Strage di Parigi: una prima interpretazione.

A tre giorni dalla strage, e dopo l’uccisione di tutti i terroristi coinvolti nella vicenda, possiamo tentare un primo bilancio per cercare di capire cosa è successo e che sedimento politico ha lasciato l’episodio.

Dico primo bilancio perché non sappiamo se la cosa è finita qui. Preoccupa molto la manifestazione di oggi: centinaia di migliaia di manifestanti, con alla testa 45 capi di stato e di governo di tutto il mondo sono un obiettivo golosissimo da colpire e, purtroppo, molto facile, più facile della strage di Charlie.

Certo, questa volta la sicurezza francese è sull’avviso ed avrà predisposto tutto il possibile per evitare rischi, ma il guaio è che ci sono tanti modi per colpire la manifestazione (esplosivo variamente collocato, uomo-bomba, cecchino, razzi  -e questi si è visto che un lanciarazzi lo avevano-) che è tecnicamente impossibile prevenirli tutti. Però, possiamo sperare nel fatto che gli jihadisti non abbiano sotto mano un commando pronto, o che valutino un eccessivo rischio di fallimento (che indebolirebbe l’effetto del precedente attentato), che non abbiano avuto il tempo necessario per prepararlo ecc. Insomma, incrociamo le dita e speriamo bene anche per il futuro prevedibile.

Comunque, con il pensiero noi siamo in piazza con i francesi.

Detto questo, passiamo ad una prima analisi di insieme dell’accaduto per fare qualche ipotesi sul senso dell’attentato. Partiamo da due ipotesi principali: si è trattato di un attentato dei fondamentalisti per attaccare la Francia (o, se preferite, l’Europa o l’Occidente), oppure gli attentatori sono fondamentalisti ma manovrati dai servizi francesi in una sorta di “strategia della tensione”.

Cominciamo ad esaminare i dati disponibili a cominciare dagli errori degli attentatori (l’errore sull’indirizzo, la storia della scarpa perduta e raccattata, la carta d’identità lasciata, la strana via di fuga, l’essersi attardati per uccidere il poliziotto) e dagli aspetti del loro comportamento poco spiegati (cercavano il martirio? Ma per due giorni hanno cercato di salvarsi fuggendo, ed allora perchè sono tornati verso Parigi?).

Vediamo cosa si può dedurre da tutto questo. In primo luogo, mi pare che emerga che i terroristi non erano affatto provetti killer, ma gente addestrata alla bell’e meglio a sparare (l’addestramento ricevuto in Yemen): per il resto, erano dilettanti allo sbaraglio. Il che può voler dire tre cose: che sono stati effettivamente “lupi solitari” attivatisi autonomamente (poi ci torniamo su), che chi li ha scelti non aveva sotto mano niente di meglio, o che chi li ha scelti lo ha fatto proprio perché sarebbe stato più difficile risalire sino a sé. Personalmente mi pare più convincente la seconda ipotesi.

Resta, però, non spiegato il particolare della carta di identità. Avevo pensato ad un depistaggio degli attentatori per sviare le indagini. A quanto pare non è così, sempre che il documento appartenga effettivamente a qualcuna delle persone coinvolte nelle indagini e che sia stato l’elemento che ha permesso alla polizia di identificare così rapidamente gli stragisti. Comunque il punto resta da chiarire.

In secondo luogo c’è l’incredibile serie di errori degli apparati di sicurezza francesi (la sottovalutazione della segnalazione algerina, l’aver cessato, a luglio, la sorveglianza dei due jihadisti ritenendoli non più pericolosi, l’indebolimento delle misure a protezione di Charlie Hebdo, la lentezza ed inefficacia dei soccorsi nell’immediatezza del fatto, il non aver fatto scattare il blocco della zona catturando gli jihadisti in fuga, il coinvolgimento del ragazzo poi risultato assolutamente estraneo,  la conduzione catastrofica della cattura che ha portato alla morte di tutti gli ostaggi –meno quelli che si sono salvati da soli- e di tutti i catturandi che, invece, bisognava prendere vivi). Ciascuno di questi errori può avere una spiegazione plausibile, ma tutti insieme sembrano decisamente troppi.

Poi ci sono le cose che ancora non si spiegano:

a- il filmato sulla morte del poliziotto mostra che il proiettile ha colpito il suolo e non la testa della vittima e, infatti c’è una nuvoletta di polvere ma non schizzi di sangue o materia cerebrale ed, a quella distanza, il cranio avrebbe dovuto “esplodere”;

b- gli attentatori erano due o tre? Nei filmati se ne vedono due, si è poi parlato di un terzo restato al posto guida ma mai filmato ed in una sequenza si vede uno dei due attentatori salire dal lato della guida e questo ha fatto pensare al ragazzo poi risultato estraneo. Ora alcuni giornali (ma potrebbe trattarsi di un loro errore) tornano a parlare di tre. Ma, se si tratta di una valutazione della polizia, sarebbe un terzo terrorista di cui si sono perse le tracce. Altro punto da chiarire.

c- perché non si è cercato di catturare vivi gli attentatori usando proiettili di gomma o soporiferi (usati in altri episodi del genere)?

d- Come entra nella storia Coulibaly? Perché la polizia per 24 ore ha escluso connessioni con Charlie Hebdo, salvo scoprire che era stato in cella insieme ad uno dei due fratelli Kouachi, (cosa che avrebbe dovuto risultare in archivio)?

Anche qui è largamente possibile che ci siano spiegazioni tranquillizzanti, ma stiamo aspettando che ce le diano.
La deduzione dei “malpensanti” è che questa serie di “errori” sia il segnale di un complotto ordito da quegli stessi apparati, insomma un “auto attentato” per scopi da scoprire. Personalmente non trovo (e non l’ho mai trovata) una ipotesi convincente. In primo luogo perché non si capisce bene quale possa essere lo scopo. L’ipotesi più razionale è che si tratti di una sorta di “strategia della tensione” a livello internazionale, per giustificare un intervento a terra contro l’Isis; ma questo contrasta nettamente con una serie di dati di fatto.

In primo luogo, questa rischia di essere un’autorete del governo che non ne esce affatto bene e che, comunque, vede rafforzato il Fn. In secondo luogo, come spiegare la dichiarazione dell’Isis che proclama eroi i due Kouachi? Può darsi che un soggetto del genere non ritenga di dover smentire la sua responsabilità nell’attentato, ma che esalti una azione destinata a ritorcersi contro di lui, mi pare un po’ troppo stirata come spiegazione.

D’altra parte, se un sospetto può essere dato da tre elementi (la cessata sorveglianza sui Kouachi, l’indebolimento della difesa di Charlie Hebdo, l’uccisione di tutti i tre jihadisti) altri elementi (il mancato blocco della zona, gli errori nella caccia ai tre, il coinvolgimento del ragazzo e la scivolata presa su Coulibaly) sono proprio errori che dimostrano, semmai, lo stato confusionale in cui versano gli apparati francesi.

Se si fosse trattato di un auto attentato, il copione avrebbe dovuto essere questo: un infiltrato della polizia contatta i due e li induce ad effettuare l’azione, poi, all’uscita dal settimanale o poco più in là, piombano sette auto della polizia che aprono il fuoco e crivellano di colpi gli attentatori. Semplice ed indolore: niente indagini e caccia agli attentatori, dimostrazione di efficienza bellica, pur nel dolore delle vite perdute ecc.

Quindi, l’ipotesi dell’auto attentato, pur senza dover essere esclusa del tutto (mai dire mai, in questo genere di cose), diciamo che ha un indice di probabilità dello 0,1%.

Il che non vuol dire che non ci sia puzza di bruciato, anzi sono convinto che la puzza sia aumentata. Anche l’ipotesi semplice dell’attentato jihadista non spiega molte cose, ed in particolare la pirotecnica serie di errori dei servizi e della polizia.

Ma la spiegazione deve essere necessariamente essere una di queste due? Le cose possono essere anche più complesse della semplice alternativa fra attentato fondamentalista ed auto attentato dei soliti servizi segreti. Allo stato delle conoscenze non si può ipotizzare uno scenario concreto, perché mancano troppi elementi, si possono solo fare supposizioni solo allo scopo di saggiare piste investigative. Poi si sa che il destino delle ipotesi è di essere smentite in gran parte, mentre, talvolta, solo una di esse si dimostra buona. Ma se non ci fosse stato il mucchio iniziale di congetture non ci sarebbe stata neanche quella buona. Questo è il modo di procedere per cercare quegli elementi che confermano o smentiscono una idea iniziale. Quindi cerchiamo di vedere se non ci sono soluzioni alternative possibili (non dico probabili, ma anche solo possibili)

E in questo senso voglio formulare due ipotesi di fantasia (ripeto: di fantasia), per valutare possibili spiegazioni alternative alle due secche appena sopra descritte.

In primo luogo va presa in considerazione l’ipotesi del “terzo intervenuto” (magari un altro servizio segreto e vai a trovare quale: iraniano, russo, americano, curlandese, venusiano o chi vi pare) che ha istigato i due e poi ha “intossicato” i servizi francesi, magari tramite qualche funzionario infedele, inducendoli nell’incredibile serie di sbagli che si sono moltiplicati nel tentativo di mettere la toppa al buco. Poi i nervi saltati e l’esigenza di riscattarsi dalla figuraccia precedente hanno spinto alle maniere “forti” con l’uccisione dei tre. Non ci sono elementi, allo stato attuale, per dire che sia andata così, ma è una ipotesi impossibile?

Seconda congettura: uno sbaglio di origine dei servizi francesi che ha provocato a ricaduta tutti gli altri. Anche qui ragioniamo di fantasia: uno dei fratelli Kouachi (o entrambi) viene “coltivato” dai servizi francesi come possibile infiltrato nella Jihad (esattamente come nel caso di Merha), l’uomo (o gli uomini) accetta, e questo spiegherebbe che siano stati cassati dall’elenco dei pericolosi e non siano stati sorvegliati. Ma l’uomo (o i due) ha accettato solo per finta, magari perché la sua stessa organizzazione gli dice di accettare per “intossicare” i servizi francesi. I due magari passano anche informazioni di qualche valore e conquistano la fiducia dei servizi e, magari, qualcuna che induce a ridurre il grado di sorveglianza di Charlie Hebdo, magari indirettamente, perché vengono indicati altri obiettivi da proteggere da tutt’altra parte, così da provocare una redistribuzione delle risorse (e questo spiegherebbe il perché dell’indebolimento della difesa di Charlie). Le stesse informazioni possono aver indotto la polizia a concentrarsi in bel altra zona di Parigi e questo spiegherebbe la debolezza della reazione che ha impedito il blocco della zona.

Poi accade la strage ed i servizi capiscono di essere stati giocati: dai filmati capiscono chi sono i due mascherati, ma non potendo ammettere l’errore, mettono in piedi la commedia della carta di identità per giustificare come abbiamo potuto identificare così rapidamente gli attentatori. Ma i servizi ormai sono in stato confusionale, e fanno errori su errori, si fanno cogliere impreparati dalla comparsa di Coulibaly e dicono che fra i due episodi non ci sono relazioni perché non sanno cosa possa sbucare fuori del loro “peccato originale”.

Infine la decisione di uccidere tutti sarebbe spiegata dalla necessità di evitare situazioni imbarazzanti in un eventuale processo che, invece, la morte dei rei rende impossibile. In questo quadro troverebbe spiegazione anche la fuga della Boumedienne. Non dico che sia andata così, ma vi sembra impossibile?

Da ultimo: come spiegare che  Coulibaly sia uno dell’Isis e i due fratelli Kouachi sarebbero di Al Quaeda Yemen? Le due organizzazioni non dovrebbero essere compatibili, secondo gli inquirenti, per cui si sarebbe trattato di connessione fra i due casi ma non coordinamento. Peccato che a maggio si disse che molti pezzi di Al Quaeda in giro per il Medio Oriente stavano passando nella sfera dell’Isis e fra i pezzi in dubbio c’era anche Al Quaeda yemenita. Questo potrebbe essere una conferma.

Per il resto stiamo a vedere.

Aldo Giannuli

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Aldo Giannuli

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Comments (51)

  • Grazie prof. Giannuli per l’analisi ineccepibile e per fornire sempre a noi lettori una posizione critica su tutto ciò che i media vorrebbero “farci bere”. Complimenti ancora

  • Facciamo l’ipotesi che uno stato F esprima l’orientamento di riconoscere ufficialmente un piccolo e bistrattato staterello P. Questo stato F fa questo insieme ad altri stati che non possono più spiegare all’opinione pubblica interna perché assistono indifferenti al massacro degli abitanti di P. Ma accade che questo staterello P è un elemento strategico per la sussistenza e la politica aggressiva di un piccolo ma potente stato I che per vocazione e necessità ha la capacità di avere uomini un po’ dappertutto nel mondo. Allora lo stato I sbuffa e rimprovera, monita e ringhia. Ma niente. Allora fa quello che gli riesce meglio: far credere che quelli di P e chi gli somiglia sono pericolosi e cruenti. Esiste dai tempi dell’assalto a Troia e lo chiamano false flag. Organizzano una cosina dentro lo stato F usando una complicata sequenza di doppi, tripli e n-giochisti. Quel tanto che basta per lasciare interdetta la reazione di F che può vantare una sicurezza interna efficace e preparata. Ma la sottigliezza di I è tutta qui: inceppare questa macchina perfetta per dimostrare che il suo potere, ovunque e comunque, è enorme. Riesce a mobilitare le masse di F e del mondo, fa vacillare il governo di F, ridicolizza un intero apparato. Poi il capo di I dice: ok vi aiutiamo. E tutto si “risolve” in un paio di ore. Compreso un servizio accessorio per ripulire un po’ i media dal clamore del primo gesto e dimostrare che ci sono divinità insultabili e divinità intoccabili. Poi magari spera che tutti i capi degli stati (anche quelli che avevano sfidato I dicendo di voler riconoscere P) si incontrino insieme. E magari guardarli negli occhi per capire l’effetto che fa. Intanto milioni di persone nel mondo fanno il gioco di I dicendo che è proprio vero, quelli come P sono proprio pericolosi. Vi piace questa storiella?

    • Concordo. Non pensare che Israele possa aver avuto un ruolo quantomeno rilevante, viste le note capacità ed estensioni dei suoi servizi, così come i suoi interessi contingenti, è strano. Senza contare come la comunità ebraica sembra essersi assurta a vittima principale di questa serie di attentati.

  • io avrei fatto cosi’: dico a due miei agenti dei servizi (a scelta) di commettere la strage nella redazione…poi li faccio scappare…e infine uccido i due “cretinetti terroristi” direttamente a casa loro…

    • off: molto più debole, perchè l’uccisione sul pèosto dà soddisfazione all’opinione pubblica. Comunque sarebbe un copione diverso da quello che abbiamo visto

      • Concordo anche io con l’idea di off e aggiungo che il falso omicidio del poliziotto può essere stato fatto per giustificare il massacro dei terroristi subito dopo, tenete conto che nell’attentato è morto anche un famoso economista No-Europa, No-Euro e No-Sistema Bancario, il Suo nome è Bernard Maris, ma i giornali ne hanno parlato poco.
        Il motivo, dell’attentato, oltre alla morte dell’economista francese, può anche essere per giustificare le nuove leggi che si preparano per essere inserite a livello europeo, già adesso si parla di un giro di vite qui in Italia.

        • Daniele: che ci siano cose da chiarire e contraddizioni da sciogliere va bene, ma che si siano inventati di sana pianta l’omicidio del poliziotto mi pare un po’ grossa da credere….

          • E perché no? in fondo dalle persone possiamo aspettarci di tutto….
            Il video dell’omicidio non mostra i normali effetti di un fucile ak-47 armato con proiettili 7.62, sparato a bruciapelo alla testa di un uomo…. Non dico che la testa deve esplodere ma sicuramente le tracce di sangue oltre che parti del cranio che si spaccano ci dovrebbero essere.
            Nel video della morte di Kennedy si vede chiaramente che il fucile con cui lo hanno ammazzato, ad una distanza superiore, gli provoca un danno da frattura e apertura del cranio, documentato da referto medico, la moglie tenta di tenergli la parte della testa aperta, prima di fuggire dal panico…..

  • L’intervento e’ molto chiaro e condivisibile.

    La seconda ipotesi, molto articolata, e’ anche abbastanza verosimile.

    Rimane da capire se vi sia stato un doppio gioco e chi ne sarebbero i direttori.

    L’Iran si e’ tirata fuori.

    La Russia avrebbe qualche interesse, visto in quale stato di pressione l’hanno messa. Ricordo che e’ morto il capo dei petroli francesi: incidente aereo? attentato?

    Israele e’ molto nervosa, visto che i parlamenti francesi e britannico hanno approvato una mozione che riconosce lo Stato Palestinese. Poco dopo i fatti di Parigi, Londra ha detto: “ora tocca a noi”. Coincidenza?

    Aggiungerei che, per quello che ne capisco (e non e’ molto), la posizione israeliana degli ultimi anni mi appare suicida, incapace di svillupare una politica di prospettiva e molto propensa ad utilizzare le armi.

  • ora stanno ricercando disperatamente la moglie che secondo le intelligenze dal 2 gennaio non era più Francia ,questa donna può sapere qualcosa ? se si ,pensate che vivrà a lungo e avrà la possibilità di spiegarci ?

  • Caro professore,
    a me sembra che il tema piu caldo attualmente in europa che meriti un attentato o una strategia della tensione sia l’emergere di forze come syriza o podemos o 5 stelle, anti austerity e restituzione del debito, questo è il piu grande pericolo per la stabilità dell’attuale assetto di potere. In questa ottica la presenza nella redazione di bernard maris non la considererei un danno collaterale ma il vero obiettivo dell’attentato, non so quanto in realtà contasse in Banque de France, sicuramente era un obiettivo che poteva dare piu di un messaggio a qualcuno. La frase che mi è piaciuta di meno in questi mesi è stata “spiacevoli conseguenze per Italia e Francia” di junker, seguita dall’esortazione ai Greci a “Non votare in modo sbagliato”, come le scrissi a suo tempo avevo letto anche l’incidente alla Norman come un inizio di strategia della tensione europea verso i paesi a rischio come italia e grecia. Resto però molto dubbioso, Gli stati uniti stanno tentando di tirare l’europa in guerra sin dalla siria, poi con l’ucraina, ora con l’isis dove forse i gruppi locali foraggiati a mitraiette non bastano più.

  • Caro Professore.
    Segnalo un altro aspetto singolare di questa singolare vicenda:

    Ieri pomeriggio verso le 17:30, su TGCom24 dov’ero finito in cerca di ultime notizie, sento il conduttore affermare che i servizi francesi avrebbero ammesso che quello della carta d’identità era una bufala, fatta circolare per giustificare la strana rapidità con cui erano pervenuti a identificare i due/tre terroristi. In realtà, l’identificazione era stata così rapida solo perché i due erano sotto “stretto controllo” (?).

    Stamattina mi aspettavo qualche titolo sull’argomento, e stranamente non sono riuscito a trovare nulla. Ho cercato di risalire alla trasmissione di ieri sera, ma il portale di TGCom24 non offre podcast.

    Se fosse vero, una spiegazione potrebbe essere che nella speranza di arrivare agli eventuale organizzazione che li spalleggiava, hanno lasciato troppa briglia sciolta ai terroristi al punto che questi han potuto agire prima che i poliziotti potessero intervenire.
    Questo spiegherebbe lo strano suicidio dell’investigatore che stava seguendo il caso (punto B): le tragiche conseguenze dell’errore di valutazione potrebbero averlo gettato nella disperazione.

    Rimane il fatto che la notizia che ho ascoltato ieri oggi sembra scomparsa.

  • Gentile professore, a voler interpretare la realtà come strettamente plausibile si finisce col dimenticare che la Verità non lo è quasi mai. Al suo quadro aggiungerei qualche dato e qualche considerazione che conducono ad un ulteriore punto di vista. Intanto il suicidio di Helric Fredou, il funzionario di polizia di Limoges incaricato delle indagini su Charlie Hebdo. A meno di 24 ore si spara un colpo alla tempia? Da più parti si é invocato il Mossad, il che sembrerebbe confortare le ipotesi del sig. Gimo, che pure hanno un senso, ma supplementare ad una strategia più ampia. D’altronde non solo il filmato, ma l’autore dello stesso, che casualmente era ben appostato per una ripresa che subito dopo diventava virale lascia spunto a qualche riflessione. Non un semplice cittadino, ma il vicedirettore della rete israeliana IBA Channel, Amchai Stein. Quando si dice la combinazione. Per non parlare del fatto che non esiste, a parte quello dubbio del filmato, alcuna ripresa di tutte le altre vittime. Il che non vuol dire che non ci sono state, ma che piuttosto le modalità delle esecuzioni potrebbero essere state differenti e foriere di ben altre deduzioni. Ed altra combinazione sospetta, fra le vittime figura anche Bernard Maris, economista e consigliere della banca centrale francese e ferreo sostenitore della rinegoziazione per almeno il 60% del debito pubblico, nonché della sua illegittimità. Tuttavia le considerazioni che faccio sono più di natura storica e prendono spunto dai recenti atti di Papa Bergoglio. Lavare e baciare i piedi ad una musulmana, incontri fra gli esponenti delle due religioni, officiare messa insieme in Vaticano. Come lei insegna, nulla negli atti della Chiesa é mai casuale e quelli simbolici sono quelli di maggior impatto. La rimozione di Ratzinger, dichiaratamente conservatore, è stata probabilmente anche funzionale a poter mettere in scena tali atti. I motivi di questo ravvicinamento possono essere solo di due ordini. Religiosi e non. Non si capirebbero se però non si mette a fuoco il principale avversario della Chiesa. La secolarizzazione. L’occidente non persegue più se non formalmente o comunque tiepidamente i valori spirituali. Sotto questo punto di vista una nuova catechizzatione è considerata poco praticabile in tempi stretti. Ed i tempi sono strettissimi se si considera che la Chiesa è sotto attacco, basti pensare agli scandali sollevati, guarda anche qui la combinazione, negli USA sulla pedofilia (non solleviamo, dandolo per scontato, il problema della condanna di tali comportamenti, ma solo quello della sua attuale visibilitá mediatica, posto che tale abitudine appare piuttosto radicata negli anni). Chi manovra le fila? Chi ha una tale potenza di fuoco su scala planetaria? Contro chi si sono sollevati gli strali di Francesco 1^ dall’inizio del suo mandato? Chiamatelo come volete, NWO, Elite o Golbalizzazione, ma non siete lontani dal vero. Sistema che, al fondo, basa il proprio potere sull’assunto della legittimitá del debito e dei tassi di interesse che lo alimentano. Ma un miliardo e mezzo di musulmani la pensano diversamente. Esigere anche un solo centesimo di interesse sulle operazioni finanziarie é giá usura conclamata ed impedimento per una vita ultraterrena. E per loro la secolarizzazione non é ancora avvenuta, i valori spirituali sono vissuti e prioritari, che noi li si voglia condividere o meno. Dunque per l’Elite, per poter attuare il piano di Globalizzazione totale, il veronemico da battere sono loro. Da qui la nascita di gruppi quali Al Quaeda (“la lista” nome in codice che la Cia dava ai propri infiltrati) o l’Isis (come non ricordare che una giornalista turca, ma che lavorava per una tv americana é stata assassinata poche ore dopo aver detto di aver visto terroristi dell’Isis uscirà dalle ambulanze della Croce Rossa). Oppure la destabilizzazione dello scenario mediorientale, inutile farne ora l’elenco. Lei si chiede quale inspiegabile scopo hanno avuto i terroristi. Lo scopo é giá raggiunto. Il solco fra due popoli, due visioni della vita che si tentava di ricucire per reagire al NWO, é ripristinato, ammantato come guerra di religione e di civiltá. E ben poco importa che pochi o molti arrivino alla veritá. Saperla o divulgarla non cambia le cose. Oggi la guerra è mediatica e la maggior parte della vittime, i popoli occidentali europei e quelli di sincera fede islamica, si guardano come nemici e, statene certi, si scanneranno a vicenda.

  • Alcune osservazioni estemporanee:
    1 se questi non erano killer professionisti, come spiegare la freddezza nell’uccisione del poliziotto e l’assoluta noncuranza dell’esecuzione? Video ( come credo) artefatto? il terzo attentatore dov’era a spasso?
    2 chi ci dice che quelli del video ( e quindi gli autori della strage) non fossero gli stessi che poi hanno accusato? Dei quali uno per caso era a scuola in quel momento.
    3 come spiegare l’uccisione dei principali indiziati? pericolosi testimoni?
    4 la testimonianza del tipografo che ha parlato degli attentatori come “sereni” e ” gentili”? vittima della sindrome di stoccolma?
    5 giannuli pur di non accreditare l’ipotesi stragista si inventa la teoria alternativa (e molto suggestiva invero) dei servizi ” giocati” dagli attentatori. Davvero molto romanzesca e affascinante, ma poco credile.
    E infine fa semplicemente ridere l’idea che vuole screditare l’azione dei servizi proclamando l’insensatezza del casus belli per attaccare l’isis. L’occidente non ha alcuna intenzione di attaccare l’isis semplicemente perché è una sua creatura. Creare un clima di tensione e dividere l’Europa dal mondo musulmano, creando fratture all’interno della stessa Europa mi sembra invece la tesi più credibile per giustificare l’attentato. Riproporre la dinamica dello scontro di civiltà è sempre funzionale alle stesse logiche. Poi ci possono essere le comseguenze inattese, come dei ministri che se ne escono chiedendo di “rivedere Shengen”…

  • un unico appunto: una testa, colpita da un proiettile di un AK a quella distanza non esplode come nei film. i traumi sono enormi (fratture multiple del cranio, materia cerebrale ridotta a gelatina) e portano a morte certa ma non c’è nessuna esplosione. stiamo parlando di un proiettile calbro 7,62 x 39, non di uno slungshot calibro 12 o di una rosa di pallettoni.

    cito testualmente da “Gunshot Wounds – Practical Aspects of Firearms Ballistics and Forensic Techniques” di V. DiMaio (CRC, 1999) pagina 215:

    “[…]In the past few years, the author has had extensive experience with deaths due to the 7.62 × 39-mm cartridge loaded with full metal-jacketed bullets having either a mild steel core (standard Russian and Chinese military design) or a lead core. In a review of 50 cases involving this cartridge, the following observations were made:
    1. All primary head wounds were perforating.
    2. While entrance wounds of the head, and usually the exits, can easily be mistaken for wounds inflicted by handguns, internally, there are very severe injuries with multiple fractures of the skull and extensive lacerations of the brain. The severe nature of the internal injuries clearly indicate that one is dealing with a centerfire rifle and not a handgun. […]”

    La nuvoletta di polvere che si vede nel video potrebbe essere stata causata da un colpo non andato a segno, altro indice di un addestramento di base: per sparare con un fucile automatico, anche in configurazione semi auto, è necessario impugnare saldamente l’arma con entrambe le mani e non con una sola come nel video.

      • premesso che quello che sto per dire è nel campo della speculazione, non studio medicina forense e non mi azzardo a fare valutazioni in base ad un video ripreso da un cellulare a una certa distanza:
        i fiotti di sangue sono presenti quando viene colpita un’arteria o comunque un importante vaso sanguineo. se si guardano anche molti video dei massacri condotti dall’ISIS in iraq e siria, con spari ravvicinati alla testa anche con degli AK, si può notare che solo in alcuni casi vi sono estese fuoriuscite di sangue con fiotti. in alcuni casi vi è anche quanto di più simile all’esplosione che alcuni pretenderebbero: sono dovuti a colpi tangenti alla calotta cranica, che “strappano” pezzi delle ossa producendo l’eviscerazione dell’encefalo. oppure a raffiche di colpi, che per forza di cose portano ad uno spappolamento del cranio.
        inoltre un proiettile che va a raggiungere certe strutture del cervello può provocare un’immediato crollo della pressione e di conseguenza non sarebbe possibile nessun fiotto di sangue.
        è comunque una valutazione complessa che lascio a specialisti. certo poi non sarebbe male che per amor di trasparenza i reperti autoptici fossero resi disponibili, ma dubito che possa accadere.

    • E’ una giusta osservazione, ma un 7.62 full metal jacket a quella distanza, se andasse a segno, produrebbe almeno un movimento del corpo, un sussulto ondulatorio, cosa che se noti non c’è mentre c’è un’innaturale inerzia del coricare la mano. Inoltre il fucile non rincula e non scarrella nemmeno, resta immobile, e lo sbuffo di fumo si vede anche che non è compatibile con il direzionamento della canna del fucile, qualsiasi analisi forense lo metterebbe in luce. Qui, esaltando il contrasto dell’immagine, si vede piuttosto chiaramente che lo sbuffo di fumo esce dalla mano sinistra del poliziotto:

      https://www.youtube.com/watch?v=6hnz68pxD50

  • Ottimo articolo, è sempre un piacere leggere i suoi pezzi 🙂

    C’è un’idea che mi frulla in testa: e se il “nemico” fosse interno alla Francia?
    Chi ha giovato maggiormente di quanto accaduto è sicuramente FN e partiti affini, credo che i vari commenti razzisti che si sono scatenati nei social network diano conferma di ciò. Ancora una volta l’Islam passa come religione pericolosa e l’intollerabilità degli “indigeni” aumenta.
    Quindi, è possibile che questi terroristi (lupi solitari o meno) siano stati quantomeno coadiuvati da forze interne pro Le Pen?
    Facendo passare lo stato attuale delle forze dell’ordine Francesi come inadeguate, ha una gran bella leva sui francesi: la paura. La paura per il diverso. La paura per ciò che non si comprende realmente. La paura del pericoloso, aggressivo. Ed eccoli lì, tutti pronti a sposare la causa de “i negri a casa” ed a rimpinzare di voti il Fronte.

    Sarei felice di sentire il suo parare su quanto esposto 🙂

    • Salvatore: ipotesi possibile, ma presuppone non solo qualche funzionario infedele, ma una intera cordata. Possibile ma non facile da realizzare. Per quanto…. mai dire mai

  • Ercole Del Vecchio

    Certo che è strano, oramai tutte le città sono piene di telecamere, sopratutto nei posti “sensibili”, e non una di queste ha ripreso avvicinamento, azione e fuga di questo “commando”….

  • Ho l’impressione che la stampa (e la televisione) italiana abbiano come al solito indulto al sensazionalismo e quindi distorto un po’ alcuni fatti.
    La zona di Charlie Hebdo è stata bloccata subito e fino a tarda sera. Mia conoscente abita a pochi passi e non è potuta uscire di casa. La stampa francese (e la polizia) sul momento non forniscono informazioni “pratiche” per non eventualmente favorire i terroristi magari in fuga fornendo delle informazioni. Passato il momento non c’è tutta questo desiderio di “particolari” da cronaca.
    E’ probabile che il ritardo nel comunicare il nesso tra i due e Coulibaly dipenda da questo stesso motivo. E’ probabile che la sparatoria a Montrouge con l’uccisione di una poliziotta avesse in realtà come obiettivo una scuola ebraica.
    Una donna nel supermercato cacher che si è salvata perché un commesso mussulmano (diventato l’eroe del giorno) si è chiuso con alcuni dei clienti nella cella frigorifera (dopo averla spenta) è stata intervistata da una catena televisiva e questa li ha rimproverati aspramente (on the air) perché avevano mandato in onda delle immagini dell’esterno con uno striscione sotto che avrebbero potuto costare loro la vita. Coulibaly stava guardando la televisione ma fortunatamente non ha letto lo striscione perchè si è distratto.
    La mia sensazione è che in Francia ci sia un’altro modo di affrontare queste cose, e che giudicando con metri italiani si possano prendere dei granchi. A Parigi c’è il vigipirate e tutti sono abbastanza consapevoli di alcuni principi di comportamento (stampa inclusa) in questi casi. Nessuno si è stupito della mancanza di informazioni dettagliate al momento dei fatti.

  • Come sempre le deduzioni e le osservazioni di Aldo Giannuli, arrivano puntuali e sensate. Ovviamente, avendo in mano pochi dati veramente concreti e confermati, di più non è possibile fare e bisogna ricorrere ad una pluralità di ipotesi.
    A mio parere qui ci sono due cose da prefissare:
    primo, questa strage giova all’Occidente e al sistema Atlantico impegnato forsennatamente a compattare le nazioni europee e spingerle ad un braccio di ferro, costi quello che costi , contro la Russia.
    La ricaduta e gli effetti di questo attentato, già si vedono: sulle ali della esecrazione e con la paura diffusa nell’opinione repubblica, adesso le centrali occidentali possono fare di tutto, dall’ imporre leggi e provvedimenti necessarie alle loro strategie; mettere a tacere voci contrarie ad un fronte anti Russo (già non si parla più, della uscita di Hollande a rinunciare alle sanzioni contro la Russia); e soprattutto si aprono una serie di possibilità, volendo, per mettere in piedi interventi armati dove lo riterranno opportuno. Non si dimentichi che con la scusa di annientare l’ISIS (tra l’altro già loro creatura) per esempio in Siria, gli Occidentali, sbattuti fuori dalla porta dalla Resistenza di Assad e dall’operato di Putin, ci rimettono piede in qualche modo. Senza il terrorismo, non potrebbe farlo!
    Secondo, questo fa seriamente pensare che queste schegge incontrollabili del fondamentalismo psicopatico, è ovvio e scontato che in qualche modo sono controllati dalle centrali di Intelligence occidentali. E chi “controlla” è in grado di “ispirare” a far compiere una impresa del genere.
    Quindi i servizi Francesi c’entrano poco, gli attentatori hanno agito tramite loro organizzazione, ma dietro le quinte, “chi di dovere” ha “ispirato” l’attentato e qualcosa di più.
    Oggi, non siamo più alle fasi primitive del terrorismo islamico , della fantomatica AlQeda, dell’ectoplasma di Osama bin Mossad (pardon, Bin Laden). A quei tempi i terroristi erano rari, manovrati, avevano bisogno di un “aiuto” diretto da parte delle Intelligence occidentali, per compiere gli attenati (esempio ne sono gli attentati dell’11 settembre), a quei tempi dovevano servire più che altro come “capro espiatorio”, il resto il “grosso” della false flag lo facevano le stesse Intelligence.
    Ma oggi l’immaginario terrorista e fondamentalista è cresciuto, il mostro evocato si è incarnato Oggi ci sono molte cellule terroristiche disponibili, basta solo “ispirarle” ed ovviamente armarle e finanziarle attraverso strade indirette.
    Quindi è inutile scervellarsi in ipotesi “complottiste”, non si arriverebbe a nulla, perché l’ispirazione dietro le quinte è invisibile, sottile, indiretta, a scatole cinesi, e difficilmente registrabile.
    MA GLI SCOPI E GLI EFFETTI DI QUESTO ATTENATO SONO CHIARISSIMI E LA FOLLIA DI UN FONDAMENTALISMO ISLAMICO C’ENTRA SOLO PERCHÉ È STATO IL “MEZZO” CON IL QUALE ATTUARE L’ATTENTATO: MENTI OCCIENTALI, E GAMBE FONDAMENTALISTE: GARANTITO!

    • Barozzi: gambe fondmentaliste è l’unica certezza, poi le menti possono essere ugualmente fondamentaliste ma nel gioco può essersi infilato un tertium gaudens

  • I due terroristi che tu definisci poco preparati e impacciati, io nella mia ignoranza li definirei dei professionisti, calmi e a loro agio in una fase così concitata come dovrebbero essere i minuti dopo avere fatto una strage in una redazione di un giornale se sapessi che di li a poco potrebbe arrivare tutta la Gendarmeria francese.
    Allora ecco un’altra chiave ipotetica di lettura:
    i due terroristi sono due professionisti (agenti segreti non per forza francesi e non per forza agenti…quanti delinquenti sono stati usati nella storia per lavori sporchi?);
    la sorveglianza ridotta della redazione (mi sembra strano non ci fosse mezzo sistema di telecamere a circuito chiuso…c’è pure nell’esselunga più piccola di Milano) è troppo inverosimile per essere una coincidenza;
    si aggiunga che, come hai detto tu in precedenza proprio quel giorno c’era una riunione particolare, mentre in un’altra qualsiasi giornata non ci sarebbero state molte persone presenti…di sicuro non ci sarebbe stato Bernard Maris…sempre coincidenze o ottimi informatori?
    L’utilizzo da esperto di un fucile potente ma poco preciso come l’AK47 per NON colpire alla testa il poliziotto per terra ma spaventarlo o suggerirgli di non fare l’eroe limitandosi a lasciarlo per terra;
    La scarpa raccattata può essere l’unico loro errore e far parte della messa in scena successiva (due persone che si allontanano correndo da una macchina sospetta non richiamano l’attenzione se sono vestite da jogging)
    infine il documento dimenticato…non loro, ma di due persone facilmente riconducibili al fondamentalismo, che appena si vedono accusati con le loro foto in televisione di un massacro del genere vanno nel panico e capiscono che non hanno via di fuga…
    se si costituissero probabilmente li farebbero sparire, allora mettono in pratica una fuga rocambolesca e disordinata…oppure non sono neppure scappati troppo…non erano rincorsi da nessuno perché la caccia agli attentatori era fatta dietro a informazioni sbagliate e false fornite dagli stessi veri autori dell’attacco…. poi l’ultimo tentativo di trattare con l’uso di ostaggi su due fronti separati e la strage finale con la loro eliminazione e la morte degli ostaggi….
    Complicata, ma come le altre non impossibile….

    Ciao

    • Paolo: caro Paolo, quelli che a te sembrano professionisti a me sembrano solo macellai addestrati ad uccidere con freddezza, ma per parlare di professionisti del “settore” non basta saper sparare ed uccidere gelidamente, ci vuole altro che questi hanno dimostrato di non saper fare.
      Il Kaloashnoikopv: guardate che gli utlimi modelli senza rinculo sono precisissimi.
      Sul documento ne riparleremo.
      Il fatto che abbiamno beccato la redazione in piena riunione si può spiegare in tre modi: aver sorvegliato la sede e capito quale era il giorno di dettimana della riunione (ma qwuesdto mal si concilia con l’errore iniziale, aver avuto qualche informatore o il caso. Io voto per la seconda anche se questo può significare che si è stratato di un semoplice complice della stessa cellula.
      La ticostruzione finale mi sembra un po’ forzata
      a presto

      • Già un po’ forzato il finale ed errata valutazione balistica delle nuove versioni del fucile. Concordo con la definizione di macellai (la mia non voleva certo essere un apprezzamento alla loro “professionalità” ovviamente). Resto comunque dell’idea che non si siano mossi in modo concitato come mi aspetterei…ma è solo una mia impressione. La presenza del complice mi spaventa ulteriormente.
        Ne parleremo presto

  • Anch’io trovo plausibile la ricostruzione secondo cui i due fuggiaschi potrebbero non essere gli stessi che hanno compiuto l’attentato. Se i due fratelli avevano la coscienza sporca, sentendo in tv i loro nomi sono saltati in macchina e sono scappati. Durante la fuga non hanno fatto male a nesssuno, almeno mi pare, e se anche hanno professato innocenza col tipografo, non si saprà mai.
    D’altronde, se hanno frettolosamente accusato urbi et orbi un povero bimbo che se ne stava a scuola (dopo di che, non si è più parlato di terzo uomo…), perché dovremmo prendere per buoni anche gli altri due?
    Io non mi intendo di preparazione militare, ma so che prima di un attentato si va a fare un sopralluogo. Almeno cosí facevano persino gli scalcinati brigatisti della prima ora. E questi, bardati di tutto punto da terroristi, vanno anche a sbagliare portone?
    Questa storia è assurda da qualsiasi parte la si guArdi. Per tacere del video postumo di rivendicazione del tizio del supermarket, in cui parla esattamente come se fosse… postumo, appunto. Sembra un’intervista rilasciata in tutta tranquillita dopo l’evento.

    (Grazie Aldo per aver riaperto i commenti… L’iscrizione obbligatoria stava spegnendo il blog!)

    • Barbara: non ringraziare me ma Martino che è il vero Deus ex Machina di questo blog, il Capo del Governo, che dire? Il Renzi di questo blog,
      io sono solo lo scrivano che lavora per lui

  • Per me l’indizio di peso è che solo sei mesi fa è stata sospesa la sorveglianza sui due fratelli che negli ultimi tre anni non avevano danno cenno di attività sospette. Queste non sono informazioni alla portata dei terroristi ma dei servizi segreti di altri paesi si. E basta un infiltrato per risvegliare i dormienti che, non controllati e indisturbati, potevano portare a termine l’attacco. Ultimamente Israele non ha visto di sicuro di buon occhio i riconoscimenti, anche da parte della Francia, dello stato della Palestina. Con Obama credo ci sia maretta perché ha premuto troppo contro Putin e l’Europa comincia a fare ni . Che ci sia maretta è dimostrato anche dal fatto è che oggi nel corteo gli USA non erano presenti neanche con l’uscere della Casa bianca (solo in mattinata nella riunione dei ministri per la riunione sulla sicurezza c’era il ministro della giustizia). Il vagare dei due dopo l’attacco è anche molto sospetto e potrebbe far pensare che siano stati giocati dalla promessa di “qualcuno” che li avrebbe dovuti prelevare e salvare. Quanto alla carta d’identità messa in rete dopo pochissimo tempo sembra una fotocopia tutta gualcita e se così è avvalora ancora di più il dubbio che sia stata messa li da qualcuno.
    Questo articolo è molto istruttivo http://www.voltairenet.org/article186431.html

  • io la vedo cosi … da sempre ( almeno per quello che ho capito io stando molto attento a cosa succede ) i potenti si fanno attentati agguati guerre stragi per decidere qualcosa… in base al rapporto di forza i meno potenti obbediscono per evitare problemi … pero quando rivendicano qualche diritto scomodo inizia la guerra dei servizi… piu o meno segreti… in un braccio di ferro fatto di trabochetti scandali attentati e in ultima analisi anche alla guerra se non si trova un punto di equilibrio…. questo e’ successo da noi con il terrorismo finche non abbiamo fatto il famoso divorzio dalla banca centrale e iniziato a smantellare l’italia… poi sono passati alla russia con la guerra in cecenia finche non hanno smantellato la russia…. poi sono passati al mediooriente finche non hanno smantellato il medio oriente… adesso che stanno cercando di smantellarci di nuovo in versione europea ricominciano finche non ci sfiniscono e ci arrendiamo di nuovo… nel caso specifico ho letto da qualche parte che holland ha detto che le sanzioni alla russia andavano ridotte o eliminate mi sembra …ma anche se la fonte non era attendibile non cambia tanto la sostanza…. a me sa tanto di consiglio diciamo un po eclatante … poi se aggiungiamo che holland tollerava che un economista prestigiosso e facente parte pure dello stato ai massimi livelli andasse a raccontare il segreto dei segreti che se la gente una volta tanto si rendesse conto veramente aggiungo io… comunque tanto non succedede … beh dai in un colpo due problemi risolti .. eliminazione delle fonti e mega minaccione intergalattico per il comandante in capo… piu avvertimento di cosi!
    direi che la manovra nei grandi numeri ha prodotto questi risultati evidenti
    1) dare avvertimento su qualche direttiva da non trasgredire al governo
    2) fare capire che e’ meglio non parlare troppo del sistema bancario seriamente
    3) aumentare la pressione sull’informazione anche satirica di evitare di svegliare qualche barlume di ragionamento analitico nelle notizie che si divulgano
    4) creare tanta confusione nelle teste delle persone spaventare tutti nessuno escluso
    5) creare le tifoserie da aizzare cristiani arabi ( che gia di principio e’ assurdo visto che ci sono decinaia e dicinaia di religioni diverse al loro interno )
    6) il popolo ebraico si sentira ancora piu sotto attacco
    quindi qua non ce altro da dire…
    se e’ stata al q.a.i.d.a o americani visto che mi sembra di capire che e’ nata dalla lista degli infiltrati c.i.a. o al limite russi visto che in cecenia li conoscono bene pure loro… se i.s.i.s direi n.a.t.o in generale… per non dire g.l.a.d.i.o.. 2.0 visto la tecnica mediatica usata… belle inquadrature immagini chiare campo visuale sempre libero senza traffico senza passanti movimenti nonm troppo veloci per dare il tempo di vedere cosa succede… questo e’ marketing deviato 🙂 e’ nata con i.s.i.s il marketing deviato … fantastico…
    io guardando la foto dei politici in fila tutti uniti e scuri per un attimo ho sognato che fosse un muro contro tutta questa violenza… ma mi sa che avevo bevuto troppo 🙂 e sono astemio…

  • I due fratelli agenti provocatori, goffi attentatori probabilmente manovrati a loro insaputa, hanno trovato l’inaspettata solidarietà di un ex compagno di cella, quest’ultimo genuinamente mosso da solidarietà nei loro confronti. Servirebbe mettere mano alla donna latitante , l’unica che dovrebbe essere in grado di rivelare qualche retroscena occulto. Ma temo che farà la fine degli altri tre. In conclusione Parigi, da sempre è la base operativa per l’Europa del Mossad fin dagli anni cinquanta, ivi vi è presente la comunità ebraica, tra le più numerose e potenti sia politicamente che finanziaramente del vecchio continente.L’unica ipotesi occulta è questa, non è un caso che Nethaniau il ledear sionista, che andava arrestato per crimini di guerra e contro l’umanità, era in prima fila durante la marcia. Solo Israele ci ha guadagnato da questo eccidio, l’occidente e in prima fila l’Europa, da questa strage torna ad essere lo zerbino di Tel Aviv e il riconoscimento dello stato palestinese,da parte della comunità internazionale, verrà archiviato.Post Scriptum. L’analisi del chiarissimo Maurizio Barozzi è l’unica ancora una volta ad aver messo il dito nel nervo scoperto dell’occidente- porcilaia.Ma quanto tempo ci vorrà ancora per capire “”cui prodest” questa ‘ennesima strage?

    • Sono d’accordo con la sua analisi, la fuga è stata evidentemente coperta. In pochi hanno rilevato che la prima auto usata per la fuga (Citroen nera) è stata abbandonata parcheggiandola proprio davanti ad un ristorante Kosher che si chiama “Le Patistory”. Da lì chi ha fornito loro la seconda Citroen grigia? Di chi era la seconda auto usata per la fuga? Che fine ha fatto? Nessuno lo sa. Quelle vie di Parigi le conosco molto bene avendole percorse a piedi, per lo più sono strette e a senso unico in quel quartiere, la cosa più semplice del mondo è creare un blocco stradale. Dov’erano gli elicotteri? Inoltre ci sono telecamere ovunque, senza un adeguato coordinamento da lì non si esce armati di fucile e col volto coperto senza tirarsi dietro un nuvolo di poliziotti. Li hanno fatti fuggire in tutta calma, ammesso e non concesso che fossero veramente i due fratelli quelli in fuga, perchè di questo ad oggi non c’è alcuna prova. Per come la vedo io in fuga c’erano due attori che si sono premurati di lasciare il documento di identità nell’auto prima di abbandonarla e sparire, non prima di aver girato la scena madre della finta esecuzione del poliziotto con degli AK-47 giocattolo che si, facevano rumore, ma sparavano senza rinculo e senza scarrellare come quelli dei telefilm di serie B americani…

  • i servizi segreti francesi battuti al loro gioco da beduini e burini di periferia, stremamente plausibile se la variabile per gli attentatori era il tempo per colpire. Chi sa se qualche giudice riuscirà a fare chiarezza? Ovvio che la scomparsa dei testimoni diventa una priorità, forse emergerà un nuovo Zola? Le incongruenze non mi sembrano tali da cazzare tale possibilità,.

  • Ho seguito la vicenda prevalentemente su media francesi, ed in particolare su Lemonde, Figaro, Liberation e Leparisien. Senza pretesa di completezza e a costo di ripetere , rifaccio un rapido elenco dei problemi e delle incongruenze, una parte delle quali magari è semplicemente dovuta ad un cattivo lavoro giornalistico, e su cui invito, chi lo volesse, a fornire interpretazioni ed eventualmente a riferirmi di miei errori:
    non quadra che i Kouachi sappiano che c’è tutta la redazione
    non quadra che chiedano l’indirizzo qndo già travestiti
    non quadra l’assenza di sangue nell’uccisione del poliziotto
    non quadra il documento ritrovato
    non quadra la vicenda del terzo complice
    non quadra la notizia del ferimento nell’inseguimento con quella successiva (come ad esempio nel commento di mario 10 gennaio 2015 a 18:49 con riferimento all’huffington post )
    non quadra la notizia di liberation http://www.liberation.fr/societe/2015/01/09/prise-d-otages-dans-une-epicerie-casher-a-la-sortie-de-paris_1176953 vedere cosa viene riferito a h.19 , con qlla successiva del maliano adesso in odore di medaglia che salva tutti nel refrigeratore ( e poi scappa passando dal montacarichi, chissà poi perchè a nessuno gli è poi venuto in mente di rimandare dentro un commando via montacarichi ,sfruttando un eventuale effetto sorpresa, a differenza di come è stato effettuato l’assalto)
    non quadra il suicidio del poliziotto addetto alle indagini
    non quadra la caccia a boumedienne con la scoperta quasi 24 ore dopo che era già in medio oriente.
    Vorrei infine soffermarmi sull’ennesimo dettaglio : poche ore dopo l’attentato alla redazione, sebbene rapidamente soverchiate dal video dell’uccisione del poliziotto,circolano le immagini dei primi momenti della fuga, con i fratelli Kouachi entrambi in piedi accanto ai rispettivi sportelli della macchina mentre puntano le loro armi verso una volante dei flics che sbarra loro la via di fuga, successivamente compaiono foto della (stessa?) volante col parabrezza davanti completamente crivellato di colpi, non mi risulta si sia parlato di poliziotti feriti

  • E’ apprezzabile il tentativo di Giannuli di porre alcuni interrogativi che ancora non hanno avuto risposta, un invito al ragionamento che non si può che accogliere con favore. Estramamente inquietante anche questo video che pongo all’attenzione di tutti e che è stato clamorosamente editato e manipolato:

    https://www.youtube.com/watch?v=QUuYSft1fOw

    Sul tetto si vedono almeno due persone con giubbotto antiproiettile (chi sono? Agenti in borghese che dirigono le operazoni?) mentre in strada, a pochi secondi dal passaggio dei due terrorisi, si vedono chiaramente passare tre poliziotti (abito nero, scritta bianca sulla schiena, forse in bicicletta). Cambio di immagine, editing, ed ecco i due terroristi. Chi e perchè ha interesse a montare una scena simile?

    • ho notato uno strano fenomeno nel video dell’uccisione del poliziotto….
      all’inizio del video si vede bene la macchina da vicino e nel mezzo del muso del veicolo c’e’ una linea scura lunga circa un metro che sparisce sotto l’auto in modo perpendicolare…. li per li non avevo notato… se si guarda la ruota destra anteriore … quella con lo sporetello aperto e la scarpa sotto …. si nota che non c’e nessun segno sull’asfalto… pero se si guarda il video fino alla fine … quando i due tornano all’auto si nota che appare una linea simile all’altra me stavolta orrizzontale … e all’inizio del video non e’ visibile anche se l’inquadratura e’ assai chiara e ravvicinata… sembrerebbero due crocini come quelli che si usano in editoria per impaginare … non si sa mai che sia qualcosa servito per l’editing video del filmato ….

  • ripeto alcune cose già espresse precedentemente.
    parlando in termini di sicurezza,mi pare che ci sia una scarsa cooperazione tra le intelligence,ogni intelligence,fa il suo torna conto,ogni intelligence ha uomini infiltrati in queste organizazioni,e come tale tende a proteggere il proprio lavoro,ecco perchè, forse,anche dei soggetti così noti,sono stati poco attenzionati da parte dei francesi.Uno di questi è passato per l’italia,come affermava capuozzo nello speciale di mentana ,qui viene il sospetto che non vi sia collaborazione tra i paesi,ma anzi una forte diffidenza,per cui i nomi si conoscono,si conoscono gli spostamenti,ma si preferisce lasciar correre per comprenderne la natura e sorvegliarla,piuttosto che reprimerla.Tutto questo è leggittimo sul piano professionale,ma al fine della sicurezza,sembrerebbe proprio di no
    ecco perchè credo che il ritrovamento della carta d’identità sia voluto dai servizi ,proprio per tutelare il loro lavoro, ed evitare un ampiamento delle indagini, verso altri soggetti sospetti e attenzionati ma non coinvolti nella vicenda,che danneggerebbe parte del lavoro d’intelligence che i servizi stanno facendo.Infatti dal momento dell’attentato la faccenda è gestita direttamente dalla polizia,che come ci ricordava lei o cossiga in abecedario,in francia la polizia e l’intelligence sono due entità ben separate,al contrario di quello che accade in italia,dove è previsto un passagio osmotico da polizia ad intelligence,con la possibilità futura di poter di nuovo tornare nella polizia .
    per quanto riguarda il colpo che colpisce l’asfalto,l’ipotesi sono molteplici,ha colpito la giugulare o solo tessuti molli,garantendo al proiettile di entrare ed uscire,forando ma senza lacerare o danneggiare in modo vistoso,altra ipotesi,il calibro probabilmente un 5,56, a quella distanza non frantuma il cranio ma lo perfora,per poi impattare sull’asfalto,altra ipotesi,il terrorista manca il bersaglio,il poliziotto sviene per lo shock,per poi morire dissanguato per via delle altre ferite. Ma questa del proiettile che non colpisce la testa è una fesseria di cui è bene non curarsi.

    • andrea: osservazioni molto sensate, soprattutto sulla vicenda del poliziotto ucciso. Poi la cooperazione non c’è fra servizi dello stsso paese, figuriamoci fra intelligence di paesi diversi! Però i due non erano affatto non attenzionati, perchè erano tenuti sotto controllo e non si capisce perchè all’improvviso rritenuti non pericolosi

      • non ritengo che non fossero attenzionati dai servizi francesi,ma poco attenzionati,o meglio non considerati delle autentiche minacce,e che gli attenzionamenti all’origine erano eseguiti più per cercare una collaborazione in termini informativi(come ha ipottizato anche lei ) che per paura di un autentica minaccia,così appena convinti del suo “ingaggio” ridussero i controlli,secondo logiche di gestione delle risorse interne al servizio.

  • Ma mi scusi professore ha notato che dalla presa diretta del blitz su rainews24 al supermercato, dopo l’uccisione del “tipo”, dopo circa un minuto, dal lato dx dell’inquadratura, dopo l’allontanamento di un ostaggio anziano sempre a dx, e’ stata portata via una donna, inizialmente coperta da un cappuccio e poi per la corsa si nota il burca, la “tipa” era a braccietto tra due poliziotti, per poi scomparire dall’inquadratura. A voi lascio pensare altro….
    Saluti.

  • Professore mi scuso per eventuali incomprensioni per il correttore grammaticale dello smartphone, nel post precedente.

    La presa diretta del blitz su rainews24 al supermercato, la potete vedere a questo link.
    http://www.rainews.it/dl/rainews/media/Amedy-Coulibaly-ecco-le-immagini-del-blitz-al-negozio-kosher-nel-cuore-di-Parigi-ccc47465-684b-4fc3-8939-ec5e426746d2.html

    Come detto nel post precedente, Vi volevo fare notare qualcosa “di strano” durante il video del suddetto link.
    Infatti dopo l‘uccisione del “tipo” nel supermercato, e dopo l’immediata esfiltrazione dei sequestrati, al minuto 01.40 sul lato dx dell’entrata del negozio, viene allontanato un uomo, apparentemente anziano, il quale sarà dirottato verso il lato dx del marciapiede per poi uscire dalla visuale della telecamera (usatelo come punto di riferiemento di questo filmato di rainews24 – differente per visuale, da cosa vi hanno fatto vedere le altre televisioni). Al minuto 01.54 si nota un manipolo di poliziotti che porta fuori dall’attività commerciale qualcosa a “mo’ di sacco”, per rimanervi circa venti secondi (non si riesce a capire cosa fanno, poiché coperti dall’albero, dal palo e dall’auto). Continuando la sequenza delle immagini, al minuto 02.17, si vede un soggetto uscire dal gruppo dei poliziotti predetto (probabilmente era “il sacco” ricomposto per camminare da solo) che viene portato via velocemente e con forza a braccetto da due poliziotti, con la testa coperta dal cappuccio del giubbotto chiaro indossato, con direzione sempre dal lato dx del negozio (visuale telecamera). Durante la corsa dei tre (poliziotti e “tipa”), il cappuccio cade e si nota che presumibilmente potrebbe essere una donna (conformazione fisica) con indosso uno chador o burca, non sò, per poi scomparire dalla visuale delle telecamera. Tutto quello che accade dopo, si è visto e rivisto nelle immagini di tutte le televisioni.
    Domanda cosa ci fa una donna con un copricapo mussulmano in quel negozio per ebrei?
    A voi lascio giudicare…
    Un saluto e un ringraziamento a Lei Preofessore per il suo sito…

  • Salve, grazie per il suo scritto Professore.
    Vorrei chiederle cosa pensa riguardo questo mio, chiamiamolo, sospetto:
    Sdoganamento totale dell’Eurogendfor.

  • Cher monsieur,

    Vous devriez stopper immédiatement vos élucubrations complotistes qui sont de très mauvais goût notamment pour les familles des victimes. Le policier lâchement assassiné d’une balle dans la tête, laisse, par exemple, derrière lui une famille effondrée… Osez dire que sa tête aurait du exploser est juste une injure à sa mémoire.

    Je suppose que votre masturbation intellectuelle vous fait plaisir (pour ne pas être malpoli), mais la plupart du temps, l’explication la plus simple et toujours la meilleure. Je ne saurai que trop vous conseillez de lire l’excellent livre d’un de vos compatriotes : “le pendule de Foucault” d’Umberto Eco… Peut-être comprendrez-vous que vous ne savez rien…

    Un français choqué de vous lire…

  • Salve Dottor Giannuli,molto interessante e coinvolgente questo tema,come pure tutti quanti i commenti fin ora scritti…anche per me tante piccole ragioni in ogni commento,a partire del suicidio del poliziotto(cosa normalissima in Italia con tutti i rossi casi,incidenti o suicidi siamo maestri)quindi si dovrà seguire nei vari personaggi comparsi in questa storia se vi saranno altre mortistrane…
    poi,sono militare…credetemi…comunque il sangue si deve vedere nel poliziotto che a terra viene sparato.
    altra cosa,i terroristi…l’hanno menata col martirio..ok,perchè quindi presentarsi con passa montagna???tanto dovevano morire,addirittura quello della drogheria dice lui stesso già mi conoscete….quindi..scambio persone??può darsi….come nei migliori film di questo genere…spionistico terroristico……
    ancora…il terrorista che avvicinato dal servizio straniero fa il doppio gioco e lavora per loro infiltrato nei terroristi…..e in caso un triplo gioco…..con la fregatura per servizi…..ragazzi!!!!già visto…homeland ultima stagione,e a chi non bastasse un romanzo del grandissimo Le Carrè..tale e quale….in fondo si sa che tutti i servizi hanno una sezione che passa il tempo a leggere libri,giornali e via dicendo(i tre giorni del Condor).
    ancora….il terrorista di Tolosa??ricordate???si diceva lavorava per i servizi francesi…..poi??’saputo più niente???
    strategia della tensione..e si,quella va bene sempre…poi diciamo che tutto quello che è succeso è l ideale per personaggi come Le Pen….seguono l onda….
    intanto questo…..altre novità postatele,non perdiamo questa scia….
    Grazie Dottore per l’attenzione

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