Il golpe della Boldrini e Bankitalia

Chiedo scusa ai lettori tutti ed ai compagni di Sel per l’errore in cui sono incorso scrivendo che Sel aveva votato a favore dello sciagurato decreto. Sono stato tratto in inganno da una mia cattiva lettura dei giornali on line di questa mattina (che per la verità non eccellevano per chiarezza) e dall’appartenenza a Sel del Presidente della Camera Boldrini che rendeva verosimile quella interpretazione. La cosa mi aveva non poco indignato, ma sono contento ci costatare che le cose non stiano così per cui chiedo doverosamente scusa e rimetto il pezzo corretto.
Avrei voluto scrivere un pezzo sulla lista Tsipras in risposta a Luciano Muhlbauer che, sul suo blog, polemizzava molto garbatamente con il mio “pessimismo”  in proposito. Lo farò nei prossimi giorni, ma quello che è avvenuto alla Camera ieri mi impone di dare la precedenza ad altre considerazioni.

Illustrerò meglio il merito del provvedimento appena passato su Bankitalia nel prossimo pezzo, qui mi limito a dire che si tratta di un rivoltante regalo alle banche che, questo anno, daranno 1 miliardo e mezzo di tasse su questa operazione (ufficialmente destinati a coprire l’abolizione della seconda rata Imu), ma per incassarne circa 400 all’anno, da ora in poi, come dividendi sugli utili di Bankitalia e non si tratta solo di questo. Dunque, in quattro anni si saranno abbondantemente rifatte, ma nel prossimo pezzo mi spiegherò meglio.

Veniamo a cosa è successo ieri: il M5s aveva avviato un serrato ostruzionismo per far decadere il decreto. I mezzi di informazione, sempre sensibili alle sollecitazioni di Quirinale, Palazzo Chigi, di Palazzo Koch, Palazzo Grazioli e di tutti i palazzi importanti di questo paese, avevano subito iniziato una campagna terroristica: “attenti che se i grillini vincono, poi pagate la seconda rata Imu, che sarebbe una tragedia”. Per due mesi il Pd e la stampa caudataria ci aveva spiegato che l’Imu non era quella cosa così importante che si diceva, che era solo per la demagogia del Cavaliere che se ne parlava, ora, guarda un po’, è diventata la goccia che avrebbe fatto traboccare il bicchiere dei fallimenti aziendali e del tracollo delle famiglie.

Intendiamoci: l’Imu è stata una estorsione imposta dal governo Monti ed andava abolita, l’ho scritto ripetutamente, ma bisognata trovare la sostituzione del gettito in direzione delle rendite finanziarie, cosa che fa semplicemente inorridire il Pd che è lo scendiletto delle banche. Banche che, a loro volta hanno un problema serio, per l’avvicinarsi degli stress test della Bce, per cui occorre rivalutare i rispettivi asset. Allora qualcuno ha una idea: rivalutiamo di colpo Bankitalia, il che significa rivalutare le quote possedute in essa dalle banche. Semplice e con un tratto di penna. Solo che bisogna pur giustificare nei confronti della gente questo provvedimento che qualcosa costa allo Stato, ed ecco che qualcuno inventa il nesso Imu-Bankitalia per far digerire la cosa alla gente (insomma: fra qualche mese si vota ed un po’ di maquillage fiscale non guasta).

La cartina di tornasole? Semplice: si sarebbe potuto tranquillamente procedere con un decreto ad hoc per la seconda rata Imu o magari scorporare il provvedimento per Bankitalia, cercando altra copertura, ma così sarebbe venuto fuori che il vero obiettivo non era far risparmiare ai poveri cittadini la seconda rata dell’iniqua gabella (sino a ieri pervicacemente difesa). Cosa succederà gli anni prossimi quando non ci sarà questo gettito una tantum di 1 miliardo e mezzo ed, anzi, le banche incasseranno netti altri 400 milioni? E chi se ne frega! Ci sarà la Tares opportunamente rivalutata o chissà quale altra stravagante sigla e si andrà avanti. Nel frattempo il regalo è fatto e le elezioni europee passate, per le politiche (posto che ci siano nel 2015, ma già l’ineffabile Renzi parla di possibile scadenza naturale nel 2018) si vedrà che altro inventarci e poi c’è sempre il ricorso all’ortopedia di una qualche legge truffa elettorale.

E sin qui la sostanza del problema. Veniamo al “contorno”. L’operazione è passata grazie alla decisione della Boldrini che ha posto il testo in votazione troncando la discussione. Per la verità nel regolamento una simile possibilità non c’è, si tratta di una misura ipotizzata da Luciano Violante (quale nome!) con una sua ardita interpretazione del medesimo, ma in concreto applicata in questa occasione per la prima volta.

Qualche riflessione la merita anche il comportamento del gruppo parlamentare del M5s al quale va dato atto, in primo luogo, di aver condotto una battaglia generosa e con molto coraggio, ma che ha delle cadute di stile preoccupanti. Anzi, diciamola tutta, dal punto di vista delle capacità comunicative, i parlamentari grillini sono una vera frana.

Prendiamo l’esempio di Giorgio Sorial, che ha definito “boia” Napolitano. A proposito: ho letto che sarebbe stato aperto un fascicolo dalla Procura di Roma sul deputato M5s, per vilipendio del Capo dello Stato. Mi sembrava di ricordare che “I membri del Parlamento non possono essere perseguiti per le opinioni espresse e i voti dati nell’esercizio delle loro funzioni” (art. 68  comma I della Costituzione): devono aver riformato la Costituzione senza dircelo.

La cosa non mi scandalizza neanche un po’ ed anche se trovo l’appellativo spropositato, offensivo ed impolitico (tenendo anche conto che, per un minimo di rispetto dell’Istituzione, se non della persona, è bene ponderare le parole quando si tratta del Presidente della Repubblica) mi pare che si tratti di una venialità, soprattutto tenendo conto che la censurabilità dell’uscita di Sorial è una bazzecola rispetto a quella che meriterebbero i comportamenti del Presidente.

Quindi, va  bene, Sorial va difeso, però è evidente a chiunque che i giornali stanno con il fucile spianato, a cercare ogni minimo pretesto per sparare addosso al M5s e non mi pare il caso di andargli a fornire ragioni. Bisogna capire una cosa: partiti, giornali ecc sono convinti che il M5s sia una specie di incidente di percorso, destinato ad essere tolto di mezzo rapidamente, per cui pensano che un sistematico mobbing sia il modo migliore per ottenere il risultato. Personalmente sono convinto che la cosa non funzionerà e che, semmai. Il M5s abbia da temere di più dai suoi errori politici ed organizzativi. Ma, lasciando perdere questo discorso che andrebbe troppo per le lunghe, una cosa si può fare già da subito: un corso di comunicazione per i parlamentari 5s che serva almeno ad evitare gli errori più marchiani. Non sono affatto un estimatore del “politicamente corretto”, e mi pare di dimostrarlo su queste pagine, però, se una dose equilibrata  di forza nella denuncia è necessaria, un eccesso di violenza verbale è sempre controproducente.

Aldo Giannuli

aldo giannuli, banca d'italia, bankitalia, beppe grillo, laura boldrini, pd, sel


Aldo Giannuli

Storico, è il promotore di questo, che da blog, tenta di diventare sito. Seguitemi su Twitter o su Facebook.

Comments (42)

  • Sono 400 milioni non 400 miliardi!

    Mio commento a suo articolo postato da FSL (mi scuso per la violenza verbale, di cui mi son scusato anche nei commenti sucessivi), pero` l’errore e` grave.

    E’ un peccato che l’articolo di Giannulli sia una porcata micidiale.

    a) Il massimo possibile dei dividendi che BdI puo` distribuire e` pari a 450.000.000 (il 6% del capitale), non certo 400 miliardi come riporta l’articolo. Questa e` l’interpretazione corretta dell’articolo 4, comma 3 del DL 133/2013, come si desume leggendo il bilancio di BdI a pagina 344

    b) Ogni detentore di quote ha al massimo il 5% del capitale, e quindi percepisce al massimo 22.500.000. Che son soldi, ma per una banca come Unicredit che fa 1.000 mld di profitti nel 2010 non sono chissa` che regalo. Gli altri detentori che son enti pubblici, o che li ricevan da qui, o dallo stato, poca differenza.

    c) Notare che i dividendi sono annuali e sull’utile. Utile 2010 BdI: 850 mln. Ergo, in realta` la distribuzione dei dividendi non esaurisce neppure l’utile fatto della banca. Tutto quello che non viene distribuito ai partecipanti finisce in parte alle riserve e in parte allo stato.

    d) L’unico vero regalo e` patrimoniale. Ma in realta` e` un “regalo” inevitabile, nel senso che a meno di espropriare le banche dalle loro quote, queste stanno nei loro portafogli e che le vendano ora (vista la prospettiva di ricapitalizzazione) o dopo la ricapitalizzazione.

    e) per concludere, il testo dice che BdI PUO` aumentare il capitale fino a 7.5mld, quanto vera` effettivamente varato vedremo (le riserve, quelle NON statutarie, per fare l’operazione superano i 7.5mld quindi volendo ci si puo` arrivare, ma non e` detto).

    Diffidare del blogghismo di quart’ordine.

    Testo del decreto legge: http://www.gazzettaufficiale.it/…/2013/11/30/13G00177/sg
    (e PS il vero motivo per cui la Boldrini fa quello che fa e` che questa roba andava approvata entro ieri, oppure tutto il decreto cadeva con il conseguente casino di cose da rifare, annullare cose gia` fatte o fare una legge apposta che salvasse la validita` del decreto)
    Bilancio BdI: http://www.bancaditalia.it/…/rel10_22_relazione…
    Per un riassunto rapido delle quote possedute: http://www.fermareildeclino.it/…/bankitalia-il…

    • Spisso: unica cosa giusta del tuo intervento è segnalare l’errore di 400 miliardi per milioni dovuto al fatto che istintivamente, da sessantenne abituato alla lira, penso in termini di miliardi. Per il resto di quart’ordine ci sarai tu

  • Ma qualcosa si dovrà pur dire su sel. Il suo maggiore esponente pizzicato a fare un “inchino” telefonico a quello che avrebbe dovuto essere un avversario e l’esponente più in vista Presidente della Camera dei Deputati, così algida e antidemocratica persino con il suo stesso gruppo parlamentare, qualche serio dubbio dovrebbero far sorgere a iscritti e simpatizzanti di questo partito.

  • Va bene, sono milioni e non miliardi, ma che la politica – italiana ed europea anche – sia “bancocentrica” è più che evidente. Questo ennesimo provvedimento lo dimostra (ma non ce n’era bisogno). Le piccole polemiche sui refusi fanno sorridere, a fronte “del” problema.

  • le banche potevano e potrebbero alzare una bandierina e distinare i soldi per finanziare la formazione professionale in un conto condiviso col ministero dell’istruzione. se si voleva evitare aspre critiche, velocizzare l’iter, dare una immagine diversa da quella di intrallazoni per intascare 4 soldi, il tempo c’era. rimango sempre dell’opinione che azioni e responsabilità vadano coniugate evidenziando relatori parlamentari

  • Caro Gian Lorenzo Spisso, il tuo insistere su questa svista di Aldo testimonia la tua cattiva fede. E’ infatti evidente che si tratti di una svista, visto che 400 miliardi è una cifra che non starebbe ne’ in cielo ne’ in terra. Bastava continuare a leggere l’articolo, cosa che tu non hai fatto dato che nella frase immediatamente dopo si dice “Dunque, in quattro anni si saranno abbondantemente rifatte” parlando di una cifra iniziale di un miliardo e mezzo. Nel merito non entro (appena ho un po’ di tempo analizzerò il decreto), ma parlare di “regalo inevitabile”, mi fa venir in mente una fede quasi “religiosa” nei confronti delle banche e del sistema.
    Saluti

  • dice G.L.Spisso:

    “per una banca come Unicredit che fa 1.000 mld di profitti nel 2010 non sono chissa` che regalo”

    Nel 2012 Unicredit ha registrato profitti per 865 MILIONI di Euro (nel 2011 perdite per piu’ di 9 MILIARDI). Sicuramente nel 2010 non ha fatto 1.000 MILIARDI di profitti, cifra assurda quanto i 400 MILIARDI dell’articolo. Piu’ precisione nelle precisazioni, grazie 🙂

  • @Spisso
    “L’unico vero regalo e` patrimoniale.”

    Ma ci sei o ci fai?

    Io capisco che tra Di Pietro e Giannino un po’ di confusione viene… ma dove stai: in Amerika?

    Era ovvio che 400 fossero “milioni”… ma bisogna avere giustamente più di un neurone per non porsi il problema.

    Per il resto: torna a far le tue simulazioni col PC, ti rendi più utile.

    I numeri, d’altronde, hanno una loro importanza imprescindibile: capirne poi le dinamiche, capisco, è cultura.

    ________________________

    Il bello di questi poveri collaborazionisti è che… saranno ancora più poveri. Oltre la manifesta ignoranza livorosa alla Oskar l’amerikano.

    Io capisco un Boldrin, a tratti anche uno Zingales… ma questi hanno ben altri ritorni!

  • l attuale presidente non rappresenta che lui stesso,i suoi amici,e le lobby che lo hanno fatto rieleggere,e bene hanno fatto i 5s a chiederne l impeachment e la nostra storia lo ha gia giudicato negativamente.a riguardo la boldrini,una signora nata di buona famiglia,cresciuta tra i privilegi,e sulle spalle dei contribuenti, che non ha mai lavorato in vita sua,che se solo avesse un minimo di dignita si dovrebbe dimettere da se stessa,dopo il golpe a favore dei suoi amici banchieri!

    eleggere.e bene hanno fatto i 5s a presentare l impeachment

  • Sel avrà anche votato contro, ma mi risulta abbia festeggiato insieme a chi ha votato a favore. Schizofrenia? Calcolo politico elettorale, sapendo che sarebbe passato cmq ma poteva in futuro presentarsi senza macchia?

  • Condivido, al di là delle ovvie opportunità politico-comunicative, il riferimento alle Istituzioni del Professore.

    Quando un indegno ricopre un incarico istituzionale, il valore dell’Istituzione trascende il comportamento dell’uomo che la riveste, anche se gli atti sono vilipendio dell’Istituzione stessa.

    Il M5S ha la necessità di nuove guide, essere onesti e motivati non è sufficiente quando i giochi sono di questa portata. Sono necessari intellettuali appassionati che sappiano mantenere acceso un lume durante l’inverno che ci aspetta.

    Con grandissima stima.

  • Ciao Aldo, ti ringrazio per questo intervento (a proposito: si capiva benissimo che parlavi di milioni e non di miliardi),perché dalla lettura dei giornali non avevo capito la portata del problema. Sui 5stelle/Napolitano, naturalmente, il mio cuore batte per i primi, pur non essendo un loro elettore.

  • Pierluigi Tarantini

    Caro Aldo,
    a quanto già evidenziato aggiungo che è stato fatto anche un’altro cadeau.
    Infatti le tasse sulla pluvalenza a carico degli azionisti della Banca d’Italia sono state fissate al 12%, contro il 20% applicato ai comuni mortali.
    Questo regalo vale circa 370 milioni.
    Evidenzio poi che il governo non è sempre munifico con le banche: MPS, per esempio, paga sui Monti bond il 9,5% di interessi, poco sotto il tasso soglia antiusura.
    Nello specifico, invece, la parte del leone la fa Intesa.
    Nel complesso, quindi, abbiamo un settore bancario in grande sofferenza che è necessario sostenere per sfuggire alla morsa del credit crunch ed un governo che interviene solo in aiuto dei più forti, dei quali ha bisogno per sostenere le aste dei titoli pubblici.
    Intesa, appunto, ha appena rimborsato (in anticipo rispetto alla scadenza) i circa 36 miliardi di euro ricevuti tramite LTRO dalla BCE.
    Mi chiedo se il regalino del quale ha fruito non sia lesivo delle regole europee in materia di concorrenza.

  • Per chi volesse approfondire il tema, questo è un mil intervento
    http://www.ilsussidiario.net/News/Economia-e-Finanza/2014/1/28/BANKITALIA-Una-privatizzazione-che-incatena-l-Italia-all-euro/461884/
    Questo del prof. esposito
    http://www.ilsussidiario.net/News/Economia-e-Finanza/2014/1/24/DL-BANKITALIA-Il-colpo-di-mano-del-Governo-contro-Parlamento-e-italiani-/461575/
    il decreto è stato convertito grazie alla presenza in aula comunque di FI, formalmente contraria, con solo 1/3 di parlamentari a favore e la boldrini è andata contro ( senza esservi obbligata) le scelte di SEL.
    casaleggio a roma non ha detto una parola sulla vicenda.
    la stampa da repubblica al crriere al fattoquotidiano hanno ignorato fino a che sorial ha “gridato” ( e tanti hanno finalmente scritto!), parlando di imu.
    Solo ilsussidiario.net da spazio da mesi al tema ( non è indebitato con le banche, probabilmente).Questi sono fatti rilevanti , dalla cui osservazione scaturiscono le seguente domande:
    Esistono forze organizzate capaci di determinare gli eventi delle nazioni, a prescindere dagli esiti elettorali e dalle organizzazioni partitiche? Esistono i servizi segreti?esitste il commercio del voto?

  • PER SORIAL
    Da wikipedia
    “Boia è una figura professionale che ha il compito di eseguire le sentenze di morte………è ususalmente assistito dal tirapiedi”
    la condanna è usualmente decisa da altri ed il boia puô ben essere compassionevole: nella cultura cristiana il termine ha assunto una connotazione dispregiativa e nei cimiteri il boia è sepolto in area riservata.

    DOMANDA 1 se dico che la boldrini è stata il tirapiedi di Napolitano, commetto uno o due vilipendi?
    DOMANDA 2 se mentre vi rubano il portafoglio insultate chi velo sta portando via , chi deve essere indagato?

  • caro Aldo, nella mia vecchia militanza e perdite di tempo, ho imparato che spesso quando la si svolta in casciara lo si fa per servir al meglio il padrone ed è proprio per questo che apprezzo la tua “pacatezza”. spero che a breve ci sia occasione per farci una chiacchierata. un abbraccio – Gino Ancona

  • Pierluigi Tarantini

    @Aldo
    Come forse sai, essendo questo paese prigioniero di una cosca di parassiti, l’esistenza di un giudice a Berlino, a Francoforte o a Bruxelles può essere fondamentale per chi non si rassegna qui da noi….

  • a radice del post e degli interventi, mi chiedo, quali altre modalita di protesta potevano essercitare i m5s per impedire il voto? quale metodo di comunicazione e esposizione potevano usare?

  • ‘Nel complesso, quindi, abbiamo un settore bancario in grande sofferenza che è necessario sostenere per sfuggire alla morsa del credit crunch’

    questo punto è completamente sbagliato
    e non riesco a capire se per mancata compresensione o altro…
    il settore bancario è in difficolta’ a causa
    della sofferenza dell’economica reale (iniziata con la crisi globali del 2008) e peggiorata notevolemente per la politica economica inziata da monti su mandato della bce e della ‘germania’…se non si capisce questo punto e il ruolo di monti e il perchè delle sua politica economica ,continuata da letta saccomanni , risulta incompresibile
    la dinamica degli eventi

  • in altre parole il credit crunch non è la causa della sofferenza delle banche è l’effetto
    della crisi dell’economica reale che si somma
    alla crisi del settore finanziario (interbancario dell’area euro) causato dagli squilibri macroeconomici fra le varie economie (nazionali) quindi il problema dei ‘debiti’
    (problema che viene nascosto tanto che alcuni responsabili di questo ‘problema’ per lo meno per mancato controllo sono passati a dirige la rai i ministeri chiave il potere statuale in senso lato IN TUTTI I PAESI dell’eurozona in crisi …dalla grecia alla spagna per finiere all’italia…un caso ?no
    di certo : i banchieri causano , di fatto la crisi, e invece di pagare o dimettersi , scalano il potere in modo paradittatoriale)

  • Il problema NON è il “paese di parassiti”: questa antropologia da manuale di Goebbles o di Lombroso. Il problema culturale interno è espressione dell’alto numero di collaborazionisti, autorazzisti esterofili e antidemocratici che hanno svenduto allo straniero e al capitale sovranità e concittadini.

    Integralisti che combattono contro il “familismo amorale” sponsorizzato già dagli anni 60 dai Servizi anglosassoni: BASTA!!

    Oligarchie teutoniche e Bruxelles si sono accorti di aver creato un mostro di cui han perso il controllo: e come settant’anni fa si troveranno circondati da est e da ovest.

    E’ stato oltrepassato quel limite che solo la contrapposizione nucleare non ha ancora trasformato il pianeta in un campo di dolore e Fosse Ardeatine.

    Il nazifascismo ha cambiato faccia, si è tinto di nuovi colori, ma la sostanza è rimasta identica.

    Il dilemma orwelliano trova la massima espressione nell’ideologia totalitaria, antiumana, antisociale e PATERNALISTO-FASCISTA propugnata con il massimo commitment di chi “nominalmente” settant’anni si sarebbe professato antifascista.

    Oltre la manifesta “morale anti-etica” emerge un’assoluta incapacità intellettuale e umana di essere terminati quantomeno con dignità.

    La Storia non avrà pietà in merito: comunque vada.

  • Buongiorno Prof. Giannuli,

    probabilmente ha ragione lei quando scrive che i 5 Stelle sono pessimi comunicatori. Ma fossi in Lei non me ne darei pena. In fondo, tutti gli Italiani hanno capito almeno una cosa: c’è un soggetto politico (il M5S) che si batte contro il sistema, e tutti gli altri (da SEL alla Lega Nord con tutti quelli in mezzo, nessuno escluso) che questo sistema lo difendono.
    Agli Italiani la scelta.

    Cordiali saluti,
    Marco

  • Non direi, in ufficio ci sono parecchi ex sessantottini e persone della generazione successiva che votano SEL e Vendola per puro e semplice spirito nostalgico. I loro figli votano per SEL e nel caso i genitori siano stati tesserati in gioventù si tesserano pure loro per il PD oppure per SEL. Alcuni miei amici anche… insomma gli italiani ragionano col cuore e colla nostalgia dei propri anni verdi. Con costoro qualsiasi cosa fai sei sempre in errore. Qualsiasi cosa fanno PD e SEL hanno sempre ragione loro… Non ti dico quando è successo lo scandolo delle sghignazzate di Vendola per telefono cosa sono stati costretti ad inventarsi pur di difenderlo, altro che il coccodrillo svolacchia!

  • professore,
    spero avrà modo di dire qualcosa su quanto sta avvenendo in questi giorni in seguito al post di grillo su “cosa fareste in macchina con la boldrini”. la seguo con grande ammirazione e la trovo un intellettuale onesto, ma siamo proprio sicuri che la comunicazione dei 5 stelle sia solo ingenua o fatta da cattivi comunicatori? ho dei dubbi. quanto è sottile il confine tra il sostenere battaglie giuste e il fare da stampella ad un movimento che partendo da problemi reali rischia di produrre conseguenze peggiori? lo chiedo con rispetto perchè certi toni e atteggiamenti, per quanto solo sui socialnetwork, possono giustificare comportamenti molto più gravi in chi non ha gli strumenti per capire. grazie della sua risposta se me la scriverà.
    giovanni de caro

    • De caro: proprio l’infelice uscita sul “cosa caresti in auto, con la Boldrini” Le dice quanto sia pasticciata la comunicazione dei grillini. Una uscita inìfelkicissima dalla quale non hanno avuto nulla da guadagnare e che ha fornito un assist agli avversari nel moneto in cui bisognava soffocare lo scandalo dell’operazione bankitalia.

  • un contributo alla discussione:

    ROMA (WSI- wall street Italia) – “Riceviamo e pubblichiamo un comunicato di Adusbef e Federconsumatori, che depositeranno un esposto-denuncia lunedì prossimo 3 febbraio a 130 Procure della Repubblica ipotizzando tra gli altri, il reato di peculato; alla Procura Generale della Corte dei Conti; alla Commissione Europea.

    RIVALUTAZIONE QUOTE BANKITALIA: SU ‘FURTO’ DI 7,5 MILIARDI A FAVORE BANCHE SOCIE, CON TANGIBILE RISCHIO SU ORO E RISERVE, ADUSBEF E FEDERCONSUMATORI PRESENTANO ESPOSTI DENUNCE A 130 PROCURE, CORTE DEI CONTI, COMMISSIONE UE IPOTIZZANDO I REATI DI PECULATO, DANNO ERARIALE ED AIUTI DI STATO MASCHERATI. AD INTESA-S.PAOLO (30,3% QUOTE) – UNICREDIT (20%) 3,5 MLD EURO NETTI.

    Il contestato decreto sulla rivalutazione delle quote della Banca d’Italia, il cui capitale detenuto da banche ed assicurazioni passerà da 156.000 euro a 7,5 miliardi di euro, che oltre a configurare un aiuto di Stato mascherato alle banche socie, potrebbe concretizzare ipotesi delittuose dato il trasferimento forzoso dallo stato patrimoniale di Bankitalia (Ente Pubblico), costretta ad attingere dalle riserve ordinarie e straordinarie (22,6 miliardi di euro al 31.12.2012), per ricapitalizzare le banche socie con un apporto di 7,5 miliardi lordi (6,6 miliardi di euro netti), finirà davanti la Procura Generale della Corte dei Conti per danno erariale,alla Commissione Europea per aiuti di Stato, a 130 Procure della Repubblica con ipotesi di peculato.

    La parte del leone per Intesa San Paolo, che detenendo il 30,3 % del capitale di Bankitalia, avrà un gentile regalo di 2 miliardi di euro netti; Unicredit (22%) riceverà un bonifico a spese della collettività, pari 1,452 miliardi; al terzo posto le Assicurazioni Generali con 415 milioni di euro; al quarto la Cassa di Risparmio di Bologna, che avrà un maxi assegno di 409 milioni di euro; al quinto posto l’Inps del collezionista di poltrone Mastrapasqua, che riceverà 330 milioni di euro netti; al sesto la Carige, con 264 milioni; al settimo la Bnl con 184 milioni netti; seguita da Mps (165 milioni); Cassa di Risparmio di Biella e Vercelli (138,6 milioni); Cassa di Parma e Piacenza con 132 milioni netti; Carifirenze, con 125,4 milioni di euro, tutti al lordo della tassazione pari al 12%,il cui ammontare totale è di 900 milioni di euro.

    Senza contare il rischio tangibile che le banche o fondi di investimento italiani ed esteri, che entreranno nella “public company” di una Bankitalia privatizzata dal Governo Letta-Saccomanni, in nettissima controtendenza rispetto alle Banche Centrali di tutta Europa (pubbliche o semipubbliche), acquistando le quote eccedenti il 3% che le vecchie azioniste dovranno dismettere, potranno rivendicare il diritto alle riserve in oro ed in valuta, appostate nel bilancio al 31.12.2012, per la somma di 132,556 miliardi di euro.

    Un ulteriore regalo a banche e banchieri azionisti di Bankitalia, è rappresentato dalla pioggia dei dividendi annui, i quali fissati al tasso del 6%, ben 24 volte il tasso di riferimento Bce dello 0,25%, oppure se si preferisce 12 volte in più dei tassi di rendimento dei BTP attorno al 3%, porteranno nei bilanci delle banche socie ben 450 milioni di euro.

    Adusbef e Federconsumatori, dopo aver esaminato con i loro migliori legali i profili giuridici e le palesi forzature nel conferimento a banche e soggetti privati del patrimonio pubblico (così come sono configurate ed appostate le riserve straordinarie della Banca d’Italia), raffigurati specie nel papocchio dell’art.6, depositeranno un esposto-denuncia lunedì prossimo 3 febbraio a 130 Procure della Repubblica ipotizzando tra gli altri, il reato di peculato; alla Procura Generale della Corte dei Conti, che dovrà valutare l’ingente danno erariale; alla Commissione Europea, per i lapalissiani aiuti di Stato mascherati alle banche socie, proprio alla vigilia degli stress test europei sulle banche italiane”.

    fonte: http://www.wallstreetitalia.com/article/1662908/banche/rivalutazione-quote-bankitalia-denunce-a-130-procure.aspx

  • Cattiva comunicazione? Il M5S si dimostra sempre di più un armata di selvaggi che al confronto i leghisti sembrano dei lord.

    Devo dire che i suoi ultimi articoli tutti tesi verso un apprezzamento del M5S mi stanno turbando non poco, sembra anche che sostenga anche le loro basse retoriche. Mi auguro che non voglia consigliarci di votare M5S a queste europee..

  • Pierluigi Tarantini

    @Robert
    Mi sembra che tu abbia completamente travisato quanto ho scritto.
    Non mi sogno di pensare che causa della sofferenza delle banche sia il credit crunch.
    Quindi la tua precisazione in proposito (… in altre parole il credit crunch non è la causa della sofferenza delle banche…) è fuori luogo.
    Ho scritto che abbiamo un settore bancario in grande sofferenza che è necessario sostenere per sfuggire alla morsa del credit crunch.
    E, se è vero che … la sofferenza delle banche è l’effetto della crisi dell’economica reale che si somma alla crisi del settore finanziario (interbancario dell’area euro) causato dagli squilibri macroeconomici fra le varie economie (nazionali) …, è anche vero che sostenere il credito (e cioè, che piaccia o meno, anche sostenere chi fa credito) potrebbe ridurre le conseguenze della recessione in corso.
    Peraltro, ulteriore ragione per sostenere le banche italiane è che, come evidenzia Bracaccio, se lo scenario di politica economica non muta è ragionevole prevedere che le divaricazioni tra gli indici macroeconomici dei paesi centrali e quelli dei paesi periferici dell’Unione persisteranno, con effetti sui rispettivi bilanci bancari facilmente intuibili. La conseguenza è che l’Italia e gli altri paesi periferici potrebbero giungere all’appuntamento delle ristrutturazioni nello scomodo ruolo di debitori costretti a liquidare le banche alle condizioni fissate dai potenziali acquirenti esteri…..
    Ed evitare che l’Italia diventi, finanziariamente parlando, una colonia mi sembra un’altra ottima ragione per sostenere le banche italiane.

  • Questa Boldrini mi ricorda tanto Bertinotti, suo degno predecessore: appartengono a quella categoria di persone che sono di sinistra col culo degli altri. Come Bertinotti estinse Rifondazione Comunista, la Boldrini sta dando l’estrema unzione a SEL, anche se lei sicuramente troverà alloggio nelle liste del PD confidando in una sicura rielezione alla Camera. Comunque, attirando l’interesse di tutti i potenziali stupratori del web, avrà perlomeno il pretesto per godere, finchè campa e senza imbarazzo, della scorta a cui hanno diritto i presidenti della Camera anche quando sono ormai EX.
    Ogni ulteriore commento lo lascio ai lettori…

  • 1 Banche Pagano 1.200.000.000
    2 ” ” Ricevono 4.500.000.000
    poiché costrette dallo stesso decreto di scendere, quindi vendere, al 3% delle quote con l’obbligo per Bankitalia di acquisto.
    3 Dividendi annui per 400.000.000
    Se avessero dato a me cittadino la possibilità di acquistare le quote prima del decreto e oggi rivenderle lo considererei un grosso REGALO ma io non sono una BANCA

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.