La strategia di Renzi.
La linea scelta dal Pd di dichiararsi all’Opposizione quando ancora non ci sia nessun governo (come dire “Ci opponiamo a prescindere”) può sembrare priva di senso, ma un senso lo ha, magari molto rischioso ma non per questo irrazionale. Ovviamente il regista è l’intramontabile segretario che ha fatto finta di dimettersi, Matteo Renzi.
Il calcolo è questo: questa mano tocca a loro e M5s e Lega devono allearsi, beninteso, non per un governo di transizione di 4 mesi per poi andare al voto, ma per un governo di lunga durata, magari non per tutta la legislatura, ma almeno sino alle europee. I due contraenti sarebbero condannati a contrastarsi ogni giorno, anche per rispondere alle richieste delle rispettive basi elettorali, in più si bloccherebbero a vicenda: dove trovare i soldi per la flat tax, per il reddito di cittadinanza, per l’abolizione della Fornero? E con l’Europa che preme alle spalle? Massimo Giannini di Repubblica dice che si potrebbero servire “assaggini” dell’una cosa e dell’altra, tanto per dare la sensazione che si stia procedendo su quella strada, ma con la situazione dei conti pubblici e con la pressione europea alle spalle, altro che assaggini! Non ci sono le risorse neppure per un aperitivo.
Nel frattempo, il Pd monopolizzerebbe l’opposizione (Forza Italia è in liquidazione, FdI e Leu contano quanto il due di coppe quando la briscola è spade, dunque sarebbe il Pd (o quel che ne deriverà dopo una qualche operazione di maquillage) a riscuotere il malcontento, iniziando la risalita.
Piano che ha una sua logica, non c’è che dire. Ma che non fa i conti con alcuni ostacoli. In primo luogo, non è detto che il partito resti unito su questa linea e una rottura potrebbe ridurre quel che resta ad un partito ad una cifra. Poi, se il governo Lega-5s dovesse farsi solo per fare una nuova legge elettorale e poi andare al voto, per il Pd il rischio sarebbe quello di restare “asfaltato” ne plebiscito fra Salvini e Di Maio e proprio questo rischio potrebbe spingere ad una scissione. Poi c’è la questione dei tempi: un anno potrebbe essere troppo poco per una solida inversione di tendenza, ma due o tre anni potrebbero essere sufficienti alla nascita di altri partiti che taglierebbero la strada al disegno renziano. Vero è che Renzi potrebbe puntare proprio su questo per infilarsi e rimescolare tutto, ma rRenzi è una prima donna che non si adatta ruoli da comprimario o da boce di fila, ma non è detto che altri siano disposti a subirlo. D’altra parte, può accadere che Lega e 5 stelle deludano i rispettivi elettorati, ma non è molto probabile che i delusi tornino a votare per il Pd: quei voti sono persi per sempre.
Poi c’è sempre il rischio che possa partire un “rompete le righe” fra quanti non credono più in un Pd competitivo per vincere.
Insomma: un disegno politico che ha una sua logica ma poche possibilità di riuscita. Questo, però, non vuol dire che la scelta di una inedita Grande Coalizione fra Lega e 5s sia conveniente per i due: alleare i due competitori principali è spesso ragione di logoramento per entrambi, soprattutto quando si tratti di partiti che si propongono come alternativa al sistema.
Aldo Giannuli
aldo giannuli, pd, renzi, strategia di renzi
Donato Clerici
Ma prof. non aveva detto che i voti persi dal PD renziano erano persi per sempre o per lungo, molto lungo, tempo ? In sostanza se i due colonnelli si logorano nel giro di un anno, allora si torna a votare PD? Mah….
Aldo S. Giannuli
quei voti sono al 90% persi per il Pd e lo penso ancora, ma restando da solo all’opposizione qualcosa potrebbe raschiare sul fondo del barile magari dall’astensione, da Neu, dai cenrristi… Nulla che possa risollevare il Pd ma abbastanza per mettere nei pasticci gli altri
Roberto B.
L’ho già scritto e lo ripeto adesso: Gentiloni ce lo terremo per parecchio.
Esaminiamo le possibilità:
1) un governo tecnico stile Monti stavolta farebbe davvero scendere in piazza gli italiani e, fortunatamente, Mattarella non è Napolitano.
2) Un governo Lega-M5S (con Berlusconi e la sua corte dietro le quinte), è improponibile per entrambi, per i motivi così ben spiegati da Giannuli.
3) Un governo M5S-PD falcidierebbe il Movimento alle prossime elezioni. E all’atto pratico sarebbe una convivenza impossibile, a meno di una scissione del PD che certo non converrebbe al PD stesso. O vogliamo immaginare una convivenza M5S con Renzi e la sua corte?
4) un governo di scopo, tipo rifare un’ennesima nuova legge elettorale, significherebbe passare i prossimi due-tre anni a vederli litigare in TV, ognuno preoccupato di non farsi fregare; e comunque, nel caso, presieduto da chi?
Resta una sola possibilità: un governo di unità nazionale, PD-Centrodestra, che metterebbe automaticamente il M5S all’opposizione, ed è quello che secondo me Mattarella proporrà in alternativa a nuove elezioni, che nessuno vuole davvero (fatto salvo forse Salvini).
E chi potrebbe essere il PdC? Certo non Renzi, tantomeno Salvini, magari potrebbe proporsi quel vecchio megalomane di Berlusconi se riesce a farsi riconoscere eleggibile. Ma con quali possibilità?
Non rimane che Gentiloni, ma non è detto che debba necessariamente ricevere l’incarico ufficiale; siamo in una situazione di stallo, per cui aumma, aumma, si continuerà così con un PdC ed un governo dimissionari, ma che continueranno a gestire l’ordinario e lo straordinario ed a governare all’ombra di un Nazareno non dichiarato.
Conviene a tutti, sotto sotto forse anche al M5S; il PD di Renzi continuerebbe a stare in sella, un Berlusconi rinato e ringalluzzito a giocare al grande manovratore, Salvini li terrà per le palle entrambi nella parte dell’ago della bilancia.
Quanto al M5S, non potendo governare e cercare di realizzare il suo programma, potrà almeno fare della buona opposizione senza imbastardirsi in strane alchimie, che è proprio quello che il Movimento ha sempre detto di non voler fare.
Allora ditelo
Il mVs sembra un po’ “surgelato” nell’attesa della congiuntura planetaria giusta mentre il PD sembra quasi ispirarsi agli “streaming” del 2013.
Dicono che l’imitazione sia la miglior lusinga
https://www.youtube.com/watch?v=lI1bbrxdccA
PS: C’è sempre il rischio che un “plebiscito” forzato possa essere considerato negativamente anche se i favoriti potrebbero riuscire a cantarsela e suonarsela senza che i votanti percepiscano alcuna stonatura.
Gaz
ACME NEWS
I gigliati più vicini al neo segretario in pectore, Matteo Renzi, alla lettura dell’articolo hanno iniziato a chiedersi se non sia meglio puntare sul tandem degli ex segretari in pectore, ovvero i Laqualunque Bros.
Matteo, stai tranquillo.
Così recitava il telegramma fatto pervenire al segretario ombra-penombra-in pectore da Portofino, il quale ritiene che male che vada, può sempre affidarsi ai buoni consigli di Macron.
Intanto si registra che dalla sede centrale del Partito di Destra è partito ordini di acquisto massicci di cornetti, peperoncino, aglio, prezzemolo e finocchio.
Si sospetta che le alte sfere piddine abbiano invitato il cuoco stellato Cannavacciolo per la serie TV “partiti da incubo”.
Gaz
Si sospetta che le alte sfere piddine abbiano invitato il cuoco stellato Cannavacciolo per la serie TV “partiti da incubo”. ACME NEWS 4 aprile 9:14
****
Paolo Mieli sul Corriere del 5 aprile:
“Più resistente e puntuale di qualsiasi altra sitcom, da una trentina d’anni va in onda su tutte le reti della nostra tv, a qualsiasi ora del giorno e della notte, «Le baruffe piddine». Il serial fece in tempo, sul finire degli anni Ottanta, a sintonizzarsi con l’ultima stagione del Pci; poi ha mutato parte del nome ogni volta che è cambiata la denominazione del principale partito della sinistra italiana. Ma il copione è sempre rimasto su per giù lo stesso: discussioni ai confini del surreale tra attori (per giunta non pagati) che si accapigliano su cose spesso senza senso.”
****
Paolo Mieli si legge le ACME NEWS ??
🙂
K
La vera protezione è in Gesù. Perché la nostra vita è eterna. Gesù è la Via, la Verità e la Vita. Chi crede in me non morrà in eterno disse Gesù. Ed allora, che paura abbiamo se sappiamo che ritorneremo tutti a casa dal Padre Nostro?
La paura è per i non-credenti, coloro che sono già dei cadaveri viventi nell’anima. L’amore ed i precetti insegnati da Gesù, sono la vera strada per la salvezza e per l’eternità.
Aldo S. Giannuli
non so cosa c’entri ma io sono rispettoso di tutte le opinioni che non offendano gli altri
Gaz
@k
nolite iudicare, et non iudicabimini, fu detto.
Caterina R.
Sono d’accordo con te. È tutto scritto nella Sacra Bibbia, noi dobbiamo solo pregare, pregare, pregare. Tutto ciò che è scritto nell’Apocalisse di Giovanni si sta avverando. Satana è il principe di questo mondo, non dimentichiamolo. Pregherò per il professore Giannuli e per tutti i miei ed i suoi cari. Giorni molto dolorosi sono all’orizzonte.
“E le fu data una bocca che proferiva parole arroganti e bestemmie e le fu data potestà di agire per quarantadue mesi. Ed essa apri la bocca per bestemmiare contro Dio, per bestemmiare il suo nome e il suo tabernacolo e quelli che abitano nel cielo.” (Apocalisse 13:5-6)
Non è difficile capire che in questi versetti si sta parlando di THERESA MAY, ovvero l’Anticristo che vuole dichiarare la guerra alla Santa Russia del Presidente Putin. Vi chiedo di pregare per la pace.
Gaz
Date a Dio quel che è di Dio, date a Cesare quel che è di Cesare.
Qui ci si occupa di Cesare … e con una libertà che in pochi altri posti c’è.
Tenerone Dolcissimo
Giusto.
Ma non pensi che uno che si ritrova Gentiloni presidente del consiglio ricorra alla preghiera????
E la preghiera in questo caso diventa quindi atto politico.
RIBADISCO: gentiloni è peggio di renzi perché renzi ha tradito l’Italia per interesse, mentre gentiloni è un traditore per conformazione mentale e, quindi, tradisce anche senza guadagnarci niente. Anzi penso che pagherebbe di tasca sua per tradire.
Libero Ferrari
Penso che la partita vera sia tutta da giocarsi nella prossima legislatura ormai, salvo imprevisti e imprevedibili sviluppi. Ciò non significa che la presente sia irrilevante per il futuro rapporto di forze parlamentari Anzi, credo che proprio da adesso alla conclusione, a breve termine immagino, della legislatura avverrà l’investitura del prossimo leader di un decennio sta a vedere come sapranno muoversi i due più probabili candidati: Di Maio e Salvini. Nessuno può sperare di attuare adesso significativamente qualcosa del proprio programma elettorale; nessuno può sperare di elidere il serbatoio elettorale dell’altro a proprio vantaggio: è necessario spartirsi ulteriormente quello degli altri partiti che non se lo lasceranno divorare senza colpo ferire. Se fu possibile una maggioranza del Nazareno, come non potrà darsi un’opposizione del Nazareno? La vedrei come molto più temibile. Se poi ci si metteranno anche i poteri forti europei, il gioco sarà quasi fatto. Già ci sono segnali più che allarmanti; veri o presunti. Ci dicono, infatti: il disavanzo è in crescita a causa del salvataggio delle banche, la perenne crisi dell’Inps è acutizzata dall’introduzione del Rei, Onu e Israele sembravano aver già deciso di incubare i profughi in Italia, gli sconfinamenti d’oltralpe definiscono bene il peso del Paese come stato sovrano. Tutti segnali che, come tali, offrono messaggi eloquenti a chiunque….. Pure io credo che un nuovo governo Monti non sia più possibile; a patto che non venga sbandierato come tale. Mi sembra che pure Berlusconi abbia introdotto, quasi “en passant” il nome del fido Tajani (oggi fido in europa, intendo). In fondo basta poco per scuotere bene il sistema italiano: 4-5 importanti delocalizzazioni, 3-4 grossi fallimenti (come sta l’Alitalia? e l’ILVA? Marchionne dicono sia avvilito), un paio di esclusioni dai G-6/7/8, un’onda anomala di migranti cacciati a forza sulle spiagge italiane (vivi o morti non importa), un’improvvisa visibilità del sistema mafia-camorra.’ndrangheta…. e la crisi è servita su un piatto d’argento. Tanto più grave perchè in controtendenza. Se Di Maio saprà coltivarsi alcuni dei partini che oggi non contano nulla ma che domani potranno essergli alleati, rifacendosi la verginità o promuovendosi come immacolati (Leu, Potpop, ecc…), saprebbe infliggere colpi mortali al forzato alleato leghista, alle prese con una lealtà di coalizione soffocante e con guai finanziari solo accennati in questi giorni. Renzi e Berlusconi hanno troppo da perdere in un’opposizione ad oltranza: se il M5S è bravo, fra un anno e mezzo fa il botto alle elezioni.
tonino b
@ Libero,
penso tu abbia ragione tranne sull’ipotesi che alle prossime elezioni m5s “fa il botto…”!!!
di tutto il discorso, lo dico anche al Prof. Aldo, si dimentica che:
il “rosatellum” é stato votato da pd, fi e lega;
i capo della destra si é candidato in calabria – che strano – ostentando nella mano sinistra il rosario e nella destra la bibbia. qualcuno sa dirmi se questo sia un messaggio ai “poteri forti” che dominano a quelle latitudini?
ora forse sarà più chiaro a chi spera in un cambiamento che questo stivale non potrà mai cambiare ammenoche non si faccia come han fatto i cubani quando si son liberato dalla corruzione e da zio tom…!
saluti
Aldo S. Giannuli
non dimentico affatto chi votò il Rosatellum
Gaz
L’ingegneria costituzionale a spizzichi e bocconi produce dei Frankenstein
Libero Ferrari
Sì vero, giusto. Dimenticavo la penosissima scena del rosario: nemmeno i dc degli anni ’50. A tal proposito: nulla si sente tra M5S e santa romana Chiesa: non è che la cosa mi lasci del tutto tranquillo.
Roberto B.
Tutto abbastanza ragionevole e in parte condivisibile.
Ma io non vedo più questa strada così spianata ai maneggi dell’Europa della Merkel/ Macron ed ai cosiddetti “poteri forti”.
Il giochetto è riuscito con la Grecia, che poco contava in Europa e nel mondo in generale.
Riprovarci con l’Italia è tutt altra cosa; se cade l’Italia, l’Europa si sfascia, senza se e senza ma. E non solo l’Europa.
Paradossalmente, l’enorme debito pubblico la mette al riparo da certi scherzetti; è come per le banche, che fanno fallire il piccolo imprenditore al minimo accenno di insolvenza, ma si guardano bene dal farlo con i grossi debitori, pena perdere tutto il credito e ritrovarsi con un bel buco in bilancio.
Di questo proprio i tedeschi (e non solo), si rendono conto e pare che qualcuno, in Germania e non solo, stia cercando il modo di far uscire l’Italia dall’euro: vaneggiamenti. In carcere ci sono due tipi di reclusi: i carcerati e le guardie.
Si mettano l’animo in pace; se vogliono togliere l’euro all’Italia, devono toglierlo di mezzo del tutto e tornare alle monete nazionali, facendo a ritroso lo stesso percorso culminato con l’entrata in vigore della moneta unica.
Tra l’altro, nessuno ormai parla più dei Paesi che ancora non hanno adottato l’euro; specie dopo la Brexit, è risibile pensare che qualcun altro voglia farsi rinchiudere in quella Vergine di Norimberga che sono stati capaci di creare i signori di Bruxelles, con la complicità dei governi nazionali, ad iniziare dal nostro.
Libero Ferrari
L’Italia è il parco-giochi dei paesi occidentali dal almeno 60 anni, la villa comunale dell’Europa dove portare a spasso i cagnolini senza nemmeno curarsi di raccoglierne gli escrementi. Perché proprio adesso dovrebbero interrompere i loro amusements? Ma il guaio dell’Italia è la sua classe politica che, da sempre, non ha avuto una vera autonomia strategica perché non aveva un reale obiettivo da perseguire. Tutti hanno dimostrato di avere un prezzo. Stiamo celebrando il 40.mo anniversario dell’uccisione dell’unico che aveva davvero provato a rendere il nostro Paese protagonista ed autonomo. Provi ad immaginare lo stato d’animo dei governi di Inghilterra, Francia e Germani se un paese come l’Italia avesse un’azione autonoma nella politica e nell’economia; e provi ad immaginare le economie di quei Paesi se l’Italia avesse un debito pubblico minimo. Ha detto bene: l’Italia non è la Grecia.
Roberto B.
l’Italia non è la Grecia e forse bisognerebbe prendere atto che la situazione politica italiana è cambiata.
Ammesso e non concesso che Di Maio sia il dittatore/decisore che qualcuno crede (ivi compreso il prof), farlo fuori non servirebbe a nulla: il nuovo Parlamento non è più così malleabile.
Bisognerebbe far nascere una dittatura stile colonnelli greci, ma le stesse regole europee non lo permetterebbero.
Tenerone Dolcissimo
Vero ma solo parzialmente
Un tempo c’era gente come Moro e Enrico Mattei
Li vogliamo paragonare a gentiloni????
Mattei si è fatto ammazzare per difendere l’autonomia nazionale
Signore perdonami per avere criticato Andreotti e Fanfani e Rumor IN QUEGLI ANNI (che ora so essere stati) FELICI.
Mea culpa, mea culpa, mea maxima culpa.
Mi pento, mi pento, mi pento.
A Monti. Gentiloni et Renzi libera nos domine
napalm51
Il Pd con Renzi e la sua cricca in un paio di tornate scompaiono o al massimo resteranno con un milione massimo 2 milioni di voti irriducibili, ma a quel punto tutta la nomenclatura si sarà riciclata o nel M5S, LEGA, FI, altri da comparire. Quello si resterebbero con un bel patrimonio immobiliare, ma la lega delle coop dove muoverà i quali sono allergici a personaggi che promuovono il solipsismo culturale.
Il risultato del PD nel futuro sarà quello delle prossime europee un paio di milioni in calo, il conto delle percentuali non ha molto senso poiché l’affluenza è molto incostante secondo le tornate
Silvano
Grande stima per il suo pensiero. Adoro quest’uomo. Pranzo pagato se passi da Milano. Un caro affettuoso saluto da Silvano Sartori 3398066212
Primo Emendamento
A volte Renzi ricorda il cinese che aspetta, immobile, sulle rive del fiume, il cadavere del nemico… Ma la strategia attendista non sempre paga in politica: https://www.primoemendamento.it/2018/03/28/l-immobilismo-di-renzi-e-del-pd/