Invito i miei amici pugliesi a sostenere Vendola.
Invito i miei amici pugliesi a sostenere Vendola.
Non mancano motivi di rimprovero a Nichi Vendola, sia per le scelte politiche nazionali (i modi ed i tempi della scissione da Rifondazione Comunista e l’infelice scelta alle elezioni europee), sia per il modo con cui a governato (sulla sanità avrebbe dovuto scegliere meglio assessore e collaboratori e, soprattutto, avrebbe dovuto vigilare). Non mi sembra di aver taciuto queste critiche nei mesi scorsi. Adesso però c’è da scegliere con chi andiamo allo scontro con la destra e non ho dubbi che la carta migliore che abbiamo a disposizione sia proprio Nichi.
Boccia –usiamo la mano leggera- semplicemente non esiste. E’ una realtà anagrafica.
D’Alema ed i suoi supporter dicono di aver poco tempo per spiegare il progetto che sta dietro a Boccia e che, stringi stringi, si riduce al fatto di allearsi con l’Udc (non so, poi, quanto tempo ci voglia per illustrare questo altissimo concetto). Non sono ostile all’allargamento delle alleanze, ma non sempre i voti si sommano meccanicamente. Anzi, gli elettori tendono a seguire in modo sempre meno automatico le indicazioni dei “signori della politica”. D’altro canto, Casini non ha solo il problema pugliese, deve decidere cosa fare da “grande”: tornare all’ovile berlusconiano ed abbassare la cresta una volta per tutte o giocare in campo aperto mantenendo la sua autonomia. E dunque non gli rimane molto da scegliere: o si presenta da solo (e in questo caso può essere utile nel sottrarre voti ai candidati della destra) o si allea con la sinistra accettando il candidato che gli viene proposto. Questo in Puglia ed in qualsiasi altra regione allo stesso modo.
D’altra parte la candidatura Boccia sarebbe debolissima perchè si presenterebbe come il solito diktat delle segreterie nazionali di partito: una tristissima riedizione del solito copione partitocratico. Vendola, piaccia o no, si presenterebbe come il candidato che ha vinto contro le burocrazie romane e questo avrebbe ancor più risalto in opposizione al candidato della destra, D’Ambruoso, “paracadutato” a Bari dalle alchimie di palazzo ed assolutamente poco digerito dallo stesso PdL pugliese. E’ un aspetto da considerare con la massima attenzione.
Peraltro, Vendola ha diretto una giunta che ha anche meriti che sarebbe ingiusto ignorare e, d’altra parte, un governatore uscente non si conferma al secondo mandato solo per ragioni molto gravi. Il che sarebbe come dire che il centro sinistra pugliese ammettesse il fallimento della sua prima esperienza di governo. Il che –nonostante la zeppa della sanità- mi sembra non vero ed autolesionistico.
E infine due considerazioni:
1. è ora di piantarla con questa storia che la Puglia è il feudo personale di D’Alema che, peraltro, ha inanellato disastri uno dopo l’altro;
2. non se ne può più di questi meccanismo di “giustizia ad orologeria” per cui i magistrati debbono mettere il becco nella competizione politica. Facciano il loro dovere senza guardare in faccia a nessuno –come è giusto che sia- ma ci facciano il piacere di smetterla di usare i loro poteri per fini che con la giustizia non hanno niente a che fare.
Nichi con ogni probabilità ce la farà a battere Boccia, ma non basta: deve vincere bene, se vogliamo recuperare sulla sceneggiata di questi mesi ed arrivare al nastro di partenza in modo decente. Ora bisogna pensare a battere Berlusconi in Puglia ed in tutta Italia. E come pugliese in trasferta sento il dovere di schierarmi con il candidato che ha più possibilità concrete di farcela, al di là delle somme sulla carta.
Per il poco che può valere la mia voce, invito tutti i miei amici pugliesi a sostenere la candidatura di Vendola ora nelle primarie e dopo nello scontro con la destra.
Aldo Giannuli, 23 gennaio ’10
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Marco
straquoto