La sinistra europea festeggia ad Atene! Foto Gallery dalla Grecia
Di nuovo un sincero ringraziamento a Jacopo Custodi per la bella gallery da Atene e per la corrispondenza preziosa. Speriamo sia davvero un passaggio importante per la sinistra e la democrazia! A.G.
ATENE – Ieri sera il centro elettorale di Syriza era gremito di persone: oltre ai greci vi erano numerosissimi sostenitori europei e giornalisti di ogni continente, tutti con lo sguardo rivolto verso il grande schermo che mostrava i risultati in diretta, via via che procedeva lo scrutinamento.
La sala era piena e le casse alternavano canzoni popolari greche, Bella Ciao, Bandiera Rossa, i Clash e John Lennon. Poi, verso le 23, quando i risultati iniziavano ormai ad essere chiari, con Syriza otto punti percentuale davanti a Nea Dimokratia, migliaia di persone si sono riversate davanti all’Università di Atene per assistere al discorso di Tsipras.
“La Grecia ha deciso di abbandonare l’austerità dopo cinque anni di umiliazione” ha affermato il leader davanti a una folla di sostenitori euforici per la vittoria.
Syriza non ha raggiunto la fatidica soglia di 151 seggi che gli avrebbe permesso di controllare la maggioranza del parlamento e governare da sola, ma è andata comunque meglio dei pronostici, totalizzando 149 seggi. Adesso Tsipras ha tre giorni per formare un nuovo governo, ma sembra sarà un’operazione non troppo complessa, dato che i potenziali alleati in parlamento sono più di uno.
Per una analisi sulle possibili mosse di un futuro governo Tsipras, consigliamo la lettura dell’intervista a Matteo Pucciarelli e della riflessione di Aldo Giannuli, entrambe pubblicate su questo blog.
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Nella gallery, alcune foto della giornata di ieri, durante il conteggio dei voti nel centro elettorale del partito in Piazza Klafthmonos – a pochi minuti dalla famosa piazza Syntagma, centro delle proteste degli ultimi anni e sede del parlamento greco – e nel successivo comizio di Tsipras nella vicina Università di Atene.
da Atene, @JacopoCustodi
elezioni grecia, europa, matteo pucciarelli, syntagma, syriza, tsipras, università di atene
Junius
Ma dove è la Sinistra?
http://www.stampalibera.com/?a=28017
Gherardo Maffei
Ogni popolo ha alla fine ciò che si merita. I compagni greci scaricano le proprie colpe sulla Germania,pretendono che siano i risparmiatori tedeschi a pagare i propri obbrobri economici. Un paese di evasori fiscali, di baby pensionati, di corrotti e corruttori, di malavitosi, di impiegati statali, che campano da parassiti, abbronzati e in attesa che arrivano i turisti, devono recitare solamente il “mea culpa”. Ora dovremmo pagare noi italiani i quaranta miliardi di euro che abbiamo sborsato, per un paese che ricorda molto il nord Africa e non l’Europa. Piuttosto dico io , qualche “sinistro” italiota che esulta per la vittoria del demagogo comunista, non riesce a scorgere molte similitudini con l’Italia? Il fallimento epocale dei “sinistri” a livello mondiale, non ha evidentemente nulla insegnato a costoro. In un dibattito televisvo un pennivendolo greco ha preteso dal collega tedesco, il pagamento dei danni da loro provocati durante il secondo conflitto mondiale. Costui ha dimenticato di aggiungere che i tedeschi accorsero in soccorso degli italiani, che stavano per essere ributtati in mare, nel vano tentativo di “spezzare le reni ai greci”. Quindi i primi a pagare i danni di guerra dovremmo essere noi italiani e non i tedeschi.
Mario
Carissimo Gherardo, tu li chiami ancora sinistri? Aspetta 3/4 mesi e poi ti accorgerai anche te che Tsipras sta alla Grecia come Renzi sta all’Italia. Non esite più nulla dei concetti sx e dx esiste solo il tuo, il mio culo e quello di 450 milioni di cittadini europei e meglio ancora di circa 7,5 miliardi di esseri umani che popolano la terra. Chi decide non è ne di dx ne di sx di queste cose non gliene può fregare un C…., ma la convenienza di mettere gli uni e gli altri in due o più recinti è da sempre una delle forme di potere più efficaci dalla notte dei tempi. Tranquillo nessuno farà concessioni a Tsipras e tanto meno alla Grecia e quindi ai greci. Riporto queste parole che sono l’essenza della storia che si sta scrivendo da anni in questo paese ed oggi siamo siamo all’epilogo!
Così il comico Dario Vergassola commenta il patto sulle riforme, il patto del Nazareno tra Silvio Berlusconi e Matteo Renzi. “Ho firmato l’appello del Fatto Quotidiano perché queste larghe intese sono diverse da prima. Adesso le riforme le fanno in due. Mentre uno ti infila il cetriolo, l’altro ti tiene fermo”.
Cordiali saluti.
Gherardo Maffei
Egregio Mario, tu dimentichi le differenze antropologiche che esistono tra i bipedi umani. Sono d’accordo con te, destra sinistra, sono delle forme di semi paresi mentali. Poi ritenere che i popoli siano i protagonisti della storia è pura illusione, così pure il regime democratico, da tutti invocato, è solo una maschera prediletta dal capitalismo da rapina che oggi regge le sorti del pianeta. Ma tornando ai bipedi umani il paragone tra i greci (comprese le genti che vivono al sud del vecchio continente) e i popoli nordici, non regge. Perfino un “sinistro” come Stalin ad esempio, riconobbe la grandezza storica del popolo germanico, affermando che ” gli Hitler passano il popolo tedesco rimane”. Non scordiamoci che la defunta DDR (Germania comunista) seppe far funzionare perfino il comunismo, raggiungendo da un paese devastato dalla guerra che era, il primato a livello di vita all’interno del blocco sovietico.Come non bastasse è trascorso qualche decennio e l’ex DDR è stata parificata alla consorella. Da noi in Italia la “questione meridionale” è quasi un secolo che si trascina, senza mai vedere una concreta soluzione, se non per le varie organizzazioni criminali, che imperano e imperversano. No i bipedi umani non sono tutti uguali!
NoliMeFrangereColeos
Madonna che palle quelli che hanno sempre capito tutto meglio degli altri.
E Grillo è un gatekeeper, e il Papa è al servizio del male, e le palle di Menelik.
Io dico che L’elezione di Tsipras è il primo piccolo ma importantissimo passo verso un grande cambiamento non solo politico ma di mentalità nei popoli.