Il coronavirus, la globalizzazione e la Storia. Un ciclo di video-lezioni.

Quali saranno le conseguenza del coronavirus? Come interpretare la situazione in corso con gli occhi della Storia? Il mio ciclo di lezioni online per gli studenti del corso di Storia del Mondo Contemporaneo della Facoltà di Scienze Sociali per la Globalizzazione dell’Università degli Studi di Milano, Accademico 2019-2020, che spero possa essere utile anche per tanti lettori e lettrici del blog. Di seguito tutta la playlist.

Tutte le lezioni sono disponibili su questa playlist. Buona visione e buoni studi!

Aldo Giannuli

aldo giannuli, coronavirus, globalizzazione, lezioni giannuli, storia contemporanea


Aldo Giannuli

Storico, è il promotore di questo, che da blog, tenta di diventare sito. Seguitemi su Twitter o su Facebook.

Comments (164)

  • Siamo alle solite diffamazioni dei nordicos a mezzo media.
    Una TV star di un canale inglese che conduce un programma spettacolarizzante sulle malattie, un tal Dr Christian Jessen, ha sostenuto che gli italiani approfittano del coronavirus ‘just want siesta’, che invece secondo lui sarebbe un normale flu (raffreddore).
    Non tocca ai privati cittadini reagire, i quali non fanno altro che attenersi a quanto stabilito dall’Autorità.
    Un Governo governante dovrebbe offrire a quella TV star di recarsi negli ospedali dove sono curati i contagiati .. e poi vediamo se accetta di andarci.
    Siamo di fronte ai soliti pregiudizi interessati dei nordicos contro gli Italiani; non contro il Governo italiano. La TV star non sta muovendo una critica politica.
    Dopo la pizza sputacchiata e la siesta, aspettiamoci altro.
    Downing Street ha deciso di non attuare quasi nessuna misura -tranne la chiusura delle scuole onde pararsi .. – per favorire l’immunizzazione di gregge.
    La TV star inglese per raggiungere il risultato non è dato sapere quanto si sia impegnata.
    Eppure, misure non dissimili da quelle italiane sono altrove in vigore … ma ad essere bersagliati e diffamati sono gli italiani, non il Governo italiano.
    Non occorre molto per comprendere il perché.
    Le comunità di italiani all’estero – tra cui quella inglese- hanno fatto richieste sanitarie incompatibili con il dio Denaro: andavano messe a tacere.
    Per la serie “lavorate e tacete. Se morite sono problemi vostri”.
    Questi sono gli stessi che sono venuti a dirci “Questa è la negazione di Dio eretta a sistema di governo”, riferendosi a uno stato colpevole di ritenersi sovrano e perciò da abbattere.
    Lagard e Jessen sono gemelli?

    • Il Dr Jessen la passerà liscia. Resterà al suo posto.
      Non penso che egli abbia un malinteso senso della libertà di disinformazione, o peggio sia razzista o nutrito di pregiudizi.
      Temo che sia qualcosa di più profondo, quasi connaturato che porta los nordicos a formulare, a seconda delle loro necessità, verso l’Italia o gli italiani giudizi come quelli del gentleman inglese, che vanno dal polo positivo dell’irrilevanza a quello negativo dell’attribuzione dei peggiori vizi e colpe, ergo l’italiano é punibile a piacimento.
      Episodi come questo ci fanno scoprire che il loro substrato non è molto diverso da quello descritto da Tacito o dai miti nordici.
      Loro si ritengono virtuosi, forti, guerrieri, minacciosi, con un alto senso della collettività, al punto che le proprietà tornavano ad essa quando muoiono.
      La stessa morte non deve turbare la collettività virtuosa e valorosa, per cui i vecchi potevano andare a morire lontano, senza dare fastidio a chi resta. La morte naturale non era un fatto privato. Prima di tutto non doveva intaccare i valori culturali trasmissibili nel gruppo, ovvero che i bambini non dovevano concepire la morte, ovvero dovevano ritenersi invincibili sul campo di battaglia, ovvero che chi non aveva quei valori era inferiore e perciò conquistabile. Quei valori non erano posseduti da chi sta oltre il confine, che era prima di tutto culturale.
      Non essendoci più gli spazi aperti dell’antichità, Boris Johnson ha detto che che dobbiamo abituarci all’idea di dover vedere morire i nostri anziani …
      Nella costituzione dei loro imperi coloniali quanti milioni di morti hanno mietuto los nordicos, senza mai ammettere colpa alcuna?
      Qualche storico potrebbe illustraci come viene trattato nel mondo anglosassone la odiosa conquista di Graziani e come passano in cavalleria i crimini contro interi popoli dei nordicos.
      Per los nordicos non c’è molta differenza tra un colonizzato e un italiano, che nella loro visione è incivile e perciò colonizzabile.
      Il Dr Jessen non ha il concetto di uguaglianza, di parità di giustizia, se non all’interno della sua ristretta cerchia.
      Non penso di andare troppo lontano dalla realtà. Quando ci sono state le celebrazioni del centenario della WW1, l’Italia che pur quella guerra ha vinto, è stata snobbata. Le celebrazioni ripetute della WW2, con l’Italia alleata da lustri e lustri, servono a rimarcare ogni volta la differenza, prima di tutto morale, tra il popolo italiano ex fascista, e loro.
      Il tutto è funzionale al tenerci politicamente sotto schiaffo.
      Il Dr Jessen è un colonialista fuori dal tempo, che sogna un Impero perduto … anche per colpa degli italiani di allora, che vorrebbe continuare a far scontare agli italiani di oggi.
      La TV star ritiene di essere permanentemente in guerra … contro gli italiani e come lui tanti altri nordicos.

      • Il solerte e coerente Dr Jessen, dopo l’adozione di misure molto più stringenti di quelle adottate in Italia, dirà che anche in Russia, Cina, Corea, Francia, Spagna e Germnaia vogliono fare una siesta per non lavorare.

  • Ci vuole non più Europa … ma un’Europa al logaritmo …
    Ma che razza di amici abbiamo in Europa e non solo?
    Se questi sarebbero alleati, i nemici che sono ?

    • 550 : Pil D = x : Pil I
      x = (0.550 . I)/D
      x = (0.550 . 1.9)/3.6
      x = 290.27

      … ed é una cifra calcolata per difetto, rispetto ai criteri stabiliti dalla Merkel per gli stanziamenti per contrastare la contrazione economica da Cornoavirus.
      i 25 di Conte non sono neppure un decimo dell’appena necessario.

  • Non c’è bisogno che l’America si impegni più di tanto nel divide et impera verso gli europei: ci pensano già da soli a farsi male. Due conflitti mondiali non hanno insegnato nulla.
    La Germania per la terza volta riproverà a far saltare gli equilibri europei?
    La variante Aquisgrana porterà la Francia dalla parte della Germania?
    Sarà una faccenda infra europea, senza l’intervento russo?
    E l’Italia?
    Di fronte a Giggetto mi fermo … spero tanto che non faccia l’errore di affidarsi ad altri: sarebbe la fine dell’Italia.
    J’aime tellement l’Allemagne que je suis ravi qu’il y en ait deux
    (letteralmente copiata, perchè mi fu vietato imparare il francese)
    Quando scrivevo che los nordicos nel profondo sono rimasti gli stessi del tempo di Tacito, non mi pare che sbagliassi tanto.

  • Nella Lezione 3 sul Coronavirus la globalizzazione e la storia,Lei prof Giannuli si è domandato cosa facevano gli America ni a Wuhan.Ora gli ”svelo l’arcano”:Giochi mondiali militari, a Wuhan 10mila atleti si sfidano in 27 sport

    Dal 18 al 27 ottobre 2019 nella città cinese di Wuhan si svolge la settima edizione dei Cism military world summer games 2019. Oltre 10mila atleti – provenienti da quasi 140 Paesi – si sfideranno in 27 sport distribuiti in più di 300 eventi nella rassegna sportiva organizzata sotto l’egida del Consiglio internazionale dello sport militare (International military sports council)

  • Capisco che gli artisti siano divorati dal sacro fuoco dell’arte e che ambiscano al successo.
    Non capisco quei politici che, divorati dal fuoco non sacro del successo, ambiscano alla vittoria, qualunque ne sia il prezzo.
    Mi ricordo di un maestro, per hobby giornalista, tra le cui facezie vi fu quella di dire VINCERE E VINCEREMO … fossero anche le elezioni amministrative.
    Forse sono io critico col celere Presidentissimo.
    Forse non ho dati che Lui ha.
    Aspetteremo la voce della coscienza critica dei Philosophes.
    Arrì Bernard Levì dirà la sua? A proposito, è andato a votare?
    Non é da escludere che il Dr Jessen approvi.

    • .. e infatti i risultati delle scelte della genialità di M. si sono visti tutti con l’aumento dei casi di contagio.
      Hanno ragione i francesi di essere alquanto incazzati con Manu.

  • Mah!
    Il Presidente della Repubblica. Sergio Mattaella, richiama all’unità in un momento così delicato. Ha ragione.
    Nello stesso tempo il Presidente del Consiglio chiede ancora, con nome diverso, gli Eurobond, insistendo sulla faglia tra latinos e nordicos.
    Senza essere moralisti, bisogna politicamente prendere atto che c’è una visione diversa e opposta a quella che per l’Italia sarebbe utile ora e nel futuro.
    Il governo pensa solo a chiudere il divario dei consumi alla bell’e meglio.
    Degli investimenti si è dimenticato.
    Dei settori cui mirare mostra di non avere cognizione. La politica industriale non si sa dov’è.
    La ricostruzione post bellica italiana non l’ha fatta la Germania o l’Olanda. Fosse per loro meno concorrenza hanno meglio é. Per loro siamo solo un mercato di sfogo. Hanno interesse a tenerci con loro fintanto che possono invaderci con le loro merci. Il resto non gli interessa … ancor meno le regole, che fanno e disfano a loro piacimento, consumo e utilità. Sfugge che chi ha il coltello dalla parte del manico è l’Italia.
    Poco importa che il coronavirus sia giunto in Italia dalla Germania .. esattamente come la peste al tempo dei Lanzichenecchi. Per loro il Coronavirus è un affare di chi lo ha … e deve gestirselo.
    Non é con i i fichi secchi che si ricostruirà.
    Senza moralismi si prenda atto di quale sia il pensiero degli altri, senza la inutile pretesa di imporgli il proprio.
    Conte, che dalle colonne del FT chiede ancora sotto mentite spoglie gli Eurobond alla Germania, va a marcare ancora una divisone arcinota.
    Così l’Italia non affronta il problema, gioca a scaricabarile sulla Germania, perde tempo.
    Questa è mancanza di coraggio politico e sfiducia nelle capacità del Paese che Conte guida.
    La Gran Bretagna, per caso, chiederà il permesso ad Aquisgrana o a Berlino per leccarsi le ferite economiche e sociali da Coronavirus?
    Si prenda atto della realtà politica europea: il debito pubblico chi lo ha se lo tiene e deve pure pagarlo, chiunque sia a dover mettere le mani in tasca.

    • Si prenda atto della realtà politica europea (sarebbe meglio dire tedesca): il debito pubblico chi lo ha se lo tiene e deve pure pagarlo, chiunque sia a dover mettere le mani in tasca.
      Cosa aspettiamo a salutarci.
      Più tardi lo facciamo peggio sarà.
      Se non lo faremo ne usciremo fortemente ridimensionati e poco concorrenti.
      Se l’Italia si affida alla Germania, non ha imparato nulla dalla storia: sarà schiacciata.
      Ancor meno vale far leva sulla Francia, che ha i suoi problemi, e al solito pendola tra Aquisgrana e Parigi.
      Salutiamoci.

      • La Francia si sta guardando il recinto del proprio orto.
        Fa i suoi interessi. Bruxelles, Strasburgo e Francoforte le ritiene in terapia intensiva.
        Non si può pretendere che gli interessi dell’Italia siano portati avanti da altri, ma si può pretendere che gli interessi italiani siano portati avanti dall’Italia e dai suoi organi politici.
        Mai affidarsi ad altri !!!
        Tutto questo a Roma lo sanno?
        Sullle rive del Tevere sembrano ragionare con le categorie ante crisi.
        A sentire certi commenti, la sola golden power sembrerebbe l’arma segreta in grado di cambiare le sorti dell’Italia …
        Mah !
        Willy Coyote forse è emigrato: si aggira dalle parti di Piazza Colonna?
        P.s. Qui sono rimasto solo io. Mi sento oramai come un soldato fantasma giapponese.

  • I PIIGSS + Francia e mezzo Benelux bussano a cassa. Sono stupito dal Lussemburgo.
    Il ministro dell’Economia tedesco, Altmeier ha detto di fare come dice lui, ma non come fa la Germania: non è interessato ad un dibattito fantasma.
    Conte sembra un disco rotto. Non può pensare di lasciare in mano alla Merkel il cerino delle colpe della sua inazione.
    Sta perdendo tempo con richieste alle quali la Cancelliera ha detto e dirà sempre NO.
    Auf Wiedersehen Deutschland

    • “Noi non siamo ricchi e nemmeno privi di memoria, non ci possiamo permettere di non dimostrare all’Italia che gli Albanesi e l’Albania non abbandonano mai l’amico in difficoltà”. Edi Rama, primo ministro albanese

  • Ohibò !
    Conte è insoddisfatto di come l’UE sta (non) gestendo la crisi del Coronavirus e delle scarse misure prese.
    Appoggiato da Spagna, Francia e Grecia, ha lanciato un penultimatum ai nordicos di 10 giorni per cambiare rotta.
    Tutti in Germania, Olanda, Finlandia e Svezia … stanno tremando, non per il freddo, ma le minacce di Conte.
    Traduzione: Conte ha preso una boccata d’ossigeno di 10 giorni, non appena è stato incalzato dall’ombra di Draghi.
    Los nordicos non gli risponderanno neppure.
    Chi sta agli Esteri? Nooooooooooooooooo !

  • Così parlò la von der Leyen: “la parola [coronabond] è uno slogan, dietro c’è una questione di garanzie”
    Conte ha risposto, tirando fuori un altro penultimatum: “L’Europa deve dimostrare di essere all’altezza di questa chiamata della storia… mi batterò fino all’ultima goccia di sudore per ottenere una risposta europea forte e coesa”
    La v.d.L. ha ribattuto, mantenendo il punto: “.. la Presidenza non esclude alcuna opzione entro i limiti del trattato”
    ( da Ansa)
    Bonomi e Parri non erano democristi.

  • Finalmente arrivò la politica!
    “Fare da soli non possiamo permettercelo, così come nessuno Paese può. Paesi più forti e più deboli sono accomunati dal fatto che il livello di integrazione ha dato una dimensione delle garanzie ma anche una capacità di export al nostro sistema di imprese che nessuno può permettersi di perdere” (Paolo Gentiloni: fonte Ansa)
    In logica questa è una petizione di principio.
    Non c’è una sola dimostrazione di quel che asserisce Gentiloni, né politica né economica.
    Per altro confonde Euro ed Unione Europea.
    Poche idee, ma ben confuse.

  • Non ricordo il nome del politico che ha proposto di dare in garanzia, Montecitorio, Palazzo Chigi, porti ed aeroporti, teatri e musei … per finanziare la ricostruzione.
    Palazzo Chigi sarà pure sede vacante, ma darlo in pegno mi pare troppo.
    Unione Europea + Euro = feudalesimo.

  • .. oramai siamo al punto di chiederci quale sarà la prossima schifezza che sarà propinata all’Italia dai nordicos, che fanno solo perdere tempo.
    Portate un caffè a Palazzo Gigi, ma anche a Monecitoros !!

    • Campa cavallo che l’erba cresce.
      L’Eurogruppo si riunirà solo il 7 aprile. Per i nordicos l’italia, la Spagna e tutti gli altri possono aspettare. Più aspettano, più la situazione si aggrava, meglio e più facile sarà inviare la troika per imporci sangue e lacrime, ovvero comprarci a prezzi stracciati.
      Nell’Eurogruppo saremo rappresentati dal ministro Gualtieri, europeista favorevole al MES.
      I capi di stato e di governo non sono Stato se lasciano decidere con tutti i comodi i loro ministri dell’economia.
      Non sono ottimista.

  • A me l’appello al popolo via TV rivolto dal Presidente Conte agli olandesi e ai tedeschi non è piaciuto affatto. Conte sconta il fatto di non avere un elettorato legittimante. Senza contare i rischi di un incidente diplomatico, atteso che in Olanda e Germania ci sono governi legittimamente eletti. Non ho mai visto Rutte o Merkel appellarsi al popolo italiano.
    Se così stanno le cose, il voto degli italiani conta molto meno di quello degli olandesi.
    Nel merito politico la captatio benevolentiae verso le opinioni pubbliche nordiche sul fatto non spenderanno un euro per finanziare la ripresa italiana è punto più debole del discorso.
    Già il chiedere ad altri il benevolo permesso di fare qualcosa in casa propria è un errore politico: Macron e Merkel non hanno chiesto un bel niente a nessuno per stanziare cifre da capogiro. In più Conte non fa i conti col substrato culturale dei nordici avvero gli italiani.
    Se i nordici hanno la possibilità di annientare, a tutto proprio vantaggio con un semplice pollice in giù, l’Italia, si lasceranno sfuggire l’occasione? Per loro la morte di Genova è la vita di Rotterdam. Se le imprese e le banche tedesche hanno l’occasione di eliminare la concorrenza italiana, si lasceranno sfuggire l’occasione? Non parliamo degli austriaci, che non hanno mai mandato giù la sconfitta della WWI.
    Quella che per noi è una pandemia, per loro è un’occasione d’oro da cogliere al volo, che nella migliore delle ipotesi si ripresenterà tra cent’anni.
    Per affossare l’Italia i nordici non devono assolutamente fare nulla, se non imprigionare l’Italia nella paralisi e lasciare lo Stivale a se stesso, da solo. Loro hanno tutto da guadagnare nell’immediato dalle disgrazie altrui: Grecia docet.
    Conte è vittima di un mito falso e bugiardo: ritiene i civili nordici dotati di tutte le virtù, in contrapposizione agli incivili latini.
    Conte non ha compreso che se gli olandesi potessero venderci come schiavi, pur di far soldi, sarebbero felicissimi, così come i tedeschi, che pur di comprarsi per un tozzo di pane le nostre industrie, venderebbero pure …
    Quelli non sono amici né alleati.
    Fosse stato per aiutarci, i nordici l’avrebbero già fatto da un pezzo.
    Quando mai si è visto l’appello di un Principe al popolo di un altro Principe?
    Sveglia Conte !
    Quelli sono figli di troika … e non vedono l’ora di fottere l’Italia.

  • ACME NEWS
    Ritrovata sulle spiagge di Lanzarote un messaggio in una bottiglia risalente al 1620.
    L’Istituto di Archeologia di Madrid, dopo un attento esame al carbonio, ne ha confermato l’autenticità.
    Il cartiglio, scritto in un antico e incerto norico, reca lo scambio di comunicati tra la nave pirata del capitano Van der Hail, noto alle cronache dell’epoca per essere stato al servizio di varie Corone, e il veliero di un non meglio identificato Joseppi Early, pare di origine italiana.
    Il veliero italiano, pur catturato e depredato, rivolgeva una supplica per spendere a terra quel che restava di utile, allo scopo di combattere l’epidemia che lo aveva costretto ad alzare bandiera gialla e a porsi in quarantena.
    La risposta di Van der Hail ha lasciato stupiti i ricercatori spagnoli.
    Tradotta in italiano, più o meno recita così: ” Secondo le leggi della pirateria, che noi facciamo e disfacciamo a nostro piacimento, per mantenere le fameliche zoccole che abbiamo a bordo, dobbiamo rosicchiarvi anche le ossa. Pertanto restate fermi dove siete e non fate una mossa di troppo, se volete restare a galla, altrimenti iniziamo a cannoneggiarvi a colpi di Poor&Satan, Sprid, Ficci e multe.”
    La risposta si conclude con un perentorio e agghiacciante “Ripulitevi, perchè al sorgere del sole veniamo a prendervi per vendervi come schiavi al mercato, così potrete sbarcare sulla terraferma.”

  • Come si chiamano quei paradisi fiscali e bancari all’interno dell’UE verso i quali i beati possidentes corrono a gambe levate, pur di non pagare le tasse in Italia?
    Però in Italia vogliono vendere , eccome !
    Qualcosa non torna.

  • Ricordo l’on. Calenda come ministro negoziatore nella trattativa coi francesi sull’affare Stx – Fin-cantieri, ma non ne ricordo i successi.
    Ora ha scritto una lettera agli olandesi e ai tedeschi per appellarsi alla loro eticità di evasori e di debitori bellici condonati, affinché l’UE ci dia un po’ di quattrini.
    Sento puzza di condizioni capestro.
    Si seppellisca l’UE !!
    Con los nordicos non c’è niente da trattare.
    Francia e Germania non hanno trattato con nessuno.
    L’Italia faccia da se.
    Se questa classe politica è capace solo di perdere tempo, vada a casa.

  • E’ arrivata la risposta a Conte, dopo l’appello TV.
    Una banca tedesca partecipata dallo stato ha invitato i propri clienti a vendere i titoli di stato italiani, perchè saranno carta straccia …

      • … questa crisi sta evidenziando cose che erano già note.
        A me non stupisce che la Merkel abbia la vista politica corta; che sia una anseatica esportatrice di aringhe e come tale ragioni; che Macron abbia due facce: entrambe per fottere i vicini e piazzargli le proprie cianfrusaglie; che Franza e Allemagna quando si tratta di danneggiare l’Italia trovino subito un accordo; che l’Austria sotto sotto coltivi dei revanscismi; che l’Olanda si comporti come un pirata con il beneplacito dei derubati.
        Quel che mi è insopportabile è questa classe politica italiana stordita che vive estatica nel magico mondo delle meravigliose favole europeiste, ai fumi delle quali ha diluito, svanito e perso l’interesse dell’Italia.
        Non ci si siede allo stesso tavolo delle trattative con un ballerino piazzista, con una grossista di pesce, -neppure di buona qualità-, con un pirata, con un revanscista, per non dire degli iperborei e lontanissimi e smaliziati finlandesi.
        Ognuno di loro cerca il proprio interesse particolare su ogni questione: l’Unione Europea è un comitato di affaristi egoisti, più simili ai malavitosi, che non ai politici puri, il cui idolo è l’economia iperliberista.
        E noi mandiamo a rappresentarci Alice in Wonderland.
        L’Unione Europea per los nordicos è stato un ottimo affare. Per i latini è stata una stangata.
        Prima si esce da quella trappola, meglio è.
        Svizzera, Norvegia, Islanda, Israele, Giappone, Gran Bretagna, Corea d. S. , Nuova Zelanda, Canada … non se la passano male.
        Si tratta di rinegoziare tutto, accordo per accordo in base all’interesse nazionale.
        L’Italexit, e anche hard, è una necessità.
        Abbiamo una classe politica in grado di fare ciò?
        A proposito, come procedono le copiose esportazioni di tarocchi in Cina, sponsored by Di Maio?

  • “Abbiamo tenuto aperto il Brennero e gli altri valichi di frontiera, assicurando il flusso di merci che è la linfa della nostra [todesca, vero?] economia.”
    Dalla lettera di U. von der Leyen a La Repubblica.

  • All’avvocato del popolo la figura dell’ombudsman o del difensore civico sta stretta. Col tempo ci ha preso gusto, tant’è che nell’emergenza il diritto non ha da dire granché. La sola ombra di Draghi lo irrigidisce alla sedia, ma in ciò non è l’unico. Da democristo standard non è un cuor di leone, per cui non aspettiamoci che lanci il guanto della sfida agli anseatici, o che affronti di petto i problemi. In compenso ha uno spiccato senso politico del galleggiamento, che lo porta ad allontanarsi dai marosi delle questioni . La marcescenza dei problemi è più una questione metafisica, che reale. Questo non toglie che nel fiutare l’aria di tempesta non sia bravo e che non sappia cavalcare la cresta dell’onda.
    La neghittosità teutonica in tema di cambi è nota dai tempi degli alti tassi di cambio post unificazione. Abbiamo forse perso memoria di quanto fossero sordi Kohl e Schröder nel tenere alto il valore del marco per attrarre capitali utili per la ricostruzione dell’Est e quel che è costato alla lira? Il nostro sa che i teutonici rischiano di passargli sopra e di schiacciarlo, come hanno già fatto, p.es. con Silvio, ma non solo, tanto più se lo hanno creato; il nostro sa pure dell’ingloriosa fine di Theresa May, catturata dalla tela di ragno franco-tedesca, ma perforata vittoriosamente da Boris Johnson. L’emergenza prima o poi terminerà e con essa il democristo rischia di trovarsi nella secca in cui lo trascineranno gli anseatici. Ha una sola mossa obbligata per galleggiare: fare repentinamente il Cameron della situazione, ma senza i suoi errori, e intestarsi la vittoria del referendum consultivo sull’Italexit … a costo di anticipare la rottura col filo europeista PD, con cui c’è un matrimonio governativo a scadenza fine emergenza.

    • La soluzione potrebbe pure aggradare al partito cinese e a quello americano e , se c’è, a quello russo.
      Sarà una lotta all’interno dell’azionariato di governo su chi è più lesto nel trasbordare da una barca all’altra.

  • La corrispondenza di peloso europeismo in salsa di aringhe tra la “Cara Ursula” e il Caro Giuseppe” continua.
    “La solidarietà europea, come hai tu stessa ricordato [Ursula], nei primi giorni di questa crisi non si è avvertita e ora non c’è altro tempo da perdere” (G. Conte)
    Tante chiacchiere, ma i fatti stanno a zero.

  • ACME NEWS
    Straordinario successo dell’UE e dell’Euro.
    Nel mentre in Europa si discute sul da fare per quantomeno arginare la crisi economica prossima ventura conseguente all’epidemia di Corona virus, i primi tre Stati nell’indice ISU, Norvegia, Australia e Svizzera, hanno presentato domanda di adesione all’Unione Europea e hanno chiesto di adottare come propria divisa l’Euro.
    La procedura è stata formalizzata dai rispettivi tre ambasciatori presso l’UE durante la cerimonia della Concordia Europea, svoltasi a Bruxelles.
    In una dichiarazione rilasciata alla nostra Agenzia, il segretario del PD, Matteo Mattei, ha sottolineato il successo delle Istituzioni Europee, quale motore di pace, benessere diffuso, progresso e solidarietà, stigmatizzando le proteste dei sovranisti, a suo dire, nostalgici di un ordine politico ed economico fuori dalla storia.
    La Presidente della Commissione, Ursula von der Leyen, nel discorso sullo stato della Concordia, si è detta favorevole ad un esame rapido delle richieste di adesione, nella prospettiva di poter accogliere anche Singapore, in lista di attesa quale 50esimo Stato dell’Unione.

  • … in questi giorni si sta giocando il tipo di futuro dell’Italia.
    Il gatto e la volpe (Macron&Merkel), dopo i giri di valzer di Macron, si sono ricompattate: hanno raggiunto un accordo per soffocare dolcemente l’Italia con quattro spiccioli.
    L’Italexit hard é necessaria e urgente più che mai, se si vuole sottrarre ai cravattari nordicos.

  • Domani 7 aprile dovrebbe esserci il giorno del giudizio sulla Disunione Europea.
    Su delega pilatesca della Consiglio, si riunirà l’Eurogruppo dei ministri economici dei paesi che hanno l’euro: i capi di stato e di governo dei nordicos non hanno voluto metterci la faccia, nel tentativo di mettere qualcos’altro dei popoli del sud Europa …
    Di per se il dato è significativo: i Visegrad (con l’eccezione della Slovacchia) si sono tirati fuori. La crisi Italiana e spagnola non li riguarda.
    La piroetta da valzer di Macron ha stupito solo chi non lo conosce.
    Los nordicos hanno a disposizione tre risultati utili su tre.
    Sarebbero felicissimi se potessero prepararsi al banchetto del made in Italy, malgrado il golden share, approvato in fretta e furia.
    Se l’Italia accetta il MES o affini, si troverà con un cappio al collo. Sarà questione di tempo.
    Se l’Eurogruppo non trova nessuna soluzione, ancora meglio per los nordicos: si lascia che le gravi questioni che affliggono l’Italia marciscano.
    Idem se l’Eurogruppo partorisce un altro rinvio.
    L’unica soluzione che ha a disposizione l’Italia è rovesciare il tavolo e fare da se.
    Los nordicos hanno costruito la propria recente fortuna sulle asimmetrie economiche esistenti tra paesi e sul mancato riequilibrio politico.
    A loro l’Unione Europea va benissimo così com’è. Modificarla nei pilastri significa perdere le proprie rendite di posizione.
    Per los nordicos domani si gioca una questione di vita o di morte: mors tua vita mea.
    Los nordicos sono lontanissimi dai concetti di solidarietà, dignità umana, unione politica europea. Ecco perchè mandare un democristo a trattare con quella gente è quanto di più sbagliato ci sia. Erano e sono rimasti pagani nelle ossa.
    Per loro gli italiani sono colpevoli a prescindere.
    L’unica cosa buona che può fare il ministro italiano è prendere la targhetta con la scritta Italy e portala via con se, lasciando vuota la sedia, di fronte alle porcherie che saranno propinate … ma questa non è roba da democristi, ancor meno da mezzi democristi.
    Leggo che l’ipotesi che il ministro Gaultieri si alzi e lasci tutti con un palmo di naso è stata fatta filtrare come anticipazione alla stampa.
    Non si è mai visto un esercito che volontariamente fa conoscere all’avversario i suoi piani di azione.
    Vuol dire che Gualtieri firmerà qualcosa … per la gioia dei nordicos.
    Bye bye Italia.

    • Conte pensa di ammorbidire los nordicos e di venire a patti con loro, così salvando la sua poltrona.
      Conte sbaglia prospettiva.
      Los nordicos hanno come obiettivo il “boccone Italia”. In questo il suo governo è d’intralcio. Reso il servigio, gli europeisti nostrani saranno liquidati, affinchè lo scontro politico ed economico, da posizioni di tutto vantaggio, si radicalizzi con i nuovi inquilini di Palazzo Chigi, al fine di piegarli alle loro lucrose volontà.
      Conte non riesce a comprendere che i primi a sgambettarlo, una volta reso il servigio della firma di qualche porcheria di accordo, los nordicos hanno interesse a sgambettarlo per incassare la cambiale dal fronte sovranista.
      Ma questa non è una battaglia tra europeisti e sovranisti: è una guerra contro l’Italia.
      Se Conte domani non farà lasciare libera la sedia dell’Italia all’Eurogruppo, segnerà la via del suo declino politico e della sinistra di governo, che è contro l’Euro e gli altri euro magheggi.
      Il prossimo turno politico sarà trasformato in un referendum UE/ euro SI o NO, vinto a mani basse dagli euroscettici: male miglior occasione per consentire ai nordicos, che non si fideranno del nuovo governo sovranista, di strozzare l’Italia?
      Già affidarsi ad altri in politica internazionale è un grosso errore.
      Fidarsi del Gatto e della Volpe significa non aver neppure imparato dai propri errori.
      Se a Gualtieri/conti diranno che piantando i semi del MES, geneticamente modificati, cresceranno foreste di alberi dalle foglie di euro, qualcuno firmerà … anche gli autografi agli euromani.

  • La Stampa di oggi ha pubblicato un appello di Ximo Puig, attuale presidente della Generalidad Valenciana. Tra l’altro ha scritto: “l’emissione di un debito condiviso, con un fondo di salvataggio che faccia credito a interessi zero e senza condizioni, con una Banca Centrale Europea potente e garante, con un grande piano di investimenti in grado di far rivivere le economie doloranti di così tante regioni europee. Insomma, mediante qualsiasi misura necessaria.”
    Fumo negli occhi per los nordicos!

  • Sul Sole 24 Ore di oggi il Top Manager Giuseppe Vita, grande esperto di economia tedesca, sostiene “la tesi che una Unione Europea non può esistere senza l’Italia, la Spagna o la Francia, ma può benissimo esistere senza l’Olanda o l’Austria, anche se non è certo l’Europa che vorrei. Vedrete, un compromesso sarà trovato” Vita fa affidamento sulle capacità di mediazione della Merkel.
    Traduzione: Olanda e Austria hanno vinto. Qualche documento, di cui ci saranno presentate le garanzie privilegiate, sarà firmato dal ministro italiano.
    Ben che vada, per modo di dire, ci sarà un rinvio.

    • Sia pure indirettamente, anche Giuseppe Vita, sicuro europeista, prende in considerazione l’Italexit, quale ipotesi praticabile.

  • L’Eurogruppo non ha partorito neppure un topolino.
    ” l’Italia rifiuta il Mes come soluzione, alla Francia va bene purché ci sia anche la sua proposta di Eurobond, la Germania vuole solo il Mes. Il compromesso appare quanto mai lontano ” (fonte Ansa.it)
    Per los nordicos non può andare meglio: nessuna nuova, buona nuova.
    Macron, di cui c’è poco da fidarsi, si coltiva il proprio orticello.
    Ma cosa aspettano italiani e spagnoli a mandare a quel paese i cravattari?
    Aspettano forse che entri in gioco l’Austria in rinforzo della Germania?
    Italexit !!

  • L’Eurogruppo non ha deciso nulla di nulla. E’ stato rinviato tutto a giovedì, in attesa delle festività pasquali …
    Il Gatto&laVolpe hanno raggiunto un accordo … non ci voleva molto a capire che stavano facendo la pantomima. Lo avevo scritto che c’era poco da fidarsi.
    Per l’Italia l’europeista di acciaio Gualtieri ha dichiarato: “Continuiamo a impegnarci per una risposta europea all’altezza della sfida del COVID19” (fonte Ansa)
    Ma Gualtieri non si accorge che lo stanno prendendo in giro, e per lui l’Italia intera?
    Che si chiuda con questa sceneggiata perditempo!
    Fuck off EU !!!

  • La ripresa dei colloqui dell’Eurogruppo segnerà un altro successo per los nordicos. Poi ci saranno le festività pasquali.
    Il messaggio è chiaro: è solo e sempre colpa vostra … irrilevanti, non dateci troppo fastidio!
    In Italia si aprirà un problema politico.
    Una crisi di governo sarebbe troppo, ma sarebbe altrettanto eccessivo non fare finta di nulla.
    Occorrerà trovare un capro espiatorio da sacrificare, affinchè tutto resti come prima. Gualtieri potrebbe essere costretto a lasciare la poltrona, onde permettere una virata, almeno parziale, nei confronti dell’UE, sapendo in anticipo che i totemaitici mercati colpiranno con lo spread l’Italia.
    Fesso chi sta immobile a farsi bersagliare …
    Gualtieri imparerà che “dagli amici mi guardi Dio che dai nemici mi guardo io”.
    Conte vuole essere buono anche per la stagione estiva.

  • Qualcuno dica a Conte e a Gualtieri che tedeschi, olandesi, austriaci e finlandesi non hanno messo loro una pistola alla tempia con la minaccia di firmare il MES.

  • ACME NEWS
    Nottetempo, resosi conto dello stallo nelle trattative dell’Eurogruppo, il Presidente del Consiglio Conte ha riunito d’urgenza il Gabinetto di emergenza.
    Ritiratisi in conclave, i ministri competenti hanno messo a punto un piano alternativo al MES, che prevede di far finta di invadere San Marino, per poi invece arrendersi e farsi governare dalla Repubblica del Titano.
    In tal modo verrebbe sancita l’uscita dall’UE.
    Dall’opposizione si sono detti favorevoli, pur di chiudere con Bruxelles, a costo di perdere la sovranità, per finta.
    Resta il non secondario problema costituito dall’euro, atteso che anche la Piccola Repubblica adotta come moneta l’euro.
    Gli sherpa sono al lavoro affinchè San Marino ritorni alla lira.
    L’astuto piano prevede di lasciare a secco tutti i mezzi che dovrebbero marciare verso la Rocca e la firma dell’Armistizio nel pomeriggio.
    Conte resterebbe Presidente ad interim finchè il virus non sarà eradicato.
    Washington ha accolto tiepidamente il piano. Entusiasta è stata invece l’adesione di Mosca.
    Le capitali europee sono nettamente contrarie. Parigi teme il contagio italiano. Berlino vede nell’iniziativa un’attentato al proprio modello economico e sociale export based. Amsterdam teme di perdere il proprio status di paradiso fiscale. Vienne paventa il rischio di essere attratta nell’orbita di Roma. Helsinki sarà costretta a rivedere i rapporti con il suo vicino russo. I paesi di Visegrad hanno minacciato ritorsioni contro l’Italia, colpevole di aver rotto il fronte anti russo.
    Una posizione autonoma ha assunto Parigi, la quale si schierata a fianco dell’Italia, ma ha tenuto a ribadire i solidi legami storici con l’alleato tedesco.
    Per domani è in programma un vertice franco tedesco ad Aquisgrana, per decidere un’azione comune tra i due paesi.

  • Dell’elmo di Scipio Conte s’è cinto la testa. Innestata la stilografica, al grido di Eurobond,o morte, intrepido si è lanciato all’assalto della stampa teutonica, per aggirare le armate fiscali Nibelunghe e Frisone, alla testa della sempiterna genia Romana di Andreotti e di Raggi.
    Dalla postazione Der Bild, conquistata col sangue di milioni di risparmiatori, forte dei capitani d’industria coraggiosi, il valoroso condottiero delle genti italiche, ha lanciato con generosità alle schiere Nibelunghe e Frisone un altro penultimatum, intimando loro la resa incondizionata, in cambio della salvezza della vita. “Se l’Europa non si darà strumenti .. all’altezza … l’Italia sarà costretta … alla ripartenza con le proprie risorse.”
    Il mondo è col fiato sospeso, in attesa della reazione dei Nibelunghi e dei Frisoni.

  • Ieri sera, quando ho letto che la Francia era in pressing sull’Olanda, affinchè accettasse la proposta omnicomprensiva franco-tedesca, tra me e me mi son detto che se prima c’era qualche flebile speranza che la posizione olandese fosse meno rigida, ora si andava dritti verso la strada della rottura. Macron aveva informazioni in più. Conosceva in anticipo l’esito delle mozioni della Tweede Kamer per legare il governo alla posizione più rigida. Al solito il bel Macron si è fatto uno spot gratis. Ha fatto la figura del cavaliere bravo, bello e buono.
    Siamo alle solite ipocrisie.
    Gli avversari che bisogna temere non sono gli olandesi, i quali hanno avuto sempre la stessa posizione dura e intransigente: loro sono pervicacemente schietti.
    Al contrario qualcun altro ha fatto piroette, giri di valzer e ha esposto la solita faccia doppia.

  • Io non me la prendo tanto con Macron, Rutte, Merkel e los nordicos in generale, quanto con il perditempo Conte, il quale di penultimatum in penultimatum, ha continuato a galleggiare, senza affrontare di petto la situazione economica e sociale.
    Conte è passato dal presiedere il governo più antieuropeista di sempre, a quello più europeista.
    Ora pendolerà verso un assetto politico diverso, grazie alla crisi del virus.

  • Mi viene il dubbio che il coronavirus abbia bloccato le importazioni di caffè.
    Alla Farnesina usano un surrogato?
    Il Welt, quotidiano tedesco di Amburgo, esattamente come il Der Spiegel, il 5 aprile titola: “La Pandemia è il terreno fertile ideale per la mafia”
    („Die Pandemie ist der ideale Nährboden für die Mafia“)
    Stand: 05.04.2020 | Lesedauer: 4 Minuten
    Von Virginia Kirst
    Quattro giorni dopo il nostro ministro degli esteri, Luigi Di Maio, si ricorda di protestare a scoppio ritardato.
    Se la colpa non è sua, ma di chi gli ha segnalato o non segnalato il fattaccio, di chi si circonda?

  • Conte ha mandato in italiano uno dei suoi penultimatum, mediante il corrispondente da Roma della BCC: “If we do not seize the opportunity to put new life into the European project, the risk of failure is real.” ( Se non si coglie l’occasione di rivitalizzare il progetto Europeo, il rischio di un fallimetno è reale)
    Los nordicos hanno rinviato gli incontri a dopo Pasqua, tanto l’Italia può aspettare …
    Da Vienna in su, aspettano con trepidazione il prossimo penultimatum di Conte.
    https://www.youtube.com/watch?v=As19-Ngq_Cs

  • Los nordicos hanno vinto.
    Conte e Gualtieri firmeranno tutto quello che loro verrà chiesto, MES incluso e prima di tutto.
    Si sono arresi, senza neppure combattere per cercare vie alternative.
    E’ poco consolante scrivere che ve lo avevo anticipato.
    Corpo elettorale, non perdonarli, sanno quello che hanno fatto.

  • Di fronte all’out out della Merkel, o MES o fuori dall’Europa … Conte ha perso un’occasione storica per tenere la schiena dritta.
    Ma chi è Conte?

  • “Ma se non c’è solidarietà quando arriva un morbo, un’epidemia, ma che Europa è?” (Romano Prodi)
    L’Europa è un continente.
    L’Unione Europea e l’Euro sono il pivot di los nordicos.
    Italexit!

  • Prima o poi apparirà qualche aspirante Nobel che verrà a spiegarci la bontà delle teorie di von Hayek, viste anche le strigliate del ministro delle finanze olandese ai latini e la potenza e la polvere da sparo di cui dispongono Olanda e Germania.
    Certo, problema del debito pubblico spropositato va affrontato e aggredito. Meglio se lo avessero già fatto. Giannuli scrisse qui un pezzo.
    Ma è troppo facile fare i sacerdoti dell’austerità quando sotto la stola si hanno gli abiti dei pirati o dei filibustieri.
    Qualsiasi riferimento all’Olanda e alla Germania è voluto.

  • A proposito di mafia e colletti bianchi, qualcuno ricorda come si chiama quella banca … mi pare nord europea, forse danese, coinvolta in un mega riciclaggio di denaro sporco e altri affarucci simili?
    Giusto per rinfrescare la memoria a los nordicos di Amburgo.

  • Pro memoria per Conte.
    Il Primo ministro portoghese, Antonio Costa, non ha mostrato nessun timore reverenziale verso l’Olanda e la Germania.
    Dapprima ha definito ripugnante, meschino e antieuropeo il discorso fatto nell’Eurogruppo del ministro delle finanze olandese, Wopke Hoekstra, il quale ha accusato Spagna e Italia di essere delle cicale.
    Ma siccome Costa dell’Olanda e della Germania non ha paura, pretende chiarezza sui futuri impegni di los nordicos, affinchè non tocchi ai latini restare col cerino tra le dita: “”Più che una questione economica o finanziaria, è una questione politica che viene posta. Dobbiamo sapere se possiamo passare a 27 nell’Unione europea, a 19 nella zona euro o se c’è qualcuno che vuole essere lasciato fuori. Mi riferisco ai Paesi Bassi” (fonte AGI)
    Conte prenda nota di ciò che è la Politica, cosa che in Italia manca.

  • Conte galleggia. Aspetta, sonda, vede le reazioni. Il M5* risale nei sondaggi. L’dea di fare il partito personale di Conte viaggia.
    Ciò che farà la differenza sarà l’opinione pubblica.
    Non è da escludere che facciano marcire la situazione sino al punto di proporre e far ingoiare le medicine più amare.

  • In attesa del Consiglio Europeo dei capi di Stato e governo del 23 aprile, Conte galleggia, aspetta, fiuta, cerca di capire da quale parte stare per essere vincitore, cerca di comprendere su cosa e chi scommettere.
    Più che la descrizione dei progetti di un capo di governo, sembra il quadro di un giocatore d’azzardo.
    C’è da sperare che lo Stato Profondo italiano orienti le decisioni finali di Conte a favore dell’Italia.
    Le possibilità di ripartenza dell’Italia vanno trovate all’interno.
    Los nordicos vanno lasciati a se stessi.
    Non serve neppure più di tanto criticarli sui media internazionali.
    Piuttosto bisogna affrontare di petto tutti quei problemi che sono stati una palla al piede: mafie, debito pubblico, corruzione, inefficienze, scarsa innovazione … condizionamenti esteri …
    Ma questa non è roba per questo Governo, che si fa mettere sotto i piedi dall’Olanda e dalla Germania.
    Loro hanno delle ragioni per dire che siamo brutti, sporchi e cattivi: allora, che l’UE se la facciano per conto loro.
    Conte ha dei buoni abiti sartoriali, ma è dubitabile che abbia la stoffa per non farsi bruciare dalla Merkel.
    Alla fine dell’emergenza ci aspetta un periodo di turbolenze politiche. Sarà inevitabile sciogliere il parlamento e andare alle urne: sarà un referendum UE si, UE no.

  • Oddio !
    Giggino va alla guerra economica.
    Vuole porre il tema dei paradisi fiscali nell’Unione Europea … specificatamente dell’Olanda, perchè durante le riunioni dell’Eurogruppo “ha predicato bene e razzolato male”.
    Chi gli sussurra che nel maggio 1990 fu firmato una Convenzione tra Italia e Olanda sulle doppie imposizioni, dallo stesso governo che firmò Maastricht?
    Chi gli spiega la clausola rebus sic stantibus?
    Chi gli dice che la Convenzione può essere denunciata?
    … predicare bene e razzolare male …

  • Chi ha dato la laurea in medicina alla von der Leyen per dire agli anziani dalle colonne del Corsera di non prenotare le vacanze …(sottinteso al caldo del sud Europa)?
    Italexit !

  • ACME NEWS
    Straordinario !
    Il Governo ha diramato a tutte le Prefetture, in plico sigillato, il “Piano di Rinascita Economica”, da custodire gelosamente sottochiave.
    Gli esperti che hanno modo di leggerlo, hanno fatto trapelare alla stampa anticipazione sul controllo dei media, sulle riforme delle Istituzioni politiche e amministrative, sui diritti degli animali e sul sistema fiscale.
    Sembra che, malgrado il nome del piano, di economia non contenga nulla.
    Pronta la smentita del Governo, il quale attraverso il portavoce dek ministro dell’economia, ha ribadito che lo Stato finanzierà le filiere con i bond emessi dalla Banca del signor Bonaventura da un milione di euro.

  • In più di un cassetto della Repubblica ci sono le proiezioni economiche a breve periodo sui diversi scenari post pandemia. Ma chi chiude quei cassetti non ha nessun potere decisionale. Sono sfornati da poco più che Centri Studi di lusso. Qualche volta sono pure poco cotti o bruciaticci.
    E’ nel cuore dell’Impero Carolingio che bisogna andare per comprendere che uso hanno interesse a fare delle leve macroeconomiche e dei collegati giuridici per condizionare e determinare la politica nazionale.
    Già formulato così il problema ci si accorge che le istituzioni tradizionali sono sovvertite, dovendo confrontarsi con il primato dell’economia e della finanza sulla politica, relegata a svolgere funzioni ancillari.
    Ci si accorge anche, a dispetto delle enunciazioni propalate dagli euromani, della chiusura economica cui saremo obbligati, dovendo per ogni decisione importante passare sotto i controlli Carolingi, deputati a tutelare in primis i loro interessi e non certo i nostri.
    Dall’altra parte abbiamo un’opposizione ideologicamente conservatrice e pesantemente condizionabile da Aquisgrana al primo accenno di debolezza e indecisione: già in passato hanno provato a sfidare los nordicos, ma ne sono usciti sconfitti.
    Non hanno capito che con los nordicos bisogna essere peggiore di loro … ma col sorriso a 360 gradi.
    C’è un sistema Paese da reinventare.
    I problemi saranno prima di tutto interni e poi esteri.
    La maggioranza non ha idee sulla progettazione dell’Italia post pandemia.
    Non mi pare che l’opposizione brilli per propositività, originalità e fattibilità.
    Il vuoto politico è colmato da Aquisgrana, ma pro domo suo.
    Chi andrà al governo o celebrerà il funerale dell’UE/Euro, o sarà seppellito dai los nordicos.
    Bruxelles e Aquisgrana sono funzionali agli interessi dei nordicos.
    In ogni caso non vanno trascurate le inadeguatezze e le lacune dei latini.
    Basti vedere gli eletti negli ultimi anni e ci si fa un’idea della loro qualità.

  • Anche su questo blog si è affacciata la tesi della preferenza del metodo pattizio nelle relazioni con i mercati finanziari e con i partner (che parola puttanesca !) europei.
    Però per trattare bisogna essere in due.
    E pare proprio che la Merkel non voglia sedersi a nessun tavolo delle trattative con l’Italia.
    Nel momento ha detto a Conte che o si mangia la minestra cucinata dall’Eurogruppo o si butta dalla finestra, bisogna solo registrare la chiusura della cancelliera tedesca.
    Le minacce di Conte di fare da soli come Italia si sono rivelate un bluff.
    Bluffa anche la Merkel?
    Fatto sta che a Berlino e all’Aja l’ipotesi di una hard Italexit è presa in considerazione.
    Qualche piano al riguardo lo hanno, per abbattere le loro potenza di fuoco economica sull’Italia, se prova a sollevare il capo.
    Che Conte si preoccupi di ciò, non pare verosimile.
    Meglio affidarsi allo stato profondo.
    Conte passerà. Gli apparati restano.
    Con los nordicos non c’è proprio nulla da trattare, se non per essere ingannati.
    Contro i pirati bisogna essere più pirateschi dei pirati stessi.

  • Sulla rivista Micormega 101 economisti, tra cui qualche Nobel, hanno sottoscritto un appello per invitare Conte a non firmare il MES, perchè si muove in senso contrario alle necessità.
    In sostanza hanno invitato i l premier a “fare da solo” come aveva detto di voler fare e come stanno facendo in Giappone, USA e GB.
    Prodi e Berlusconi invece hanno vantato le qualità taumaturgiche del MES.
    Che dire?
    Sarebbe ora che Silvio e Romano, su simili solide basi politiche ed economiche fondino insieme un partito.
    Il nome è già pronto: FORZA MES !

    • Sarebbe opportuno che Silvio e Giulio, suo ex ministro dell’economia si chiarissero, si scrivessero, si parlassero. Il primo è favorevole al MES, il secondo è contrario, più o meno a sua insaputa, dato che il Meccanismo vide la luce al tempo dei rutilanti governi by Silvio.
      Un dibattito televisivo tra Silvio, con tanto di fogli in mano, e Giulio sarebbe uno spettacolo da non perdere.
      Silvio concluderebbe: “+ MES e + FONDO x tutti”.

  • Conte è acquattato immobile ben mimetizzato in qualche ambiente del Palazzo a fiutare l’aria, in attesa di saper quel che fare.
    Il MES spacca la sua maggioranza, spacca l’opposizione.
    La carta giocata nell’Eurogruppo da Gualtieri non è stata vincente a causa dell’opposizione di Berlino e dell’Aja, dove delle minacce di Conte, di far da solo e delle stigmatizzazioni di Di Maio del paradiso fiscale olandese, non si curano affatto, perchè sanno che bluffa.
    Più che nello stellone, il premier confida nelle dodici stelle.
    Intanto aspetta che succeda qualcosa che lo tiri d’impaccio. Purtroppo, tutto è fermo, né Conte sembra in grado di fare mosse.
    Stando così le cose, ha una sola via da percorrere: rinegoziare al ribasso le condizioni del MES, ma si sa in anticipo della preclusione olandese, su istigazione tedesca.
    Più che una partita politica, nel Consiglio europeo del 23 aprile, si giocherà una partita tra bari, su chi meglio imbroglia l’altro e tutti insieme i cittadini.
    Qualcuno disse che l’arma più forte è la cinematografia.
    Fin quando resterà in mano a Conte?

  • Come mai la minaccia di Conte su Eurobond o morte non ha funzionato?
    Perchè la Merkel ha potuto mostrare all’avvocato del popolo la via dell’uscita, se non avesse mangiato la minestra preparata dalle cucine olandesi e tedesche?
    O Conte non sa preparare il piano di riserva, o la Merkel aveva informazioni in più, o entrambe le ipotesi.
    Conte ha fatto male i conti coi los nordicos. Questa è responsabilità del suo governo.

  • ACME NEWS
    Tremonti e Berlusconi hanno finalmente raggiunto un compromesso per favorire il MES: occorre un taglio lineare sul debito pubblico.

  • ACME NEWS
    Accorato appello dell’autoreggente del 5 M.
    Salvate Jyggix, soldato pugnace, avventuroso e intemerato, disperso nella notte tra le linee degli evasori Nibelunghi, i Fondi e i MES!
    Tra le fila dei 5 M non possono permettersi di perdere altri elettori. L’emorragia che li ha colpiti non accenna ad arrestarsi, neppure dopo la cura placebo del prof. Conte del Chigi National Hospital.
    Una task force di fidi eletti è partita alla volta delle depressioni olandesi per sottrarre Jyggix alle sirene dei paradisi fiscali del nord.
    Palmo a palmo sono stati setacciati polder e isole, estuari e doline, mulini a vento e campi di tulipani, senza rinvenire traccia alcuna dell’eroico milite.
    L’associazione nazionale delle cicogne, contattata grazie all’intermediazione del Nunzio Apostolico nei Paesi Bassi, mons. Giannuli, ha fatto sapere di non trattare articoli del genere.
    Alcuni studenti fancazzisti in quel di Rotterdam, alla ricerca di un tal Erasmus, hanno trovato di buona qualità no tox al retrogusto di canneto, della carta con la stampigliatura MES, usata per combustioni alternative.
    I RIS hanno confermato che la cellulosa incombusta fava parte di uno stock di 5 chili di fogli, che Jyggix aveva portato seco in missione.
    Il caposquadra, coglionello Rimbaldo Bottiglione, in un Tweet delle 16:00 inviato all’autoreggente, ha ammesso di non sapere più dove mettere le mani e di ignorare in quale casino sia finito Jyggix.
    Immediatamente Cetrio Laqualunquemente, Sgarbo e Berluscone hanno offerto la loro collaborazione politica per rintracciare il solingo eroe errrante, smacchio di ogni traccia.
    Il solitamente ben informato Financial Time, ha raccolto la confidenza di un presule partenopeo, secondo cui una benemerita associazione di cavalieri si sta prodigando per raccogliere il denaro da versare come riscatto agli evasori nibelunghi, in cambio del rilascio dell’ostaggio, sano e salvo.
    Dalla Curia napoletana non smentiscono nè confermano.

    • Nuovi sviluppi nella vicenda Jyggix.
      Monsignor Giannuli, già Nunzio Apostolico in Olanda è stato richiamato a Roma per consultazioni.
      Partirà per nuova destinazione non prima di sei mesi, durante i quali affiancherà il sostituto della Segreteria di Stato.
      Nella difficile trattativa per il rilascio di Jyggix, mons. Giannuli ha svolto un ruolo fondamentale nell’indirizzare le indagini sulla retta via.
      Già durante il prossimo concistoro di giugno, mons. Giannuli potrebbe ricevere la porpora cardinalizia ed essere poi accreditato a Berlino, presso il governo della cancelliera Merkel.

  • Avevo deciso di non occuparmi dell’intervista rilasciata da Macron al Financial Times, così come del discorso della von der Leyen, perchè sono buoni esempi di ipocrisia politica alla “piangi e fotti”. Macron è pappa e ciccia con la Merkel, ha iniziato il suo mandato con le note dell’Inno alla Gioia, ha suonato fior di ceffoni all’Italia, sopratutto per insipienza dei nostri governanti, e ora vorrebbe officiare il requiem all’UE, per porsi a capo dei Latini, ma nello stesso tempo conservare il Trattato di Aquisgrana.
    A parte il malvezzo dei leader europei di parlarsi tra di loro e alle pubbliche opinioni tramite interviste al FT, con il quale non può esserci un contraddittorio in tempo reale, la parte che balza agli occhi è la descrizione dell’ambiente dell’Eliseo:
    “Behind his desk is a framed example of a $500 Anglo-French first world war bond from 1915.”
    1.240.000 morti Italiani della Prima Guerra mondiale per i Presidenti francesi é come se non ci fossero stati. Scopriamo che quella guerra fu combattuta solo la loro con alleati gli inglesi.
    Belgi, greci, giapponesi, rumeni, serbi, montenegrini, italiani, cinesi, portoghesi, russi, statunitensi, semplicemente non ci sono.
    Macron vale un Clemenceau.
    Attenzione a scambiare certi campioni di doppio gioco e ipocrisia per alleati e amici!
    L’Olanda e la Germania hanno il non trascurabile pregio di dichiarasi schiettamente e apertamente contrari all’Europa meridionale … Macron invece ha il piede in due scarpe.
    Con i los nordicos vanno tutelati parte per parte i singoli interessi.

    • Qualche storico militare ricordi al Hyperpresidente, che se non ci fossero state le forze armate italiane a mantenere il fronte meridionale, le armate tedesche avrebbero invaso la Francia.
      Macron prenda nota e lo scriva dietro la sua scrivania.

  • Dal sarcofago si è alzato più truccato di una diva, per ricordarci della sua esistenza politica. Italiani volunt. Merkel ducit.
    Sin dal suo primo apparire non ci voleva molto per comprendere che era un caxxaro paraqualcosa, imbellettato di politica, ma attento solo e soltanto alla roba sua, come infatti ci avvertì il suo massimo collaboratore, in un conato di verità.
    Pur di tenerla stretta, ha accettato di di tutto, anche di accucciarsi.
    Le conseguenze del suo agire non lo toccano per nulla.
    Per i miei gusti, se andasse in Olanda a far politica, dove ha trasferito la sede fiscale della sua roba, sarei sollevato.
    La maschera interesserebbe poco, se non fosse telecomandato e temibile per i danni che ha fatto e che farà.
    Una testimonial politica più naif che neorealista, vaneggiava che il Profeta del verbo politico ammuffito ci avrebbe fatti tutti più ricchi.
    Lui lo è diventato.
    Avrà pure fatto una robusta dieta elettorale, ma conta pur sempre tanto.
    La selezione della dirigenza a tutti i livelli è un problema serio.
    Ma altrettanto grave e greve è la maleducazione di chi permette ciò.

  • Siamo alle solite.
    Il britannico Financial Times, con un articolo a firma dell’economista tedesco Wolfang Munchau, torna ad occuparsi dell’Italia per dirci che Italy is in more danger than the eurozone will acknowledge.
    Nel pezzo si paventa l’insolvenza dell’Italia, a meno che non accetti il MES e la BCE accetti la ristrutturazione del debito pubblico. E aggiunge che l’uscita dall’eurozona e l’Italexit non sarebbero cose positive, tanto più che l’Olanda [capofila dei rigoristi] e per lei l’UE intera, è innocente.
    Infine paventa una ripresa elettorale dei 5* in chiave euroscettica.
    Siamo al solito ritornello: l’Italia non conta nulla; è di per se ininfluente.
    P.s. Le grossolanità, anche se stampate in inglese e su carta rosa, tali restano.

  • ACME NEWS
    Ci sono amori che nascono e termina nell’arco di una giornata, senza un perchè, o perchè qualcuno non vuole trovarlo, o perchè altri confondono sesso e amore.
    L’esistenzialismo non è mai arrivato nelle lande dello charmant Peppo, tenero giovine che si è bruciato il cuore al sol dell’estate per Lily, valchiria che cuore non ha.
    Peppo non si rassegna all’amor perduto. Animato dalle migliori intenzioni, vorrebbe sposare la bionda, vorrebbe fidanzarsi, vorrebbe conoscere la famiglia di lei, vorrebbe pure farsi biondo.
    Nella terra delle brume, quando la famigliona ha sentito delle insistenze di Peppo, si è riunita e ha detto chiaro e tondo alla biondona, che quel che c’è stato con sud europeo è irrilevante, e del matrimonio non se parla affatto. La valchiria, donna libera di idee, è perfettamente d’accordo, perchè ha già un amante francese fisso per l’inverno e degli amorazzi estivi non si importa.
    Il frutto della colpa che porta in grembo Peppo non la riguarda. Al più potrà inviare al giovine ragazzo padre incinto qualche contentino, ma di matrimonio non se ne parla.
    Peppo, piange, fa sapere a tutti tramite stampa e gossip di aspettare il frutto della colpa, che chiamerà Debito.
    Peppo non riceve neppure un messaggino dall’algida Lily. Si strugge nell’ascoltare spremute di esistenzialismo come “Se telefonando” e “Amor mio”. Ma il suo telefono non squilla.
    All’acme della disperazione, Peppo ha deciso di ricorrere ai consigli del virologo della mutua, il quale gli ha consigliato prima e dopo i pasti di ascoltare “Io vivrò” di Lucio Battisti.
    Intanto Lily si prepara per la prossima estate, che di sicuro trascorrerà altrove, su consiglio della sua amichetta Ursula. Ma questo lo si sapeva. Lei non è tipo da “Stessa spiaggia, stesso mare”.
    E’ quel povero ragazzo di Peppo, dal cuore infranto in mille pezzi, ad ignorare tutto ciò.
    Gli amici del paesino hanno detto in coro a Peppo di dimenticare la valchiria, perchè quella non era adatta a lui. Troppo diversi, troppo lontani, troppo incomunicanti. Troppo di troppo per essere una coppia.
    Peppo non si da pace di essere stato sedotto e abbandonato.
    Intanto il frutto della colpa (Debito) continua a crescere.

  • Notizie di puro liberismo europeista a convenienza.
    Quatto quatto il governo della Cancelliera Merkel sta decidendo un aiuto di stato di una decina di miliardi di euro alla Lufthansa a causa della crisi del Covid19.
    La Lufthansa ha 10.000 dipendenti.
    Generosi dalle parti di Berlino, non c’è che dire.

  • Thomas Fricke, editorialista dello Spiegelonline ha scritto il 24 aprile un articolo nel quale sostiene che l’Italia è in avanzo primario da decenni, ha un fardello enorme costituito dagli oneri da interessi e che è nell’interesse della Germania aiutare in questa fase l’Italia, senza lasciare ingannare dalla pessima stampa di cui gode in Germania.
    E’ un ragionamento da economista, il quale sa che senza i mercati di sfogo e senza l’euro, le produzioni tedesche resterebbero invendute. L’articolo termina adombrando la possibilità che, in assenza dell’adesione tedesca agli Eurobond, le elezioni possano essere vinte da soggetti alla Boris Johnson o alla Trump, che dei giochi tedeschi non ne vogliono sapere.
    Ancor più interessanti sono i commenti del pubblico all’articolo: non c’è traccia di quelle che in Italia sono le posizioni ancillari filo europiste; gli stereotipi a fini elettorali alimentati dalla Merkel non mancano; assenti i riferimenti alla Spagna e alla Francia; tra i favorevoli all’Italia serpeggia il timore di ritrovarsi fuori dall’UE un concorrente vincente.
    Una posizione trasversale vuole che all’Italia sia data la quantità minima di ossigeno per non soffocarla.
    Tutte le riflessioni tedesche sono accomunate dal muoversi in una logica esclusivamente economicistica, mai politica, ancor meno solidaristica.
    Alla luce della radiografia del pensiero profondo tedesco lo sfacelo dell’azione messa in campo da Giuseppi appare nella sua inconsistenza, fatta di propaganda, distorsioni e prese in giro.
    C’è da augurarsi che la politica italiana si prepari a salutare, con o senza accordo, l’UE e l’Euro.
    Se solo si applicassero in Italia si applicassero gli schemi economicisti dei tedeschi, li avremmo già salutati da un pezzo.
    Rantola Italia, che l’aquila ti spolpa.

  • ACME NEWS
    Del discorso serale di Conte, prossimo Eco presidente, s’è compreso poco, ancor meno dove vuole andare a parare. Non sarà che ha le pile scariche?

  • Non c’era bisogno di conferme. Lo si sapeva che siamo in mano a dei timorosi peones attaccati alla cadrega, che se la tengo incollata, finchè elezioni poitiche non li separi, e il PD, partito ultraliberista di destra.
    Appena si è profilata la possibilità che i peones scendessero dagli spazi interstellari sul terreno dei problemi concreti, si è materializzato in soccorso il destro Cavaliere con la sua truppa.
    PD= partito di destra
    PDL= partito della destra
    Ma perchè non si fondono?!
    Si può dire che fingono di essere avversari, ma sulle questioni importanti sono pappa e ciccia?
    Si può dire che abbindolano i loro elettori?

  • ACME NEWS
    Dentro Palazzo Chigi si sta combattendo una battaglia palmo a palmo per la conquista delle stanze.
    L’Alleanza delle Cabine di Regia, con a capo il Generale Fontana, oggi ha strappato al Patto delle Task Force l’ultimo piano i Palazzo Chigi, lasciando senza incarico-extra un paio di prefetti e un virologo.
    Con un’ardita manovra, le posizioni sono state appena riconquistate pochi minuti fa.
    Tra i due schieramenti, con il sopraggiunger della notte, si profila una situazione di stallo.
    Domani potrebbe essere il giorno decisivo per le sorti della presa di Palazzo Chigi.
    E’ prevista la riunione del Comitato Stato Regioni, che con le sue truppe fresche di Governatori, potrebbe far arridere la vittoria al campo dell’Alleanza delle Cabine di Regia.
    Dalle Nazioni Unite è giunto intanto un comunicato dell’Alto Commissario per i Diritti Umani, Michelle Bachelet, che invita i contendenti all’osservanza dei diritti più elementari nel corso dei conflitti.
    La situazione è seguita minuto per minuto da Macron e dalla Merkel.
    Secondo il FFA, in previsione di un rigido inverno, un ristretto nucleo di consiglieri militari, sotto l’egida dell’ONU, potrebbe essere inviato a Roma a bordo di una troika, per tutelare gli interessi franco-tedeschi.
    Al momento da Palazzo Chigi non ci sono conferme né smentite.

  • Le cronache giornalistiche riferiscono che Wolfgang Schauble, presidente del Bundestag, noto per essere da ministro delle finanze un super falco della c.d. ortodossia monetaria tedesca, abbia impartito una lezioncina di diritto costituzionale alla cancelliera Merkel sulla prevalenza della dignità umana, rispetto alla vita, onde ne ha tratto la doverosità da parte delle istituzioni tedesche di non abbracciare la politica del lokdown, come fatto dai paesi del sud Europa.
    Lasciando da parte le elucubrazioni paragiuridiche e pseudofilosofiche da corto circuito logico di Schauble, i riflessi politici del suo pensiero, applicati all’economia come strumento, sono allarmanti.
    Il Quarto Reich fondato sull’Euro e sull’UE non può permettersi di fermare la sua economia, altrimenti viene meno la sua potenza di sottomissione rispetto agli Stati vassalli. Se si ferma la produzione, aumenta il disavanzo, ovvero l’arma con cui i PIGS sono tenuti sotto scacco, con l’armamentario che abbiamo imparato a conoscere bene, come lo spread, che in una unione di stati non dovrebbe esistere, al pari dell’asse franco-tedesco, al controllo delle euro burocrazie, alle regole comunitarie bellamente violate, ma imposte agli altri paesi, etc. etc. .
    Nel pensiero di Schaule la volontà di potenza della nazione tedesca sui vicini, affermata con l’economia e specificatamente con la moneta, non può venir meno neppure per un momento, neppure ai tempi del Covid-19.
    La vera questione di vita o di morte, secondo il super falco, non è la sopravvivenza degli umani, ma del Dio tedesco, ovvero del Marco, travestito da Euro.
    Se si dovesse sintetizzare il pensiero di Schauble si potrebbe affermare che: “i mortali sono sacrificabili. L’economia no!”
    L’Europa Unita non c’è. Sul Covid-19 è stata evanescente.
    Se ne prenda realisticamente atto che è una mistificazione ad uso di los nordicos.
    Salutiamoci. Brexit docet.
    Prima ci scrolliamo di dosso gli artigli dell’aquila tedesca, e di tutti gli altri vicini interessati, prima saremo liberi di tutelare i nostri interessi.

  • Consultando il sito ufficiale dell’Istat è possibile conoscere le frequenza dei nomi mal 1999 in poi.
    La geografia è stata attinta come fonte da diversi genitori. Troviamo i nomi Asia, Oceania, Italia, India, Germania, Africa, qualcuno più audace ha usato America.
    Nella serie dei nomi figura anche il nome femminile Europa, per quattro anni non consecutivi.
    Come si fa a chiamare una figlia Europa?

  • Consultando il sito ufficiale dell’Istat è possibile conoscere le frequenza dei nomi dal 1999 in poi.
    La geografia è stata attinta come fonte da diversi genitori. Troviamo i nomi Asia, Oceania, Italia, India, Germania, Africa, qualcuno più audace ha usato America.
    Nella serie dei nomi figura anche il nome femminile Europa, per quattro anni non consecutivi.
    Come si fa a chiamare una figlia Europa?

  • .. e infatti in Germania, un virologo che invita alla prudenza per quel che attiene alla riapertura totale, riceve minacce di morte. Tra le altre cose è tacciato di rallentare l’economia.
    La Germania va conosciuta dall’interno, oltre i luoghi comuni.

  • L’agenzia di rating Fitch ha declassato il debito pubblico italiano a BBB.
    Quando ero piccolo non era neppure concepibile che un tizio da New York o Parigi sputasse … sentenze sui titoli di Stato.
    Se lo avesse fatto, gli avrebbero riso in faccia.
    Come siamo caduti in basso!
    Lo Stato equiparato ad una qualsiasi corporation, solo che non è una società per azioni.

  • A che punto della nottata siamo?
    La BCE, contrariamente alla mission affidatale dal suo statuto, sta acquistando titoli di stato dei paesi del Sud Europa, con il beneplacito della Germania.
    Fin quando ciò sarà possibile, ovvero fin quando la Germania avrà interesse a mantenere nell’Euro i paesi dell’Europa del Sud, cui va aggiunta la Francia, il cui debito pubblico, dopo la cessazione della crisi, sarà paragonabile a quello italiano?
    In termini economici la risposta è facile: fintanto che la crescita della domanda generata dall’immissione di moneta non colma il divario nella domanda di beni e servizi, ma di chi? Ovviamente della Germania, il cui calo del PIL è stimato intorno al 4,5% nel 2020.
    Fin ora la BCE ha speso 750 milioni di euro. Siamo a circa due terzi della cifra.
    La corte costituzionale tedesca, che non la pensa alla stessa maniera di quella italiana sulla prevalenza del diritto europeo rispetto a quello nazionale, potrebbe porre un limite. Lo si saprà l’8 maggio.
    In Italia si aprirebbe una crisi politica. Forza Italia potrebbe far parte della nuova maggioranza.

  • Per quanto Conte possa disinvoltamente passare dal presiede un governo con i leghisti a uno contro, è lungi dall’avere il senso dell’etologia politica e dalla maestria nel galleggiamento nautico di un Andreotti. Al massimo si può proporre come presidente all seasons, ma ignora che alla prima chicane politica gli mancherà l’aderenza della maggioranza. Non si rende conto di come stanno accerchiando il governo.
    La gloria sparsa nell’accademia porta a ritenere che scrivere sul FT possa essere il punto più alto dell’attività scientifica. Invece per un italiano è il punto politico più basso, perchè significa fungere da esca per chi vuole continuare a spolpare l’Italia, as usual.
    Il peggior avversario di Conte non è l’opposizione, ma la crescita del debito pubblico.
    Conte è sotto scacco della mancanza di una banca centrale e di una moneta a cambio fisso, ovvero è soggetto alla dittatura dello spread, ovvero deve inchinarsi ai mercati, ogni mattina.
    La mancanza di coraggio e la prontezza nel “fare da soli”, quando anche il presidente Mattarella era con lui, gli costerà la poltrona.
    La sudditanza verso Berlino e il tergiversare in richieste impossibili da essere accettare dai nordicos hanno fatto il resto.
    Se il Principe avesse avuto l’astuzia di appellarsi al popolo, avrebbe avuto una carta importante da giocarsi. Non lo ha fatto. Persino Ponzio Pilato, come politico, era più bravo nello scansare le insidie.
    Gli resterà il ricordo di essere definito charmante.
    Se qualcuno apostrofa una donna politica in termini seducenti, per sottintendere che ha il cervello di una gallina, viene accusato di non essere polically correct. Se lo stesso gioco lo fa una donna, passa tutto in cavalleria. Se poi l’uomo non si rende conto di quel che gli si sta dicendo, chi ha ragione?
    Per chi fa e disfà i governi, il tempo di Conte è passato, perchè non serve più a nulla. Rischia di intralciare la scarnificazione di quel che di appetibile c’è in Italia.
    Los nordicos vogliono un loro uomo che faccia alla loro bisogna, senza creare problemi.
    Tra i paradigmi politici del buon democristo non c’è quello di allearsi anche col diavolo, se fosse necessario. Los democrsitos correrebbero impauriti subito a confessarsi.
    Conte non ha voluto aprire gli occhi su chi sono los nordicos:
    https://www.youtube.com/watch?v=hn-5WqBm4DY
    Ha solo perso tempo e bluffato. Avrebbe potuto sfanculare l’Europa e dire faremo da soli.
    Invece l’amletico Avvocato del popolo si è fatto travolgere.
    Ci toccheranno lacrime e sangue per la gioia dei sadici vampiri nordici.

  • https://www.youtube.com/watch?v=xoIWjJ22Wgg
    Ora Macron non avrà da offendere questo olandese?
    Chi sarebbero i sovranisti, dove sono?
    A me i soldi di quel signore non interessano.
    Ma che lui e il suo ministro debba venire a comandare in casa mia, trovo che sia irritante.
    Vadano entrambi a farsi un giro sulla troika.
    Fuori da questa Europa assurda!
    Italexit.

  • Di Maio = Salvini = Meloni
    Che fine ha fatto la proposta del ministro degli Esteri, Luigi Di Maio di lottare contro il paradiso fiscale olandese?
    Era una dichiarazione buttata ad uso e consumo dei media, più o meno come le copiose esportazioni di arance italiane in Cina, mai viste.
    Un Di Maio vale un Salvini, entrambi ritornati da Bruxelles carichi di meraviglia con le pive nel sacco.
    Di Maio = Salvini = Meloni.
    Interrogata da Sorgi su Rete 4, la nostra ha dichiarato: “Non mi pare di aver mai … detto che l’Italia deve fare da sola. L’Italia deve essere consapevole del peso che oggi ha in Europa. Senza Gran Bretagna e Italia l’Italia è una grande Germania e una grande Germania crea un grande problema anche alla Francia, che è la ragione per cui la Francia … in queste settimane ha preso delle posizioni ondivaghe, perchè le la Germania si chiude a riccio, la Germania ne esce rafforzata, ma la Francia no. Io non sto dicendo che l’Italia faccia da sola.”
    La Meloni è la migliore amica della Merkel. Abbaia, ma non morde. Personalmente di lei penso tutto il bene del mondo. Secondo me è un’ottima madre di famiglia, al pari di Salvini che ritengo un ottimo padre di famiglia.
    Più che con discorsi, alla Meloni si può replicare con l’immagine di Sarkozy e Merkel che ridono di Berlusconi.
    Del IV Reich non so quanto abbia compreso.
    Meloni = Salvini = Di Maio

  • L’on. Meloni, leader di Fdi, si presenta bene, ha una certa coerenza impostale dai fatti, sta facendo salire gli indici di gradimento del suo partito, che potranno anche doppiare quelli che furono di Alleanza Nazionale, ma già in nuce si vedono i limiti e gli errori della sua linea politica.
    Per ogni occasione adatta al genere richiesto dagli stili preferiti dal pubblico l’unica canzone della linea “sono come tu mi vuoi”, con la conseguenza di essere una esecutrice dell’altrui azione.
    I 5* non hanno vouto FdI nella maggioranza, perchè troppo legati a Berlusconi. Berlusconi si smarca dal centrodestra per andare in soccorso di Conti, salvo rientrarci, senza che nessuna conseguenza ci sia. Salvini nel governo fa la sua regata in solitaria, ma a FdI va bene essere il suo tender. Giorgia va in un’assise repubblicana americana non a cantare il verbo del conservatorismo politico, ma ad eseguire il capolavoro di Mina. Quando lei era nel Governo Berlusconi e il democratico Obama diede l’OK all’abbattimento di Gheddafi, nel governo di destra di Silvio vedeva quasi un avversario. Se la Giorgia governativa si interfaccerà con i democratici, come sarà percepita? Durante la Guerra Fredda i rapporti importanti erano tra gli stati e non tra i partiti. Quando hanno aperto gli armadi della DC non hanno trovato quasi nulla di americano. Questo non vuol dire che Usa e Italia non avessero rapporti politici, anche non visibili.
    La ristretta e limitante linea politica di FdI non ha consentito di sfruttare a pieno neppure il clamoroso incidente diplomatico di Rutte, verso il quale ha lanciato solo una condanna televisiva, nel corso della quale ha però precisato di essere europeista di complemento, tanto da non voler uscire dall’UE, dominata dall’incrinato asse franco-tedesco, al quale bisogna strappare qualcosa in più. Dove sia la differenza politica con Di Maio e Salvini, che vanno col cappello in mano a Bruxelles, non so. Il cappello dei sogni della Meloni è solo più grande.
    FdI non affronta di petto i problemi, non è una novità, neppure conservatrice. E’ un partito politicamente liquido.
    E’ un partito, passo dopo passo, teso alla condivisione della conquista del potere, ma come junior partner, per gli auto condizionamenti della linea.
    La politica però è altra cosa.
    E’ stato l’on. Larussa, big del partito, a manifestare all’esterno l’assenza di tensione ideale interna. Durante una trasmissione televisiva ha dato “dell’adulatore” ad un critico che lo accusava di fascismo. Delle molteplici anime … della destra, resta qualche traccia della metempsicosi verso la Lega, verso cui FdI adatta, a seconda delle circostanze, lo stile della stessa canzone.

  • La politichetta da passaggio televisivo è fine a se stessa: è cattiva propaganda politica; è priva di tensione ideale; ha smarrito il so fine; è la ricerca del potere fine a se stesso.: è carrierismo e opportunismo.
    La palude politica è stata smossa dalla sostituzione del testo della canzone Bella Ciao, musicato dal cantate Povia. Il quale in piena libertà artistica, costituzionalmente garantita, affronta una serie di tematiche di politica internazionale, che alla politichetta fa comodo ignorare, per non palesare la propria inutile vacuità.
    Povia evidenzia le periodiche mire espansioniste della Germania, prima Guglielmina e Hitleriana, ora monetarie da post Riunificazione.
    Se il cancelliere Kurz non avesse avuto alle spalle il sostegno tedesco, non avrebbe potuto strumentalmente riaprire la questione del confine dell’Alto Adige, addirittura dopo che nel 1992 l’Austria ha firmato la liberatoria con la quale fu preso atto dell’amplissima autonomia concessa alla minoranza tedesca. Altrove un simile Statuto possono solo sognarlo.
    L’evento che funge da spartiacque tra il prima e dopo è la Caduta del Muro. L’Unione Sovietica sapeva che la Germania riunificata sarebbe stata una polpetta avvelenata per l’Europa e per l’Alleanza Atlantica. Ha fatto il suo gioco. Gli Stati Uniti si sono concentrati nell’avvicinarsi il più possibile a Mosca, delegando la Riunificazione a Bonn.
    Se così è stato, il clivio non è la Caduta del Muro, ma il riconoscimento da parte degli Stati Uniti alla Germania dell’Ovest di un’amplia libertà di manovra internazionale già negli anni, se non nei decenni, precedenti, col beneplacito di Gran Bretagna e Francia.
    All’Italia non è stato concesso tanto. Non vale a nulla obiettare che è stata la Germania nel 1939 a scatenare la WW2 e non l’Italia, che pur ebbe la Resistenza e la cobelligeranza.
    La domanda da porsi dovrebbe indagare sulla profonda differenza di trattamento internazionale tra Germania e Italia nel corso del della Guerra Fredda da parte degli Alleati, altrimenti sberle come quella libica, Berlusconi a parte, non si spiegano. Forse la indicibile risposta è da ricercare a Parigi, a Londra, a Berlino, oltre che a Washington.
    Si può sospettare che dopo la WW2, la Germania si sia liberata da sola, mentre l’Italia sia stata ceduta.
    Ci voleva un cantante per scuotere l’ignavia di una classe politica di utili perdenti internazionali.
    Inutili, dannosi e fallimentari, per non dire di peggio.

  • Dal Sole 24 ore leggo che la Direzione Generale della Concorrenza della Commissione europea della danese Margrethe Vestager del gruppo Alde, per far fronte all’emergenza economica da Covid-19, ha autorizzato 1900 miliardi di aiuti di Stato, sotto varie forme, dei quali 1000 alla Germania (52%). Alla Francia è andato il 17%.
    La Spagna, messa a dura prova dal virus, ha preso meno del 2%.
    Vadano le onorevoli Bonino(+Europa del Nord), che in Senato ha avuto a dire: “Faremo da soli, no. Faremo da soli non si può.) e
    l’europeista Meloni (Fritti d’Italia, ovvero Forza Italia senza “d” di Deutschland) a dare spiegazioni in Spagna, quando il Belgio ha preso il doppio.
    Qui la diffusione del virus centra poco. Ancor meno le distorsioni alla parità di condizioni di mercato. Anzi!
    Questa è una bella lezione per chi crede che la Germania sia la locomotiva d’Europa, alla quale agganciarsi, per essere trainati.
    Non è quella la logica della Germania, la quale è pronta a chiedere più austerità al sud Europa, appena potrà.

  • Tre guerre non ci hanno insegnato nulla sui nostri vicini e su come mal ci percepiscono.
    Il gioco è truccato, perchè, sia che si vinca, sia che si perda, usciamo dai tavoli delle trattative da sconfitti.
    Dalla Prima abbiamo ricevuto in regalo il fascismo.
    La Seconda ci ha dato la democrazia incompiuta e bloccata dei democristos.
    Infine, Berlusco è stato il regalo della vittoria nella Guerra Fredda, che pure abbiamo vinto, il cui fronte continentale andava da Trieste a Stettino.
    A ben vedere sono state guerre non nostre, in cui siamo stati trascinati per insipiente stupidità dei nostri politicanti e per astuzia diabolica dei nostri vicini.
    All’orizzonte si profila il mai sopito scontro franco tedesco. L’asse franco tedesco è destinato a rompersi: i cocci ricadano tutti su di loro. Non si spareranno addosso granate, ma ci saranno ugualmente macerie di altro nuovo tipo.
    Non è il nostro conflitto. Non lo è mai stato.
    La Germania cercherà di dividere il nord dal sud …
    Alla Francia interesserà il controllo di ciò che non è nella sua disponibilità: i flussi dati.
    Ci conviene stare fuori dalle loro beghe, tanto più se con se trascinano nella mischia veri e propri pesi massimi come gli Usa e una parte dei BRICS.
    Prepariamoci per il tipo della guerra prossima ventura, ma a scopo difensivo, affinchè a nessuno vengano appetiti sull’Italia. Ma da questo a parteciparvi, anche all’ultimo minuto, sarebbe un pessimo affare, anche in caso di vittoria, perchè avremmo solo svantaggi, come tre guerre insegnano.
    Germania e Francia vogliono scontrarsi?
    Restiamone fuori, almeno per una volta. Non ci riguarda.
    Abbiamo gli alleati che abbiamo, perchè sono di emme.
    Se li conosci li eviti, come il coronavirus insegna.

  • 5 maggio 2020. E’ arrivata la poco attesa sentenza della Corte Costituzionale Federale tedesca sul QE, ovvero sull’indebitamento della Banca Centrale tedesca.
    I giudici di Karlsruhe, fedeli alla propria giurisprudenza hanno detto agli organi dell’UE di non tralignare le proprie competenze in merito alla politica monetaria .. e non solo.
    Giusto per essere chiaro, è come se dalla Germania a Draghi avessero cantato:
    “Ma ‘ndo vai se l’ombrello non ce l’hai?”
    Siccome la sentenza è più che scontata, la Germania ha preso di utile e buono per lei tutto quel che poteva accaparrarsi in aiuti, rispetto agli altri stati, rimasti quasi a bocca asciutta, preparando e rafforzando il proprio sistema economico per il post pandemia, in danno degli altri stati tributari.
    La seconda canzone che i giudici tedeschi hanno cantato ai PIGS è: “chi ha avuto ha avuto ha avuto, chi ha dato ha dato ha dato”.
    E’ l’ennesima beffa. Ci stanno prendendo in giro.
    Ma cosa aspettiamo ad uscire da questo club in cui ci sono uguali più uguali di altri?
    P.s. Tra i concetti che la sentenza richiama c’è quello di sovranità.
    E sovranista sarebbe un insulto politico quando fa comodo ai los nordicos.
    IPOCRITI !

  • Agli inglesi è stato consentito con un referendum di esprimere il proprio pensiero sulla permanenza o meno nell’UE.
    I tedeschi con l’amparo di costituzionalità hanno potuto sindacare opzioni di politica monetaria internazionale.
    A noi tocca invece avere Conte, Di Maio, Berlusconi, Salvini, Renzi, Meloni, Boldrini, Zingaretti, Bonino. Dove abbiamo sbagliato?
    Perchè noi non possiamo dire la nostra sulla permanenza nell’Europa Disunita?
    Gli italiani sono da meno dei tedeschi e degli inglesi?

  • Chi aiuta, sopratutto in una fase come l’emergenza che stiamo vivendo, va ringraziato a prescindere.
    Ma in certi pasticci diplomatici non ci si va a cacciare, sol perchè dai governanti non si sa organizzare dall’oggi al domani un piano per produrre le attrezzature mediche indispensabili … o non si sa tirare su un ospedale alla svelta.
    La incapacità di organizzarsi si paga.
    Puntuale è arrivata la tiratona d’orecchie, e non solo, da parte Usa a Giuseppi.
    Il Nostro ha così replicato: “Non mi voglio dilungare sull’eventuale geopolitica di chi aiuta; piuttosto, nel caso nostro, sulla geopolitica di chi ha ricevuto e posso confermare che la nostra linea di politica estera di oggi e’ identica a quella di ieri”.(fonte AGI)
    Non voglio essere cattivo con Giuseppi, ma difficilmente il prossimo segretario generale della Nato sarà italiano.
    Non che le cose cambino un granchè, ma purtroppo siamo ai soliti inaffidabili mezzi giri di valzer, che poi si pagano a caro prezzo con la marginalizzazione.
    P.s. Dove ha studiato geopolitica Giuseppi?

  • A che punto della nottata siamo? Come ci sveglieremo?
    La sentenza della Corte Costituzionale federale tedesca era stata prevista, come fedele alla propria giurisprudenza sulle fonti, sulla base di una teoria in voga anche in Italia fino agli anni sessanta-settanta e tutt’ora seguita in Polonia e Ungheria.
    In previsione dello stop all’immissione di denaro nel sistema economico da parte della BCE, la Germania ha acquisito e acquisirà quanta più liquidità possibile, con la quale rilanciare il proprio sistema produttivo e comprare a prezzi di svendita gli asset dei vicini.
    A questi ultimi non resterà che praticare l’austerità, per mantenere bassa l’inflazione: aumentare il prelievo fiscale e introdurre nuove tasse, diminuire la domanda interna, stretta creditizia, fallimenti diffusi, disoccupazione alta, emigrazione dei migliori cervelli, svendere i gioielli di famiglia (partecipazioni statali, demanio e forse anche l’anima, se avesse un prezzo), svalutare il lavoro, tagliare nella pubblica amministrazione, far aumentare il debito pubblico, diventare un mercato inondato di prodotti tedeschi .. e cinesi.
    Questa è l’amara cura tedesca tasse lacrime, sangue e disoccupazione!
    Nel Governo non pare che gli indirizzi di politica internazionale di Conte, Di Maio e Guerini siano univoci.
    Gli Usa si sono pubblicamente (e ce ne vuole!) lamentati del Governo.
    Lavrov ha avuto modo di pesare … mi sfugge il nome …
    Macron deve pensare a leccarsi le sue ferite, ma di sicuro non è particolarmente favorevole alla politica imposta dalla Germania: alla Francia è perdonato tutto; quelli francesi non si chiamano giri di valzer, ma cambiamenti di idee.
    Merkel, e per essa la Germania, non sa cosa vuole fare da grande. Anzi lo sa. Vampirizzare i vicini, Essere i primi della classe a modo loro, con le regole da fare e disfare pro domo suo.
    L’unica via d’uscita che si profila all’orizzonte di Giuseppi è un referendum consultivo sulla permanenza nell’UE.
    Diversamente, sarà travolto dalla corrente degli eventi e dalle divisioni politiche.
    Il referendum consultivo è l’unica zattera su cui può sperare di galleggiare il Governo Conte 2.

  • ACME NEWS
    Anche i preti si sono resi conto che il cavalo su cui hanno puntato quasi tutto non è di razza, ma al più è un ronzino che scalcia.
    Un gruppo di altri prelati si sono riuniti negli spogliatoi di un ippodromo segreto e hanno deciso di dare una svolta radicale alle loro scommesse fin qui perdenti.
    Su proposta di un paio di porporati statunitensi è stato deciso di bypassare l’antidoping e di tralasciare gli allevamenti.
    Nella riservatezza dell’extraterritorialità vaticana è stata allestita una modernissima sala operatoria di chirurgia sperimentale, per tentare i trapianti degli organi vietati in Italia.
    Dell’operazione si conosce solo il nome in codice: “Progetto Frankenstein”. Sul nome dei donatori e sulle tecniche genetiche per moltiplicare i tessuti degli organi, vige il più alto segreto di stato.
    Tra il clero la soddisfazione per la riuscita dell’esperimento è palpabile.
    Un servizio segreto del nord Europa è riuscito ad entrare in possesso di alcune foto di pessima qualità degli esperimenti.
    Un esemplare mostra le orecchie a sventola e una prominenza gibbosa.
    Un altro sembra stranamente parlare in fiorentino.
    Un altro ancora ha due cerchi intorno agli occhi, da sembrare occhiali.
    Forse l’esemplare meglio riuscito ha il naso adunco.
    Si sospetta che il numero di esperimenti tentati, sia elevato.
    Negli ambienti delle scommesse del nord Europa serpeggia la preoccupazione che i nuovi cavalli Frankenstain possano far razzie di vittorie e scommesse.
    Intanto, Jack lo Squartatore di cavalli è stato visto in Sicilia prendere contatti con la cosca dei Beccai, specializzata nell’importazione illegale di zebre dal Sud Africa, da destinare a tutti gli zoo del nord Europa e alla malavita.
    Inutile cercare conferme tra i Sacri Palazzi, dove tutte le tuniche e le bocche sono cucite.

  • Come si può ?
    Bisogna avere le dodici stelle tatuate sulla pelle per lasciarsi andare a certe dichiarazioni:
    “Mi viene chiesto: quando si potrà dare in vacanza? Non è solo la politica che decide e io ho chiesto al Comitato tecnico scientifico … Anche per questo stiamo sollecitando le autorità europee, perché vogliamo che ci siano delle regole europee di prescrizione sanitarie comuni evitando il rischio di accordi bilaterali tra i paesi, perché abbiamo visto che l’epidemia non conosce confini” (D. Franceschini, ministro per i beni e le attività culturali)
    Ma il ministro si rende conto della concorrenza spietata infra europea che c’è nel settore turistico?
    Intanto gli altri fanno i fatti e si aggiustano le situazioni, noi mangeremo le regole europee, per la serie voi fate e disfate come vi pare e piace, poi comandateci cosa noios dobbiamo fare, affinchè ci sorridiate benevolmente.
    Da quanto tempo il PD Franceschini sta in politica ?
    E’ possibile regalare un comitato tecnico scientifico a Franceschini via Amazon?

  • Ecco la sentenza della Corte Costituzionale federale tedesca del 5 maggio 2020
    https://www.bundesverfassungsgericht.de/SharedDocs/Entscheidungen/EN/2020/05/rs20200505_2bvr085915en.html
    … alcuni aspetti erano più che prevedibili e sono stati previsti.
    Rileggendola con più tempo, è inquietante, come inquietante è la politica vampiresca della Germania.
    Per los nordicos il coronavirus è un’opportunità.
    C’è poco da fidarsi di quella gente.
    Spero che il deep state italiano sia migliore della classe politica, perchè c’è da essere preparati anche all’implosione dellUE, se alla Germania o alla Francia non conviene tenere su quel baraccone chiamato UE.

  • E’ solo questione di tempo, perchè (L’)Europa ritorni prima di tutto ad essere una figura mitologica.
    Los nordicos hanno la forza bruta per strangolare con il loro rigorismo moralistico il giocattolo UE, ma non hanno la raffinatezza e le sottigliezze per presentarsi davanti al mondo immacolati e puri. Chiamiamola pure ipocrisia e falsità.
    Queste sono caratteristiche che hanno sopratutto gli apparati della Francia e in minor proporzione in Usa e Russia.
    A questo punto è chiaro da dove potrà provenire il colpo di grazia all’agonizzante UE.
    A differenza dei politici italiani, quelli sanno che in politica il tempo è tutto.
    Questa atmosfera è ben descritta da un titolo del quotidianoi Le Monde, secondo cui la Francia rischia di scivolare nel sud Europa. Los Elyseos fino ieri hanno fatto bisboccia con los nordicos per rubare agli altri. Ora i ladri si rubano tra di loro.
    Abbiamo dimenticato gli insulti di Macron o le malcelate irritazioni per i successi italiani? Ora il gallo cedrone francese ha smesso all’improvviso di cantare?
    Il post epidemia accentuerà gli stravizi politici visti in precedenza.
    Facciamo molta attenzione agli amici e amiche, o supposti tali che ci scegliamo per strada e sottolineo per strada, perchè la loro parola politico-diplomatica vale meno di una …
    Su pretesto per rompere la corda cui vogliono impiccarci los nordicos è un dettaglio.
    La corda cederà quando los nordicos vorranno mettere le mani nel portafoglio della Francia. Ci sarà qualche diabolico che li indurrà a fare ciò? L’Esagono da solo da solo vale quello che vale, arroganza a parte. Cercherà di coprirsi le spalle con zio Tom: é il gioco che fa da sempre; farsi togliere le castagne dal fuoco da qualcun altro e attribuirsi i meriti del vincitore.
    Facciamo attenzione alle amiche di strada, perchè la strada è lunghissima. Con le amiche di strada, spesso si finisce in clinica.

  • Ai tempi del Coronavirus -19 La chioma del presidente Mattarella è diventata folta. Il Primo Ministro inglese, Boris Johnson è perennemente scapigliato, per cui la crescita tricologica non si nota. Il Professor Giannuli si avvia ad emulare il ciuffo di Elvis.
    La zazzera dei comuni mortali è in molti casi da bravi.
    Come può la capigliatura del Presidentissimo Macron essere sempre impeccabilmente a posto?
    Di certo non si può dire che l’inquilino dell’Eliseo non abbia qualità. Dopo le elezioni presidenziali potrebbe essere un ottimo testimonial per prodotti body care. E’ sempre rasatissimo, con il capello in ordine, tonico …
    Cos’altro in più può cercare uno sponsor?

  • Qui tutto tace. Una flebile eco di quel che scrivo, lo si trova altrove.
    Su Rai Storia è andata in onda una puntata con ospite lo storico Alessandro Barbera, dal titolo “Il migliore dei Leader”.
    E’ un ottimo prodotto.
    Premetto di non essere uno storico, ma mi occupo solo incidentalmente di storia.
    Nel corso della puntata sono state fatte affermazioni con le quali non si può non essere d’accordo.
    “De Gaulle riesce a far finta di aver vinto la guerra, quando invece l’ha persa”.
    “Militarmente la Francia combattente non sarà mai in tutta la guerra molto importante.”
    “Non una parola [da parte di De Gaulle] che sono stati gli americani e gli inglesi a vincere la battaglia di Francia”
    ” .. De Gaulle aveva un orgoglio smisurato che scivola nell’illusione”. … “un ingrato”.
    Si aggiunga che i primi a liberare Parigi furono gli spagnoli.
    Le mie perplessità su quanto detto in trasmissione riguardano il diverso metro storico usato per gli Stati Uniti di Roosevelt e per l’Italia di Mussolini.
    Sia degli Stati Uniti, sia dell’Italia lo storico dice che sono paesi complessi.
    Sugli Usa afferma: “L’America è un paese complesso e Roosevelt ne incarna una delle possibili anime” … Il Presidente ha vinto le lezioni in 46 Stati su 48.
    Non comprendo perchè all’Italia fascista non applica lo stesso criterio.
    Personalmente credo che si debba guardare al ventennio come si guarda l’epoca Giolittiana, o il Risorgimento: periodi consegnati alla storia. Diversamente si alimentano artificiosamente divisioni e si soffia su contrapposizioni che fanno comodo allo straniero.
    Allora perchè non ritenere valide la contrapposizione tra guelfi e ghibellini?
    Il passato è passato.
    Il passato è storia. Tentare di rianimarlo per farlo resuscitare è un’operazione fuori dalla storia.
    E’ di questi giorni la notizia che gli aderenti di una formazione di estrema destra dell’Emilia Romagna hanno abbandonato il loro leader nazionale, perchè non stavano andando politicamente da nessuna parte.
    Vota Feudalesimo & Nobiltà !

    • P.s. In Francia hanno avuto De Gaulle.
      Mi sono chiesto pure io perchè in Italia non abbiamo avuto qualcuno di simile, e invece abbiamo avuto il duca di Addis Abeba, ovvero Badoglio.
      Forse la risposta va ricercata nella Prima Guerra Mondiale.

  • Perchè non abbiamo avuto un De Gaulle italiano ?De Gaulle ha ubriacato gli Alleati e i francesi con la propaganda retorica della grandeur, anche se non si sa quale sia l’ultima battaglia navale vinta dalla flotta francese e lo sfondamento di Monte Cassino, é avvenuto ad opera dei gumiet, lasciati che macchiarsi di crimini impuniti contro l’umanità.
    In Italia Mussolini aveva usato e abusato della propaganda. L’arma era spuntata. In Francia invece no. Questione di tempi diversi.
    De Gaulle e Mussolini per molti aspetti sono ipertroficamente pieni delle proprie chiacchiere, ripetute fino alla noia. Ma c’è una differenza fondamentale, oltre il tempo. A De Gaulle e ai francesi gli Alleati perdonano tutto, crimini di guerra inclusi, per cui si sentono abilitati ad ingigantire il proprio mito propagandistico. A Mussolini e agli italiani non viene perdonato nulla di nulla né da Hitler né dagli Alleati.
    Questo atteggiamento opposto verso Italia e Francia forse ha una radice più profonda. Nessun paese voleva che l’Italia entrasse in guerra, non certo per benevolenza, ma per non aprire un nuovo impegnativo fronte, oltre quello terrestre continentale, in tutto il Mediterraneo, annullando in parte l’importanza del controllo di Suez e Gibilterra.
    L’Italia ha pagato e paga ancora la mancanza di pensiero strategico da parte di Mussolini.
    Trovo interessante il limite oltre il quale a De Gaulle non E’ stato permesso andare, e non solo per volontà inglese e americana.
    Quando le formazioni partigiane e repubblichine si allearono (strano a dirsi) per combattere l’invasore francese, che voleva annettersi parte dell’Italia nord occidentale, gli americani minacciarono di sloggiarlo a colpi di cannone. De Gaulle dovette ritirarsi oltre le Alpi e le chiacchiere propagandistiche sulla grandeur e sulla “pugnalata alle spalle”si sgonfiarono all’improvviso.
    Agli Alleati non andava giù la frantumazione del fronte anti tedesco da parte della Francia e la saldatura unitaria dell’Italia, che sarebbe stato un grosso problema anche per le forze militari francesi.
    Avere un CLN, o qualcosa di simile e allargato, molto più potente e rappresentativo non era interesse di nessun straniero.
    Col che, siamo alla storia di oggi.
    Non so se ho dato un piccolo contributo alla domanda sul perchè in Italia non abbiamo avuto un De Gaulle, ma abbiamo avuto in visita De Gaulle, che sui crimini commessi da gumiet, “qualcosa” sapeva.

  • Il partito, o meglio il club, delle ex first ladies democratiche americane rischia di diventare una sciagura per l’Italia.
    Passare dalla cura dei fornelli a quella della relazioni internazionali, ricorda tanto gli exploit dei nostri bibitari e d j proiettati in orbite per loro spaziali.
    Il duo Clinton – Obama ha gran parte delle responsabilità del caos attuale nel Mediterraneo, e libico in particolare.
    Obama si è pentito dell’avventura libica, ma ciò non toglie che sia stato uno dei peggiori presidenti degli Usa, sopratutto per l’Italia.
    Per fortuna l’ascesa presidenziale della Clinton è stata fermata. Tra l’anti italiana e filo francese Hillary Clinton e il neutro Donald Trump, meglio il secondo.
    Ora, oltre Atlancico si prepara il lancio nel firmamento presidenziale di Michelle Obama.
    Misteri della politica e della selezione della classe dirigente !
    Andando a letto o sposando un leader, qualcuno pensa che vi possa essere l’infusione della scienza per trasmissione sessuale.
    In Europa dei signori Thatcher e Merkel non se ne sente il bisogno.
    Se Hillary e Michelle preparassero più torte, l’umanità sarebbe contenta. Sempre meglio dei loro pasticci in politica.
    Se alle loro dolci preparazioni volessero unirsi anche le pasticciere e i pasticcieri mancati italiani, avremmo un mondo più dolce.

  • Resta l’incognita non da poco per l’Italia del rapporto tra Erdogan e Trump, sopratutto per quel che riguarda la Libia e Cipro.

  • Conte qualche giorno fa si è impegnato in un esercitazione di geopolitica filo atlantica …
    Ma dopo la Libia, Erdogan e i Curdi, che dire e pensare di Trump e degli Stati Uniti?

  • Chicca imperdibile sul conflitto tra le Corti:
    Corte di giustizia dell’Unione europea COMUNICATO STAMPA n. 58/20 Lussemburgo, 8 maggio 2020
    Comunicato stampa a seguito della sentenza della Corte costituzionale tedesca del 5 maggio 2020
    La direzione della Comunicazione della Corte di giustizia dell’Unione europea ha ricevuto
    numerose domande riguardanti la sentenza emessa dalla Corte costituzionale tedesca il 5 maggio 2020 vertente sul programma PSPP della Banca centrale europea (BCE).
    I servizi dell’istituzione non commentano mai una sentenza di un organo giurisdizionale nazionale.
    In linea generale, si ricorda che, in base a una giurisprudenza consolidata della Corte di giustizia, una sentenza pronunciata in via pregiudiziale da questa Corte vincola il giudice nazionale per la soluzione della controversia dinanzi ad esso pendente. Per garantire un’applicazione uniforme del diritto dell’Unione, solo la Corte di giustizia, istituita a tal fine dagli Stati membri, è competente a constatare che un atto di un’istituzione dell’Unione è contrario al diritto dell’Unione. Eventuali divergenze tra i giudici degli Stati membri in merito alla validità di atti del genere potrebbero compromettere infatti l’unità dell’ordinamento giuridico dell’Unione e pregiudicare la certezza del diritto. Al pari di altre autorità degli Stati membri, i giudici nazionali sono obbligati a garantire la piena efficacia del diritto dell’Unione. Solo in questo modo può essere garantita l’uguaglianza degli Stati membri nell’Unione da essi creata.
    L’istituzione si asterrà da qualsiasi altra comunicazione a questo proposito.
    Documento non ufficiale ad uso degli organi d’informazione che non impegna la Corte di giustizia.

  • La vuota inutile politichetta trova un enfatico surrogato di se stessa nel calcio, quasi che le questioni che dovrebbe affrontare, potessero essere decise e sublimate dallo scontro tra due plotoni di uomini, smaniosi di tirar calci ad una palla, non diversamente dai bardati cavalieri che si affrontavano nei certami medievali.
    Già Churchill ci rimproverava di essere un popolo di imboniti dal calcio, e forse non aveva torto, visto che in tempi recenti qualche pallonaro ha impiegato del tempo prima di sgonfiarsi, e neanche del tutto.
    Nel pieno dello scontro politico in seno all’UE tra nord e sud Europa, dall’Olanda un ex calcista ha tirato fuori una storiella di tentata combine su un prato verde di trent’anni fa, che per altro sarebbe avvenuta sotto gli occhi delle telecamere.
    Una storiella ben stagionata può essere tirata fuori al momento opportuno, per dare una risposta opportunistica alle questioni che si presentano più confacenti.
    Il formaggio, anche degli altri, viene trattenuto dagli olandesi. I buchi (del formaggio) possono essere dati ai Pigs del sud Europa.
    Altro che panem et circenses!
    Per i latini di oggi, corrotti ad ogni nefandezza, ci sono solo circenses come risposta.
    Per il resto si grattino la pancia al caldo sole.

  • L’ultimatum di tre mesi lanciato dalla Corte Costituzionale Tedesca sull’acquisto di titoli di stato dei paesi europei da parte della BCE pone problemi di non poco conto per tutti i partecipanti al club dellUE.
    La Germania, tanto per non cambiare il proprio modo di rapportarsi ai paesi vicini, ha imposto un inutile e tardivo MES sanitario all’Italia ad emergenza Covid-19 in esaurimento, tanto da consentire a Di Maio di dire che sono giunti prima gli aiuti dall’estero, che non dall’UE. Le condizioni (ingerenze) future saranno applicate dalla Germania, appena l’Italia alzerà il capo.
    In altre parole, l’Italia è sotto ricatto. Non toccherà palla.
    Berlino ha in mano tutte le opzioni possibili.
    -1 interrompere il programma di acquisti, come richiesto dalla propria Corte costituzionale, ma ciò significherebbe che la Germania uscirebbe dall’euro.
    -2 ignorare il monito della Corte e consentire di andare avanti alla BCE nel proprio programma, come nulla fosse, ma le ripercussioni in Germania sarebbero rilevanti. Questo segnerebbe uno spostamento del baricentro del potere vero da Berlino a Bruxelles e potrebbe costare la rielezione alla cancelliera Merkel. In questo caso sarebbe la Germania ad uscire dall’Unione Europea.
    -3 la soluzione mediana di compromesso potrebbe consistere nell’imporre un limite temporale e quantitativo molto basso agli acquisti da parte della BCE, tanto per dare il minimo di ossigeno alle economie degli altri paesi. Questa soluzione non sarebbe accettata dalla Francia, il cui debito pubblico veleggia verso cifre non lontane da quelle italiane. Porterebbe alla intensificazione dello scontro tra ladri: sarebbe il requiem per Aquisgrana … e forse anche per l’UE.
    Nel gioco tra i ladri di Aquisgrana Macron ne esce sconfitto. Ha una sola carta in mano da giocare: rovesciare i tavoli e lasciare il cerino acceso in mano alla Merkel. Non mi pare che egli abbia gli attributi per fare il forte con i forti. Sa bene che Merkel non è Salvini o Di Maio. E infatti, pur avendo la Merkel toccato interessi di gran lunga più corposi di quelli sfiorati dai due italiani in trasferta, il presidente francese non ha osato pronunciare neppure mezzo insulto verso la Cancelliera.
    Macron non è un buon cavallo su cui puntare. Ingoierà tutto dalla Merkel. Tenterà di negoziare condizioni di favore da portare a casa per presentarsi come vincitore davanti agli elettori, pur avendo perso.
    L’ultimo Presidente che ha ottenuto un secondo mandato, se non erro, è stato Mitterrand nel millennio scorso.
    Valga anche per Macron la regola, secondo cui scontrarsi con l’Italia porta una sfiga tremenda. Si faccia raccontare da Vienna. I’Hyperpresidente ha finito col buttare l’Italia tra le braccia della Germania … più o meno come negli anni Trenta del secolo scorso.
    Francia e Germania sono i due unici giocatori della partita.
    Per disarticolare il giogo della Germania, occorrerebbe un nuovo Cameron in giro, che consenta ai popoli di pronunciarsi sulla permanenza nell’UE. Per questa via potrebbero rientrare in gioco gli Stati dell’Europa del Sud, senza escludere che l’idea potrebbe essere cavalcata anche dai los nordicos.

  • “Tessere le fila del nostro destino comune è un dovere al quale non possiamo sottrarci” (Sergio Mattarella, Presidente della Repubblica Italiana)
    Ecco, lo vada dire ai nordici, che pensano e agiscono da tedeschi, olandesi, danesi, finalandesi e che ci ritengono una massa di sfaticati, scrocconi, mafiosi e quant’altro, al fine di imporci regole, che loro sono liberi di aggirare.
    Lo vada ai tedeschi eternamente in surplus commerciale … lo vada a dire a chi di soppianto da moneta alle proprie imprese nazionali, impedendo agli altri di farlo.
    Lo vada dire a chi, impresa o privato, non ha soldi. Gli vada a dire che sarà l’Europa a darli loro.
    Lo vada a dire ai vari Euroburocrati, da me non eletti, che mazzolano ad ogni occasione l’Italia.
    Lo vada a dire al super falco olandese Rutte.
    Lo poteva dire forte ad ogni sberla assestata all’Italia da Macron e dalla Merkel.

  • ACME NEWS
    L’Europa è un sogno costoso.
    Sogno per sogno, votate me, che ve ne offro uno erotico e gratis.
    Pilu gratis per tutti a tonnellate.
    Se l’Italia deve andare a …. con me è sicuro che ci va.
    Io l’accompagno. Conosco approfonditamente la materia pilosa. C’ho speso un patrimonio!
    E se ci deve andare anche l’Europa, io non mi tiro indietro.
    Non faccio distinzioni tra maschi e femmine. Accompagno pure lei.
    Con me Italia e Europa avranno una buona percentuale per allevare i figli. Il resto e tutto pagato e spesato. Alloggio e condominiali gratis, posto fisso, protezione … anti incendi.
    (Sen. Squalunque Che Mente)

  • Los nordicos non la contano tutta e giusta ai propri elettorati.
    Secondo la loro propaganda le virtuose formiche del nord sono contrarie a dar cibo alle inoperose e canterine cicale del sud a causa di “politiche fiscali irresponsabili”.
    Ma se siamo così brutti, sporchi e cattivi, perchè non ci buttare fuori?
    Forse ai los nordicos conviene crocifiggerci sul debito pubblico, come se fosse l’unico e assoluto parametro, per quanto importante, di un’economia.
    Lasciateci andare per la nostra strada; fateci un bel referendum contro.
    Ma chi vuole mai i vostri soldi. Siete semmai voi che prendete i nostri e volete venire a comandare in <Italia per fare meglio i vostri interessi alle spalle dell'Italia.
    Prima si chiude l'UE, i cui miti sono frutto della propaganda dei nordicos, meglio è.
    Ci avete stufato a furia di sentirci dire che siamo animali, prima PIGS, poi cicale.
    Che altro inventerete per alimentare le leggende sugli animali indolenti stesi al sole come lucertole?
    L'austerità che volete imporci, praticatela su di voi, se tanto vi piace.
    I soliti double face !

  • Cesare Battisti astretto in isolamento in un carcere della Sardegna, teme di essere contagiato dal Covid19 e per questo ha chiesto di essere trasferito nel Lazio, a casa di familiari.
    Mah! Un luogo più sicuro dov’è? E noi tutti in isolamento per timore del contagio, pur senza aver fatto nulla, che dovremmo fare ?
    L’impavido uomo di fuoco si fa venire la paura di un virus ? E dei batteri ha terrore?
    Anche Battisti ha un sistema immunitario.

  • In Germania è in atto una lotta di potere, senza esclusione di colpi, tutta tedesca su che tipo di morte dare ora ai pig di turno: se per inedia o lento soffocamento. Lo scontro apparentemente giuridico tra i giudici in rosso è quelli in nero pecca di megalomania. Non sono solo i tedeschi a poter dare colpi da ogni. Il grande malato non è l’Italia, ma la DB, il cui burrone fa apparire come una bischerata il debito italiano. Conte si autodefinisce da se, ma altri potrebbero essere tentati dal darle fuoco. Altro che ambigue e sacrificali procedure di infrazione contro la Germania!

  • La vicenda della giovane italiana rapita in Kenya, liberata in Somalia, grazie all’intermediazione dei turchi, e sbarcata a Roma, qualche interrogativo lo pone, perchè temo che non sarà l’ultimo rapimento di un’italiana all’estero.
    I cittadini americani o inglesi vengono rapiti in ragione della politica del loro Paese, che si guarda bene dall’alimentare il fenomeno col pagare riscatti. Anzi, persegue i rapitori.
    Non mi pare che l’Italia porti avanti una politica di potenza, tanto meno nel Corno d’Africa. Eppure non siamo al primo rapimento di italiani a scopo di estorsione.
    Come è possibile che si possa pensare di farla franca, andando a vivere in certe zone del mondo? Chi ci va per scelta con le sue gambe, deve mettere in conto che certe cose spiacevoli siano più che prevedibili e possano accadere.
    Britannici, americani e francesi hanno ragione nel criticare l’Italia che paga i riscatti di Stato.
    In Italia la piaga dei sequestri di persona è stata eliminata, impedendo il pagamento del riscatto. Per lo stesso fatto di reato all’estero vige una regola diversa.
    Così le organizzazioni criminali si fanno un baffo dell’autorità italiana.
    Per quanto pochi, chissà perchè non viene rapito nessun sammarinese all’estero.
    Gli italiani all’estero non provano neppure a dire che sono sammarinesi.
    In un film ambientato in Africa, Alberto Sordi riuscì a sgominare la concorrenza grazie alla tessera di abbonamento alla Roma.
    Per chi proprio non riesce a resistere alla tentazione di andarsi a posizionare in zone dove il rapimento non è assicurabie da nessuna compagnia, almeno ci vada con la tessera del San Marino Calcio e faccia un corso di romagnolo.
    Purtroppo la vita non è un film … ma certuni vivono sulle nuvole.
    https://www.youtube.com/watch?v=BcoqaoRNK2U

  • La vicenda della ragazza sequestrata e rilasciata in Somalia sta li a dimostrare tristemente che quando lo Stato vuole ottenere un risultato, sovranamente, nel silenzio e nella discrezione, va contro qualunque volontà contraria. Lo stesso Stato non fece altrettanto con Aldo Moro.
    Essere italiani in giro per le aree calde del mondo sta significando sempre più essere percepiti come una facile preda. Le categorie degli italiani rapiti all’estero sono le più varie: vanno dai giornalisti, agli studenti, ai turisti, ai santi che cercano il paradiso in terra a spese altrui, ai lavoratori, ai diplomatici, ai velisti, etc. etc. .
    Sono stati tanti, troppi, oltre ogni paragone, grazie alla politica molle dei Governi italiani. Le bande armate dei rapitori finiscono coll’ottenere buoni riscatti, a fronte di alee minime.
    L’Italia viene trascinata in rischi politici e diplomatici che ufficialmente non va a cercarsi. La politica estera di uno Stato non può essere demandata a degli imprudenti, per il sol fatto di essere italiani all’estero.
    Chiunque è libero di assumersi i rischi che vuole, ma lo faccia con i propri mezzi.
    Le organizzazioni che mandano gli italiani nelle aree più pericolose del Globo, non sanno professionalmente in quali pericoli li vanno a cacciare, o preferiscono traslare il rischio sul Governo?
    I rapiti non sono per lo più agenti dello Stato, ma privati cittadini.
    Si facciano piuttosto un’assicurazione contro i sequestri di persona e non pongano lo Stato sotto schiaffo.
    Sopratutto lo Stato smetta di mercanteggiare con fior fiore di terroristi, che va ad ingrassare.
    Uno Stato che al suo interno è per la fermezza contro i sequestratori a fasi alterne, ma che all’esterno è cedevole, non incude rispetto alcuno.
    Facile prevedere che ci saranno altri sequestri di italiani all’estero, visti come ostaggi preziosi, dietro i quali ci sarà un Governo lassista da spremere.

  • E’ difficile pensare che Giuseppi abbia una propria elaborazione strategica del ruolo dell’Italia nel Corno d’Africa, laddove il suo orizzonte temporale è, nella migliore delle ipotesi, il Panettone. Quando sul punto è stato costretto a rispondere agli americani, si è contraddetto, come per dire che la questione non riguarda l’Italia, in quanto è demandata esclusivamente agli Stati Uniti.
    Sulla base di simili premesse l’Italia, sebbene massicciamente presente con truppe in Somalia, si è trovata invischiata nel quadrante dell’Africa orientale in posizione più che subordinata agli interessi strategici della Turchia, la quale ambisce ad essere giocatore di primissimo piano nel controllo dei mari che vanno dai Dardanelli e dal Mediterraneo orientale, fino a Gibuti, passando per Suez. Pur di raggiungere il fine, Erdogan non esita un istante ad allearsi coi diavoli locali, per farne utili burattini nelle sue mani.
    Chi sono gli antagonisti sul campo dell’espansionismo neo ottomano nel Corno d’Africa?
    Atteso che il riscatto pagato dall’Italia per la liberazione della giovane, non sarà utilizzato per opere pie, abbiamo la risposta sul suo impiego futuro, con tanto di firma riconducibile al foraggiamento italiano. Altri manovreranno in vista dei risultati utili; all’Italia invece toccherà il biasimo. I turchi faranno pestare piedi, coda e capo a qualcuno degli amici degli “amici”, verso cui sono impediti dall’agire agire direttamente e apertamente.
    C’è nel pensiero di Giuseppi che i nemici dei nostri nemici sono nostri amici e che il sacrificio del meno vale il più !?
    Quando spunta il nome della mente politica che dovrebbe implementare le strategie italiane all’estero … beh, lasciamo perdere.
    Attendiamoci pure che qualche spirito italico disperato e squattrinato metta in scena un finto e ben orchestrato auto rapimento, con la tacita complicità di qualche avversario dell’Italia, per screditarla a tempo debito.

  • I giudici costituzionali tedeschi hanno ricordato alla Commissione e alla BCE che ci sono due ordinamenti, quello tedesco e quello comunitario, da cui il secondo scaturisce per mezzo di un patto, e che l’UE non è una federazione o confederazione. La presidente von der Leyen ha invece ricordato alla Corte costituzionale tedesca che l’UE è un soggetto internazionale sui generis, con un ordinamento proprio.
    La prevedibile risposta della Corte tedesca consisterà nel tirare fuori una categoria poco usata e coltivata in ambito internazionale, quale l’inefficacia sotto forma di nullità dei trattati, o la più classica clausola rebus sic stantibus. Quale che sia l’interpretazione scelta, da Karlsruhe arriverà un’altra bordata all’UE. Non che non si sapesse cosa pensassero quei giudici costituzionali, diversamente da quelli italiani, della sindacabilità del diritto europeo rispetto ai diritti costituzionali, ma la cosa in Germania la si è lasciata correre fintanto che ha fatto comodo.
    In altri termini il problema non è giuridico, ma politico.
    In Germania si sta decidendo qual sorte riservare all’UE e all’euro, ovvero se lasciare che la Corte costituzionale riempia di se il vuoto lasciatole dai politici, o se farsi potere costituente e rispondere in qualche maniera con un progetto politico che superi la giurisprudenza costituzionale, con una sorte di interpretazione (costituzionale, sic !) autentica, che spetterebbe al Parlamento tedesco e non ad Ursula, della però non ci sono i tempi e sopratutto le intenzioni.
    A questo punto le intenzioni recondite dell’elitte germanica è chiara: uscire dall’Euro, tenersi il marco tedesco, ma restare nell’UE in posizione dominate, ovvero rafforzarsi ulteriormente in Europa.
    Se altrove hanno compreso il disegno tedesco, hanno a disposizione una sola mossa: far saltare il banco.
    Macron … manco a parlarne. Forse Brigitte saprebbe fare di più.
    Sulla classe politica italian stendiamo un velo pietoso … per carità di Patria.
    Los nordicos hanno tutto l’interesse ad accodarsi alla Germania, al pari dei Visegrad, della quale alla fine dei conti ialcuni sono più o meno satelliti.
    La Gran Bretagna ha già dato con la Brexit.
    Occorre un leader politico che promuova in tempi rapidi un referendum sull’EU, una specie di David Cameron da export.
    Certe cose avvengono più facilmente nelle periferie, dove il controllo centrale teutonico è più difficile.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.