La Diplomazia Segreta
Come sapete, mi fa sempre piacere quando un nuovo collaboratore inizia le sue pubblicazioni sul sito. Oggi sono molto contento di presentarvi questo articolo di questo promettente studente che per ora preferisce firmarsi S.A. Buona lettura! A.G.
Di S.A. Il 14 Marzo 2012 l’ambasciata italiana a Damasco chiudeva definitivamente i battenti e il nostro ambasciatore di allora, il dott. Achille Amerio, capì che non sarebbe più rientrato in Siria, dopo il suo richiamo il 7 Febbraio da parte del Ministro degli Esteri del governo Monti, Giulio Terzi.
Non fu di certo un’azione unilaterale: il giorno prima del richiamo infatti, l’omologo dell’ambasciata di fronte, l’americano Robert Stephen Ford riceveva la medesima notizia, ovvero la chiusura definitiva dell’ambasciata USA, dopo che l’aveva già lasciata il 24 Ottobre 2011. La situazione in Siria stava precipitando a seguito della violenta repressione operata dalle forze di sicurezza sui manifestanti inermi.
Il 29 Maggio 2012, l’Italia insieme agli altri paesi del G7 e ulteriori 6 espulsero i diplomatici siriani dalle rispettive sedi.
E non fu di certo un’azione ingiustificata: 4 giorni prima si era consumata l’ennesima strage di civili, conosciuta come il “Massacro di Houla”, area a 30 km nord-ovest da Homs, terza città della Siria conosciuta come la Capitale della Rivoluzione contro il regime di Bashar al-Assad.
Come potuto constatare dal team di osservatori ONU guidato dal generale norvegese Robert Mood, presente in Siria proprio in quel periodo per verificare l’applicazione del piano di pace dell’allora inviato ONU per la Siria Kofi Annan, 108 persone fra cui almeno 49 bambini vennero massacrati nel villaggio di Taldou dalle forze squadriste paramilitari al servizio di Assad chiamate Shabbiha (fantasmi), formate da gruppi di Alawiti (setta religiosa sincretica legata in parte allo Sciismo cui appartiene la famiglia Assad) con il compito di punire chiunque avesse osato pronunciarsi contro il loro dio-presidente durante le manifestazioni che da più di un anno divampavano nel paese e che stavano per forza di cose volgendo in resistenza armata, con la nascita dell’Esercito Siriano Libero formato da militari disertori e semplici cittadini della società civile.
Dal massacro di Houla sono passati più di 6 anni, le relazioni diplomatiche delle maggiori potenze con la Siria sono ancora chiuse in attesa che la situazione sul campo si assesti e che finalmente il governo siriano prenda seriamente parte al processo di pace delle Nazioni Unite guidato dal nostro diplomatico italo-svedese Staffan De Mistura, inviato speciale per la Siria dal Luglio 2014. Anche se l’esercito di Assad (affiancato dalle milizie iraniane e Hezbollah) ha riconquistato oltre il 60% del territorio attraverso una strategia congiunta con i russi (assedio/bombardamento/evacuazione tramite corridoi dei civili sopravvissuti/resa o trasferimento dei ribelli a Idlib con consegna delle armi pesanti), in ultimo la riconquista del governatorato meridionale di Daraa e in queste ore anche di Quneitra al confine con Israele, le campagne dovrebbero ora venire sospese essendo rimasta una sola porzione di territorio in mano ai ribelli e a Tahrir al-Sham (ex al-Qaeda), ossia il governatorato di Idlib al confine nord-occidentale con la Turchia, che però è zona di de-escalation grazie all’accordo tripartito di Astana fra Russia, Turchia e Iran i cui osservatori militari sono circolarmente schierati per evitare violazioni ai fronti. Mentre nel territorio nord-est in mano alle forze curde del YPG affiancate dai Marines americani sono in corso le battaglie contro le ultime sacche del Daesh (preferibile acronimo arabo di ISIS) in Siria e difficilmente il presidente americano Trump permetterà che vi siano ulteriori scontri con le forze fedeli al regime prima che la sua guerra al sedicente califfato termini definitivamente (e probabilmente nell’incontro di Lunedì scorso col presidente russo Putin si è chiarita la necessità di non far aprire un nuovo fronte di guerra e far decollare il processo per la soluzione politica alla crisi siriana e garantire le condizioni per il rientro dei rifugiati dai paesi di confine ospitanti).
Ma a scapito dei principali paesi protagonisti nelle vicende della disastrosa guerra siriana, pare essersi fatta largo anche l’Italia.
Secondo una notizia del quotidiano libanese Al-Akhbar del 26 Febbraio 2018 ripresa poi dal quotidiano francese Le Monde il 28 Marzo, il generale Ali Mamlouk, direttore dell’Ufficio per la Sicurezza Nazionale che si occupa del coordinamento delle 4 agenzie siriane di intelligence (l’equivalente del nostro DIS) chiamate genericamente Mukhabarat, sarebbe venuto su invito a Gennaio a far visita a Roma al dott. Alberto Manenti, direttore del servizio segreto estero italiano AISE, affiancato dall’allora Ministro dell’Interno Marco Minniti.
Mamlouk sarebbe arrivato con un aereo privato fornito da Roma e partito da Damasco.
Le trattative preliminari per l’organizzazione dell’incontro sarebbero state mediate naturalmente dal gen. Abbas Ibrahim, direttore del servizio libanese con cui abbiamo ottimi rapporti, che dovette far fronte alle divergenze iniziali rispetto al rifiuto da parte siriana di farsi rappresentare da una persona diversa che non rientrasse nella blacklist dell’UE, come richiesto dalla controparte (l’idea iniziale era quella di riaprire il dialogo con il regime attraverso Federica Mogherini, alto rappresentante dell’UE per gli affari esteri e la politica di sicurezza, che però non avrebbe altrettanto accettato un incontro col sanzionato Mamlouk).
Viene riferito inoltre che non sarebbe la prima visita di un funzionario siriano in Italia: già nel 2015 sarebbe venuto anche il capo del servizio di intelligence generale, Mohammed Dib Zaitoun a cui seguì l’anno successivo la visita ricambiata di Manenti a Damasco. Gli argomenti discussi con entrambi i siriani riguardavano l’antiterrorismo e la questione dei migranti siriani, ma si è trattato soprattutto per il regime siriano di rompere l’isolamento con l’Europa e tornare ad essere considerato come il vecchio fidato partner con il quale collaborare per arginare il rischio terroristico cresciuto con il fenomeno Daesh, in cambio però di un allentamento delle sanzioni imposte a Damasco.
Ma chi è esattamente Ali Mamlouk? Questo signore di 72 anni è uno dei pilastri del regime, nonché fidato consigliere del Raìs e da qualche anno suo ambasciatore segreto: avrebbe straordinariamente viaggiato anche in paesi che ufficialmente sono nemici di Assad, quali Giordania e Arabia Saudita nel tentativo di trovare una soluzione ragionevole al conflitto, dopo che tutta la comunità internazionale ha espresso la volontà di non estromettere militarmente il regime (nel Maggio 2015 è stato anche ipotizzato un suo temporaneo arresto per volontà iraniana per alcuni viaggi e incontri di troppo che hanno fatto sospettare un tentativo di golpe, smentito nei fatti).
Ma rimane pur sempre la persona al terzo posto nella lista nera subito dietro a Bashar e il fratello Maher. Come mai? Come le autorità italiane dovrebbero sapere, è stato senz’altro il protagonista della repressione di questi anni dall’alto delle sue posizioni ai vertici della catena di comando siriana. Sparizioni forzate (spesso senza restituzione delle spoglie), firme di condanne a morte, ordini di aprire il fuoco sulle proteste sono tutte questioni passate dal suo tavolo anche prima del conflitto.
Le sue doti diplomatiche erano già note agli americani che nel Febbraio 2010 vennero sorpresi dal suo arrivo all’incontro a Damasco tra il vice ministro degli esteri siriano Faisal al-Miqdad e il coordinatore per l’antiterrorismo del dipartimento di stato americano Daniel Benjamin. L’obiettivo era quello di lanciare un segnale alla nuova amministrazione Obama offrendo la cooperazione sul piano antiterroristico e della Intelligence sharing in cambio di una normalizzazione dei rapporti bilaterali. Ma il generale fece anche un’ammissione non da poco, spiegando che il suo modo di trattare con i jihadisti era “pratico e non teorico” ovvero non venivano attaccati o uccisi nell’immediato, ma venivano infiltrati e solo al momento opportuno si agiva. Il che fornisce una delle tante prove sulla collaborazione fra il regime e il terrorismo qaedista iracheno da cui trae origine Daesh. Ricordando a Benjamin del passaggio dei militanti in Iraq attraverso la Siria, dove in 8 anni di occupazione gli USA hanno perso 4.497 uomini, quella mano tesa era un’offerta che non si poteva rifiutare. E’ più che probabile che la stessa offerta di tipo mafioso sia stata posta ai nostri servizi, il cui compito è di proteggere a qualsiasi costo la nostra sicurezza.
Ma la domanda è: anche a costo di fare patti con chi sarebbe dovuto essere arrestato al suo arrivo in territorio europeo e poi processato alla Corte Penale Internazionale dell’Aia? Il nemico è il terrorismo o chi pare averne il reale controllo? Ciò che è chiaro è che la mancanza di una politica comune sulla Siria ha portato alla situazione in cui dopo una guerra di oltre 7 anni che ha causato 511.000 morti e iniziata dai reparti di sicurezza di Assad, ci ritroviamo a dover collaborare con questi ultimi tradendo i siriani che hanno tentato di ristabilire in Siria i valori su cui si fonda la nostra stessa repubblica. Ma sembra ormai chiaro che di loro, in fondo, poco ci importi.
S.A.
david cardillo
Un po’troppo filo israeliano questo suo studente, caro Professor Giannuli……
Aldo S. Giannuli
no, conoscendolo non mi pare filo israeliano, garantisco
M
Non Le pare, ma garantisce. Cioè non Le sembra, ma ci mette la mano sul fuoco. Si decida, Professore.
“Il nesso fra Al-Qaeda e Ali Mamluk è acclarato e inconfutabile, così preciso come è il numero che ho riportato dei caduti USA gloriosamente passati ad altra vita per difendere l’Iraq, che se non ricordo male è una regione compresa tra il 65°e il 125° meridiano ovest. Mi sembra un ottimo accostamento, così quel nesso è dimostrato: se riporterò qualche dato preciso, mi crederanno anche laddove mi sto inventando qualcosa. O almeno così mi hanno detto di fare, per essere assunto nella redazione di Repubblica…”
Peccato, caro S.A., che altrettanta precisione non sia stata da te concessa al numero dei caduti iracheni per la stessa causa.
Scherzi a parte, concordo con Lei Professore, il ragazzo non è filo israeliano, è semplicemente filo statunitense e non può che esserlo data la sua giovane età. La fortuna di S.A. sono proprio i molti anni che ha ancora da vivere, nei quali, mettendo da parte un po’ della sua presunzione di conoscere (tipica dell’intelligente plagiato), e lasciando un po’ più libera la sua curiosità (tipica dell’intelligente che si riscatta dal plagio), avrà modo di viaggiare e scoprire cose che oggi non immagina neppure.
S.A. si faccia coraggio e si cerchi piuttosto qualche altra redazione, che non chiuda i battenti nei prossimi anni per mancanza di fondi pubblici e che venda abbastanza copie da potergli pagare le trasferte all’estero.
Valerio
Studente molto promettente. Futuro garantito alla redazione di Repubblica.
Aldo S. Giannuli
magari!
sergio Schneider
Immagino che Valerio fosse antifrastico. Anche lei professore?
ilBuonPeppe
Il massacro di Houla, al pari di molti altri drammatici episodi di questa guerra, è come minimo alquanto dubbio che possa essere attribuito ad Assad. In tutti i casi si è dipinto Assad come un criminale assetato di sangue (senza spiegare che interesse abbia a massacrare i suoi cittadini) per poi scoprire che molto probabilmente le responsabilità andavano cercate altrove; questo ovviamente dopo che l’attenzione mediatica era passata.
Ma di tutto questo all’autore non sembra interessare molto.
http://spondasud.it/?p=10873
http://www.sibialiria.org/wordpress/?p=485
https://www.ilfoglio.it/articoli/2012/06/12/news/la-faz-tedesca-dice-che-il-massacro-di-civili-a-houla-e-opera-dei-ribelli-59314/
Luca Iozzino
Concordo buon Beppe, peraltro anche alcune affermazioni sull’ operato degli americani , che per/l’ anonimo autore di questo articolo si farebbero sbattendo per combattere Daesh ( mentre lo hanno sostenuto più volte attaccando il legittimo esercito Siriano ) fanno presupporre o scarsissima attenzione o peggio
Horace
La cosa più imbecille che è stata propinata al pubblico occidentale, normalmente considerato beota dal main stream, è che a Duma Assad vincitore ha usato i gas. Oggi che l’OPAC ha negato che la cosa fosse accaduta il main stream occidentale fa finta id niente. Infine l’accordo Russia Israele per una distanza minima dal confine delle milizie scite. Ma nel 2011 di milizie scite nemmeno l’ombra in SIria, oggi a 50 km o giù di lì. Una beLla vittoria per Tel Aviv non ce che dire.
Gaz
Accompagnarsi al Mammalucco fa diventare mammalucco?
foriato
Ovvio che no, né tanto meno Cristiano Ronaldo…
https://k46.kn3.net/taringa/B/2/4/8/B/9/Hincli_Mincli/588.jpg
salvinihole
Senti la pacchia è finita anche per loro. La Siria è un paese pacificato grazie al intervento dei russi, coi quali doviamo riattivare gli scambi commerciali, sopra tutto quelli alimentari. La russia è una grande democrazia, la Siria pure appena faranno le elezioni.
Aldo S. Giannuli
la Siria è pacificata?!?!?!?!
Gaz
Basterebbe seguire i consigli di HBL, il filosofo che riceve le torte in faccia, per pacificare la Siria. Una telefonata al suo amico Macron, invitandolo a mandare i suoi aerei ad esportare la democrazia sulle alette delle bombe, come in Libia … ma anche altrove, ed è tutto a posto. Poi nessuno si lamenterà .. dei morti.
Horace
Per la gran parte si.
songanddanceman
Non sono un esperto della storia della Siria ( e delle disgrazie dei siriani ) ,
mi bastano già i troppi problemi che abbiamo in italia .
Però non sono fesso quando devo stabilire Chi ha iniziato a gettare benzina sul fuoco .
Basta documentarsi con delle fonti non di parte ed indipendenti .
Cerco di essere breve :
Osservatori ONU a HULA , Siria, sulla scena del massacro di ca.150 civili tra cui decine di bambini.
Nella prima dichiarazione dopo l’eccidio, il portavoce ONU assegna la responsabilità alle bande armate dei ribelli ( gen.Mood)
Successivamente il capo degli osservatori dichiara che è stato il Regime di Assad.
Poi, in videoconferenza con il Consiglio di Sicurezza, il capo, si corregge è afferma che non tutto è chiaro giacchè TUTTE le vittime sono state uccise non dai bombardamenti dell’esercito, ma da colpi ravvicinati a bruciapelo e a coltellate. Tecnica collaudata dei ribelli.
Restano: l’assurdità di un esercito regolare che compirebbe una simile strage dei propri cittadini, poi se ne andrebbe e lascerebbe che gli islamisti-tagliagole si precipitino a fotografe e a comunicare al mondo ” l’eccidio di Assad”… !!!;
il cui prodest: chi se ne avvantaggia, se non gli aggressori e i loro mandanti Nato-Petrodittature ?
Naturalmente i TG riferiscono solo la seconda comunicazione del capo degli osservatoti. Inveiscono contro la Siria con bava a stelle e striscie alla bocca e invocano il famoso intervento alla libica. Stanno appesi ai fili degli stessi pupari che li manovravano in Libia.
l’ONU non ha prove per condannare Assad (http://www.un.org/apps/news/story.asp?NewsID=42094&Cr=Syria&Cr1), e responsabili come Mood hanno evitato a tutti i costi conclusione affrettate. Solo in pochi hanno formulato ipotesi, tutte strettamente personali e quindi “unconfirmed”.
: http://www.vietatoparlare.it/houla-massacre-opposition-terrorists-killed-families-loyal-government/
Il 18/03/ 2010 Napolitano riceveva con tutti gli onori Bashar Al Assad ( “Esprimo apprezzamento per l’esempio di laicità e apertura che la Siria offre in Medioriente e per la tutela della libertà assicurate alle antiche comunità cristiane qui residenti”. )
Si prega di leggere la seguente relazione del 4 gennaio 2011 della 16a Sessione della Assemblea Generale delle Nazioni Unite del Consiglio per i diritti umani:
Rapporto del Gruppo di lavoro sulla LIBIA [Documento A/HRC/WG.6/9/L.13]
http://www2.ohchr.org/english/bodies/hrcouncil/docs/16session/A-HRC-16-15.pdf
Poi , il problema del gen. Ali Mamlouk è un’alto discorso .
foriato
“Ma sembra ormai chiaro che di loro, in fondo, poco ci importi.”
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Importa, Sua altezza, certo che importa! Però si sa anche che l’avarizia inebria l’uomo e fagli prendere ciò che importa per l’importatore, tradendo valori, mandati e quanto serve… Soltanto per illustrarci, ecco Filippo e Salman cementando i rispettivi valori, sotto l’occhio attento di Pedro Morenés, quello a sinistra, spacciatore di bombe a grappolo, ministro della difesa del governo Rajoy e attuale ambasciatore di Spagna negli USA.
http://e03-elmundo.uecdn.es/assets/multimedia/imagenes/2015/01/24/14221274784712.jpg
I miei omaggi alla principessa.
Gaz
@foriato
I migliori sostenitori della repubblica sono i monarchi con i loro comportamenti. Appena arriva l’occasione ce se sbarazza.
Perchè Elisabetta tira ancora la carretta a 92 anni, perchè lei per prima pavanta quel che potrebbe accadere dopo di lei.
Gaz
Manù, giovin president offeso nell’onore e nella credibilità, per curarsi la sua ferita narcisistica, ha deciso di punire gli altri col suo silenzio. Bisogna essere degni ai suoi occhi del suo verbo.
Io con voi non parlo !! Manco fosse un fanciullo che ha bisogno di crescere contro qualcuno.
Ahhh Brigitte, quanti danni hai fatto !!
Gaz
Macron sarebbe determinato a stabilire la (sua ) verità sul caso Benalla.
Accipicchia, messiè le president può viaggiar nel tempo.
Per viaggiare nello spazio ci pensa Benalla.
Gaz
Macron ha ammesso l’esistenza di disfunzionamenti/ disfunzionalità all’Eliseo.
Bisgonava aspettare il suo verbo per comprendere che è disfunzioanale?
Lorenzo
Insegni al suo studente un po’ di Realpolitik (nel senso generico di politica reale o realtà politica) e gli faccia pubblicare articoli solo dopo che avrà smesso di starnazzare le bestialità della stampa di regime.
Aldo S. Giannuli
e lei imnpari ad essere più civile, per quello che à possibile ad un fascista
Lorenzo
Io un fascista? Infatti tutte le volte che lei cantilena giaculatorie al totem umanista, io replico con analoghe orazioni allo stato etico e a Roma imperiale.
Qua e là c’è gente che prende sul serio l’ateismo e non sostituisce il dio trascendente con uno secolarizzato.
Herr lampe
Tipo quello della battuta dell’orologio?
foriato
“Qua e là c’è gente che prende sul serio l’ateismo e non sostituisce il dio trascendente con uno secolarizzato…”
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…quali nazione, razza, volksgemeinschaft…
Tenerone Dolcissimo
Caro Giannuli, io capisco che tu ti adonti per certe prese di posizione un po’ troppo “decise” contro il tuo pupillo, ma tu devi anche capire la situazione.
Io so’ romano e so’ sta’ allo scherzo. Semme fanno ‘na battuta reprico co’ ‘n’artra. Non a caso er marchese der Grillo era nato qui. Ma nun tutti so’ come me. C’è anche chi pija acido.
Ora il tuo pupillo non può presentarsi in questo sito, che è frequentato da persone mediamente ben informate, e sparare abbbbbominevoli cazzate come quella dei manifestanti inermi, facendo balenare di nuovo l’ipotesi della famosa “OPPOSIZIONE DEMOCRATICA” ad Assad … dicevo non può sparare certe cazzate cui non credono più nemmeno i più deficienti fra i lettori di Repubblica e passarla liscia.
Io al massimo, mi limito a dirgli di non farmi ridere che mi si stacca la dentiera. Qualcun altro usa ben diverso eloquio, ma lo si deve anche capire. Si deve capire che quando uno è stato perculeggiato con la storia dei gas e con le immagini dei soccorritori che entravano in zona contaminata in canotta e infradito … mbeh je girano.
Con ciò non voglio dire che Assad sia un tenerone dolcissimo come me. Non lo era neanche Gheddafi. Ma sappiamo bene come sono andate le cose in Siria e in Libia onde per cui appare quanto meno loffio parlare SOLAMENTE di un poliziotto di Assad, sicuramente poco tenero con gli oppositori, tralasciando di parlare di chi sono gli oppositori. Perché solamente se si capisce chi sono gli oppositori si può anche capire quanto facciano bene i poliziotti di Assad a comportarsi con tanta durezza.
Venceslao di Spilimbergo
Sperando l’Esimio signor S. A. non me ne vorrà, gradirei rammentare ad Egli una frase del Primo Ministro Britannico Disraeli: “… mai fondare la politica estera di una Nazione su basi ideali”! Non solo: come avrebbe detto più volte il Cancelliere di Ferro “… la politica di uno stato deve basarsi esclusivamente sui suoi legittimi interessi Nazionali (…) a prescindere da qualunque giudizio morale di sorta”… anche a costo, come sostenne il Conte di Cavour, di “… compiere le peggiori birbonate e nefandezze. La salvaguardia (e la valorizzazione) del proprio Paese è più importante di ogni altro fattore”. Richiamati alla memoria questi “maggiori” e prese a riferimento le loro parole, mi permetto di porre all’Esimio un quesito: può l’Italia, per sentimento di solidarietà verso le popolazioni Siriane, non restaurare e/o mantenere rapporti con la sanguinaria Damasco? Può Roma anteporre una questione ideale- ideologica ai propri interessi Nazionali, solo per una questione di convinzione e coerenza? Può la Farnesina anteporre al raziocinio, necessario nelle problematiche geopolitiche, la pur nobile emotività Umana? Mi spiace Esimio ma… pur di salvaguardare e valorizzare l’Italia… dei Siriani NON ci deve necessariamente importare alcunché.
I miei ossequi
Gaz
@Venceslao di Spilimbergo.
Si arriva poi al punto che gli svizzeri si fanno una commissione di inchiesta sulle responsabilità dei banchieri che sapevano della provenienza dei soldi sottratti agli ebrei dai nazisti con una scusa pietosa: pecunia non olet; nel codice civile italiano ci sarebbe un articolo che interpretano in quella maniera. Si sono autoassolti.
TYraduzione per la Svizzera e altri in tempi moderni: l’Italia è il terreno di battaglia e scontro delle mafie. fatti vostri.
Gaz
@Venceslao di Spilimbergo.
Uno splendido esempio di birbonate e nefandezze sta venendo fuori con il caso Benalla.
Asterix emana parfem de marc.
En marc = nel marcio
Venceslao di Spilimbergo
Sottoscrivo Esimio! E siamo solo alla punta del iceberg!!
I miei ossequi
Lisa
Sono assolutamente in disaccordo con lei. Sarebbe come dire che l’uomo deve per forza ed esclusivamente pensare ai propri interessi sennò soccombe. Sappiamo invece che uno dei fattori evolutivi, oltre al sano egoismo, è stata anche la capacità di fare cose contrarie ai propri interessi (dicasi empatia). Un insieme di uomini o di comunità che persegue scientificamente esclusivamente i propri interessi, o presunti tali, è destinata fatalmente ad estinguersi. Oltre al fatto che, nel frattempo, il mondo sarebbe davvero un brutto posto in cui vivere.
Venceslao di Spilimbergo
Buonasera Esimia signora Lisa
La ringrazio per il tempo che ha voluto concedere al mio scritto di quattro giorni fa. Prendo atto del suo punto di vista ma, sperando non me ne vorrà, non riesco a condividerlo: che l’Umanità sia destinata, come tutte le specie viventi, a estinguersi è di per se scontato; paradossalmente poco importa se per mano propria o per cause esterne. Altresì la constatazione di come il nostro mondo sia un “infinito camposanto” (Leopardi) ritengo sia evidente di suo. A parte questo, se Lei crede che l’Uomo si sia evoluto per merito di una sua spontanea, intrinseca propensione alla generosità/ empatia verso gli altri, beh… liberissima di aver una siffatta fede. Io sono ormai troppo vecchio e ho studiato troppo a lungo la Storia per poter avere una qualunque idea positiva verso i miei simili (e quindi anche verso me stesso).
Ringraziandola nuovamente per la sua cortesia, la saluto augurandole ogni bene e una buona serata
Herr lampe
Stimatissimo Venceslao etc etc, la ringrazio per l’ennesimo commento che ci illumina da par suo sulla natura umana e la storia.
In virtù della sua autorevolezza e dei suoi approfonditi studi mi permetto di chiederle, esimio, se lei non concordi per caso con l’opinione di taluni intellettuali che asseriscono che la migliore comicità sia sempre quella involontaria.
In attesa della sua risposta colgo l’occasione per augurarle ogni bene, delle felici vacanze e di badare ai colpi di sole.
I miei più calorosi ossequi.
Venceslao di Spilimbergo
Buonasera Esimio signor “Herr Iampe”
La ringrazio per il tempo che ha dedicato al mio scritto di ieri. Da amante del teatro e del cinema non posso che confermare quanto da Lei esposto: la migliore comicità è sempre spontanea, involontaria… come spontanea di suo è la Realtà (la quale è l’unica Verità). Mai dimenticare cosa siamo Esimio: scimmie! Certo, siamo scimmie alquanto particolari: bipedi, spelacchiate, senza più coda, raggruppate in numerose e complesse tribù (sempre più popolose)… ma sempre e solo scimmie rimaniamo. Ne più ne meno. Mai sopravalutare l’Umanità solamente perché ne facciamo parte!
Ringraziandola per la sua cortesia, la saluto augurandole ogni bene e una buona serata
Francesco
Sono d’accordo.
Qui qualcuno scambia la politica internazionale con i rapporti familiari.
Per il bene dell’Italia dobbiamo mantenere i rapporti con tutti, anche con i dittatori più o meno sanguinari, e ciò non significa giustificare quello che fanno. Oltre al fatto che i nemici di Assad – Al Qaida, ISIS e Fratelli Musulmani – sono anche peggiori del suo governo.
Grazie Venceslao di Spilimbergo, i Suoi contributi arricchiscono questo sito.
Venceslao di Spilimbergo
Buonasera Esimio signor Francesco
La ringrazio per le cortesi parole. Sottoscrivo totalmente quanto da Lei esposto: qualunque Stato non è una famiglia o una associazione privata… ne consegue che, per salvaguardare e valorizzare i propri legittimi interessi, non può e non deve fare lo “schizzinoso” da un punto di vista morale riguardo ai Paesi con cui (sempre strumentalmente) collaborare. Incredibile che questa amara ma sempre vera Realtà non sia stata ancora metabolizzata dalla Nazione che per prima la espose in forma scientifica grazie a Machiavelli, Guicciardini e Botero!
Ringraziandola nuovamente per le gentili parole, ricambio sinceramente augurandole ogni bene e una buona serata
Gaz
Che ci importa a noi svizzeri o Britti o altro … da dove vengono i soldi ?
Noi banchieri . Voi mafiosi.
Gaz
Uno che si fa chiamare Alì Mamluk, come minimo farebbe sorgere dubbi sulla sua vera identità.
Libero Ferrari
Gent. S.A.,
mi piace tantissimo quando uno, giovane o meno, alle prime armi, osa. Comunque sia io incoraggio sempre ad osare quando si ritiene di aver qualcosa da dire. Al suo insegnante va tutto il merito di offrirle opportunità come questa. Nel merito: si comprende molto bene quanto lei si sia impegnato e, probabilmente, documentato per descrivere situazioni che, a noi più, sfuggono totalmente; tuttavia ci sono troppi precedenti di costruzioni narrative intorno a mostri confezionati per i sensi di colpa dell’occidente. Quindi, nella legittimità, non porta sufficienti documentazioni che comprovino le convinzioni che propone. Immagino che sia stata una questione di sinteticità su pressione del “nostro ospite” ma, dovendo lei metterci la faccia, poteva impegnarsi in un salutare scontro; avremmo letto con uguale, e forse maggiore, passione.
Come ha potuto vedere, alcuni commentatori hanno sparato basso altri, invece, le hanno portato buoni riferimenti.
Continui per favore, abbiamo bisogno di dialettica come l’aria che respiriamo.
giorgio sirchia
Un analisi che omette un punto fondamentale (che nè può alterare la struttura). Chi ha finanziato e “stimolato” quelle prime rivolte anti Assad? che poi hanno portato alle repressioni come nel “Massacro di Houla”? Non dimentichiamo che il Dittatore Assad era comunque un regime “amico” dell’Occidente (in particolare della Francia) pur essendo a sua volta filo-russo. Collaborò senza nessun problema alla guerra voluta da BUSH (vi ricordate i “volenterosi” che annientarono l’Iraq?). Si è ripetuto in Siria quello che è già successo in Iraq con Saddam ed in Libia con Gheddafi, con la “piccola” differenza che Assad si è salvato ed ha resistito. Non dimentichiamo che, nonostante il suo timbro dittatoriale (nella visione Occidentale, non dimentichiamolo), il regime Siriano era uno dei pochi regimi “laici” rimasti nel Medio Oriente (ricordiamo l’istruzione e la sanità gratuita per tutti, l’ugualianza formale uomo/donna, ecc…). In questa analisi critico fortemente la visione “sanguinaria” del regime Siriano tralasciando completamente le poircate e i doppi giochi fatti dall’Occidente e dal loro alleato (integralista, dittatoriale e filo-terrorista) l’Arabia Saudita. Perciò andiamoci piano con questa visione un pò semplicistica che Assad è il male assoluto e il resto del mondo liberatori e democratici. Si, condivido il giudizio del lettore CARDILLO, questo documento sembra scritto da un analista del MOSSAD (o della CIA, fate voi!). Cordiali saluti.
Aldo S. Giannuli
secondo alcuni chiunque è ostile ad Assad è per questo stesso un uomo della Cia o del Mossad. Complimnenti!
Gaz
Per Macron il governo italiano è formato da forze disparate, eterogenee e paradossali, alleate su un progetto di cui non vede le linee.
La linea di MAcron invece è + manganello, + MAcron.
Luca Iozzino
Lodevole che ospiti gli articoli dei suoi studenti ma.questo ( articolo , non lo studente ) è assai scarso e privo di equilibrio.
Aldo S. Giannuli
tu dici?
Gaz
Indovinello. Chi ha pronunciato la seguente frase?
“La cooperazione internazionale non può essere dettata da crisi di rabbia e da osservazioni sprezzanti”.
– Trump;
– Putin;
-May;
-Macron;
-Conte;
-Pinocchio.
foriato
Gheddafi a Sarkozy proprio prima di trasferirsi al tubo?
Gaz
@foritato
Mac Ron=Pinocchio riferendosi al Donald durante il G7 in Canada.
Gaz
Il tempo in politica è fondamentale.
Io prima faccio i fatti con certe regole, poi nego gli stessi fatti agli altri, perchè cambio le regole. E come se non bastasse, metto regole speciali per pochi eletti.
Attenzione a Macron e al suo progetto di Europa a tre velocità, dove ovviamente la Francia è in testa.
Il personaggio lo si è visto di qual pasta sia fatto. E’ anti italiano.
Chiudiamola con questa Europa di imbroglioni e ipocriti alla Macron-Merkel!
Italexit !!
Gaz
Lo schifo per le politiche ipocrite, doppio e triplo giochiste mi Macron, e di quel verminaio che è l’Eliseo, mi è salito fin sopra i capelli nel leggere che viene data protezione al capo dei tagliagole dell’Isis.
“Il presidente francese Emmanuel Macron ha concesso l’asilo politico in Francia a un capo dell’Isis, responsabile della morte di migliaia di persone. Ahmed Hamdane Mahmoud Ayach El Aswadi è stato autorizzato ad entrare in Francia senza temere l’arresto, nonostante abbia partecipato al massacro nel 2014 di 1.700 soldati nella città irachena settentrionale di Tikrit. I video e le immagini dei cadetti disarmati che venivano decapitati, sparati e soffocati prima di essere scaricati in fosse comuni, sono stati postati online dai terroristi.”
Tratto da:
https://www.ilfarosulmondo.it/macron-concede-asilo-politico-a-leader-dellisis/
”Io non ce l’ho con te Macron, ce l’ho con quelli che stanno vicino a te (pure nel web) e non ti buttan di sotto”(da Petrolini).
Non ritengo di aggiungere altro per tratteggiare quel che siano le politiche di MAcron. A voi tutti passa ora la palla.
Ringrazio il Professor Giannuli per l’ospitalità concessa e i pochissimi che hanno interloquito sul tema.
marcot
Buongiorno Prof. Giannuli,
Questo suo studente fa finta di non vedere che i ribelli antigivernativi in Siria non cercano affatto di “ristabilire i valori sui cui si fonda la nostra stessa repubblica”. Gli antigovernativi sono formati da:
– Stato Islamico o ISIS (democratici, nevvero?)
-Tharirh Ash-Sham, ex Fronte Al Nusra ossia Al Qaeda in Siria (quelli delle Torri gemelle, non so se il suo studente ha letto qualcosa in merito)
– Esercito Siriano Libero, formato per i 2/3 da Fratelli Musulmani e quindi finalizzati a creare uno stato confessionale in Siria (altro che la nostra Costituzione)
– Altre formazioni di fanatici jihadisti quali Ahrar Ash-Sham, Jaish Al-Islam, ecc.
Il suo studente fa finta di non sapere che questi democraticissimi tagliagole hanno praticato lo sterminio sistematico di Musulmani Sciiti, Alawiti e Cristiani, questi ultimi il 10% della popolazione, seminando auto-bomba tra la popolazione civile e, non paghi, hanno provveduto anche a massacrarsi tra di loro come stanno facendo in questo stesso momento nella provincia di Idlib.
Giannuli, promuova pure lo studente, ma le anticipo che la laurea non gli servirà a molto. Di propagandisti delle frottole americane ce n’è un’inflazione tale che il ragazzo rischia di rimanere disoccupato sia in Italia sia all’estero.
Saluti,
Marco
Ercole
“… ci ritroviamo a dover collaborare con questi ultimi tradendo i siriani che hanno tentato di ristabilire in Siria i valori su cui si fonda la nostra stessa repubblica”: Lei ha mai parlato con siriani delle varie etnie e confessioni? Lo dubito. Le consiglio di farlo perchè l’Europa è piena di gente che è scappata dalla guerra. Gli alauiti, gli sciiti e i cristiani sono dalla parte di Assad. E anche molti sunniti, che in Siria sono la netta maggioranza, dopo che hanno potuto constatare le efferatezze dei propri correligionari dell’ISIS. E anche i curdi si accontenterebbero di una maggiore autonomia sotto Assad. Sì, il regime di Assad è criminale, ma l’ISIS è ancora peggio. La dittatura da quelle parti è la regola, che molti preferiscono rispetto alla guerra tra etnie e culture.
Si fa la morale su un regime che comunque ha vinto e che conta su alleati potenti; avanti di questo passo e qui in Europa con l’immigrazione di massa dal terzo mondo finirà come in Siria e Iugoslavia.
Tenerone Dolcissimo
Anche NASSER è stato un dittatore, ma ciò non toglie che ogni volta che conosco un egiziano lo invito a ringraziare Allah ogni volta che prega per avere regalato all’Egitto il presidente NASSER
Zerco
Vedo che A S. studia in modo molto promettente le veline della NATO. Farà sicuramente carriera.
Gaz
Atene bruciata. L’Italia ha fatto pochino. Della ignifuga troika e amici non c’è traccia.
Il giorno in cui le fragilità di una penisola instabile dovessero ricordarci della loro esistenza, alimentata dalle stupidità umane, spero di non avere un Tsipras italiano.
Gaz
O.t. La visita di Conte a Trump sta facendo emergere i peccati originali del Governo nato sotto il segno delle interferenze di ambo le rive del Reno e depotenziato dal garante Quirinalizio del berlurenzismo. Se Di Maio e Salvini avessero avuto una cultura costituzionale e politica più solida, forse la formazione del Governo e la sua azione politica sarebbe stata diversa. Il Quirinale ha imposto le caselle di Esteri, Economia e Politiche comunitarie, affinchè quel cadavere putrido che è l’UE non sia seppellito, ma ulteriormente espoliato. Atlantismo ed europeismo viaggiano su binari diversi. “Peste”, “lebbra”, “barbari” e gli altri giudizi pesanti e anti italiani di Macron sono la continuazione del disprezzo austro-ungarico, della ostilità tedesca, in linea con la mai sopita avversione francese. Il revirement americano sulla Libia, rispetto alla sciroccata Clinton e all’indeciso Obama, sta a dirci che in Europa, abbiamo amici e alleati per modo di dire. Meglio avere nemici dichiati e leali, piuttosto che amici falsi e subdoli. I tempi di De Gasperi, Schuman e Adenauer sono stati seppelliti in un qualche freddo e tetro cimitero del nord Europa. Italexit.
Zerco
Caro Professor Giannuli
la invito a far studiare al suo promettente A.S. questi reportage invece di quelli della NATO, MEMRI, Limes e compagnia atlantista varia
https://www.independent.co.uk/voices/white-helmets-syria-civil-war-rebels-army-assad-trump-putin-a8465066.html
Link: https://www.independent.co.uk/voices/syria-war-bosnia-saudi-arabia-aleppo-weapons-arms-deals-a8451841.html
se non ha mai preso in considerazione Robert Fisk A.S. promette solo di essere uno dei tanti propagandisti dell’interventismo umanitario che sta facendo a pezzi i popoli del mondo.
Gaz
Sulla Brexit +o- hard T. May ha perso due ministri. Il dossier e’ ora nelle sue mani. Lei vorrebbe un accordo con la UE per essere l’emporio del Commonwealth nel mercato + grande del mondo. Il contrasto e’ principalmente con la Germania per ovvi motivi commerciali in primis. Per ammorbidirne la posizione sta facendo il giro delle sette chiese europee in estate. Im caso do mancato accordo i costi sarebbero suddivisi tra i 26 stati restanti dell’unione, ma i vantaggi commerciali dello status quo resterebbero tutti in capo alla Germania. Le conseguenze della hard Brexit sono problema diverso.
Gaz
“La posizione del Governo italiano è solo l’incertezza” Bruno Le Maire, ministro dell’econimia di Macron, il quale appena insidiato ha mandato all’aria il contratto Fincantieri-Stx, già stipulato e pronto con il precedente governo di cui egli faceva parte.
Macron è uno zaraffo, la cui parola vale zero.
Cosa aspettano in Finmeccanica, e non solo, a mandarlo a far un giro in barca … ?
Come si fa solo ad entrare in trattative con uno zaraffo?
tulliox
Ma chi gli ha raccomandato questa sua nuova giovin promessa del giornalismo dottor Giannulli ? Calabresi ? Il Mossad ? Mike Pompeo ? Veramente un articolo degno del mainstream. Valeva la pena di venire sul suo sito per leggere robe del genere.
Fantastica poi questa frase, la parte migliore dell’articolo:
… ci ritroviamo a dover collaborare con questi ultimi tradendo i siriani che hanno tentato di ristabilire in Siria i valori su cui si fonda la nostra stessa repubblica”
Chi sarebbero i tipi che hanno tentato di stabilire in Siria i valori su cui si fonda la nostra stessa repubblica ??? Me li potete indicare per favore ????
Una sola cosa è sicura in tutta quata faccenda. Tra le varie fazioni che si sono combattute in Siria quella di Assad e’ seza dubbio la meno peggio. E soprattutto l’unica non eterodiretta dall’estero.
I governativi non sono dei santi ? E chi lo e’ da quelle parti. Figuriamoci durante e dopo una guerra civile.
Sono stato in Siria nel 2008, tre anni prima che scoppiasse la guerra civile e l’impressione ricevuta non fu negativa. Certo si capiva che non era una democrazia, da vari piccoli particolari. Ma c’era assoluta tolleranza religiosa. A Damasco abbiamo dormito in un convento di salesiani e il giorno dopo c’e ‘ stata la messa di Pasqua con tanto di festa, addobbi e tutto il resto. E il quartiere cristiano era pieno di negozietti che vendevano di tutto ma in particolare il whisky. Alla luce del sole in un paese musulmano. E c’erano donne che giravano da sole dapertutto, con e senza velo. E abbiamo scoperto che era tradizione che le studentesse della facolta di lingue di Aleppo andassero alla citadella per esercitare il loro inglese parlando con i turisti.C’erano due ragazze bellissime e siamo stati li un bel po a parlare e abbiamo pensato di invitarle giu al suk a bere un te ma alla fine non ci ha retto la pompa e abbiamo lasciato perdere.
Se la immagina una scena del genere se vincevano i protetti di Bin Salman ? O in Arabia Saudita ?
Glielo spieghi lei al suo studente se ne ha la voglia
Gaz
Ho riletto l’articolo di A.S.
Manca di un tassello non secondario: la Francafrique, intesa come metodologia export dell’Eliseo.