motivazioni del premio che l’FBI ha conferito a De Gennaro c’è quella di essere stato un “consigliere informale” degli ambasciatori USA in Italia.
Tragedia a Brindisi - Bombe di Stato - Page 3 - Il Forum ufficiale di Multiplayer.it, con discussioni, sondaggi e le ultime informazioni
[…] un po
Gennaro
Due parole hanno colpito la mia attenzione appena ho appreso dell’attentato: Brindisi e timer. Conclusione: non servira’ a niente, ma io una seria controllatina a Franco Freda la farei, al di la’ di chi o cosa sta dietro.
balans
Caro Aldo, la tua tesi è interessante ma credo troppo intelligente. Credo che quello che stiamo vivendo sia un copione già visto, uno scenario classico italiano (e ti garantisco che non credo affatto di essere un dietrologo). Quando un sistema di potere si avvia verso l’ultimo respiro (come avvenne nel 1992 per il pentapartito), durante il periodo di transizione scendono in campo “loschi figuri”, lo fanno con bombe, attentati e iniziative varie… Il loro vero obiettivo è quello di spaventare la gente, condizionare e indirizzare le scelte future per il timore che il nuovo potere non garantisca i loro interessi economici. Questi “figuri”non hanno un solo volto, un hanno un solo interesse, sono semplicemente organici ai poteri. Proprio per questo non si riesce mai a capire fino in fondo chi sono i veri mandanti. Se questa è l’analisi, significa che la sostanza di quello che sta accadendo è funzionale per il nuovo padrone che verrà, un padrone che dovrà operare in continuità con il passato… Avviso ai naviganti: vento forte da sud-est (grecale), mare mosso… Caro Montezemolo questa volta non sarà così facile sostituire Silvio e Umberto…
Andrea T
Premettendo che, come detto da molti, la cautela è d’obbligo, mi permetto di far notare che in un paese come l’Italia – dove, come oggi appare chiaro ed è affermato da una vasta letteratura, non è più possibile tracciare confini netti alle attività (intese proprio come attività di bilancio) della mafia – è ben possibile che si tratti di un gesto che comprende molte delle cose che sono state ipotizzate, in combinazione.
Certo, se le notizie delle ultime ore si dimostrassero vere, sembrerebbe che l’esecutore materiale sia un “Lee Harvey Oswald” da manuale: sufficientemente competente per poter preparare l’attentato in solitudine e sufficientemente disturbato per avere una logica perversa che faccia da movente.
Nino sottotesi
Scrivo adesso dopo la lettura dei giornali del giorno dopo dove si ventila di video dell’attentatore che ancora una volta si identifica come uno di quei “provvidenziali” pazzi isolati…ma allora questa come la mettiamo? stessa bomba (bombole) e stessa locazione (davanti un istituto):
http://www.casertace.net/index.php/cronaca/provincia/905-ordigno-davanti-all-istituto-alberghiero-di-castel-volturno-in-un-biglietto-le-minacce-di-un-gruppo-anarchico-le-foto-esclusive
vince dean
Condivido la sua analisi. Pienamente. Non sono però troppo convinto nel pensare che un tale gesto vada a vantaggio del governo.Tra un po’ di giorni,quando sarà più evidente che sarà difficile addossarle una paternità,sarà più semplice raggrupparla nel calderone contenente sia i fatti di Genova che le bombe contro equitalia.Per lo meno a livello emotivo(e lei mi insegna che è proprio lì che punta la strategia stragista,sull’emotività). Il cambiamento,incarnato dall’antipolica(movimento cinque stelle,liste civiche)finirà per essere indicato per lo meno come il “mandante morale” di questi fatti. Del resto è da un pò di giorni che si punta l’indice contro una possibile recrudescenza del terrorismo.Che puntualmente si è verificata. Da giorni sento utilizzare l’espressione “brodo culturale”(quasi fosse un ordine imposto,da qualche velina,l’utilizzazione di questa espressione). Non dimentichiamoci poi la tempistica. Adinolfi il giorno prima delle elezioni,Brindisi il giorno prima quello dei ballottaggi. La domanda da farsi forse è: chi ha avuto,questa volta,in appalto questa operazione?
Andrea T
Partiamo da alcuni dati di fatto.
1. Fin dallo sbarco degli americani, nel 1943, la mafia è stata un soggetto politico sicuramente in contatto con gli apparati (almeno quelli paralleli) in chiave anticomunista. E’ provato anche che sia stata in contatto con la politica (Lima e Andreotti, e non solo). E’ ragionevole ritenere che qualcuno, ancora oggi, goda dell’eredità di questi contatti o che, comunque, si sia sostituito ai referenti tradizionali.
2. Come già detto la mafia ha dovuto riciclare ingenti risorse, almeno dagli anni 70, e in questo Paese temo che lo abbia fatto infiltrando sistematicamente l’economia reale come un tumore da almeno trent’anni. Oggi è ragionevole ritenere che anche grandi gruppi (magari quotati in borsa) abbiano come azionista occulto la mafia.
3. Molti politici di lungo corso, in Italia – data anche l’incidenza che nell’economia italiana ha il settore pubblico (eni, finmeccanica, enel, ferrovie, poste e via dicendo) + fondazioni bancarie + cooperative, l’importanza del potere di blocco della burocrazia – si comportano spesso anche come promotori d’affari. Magari mescolando contropartite politiche con contropartite d’affari, in un groviglio che non è sempre facile districare come osservatori esterni. Soprattutto considerando anche che la stampa economica italiana – corrotta da conflitti d’interesse di ogni genere – certo non aiuta a farsi un quadro chiaro.
4 – In Italia c’è più di qualche partito che potremmo definire “di profitto e di governo”: Casini si è imparentato con Caltagirone, di Berlusconi non è neanche più necessario dire. Molti gruppi d’interesse che, oggi, hanno un’importanza centrale nella realtà dei rapporti di forza dell’economia italiana finanziano serenamente partiti politici (significativamente, rappresentando plasticamente il cortocircuito politica-settore pubblico-economia, i concessionari dello stato).
5. Alcune operazioni di finanza straordinaria – anche per la stravaganza del connubio, assolutamente inedito e impensabile qualche anno fa – stanno avendo luogo: mi viene in mente la fusione tra Unipol e Fonsai del gruppo Ligresti (in grave crisi e tenuto artificialmente in vita dalle banche)
6. In questo momento di incertezza e instabilità politica (che ricorda tanto gli anni ’90), dove le oligarchie partitiche sono in grave difetto di legittimazione popolare e rischiano di essere ridimensionate dal voto popolare (il terzo polo si è sfaldato e la strategia di alleanza col PD sembra messa in seria discussione), qualcuno potrebbe non riuscire a mantenere qualche promessa che ha fatto a qualcun’altro.
Negli anni ’90 si è ipotizzato che gli attentati del 92 fossero anche dei messaggi da qualcuno dall’interno delle istituzioni a qualcun altro sempre all’interno delle istituzioni: secondo molti indizi quest’ultimo sarebbe stato Andreotti.
Possibile che oggi ci sia uno scenario in qualche modo simile? Chi sarebbe l’odierno Andreotti?
Per adesso non è dato sapere ma, forse, il presidente del Copasir, Massimo D’alema – che conosce anche molto bene la Puglia, d’altronde il suo scagnozzo Latorre, che è originario di quelle zone è stato uno dei primi politici ad esprimere cordoglio alle vittime – potrebbe avere qualche elemento in più, rispetto a noi, per capire cosa bolle in pentola.
Gianmario Lucini
Non concordo con queste conclusioni e per molta parte nell’analisi. In ogni caso a mio avviso ogni conclusione porta alla pista mafiosa, o locale o di gruppi “neo” che vogliono subentrare alle cosche locali, pesentemente colpite dalla polizia appena 15 giorni or sono. In ogni caso di mafia si tratta, ossia di tre o più individui, come dice la legge, che si organizzano per trarre vantaggi nuocendo ad altri e usando per questo la violenza. NON è una tecnologia da principianti, ma un telecomando (come si è appurato) collegato a un innesco, fatto esplodere in quel momento perché lo si voleva far esplodere in quel momento, visto che chi lo ha azionato era presente e vedeva la scena coi suoi occhi (com’è stato appurato dalle telecamere di servizio poco lontane). Voleva uccidere in quel momento, non a caso, proprio quelle studentesse: non vedo altre spiegazioni. Se fosse stato solo un atto dimostrativo, avrebbero collegato tre bombole a un timer e fatte esplodere alle 5 del mattino, non alle 7:45. Volevano uccidere proprio quelle ragazze, perché provenienti da un Paese di mafia e contrarie alla mafia.
E’ un avvertimento alla scuola e alla sua attività antimafiosa.
Se non fosse così, oggi avremmo già il cadavere del “pazzo” attentatore, perché la mafia, pur decapitata nei suoi capi, come a Brindisi, non perde mai il controllo del territorio. Se lo perde, sifgnifica soltanto che un’altra cosca subentra.
Inoltre: la mafia ha sempre ucciso i ragazzini e le donne, da almeno trent’anni a questa parte, quando ha vinto l’ala militarista di Cosa Nostra e della ‘ndrangheta, con l’inizio dei commerci di armi e di droga. Prima era solo una illegalità rurale, con suo codice d’onore. Ha spiaccicato un bambino di tre anni al muro, con l’attentato al giudice Palermo, ha disciolto il figlio di un opentito nell’acido. A Fabrizia c’è una madre che non sa ancora che fine ha fatto il suo ragazzo di 17 anni. Quando la mafia spara, non si cura più se sono coinvolti ragazzini o no, da tempo.
Certo, la Mafia non ci guadagna nulla, da tutto questo, come dice Grillo. Ma “quale” mafia? La mafia non è un sistema gerarchico, ma una costellazione di poteri spesso in conflitto fra loro. Io credo che sia un fattaccio, questo, sfuggito alla logica dei capi e gestito, in assenza di essi che sono in carcere, da qualche luogotenente testa calda, che si è dimenticato degli effetti negativi, per la mafia, a seguito della Strage dei Georgofili, di Milano, ecc. Un fetente con la testa calda, che ha dato l’ordine. Oppure una cosca rivale, con un calcolo niente affatto sprovveduto. Ma per organizzare tutto questo, non poteva essere da solo e senza il consenso di tutta la cosca o di più cosche. Altrimenti a quest’ora sapremmo già chi è stato, perché la mafia, appunto, non ha nessun interesse ad addossarsi questo fatto per altri. Se invece lo ha fatto lei, cercherei di indagare meglio sui vantaggi che ne può avere, che certamente non sono così facili da individuare.
Forse dobbiamo soltanto aspettare qualche giorno e le cose si chiariranno.
E’ però importante reagire, subito, contro l’atto in sé, al di là di mafia o non mafia…
Luigi
L’attentato somiglia molto a quello di via Rasella . Azione dei partigiani condotta il 23 marzo 1944 a Roma …
aldogiannuli
cosa centra via Rasella scusi?
Luigi Presta
Il Vaticano può essere l’elemento “internazionale” coinvolto in questo attentato. Tenere presente che la UE fa rintoccare a morte le campane della cittadella, che sente la pressione costante di Bruxelles, da dove provengono oggi le ingiunzioni mosse dalle tesi luterane, questa volta rivestite di autorità politica ed economica. Ad esso interessa la dissoluzione e dell’Europa e dell’Italia, verso cui nutre un odio feroce covato secolarmente, dal Risorgimento, odio decifrato dal ghigno beffardo dei Bagnasco, dei Ruini. Dopo avere, con Wojtila, espugnato l’Italia, imponendole pesanti tributi e pubbliche umiliazioni, dopo aver violato tutte le leggi e tutti gli articoli della Costituzione italiana, il Vaticano, si, ha forte interesse nelle conseguenze di questo tipo di azioni e questa pista deve essere investigata.
pablita
Concordo pienamente con 2 ,tra le ipotesi esposte,molto plausibili.Una è la copertura dei traffici che da decenni si svolgono tra Brindisi e l’altra sponda.Traffici d’armi ,di uomini e di tant’altro.Traffici pilotati con l’appoggio di frange dei nostri apparati.Si sono rotti molti equilibri ed allora,per far entrare chi non c’era bisogna dare un segnale di forza.
Altra ipotesi è il volersi appropriare,in un momento di debolezza politica,dei gioielli di famiglia ad un valore stracciato.Questo è possibile ma occorre sempre un aiuto dall’interno.
Indi fa molto comodo che i cittadini la leggano come strage da attribuirsi alla “mafia”in generale.E se qualcuno avrà l’ardire di dubitare verrà tacciato di voler nascondere i veri responsabili
laura
Ma è lo stesso copione francese, stanno usando le stesse parole e gli stessi simboli che usarono nel 2008 per arrestare i giovani di Tarnac..”sono stati gli anarchici, il paese sta vivendo un momento di destabilizzazione e il partito comunista non è più quello di una volta”. Perché accettiamo certe tesi, “è un pazzo isolato” senza chiederci come possa succedere che un folle possa compiere un tale gesto. L’Europa e l’America, prima la seconda, da almeno una quindicina d’anni, la prima da meno di dieci, sta tornando alle terapie coercitive, agli elettroshock, insomma c’è una psichiatrizzazione del disagio sociale che coinvolge anche i bambini, a cui danno il Ritalin, per esempio. Le stragi che avete citato avvenute nelle scuole americane sono state compiute da ragazzi che avevano assunto quel medicinale e/o avevano una dipendenza da videogames (c’è una relazione alta una spanna redatta da psicologi e psichiatri americani sui danni cerebrali provocati da quei giochi quando il bambino/adolescente ci passa troppo tempo), insomma le cose non avvengono senza motivo, non esiste che un ragazzino o un estremista isolato si svegli al mattino e in preda ad un raptus commetta una strage! Non ci fossero queste ridicole attribuzioni a fantomatici gruppi eversivi anarchici, potremmo anche pensare che la finanza mondiale, chi spinge per un governo unico e per l’attuazione delle riforme che impoveriranno definitivamente questo paese non c’entri nulla, ma così…Visto che secondo me è tempo di venire allo scoperto perché davvero non abbiamo molto da nascondere, vi dico che sono un’anarchica e amministro un nodo di Indymedia, in questo momento quasi da sola, (a proposito cerchiamo collaboratori) Indymedia il sito di media attivisti che si trovava proprio di fronte alla Diaz e che in realtà era stato il vero obiettivo da colpire, i ragazzi della scuola li hanno massacrati per sfregio della democrazia e per dimostrare da che parte stava il potere. E’ successo anche a Milano, al San Paolo dopo l’uccisione di Dax. Pensate che qualcuno mi sia venuto a cercare per la vicenda di Adinolfi? Dove sono questi anarchici insurrezionalisti? Il tizio sospettato a Brindisi sarebbe uno (*) che soffre di manie di persecuzione, che “odia tutto e odia il mondo”. Gli anarchici amano l’umanità e odiano il potere, un anarchico non metterebbe mai a repentaglio la vita di giovani innocenti. Uno un po’ psicolabile viene notato se va a comprare 2 bombole del gas, viveva in una roulotte per caso? Anche Brevik lo fu, ma nessuno lo fermò. Ma l’avete visto sui giornali e poi al processo? Ma non vi sembra completamente contraffatto, non vi sembra un manichino, un essere completamente artificioso, per niente naturale? La strage di Toulouse, che non ha convinto nessuno, infatti Sarko è stato trombato alle elezioni (eh ci ha provato, ma i francesi certe pratiche le conoscono bene e semmai son gli americani ad averli copiati..) il pazzo isolato è stato ucciso con una messinscena veramente ridicola e tutti si aspettavano quella cosa, infatti ci sono state manifestazioni di protesta contro il governo, perché l’avrebbero potuto catturare vivo e perché non se ne può più di strategia della tensione. Ed è incredibile come la Francia dopo essere rientrata nella NATO abbia adottato metodologie di controllo sociale veramente da Stasi, la polizia ha il taser e un sacco di altre schifezze, è passato il braccialetto elettronico ecc. Qua in Italia che abbiamo più basi e il fiato sul collo da 65 anni, (oggi come primo ministro c’è un uomo che rappresenta la finanza globale, le multinazionali, le banche americane) Monti lo consideriamo “una buona cura”…ma stiamo bene? Se qualcuno tenta di tracciarne l’identikit passa per “complottista” ;o))) No, è lui che frequenta certa gente, e non potrebbe governare in Italia, lo disse Prodi non il mago Zurlino. Quando pubblicammo questo http://lombardia.indymedia.org/node/43001, l’articolo uscì dopo qualche giorno, personalmente non mi era mai successo, non dovevo pubblicarlo io, ma la persona che ci ha provato ha dovuto mollare e andare ad occuparsi di un altro sito che amministrava perché era stato oscurato e rischiava di perdere tutti i dati. Il Fatto quotidiano ha chiesto a Mario Monti di rendere conto all’Italia dei 3,4 miliardi regalati alla Stanley Morgan a gennaio…e perché mai se i parlamentari hanno approvato un trattato che impone il segreto sulle operazioni finanziarie e l’immunità totale su chi le effettua??? Insomma ce la potremmo anche fare a fermare questa gente, ma non so perché non riusciamo a cogliere i processi nel loro semplice divenire e tendiamo ad assecondare teorie inconsistenti con la scusa della presunta follia in cui sarebbe scivolata l’umanità…avvalorando così la necessità di proteggerci e di farci difendere da chi ci terrorizza. Oggi i processi li vediamo anche quando andiamo a prendere il caffé al bar, o in metropolitana o al lavoro, ma non ci rendiamo conto dell’idiozia dilagante che ci governa? La gente viene stirata sulle strisce pedonali, capita spesso, sappiamo che guidare con il cellulare in mano distrae ed è causa di incidenti, che facciamo, proponiamo sanzioni pesantissime per chi non si ferma sulle strisce? Mettiamo telecamere a prossimità delle strisce e togliamo la patente a chi non si ferma? No, togliamo le strisce…non è una barzelletta è una proposta avanzata da un consigliere, credo del PD a Torino!! Bene, e dopo tutto questo lunghissimo preambolo, scusate, ma vi devo buttare lì questa cosuccia che proprio carina e simpatica da udire non è…il magistrato Paolo Ferraro ha denunciato l’MK-Ultra in Italia, è un progetto che prevede sostanzialmente il controllo delle masse attraverso molte pratiche, alcune occulte. Torniamo alla strage di Brindisi, ma anche a quella di Oslo e di Tolosa, e forse anche all’attentato a Berlusconi ad opera di Tartaglia (è sparito tra l’altro) sto alludendo all’utilizzo di persone disturbate per il compimento di atti terroristici strumentali alla manipolazione delle masse. Signori, informatevi non è complottismo semmai è un complotto ai danni dell’umanità, sono metodi che gli americani hanno sperimentato in Vietnam, ma anche dopo… Peccato che il magistrato in questione sia andato a parlarne con quelli di FN perché la sinistra non l’ha ascoltato, era anche un giornalista del Manifesto (!) e che così facendo si è tagliato fuori da solo, è strano che nonostante la sua vastissima cultura, molto più ampia della mia, non abbia intuito ciò che Tiziano Terzani ha spiegato così bene. Ha preteso che la sinistra lo ascoltasse e comprendesse subito cose che il nostro cervello, se è SANO, tende ad occultare, soprattutto se non è in grado di intravvedere “la cura” ad una malattia così grande. Ovvero una volta che so che possono condizionare il mio cervello a distanza, come faccio a vivere serenamente e non nel terrore? Se non spiego che NON è vero che possono condizionarci il cervello e che noi possiamo reagire e ribaltare contro chi ci prova certi strumenti nessuno vorrà crederci, nemmeno di fronte a prove inconfutabili. Vedi riforma sanitaria di Obama e silenzio mediatico sulla questione. Certe cose non si combattono frontalmente, oggi la razionalità non basta a spiegare la realtà, perché non è tutto razionale ciò che abbiamo di fronte. Quindi una maestrina elementare anarchica e amministratrice di uno dei siti più controllati dalla polizia, in piena strategia della tensione, può permettersi di esprimere apertamente su una pagina fb certe opinioni, dando del delinquente a Mario Monti e delle strega malefica ipocrita e bugiarda alla Fornero, scrivere che la Cancellieri è uscita direttamente dalla sceneggiatura di Pasolini e che certamente la scritturerebbe per un Salò e le 120 giornate di Sodoma e Gomorra II. Insomma alimentare l’odio =verso le istituzioni. Può anche permettersi di rifiutarsi di dare le proprie generalità durante un controllo in manifestazione, andarsene senza essere fermata e poi pubblicare anche la testimonianza su indymedia, e ancora può permettersi di filmare e pubblicare le facce di chi si infila nelle manifestazioni per controllarci, Digos compresa. Perché alcuni ragazzi hanno subito arresti preventivi e io che, volendo, potrei svegliarmi domattina e pubblicare un sacco di fregnacce incitando i giovani alla ribellione, non ho mai ricevuto palesemente nessun tipo di denuncia o perquisizione, va bè m’è sparito l’hard disc esterno da casa, ma potrebbe essere stato un ladro, mica uno dei servizi…che fanno entrano a casa della maestrina di nascosto? No, dai, sarebbe troppo ridicolo…Ecco è questo che dovremmo fare, metterli in ridicolo, aprire gli occhi, riflettere a quello che ci circonda, tornare ad uno sguardo semplice sulle cose e renderci conto che sono più deboli di quel che appaiono. Che mi crediate o meno, lo sapete perché “non mi toccano, non mi denunciano, non ci hanno oscurato il sito”? Perché banalmente sono massoni, hanno un sistema mitologico e le loro azioni non sono condotte da un cervello puramente razionale, si avvalgono di rituali e di simbologie numeriche, credono di poter controllare i fenomeni naturali e anche quelli spirituali. Per combatterli non serve la violenza, serve appropriarsi di un sistema simbolico altrettanto forte, perché è questo che li spaventa e solo di fronte a questo si fermano. Lo so che state pensando che io sia folle, sono anche una donna e non mi chiamo Tiziano Terzani, però se avete notato in questi commenti chi ha espresso ipotesi più attendibili, a mio avviso, sono proprio le donne! Come mai? Forse perché le donne hanno una capacità intuitiva maggiore rispetto agli uomini e d’istinto stiamo capendo che c’è un livello non razionale di lettura della realtà che ci circonda. Questa notte prima di andare a dormire ho preso un foglio bianco e ho scritto Melissa Bassi, con margherite vere, fiori secchi che avevo in una ciotola, la sera pratico 20minuti di meditazione e invio pensieri positivi al pianeta e all’umanità, questo foglietto l’ho messo vicino a un simbolo antichissimo che uso per la meditazione (quel simbolo ho scoperto che i massoni lo usano ma è leggermente modificato o ribaltato, sinceramente non mi è venuta voglia di approfondire :o)) Sapete che utilizziamo solo una piccola parte delle nostre facoltà mentali, sapete cos’è la fisica quantistica, sapete che è una scienza e il nostro cervello cambia frequenza nel momento in cui cambiamo il modo di pensare? Di Tiziano Terzani vi fidate? Dai, fidatevi! http://www.youtube.com/watch?v=e_RH9qSYeWU&feature=related –
questo invece è un mio video spiritoso sull’iconografia cattolica a al passo con lo spread http://www.youtube.com/watch?v=nRLA72lML1c …ispirata al presepe galleggiante in ticinese…Gesù bambino buttato in cortile, ma che messaggio volevano far passare??? che dobbiamo abituarci all’idea di poter finire per strada?
:o) ‘sti burloni!
Annalisa Melandri
Via Rasella????
figuredisfondo
io propendo per un gruppo di cazzoni con risentimenti personali qualcuna delle ragazzine della scuola… in sostanza un femminicidio
MARCO
Le mafie hanno sempre stupito per la loro versatilità e adattabilità. Dunque il filone stragista ci sta tutto. E che le mafie vogliono svolgere un ruolo in questa fase di nuova e più turbolenta transizione (verso non si sa che cosa) tenendo conto che per me non c’è mai stata una “seconda Repubblica”, penso siamo alla putrefazione della prima. In questo marcescenza generale della politica e delle istituzioni le mafie danno un segnale di potenza. Anche loro sanno che tutto non passa per l’economia. La storia dell’artificiere dietro l’angolo e le info contrastanti sui telecomandi (uno a distanza e l’altro ambientale, fanno pensare al depistaggio per far si che anche su sta vicenda non si sappia nulla. Rimango dell’idea che se si mette un ordigno davanti a una scuola intitolata alla moglie di Giovanni Falcone, con vicino Camera del Lavoro e Tribunale la storia si ripete. Strage di Stato, la mente e il braccio una mafia. Importa poco quale. L’importante che il messaggio arrivi forte e chiaro con la scia di sangue a suggellarne l’efficacia.
AndrewMcNab
Ciao a tutti,
sono stato a Brindisi sabato durante la manifestazione e ci sono state tante cose che non quadravano incominciando dalla quantità di politici presenti, alcuni dei quali totalmente fuori luogo come Buttiglione, Stefano o la Capone, non menzionando il Vescovo, il cui discorso è stato fortunatamente bloccato da alcuni ragazzi perché iniziava a diventare eccessivo nei toni usati (parole del tipo “corpo dilaniato, carbonizzato, letto di morte” ) che hanno solo gettato nell’isteria gli amici di scuola della povera Melissa. Direi che l’ipotesi del diversivo possa essere particolarmente interessante. Si pensi che le forze dell’ordine brindisine, polizia, carabinieri e guardia di finanza, sono state, ovviamente, quasi totalmente “prese” da questo tragico evento, lasciando, per un tempo significativo scoperta la città. Perché non pensare ad un filone criminale internazionale proveniente dall’estero (per le ragioni ottimamente espresse da aldo) che in quel giorno potesse avere l’interesse di generare quello stato di cose in una città di passaggio come Brindisi?
silvia
non sono esperta in questioni di Stato e politiche…..ma questo attentato non è per nulla chiaro….la mafia non ha nulla da guadagnare da un gesto simile…ne l’altra criminalità locale perchè tutta la regione sarà ora sotto sorveglianza stretta e questo alla malavita di qualsiasi genere non porta alcun beneficio. Contro dei ragazzi poi…..mi è suonato strano sentire i messaggi dei politici di cordoglio…sembravano fotocopiati, tutti uguali e che richiamavano all’unità del paese….la sensazione è tanto quella di un depistaggio, togliere l’attenzione verso il governo e il mondo politico da tempo sotto accusa. Sarebbe tremendo, ma la storia ci ha insegnato che gli stati e i servizi segreti sono capaci di tutto se si ritengono in pericolo…..
Lo shock di Brindisi | Informare per Resistere
[…] quella di Brindisi. Che poteva essere ancora piu’ sanguinosa, stante a cio’ che sostiene Aldo Giannuli, che di stragi se ne intende. Un atto di shock. Volto a scioccare l’opinione pubblica italiana. […]
Lo shock di Brindisi | FiascoJob Blog
[…] di Brindisi. Che poteva essere ancora piu’ sanguinosa, stante a cio’ che sostiene Aldo Giannuli, che di stragi se ne intende. Un atto di shock. Volto a scioccare l’opinione pubblica […]
fourfive19
Andrea T. dice:
“Negli anni ‘90 si è ipotizzato che gli attentati del 92 fossero anche dei messaggi da qualcuno dall’interno delle istituzioni a qualcun altro sempre all’interno delle istituzioni: secondo molti indizi quest’ultimo sarebbe stato Andreotti.
Possibile che oggi ci sia uno scenario in qualche modo simile? Chi sarebbe l’odierno Andreotti?”
Infatti, lo sanno anche i muri che la Strage di Capaci è stata voluta da chi aveva un chiaro interesse ad impedire che Andreotti venisse eletto Presidente della Repubblica.
L’attentato a Giovanni Falcone (sotto forma di strage eclatante) serviva non solo a lanciare un segnale a Giulio Andreotti (che infatti fu l’evento che lo indusse a ritirarsi dalla corsa per la presidenza della repubblica), ma anche a scongiurare l’elezione di Falcone a Procuratore Nazionale Antimafia (al posto del quale venne eletto dal CSM il Magistrato-Massone Bruno Siclari) Coincidenze?
Eugen Galasso(el gato)
Aldo Giannuli è storico e studioso serio, di cui da sempre apprezzo equilibro, “mente fredda”, ma mai “fredda neutralità” atarattica. ANche ora la sua posizione mi sembra seria, suscettibile di errori e revisioni, di conferme e/o falsificazioni(lo schema popperiano, comunque, qualche merito lo avrà). Un solo appunto: conosco abbastanza da vicino la realtà colombiana, avendo sposato una ragazza colombiana, essendo stato in Colombia, conoscendo i miei parenti acquisiti di colà. Ora:Giannuli virgoletta giustamente”colombiana”, società di tipo c.etc.Il problema è che esistono realtà non meno terribili(il Messico, per es., in certe sue regioni o meglio stati, vari stati africani ma anche asiatici), dove non critico Giannuli, ma mi permetto solo un appunto. La Colombia, certo, è una società ancora oligarchica, squassata dalla lotta tra una FARC che più che voler cambiare l’esistente si sostiene attivamente e fattivamente con il narcotraffico e un conservatorismo di Stato imbelle e nefasto. Detto questo, temo che il “lettore medio”(categoria astratta e forse inesistente, lo so)italiano possa non capire o emblematizzare la Colombia come la realtà peggiore al e del mondo. Rinnovando la stima a Giannuli, saluto e attendo lumi ulteriori. El Gato(Eugen Galasso)
aldogiannuli
Appunto giusto ed accettato. Io usavo l’espressione colombiana fra virgolette per riferirmi nion tanto alla realtà effettiva di quel paese quanto all’immagine corrente sulla stampa; peerò mi rendo conto che la cosa può dare adito ad equivoci e me ne scuso
Eugen Galasso(el gato)
In effetti non era un appunto a Giannuli, ma a come tutti noi (a iniziare da me, ovviamente)usiamo immagini”emblematiche”e magari”emblematizzanti”che però rischiano di creare confusione in chi non ha il tempo e/o la possibilità di documentarsi. Ringrazio Aldo per il chiarimento ulteriore e la chiarezza e al tempo stesso la”complessità”(necessaria) feconda delle sue argomentazioni. Spiegazioni semplici e semplicistiche vengono propintate ad ogni pié sospinto; indagare invece cause e concause è altra cosa, ben più importante. El Gato
Brindisi. Tre giorni di analisi deliranti alla ricerca di un `mi piace` – www.terrelibere.org | NUOVA RESISTENZA
[…] Giannulli la chiave interpretativa va ricercata in disegni occulti miranti la cessione in blocco di grossi […]