Il caso Palamara è peggio della P2: vi spiego perchè.

Lo scandalo che investe in questi giorni il CSM e l’Associazione Nazionale Magistrati è peggiore dello scandalo del 1981, quando scoppiò il caso P2. Vi spiego perchè.

aldo giannuli, palamara


Aldo Giannuli

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Comments (8)

  • Al fin della fiera ricordiamoci anche di confrontare il nostro sistema di Civil Law con quelli di Common Law e se non sia la stessa idea di codici-raccolta di leggi scritte, sopratutto delle procedure, a creare ceti professionali che vivono e prosperano intorno ad esso e di esso.
    I processi si celebrano per dare torto o ragione nel merito, non per il gusto dell’osservanza dei riti.
    La scissione tra sostanziale e processuale è ontologica?
    Siamo sicuri che non sia il Common Law a somigliare molto di più al Diritto Romano rispetto al Civil Law?

  • Se Micio Licio Gello sta alla pidue, il termine di riferimento di Palmare è la corrente di appartenenza? Il CSM? La magistratura tutta?
    Almeno per comprendere le mosse del Colle più alto.

  • Questa vicenda passerà on cavalleria? Il potere magistratura & uniti stravincere’?
    Quando in via Arenula entrerà sotto mentite vesti un efficientista funzionale ad interessi irresistibili, non ci sarà nessuno che muoverà un dito per la corporazione. Anzi, la spoliazione della nobiltà di toga sarà applaudita. Brutti segni, ma il futuro si costruisce oggi!

  • Lasciamo per un attimo le seppie nere, le seppiette e i calamari, per vedere ciò che all’Italia serve.
    Con una recessione del PIL del 18% rispetto all’anno precedente, all’Italia servono 375 mln di $ US solo per colmare il divario monetario della domanda.
    Alla Germania 322, alla Francia 279 e alla Spagna 171. In totale fanno 1147 mln di $ US.
    Senza però contare altri Paesi.
    La cifra non è lontana dai 1000 mln di € ipotizzata dalla Merkel e da Macron, i quali mai rinuncerebbero ai loro 322 + 279 = 601.
    Gli altri Paesi si accontentino alla meglio con quel che avanza.
    Altro fattore di primaria importanza è la tempistica dell’immissione del denaro nel ciclo economico: se fatta subito sviluppa un moltiplicatore superiore, rispetto a quello che si avrebbe con un ciclo di minore ampiezza.
    Credo che a questo punto sia chiaro il gioco della Germania e della Francia: tenere le cicale del sud Europa nell’Euro. Assegnare loro generosamente e tardivamente un “aiuto” insufficiente a colmare il divario della domanda interna, da pareggiare mediante l’austerity.
    La deflazione dei paesi cicala consentirebbe al Gatto e alla Volpe, con qualche trucco contabile di cui sono maestri, di spendere di più dei 601 mln, e addirittura di poter andare in inflazione, pur di aumentare i loro PIL. Tanto, l’inflazione la importerebbero le cicale del sud Europa. In tal modo Berlino e Parigi pensano di pareggiare i conti … ma a quali costi per il sud Europa e quali vantaggi per los nordicos!
    Diranno pure che hanno stabilizzato i prezzi nei mercati delle cicale.
    Uscire dall’Euro in fretta è più che mai necessario.
    Restarci significa condannarsi alla decrescita con l’inflazione … per essere acquistati per un boccone di pane.
    Vedremmo insieme fenomeni macro che nessuno immaginava potessero normalmente convivere.
    Non basterà immettere soldi nell’economia reale, perchè abbiamo un ceto imprenditoriale insufficiente.
    Bisognerà ripensare all’IRI e alle Partecipazioni Statali.
    Non dimentichiamo il Sud, le cui risorse sono in parte inutilizzate.

  • Per chi ama gli sport motoristici e predilige meno l’economia, ecco una sintesi di quel che sta accadendo.
    Durante la gara di una corsa automobilistica, al giro 2020° la pista viene attraversata da un branco di cinghiali di diverse dimensioni, sui quali impattano i prototipi, tanto da indurre, chi prima chi poi, a fermarsi ai box per riparazioni.
    L’auto rossa ha subito i danni più gravi. Quella rosso gialla ha problemi seri, paragonabili alla prima. La metà delle rotture delle prime due investono il bolide blu. Un suinetto ha rovinato una minima parte dell’auto argentea. Il pilota dell’auto giallo-blu ha tentato una manovre diversiva, ma ha ugualmente subito danni importanti.
    La testa della corsa era guidata dalle auto argentea, seguita dalla blu.
    Tutti sono fermi ai box per le riparazioni.
    C’è un problema. Il magazzino ricambi è comune.
    Ci si aspetterebbe che ognuno potesse riparare le proprie avarie, ma le scuderie bianco argento e blu sono contrarie. Temono che i rivali possano fare delle modifiche migliorative e superarle.
    Approntate le riparazioni e qualche miglioramento, le prime due di testa ripartono, tanto il regolamento della corsa lo fanno e disfano loro. Il magazzino ricambi è stato svuotato per oltre la metà. La restante parte ricambi deve essere bastevole per tutti gli altri competitori.
    Il duo di testa, pur di vincere, vuole imporre agli altri pneumatici lisci, oli minerali, pochi ottani nella benzina, componentistica dell’estremo oriente, e sopratutto la conferma dei piloti di nessuna esperienza, bravi solo nel causare danni ingenti alle monoposto.
    I team manager delle auto di testa stono contrari anche a che gli inseguitori possano servirsi di magazzini di ricambi diversi da quello comune, perchè temono di essere raggiunti e superati.
    Nello stesso tempo vogliono che i coartati concorrenti non abbandonino la gara con le regole truccate, perchè temono che i le scuderie avversarie, in un campionato serio e senza trucchi, farebbero faville.
    La strategia del duo di testa è semplice: impedire in ogni modo che gli inseguitori possano ottenere pericolosi successi e così crescere, onde non avere rivali, ma nello stesso tempo impedire che i deboli concorrenti possano giocare in campionati diversi.
    P.s. Il direttore del circuito e i commissari di gara vestono bianco argento e blu.

  • Quando si scrive di economia è facile commettere degli errori di calcolo. Vengono perdonati, a meno che non siano utili e funzionali a falsare il discorso teorico. Ad un economista … è toccata la cancellazione dalle nomination al Nobiel per essersi complicata la vita con calcoli sulla sostenibilità del debito pubblico, clamorosamente smentiti.
    Tranquilli, non aspiro a tanto, tanto meno ad una poltrona politica.
    Nel post che scritto sui fondi “deliberati ” dalla Merkel e da Macron, per i quali in molti si stanno spellicando le mani per i plausi, la cifra di 1000 mln di euro è puramente ipotetica e volontaristica, secondo gli stessi leader.
    La reale e inferiore consistenza di denaro messo a disposizione, che arriverà quando arriverà, rafforza semmai il mio discorso sulla necessità di lasciare l’Euro.

  • Da questa vicenda chi ne uscirà peggio sarà l’avvocatura, perché non muoverà un dito contro i Palamara boys, lasciando che restino ai propri posti.
    Per chi questa vicenda l’osserva dall’estero, sa come tratte spunti per imporre tagli e austerità.

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