Il confronto Grillo Renzi
Ho seguito il confronto fra Renzi e Grillo. Nel merito sono d’accordissimo con il giudizio espresso da Grillo su Renzi, come persona che rappresenta i poteri forti a cominciare da quelli finanziari. Nessun dubbio in proposito e ricordarlo non è male. Così come è bene tener presenta anche la scarsa credibilità del personaggio che smentisce quello che ha detto 1 ora prima. Quello che mi ha lasciato perplesso è stato il modo con cui Grillo si è giocato l’incontro.
Capiamoci: ognuno ha le sue strategie comunicative e si muove in funzione degli obiettivi che intende raggiungere. Per cui, non mi sogno nemmeno di dire cosa avrebbe dovuto fare o dire Grillo, perché il M5s ed il suo principale esponente sono gli unici titolati a decidere in merito. Dico solo che, da “spettatore della partita”, non mi è parsa la performance più efficace, ma è solo una mia impressione.
Ferma restante l’indisponibilità del M5s a votare la fiducia o anche solo ad astenersi di fronte ad un esecutivo come questo, mi sarei aspettata una prosecuzione nell’atteggiamento già manifestato sia dai capigruppo che da Casaleggio: “Giudicheremo le proposte caso per caso”. E magari si poteva rilanciare: “Se ci porti in parlamento una legge convincente sul conflitto di interesse, o contro il duopolio televisivo fatta come si deve, o una revisione della recente normativa su Bankitalia, per esempio sulla commerciabilità delle quote, che attenui lo scempio che avete combinato, non abbiamo difficoltà a votartele.
Ma tu hai intenzione davvero di farlo? Ti aspettiamo in Parlamento e lì vediamo”. Insomma si poteva rilanciare, sempre ribadendo i motivi di opposizione. Ho l’impressione che la linea scelta sia funzionale a galvanizzare la base, ma conquisti pochi consensi fuori.
Peraltro devo dire che anche Renzi l’ha giocata piuttosto male, perdendo inutilmente il tempo che Grillo gli ha lasciato all’inizio. Mi sarei aspettato che fosse partito dalla presa d’atto della mancanza di fiducia del M5s (non ci sarebbe stata male neppure una autocritica sulle sguaiate accuse di squadrismo rivolte allo stesso movimento) e dopo una o due proposte concrete su cui chiedere la sua possibile convergenza. Se Grillo avesse risposto (come ha fatto): “Non sei credibile qualsiasi cosa dica per i ben noti precedenti” avrebbe potuto rispondere: “Proprio perché siamo in diretta, mi impegno formalmente a presentare il Disegno di Legge una settimana (o un mese) dopo il voto di fiducia”.
Invece non è stato nemmeno un dialogo fra sordi, ma uno scambio di invettive fra sordi. A quel punto uno si chiede: ma per dirsi cose del genere valeva la pena di incontrarsi?
Quello che mi lascia molto perplesso è, più in generale, questa totale incomunicabilità fra forze politiche che non riguarda solo M5s e Pd, ma tutto e tutti. La politica è per sua natura mediazione. Mi rendo conto che oggi i margini di mediazione con queste forze politiche siano quasi inesistenti, ma almeno si cerchi di far emergere l’indisponibilità degli altri. In questo modo, siamo ad un muro contro muro che non ha altro sbocco che la misurazione dei rapporti di forza e non è neppure detto che stiamo parlando di rapporti di forza puramente elettorali.
Ma se siamo a questo punto, ripeto, a che serve incontrarsi?
Aldo Giannuli
aldo giannuli, beppe grillo, incomunicabilità della politica, m5s, matteo renzi, mediazione, pd

salvo lombardo
è stato un incontro truccato,una farsa come sempre,i due hanno recitato in diretta,in pubblico, la parte degli avversari,mentre hanno in privato,accordi ben precisi tra di loro!
Robert
questo è solo un esempio di incivilita’
politica , degna di un paese da terzo mondo
da sudamerica fascistoide…
quanto alle banche e ai poteri forti citati
da grillo poteva fare anche nomi e cognomi
o in alternativa parlarne sul blog e negli spettacoli…ma grillo solitamente si limita a parlare del problema del debitopubblico…o dei debiti degli stati verso la bce , la quale cosa è una sciocchezza e una mistificazione (a mio parere voluta) della vera natura dei problemi finanziari e monetari dell’eurozona
no le denunce generiche e sconclusionate non sono non vanno bene ma servono solo ad eccetare il popolino , dargli l’illusione di avere un leader un rappresentate un alfiere…mentre grillo piu’ che altro fa spettacolo fa lo show ma oltre quello non si spinge…
Ad un politica sudamericana corrisponde sempre piu’ una realta’ sudamericanizzata
dalle privatizzazioni all’impoverimento della classe media e della piccola borghesia
e alla concetrazione della ricchezza in poche famiglie/aziende internazionalizzate
alle ricchezze reali e agli assett del paese svenduti al capitale estero …
paolo
Pienamente d’accordo con te.
Un’occasione sprecata da Grillo.
Una figura da pivello indispettito quella di Renzi.
Non che mi aspettassi o mi aspetti nulla da entrambi.
Siamo in stallo da vent’anni grazie a questa incapacità di mediazione, di dialogo di estremismo.
Ma un aereo in stallo che fine è destinato a fare????
Non posso neppure concludere alla friulana con un bel “sperin in ben” … perché c’è nulla e nessuno in cui sperare….
Ciao, Paolo.
Giorgio
I grillini sono come tanti Rabbini che evitano di camminare nei Cimiteri per paura di contaminarsi toccando qualche cadavere.
Galoppano fiduciosi verso il Nulla….
Nicola
Renzi non ha avuto neanche il tempo di dire “Buongiorno”. Lo avesse lascaito parlare anche solo un 10 secondi. Concetto violento della democrazia, Grillo con me ha chiuso-
ilBuonPeppe
Sono sostanzialmente d’accordo. Secondo me Grillo doveva mantenere l’atteggiamento dei giorni scorsi: non è andato da Napolitano, non doveva andare da Renzi.
aurelio vetri
Egr. Catullo mi trovo d’accordo con il suo punto di vista al 100%. Lo stesso ho commentato io sul blog pubblicato stamane da Grillo. Mi auguro tanto che Grillo prenda tanto in considerazione i commenti fatti da chi lo sostiene cmq e capisce anche la possibile reazione provocata dalla frase: “siamo qui oggi per un incontro ma non per chiedere il vs.sostegno.” che modo è questo di iniziare. Allora devo pensare che mi hai convocato dolo per facciata. Fare capire agli altri che dai spazio a tutti quando non è cosi. Sono i modi che creano queste situazione. Chi di solito reagisce con animo e cuore come fa Grillo fa fatica ad essere diplomatico. È vero però che bisogna esserlo cmq se non si vuole essere ,poi, fraintesi. Buongiorno a tutti!!!
filippo
Ma il fatto che la base abbia scelto il proporzionale ed il confronto con Renzi non indica che si vuole spronare al dialogo costruttivo gli eletti del M5S?
Certo l’attuale maggioranza eletta col porcellum stravolge i rapporti di forza alla camera e fa pensare al PD di avere realmente il 55% del paese con loro, mentre in realtà più vanno avanti più il consenso si sgretolerà nonostante la campagna pro Renzi di tutti i media nessuno escluso…
sergej
“[…] La mia parte interiore di sincero democratico e di grande amante del dialogo e della comunicazione con ogni tipo di interlocutore (sono uno che parla anche con i sassi) era a favore dell’incontro.
La stessa parte di sincero democratico è stata contentissima dell’esito: pesci in faccia da parte di chi ha vinto le elezioni ed è costretto a vedersela con un vero intruso nelle istituzioni.
Ci hanno sequestrato l’anima e vogliono anche trattare.
Hanno diffuso soltanto paura e terrore psichico.
A coloro che sono rimasti delusi perché si aspettavano da Grillo un armonico dialogo, non posso che dire: aveva ragione lui, si trattava di una farsa.
Io sono rimasto deluso da me stesso, per aver pensato che valesse la pena l’incontro.
Ho esagerato in ottimismo.
L’unica possibilità per le istituzioni italiane di dimostrare di non essere una società privata consiste nel prendere atto della situazione attuale e indire nuove elezioni politiche, immediatamente.
Avevano ragione Enrico Berlinguer e Francesco Cossiga: con i terroristi non c’è trattativa.
Mai, e per nessun motivo.
Chi non rispetta la Legge, è fuori dal sistema.”
Sergio Di Cori Modigliani
http://sergiodicorimodiglianji.blogspot.it
Stefano Piccinni
Non mi pare che la “totale incomunicabilità fra forze politiche” riguardi tutto e tutti: PD e PDL comunicano benissimo…
Luca
Quando si dice metter due galli in un pollaio…
È stato un triste incontro o per meglio dire scontro anche se entrambi avrebbero potuto giocarsi meglio la partita, o almeno provarci, a bocce ferme Renzi potrà ancora una volta dire che il M5S è un movimento di mera protesta mentre Grillo è andato a cercar consensi nel partito del non voto facendo. Però una cosa è essere coerenti sino all’intransigenza, un’altra è la maleducazione.
Vincenzo
L’unico che alle consultazioni ha sbeffeggiato il m5s è stato Letta. Dialetticamente Grillo è il nulla abbaia, ma è poco ficcante. Renzi ha troppo l’aria da boy-scout che fa finta di accontentare tutti… La cosa più triste è stata l’elemosina di Bersani alle sue consultazioni…
nicola guanti
Condivido quasi in toto sue riflessioni. Ma non posso fare a meno di osservare che l’andamento del “non-confronto” era partito da parte di Grillo in modalità pacata e tranquilla. Renzi sceglie di iniziare col racconto di quel che vuol fare premettendo che nulla ha da chiedere al M5S.E già qui cambia per ennesima volta idea visto che da tempo invece andava chiedendo incontro a Grillo per il suo famoso FARE “altrimenti sei un chiacchierone Beppe”.Grillo gli risponde giustamente chiedendogli allora cosa siamo venuti a fare? Continua Grillo battendo su costi della politica con l’esempio di Fico alla vigilanza. Renzi lo ignora insiste col voler illustrare cosa vuol fare. Una volontà mancata clamorosamente in occasione della defenestrazione di letta. Dopo poco Grillo lo ferma. Lui non è al confronto per parlare di programmi. Grillo infatti non è un politico. Non abita tra votazioni e emendamenti e retorica politica. Renzi non capisce che il terreno del dialogo deve essere altro. Dovrebbe essere lo stesso terreno su cui parlerebbe con un italiano e cittadino qualsiasi. Un italiano incazzato e con vita resa una non vita per colpa della crisi.L’ottusità di Renzi pretenderebbe invece di continuare nella sua “narrazione”. Non si pone proprio nella modalità ascolto. Grillo capisce che non otterrà ascolto da Renzi e passa a spiegargli perché lui è li e lo fa in maniera pacata e tranquilla persino chiedendo scusa a Renzi per offese eventuali. “Mai sentito offeso in vita mia anzi ho sorriso” risponde Renzi. Ma è una chiara risposta non sincera e in cui non sono contenute scuse pur dovute verso non tanto grillo quanto il M5S.Grillo continua su temi concreti acqua energia europa banche e cosi via, cercando di far capire che è su quelle cose concrete che vuole il confronto. A quel punto Renzi si pone su modalità “bullo”. Da politico futuro presidente di un governo sceglie i panni del bulletto che deve mettere sotto avversario con battutine. “questo non è il trailer del tuo show”..(forse perché è il Renzi a voler fare show?)..”non so se sei in difficoltà sulla prevendita”. Grillo timidamente persino tenta di rispondergli che non è li per uno show. Niente Renzi prosegue come caterpillar con lo sfottò sul lavoro da comico di grillo. A quel punto secondo me ma è solo la mia opinione grillo si arrende capisce che è solo aria fritta che gira e innervosendosi si chiude anche lui a dialogo e passa a stuzzicare Renzi su tema credibilità avendo gioco facile perché Renzi la credibilità se la deve ancora conquistare specie dopo vari cambi di verso a sue idee. Nervosismo testimoniato da come Grillo risponde in maniera tranciante a Delrio. Tutto poi continuerà con escalation di Renzi alla ricerca di battute che stendano l’avversario con il finale che conosciamo. La mia impressione è che il dialogo sia mancato perché Renzi non lo ha mai né cercato né voluto. Ha sbagliato grillo? Certo anche lui è andato ad un incontro che non voleva ma non sono così sicuro che abbia sbagliato ad andarci. Ma tra i due grillo vince in coerenza. Renzi non solo cambia idea troppo rapidamente quasi a testimoniare e avallare che non ci sono idee e tra i due è quello che tra due o tre giorni governerà questo paese. Grillo rimane un comico fuori dal parlamento. Conclusione il peso del non dialogo lo vedo spostato più su una parte e non equamente condiviso come mi sembra di capire dal suo articolo.
PS Come italiano che i veri luoghi del dolore li vive e frequenta, sentire che il luogo del dolore è diventato il parlamento la considero una offesa rivolta da Renzi a tutti gli italiani. Magari ora penseranno a aumentarsi introiti per “sopportare” meglio questo dolore. Poveretti.
Dombrechi
grillo:”noi vogliamo distruggere questo sistema”
d’accordo, e per il dopo che cosa proponi? non ho ancora sentito due parole chiare dal m5*, nemmeno confusione mentale, solo il nulla.
e questo mi preoccupa.
molto.
Andrea Digiesi
Scusa Aldo, ma stavolta sei fin troppo cauto (all’inizio del tuo intervento) con Grillo. Quei 30.000 che gli han detto di andare all’incontro secondo te, lui (Grillo) e voi (del Blog), volevano che ci andasse solo per insultarlo? Renzi può meritare tutti gli insulti, ma vanno un minimo argomentati..
Opinione da spettatore: che pena, che pena per tutti noi, orfani completamente di rappresentanza.. ciò che mi allontana completamente dal PD sono i contenuti, ciò che mi allontana terribilmente dal M5S sono, altrettanto importanti, i modi..
ermanno
E’ vero che la politica è soprattutto mediazione… ma anche coerenza. A me sembra che a tutt’oggi non ci siano i presupposti per un dialogo possibile e tanto meno spererei ci fossero. Questo per ciò che concerne l'”incontro”; piuttosto ho trovato molto più interessanti le successive brevi conferenze stampa tenute dai due: davvero illuminanti.
lucio
Infatti io ho votato perchè non si incontrassero.
Comunque che la totale incomunicabilità fra forze politiche riguardi tutto e tutti non sono d’accordo: Renzi e Berlusconi sembra se la intendano benissimo e, se così non fosse, non vedo come il governo Renzi possa durare e attuare la legge elettorale e le altre riforme a entrambi gradite.
Caruto
Ho trovato interessante un articolo della Gualmini su La Stampa di oggi.
Ecco il link:
http://www.lastampa.it/2014/02/20/cultura/opinioni/editoriali/matteo-innova-e-beppe-diventa-conservatore-tkoW4GLeSCzOdi5owNDN7O/pagina.html
Nell’ultimo anno/anno e mezzo dopo un mio iniziale scetticismo ho imparato ad ascoltare questa docente di Bologna perche’ quello che pre-vedeva sul Movimento 5 Stelle, poi si verificava.
Due punti dell’articolo mi sembrano interessanti.
Il primo: “[In Sardegna] Il partito anti-sistema di Grillo tiene incredibilmente, anche quando non è sulla scheda. Si segnala così, in prospettiva, come un traghettatore verso l’astensionismo, più che come una zattera per elettori in attesa che i vecchi partiti tornino a offrire qualcosa di convincente. Si conferma poi la trasversalità piena di questa forza politica.”
Il secondo: il testo di un messaggio ricevuto dalla Gualmini e che fa riferimento al nodo politico vero di questa fase della storia italiana, l’impoverimento del ceto medio, al quale sembra che nessuna forza politica riesce a dare un risposta convincente (oggettivamente: e’ difficile) ed al quale Grillo offre solo … non l’ho capito.
Grillo si conferma un grande alleato del moderato e “blairiano” Renzi.
Ha prima affossato Bersani, poi ha facilitato la rielezione di Napolitano e il governo delle larghe intese ed ora il nuovo Governo Renzi-Verdini.
Auguri.
Per chi fosse interessato consiglio l’ascolto in streaming dal sito della Rai della trasmissione di oggi (20.02.2014) di “Tutta la citta’ ne parla” dedicata all’incontro/scontro Renzi/Grillo di ieri.
C’e’ anche un intervento della gia’ citata Gualmini:
http://www.radio3.rai.it/dl/radio3/programmi/puntata/ContentItem-05e1dc44-1712-4c34-a647-e2632883ff92.html
sergio
Accettando il mandato del movimento, Grillo aveva un compito difficile: recapitare un rifiuto (e dare voce a una protesta) senza finire nella trappola già tesa da Bersani (quasi un anno fa) agli inesperti Crimi e Lombardi. La cui didascalia recitava: vi abbiamo proposto di contribuire al cambiamento, voi avete rifiutato.
Penso che ieri Grillo abbia solo cercato d’impedire che il nuovo capo del PD si scattasse un’altra selphie con la delegazione del M5S incatenata alla sua jeep.
È vero, per non finire nella gabbia, ha preferito dimenarsi anziché argomentare, e forse questo non gli ha giovato. Ma se non altro è stato attento a dosare le parole, puntando a screditare il futuro premier senza farne un martire. Come da copione? In realtà, no. Perché il copione di Renzi prevedeva lo spot dei punti programmatici, mentre il breve scontro inscenato da Grillo ci restituisce un quadro meno roseo ma tutto sommato più realistico. Ci ricorda che la lotta sarà dura, almeno quanto i problemi del paese che attendono soluzione, e che sono un po’ più complessi degli annunci di riforma da flaggare al ritmo di uno al mese.
leopoldo
giannulli sa si inizia con la condivisione poi si diventa l’ideologo. P-: m5s ;D
è stato un teatrino per le masse, recitato alla perfezione. siamo difronte ha grandi attori. Peccato che il governo non sia un teatro di recitazione, ma sempre una specie di teatro è.
Il dramma devo dire è il loro forte. e si! grillo ha cambiato genere. Purtroppo non se né accorge.
Renzi deve recitare, se qualcuno crede che potra giocare in autonomia dovrà aggiornare la trasmisione(gli mancano i voti, perciò lo hanno messo al governo. Esperiamo basti una gestione spregiudicata senza troppe promesse)-::-()
andrea
la sintesi dell’incontro.
renzi :non sono qui a chiederti la fiducia.
grillo: non ti do nessuna fiducia.
non so come facciate a scrivere ed argomentare su una cosa del genere.
mimmotron
Non so se Grillo ha fatto bene o male, ma mi ha fatto tanto piacere vedere qualcuno che tira a Renzie uno schiaffo (morale). Non credo meriti molto di piu’ chi tratta con B.
carlamontanari
sì sì dovevamo propio lasciarlo parlare il buon renzi dopo che aveva esordito con ” non siamo a chiedervi la fiducia ” ma a spiegarvi che vogliamo fare , consentirgli di fare il suo megaspottone in diretta streaming urbi et orbi,perchè già non ci pensano repubblica, il corriere della sera e tutto il circo mediatico di cui si circonda ???? già due marchette gliele hanno fatte cuperlo ( appoggiandolo ) e civati defilandosi bellamente no !!!! è troppo bene ha fatto grillo a cantargliele chiare e fra sei mesi vedremo dove questo bel tomo ci porterà !!!!!
lucio
carlamontanari, un bacio e un abbraccio 🙂
Mirko G. S.
In effetti nl momento in cui una persona dice «vado lì perchè me lo hanno chiesto i cittadini» e poi liquida l’interlocutore con tanta rapidità, come cittadino mi sento preso in giro.
alberto
vorrei aggiungere una cosa:
qualcuno ha capito che questa fase politica non è una fase normale?
qualcuno ha capito che l’italia è un paese che è in guerra tra chi vuole la svendita di questo paese e chi invece non la vuole?
capiamoci: il pd vuole la svendita ed incassare il massimo di questa, secondo loro inevitabile svendita; grillo invece sta tentando di resistere anche se la resistenza è una cosa davvero difficile in queste condizioni.
a margine:
provate a immaginare la fine della seconda guerra mondiale senza la resitenza partigiana: a quest’ora eravamo una stellina a fianco delle strisce orizzontali bianche e rosse.
m5s è la nuova resistenza; il pd sono i nuovi badogliani e napolitano è il rè; manca il duce?
no, il duce esiste, ma stavolta comanda, ovvero riesce comodamente a farsi i cazzi suoi perché non è fesso come il suo antecessore!!
saluti
alberto
saluti
alberto
Riccardo
Ammazza Prof., che amabile consesso di anime belle hai raccolto col tuo blog, “anime belle” che si lasciano cullare dal tonuccio di Renzi e si scandalizzano al sentire la voce di Grillo!
Solo carlamontanari, a quanto pare, trova nulla a che ridire nel sentire il presidente del consiglio incaricato apostrofare il leader del secondo partito in Italia, giunto all’incontro, esordire dicendo che avrebbe preferito che l’incontro ci fosse stato col Presidente della Repubblica (che c’entra?), per poi non chiedere “nessun accordo vecchio stile” (ma come: l’ha appena fatto in segreto con Berlusconi!), e poi concludere “non siamo a chiedervi il voto di fiducia”. Al che Grillo replica: “Mi stai spiazzando, e allora perché siamo venuti?” E a quel punto Renzi parte, soprattutto dopo la nuova provocazione dell’accusa ai 5 Stelle di aver “fatto ostruzionismo” sulle province. Cosa che Del Rio smentisce in diretta. E c’è pure chi, sentito un fremito al sentir menzionare il “doloooore”, reagisce chiedendo quali ricette ha da offrire Grillo. Mah, trasecolo: sul sito di Aldo Giannuli!?
aldogiannuli
Riccardo: sul mio sito io accolgo chi interviene e non censuro niente salvo gli insulti gratuiti e gli interventi oenalmente rilevanti dei quali risponderei anche io. Devo dire che quelle che lei chiama “anime belle” mi pare non si siano scandalizzate per la voce di Grillo ma, in maggioranza, hanno constatato una performance di Grillo al di sotto delle aspettative. Proprio perchè qui c’è una operazione filo diretto Pd-FI, mi sarei aspettato che Grillo la facesse emergere con chiarezza che è quello che è mancato. Tutto qui
giovanni
“Ma se siamo a questo punto, ripeto, a che serve incontrarsi?”
A Renzi tantissimo. Lui ha il problema di essere un alleato del Pregiudicato ancora più stretto di chi l’ha preceduto, ma al tempo stesso leader di un partito in cui metà vota semplicemente perchè “altrimenti vince il Pregiudicato”. QUindi tutto quello che riesce a far scordare ai suoi elettori di chi è alleato fa brodo.
giovanni
“trappola già tesa da Bersani…La cui didascalia recitava: vi abbiamo proposto di contribuire al cambiamento, voi avete rifiutato.”
e dov’era la trappola, visto che Renzi ha esordito subito con un bel “non chiedo il vostro sostegno e non lo voglio”?
giovanni
“Grillo…ha facilitato la rielezione di Napolitano ”
è stato Grillo a imporre a 101 piddini di non votare Prodi? 😀
Da che parte arriva il fuoco amico? | Towards Transformative Politics
[…] mi baso su quanto riportato dai giornali ieri), e abbastanza condivisibili (guardate cosa scrive Giannuli, per esempio), il punto è se davvero questa messa all’indice serva al […]
Perego Massimo
Ciao a tutti
Come qualcuno ha già scritto:carlamontanari, un bacio e un abbraccio.
Aggiungo che i giochi erano già fatti:
-cosa è andato a fare Renzi dalla Merchel qualche mese fa?
-cosa è andato a fare Renzi a casa di Berlusconi al tempo primo ministro?
Dunque perchè incontrarsi?
Solo per aumentare la propria visibilità e i due contendenti lo sapevano bene.
In questo spirito l’incontro è ,a mio giudizio,un successo di Grillo.
Chi si era illuso che i due potessero fare un poco di melina era già un poco renziano.
Se fossi,se avessi ,se potessi eran tre grandi fessi.Con ciò poteva andare diversamente con lo stesso risultato.Ben cosciente di ciò Grillo che era partiti con generici convenevoli è passato all’attacco appena Renzi ha aperto le ostilità e da quel’istrione che è si è preso lo spettacolo,ma aveva altra scelta?
Ciao Max
Michele
La sua analisi non fa una piega! Concordo pienamente.