Il mio nuovo libro: “La strategia della tensione”
Giovedì prossimo comparirà in libreria il mio ultimo libro “La strategia della tensione” ed. Ponte alle Grazie. Questo volume conclude la mia ricerca trentennale sul tema in decine di archivi – anche per conto di diverse Procure della Repubblica, della Commissione di inchiesta parlamentare sulle stragi oltre quelle abituali per uno storico- nelle quali ho consultato decine di migliaia di documenti, fra i quali ho scelto i circa settecento che sorreggono questo lavoro.
Emergono molte novità su singoli casi e sulle dinamiche del tempo: dalla vicenda del commissario Calabresi al ruolo del Sid parallelo –quello vero: il Noto servizio- nel golpe Borghese, le strane morti di personaggi come Nardi, Borghese, finalmente è identificato con nome e cognome il misterioso “Antelope Cobbler” che ricevette la tangente del caso Lockhehed, ed i nessi di tutto questo con la strategia della tensione.
Ma chi pensasse di trovare lunghi elenchi di testimonianza, perizie, foto, verbali di polizia, registrazioni eccetera, probabilmente resterebbe deluso. In quanto perito in diversi processi per strage non potevo certo ignorare le risultanze processuali dell’ultimo ventennio, ma ne ho fatto un uso molto sobrio: mi interessava più ricostruire la cornice storica di quegli avvenimenti e rendere conto delle loro ragioni profonde.
Mi interessava dimostrare che la strategia della tensione non è stata solo una sequela di delitti e non è stata solo un affare italiano: è stata la fase più acuta della guerra fredda, ha investino molti paesi come l’Argentina, la Grecia, il Brasile, l’Indonesia, la Bolivia, il Cile eccetera.
E questa ricostruzione delle vicende internazionali e nazionali consente una lettura complessivamente nuova di quel periodo, sottratta ad una interpretazione meramente complottistica e restituita alla sua dimensione politica. Una lettura che spiega il perché di molte patologie del presente (come il dilagare della grande criminalità organizzata, l’esplodere della corruzione politica, l’indebolimento della nostra democrazia) affondino le loro radici in quel quindicennio e nell’impunità dei grandi delitti di quel periodo.
Si forniscono documenti sin qui sconosciuti sulle teorie ufficiali della Nato sulla “guerra rivoluzionaria” e sul rapporto di esse con la strategia della tensione, si scoprono aspetti sin qui non considerati della politica internazionale, come il ruolo dell’Ambasciata Cinese di Berna ed i suoi rapporti con l’estrema destra europea.
Una lettura che indaga nella complessità di quegli anni che spero non vi annoi e su cui discuteremo in questo blog. Come sempre, vi prego di aiutarmi a far conoscere il libro. Buona lettura!
Aldo Giannuli
aldo giannuli, guerra fredda servizi segreti, piazza fontana, storia italia, strategia della tensione
Amedeo Maddaluno
Lo aspettavamo Aldo! Spero di trovarci storie interessanti anche sulla famigerata “operazione blue moon” e sui legami servizi-mafie-narcotraffico.
Pregusto!
Gaz
ACME NEWS
Dopo la partita del cuore & delle altre frattaglie, l’Olimpico ospiterà il Match tra Italia e Resto del Mondo.
La formazione azzurra sarà annunciata poco prima di scendere in campo, per non concedere nessun vantaggio all’avversario.
Gigi Buffon non si è reso disponibile ad accettare la panchina di allenatore della squadra, perchè si è già vincolato col Pechin City per i prossimi tre anni. Inevitabilmente la Federazione ha ripiegato sui servigi di Mattarella per i prossimi europei.
aNella squadra del Resto del Mondo spiccano i nomi di Kim coreano-Yong in difesa, mentre nel centro campo sono frenetici i movimenti terra per realizzare un’altura da cui controllare tutte le mosse degli avversari. In cima si vede sventolare una bandiera gialla, nera e rossa.
Da fonti riservate fatte filtrare da un’un’agency di intelligence Nord europea si è appreso che i genieri che vi lavorano ubbidiscono agli ordini di una donna che parla tedesco.
L’attacco è composto da una batteria di cannonieri. Tra di essi risalta come capocannoniere il nome di un certo Donald Trump, un uomo di cui sentiremo parlare nei prossimi mesi. E’ incerta la partecipèazione di Messi.
Ad Arbitrare la partita è stato chiamato Sua Santità Francesco, il quale ha fatto notare che non può, perchè è vestito di bianco. La scelt adell’uomo nero potrebbe cadere su Micio Miao Maduro, titolare dell’omonima ditta dura, fresco di riconferma elettorale.
Per formare il team italiano si aspetta la pubblicazione del bando sulla gazzetta ufficiale.
Gaz
Prpfessor Giannuli, è prevista una presentazione in quel di Bari ?
Aldo S. Giannuli
ci sto pensando
mirko g. s.
NA e RM? Ci tenga informati, mi raccomando.
Tenerone Dolcissimo
Mi associo per auspicare una presentazione in quel di Roma
Aldo S. Giannuli
forse ci sarà
andrea z.
Ho letto alcuni articoli che mettono in relazione la tragica vicenda del cosiddetto “mostro di Firenze” con la strategia della tensione.
Volevo chiederle se si tratta di una fantasia.
http://www.osservatoriorepressione.info/esoterici-fascisti-mostri-firenze/
Aldo S. Giannuli
direi che è come mettere la maionese in relazione con il principio di indeterminazion
Venceslao di Spilimbergo
Molto interessante! Consideri questa sua “ultima fatica” già collocata nella mia biblioteca personale.
I miei ossequi… e naturalmente congratulazioni.
Venceslao di Spilimbergo
Molto interessante! Chiarissimo, consideri sin da ora questa sua “creatura” presente nella mia piccola biblioteca personale.
Congratulandomi sinceramente, la saluto augurandole ogni bene.
I miei ossequi
Aldo S. Giannuli
grazie
david cardillo
Professor Giannuli, do per scontato che questa sua nuova opera si leggerà tutto d’un fiato come tutte quelle che lei ha realizzato. Vorrei però chiederle delle anticipazioni, sempre che non rovinino l’effetto sorpresa (nel qual caso, comprenderò un suo eventuale rifiuto di rispondermi): si parlerà del ruolo giocato da gente come Andreotti, Restivo, Rumor, Tanassi e Cossiga? verrà rivelato il nome del Grande Vecchio? troverà conferma la tesi secondo la quale gli israeliani hanno messo lo zampino nelle stragi per dimostrare agli americani che erano gli unici alleati affidabili nel Mediterraneo? Queste sono solo alcune delle tante domande che le vorrei porre (avrei voluto chiederle anche della Grecia dei colonnelli presa come modello, del golpe che era stato fissato per l’indomani di Piazza Fontana e rinviato di un anno perchè 16 morti erano troppo pochi, e altro ancora), ma siccome non voglio rovinare la sorpresa neanche a me stesso, mi fermo qui, rivolgendole gli auguri di successo editoriale.
Aldo S. Giannuli
ci sono stati diversi grandi vecchi se parliamo di persone, ma un grande vecchio collettivo se parliamo di istituzioni soprattutto internazionali
Gaz
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andrea z.
Volevo chiederle se le risulta che l’Aginter Presse e Ralf Guerin Serrac abbiano avuto un qualche ruolo nella “strategia della tensione” e a quale livello: organizzativo o di semplice esecuzione.
Aldo S. Giannuli
be ci dedico abbondante spazio nel libro, alrtrochè…
Camo
“il Cile eccetera…”
ma ad esempio i fatti del 1970, il tentativo di rapimento e la morte del generale Schneider, la “Brigada Obrero Campesina”… non fecero drizzare le orecchie a nessuno dei nostri commentatori riguardo le questioni italiane che ebbero l’apice nel 1978?
Igor
È UN GRAN LIBRO!
Stefano Di Iorio
Gentile dottore, ho acquistato e letto tutto d’un fiato il suo nuovo libro, che giudico molto interessante ed estremamente documentato pur nella sua linearità. Lei riesce a padroneggiare migliaia di documenti e ad “estrarne” il succo essenziale, capacità non sempre presente negli storici italiani. Volevo approfittare del suggerimento inserito nella Nota finale dell’autore per chiederLe qualche chiarimento sulla Sua teoria della dualità dell’ordinamento. Lei cita e utilizza le riflessioni di Costantino Mortati: secondo Lei, quindi, la classe politica e dirigente del periodo della strategia della tensione espresse un assetto di interessi (la costituzione materiale) che non era in linea o addirittura in alcuni momenti era in contrasto con l’assetto di interessi delineato nella Costituzione del 1948 (costituzione formale) , per cui, non potendo esprimere tale divergenza in forme trasparenti, spesso utilizzò apparati occulti e un potere invisibile per realizzare tale assetto di interessi? Ma allora non si potrebbe anche dire che la Costituzione formale, per la stessa esigenza di realizzare un compromesso fra forze politiche assai diverse e non ancora cimentatesi nella prova elettorale, fosse in realtà molto astratta e suscettibile di interpretazioni e stabilizzazioni diverse, per cui la costituzione materiale, anche nei suoi aspetti “occulti” altro non era che la vera Costituzione, stante i rapporti di forza fra i partiti e le fazioni intere, la sconfitta militare subita e l’allineamento alle esigenze dell’atlantismo. In fondo noi oggi assistiamo ad una situazione simile con l’unione europea, che alla fine e al di là delle enunciazioni ufficiali, altro non è che l’assetto di interessi di alcuni stati del nord europa. grazie per il Suo lavoro e per la grande professionalità che dimostra ad ogni Sua inziativa editoriale.
Daniele Vergni
Ho appena ultimato la lettura. Per me, testo ‘necessario’. Ormai è un po’ di tempo che, da profano, mi interesso alla Strategia della tensione e tra i vari libri e le varie tesi, il suo ultimo contributo è tra i più illuminanti sull’argomento.
Non so se questo può essere il luogo adatto, ma ho una domanda: dai documenti che ha avuto modo di consultare, qualche elemento italiano è presente nella vicenda di Colonia Dignidad?
Buon proseguimento.
Dario Calvisi
Ho acquistato e letto il libro con estremo interesse.
Vorrei porle cortesemente una domanda sulla questione dell’autenticita’ della celebre direttiva Westmoreland, cui le dedica nel libro un resoconto esaustivo, con cui mi trovo ampiamente d’accordo.
E’ rimasto un piccolo equivoco in proposito. Parlo della testimonianza del purtroppo scomparso ispettore Michele Cacioppo al processo di Brescia, data 20-10-2010, in cui Cacioppo, interrogato proprio sul documento in oggetto, disse testualmente che ricercatrici italiane, negli anni novanta, avevano rinvenuto l’originale del documento (p.39 del verbale d’udienza).
Non sono riuscito a trovare un riscontro a tale affermazione. Si e’ forse trattato di un disguido dell’ispettore?
Grazie