
Il futuro della destra dopo Berlusconi
Berlusconi è stato operato al cuore per la sostituzione della valvola aortica ed ha superato l’intervento. Non appartenendo a quelli che pensano di risolvere i problemi politici con la morte dell’avversario (e la morte non la auguro neppure a Renzi), gli auguro sinceramente di superare brillantemente il decorso post operatorio e vivere ancora a lungo. Ma, anche in questo caso, appare ormai quasi scontato che le condizioni di salute non gli consentiranno più di svolgere un ruolo politico di primo piano e, tanto meno, di porsi a capo di una coalizione di centro destra.
Ci sono limiti fisici che, per quanto la ripresa possa andare al di là delle aspettative (e, sinceramente, glielo auguriamo. Ma dove non arriveranno i limiti fisici, peserà il logoramento di credibilità già molto avanzato prima di questi incidente cardiologico e che ora, anche in vista dell’ottantesimo compleanno, è diventato totale: non credo che, salvo pochissimi aficionados, ci siano italiani disposti a scommettere qualcosa su un ottantenne, pluri cardiopatico ed in aperta decadenza.
E’ possibile che Berlusconi possa giocare ancora qualche ruolo come kings maker, ma nelle quinte e non in vista. Dunque, la destra, d’ora in poi, dovrà fare senza di lui definitivamente e, per forza di cose, sarà una destra diversa.
Non pare probabile che la leadership possa essere assunta da Salvini con l’appoggio della Meloni. E’ vero che hanno battuto Marchini a Roma e Osvaldo Napoli a Torino, ma sai che consolazione se poi si resta tutti fuori del ballottaggio! Poi a Milano la lista di Salvini è stata travolta da quella di Forza Italia. Soprattutto: Salvini non prende niente al sud ed è fuori gara, mentre il centro destra ottiene i suoi risultati migliori (Milano e Napoli) dove, al di là delle caratteristiche personali dei candidati, si presenta con l’immagine moderata e centrista di Parisi o Lettieri.
Dunque si apre un’aspra competizione interna che avrà il suo cuore in Forza Italia o quel che ne rimane. Per ora gli schieramenti sembrano essere quelli della Gelmin, Toti ed altri che puntano all’asse con Salvini e la Meloni e quello della Carfagna forse appoggiata dai “moderati” Letta e Brunetta che potrebbero orientarsi verso un recupero dei vari Alfano, Fitto, persino Verdini nell’intento di fare di nuovo il principale partito del centro destra. Ma è sicuro che interverranno molti altri fattori: lo scontro fra i figli del Cavaliere ed il “cerchio magico” della Pascale che non ha saputo prendersene efficacemente cura, poi gli “aziendali” come Confalonieri che da sempre sono per un allentamento dei rapporti fra politica ed affari. Ma potrebbero entrare in gioco anche alcuni nomi “nuovi” come Parisi, Lettieri o quei candidati che hanno avuto un successo almeno parziale, come essere arrivati al ballottaggio. Potrebbe anche rientrare in gioco un personaggio come Fini e magari nel gioco potrebbero anche rientrare Casini con i suoi. Insomma pieno subbuglio del quale è impossibile dire cosa uscirà, ma proprio per questo va presa in considerazione sia l’ipotesi di una “implosione dell’area” sia quella dell’emergere di un nuovo centro destra molto diverso dal passato e forse molto più rispettabile: più moderato e centrista, senza il vistoso conflitto di interesse e le gaffes internazionali di Berlusconi, con una destra interna (Lega e Fdi) molto meno incisiva.
Sarebbe un competitore molto più pericoloso per Renzi che non la vecchia destra contro la quale si poteva giocare sull’antiberlusconismo e suonare la solfa dell’antifascismo. Guadagnare consensi sarà sempre meno facile, stretti fra un centro destra efficiente e mondato dalle vistose pecche precedenti, ed un M5s agguerrito ed in pieno lancio.
Anche questo converge in quella fase di profonda ristrutturazione del sistema dalla seconda alla terza repubblica di cui dicevo subito dopo il primo turno. Ne vedremo ancora delle belle, ma i vecchi ritornelli del bipolarismo, della governabilità, della sinistra appaltata al Pd, dell’antiberlusconismo eccetera eccetera sono già molto esauriti ed in breve non avranno più alcuna efficacia.
Anche qui molto dipenderà dall’evolvere della crisi, a cominciare dall’esito della Brexit. E sempre meno saranno utili le categorie di pensiero cui siamo abituati.
Aldo Giannuli
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ilBuonPeppe
A me pare che il futuro della destra sia già stato definito da tempo, con tanto di investitura del nuovo capo. Una operazione ormai consolidata con la soddisfazione di tutti gli interessati (non so gli elettori, ma quelli se li fila qualcuno?), a cominciare proprio da Berlusconi che in questo giro di amministrative ha lavorato in perfetta sintonia col nuovo capo.
Come? Ah, non ho detto chi è? Ma Renzi, che domande…
Roberto B.
Visto i giganti politici che si vedono in giro, io aspetterei a dare per morto Berlusconi (politicamente parlando, of course). E non per scaramanzia.
Tenerone Dolcissimo
Signore perdonami per avere criticato Andreotti e Fanfani e Rumor IN QUEGLI ANNI (che ora so essere stati) FELICI.
Mea culpa, mea culpa, mea maxima culpa.
Mi pento, mi pento, mi pento.
A Monti. Letta et Renzi libera nos domine
Aldo S. Giannuli
qui siamo d’accordo
Tenerone Dolcissimo
Sarebbe il caso di organizzare una manifestazione ad imitazione dei flagellanti medioevali
SILVIA
Con la verve che ha, concluso il periodo di riabilitazione, che potrà
essere lungo ma 5 mesi sarebbero molti, mi aspetto che si butti a fare ostacolo al si del referendum…. contro gli aspiranti sudditi!!!:-)
Tenerone Dolcissimo
Puo’ anche essere, ma ricorderei che la schiforma Renzi è funzionale ad un maggiore assoggettamento ai desideri europei. E da quel punto di vista la schiforma ha dei padri nobili ben piu’ potenti di Berlusca Capisc’a mme
Mohicano79
La destra italiana è sempre in cerca del Badoglio di turno. Il Badoglio del ’43, s’intende
Tenerone Dolcissimo
Badoglio è arrivato a fine 2011 cacciando Berlusconi, ma non mi sembra che fosse la destra a mandarlo né che la destra abbia esultato
Lorenzo
Ma tanto per curiosità… la competizione fra la destra non dichiarata ma estremamente effettuale di Renzi e un futuro centrodestra in doppiopetto, dichiarato ma forse un po’ meno effettuale, quali prospettive di cambiamento schiuderebbe al Paese? La possibilità di intercalare governi Renzi con governi Monti (o faccioni equivalenti)?
Se poi il binomio diventasse trio coll’introduzione di un Di Maio, che rassicura i banchieri e ammira Cameron per come ha gestito le spinte centrifughe rispetto all’eurodittatura, il quadro migliorerebbe sensibilmente?
Il sistema ormai è troppo corrotto e rattrappito per offrire soluzioni riformatrici interne al suo quadro istituzionale.
mirko g. s.
Queste storie di Di Maio leccaculo dei banchieri e di Cicciolina vergine andrebbero giustificate alla luce di prove concrete considerato che i fatti compiuti dagli anzidetti parlano chiaro in senso diametralmente opposto.
Roberto B.
Credo che certe persone si sentono tutti i giorni con Di Maio, Di Battista, ecc. e naturalmente con Grillo. Ricevono informazioni di prima mano e strettamente confidenziali, ma naturalmente non possono rivelare le fonti.
Tenerone Dolcissimo
Dovrebbero giustificare prima come fanno prevedere la pioggia di zolfo infuocato su Londra nel caso vinca il Brexit
Lorenzo
https://www.youtube.com/watch?v=kGLjWO4yWck
http://www.corriere.it/politica/16_marzo_22/con-ambasciate-tre-temi-chiave-15466228-efb1-11e5-9957-88f22239b898.shtml
Da notare la rivendicazione della qualifica di “moderato” e l’aperta ammirazione per il modo in cui Cameron ha cercato di depotenziare le spinte antieuropeiste britanniche.
mirko g. s.
“a me interessa molto l’atteggiamento di David Cameron, che si è fatto rispettare nell’Ue: non è come il nostro premier che urla in patria e poi va con il cappello in mano da Merkel e Hollande. Anche noi dovremmo mettere delle condizioni sul piatto e discuterle”.
Scusate, da dove si dovrebbe capire che Di Maio è un leccaculo delle banche e Cicciolina è vergine?
Mario Vitale
Una destra liberale potrebbe essere funzionale alla nascita di una sinistra socialista, magari entrambe in lotta contro un liberismo che, neo o meno, ha prodotto un disastro sociale devastante. Ovviamente vale il contrario, ma con Renzi alla guida del PD non vedo probabile l’ipotesi di una ripresa socialista; ha molto più spazio e possibilità, nel quadro attuale, una destra liberale, che potrebbe fare concorrenza a Renzi, che come tutti qui convengono, sottoscritto compreso, non è certo un socialista.
Herr Lampe
Non so professore, mi lascia un po’ perplesso il suo punto di vista.
In buona parte dell’Europa (e non solo) si affermano soggetti politici radicali (dall’una e dall’altra parte).
Dire, fra le ipotesi in campo in questo quadro, che il nuovo centrodestra potrebbe avere un’impronta à la Casini (al di là del soggetto specifico) mi pare poco probabile. Data l’incapacità della Lega di “sfondare” vedrei più probabile una sostanziale subalternità del “centro” al Pd e un’irrilevanza del resto di quell’area (che sarebbe poi l’esito “implosione”).
Ma, se sbaglio, mi corigerà.
Aldo S. Giannuli
be questa è la particolarità italiana del M5s che esercita un ruolo di contenimento tanto verso le formazioni di sinistra (alle quali sottrae i voti in libera uscita del Pd) quanto verso la Lega. Comunque qui nel giro di qualche mese tutte le forrmazioni politiche (compreso il M5s) entraranno in una fase di forti turbolenze interne
mirko g. s.
Mi preoccupa del M5* che raccolga voti e non attivisti. Finchè voti perchè Di Maio è simpatico e la Raggi è una bella femmina, sarai sempre tentato da votare per il kaimano di turno o per il Marchini colla dentiera lucidata di fresco. Finchè gli elettori del M5* non inizieranno a leggere il blog, ad informarsi, a partecipare alla politica non si potrà parlare davvero secondo me di crescita del MoVimento.
Paolo Selmi
Professore buongiorno!
I fatti superano l’immaginazione: Forza Italia l’hanno appena comprata i cinesi! Ne daranno presto il lieto annuncio Silvio, Piersilvio e Sal Galatioto. Con questa mossa contano di prendere i voti di milanisti, interisti, tifosi del Pavia, maoisti (ex e non), “Cina rossa”, padroni di cani chowchow e gatti siamesi, industriali italiani cui la Cosco ha promesso uno sconto del 10% sul nolo dei container da Shanghai e altre facilitazioni con la nascenda Forza Italia Card. Prevista impennata sui tesseramenti della stagione 2016/2017 in virtù di altrettante facilitazioni per acquisti online su Alibaba, sempre presentando la magica carta. Il nuovo inno sarà “Kong-fu fighting” di Carl Douglas, cercando di intercettare così ulteriori voti (revival anni settanta-ottanta) e dando comunque quell’immagine di egemonia “soft power” gradita a Pechino e che va tanto di moda oggi. Del resto, anche Tolkien lo aveva profetizzato: ” Look to my coming at first light on the fifth day; at dawn, look to the East.”
Scherzi a parte, spero di non aver dato nessun involontario consiglio a qualche think tank della destra che legge questo blog… va bene “che cento fiori sboccino”, ma fino a un certo punto!
Un caro saluto
Paolo Selmi
Herr Lampe
È un’idea geniale!!! Deve metterci il brevetto, altrimenti poi si prendono il merito e la gloria. 😉
Paolo Selmi
Son passato oggi all’Istituto Confucio ma mi han detto che sono arrivato troppo tardi… scherzi a parte, spero davvero che resti una buttata paradossale. Pensavo tra me e me, pensa un sommergibile atomico cinese nel porto di La Spezia che deve dare la precedenza o chiederla a quelli a stelle e strisce… c’eravamo prima noi! Si, ma noi ci siamo comperati porto, gru, camalli e capannoni fino al casello dell’autostrada! Hard power vs soft power, faremmo la fine dei vasi di coccio contro vasi di ferro!
benito
della destra capeggiata da Berlusconi, Indro Montanelli disse:
” Io sono sempre stato di destra, ma a questa destra non mi associo perche’ questa e’ una destra col manganello. L’Italia ha dimostrato di non sapere andare a destra senza il manganello. ” E aggiunse anche: ” non temo il castigo da parte di Berlusconi, bensi’ i premi che distribuira’ per corrompere”. Nel momento in cui l’ UE lo ha destituito in favore di Monti, e’ cominciata la sua discesa perche’ non aveva piu’ premi da elargire ai suoi squallidi adulatori, tanto ambiziosi e arrivisti quanto nulli intellettualmente e politicamente. In definitiva e’ stato lui stesso la causa del suo tramonto molto piu’ che l’opposizione (sinistra radicale compresa) o certi magistrati.
Tenerone Dolcissimo
Io non farei i salti di gioia al pensiero che la UE possa destituire il PdC italiano, regolarmente eletto, anche se pensassi che tale PdC è satana in persona.
Aldo S. Giannuli
regolarmente eletto Renzi? Da chi?
benito
appunto, ma il fatto che cio’ che sia venuto dopo Berlusconi (penso a Monti e Renzi) sia stato cosa persino peggiore e’ un altro discorso, ed e’ per questo che dico che forse le cose in Italia andranno meglio quando la vedova di Renzi andra’ al funerale di Berlusconi. In quanto a Monti e Fornero non sembrano avere un futuro politico ma quando passeranno a miglior vita stappero’ una bottiglia di spumante.
Tenerone Dolcissimo
Mi riferivo a Berlusconi
Riccardo M
Il nodo è il referendum di ottobre. Se Renzi lo vince, la destra “moderata” ex F.I. confluirà tutta nel PD, che diventerà ufficialmente il centro destra (ufficiosamente lo è già).
Se non lo vince ci sarà un periodo di caos, ma non cadrà nessun governo fino alla ridefinizione degli equilibri.
Aldo S. Giannuli
non credo che siano queste le dinamiche ma ne riparliamo dopo i ballottaggi
Tenerone Dolcissimo
Chiamiamola con il suo vero nome: non “destra moderata” ma “destra socialisteggiante o tesa al sociale”. La destra liberale, che tutto è fuorchè moderata, se becca chi ha messo il canone in bolletta lo squarta dopo aveerlo appe per le palle al lampadario