La scontata vittoria di Macron.

Direi che, date le premesse per cui questi erano i due candidati, è andata nel migliore dei modi: la fascista ha perso e male, lo stoccafisso ha vinto ma con un bel po’ di astensioni e schede bianche, il che vuol dire che nessuno dei due ha “sfondato”. Ora la partita è alle politiche.

La Le Pen partiva dai 7.678.491 voti del primo turno cui di aggiungeva il 1.695.000 dei sovranisti, per un totale di 9.373.491 voti teorici.

Macron partiva dagli 8.656.346 del primo turno cui si aggiungevano i 7.212.995 di Fillon ed i 2.291.288 dei socialisti per un totale di 18.160.629 voti teorici.

I votanti del primo turno sono stati 36.054.394.

Stando ai primi dati, tenuto conto del calo dell’affluenza a circa il 75%, e facendo la proiezione sulle percentuali, la Le Pen dovrebbe aver ottenuto intorno agli 11 milioni di voti e Macron intorno ai 21 milioni.

Tenendo conto che in Francia di solito al secondo turno vota più gente del primo, questa volta potrebbe esserci stato un flusso incrociato fra quanti hanno votato al primo turno (ad esempio i sostenitori di Melenchon, dei candidati di minori di sinistra e qualche frazione di gollisti e socialisti (ed un flusso in entrata di quelli che tradizionalmente votano solo al secondo turni.

Quindi la Le Pen prende circa 2 milioni in poi, presumibilmente raccolti fra i gaullisti di destra, l’elettorato di alcuni dei candidati minori e qualcosa dei flussi in entrata dall’astensione. Mentre Macron ne aggiunge circa 3 milioni, presi in parte fra i candidati minori e una parte minoritaria deo sostenitori di Melenchon , ma soprattutto fra gli astenuto dei primo turno.

Primo dato politico: il cordone sanitario antifascista ha tenuto e questo è una cosa assolutamente positiva. Certo, il fascismo della Le Pen è molto annacquato, ma il significato simbolico di uno sdoganamento di un candidato fascista, per quanto nero pallido, avrebbe avuto effetti che sarebbero andati ben al di là, provocando una ondata europea che avrebbe rivitalizzato aree ben più estremiste del Fn francese, (mai fare questi esprimenti di sdoganamento con i fascisti!).

Ma allora dobbiamo tenerci l’Euro? Assolutamente no, e infatti si riprende a fare la battaglia sull’Euro già della politiche, peraltro ripeto una cosa che ho già detto: l’Euro non frana se un “euroscettico” vince da qualche parte, ma crolla per le sue oggettive contraddizioni interne. Se poi l’occasione sarà un referendum come quello della brexit, la vittoria di un “populista” in uno dei paesi più importanti del continente, oppure il default di un paio di piccoli paesi o di uno importante, o perchè il negoziato per la nuova Europa a due velocità di impantana dal nascere o altro ancora non è importante, sarà solo l’occasione. Quello che conta sono i grandi processi che vanno avanti sia che vogliamo che se non vogliamo. E poi, questo non era un referendum sull’Euro ( nel qual caso non avrei avuto alcun imbarazzo a sostenere che si dovesse confluire con il Fn nel voto contro l’Euro), ma una consultazione politica generale, nella quale occorre tener presenti le dinamiche complessive.

Secondo dato politico generale: quello eletto è un presidente debolissimo, sia perché palesemente manca delle qualità che si richiedono ad un Presidente in un momento così difficile, sia perché non ha un vero e proprio partito alle spalle e già alle legislative fra qualche settimana, si vedrà. La cosa più probabile è che debba varare una coalizione con socialisti e gollisti che traballerà ad ogni stormir di vento. Faccio una scommessa: la sua popolarità crollerà in pochi mesi, meno di quelli che hanno travolto prima Sarkozy e dopo Hollande. Anzi, scommetto che Macron riuscirà nella difficile impresa di far rimpiangere Hollande.

Terzo: il polo di sinistra tiene e si differenzia dai suoi confinanti moderati. E qui c’è un discorso che dobbiamo fare. La cosiddetta sinistra riformista (che fa solo riforme antipopolari), prima fa porcherie indicibili tutte nel segno del più bieco liberismo, poi, quando si arriva ai duelli con la destra, ricorre alla sinistra radicale il nome del voto utile: votami perché altrimenti vince quello che è più cattivo. Questo giochino è stato usato troppe volte e non funziona più: date le scelte fatte, non sono alleati possibili e non sono neppure il meno peggio, sono nemici esattamente come gli altri. Se lo mettano bene in testa gli “amici” dell’internazionale socialista e non facciano più conto su alcun salvataggio.

Aldo Giannuli

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Aldo Giannuli

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Comments (107)

  • “.. palesemente manca delle qualità che si richiedono ad un Presidente in un momento così difficile.”
    Giannuli.
    Ma chi se ne importa. Le elezioni si fanno per eleggere il più bello, il più fotoigienico.
    Vive le president charmant !
    Fosse stato per eleggere un vero Presidente al primo turno i francesi mica avrebbero mandato avanti questo stoccafisso di seconda scelta.
    Come altri hanno già osservato, si meritano Franzuà Macron e quello hanno.

  • Sfortunatamente, e non per mancare di rispetto, quando inevitabilmente crolla l’euro noi che non abbiamo le natiche al Caldo saremo ridotti in irreversibile miseria. Si scatena la guerra tra poveri e solo la destra propone una alternativa. Come al solito la sinistra non ha ricette. Noi miserabili non possiamo aspettare. Una sinistra senza bussola che non osteggia il liberismo e il cosmopolitismo libera spazio alla destra. La sconfitta della destra sociale in Francia avvilisce ogni speranza di riscatto. Finisce male.

    • Esattamente!

      La ricetta fallimentare della sinistra è aspettare – beati loro che si possono permettere di aspettare mentre le classi subalterne vengono macellate – che l’euro crolli per “le sue contraddizioni oggettive”.

      La prassi organizzativa di opposizione VISIBILE all’Unione europea (che viene impunemente chiamata “Europa”) viene lasciata alle destre nazionaliste e xenofobe (che, tuttavia, sulla sovranità e l’indipendenza dell’ordinamento politico nazionale dall’ordine sovranazionale dei mercati hanno al 100% ragione).

      L’asinistra ha paura di esporsi sulla battaglia patriottica e sovranista per timore del giudizio dei più ottusi e dogmatici militanti “internazionalisti” (chi se ne importa se il periodico di quell’associazione di fascisti chiamata ANPI si chiama Patria Indipendente).

      Purtroppo, quando l’euro crollerà per le suo contraddizioni oggettive (sempre che ci controlla i mezzi d’informazione e di produzione non trovi il modo di tenerlo in vita con un’agonia lenta e infinita delle classi che la sinistra dovrebbe rappresentare) sul campo ci sarà solo la destra fascista ad avere un minimo di credibilità.

  • Massì. Aspettiamo che la Grecia fallisca, con corollario di morti per fame. O che venga delocalizzato qualche altro milione di posti di lavoro. Perché noi, nel nostro salottino di casa, belli tranquilli, dall’euro ci vogliamo uscire, ma solo con chi ci piace, tanto non c’è fretta. Un bel governo della Casaleggio & Associati (citofonare Verhofstad), che ci porta la Trojka in casa, è comunque meglio. Oppure quei morti di sonno, la cui unica aspirazione è di poter portate l’acqua con le orecchie al Pd (attenzione alla scorzetta di limone, ragazzi).

  • Ricetta per un piatto di Le Penn all’arrabiata.
    Rosso: tanto peperonicino e tre pelati;
    bianco: 1 spicchio d’aglio e 70 grami di penne fatte in casa;
    blu: una foglia di cavolo blu.
    Mettere il tutto nell’urna e cuocere a fuoco lento per quindici giorni.
    Servire con un filo d’olio.

  • Tenerone Dolcissimo

    Caro Giannuli, sì continuiamo a combattere contro l’Euro, ma ora il nemico ha guadagnato posizioni e ci minaccia dall’alto.
    Ho l’impressione che a sinistra molti -a cominciare dai sostenitori di Macron- avranno un brutto risveglio

    • il nemico non ha guadagnato proprio niente: questo è un cretino che crollerà nei sondaggi in meno tempo di Hollande

    • Intanto l’asse Germania /Francia ..è già pronto per far schiattare l’Italia. Quanto ci scomettete che questi riescono a mandarci la Troika/commissariamento ..ma che strana la visita di Soros a Junker prima e subito dopo a Gentiloni..con l’intento di “investire” in Italia e altro ancora (il tema del colloquio non è stato reso pubblico ) . E la “fake” agenzia di Rating Fitch (Fake come le altre due: tutti lo sanno , però il mercato si adegua alle loro indicazioni sempre e comunque ) ci ha declassati a “quasi spazzatura”..equivale a dire che spingono da molteplici fronti per creare il terreno (se possono ) per un eventuale commissariamento: in quel caso inizia l’operazione “Grecia” in Italia (equivale a dire che cercheranno di portarci via il piu possibile: poi possiamo pure andarcene dall’euro..perché l’euro comunque si sfalderà questo lo sanno tutti ) Inutile dire chè è il sistema euro che ci pone in queste condizioni. L’Italia “nonostante tutto” ha i fondamenti sani:…riesce a far un buon export (nonostante l’euro ) e fa stranamente “avanzo primario” da venti anni. Un paese con i fondamentali sani…portato alla rovina dagli euristi : —>> esseri schifosi.

      Avete notato il discorso di Macron? appena entrato si è inserito l’inno europeo e solo dopo quello francese ..come dire prima l’Europa e poi le realtà anzionali (cioè: prima la Merkel e poi il resto ) ed il macron ha parlato su un podio ove dietro primeggiava la piramide. (si dirà argomenti da complottisti: dico io—>> si è vero…ma non credo che la scenografia sia stata preparata in quel modo “per caso ” pura coincidenza: no no..da sempre è il loro modo di procedere e di firmarsi cioè come dire : è tutto opera nostra . Quelli di sinistra che hanno votato Macron –tantissimi– avranno modo di sentirsi imbecilli (va be che certa sinistra il quantum di imbecillità ..non lo percepiscono più , fa ormai parte della loro struttura ) . Nostalgia per la fascistella Le Pen.

  • Tenerone Dolcissimo

    Tanto per cominciare cominciamo a capire con chi abbiamo a che fare e considerate che alcune cose che afferma questo psicologo io le avevo dette già tempo fa e senza essere un tecnico della psiche, ma uno che sposa una donna di 24 anni piu’ anziana ha molti e gravi problemi e se è stato messo al posto di presidente uno psicopatico una ragione ci deve essere.

    MACRON E’ PERICOLOSO
    https://www.youtube.com/watch?v=sWMuwfwjI_c

    E ci dicevano che Berlusconi era malato
    Come si diceva da militare DORMI PREOCCUPATO

    • Idea !
      Donald e Brigitte posso fare coppia, in modo che Emmanuel e Melania …
      Si aggiustano due coppie !
      E tutti vissero felici e contenti .. senza leggere i libertini francesi, Guy de Maupassant ancor meno, e non parliamo dei film di Pierino !
      Sordi chiamava una delle sue prime donne “Ah Vecchia” …
      Ma questo è un gallo cedrone ….

  • C’è un quarto punto importante: il voto etnico. Il FN sta sempre più diventando il partito dei francesi, mentre i non-europei, soprattutto gli islamici e gli ‘africani neri’ votano per qualunque altro partito che sostiene i loro interessi: sostituzione, sussidi, immigrazione sbagliata ecc. Si spera che la dirigenza abbia capito che con una politica/campagna elettorale all’ “acqua di rose” si perde. Sul tema dell’identità e della sostituzione non ci possono essere compromessi, al massimo ci potrebbe essere una coalizione a due con il FN partito di maggioranza relativa. Con queste percentuali alle prossime elezioni parlamentari il FN prenderà finalmente molti più seggi che in passato, nonostante il sistema maggioritario introdotto per bloccarne l’ascesa.

    • scusa ma gli algerini nati in francia e cittadini francesi, figli di algerini cittadini francesi, nati in francia, ffli di algerini emigrati settanta anni fa, cosa sono? bisogna buttare a mare anche quelli?

  • L’osservazione non è particolarmente originale, ma merita per il suo carattere politico di essere formulata.
    L’europeista convinto di questa Europa Macron ha attraversato le piazza del Louvre al suono delle note dell’Inno alla Gioia del Tedesco Beethoven senza pronuciare parola, non certo perchè ne manchi la traduzione in francese, ma semplicemente perchè non lo conosce, non lo sa.
    Se questo è un europeista convinto ?!
    Invece la Marsigliese, composta dall’italiano Viotti, è stata cantata dai supporters di ambo gli schieramenti.
    In pratica l’Europa ha un inno privo di parole. Pochi stati di recente indipendenza sono al pari …
    Al posto di Macron avrebbe potuto essere occupato da qualsiasi altro candidato, senza mutare la figuraccia rimediata.
    Vogliamo continuare così con la Babele del multilinguismo ?
    C’è sotto un problema linguistico europeo non risolto.

        • che si traduce: parlo in francese perché sono indispettito e vendicativo in quanto gli inglesi ci hanno dato un calcio nel sedere!!!

          —-

          E’ ovvio che l’Inglese è la seconda lingua predominante nel mondo Europa compresa…e se spazio ad una lingua comune bisogna dare non è che a quella Inglese (per ovvie ragioni ).

          Junker farebbe bene a bere meno vino.

          • @Paolo.
            Il link riportato da foriato su Junker dimostra quanto politica sia la questione linguistica.
            Certo ha degli aspetti culturali e storici, ma non sono i soli.
            E’ una questione fin troppo importante per essere affidata a Junker, questo si.
            Come delle auto se ne occupano ingegneri, fisici e medici strutturati, così della questione linguistica se ne dovrebberro occupare i linguisti, cui però ora manca la strutturazione politica.

        • In tutto il mondo la lingua corrente per le comunicazioni scientifiche e per le transazini commerciali e’ l’inglese!!!!oltreché la lingua usata nei consessi internazionali di vario tipo: politico, economico, etc etc e in tutta Europa non di madre lingua inglese è piena di scuole di inglese in ogni città …e la lingua internazionale ormai è stabilmente l’inglese..e quale lingua si adotterà ? il francese? il tedesco? l la gente soprattutto i teen agers non si metteranno mai a studiare con foga come “di primaria importanza ” ne l’una ne l’altra. Povero junker alcolizzato e povera disgraziata UE…destinata ad un forse tragico (purtroppo per noi ) fallimento.( Proprio da questi “dispettucci ” alla Junker & animali similari si percepisce che nella costruzione dei futuri impossibili Stati Uniti d’Europa non c’ “”storia””. Progetto fallimentare. Se non fossero i disgraziati che sono e non fosse fallimentare alla radice il proposito progetto “”SU d’ E”” ..con la Brexit non avrebbero comunque messo in discussione la lingua Inglese perché è ormai quella che ha preso radice in Europa e nel mondo ed è un trend irreversibile . Dei volgari e pericolosi (purtroppo ) imbecilli. Ulteriore dimostrazione del deleterio europeismo.

    • C’è sotto un problema linguistico europeo non risolto.(Gaz)
      ——
      —–

      e come lo si risolve? non certamente in due settimane. tutta la fascia nord europea è praticamente bilingue (io parlo inglese..ovunque sia andato in nord europa non ho mai avuto problemi a comunicare con gli under 45 enni ..tutti parlano inglese e lo parlano anche bene )..la fascia meridionale …è lontano anni luce dal parlare Inglese come seconda lingua..chi lo parla non lo parla bene in linea generale e rispetto alla popolazione sono sempre troppo pochi. ..per rendere la fascia europea meridionale bilingue o meglio che riesca a pararlo in modo decente.. ci vuole qualche decennio posto che devono cambiar metodo di insegnamento nelle scuole ed iniziare l’inglese dalle prime elementari . Ma non è problema di semplice soluzione …ci vogliono tempi lunghi .

      • sin dalla prima elementare dovrebbero iniziare a dare imput in inglese…e dare più ore scolastiche per la lingua inglese ..alle medie lettura dei giornali in inglese, conversazione , etc etc con un pressing intensivo e costante …(mettere ai primi posti come importanza scolastica l’inglese ). Solo cosi si avranno risultati.
        Altre soluzioni non ce ne sono.

      • @Tenerone e Paolo.
        Le lingue non sono qualcosa di fisso e immutabile.
        Fatte le debite proporzioni, problemi simili se li sono posti Dante, Boccaccio, Bembo, Parini, Manzoni, ma anche Shakespeare, Cervantes, Milton, e ci ha messo lo zampino persino Churchill …
        In un paio di settimane non si risolve molto, ma non è mai abbastanza tardi per parlarne in temini che vanno fuori dagli schemi del passato.
        L’inglese non è più lingua comunitaria.
        Il tedesco è parlato solo in centro Europa e non è tra le prime lingue parlate nel mondo.
        Vogliamo un esempio delle conseguenze del multilinguismo? Lo stoccafisso vanesio gigliato non ha perso occasione di festeggiare il Victor Day insieme al commisario Clouseau. In una Europa che condivide gli stessi valori democratici, quanto meno ci dovrebbe essere una giornata unica per festeggiare lo stesso avvenimento, o se vogliamo giornate diverse, dovrebbero avere lo stesso riferimento valoriale scevro da nazionalismi e rievocazioni di un passato bellico sempre più lontano, visto che Vanesio si proclama a parole europeista. Diversamente quelle manifestazioni svolgono una funzione contraria ai soliti cattivoni di ieri come di oggi, cioè tedeschi ed italiani. In altri termini si usa un evento storico come di merce di scambio politico.
        Finchè ci saranno italiani, tedeschi, francesi … ci sarà chi vive di rendita delle guerre civili europee.

        • L’inglese non è più lingua comunitaria. (Gaz)

          —–
          —-

          no no…affatto…possono adottare una lingue diversa per gli incontri istituzionali (diomstrandosi quel che sono: dei pericolosi imbecilli…il brexit non avrebbe dovuto far mettere in discussione l’ingles perché è una lingua cha va oltre ma molto oltre il contesto UE..e di cui non se ne puo far più a meno) ma non possono eliminare l’inglese. Il volerlo mettere in discussione è la ulteriore spia della loro imbecillità (e pericolosità ). L’inglese è la seconda lingua dei paesi della fascia nord (lo parlano praticamente tutti gli under 45..io viaggiando in nord europa non ho MAi avuto problemi a comunicare ovunque…) ed è ormai la più insegnata (e anhe parlata ) nella fascia sud europea. Un trend che non può essere interrotto…per “dispetto” (perché di questo si tratta e la dice lunga in senso negativo di chi sono veramente “quelli là ” ) . L’inglese è votato ad essere la seconda lingua d’Europa e del mondo .

          • @ Paolo e Allora Ditelo.
            Bisogna intendersi sui termini. L’inglese dei Canterbury Tales non è quello di Orgoglio e Pregiudizio e non è quello di oggi. Nessuno mena scandalo se noi leggiamo le traduzioni in italiano corrente di Guicciardini, però Dante va letto in italiano trecentesco … ovviamente.
            Ribadisco che il problema è prima di tutto di opzione politica. Magari ci fosse stata una forza economica che avesse disseminato i germi di una lingua comune !
            Personalmente ritengo secondario una opzione linguistica, piuttosto che un’altra esistente o un’altra ex novo: l’importante è che se ne parli e sia presa una decisione condivisa.
            Mi toccherà imparare il francese o lo spagnolo? Sono pronto.
            Nel momento in cui i linguisti avranno il mandato politico per lavorare sulla lingua europea, il latino non potrà essere trascurato. Certo che oggi nessuno comprende il latino di Seneca, ma il latino non è solo quello.
            Di sicuro non guardo all’esperanto, che di politico non ha nulla e ancor meno economico.
            In altri termini, il pensiero non è di tipo archeologico, ma guarda al futuro, all’incontro tra politica, economia e sapienza linguistica.
            Oggi è un mondo che in Europa non c’è.
            Una simile contaminazione è possibile?
            L’inglese è per modo di dire una lingua germanica … a volte è più latina dell’italiano.
            Il Professor Giannuli ci ricorda che l’ebraico moderno è stato un esperimento linguistico culturale, politico ed economico voluto e realizzato.
            @ foriato. Trump che cancella lo spagnolo dall’ufficilità è unignorante e alquanto sciocco, perchè alle prossime elezioni i voti degli ispanici saranno per i democratici.
            §§§
            Lasciando da parte i piani altri della politica di questa bruttura che è l’Europa Unita, sto cercando di dire che l’Europa la si può cercare anche dal basso.
            E’ vero che abbiamo ancora idiomi diversi in Europa, ma almeno iniziamo a pensarci e a prendersne coscienza.

          • @Paolo
            L’unitarieetà dell’inglese non è così grantica come viene rappresentata. E’ noto che ci possono esse locutori entrambi parlanti diverse varietà di inglese e che tuttavia non si comprendono.
            Personalmente non sono mai riuscito a capire Bush jr. (cosa che potrebbe stata al limite un vantaggiosa). La Brexit è emminentemente un fatto politico economico e in quest’ottica si trascina anche la lingua inglese. In Europa c’è stato un tempo in cui la lingua veicolare dtta era il francese ( ci fu un trattato che lo stabilì quale lingue delle relazioni diplomatiche) e prima ancora lo fu il latino, ma l’italiano è stato sempre ben conosciuto.
            Pure io ho parlato in Europa l’inglese, lo parlo con gli stranieri, lo uso più volte a settimana, ma non per questo sono un madre lingua. Il quesito che dobbiamo porci non è di natura egoistica, ovvero quale lingua comune ci piacerebbe usare. L’inglese egoisticamente mi consentirebbe di non occupare altro tempo nello studio di un’altra lingua, ma una risposta a basso contenuto politico che non soddisfa, perchè va a scontrarsi con altri egoismi: per questa via non se ne esce. Di più c’è da dire che l’inglese formalissimo della regina che si tenta di far imparare agli stranieri è parlato dall’1-2% degli inglesi.

          • @Paolo
            “L’inglese è votato ad essere la seconda lingua d’Europa e del mondo .” Una argomentazione che prova fin troppo potrebbe essere quella di dire: “allora adottiamo la prima lingua del mondo”. ma come si può vedere la classifica non è dato che si può trapiantare da un posto all’altro. Se è per questo c’è un linguaggio che ancor più universale della prima e della seconda lingua del mondo ed è quello matematico, ma nessuno si sogna di proporre di scrivere tutti in linguaggio matematico, che per altro nella pronuncia sarebbe diverso da paese a paese.

          • per la verità in Irlanda l’inglese è solo la seconda lingua ufficiale, laprima essendo il gaelico

          • Errata: Cosa diverse sono le lingue ufficiali ..
            Cosa diversa dalle lingue ufficiali sono le lingue ..

          • @Allora ditelo
            piaccia o non piaccia la lingua è una barriera culturale che impedisce il contatto pieno con altri popoli. Il popolo con i suoi costumi e tradizioni è una entità politica.
            Il latino, il francese, l’inglese non hanno eliminato le lingue pre esistenti, ma hanno favorito i contatti. Ma ci si dimentica sempre che dietro quelle opzioni c’erano scelte politiche ed economiche.

          • Le lingue ufficiali sono disposte per questioni di accesso agli atti e non per mero vezzo.

            Se Malta e Irlanda hanno l’inglese come lingua ufficiale una parte non discriminabile della loro popolazione accede agli atti nazionali attraverso tal lingue.

            Nel caso di specie tali persone sono anche cittadini della Ue.

            In effetti nella Repubblica d’Irlanda la maggior parte delle scuole insegna in inglese e l’inglese ha tutela costituzionale come seconda lingua ufficiale anche se il gaelico è riconosciuto come lingua nazionale (art8)

            https://en.wikipedia.org/wiki/Languages_of_Ireland#Republic_of_Ireland
            https://www.constitution.ie/Documents/Bhunreacht_na_hEireann_web.pdf

            Gaelico e Maltese sono ufficialmente presenti nei documenti eurlex

            Ma la presenza di lingue nazionali in tale lista non implica che si possa escludere l’inglese.

            Notes on the abbreviations used:
            BG = Bulgarian, CS = Czech, DA = Danish, DE = German, EL = Greek, EN = English, GA=
            Gaelic, ES = Spanish, ET = Estonian, FI = Finnish, FR = French, HR = Croatian, HU =
            Hungarian, IT = Italian, LT = Lithuanian, LV = Latvian, MT = Maltese, NL = Dutch, PL =
            Polish, PT = Portuguese, RO = Romanian, SK = Slovak, SL = Slovene, SV = Swedish, AR =
            Arabic, RU = Russian.

            http://europa.eu/interpretation/doc/lang_profiles_in_demand.pdf

          • Riguardo l’influsso delle lingue B. Anderson esamina la comparsa dei nazionalismi e la dissoluzione dell’uso del latino degli “inventores gramatice facultatis” (a là Dante).

            Dalla Wikipedia:

            In questo fenomeno Anderson delinea l’importanza di specifiche tecnologie in grado di creare e plasmare, su estesi ambiti geografici, vaste comunità di lettori e fruitori che condividono linguaggi e altri codici comunicativi, credenze ideologiche, immagini, opinioni, conoscenze: in origine era la stampa in lingua volgare (in luogo di una lingua “esclusiva” come il latino medievale e umanistico), che ha permesso di disseminare e far proliferare i prodotti in un mercato capitalista (quello che lui chiama “print capitalism”, la convergenza della tecnologia di stampa col capitalismo); il compito è stato poi assunto anche dai giornali e dagli altri mezzi di comunicazione di massa. Le origini di questo processo di “vernacolarizzazione” vengono da lui rintracciate nella Riforma protestante, con la traduzione in tedesco della Bibbia da parte di Martin Lutero (la cosiddetta Bibbia di Lutero) che diede a un pubblico più ampio di lettori la possibilità di “immaginarsi” come co-unità.

          • @Allora ditelo.
            La questione dell’inglese come lingua non più ufficiale si è posto in punta di diritto perchè il Regno Unito era l’unico stato dell’Unione ad indicare come lingua ufficiale l’inglese, mentre Irlanda e Malta al momento del loro ingresso avevano indicato una lingua diversa, benchè l’inglese per motivi storici fosse conosciuto. Un nome per tutti: l’irlandese J.Joyce ha scritto Dubliners in inglese, come il resto della sua produzione. Orbene, un conto sono le situazioni di fatto, altro sono quelle di diritto. La presa di posizione della rappresenza della commissione in Irlanda si spiega in virtù del fatto che l’unico paese che aveva l’inglese come lingua ufficiale sarà fuori dall’Unione. Ma è proprio sicuro che sia una rappresentanza della commissione, diciamo pure la commissione, ad indicare quali sono e quali non sono le lingue ufficiali adottate dai sungoli stati al momento dell’ingresso? Discorso diverso vine fatto per i profili fattuali attinenti all’ufficio preposto alla traduzione di tutti gli atti dell’Unione che non possono essere tradotti in tutte le lingue dell’Unione, ma solo in alcune. Tra queste è escluso l’italiano, come lo spagnolo.

          • @Allora ditelo.
            Altro prroblema non affatto secondario che riguarda i non maderelingua inglesi attiene al tipo di inglese.
            L’inglese dell’International Guardian non è l’inglese del Daily Mirror o delle riviste di settore. Perchè devo perdere tempo ad imparare una lingua sui classici inglesi, quando neppure gli inglesi la parlano? Mai notato il livello basso del Daily, che è la lingua comunemente parlata dalle persone che si incontrano per strada. a sua volta lontana dalla lingua di Shakespeare?
            Qual’è allora l’inglese di riferimento, quello del Times -che quasi nessuno parla- o quello del birraio di Newcastle -diverso da quello del Times- che invece parlan quasi tutti?

          • @Allora ditelo.
            Se fossero adottati come criteri ufficiali per l’indicazione delle lingue (uffficiali) dell’Unione quelli fattuali, allora avremmo dovuto adottare, in omeaggio all’adesione inglese, anche il gallese, l’irlandese, lo scozzese e il gaelico scozzese, lingue parlate nel Regno Unito.

          • @Allora ditelo.
            Lutero, nell’ambito di una più vasta riflessione teologica, si è posto il problema linguistico, parte di una più ampia riflessione politico-economica operata dai principi tedeschi. L’invenzione della stampa ha certamente giovato.
            Questa non mi pare una prospettiva tanto lontano da quella che vado facendo io. Lutero era un agostiano coltissimo che conosceva il tedesco e il latino. A suo modo è stato il possibile e realizzabile modo di uscita dal Medio Evo per il mondo nord europeo e di identificazione culturale.

          • @Allora ditelo.
            Il conflitto franco tedesco dilania l’Europa periodicamente dalla notte dei tempi.
            O pensiamo ad una Francia e a una Germania spezzettate, ma nessuno ne ha la forza, o pensiamo ad una Francia e a una Germania ancora più unite, anche dal punto di vista linguistico. I conflitti all’interno di una stessa koinè ci sono ugualente stati, ma nessuno ha le caratteristiche per lunghezza, intensità e brutalità di quello franco tedesco.
            Allora, che vogliamo fare ?
            Preferiamo comprendere le parigine, le berlinesi e le romane nella stessa lingua, oppure pensare di vedere svolazzare un drone, non dire di impbracciare un fucile?

          • La lettura in francese diMolier, in tedesco di Goethe, in italiano di Manzoni, sono valsi mai il prezzo di una pallottola presa nelle guerre civili europee tra popoli europei?

          • @Allora ditelo.
            Le lingue non piane come l’inglese hanno il difetto di tagliare fuori dal circuito completo dell’istruzione la percentuale dei dislessici. Se ne sono accorti in Inghilterra, dove la crisi di immatricolazioni universitarie ha creato qualche problema.

  • Buongiorno

    Non mi sembra ci sia molto per cui giubilare. Hanno vinto gli euroinomani: con l’aiuto del Lumpenproletariat delle banlieu, gli inoccupabili, più che disoccupati, che danno manforte al capitalismo finanziario nella sua guerra contro tutto ciò che non sia regola di mercato. Macron fino all’ultimo, ha provveduto a mantenere alta l’illusione che le cose miglioreranno in un modo o nell’altro, magari continuando ad alimentare la retorica del “non c’è altra scelta”.

    Per inciso riporto il comunicato delle sigle sindacali (Cgt, Fo, Fsu, Solidaires, Unef, Fidl, Unl) contro la Loi de travail:

    “10 anni dopo il CPE (Contrat Première Embauche, Contratto di primo impiego, proposto dal governo de Villepin nel 2006 in una legge che verrà poi ritirata dallo stesso Presidente della Repubblica di allora, Chirac a causa delle forti proteste di piazza e di rimostranze e perplessità interne al suo stesso partito) gli stessi metodi, lo stesso scenario, le stesse vittime e lo stesso colpevole, solo un leggero cambiamento di casting per questo nuovo attacco contro il lavoro salariato. Milioni di persone di ogni età e status manifestano da mesi, sia attraverso petizioni che nelle strade occupando spazi pubblici, la loro opposizioni ad una legge sul lavoro che mira a sopprimere due secoli di conquiste operaie e a riportarci all’epoca de I Miserabili.”

    PS. A che ora è la rivoluzione, signora? Come si deve venire? Già mangiati? ..(La Terrazza di Ettore Scola)

  • Cosa vuol dire fascismo annacquato? Una gentile perifrasi per dare del fascista a chi non è fascista o a milioni di francesi che si esprimono democraticamente? Non mi pare che dove sia stato eletto il FN ci sia un regime fascista.
    Le sparate della Le Pen le ho sentite pure io ma idee fasciste ne ho viste pure in partiti italianissimi che si dichiarano “di sinistra”:
    come si fa a stabilire chi è fascista, fascista annacquato o non fascista?

    • @Alessandro Pisan

      Ecco la risposta alla tua domanda!!

      “Io sò io e voi nun siete un cazzo”, intellettualoidi dè sinistra caviale e champagne.

      Quindi io, tu e tanta altra gente che non siamo neanche lontanamente intellettuloidi dè sinistra caviale e champagne per loro siamo solo dei pusillanimi insignificanti, ma la cosa ancora più comica di sta gente è la seguente, eccola arriva!!

      Video: Pro-Migrant French Asked to House a Refugee; All Refuse

      http://www.thetruthseeker.co.uk/?p=151252

      Ovviamemte silenzio assoluto da parte dei media mainstream francesi, italiani, ecc…. chissà come mai….!!

      Ciao e addio, stammi bene e statemi bene tutti quanti, questo è il mio ultimo post ( dei pochi che ho scritto ) sul blog di Giannulli!!

      Fabrice

      PS non condivido per niente questa totale mancanza di logos che arriva a dare del fascista in modo convinto e ripetuto a chi non lo è e quindi ne ho tratto le debite conseguenze di cui sopra!!

        • @Aldo S. Giannulli

          1) In primis, non c’è stato alcun tipo di bisticcio fra me e Alessandro Pisan ( il bisticcio invece c’era stato fra me e un certo Paolo che scrive spesso qua ma ho risolto definitivamente la questione su Libreidee una volta per sempre!! ) ma con quel mio ultimo post stavo solo tentando di dare una risposta alla sua ( di A. Pisan ) domanda!!

          2) In secondo luogo, io personalmente non la considero un intellettualoide de sinistra caviale e champagne ma ho constato che con gusto ha continuato a dare, continua e continuerà a dare del fascista a quelli del Front National come gli intellettualoidi del genere di cui sopra, per carità, non dico che sia come loro in tutto e per tutto, ma se l’essenza del fascismo è l’imposizione di un unico solo partito , l’abolizione di tutti gli altri partiti, l’abolizione della libertà di stampa e di opinione e pene severe per chi sgarra e se invece nel programma del Front National non c’è niente di tutto ciò e allora questa totale mancanza di logica non trova alcun riscontro nel mio modus pensandi e ne ho tratto le dovute conseguenze di cui sopra!!

          Ripeto, non c’è l’ho con lei e non la considero un intellettualoide de sinistra caviale e champagne ma la vita personale e professionale mi ha insegnato che se incontri qualcuno che parte da premesse completamente opposte alle tue è mooolto meglio che ognuno vada per la sua strada!!

          Buon lavoro e auguonii per tutto!!

          Fabrice

    • Tenerone Dolcissimo

      Io apprezzo questo gagliardo spirito antifascista, ma non pensate, caro Pisan e caro Giannuli, che sarebbe piu’ produttivo spenderlo per contrastare le iniziative UE in Ucraina dove Merkel e Juncker hanno sguinzagliato orde di neonazisti armate di lanciafiamme ed intente ad abbrustolire chi non garba a Bruxelles invece di prendersela con quattro veccchi rincoglioniti di nostalgici che stanno intorno alla Le Pen????

        • Tenerone Dolcissimo

          A parte che mi sembra che in UCRAINA i neonazisti continuino a fare il comodo loro senza che alcuno dica loro nemmeno bau bau,
          mi sembra che la Le Pen stia dalla parte di PUTIN che questi neonazisti li combatte.
          Insomma mi sembra che la situazione sia molto piu’ complessa della tradizionale lotta camerati versus compagni in cui siamo cresciuti e ahimé diventati vecchi

        • A parte che mi sembra che in UCRAINA i neonazisti continuino a fare il comodo loro senza che alcuno dica loro nemmeno bau bau, (Tenerone Dolcissimo )
          ——-
          ——
          Nessuno dice nulla perché semplicemente i nazisti (questi si veri..si mettono i gadget con la svastica SS nelle divise ) Ucraini sono foraggiati, sponsorizzati, armati e supportati da establishment americani e non pro UE e direttamente o indirettamente dall’UE (e sinistra annessa ) . Basta questo per capire quanto valgano le loro accuse di fascismo alla Le Pen e chi sono veramente i fascisti (tutti i giornali di sinistra che accusano Le Pen di fascismo…sono silenti su i movimenti para nazisti foraggiati al confine con la Russia). Vedono il “pericolo” bau bau fascismo dove “vogliono loro” e dove non c’è. Poi sono loro i veri fascisti e ci portano verso un sistema autoritario con una democrazia sempre più svuotata e manipolata. Vi ricordate il Monti che apparve nella prime pagine dei giornali compreso nella copertina del prestigioso “loro” giornale il Times ? .per poi piazzarlo a fare il “lavoretto ” conosciuto in Italia ? beh hanno fatto la stessa cosa con Micron ..ovunque in modo pervasivo..ed hanno fatto la stessa cosa con Obama alle prime elezioni “santificato” pre confezionato bene bene in versione “messia salvatore” etc etc al contrario fanno per chi vogliono distruggere..o far apparire in brutta luce: per Le Pen il tasto “fascismo” fungeva bene. Ancora il giochetto in parte funziona (ma solo in parte..) ..a un certo punto non funzionerà più: allora potrebbero usare altri metodi.

        • armati e supportati da establishment americani e non pro UE e direttamente o indirettamente dall’UE (e sinistra annessa )

          ——
          ——
          correzione:

          armati e supportati da establishment ( americani e non)… pro UE e direttamente o indirettamente dall’UE (e sinistra annessa )

    • Tenerone Dolcissimo

      E cmq caro PISAN sono d’accordo con te in questo: LA DITTATURA UE ATTUATA IN ITALIA DAL PD FARA’ IMPALLIDIRE IL VENTENNIO FASCISTA E FARA’ RICORDARE CON SIMPATIA QUEI QUATTRO BIRBONI ARMATI DI MANGANELLO ED OLIO DI RICINO
      estote parati fratres
      parate chiappas et stringite dentes

      • non so cosa ci aspetta voi pensate che questi qua vanno avanti sapendo che tutto si sfalderà? (loro sanne PERFETTAMENTE che l’euro ad un certo punto non reggerà più ). Però vanno avanti: nel loro programma c’è se si crea o se riescono a crearne le condizione ..LA SVOLTA AUTORITARIA….perché tra le tante possibili “opzioni” c’è questo…perché parallelamente si muovono “anche” in quella direzione : con la scelta disgraziata dei francesi…è il rinsaldo del sistema UE…si stanno creando le condizioni . Vedrete vedrete…..

        o non si penserà che “questi” una volta chè l’euro arriverà al punto di rottura naturale..diano il via liberà???…no no il sistema europeo avrà la sua bella svolta autoritaria.

      • Se avesse vinto Le Pen..si sarebbe sfasciato l’Euro e L’Ue agevolmente. In futuro quando si ricreeranno le medesime condizioni critiche ma una situazione ben peggiore in tutti i sensi…avremo o potremo avere la sorpresina.E allora si capirà chi era realmente fascista. Altroché Le Pen .

    • Si presume ci voglia una particolare mentalità per essere incapaci distinguere tra confini nazionali e mura domestiche. https://it.wikipedia.org/wiki/Prossemica

      Ma fino adesso non si ha notizia di nessuno deficiente di logos ch abbia preteso di annullare la cittadinanza a connazionali che non accetterebbe come ospiti nella propria abitazione.

      Per stanare il fascista che è in noi ci sono dei test psicometrici come la RWA scale che proseguono il filone dell F-scale (Fascist Scale)

      http://personality-testing.info/tests/RWAS/ (test esemplificativo solo per curiosi)

      PS: Per i politici sarebbe più opportuno un test di psicopatia ma esistono ostacoli deontologici e rischi di abusi per fini politici per cui si preferisce lasciare noi elettori ai nostri criteri di valutazione (e a quelli che la propaganda -come quella dell’intervistatore francese- ci riesce a far tracannare)

      https://www.nature.com/scientificamericanmind/journal/v27/n5/box/scientificamericanmind0916-50_BX2.html

  • Mentre si preoccupa dell’annacquato fascismo della Le Pen in Est Europa i vari movimenti ultranazionalisti di estrema destra stanno già vincendo, e non mi riferisco a Orban, ma ai vari movimenti che, dal Baltico al Mar Nero, sono tollerati dalle istituzioni europee, e supportati dalla NATO contro i russi. Eppure questi movimenti sono armati, addestrati alla guerra, hanno già compiuto delle atrocità come l’incendio della casa dei sindacati ad Odessa e le stanno continuando a compiere in Donbass. In molti paesi la lingua russa è stata vietata, malgrado le minoranze ivi presenti, così come sono stati vietati alcuni partiti, come il partito comunista ucraino. In Polonia un politico contrario alla NATO è in prigione accusato di spionaggio. Però la sua massima preoccupazione è la Le Pen, che mi sembra si collochi, più che nel fascismo o nazismo, nella tradizione genuinamente francese che va da Napoleone al gollismo.

    • Stavo per lasciare anche io un commento simile, poi mi sono accorto che sono stato anticipato. Meno male. Un conto è l’antifascismo un tanto al chilo, residuato bellico di una sinistra che non esiste più, altro conto è l’antifascismo tout court, quello di chi si oppone a regimi dichiaratamente paranazisti come quello instaurato a Kiev, con la complicità delle istituzioni di Bruxelles, e che vedrà certo un nuovo alleato in Macron. Nel 2017 il fascismo si declina con NATO, non con Le Pen, Orban o simili.

      • Nel 2017 il fascismo si declina con NATO, non con Le Pen, Orban o simili.(Franz)

        ——
        —–
        Perfettamente d’accordo sia con Andrea C con Franz….non nell’immediato futuro ma un po più là “forse” assaggeremo il vero fascismo UE/nato. Ma come fanno a sinistra a non vedere la contraddizione??

  • Purtroppo, la vittoria di Macron, indipendentemente da quanto durerà la sua luna di miele con gli elettori, permetterà che in sede UE si possano assumere decisioni con lo spirito del chgiuderci a chiave per poi gettarla via, come fatto con l’euro che appunto non prevede una procedurta di uscita. Mi riferisco alle note proposte di formazione di strutture comuni in tema di forze armate, servizi segreti e forze dell’ordine.
    Insomma, le elite sanno bene che sorta di idiota hanno messo lì, ma l’imnportante per loro è acquistare tempo, nella logica a loro connaturata di agire giorno dopo giorno sapendo perfettamente che il sistema che hanno messo su non è sostenibile nel lungo periodo e presto quindi crollerà.
    La politica per costoro è come postergare il più possibile il momento, nulla di più.
    Quindi, chi sottovaluta la grvità del risultato francese, secondo me non ha capito invece quanto sarà pregiudizievole per ogni scelta futura in ambito UE e come quindi tutto ciò prepara un clima da guerra civile.

  • “C’è chi pensa che questa situazione di impotenza porterà a una serie di secessioni interne nella sinistra, tra Francia periferica e Francia metropolitana, tra Francia repubblicana e Francia mussulmana, tra Francia operaia e Francia borghese, insomma a una decostruzione del Paese. Ma questo è per l’appunto l’obiettivo del capitale globale: fare in modo che vi sia meno società collettiva possibile per potere dominare meglio: più un Paese è spaccato all’interno, meglio è, nonostante i problemi che questo può creare. Quindi è vero che Macron all’Eliseo finirà per radicalizzare la battaglia politica, ma nel contesto attuale questo non potrà che portare acqua al mulino dei suoi burattinai.”

    https://ilsimplicissimus2.com/author/ilsimplicissimus2/

    • Tenerone Dolcissimo

      A meno che la Francia patriottica non intervenga con mezzi drastici.
      In fondo la ghigliottina l’hanno inventata loro

  • Caro Aldo,
    i commenti al post sono eloquenti ….
    Per quanto la vittoria di Macron fosse scontata, alla neurodeliri il desiderio di veder realizzate incubi de sinistra, di destra e stellati era molto forte.
    Emerge quindi parecchio livore, con lettori che bisticciano tra loro e coinvolgono pure te nelle loro intemperanze, oltre al consueto repertorio affermazioni roboanti su crollo dell’euro, orde neonaziste sguinzagliate da Merkel e Juncker in Ucraina, dittatura del PDi ed amenità simili .
    Un repertorio divertente per chi inizia a dubitare della sensatezza del suffragio universale….

    • Il suffragio universale è quando ci fu il nubifragio per quaranta giorni e quaranta notti, poi ci fu suffragio universale e siccome gli uomini elessero Macron, si ebbe il giudizio universale. Il tutto si concluse con una messa in suffragio. Vero?

    • Tenerone Dolcissimo

      Mah sui neonazisti ucraini Le consiglio di compulsare gli articoli on line di un certo Aldo Giannuli
      12 maggio 2014
      Ucraina: Merkel e Hollande sono complici dei criminali di Odessa
      Prima di ogni commento sulla situazione ucraina, penso sia doveroso offrirvi in visione queste breve documentario, che dimostra come sia falsa la versione ufficiale, che sostiene essere stato un incendio la causa della morte di 46 russi, che erano fra quelli rifugiati nella casa dei sindacati ad Odessa:
      Non è stato un incendio più o meno fortunoso. E’ stato un crimine di massa contro i civili, perpetrato dalle squadracce neo naziste che, ormai, hanno preso la mano a tutti gli altri in Ucraina.

      3 settembre 2014
      http://aldogiannuli.it/ucraina-ragioni-dei-russi/

      Se non le bastano posso trovare altri
      Se poi Lei considera Giannuli poco affidabile posso trovare altre fonti

          • Lei scrive …orde neonaziste sguinzagliate da Merkel e Juncker …
            Per motivare tale affermazione cita, a sproposito, il povero Giannuli.
            Non pago, cita sembre a sproposito un articolo della Stampa nel quale si legge:
            ….Un copione scritto da tempo dal Dipartimento di Stato americano, è stato ampiamente provato, contro la volontà degli europei che col presidente uscente avevano siglato un accordo…Eppure il governo US li aiuta e li finanzia. “Se solo il pubblico sapesse che il governo US aiuta mostri del genere”, scrive Global Research
            Ma non erano Merkel e Juncker?
            Si comprende che lei è un nostalgico di Berlusconi e tenta di emularlo.

          • Tenerone Dolcissimo

            Merkel Juncker e il deep state americano fanno parte di un’unica organizzazione. D’altronde circoli neoliberali -che coi liberali veri nulla hanno a che spartire- affermano chiaramente che è la UE e non la NATO la vera testa d’ariete contro Putin
            E lasci stare Berlusconi che da quello che è successo dopo la sua defenestrazione ne emerge come una figura eccelsa rispetto a quel che è venuto dopo

  • Mi piace il terzo punto. Peccato che in Italia il giochino vada ancora avanti e qualcuno non si vergogni a proporlo ancora all’elettorato.

    • @Tenerone Dolcissimo.
      Chiedo lumi a te.
      Da grande voglio fare il presidente della Francia.
      E’ necessario come prima cosa che mi trovi un liceo che accetti la mia iscrizione?
      E con la fisica come la mettiamo?

          • @ Tenerone Dolcissimo.
            Non posso. Attali mi decontra. Sono impegnato col torneo di burraco.
            Poi attacchiamo a farci domande, lui boccia me e io boccio lui.
            Attali avesse pazienza.
            Tempo fa mi lasciai sfuggire dei boxer con stampata su la Union Jack. C’era anche l’altro tricolore … E poi non mi chiamo Macron.
            Giammai !!

  • I francesi hanno scelto la continuità e, al di là dei giudizi personali sui candidati, si possono capire.
    Da una parte avevano un candidato selezionato dalla famiglia di banchieri più ricca del Paese, l’endorsement di Bruxelles, Berlino e di quasi tutti i media e gli intellettuali d’Europa, mentre la Le Pen voleva uscire dall’euro, allearsi con Putin, rischiando uno scontro con gli USA e mandare in frantumi la UE.
    Mettiamoci nei panni del farmacista di paese, dell’operaio o dell’insegnante che difendono il loro piccolo o grande lavoro, i sudati risparmi, la casetta di proprietà.
    Sinceramente cosa dovevano fare? Seguire Marine in una guerra economica con tutto il mondo occidentale e vivere con la paura di ritrovarsi col sedere per terra o pigliarsi il politico che garantisce i legami con l’elite mondiale?
    E’ probabile che si tratti di una falsa sicurezza e che i signori del mondo abbiano in programma una destabilizzazione sociale e economica a scopo di dominio, che distrugga le certezze della classe media francese.
    Però, per il momento, ha prevalso la paura del salto nel buio al seguito di Marine.

    • Tenerone Dolcissimo

      Mah …. fino ad ora a depredarci sono stati quelli che avevano legami con le elite mondiali e mondialiste.
      Dice un proverbio : chi si fa pecora …………….

  • Trovo che il Semipresidente Ma – Crohn abbia idee innovative in politica estera. Infatti vuole risaldare l’asse franco tedesco, che si era spezzato con le nuove super colle saldanti.
    Ma Crhon lo sa che la Francia è in affanno rispetto alla Germania?

    • Appellare Macron in questi termini significa scioglierlo dalle sue responsabilità.
      E’ troppo comodo e semplicistico dire che è malato o un provocatore.
      E’ la stessa cantilena ripetura per Gheddafi, Saddam, Komeni .. e tutti gli altri cattivi.
      E’ una versione già sentita: il mio mondo è così bello che chi non vi aderisce lo fa perchè può essere solo pazzo.
      Chi vuole imporre il paradiso in terra agli altri, rischia di creare degli inferni.

  • Macron può incontrare (speriamo) difficoltà a formare una maggioranza parlamentare. Ma le previsioni su una sua debolezza e prossima caduta valgono le profezie giannuliane di dissoluzione del PD. Chi rifiuta la logica del politico – il nemico del mio nemico è mio amico – ha poi bisogno di convincersi che il nemico sia abbastanza debole da poter essere battuto separatamente.

    Macron diventerà impopolare come Hollande? E’ probabile. Ma l’impopolarità non gli ha impedito di portare avanti la sua agenda eurista e globalizzatrice, al massimo gli ha creato qualche intralcio. Lo stesso accardà a Macron. A suo tempo i poteri forti provvederanno a sostituirlo con un faccione diverso (alla finta alternanza fra destra e sinistra, resa impossibile dalle larghe coalizioni, i padroni del vapore stanno sostituendo la cosmesi facciale dei loro galoppini) e, salvo eventi catastrofici che cambiano le regole del gioco, le cose andranno avanti come prima.

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