C’è in vista un regime?

In una intervista all’Huffington Post, Fausto Bertinotti paventa il pericolo che il governo giallo-verde possa sfociare in un regime. Personalmente non lo credo perché non penso che questo governo possa avere una vita così lunga da poter dar vita ad un regime. Mussolini cii mise due anni e mezzo, Hitler un anni e mezzo, dubito che questa maggioranza duri tanto, ma, ammesso che superi questa durata, occorre considerare che sia Mussolini che Hitler guidavano governi sostanzialmente monocolori e questa è una coalizione a due. Soprattutto, un regime richiede un progetto coerente, una strutturazione organizzativa, una solidità di leadership, un’ omogeneità di cultura politica di cui forse (forse) è dotata la Lega ma non certamente il M5s.

E ci sarebbero resistenze istituzionali non trascurabili. Certo c’è molta retorica del “governo del cambiamento” che promette sfracelli ai quali sinceramente non credo. Quando sento Di Maio che, con aria ispirata, dice frasi del tipo “Dateci tempo: stiamo scrivendo la Storia”, “con questo governo inizia la Terza Repubblica”, “Lo stato siamo noi” eccetera, non so a voi, a me viene da ridere.

Dunque, possiamo dormire sonni tranquilli al sicuro da rischi di regime? Tutt’altro, il rischio di regime c’è, ma per vie diverse e più contorte, probabilmente ad opera di soggetti diversi. Sono stato fra i primi a dire che la seconda repubblica era morta il 4 dicembre 2016, ma questo non significa che il 5 dicembre 2016 sia iniziata la terza repubblica, che non è iniziata nemmeno il 4 marzo 2018 o il giorno memorabile del giuramento del governo Di Maio, Salvini, Conte. Semplicemente siamo entrati in una lunga transizione simile a quella che, fra il 1992 ed il 1996, ci portò dalla prima alla seconda Repubblica, E non è affatto detto che questa volta non ci vorranno tempi più lunghi.

Personalmente non credo che né la Lega né il M5s abbiano alcuna particolare progettualità costituzionale e non mi aspetto nessun “cambiamento” come quello sbandierato dalla retorica di maggioranza. Questo non vuol dire né che questi signori non faranno danni né che i processi non andranno avanti anche senza alcun progetto cosciente. Ci sono segnali assai inquietanti di quel che si profila. In primo luogo prendiamo atto della dissoluzione della sinistra, parabola iniziata ad opera di Occhetto nel 1989 e che oggi tocca il punto d’arrivo con il fallimento di Pd (che già sinistra non era) e Leu. Il mondo del lavoro dipendente oggi non ha alcuna espressione politica e lo stesso sindacato ripiega sul M5s che è solo un provvisorio rifugio.

Poi le proposte principali del governo sono entrambe linee di destra: la Flat Tax è l’esatto rovesciamento di quello che si dovrebbe fare contro la dittatura del capitale finanziario. Infatti, occorrerebbe rilanciare investimenti, consumi ed occupazione, quel che richiederebbe di alleggerire la pressione fiscale sui redditi bassi che, per definizione, sfociano nei consumi, ed andrebbe, al contrario, aumentata sui redditi più alti che, sempre per definizione, premiano il reinvestimento finanziario. Qui, invece, si premiano i redditi più alti, che sono quelli che di guadagneranno seccamente e si illudono i ceti medio bassi di uno sgravio fiscale che verrà poi recuperato attraverso la tassazione indiretta o l’aumento di tariffe e tasse comunali.

Quanto al reddito di cittadinanza, diremo più dettagliatamente prossimamente, per ora ci limitiamo a segnalare la sua perfetta compatibilità con l’ordinamento neo liberista (non a caso il suo inventore fu Milton Friedman sulla cui collocazione ideologica non sono possibili dubbi). Anche qui, la mistificazione ideologica lascia credere che si tratti di una proposta di “sinistra”, che si tratti di un intervento di politica sociale a favore dei ceti più deboli.

I guai peggiori, che questo governo provocherà, saranno essenzialmente di ordine culturale. Questo è il vero pericolo di preparazione di un regime: la spoliticizzazione di massa, anzi l’antipoliticizzazione di massa, l’ incultura giuridica a cavallo fra i far west della legittima difesa e le proposte giustizialiste di Bonafede, ma, soprattutto, la bestiale politica anti immigrati. Capiamoci: la promessa di rimpatriare i 600.000 clandestini resterà largamente disattesa ed anche la politica dei respingimenti sortirà effetti molto modesti, ma avrà un lascito in questa sorta di “orbanizzazione” dell’Italia.

Tutto questo costituirà le premesse di una svolta di regime: la formazione di un humus culturale di massa favorevole ad un regime al seguito di un qualche “uomo forte”. Ma non è affatto detto che quell’uomo sia Salvini oDi Maio, forse sarà un terzo di cui oggi ignoriamo il nome. E, siamo chiari, il regime non avrà probabilmente le caratteristiche note del fascismo (partito unico, abolizione delle libertà politiche eccetera) ma caratteri nuovi ed ancora da capire.

Colgo l’occasione per rispondere di passata a quanti mi dicono: ma questa è opposizione preconcetta, aspettiamo di vedere cosa fanno prima di decidere che atteggiamento avere. Argomento di disarmante candore. In primo luogo un governo si definisce per chi lo compone: se negli anni settanta ci fosse stato un governo del Msi non credo che nessun democratico avrebbe avuto un attimo di esitazione a schierarsi all’opposizione ed altrettanto avrebbero fatto gli anticomunisti di fronte ad un governo del Pci. La Lega non la conosciamo da questa mattina, vive da 35 anni, è stata ripetutamente al governo, ha una dichiarata collocazione dii destra e spiccate propensioni razzistiche e xenofobe. Non vi basta? Sul M5s si possono avere più incertezze perché non ha mai governato, esiste da 7-8 anni, si dichiara né di destra né di sinistra, però ha una storia di voti in parlamento (ad esempio quello sullo ius soli) ha un programma votato nella piattaforma Rousseau che già contiene proposte che chiariscono le idee per cui si può essere a favore o contrari.

Ma, poi, questo governo ha un preciso programma espresso, più ancora che dal compitino diligentemente letto da Conte, dal lungo “contratto” fra i due partiti, che contiene quei punti che criticavamo prima. Mi pare abbastanza… non facciamo i finti tonti: questo è in pieno un governo di destra che prepara la peggiore svolta dal 1945 in poi. Questa è la premessa di un possibile regime.

E’ inevitabile che accada? Dipende dalla capacità che avremo di produrre nuove offerte politiche, in particolare una credibile offerta di sinistra di cui oggi non vediamo ancora le premesse. Ma domani chissà…

Aldo Giannuli

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Aldo Giannuli

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Comments (26)

  • Professor Giannuli, con il rispetto che le è dovuto, mi permetta di dirle che lei è un po’ troppo catastrofista. Se quella che il nuovo governo sta preparando è la peggior svolta dal 1945 ad oggi, allora quella del 1994, con l’avvio del ventennio berlusconiano, come la definisce? A proposito, mi chiedo come mai Bertinotti (a mio giudizio, uno dei massimi artefici della distruzione della sinistra, per motivi che a spiegare qui andrei fuori tema) non abbia mai espresso su Berlsuconi la stessa preoccupazione che spande, invece, a piene mani sul nuovo esecutivo. Ricordo, anzi, diverse occasioni in cui l’ex leader rifondarolo si esibiva in manfestazioni di sfacciata cordialità verso il ducetto di Arcore. Molto strano, non le pare, Professore?

  • Gentile professore,
    quel che mi piace delle sue analisi è ciò che riesce a mettere in figura prendendolo dallo sfondo. Quando lei dice: “i guai peggiori, che questo governo provocherà, saranno essenzialmente di ordine culturale”, be’ coglie nel segno con tutta la forza della sua dialettica. Probabilmente l’abbiamo intuito in molti ma non con uguale lucidità. Volendo ampliare un po’ più lo sguardo, a me pare che ciò che sono e stanno facendo oggi Lega-M5S sia perfettamente omologato con la tattica di D. Trump, da una parte, e la strategia di V. Putin dall’altra: nessun riferimento ideale ma solo il pragmatismo più opportunistico; nessuna considerazione degli assets istituzionali a vantaggio di possibili manovre a 360 gradi (non 180) che confermano e disconfermano tutto e tutti nello stesso tempo; totale assenza di valori umani se non finalizzati a ritorni di bottega; paraocchi inverosimili sulle conseguenze di medio periodo. Quello che inebetisce maggiormente, però, è che questi governi hanno tutti, ma proprio tutti, contro tranne che… il consenso popolare. Mai sentito prima il presidente di Confindustria dire che la flat tax, in un Paese strangolato dalle tassazioni, non sia poi un elemento così importante! Mai sentito che chi guadagna di più debba pagare minori tasse, almeno senza una sollevazione di massa. Temo che ci siano delle variabili in gioco che ci stanno misteriosamente sfuggendo; oppure che tutti siamo così stremati da anni di lotte contro mulini a vento che non rimane più nemmeno la forza di dire un semplice no alle peggiori cose: quelli di prima hanno fatto talmente schifo che ora tutti sono disposti ad ingoiare strame senza battere ciglio.

  • sono d’accordo sullo sfascio culturale. che, più che conseguenza, sia la causa dell’attuale assetto politico. Di Maio e Salvini si elidono a vicenda per il nullismo, sia politico che culturale. di cui sono portatori. per questo motivo, penso che, al di là della propaganda formale che i due dappoco ostentano nelle loro comparsate, l’attuale governo sia espressione di poteri non tanto occulti. il fatto che Berluscone sia tranquillo, e riceva salvini a casa sua, vorrà dire che le cose andranno esattamente come sono andate finora, con qualche scena da campagna elettorale per gratificare i due ragazzotti, e nelle segrete stanze si armeggia come al solito.

  • Io proverei a rovesciare la tesi secondo cui “i guai peggiori, che questo governo provocherà, saranno essenzialmente di ordine culturale” e direi che “il guaio peggiore, che la cultura degli ultimi trent’anni ha prodotto, è questo governo”.

    Avremmo di che riflettere …

  • Gentile Professore, questo governo è il risultato di un compromesso fra due forze rappresentative dell’elettorato. Per essere esatti Lega + M5S, alla Camera, pur rappresentando il 50,03% dei votanti, hanno il 55,50% dei seggi, mentre al Senato, pur rappresentando solo il 49,83% dei votanti, hanno il 53,9%. Comunque, godendo di una sorta di appoggio esterno di Fratelli d’Italia, il Governo Conte possiamo dire che rappresenta la maggioranza dei votanti, nonostante tutti i media e metà dei blogger gli abbiano remato contro come mai s’era visto prima.
    Chiedo a Lei che è molto più esperto di me: Le risulta che dall’approvazione del Mattarellum ci sia stata almeno una volta una prossimità tra la maggioranza dei votanti ed il Governo scaturito così accentuata?
    Quando anni fa in questo blog Le riconoscevo il merito di difendere, da eroico costituzionalista, il proporzionale puro come unica fonte ammissibile di rappresentanza politica, non immaginavo di ritrovarmi oggi a leggere il Suo saluto alla nuova dittatura.
    Altra cosa è pensare che qualcuno stia preparando una nuova dittatura da piazzare al posto di questo Governo, poiché troppo rappresentativo. Questo timore, sì, potrei condividerlo con Lei.

  • Giannuli,
    sorrido del suo candore, ci fa temere un regime prossimo venturo di cui M5S e Lega sarebbero i prodromi, gli antesignani.
    Non si è accorto forse che già da più di 20 anni siamo sottomessi a un regime (con tanto di giornali e Tv pubbliche e private impegnati nella propaganda martellante e nella mistificazione ) che vede la dittatura non già delle quadrate legioni, rovinosamente finita illo tempore, ma dei quadrati bilanci, i quali non agitano più il simbolo dei fasci littori bensì quello dell’euro e del vincolo di bilancio, cui tutto bisogna sacrificare, “perchè è colpa nostra e ce lo meritiamo” e perchè l’art. 81 è nella Costituzione, come se ci fosse entrato per caso e non per colpa di quei quisling che sostennero il governo Monti. Semmai ci sarà una crisi sarà quella che ci vedrà riemergere, infine, di nuovo democratici contro l’attuale regime (ma lei lo vede questo regime?). Una resistenza vittoriosa, oppure una cocente sconfitta, con una restaurazione ancor più arcigna. Ma il fatto resta, la dittatura dell’euro è arrivata alla fine e non c’è da chiedersi se finirà, ma come e quando. Come e quando. Questa sì che è la domanda. Intanto mi accontenterei che Mattarella non agisse come se fosse il governatore tedesco in Italia, i giornalisti come se fossero agenzia di stampa di regime, i governatori della Banca d’Italia e i politici collaborazionisti.

    • […] la prima condizione affinché prevalga un sistema totalitario, è la paralisi dello stato democratico, cioè, una insanabile discordanza tra il vecchio sistema politico e la vita sociale radicalmente modificata; la seconda condizione è che il collasso dello stato giovi anzitutto al partito d’opposizione e conduca a esso le grandi masse, come al solo partito capace di creare un nuovo ordine; la terza condizione è che questo si riveli impreparato all’arduo compito e contribuisca anzi ad aumentare il disordine esistente, mancando in pieno alle speranze in esso riposte. Quando queste premesse sono consumate, e nessuno ne può più, irrompe sulla scena il partito totalitario. Se esso non ha alla sua testa un imbecille, ha molte probabilità di arrivare al potere. La scuola dei dittatatori Silone https://matteoplatone.wordpress.com/2011/03/15/la-scuola-dei-dittatori-1/

  • Gentile sig.Giannuli,la deriva di destra era ampiamente prevedibile.Concordo con lei per quanto
    concerne la proposta a sinistra(attualmente inesistente).E le pongo una semplice domanda,cosa avrebbero dovuto fare gli elettori,i quali trovandosi ad un bivio ossia quello
    di votare un PD come quello in cui ci siamo imbattuti ultimamente ed andare certamente nel burrone,oppure votare per un governo populista(5S) e/ o di destra Salvini e finire probabilmente in un altro burrone?(Speriamo di no).Saluti.
    P.S se questo governo non riuscirà ad arginare lo sfascio attuale,almeno in parte prepariamoci ad uno spostamento ancora più a destra dell’elettorato,solo Lega o Casapound
    (come paventato anche da un suo collaboratore)

  • Caro professore, posso dire cosí? Personalmente sono certo che M5S e Lega non sfoceranno mai in “qualcosa” di non democratico; per le ragioni da lei indicate.
    Invece, un regime é sí possibile; e sará quello dei mercati e dell’Europa in caso che questo governo fallisca.
    Oppure, in alternativa, quello di Lega FdI e CasaPound; sempre in caso di fallimento.
    Le cause? Fondamentalmente la rinuncia della sinistra a difendere le ragioni del piú debole.
    E, chiarisco, del piú debole cittadino italiano; di qualunque origine etnica.

  • Il Governo Lega – M5st. deve ancora iniziare , in pratica , a governare , perciò non si possono fare “processi alle intenzioni” e non si può dire che sarà il peggior governo dal 1945 ad oggi perchè non ancora ci sono prove .

    Per adesso , il peggior Governo/i dal 1945 ad oggi sono stati quelli del ” periodo d’Oro del regime PD ” che si è avvalso di un premio di maggioranza abnorme appoggiato da FI/ALA ( Monti-Bersani-Letta-Renzi ) .
    Il PD ha ancora in mano La RAI , la maggior parte dei conduttori televisivi ed i giornaloni più importanti , aveva in mano quasi tutte le regioni e le ASL , i capi-bastone dei maggiori sindacati , i consolati .
    Il PD ha cercato di stravolgere tutta la Costituzione per far diventare ufficialmente l’Italia una colonia governata dall’oligarchia bancaria estera a trazione tedesca .
    Basta leggere tutti i grafici economici : tutti negativi ! ( siamo passati dal secondo/terzo posto in Europa all’ultimo , e siamo diventati la nazione europea con il più alto numeri di poveri ) .
    Durante “il regime PD” il Debito Pubblico è aumentato in modo esponenziale e sono aumentate TUTTE le accise ( luce , acqua, gas , benzina , ecc. , ecc. )
    Durante il Regime PD ( all’inizio con FI e poi con ALA ) sono stati approvati :
    Il Pareggio di Bilancio in Costituzione ;
    Il MES ;
    Il fiscal compact ;
    Il jobs-act ;
    Il bail-in ;
    Finanziata la “delocalizzazione ” ;
    Sono stati regalati i ” crediti deteriorati ” delle banche italiane agli stranieri che ci hanno guadagnato milioni di euro .
    L’esproprio facile della prima casa per le famiglie che saltano alcune rate del mutuo ;
    Facilitate le ONG ( finanziate dagli oligarchi-filantropi ) per aumentare l’invasione dei disoccupati africani ;
    …. ecc. , ecc….
    ( l’ultima perla che per fortuna non è andata in porto : cedere il mar-ligure alla Francia ).

  • Credo che si possa sostenere che i regimi autoritari del XX secolo si siano instaurati non solo per le capacità di chi ha voluto metterli in piedi ma anche per l’incapacità degli oppositori di vedere e correggere i propri errori marchiani. Per esempio, in Italia, un secolo fa la sinistra fece poco per capire i sentimenti dei reduci di guerra, che divennero così simpatizzanti del fascismo; in Spagna fu lasciato spazio all’anticlericalismo più becero e violento eccetera. Ai giorni nostri, porterei due esempi su cui riflettere: 1) La vicenda dell’Aquarius. Credo che molti italiani non moralistici e non idelogizzati ritengano che Salvini abbia fatto più che bene a fare esplodere il bubbone a livello europeo, dopo che le trattative politicamente corrette (per non parlare delle idiozie di Renzi) non sono servite a nulla. Certo, ci vuole un bello stomaco a fare ciò sulla pelle di quei poveretti, ma tutti (tranne i puri di sinistra) pensano che la situazione non potrà che peggiorare (qualcuno pensa che le guerre finiranno, il clima migliorerà e l’Africa avrà uno sviluppo economico rigoglioso e ambientalmente sostenibile?) e quindi, prima o poi, qualcosa del genere sarebbe dovuta comunque accadere. E’ un lavoro sporco, ma qualcuno deve pur farlo, e Salvini è perfetto.
    2) Flat tax. Riecco la politica di Reagan, hanno pensato molti. Ne siamo sicuri? Le grandi imprese globali non ne hanno bisogno: già non pagano tasse. Potrebbe avvantaggiarsi la piccola impresa, che in questo momento è strozzata dalle banche: la seconda repubblica è stata in larga misura il partito trasversale delle banche, che sono state protette in ogni nefandezza. In altri termini, ogni euro in più che rimane in tasca alla piccola impresa è un euro in meno che quell’impresa deve chiedere in prestito, a caro prezzo, dalle banche. E complessivamente le piccole imprese delocalizzano meno delle grandi (anche perché molte attività, come i servizi fisici, non sono delocalizzabili) e quindi potrebbero investire quell’euro in Italia. Questo è quello su cui punta Salvini e su questo raccoglie consenso di massa persino con lo slogan “è giusto che i ricchi paghino meno tasse” (per lui il ricco non è Bill Gates, è il sciur Brambilla). Per tradurla per chi ha studiato alla Bocconi: “la supply side economy normalmente non funziona, tranne nel caso di un sistema creditizio altamente inefficiente”.

  • Professore, a volte mi perdoni, farebbe meglio a non scrivere articoli così assurdi.

    – Ma Fausto Bertinotti esiste ancora? Lui come la Bonino , Saviano, Ballotelli e Corona, pontificano sulle loro paure. Quando questi radical chic, manovrabili a gogo, riusciranno a fare dimostrazione di umiltà intellettuale e metteranno a tacere il loro ipocrita e insoddisfatto senso di superiorita’ intellettuale? Ma da dove attinge il grande ciarlatano tutte queste convinzioni? Da fatto che le elite non sono riuscite a fare il golpe? O forse dal fatto che tutto sommato agli Italiani se Salvini comandasse davvero non farebbe poi ne caldo ne freddo?

    – E poi da quale pulpito? Huffington post è diretto dalla Annuziata, ergo gruppo Aspen

    Magari trovare un argomento politicamente più rilevante del rifondare la sinistra che sarebbe la vera democrazia contro questo-governo-di-destra-certamente-prima-o-poi-fascista?

    Tutto questo costituirà le premesse di una svolta di regime.

    Non scherziamo Giannuli, il pensiero unico e di regime c’era già ,
    Le manca Renzi? O D’Alema o Veltroni? Pensiero unico https://youtu.be/4p92ydy3RQQ?t=169
    Preferisce Mattarella? Sono stati tanto duri con lui questi golpisti che hanno rinunciato alle elezioni piuttosto che chiedere l’impeachment al Presidente dei risparmiatori. SI perché Mattarella per i risparmiatori non si risparmia.

    Se poi dobbiamo disquisisre chi dei due sarà più fascista io penso i 5 s.(IL calcio parlato) Scusi ma Lei prof , non ha votato 5 s?

    Il punto è un altro è che la tendenza a trasformare in regime le democrazie è voluta dai neocon, ma la base e il suo malcontento potrebbero selezionare uomini forti. Questo governo è espressione di questa necessità. Uomini forti che sanno dire dei no per cambiare qualche cosa.

    Se poi per lei è credibile e poco pericolosa la sinistra, il resto è di destra quindi pericoloso mi pare ridicolo. Dai …..rifondiamo la sinistra che i dipendenti non hanno i sindacati. E’ finita l’epoca!!! C’è altro in ballo da difendere!

    A me pare che il pericolo sia pensare in modo così “narrow” IN UN MONDO COSì “OPEN” e con i soliti argomenti sterili. L’unico ottimo risultato di Renzi ………..finalmente ha affossato la Sinistra

    Di Maio, capisco sia un po un volta faccia, e a volte faccia sorridere, ma che stiano scrivendo la storia è innegabile. Preferisco Salvini, ma non nego a Di maio la capacità che ha avuto di partire prima dal programma, questa si è rilvelato un potente strumento di coesione del governo e di senso della squadra. Inoltre si percepisce l’entusiasmo e la voglia di lavorare.

    Siamo entrati, con un governo populista, in un fase di transizione molto peggiore di quella del 1992. Si perché è una transizione mondiale, europea e di conseguenza italiana.

    Le tensioni sono altissime e il rischio è che qualcuno decida di riprendersi il paese con manovre golpiste piuttosto che lasciarlo in mano a Salvini c’è come Ugo Mattei pensa per la ragione che è troppo “Elefante in una cristalleria” per scardinare l’ordine di Yalta.

    Che qualche cosa non vada per il verso giusto sono d’accordo:
    1) Draghi, l’Europa, i tedeschi, adesso i francesi e forse gli inglesi li abbiamo tutti contro, ergo abbiamo contro i manovratori dei nostri interessi sul debito e fra poco potremmo trovarci in situazioni molto difficili e l’elettorato non so se terrà.
    2) Anche il contesto europeo è drammatico. Purtroppo come aveva previsto Geroge Friedman l’Europa sta crollando sotto le irrefrenabili vocazioni degli Stati Europei allo scontro reciproco.
    3) Le botte al G7 non sono bastate.

    Circa il non fare danni, piu che loro ci penserà il Draghi e quel che peggio il suo successore.

    Circa la progettualità costituzionale, volendo qualche idea potrebbero essersela fatta dopo il trauma del la nascita del governo, oltre a eliminare il pareggio di bilancio.

    Circa la Flat Tax e dittatura del capitale finanziario. Io credo che non riusciranno a fare la FT ma una FT per le imprese spero di sì. Le imprese vanno attratte come dice Rama, Il primo ministro Albanese parlando su Renzi: https://youtu.be/lwbu4EVOc2Y?t=627 Spero anche che un po la facciano anche sull’irpef

    Circa il reddito di cittadinanza. A me non piace tuttavia siamo sicuri che non abbiamo copiato dal PD che aveva dichiarato così durante le elezioni.

    Circa la “bestiale” politica anti immigrati. Altro grande pregiudizio e frame. Non sono proprio d’accordo. E qui occorre fare chiarezza.
    1) Al contrario della favola che i migranti scappano da paesi in guerra e poveri. I flussi dei clandestini sono in prevalenza Nigeriani lo stato più ricco di tutto il continente africano, né in guerra né povera. Se la Nigeria si mettesse a affrontare il tutto sarebbe perfettamente in grado di farlo.
    https://www.youtube.com/watch?v=ZGZ-oIBTDZ4
    2) I flussi clandestini sono volutamente organizzati (Soros e altre ONG) (Quello che non dicono delle ONG https://www.youtube.com/watch?v=MEejfBYt3Q8) da chi pensa servano per affrontare i problemi pensionistici del Paese. Possiamo anche essere d’accordo però
    3) la Banca di Italia ha quantificato i danni economici al paese perché essi arrivano senza una politica di controllo sul piano economico e qualitativo https://www.youtube.com/watch?v=-nlajp3mv1U
    Quindi smettiamola col buonismo e apriamo gli occhi. Il Paese non sente la mancanza della Sinistra.

  • la prima condizione affinché prevalga un sistema totalitario, è la paralisi dello stato democratico, cioè, una insanabile discordanza tra il vecchio sistema politico e la vita sociale radicalmente modificata; la seconda condizione è che il collasso dello stato giovi anzitutto al partito d’opposizione e conduca a esso le grandi masse, come al solo partito capace di creare un nuovo ordine; la terza condizione è che questo si riveli impreparato all’arduo compito e contribuisca anzi ad aumentare il disordine esistente, mancando in pieno alle speranze in esso riposte. Quando queste premesse sono consumate, e nessuno ne può più, irrompe sulla scena il partito totalitario. Se esso non ha alla sua testa un imbecille, ha molte probabilità di arrivare al potere. (La scuola dei dittatori I. Silone https://matteoplatone.wordpress.com/2011/03/15/la-scuola-dei-dittatori-1/ )

  • Questo, sulla scia dei precedenti, è un governo tenuto a guinzaglio corto dalla Merkel and friends, nel quale, ad esclusione di pochissimi, non sanno neppure cosa c’è nei dossier ministeriali.
    L’inno di governo è dato dalla canzone della Berti ” Fin che la barca va, lasciala andare, fin che la barca va, tu non remare ….
    E’ un governo dai troppi condizionamenti per poter navigare a lungo e tranquillamente.
    Non ho mai visto una nave con tre comandanti, per giunta con i vice più importanti del capo.
    Nei programmi di governo non c’è nulla per smuovere la costitutuzione economica iper liberista che ha portato alla condizione attuale. Temo persino che la presenza di Savona e Rinaldi sarà vana. E’ un governo conservatore dal quale aspettarsi poco e quel poco favorirà i soliti noti.

  • Come giustamente argomenta il prof. Giannuli non ci sarà un ‘regime’ con questi due partiti che non ne hanno né il progetto né la struttura per imporlo.
    Ma in futuro non arriverà neppure una figura tipo Orbán, la quale avrebbe dovuto già governare l’Italia trent’anni fa per invertirne la rotta. Purtroppo ormai è stato perso troppo tempo e un Orbán non sarebbe comunque più sufficiente.

    P.S.
    Ai lettori/commentatori: non fatevi abbindolare dai media, anche da quelli di ‘centrodestra’: non esiste uno scontro tra Francesi-Inglesi-Italiani-Tedeschi e via dicendo. Così come è una bugia che i Tedeschi approfittino più degli altri dell’euro. In realtà pagano più degli altri nel bilancio ‘UE’ e sostengono l’euro a fondo perso. Il progetto ‘UE’ con i suoi vari corollari è un progetto puramente elitario e sui temi importanti (bilancio, euro, democrazia interna, immigrazione di massa non qualificata) è stato deciso dalle élite scavalcando tutti i popoli. Praticamente ogni stato ha forti e crescenti movimenti anti ‘UE’, che vengono repressi sempre più a fatica dai governi.

  • La democrazia parlamentare è in piena decadenza. Friedman e Hayeck erano ansiosi di tarparle le ali quanto e più di Salvini e Di Stefano. I governi euristi mai eletti, che approvano decreti legge e riforme costituzionali a colpi di fiducia e inventano leggi elettorali ad hoc un mese prima delle elezioni, esprimono lo stesso trend dei nuovi (mini- mini-) barbari, nei quali si specchia il rancore e lo smarrimento di un popolo truffato e immiserito, ma ancora troppo benestante e mediatizzato per adire scelte radicali.

    Andiamo verso dittature dolci che avranno l’accortezza di non proclamarsi tali (come fa oggi la political correctness antirazzista che incarcera e licenzia i propri avversari salvo incriminare i propri avversari geopolitici di fare altrettanto). Questo finché non crollerà l’ordine internazionale tenuto in piedi con sempre maggiore difficoltà dal conquistatore transatlantico. Poi si comincerà a fare sul serio.

    La posizione di Giannuli è comunque espressiva di una ex-sinistra ormai priva di qualsiasi riferimento ideale proprio, ripiegata sul culto liberista dei diritti umani buoni a distruggere ogni resistenza identitaria all’infiltrazione dei poteri forti. Mentre continua a biascicare un linguaggio semi-marxista che non ha più alcun rapporto, non dico coi tempi, ma semplicemente colle sue preferenze reali, questa sinistra predilige gli Stati Uniti a Maduro e i governi piddini ai partiti antisistema stravotati dalla (ex-sua) classe operaia.

  • Una strampalata teoria quella esposta da Giannuli: Aumentare le tassazione sulle persone fisiche serve per stimolare gli investimenti (quinto paragrafo).
    Mai lette corbellerie cosi grandi presentate come fosse teoria consolidata.
    .
    Dalla destra ci si aspetta una politica di destra. Il problema e’ che le politiche di destra non te le aspetti dalla c.d. sinistra. Eppure il jobs act lo ha promulgato la sedicente sinistra. Eppure i nuovi schiavi li e’ andati a prendere direttamente in Africa la sinistra facendo un favore grosso come una casa al capitalista/latifondista ancorche si denomini cooperativa agricola…
    …ma per favore, un minimo di onesta’ intellettuale …

  • Ma un regime già c’era, era quello a trazione PD, di adesione ai mercati finanziari ed al neoliberismo nord-europeo. Ora, forse, si passerà ad uno leggermente diverso, più nazionalista e populista nel vero significato del termine. Tutto rimarrà comunque nella logica del capitale, di classismo e sfruttamento, quindi sai che differenza…
    Sono però d’accordo che la vera tragedia sarà l’affermarsi di un’egemonia culturale di estrema destra che sarà difficile da estirpare, specialmente se questo governo darà l’impressione che i diktat della troika si possono in qualche misura rallentare e userà l’immigrazione come feticcio da agitare alla bisogna. Prevedo un Italia in salsa ungherese alla Orbán, e non è per niente una bella cosa.
    Del fivestars c’è poco da dire, era prevedibile che un partito Zelig come quello venisse fagocitato da chi ha una base ideologica e sociale di riferimento, il 5S non ha né l’una né l’altra.

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