Il caso Palamara e la vergogna della giustizia italiana.

Torniamo a parlare del problema dell’ordinamento giudiziario nel nostro paese. Sapete bene che parere ho di Salvini e della Lega, ma difendo il suo ruolo di esponente politico e di parlamentare. Un magistrato come Palamara è indegno di appartenere all’ordine giudiziario e richiama l’urgenza di una profonda riforma del sistema giudiziario. Vi spiego perchè.

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Aldo Giannuli

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Comments (14)

  • Mah!
    Talune linde e pinte lande dei nordicos vedono scorrere fiumi .. non certo di birra … che non sono del tutto trasparenti.
    Eppure, benché sia noto, stampa, magistratura, politica, autorità … non muovono a quelle latitudini un dito.
    Addirittura guadagnano le prime posizioni delle classifiche internazionali dell’etica pubblica.
    Capitale corrotta, nazione infetta vale solo per l’Italia?
    Qualcosa non torna.

  • La supplenza del Potere Giudiziario delle Alte e Corti è un fenomeno noto. Nell’aria ci sono ancora gli echi della sentenza della Corte Costituzionale tedesca che ha “richiamato” a muso duro il Principe. Si tratta in genere di Organi giudiziari di vertice prestigiosi e tetragoni nella propria giurisprudenza, gelosissimi della propria autonomia indipendenza e terzietà.
    In Italia abbiamo l’esatto contrario distopico.
    Il nostro modello presenta diversi compromessi ed “intromissioni” reciproche. Funziona tanto male, al punto tale che le grandi questioni si preferisce farle giudicare da arbitrati internazionali.
    Abbiamo un corpo di stato (casta?) autoreferenziale e diffuso sul territorio, senza avere i vantaggi di un’alta burocrazia decidente, perchè il giudice interviene post factum per sanzionare. E’ nato come ordine e si evoluto come Potere dello Stato, senza però essere eletto, per diventare infine un potere senza responsabilità.
    Ci sarà pur un giudice a Berlino ?!
    Se ne può discutere, viene da rispondere per quel di Roccabassa di Mezzo.
    Quanti Palamara ci sono? Quando trovano il tempo per studiare, aggiornarsi e lavorare?
    Eppure Cossiga lo aveva preso a male parole in diretta TV …
    Ancora una volta la Politica non è pervenuta.
    P.s. E’ possibile che l’autostrada dal casello X a quello Y debba essere chiusa, perché un magistrato ha sequestrato il viadotto Z, pericolante e vicino al crollo?
    L’Amministrazione che ci sta a fare?

  • Se a me il Governo Ocra-Turchino-Bigio non piace, alle politiche posso votare un partito che mi aggrada di più.
    Contro una decisione che non condivido, al più, posso scrivere una nota a sentenza.
    Ognuno vede lo iato tra le due situazioni, sia soggettivamente, sia oggettivamente.

  • Pongo un quesito.
    La magistratura, anche nelle sue articolazioni territoriali, può processare la Politica o una singola scelta Politica?
    Di fronte alla storia e all’elettorato, chi risponde delle proprie azioni?

  • Caveat!
    Gli stralci delle intercettazioni pubblicate sembrano più il copione di un film che Totò improvvisa, che non lo spaccato dell’agire del Potere in grado di conformare le vite di tutti in ogni momento.
    Palamara, sarà giudicato dai suoi colleghi, (e già questa è un’anomalia), ma non è la Tiara Papale, o la Corona d’Inghilterra, o di Francia, o di Russia.
    Il vero ed effettivo Potere invisibile è altrove.

  • ACME NEWS
    Il Quirinale ha preso l’iniziativa di un consulto al capezzale della Giustizia, colpita da crisi respiratoria da Covid, prima che sia troppo tardi.
    Sul Colle sono saliti il Re di Spagna, il Re d’Olanda e il Re di Bastoni.
    Il Re di coppe si è attardato in un’osteria trasteverina a bere del buon vino, mentre quello di Spada, per i motivi che conoscete tutti, è impegnato nella battaglia contro quell’avido di Denari.
    Ai regnanti è stato proposto sul modello Erasmus uno scambio tra magistrati dei diversi paesi, ma corretto dai parametri stabiliti nell’Ultimo Consiglio Europeo dei Capi di Stato e Governo.
    L’Olanda per un monocratico di prima nomina pretende ben 100 ermellini. La Spagna, durante la trattativa ha opzionato la Plenaria del Consiglio di Stato, in cambio della quale sarebbe disposta a cedere un paio di calciatori del Real Madrid.
    Di fronte a proposte così squilibrate, all’Italia non è rimasto che trattare direttamente col Re di Bastoni.
    Secondo l’ultima proposta della Testa Coronata nei codici di procedura potrebbe essere generalizzato, a costo zero, il sistema del liscio e busso per decidere rapidamente i processi.
    Alcune toghe della GIP (Giudici Italiani di Provincia) paventano il rischio di carte truccate e di bari.
    Il CSM e i tecnici di via Arenula stanno valutando attentamente la proposta.

  • La Giustizia è un dicastero poverello. I politici che possono scegliere la poltrona, lo evitano. Ben che vada stronca una carriera politica. Quando possono ci mandano dei tecnici, che sanno benissimo che non saranno riconfermati e pertanto possono permettersi solo riforme di settore, raramente organiche.
    A seconda dell’ora dell’ora e della stagione i corridoi di via Arenula sono più o meno luminosi, ma appena si varca la soglia delle stanze, invariabilmente la tetra cupezza avvolge tutto. Quello è un posto da domatori di leoni, all’occorrenza da frustare. Ma una simile figura politica non c’è, e se ci fosse non avrebbe vita facile. Il connubio tra politica e magistratura è stretto. Basti por mente a quanti magistrati sono entrati nel parlamento e sono nei ministeri. Quel che la magistratura ha chiesto, in genere, il Parlamento ha concesso. I politici che hanno avuto contro la magistratura non hanno avuto vita facile. I protagonisti delle riforme non sono i fruitori dell’amministrazione della giustizia, ma i magistrati, i quali ovviamente fanno i loro interessi. Scordiamoci che la magistratura si possa autoriformare. Il futuro di questa magistratura come Istituzione politica autoreferenziale è la marginalizzazione e (la tardiva) implosione.
    Nelle dinamiche di Potere in genere la Politica ha i suoi giudici da tenere buoni, affinche non diano fastidio. Difficilmente ne fa a meno. Li abbotta di privilegi.
    La situazione si trascinerà, come si è trascinata fin ora. I Governi si succederanno l’uno all’altro, i ministri della Giustizia si somiglieranno nell’ essere politici di seconda fila, quando non indipendenti e i magistrati continueranno come prima e meglio di prima.
    Non è un mistero per nessuno, che appena si entra nel palazzo di giustizia, si è perdenti, anche se si ha ragione.
    E’ un mondo da evitare come la peste.
    Tangetopoli meriterebbe un discorso a parte ..

  • Il modello giudiziario che abbiamo di ispirazione post rivoluzionaria francese penso che abbia fatto il suo tempo, principalmente per colpe interne. Il giudice funzionario statale, ma nel contempo incardinato in un ordine monopolista della giurisdizione è al tramonto, per quanto la magistratura voglia resistere.
    Bisogna tenere conto della irriformabilità della magistratura: chi ci ha provato non c’è riuscito.
    Le autorità indipendenti erodono competenze sempre più vaste. L’aumento di giudici non tecnici, ovviamente non togati, è malvisto dai togati. Altrettanto si dica per lo spostamento di competenze dal contenuto decisorio propriamente tecnico ai periti di altri ordini è fumo negli occhi. La degiurisdizionalizione del commerciale e di parte del penale è una bestemmia in nome delle dubbie ridotte garanzie. Il contenimento del penale ad un nucleo ristretto di reati è ostracizzato dalle figure criminose di creazione giurisprudenziale (alla faccia delle garanzie).
    L’amministrazione della giustizia come fattore di attrazione e crescita del sistema economico è stato fallito come obiettivo da raggiungere da parte delle toghe.
    Inutile nascondere che queste abbiamo un forte potere in grado di far naufragare qualsiasi riforma.
    Provocatoriamente per mandarli in paradiso bisogna riempirli a dismisura di privilegi.
    Atteso che l’accesso è criticato, perchè non prevedere per legge la trasmissione ereditaria degli uffici giudiziari, al pari dei titoli nobiliari di spada e delle aziende?
    Dopo tutto le cariche magistratuali prima della Rivoluzione francese erano a pagamento … e lucrose; le si compravano dal Re. C’era la nobiltà di toga. Gli uffici giudiziari andavano di padre in figlio.
    Ohibò, certe cose su nonno Montesquieu non si possono dire.

  • Pongo una domanda, ma un appartenente alla sinistra come Lei, come mai ha un’opinione politica così gretta di Salvini e la Lega? In fondo Bagnai era un comunista DOC ed è entrato proprio nella Lega. Come mai questa muro di cemento armato?

  • Su Youtube ci sono dei filmati in cui i Deputati vengono sottoposti a quiz elementari di cultura generale, clamorosamente sbagliati dai più.
    Con questi non si va da nessuna parte.
    La magistratura ha buon gioco di una classe politica bucolica.

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