Ciao Giacomo.
Mi segnalano da Bari la scomparsa di Giacomo Princigalli, mio vecchio amico e compagno. Giovanissimo entrò nel Psi schierandosi con la sinistra di Vecchietti e Valori che, poi seguì nel Psiup di cui fu segretario della federazione barese. Ed io lo conobbi in questa veste nella mia breve militanza psiuppina (dall’ottobre 1971 al luglio successivo, quando il partito si sciolse).
In qualche modo fu uno dei tanti quadri “morandiani” ma con una pronunciata ”pendenza a sinistra”, ad esempio, nel Psiup non si schierò con Vecchietti e Valori, ma con Foa e Libertini ed al momento dello scioglimento alcuni pensavano che avrebbe scelto il nuovo partito fondato da Foa (il Pdup), ma, invece, seguì Libertini e Militello nel Pci.
Giacomo, che era anche consigliere regionale del Psiup, poi fu rieletto nelle liste comuniste con un discreto numero di preferenze dovute in buona parte alla sua simpatia personale.
Nel Pci mantenne una posizione critica, soprattutto dopo la morte di Enrico Berlinguer e sempre di più dopo. Dopo la fine del Pci non aderì a Rifondazione Comunista ma restò nell’area di sinistra, militando da indipendente (da “cane sciolto”, nel linguaggio di sinistra) ma sempre attivo nei vari comitati di base ed associazioni.
Lo ricordo con affetto e rimpianto: ciao Giacomo.
Aldo Giannuli
aldo giannuli, giacomo princigalli
Herr Lampe
Lungi da me essere inappropriato, però constato con un po’ di amarezza che in molti della vecchia guardia se ne stanno andando. Ed erano loro ad aver permesso a noi di avere quello che nonostante tutto ancora abbiamo.
Per ora i nuovi, pur essendocene, non sono ancora abbastanza. Temo.