Prima Friedman, ora Geithner: perché?
Cappuccino, brioche e intelligence n° 46
E’ possibile che il siluro arrivato a Napolitano a novembre, con il libro di Alain Friedman, sia indipendente da questa uscita di Timothy Geithner, che rilancia la tesi del complotto internazionale ai danni del Berluska, ma qualche sospetto viene e, comunque, anche se è plausibile che Friedman non potesse prevedere questa uscita attuale di Geithner, è molto poco probabile che questi non sapesse del precedente. Ed allora: perché e perché proprio ora? E in pieno finale di campagna elettorale?
Per di più, Geithner usa un’espressione piuttosto pensante quando dice di aver sconsigliato ad Obama di aderire all’invito degli esponenti Ue: “Non possiamo macchiarci le mani del sangue di questo uomo”. Certo potrebbe trattarsi di linguaggio figurato, ma, anche qui sorge il dubbio che si volesse dir di più. E va da sé che Geithner avrà sicuramente consultato prima il Presidente –o chi per lui- dovendolo tirare in ballo; d’altra parte, se così non fosse stato, avremmo già dovuto leggere un comunicato della Casa Bianca che definisce queste come “posizioni e ricordi personali che il Presidente non conferma” ecc ecc. E invece…
Dunque, il Capo dell’Amministrazione in carica ha deciso di lasciar fare. Il primo effetto di questa uscita è oggettivamente un assist a Berlusconi, presentato come la vittima di un complotto della cattiva Ue, rafforzando e raddoppiando l’uscita di Friedman. Per di più le reazioni sono smentite che non smentiscono un accidenti, anzi mi ricordano la frase della signorina richiesta di certe prestazioni che replicava “Prima di tutto queste cose io non le faccio, poi l’erba è bagnata e 50 euro sono pochi”. Imbarazzante!
E il Cavaliere, giustamente dal suo punto di vista, cerca di cavalcare la cosa come può, visto che i servizi sociali fanno presto a diventare arresti domiciliari e non è prudente prendersela con il Colle.
Ma tutto questo avrà un effetto elettorale, frenando la caduta di Fi? E perché a Geithner preme tanto aiutare il periclitante Cavaliere?
Qualche effetto elettorale è possibile che ci sia, spingendo un po’ di berlusconiani tiepidi, indecisi fra la spiaggia e le urne, a scegliere le seconde. Ma di quanti potrebbe trattarsi? Certo, anche uno 0,4%, per uno che sta affondando e deve resistere voto per voto, è un aiuto, anche se non risolutivo. Ma sapete che ci sono di quei regali dei quali si dice “basta il pensiero”. E qui il dubbio è che l’omaggio non sia tanto al capo di Fi, quanto all’amico, sodale, confidente e diremmo quasi socio di Putin. Siamo in tempi di rapporti difficili fra Casa Bianca e Cremlino e, forse, serve un buon mediatore. O forse si vuole invitare a star fermo e restare neutrale ad un possibile capo della lobby filo russa.
Peraltro, questo potrebbe essere un missile a più testate: un sorriso al vecchio amico Silvio, ma anche un pizzicotto a quegli antipatici della Ue, che non stanno facendo quello che dovrebbero contro i cattivi russi che invadono l’infelice Ucraina… Immaginate se venisse fuori altro, che si dimostrasse l’ingerenza della Ue negli affari di governi di un paese membro. E magari ancora di più.. Sarebbe una circostanza davvero noiosa, vi pare?
Certo nella testa degli americani oggi c’è più Kiev che Roma. Però, se dovesse esserci anche qualche effetto romano la cosa non guasterebbe: sbaglieremmo ma il giullare fiorentino non è nelle grazie dei padroni di casa e se gli si può guastare la festa non è cosa che possa dispiacere. Ed anche Grillo, abbiamo il sospetto che, sulla riva occidentale dell’Atlantico, sia visto peggio di un anno fa. Tutto sommato, anche se il Cavaliere ha avuto le sue infedeltà, fornicando con l’autocrate russo e con il pirata berbero buonanima, è pur sempre un vecchio amico su cui si può contare.
Infine, visto che ci siamo, la cosa può tornare utile anche a liberare la sedia del Quirinale. Certo, Re Giorgio è un vecchio amico sempre leale, però, da qualche tempo, inizia ad essere troppo contestato e non è più funzionale come un tempo. Forse è il momento di cambiarlo con un più giovane ed efficiente amico degli Usa…
Aldo Giannuli
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marcot
Questo è un tentativo di fare in modo che FI non sparisca, di convincere gli elettori di FI ad andare a votare. Se FI sparisse, la gara politica in Italia si ridurrebbe a PD vs M5S, e oltreatlantico non si potrebbero permettere di rischiare che un movimento pacifista ed euroscettico vinca le elezioni in Italia.
andrea
aspettavo questo suo articolo.
Immaginavo che anche per lei la questione fosse quella ucraina,quel che ho pensato,è che potesse essere un tentativo di minacciare stati europei come francia e germania con dossier molto scottanti,in un momento di forte vulnerabilità,per fortificare il fronte atlantico contro le iniziative russe.Oppure l’america cerca di dare assist per riportare l’europa alla situazione pre euro,così da dare una spinta economica nell’imediato e per disinnescare un potenziale competitor politico come l’europa unita.Ma detto questo,debbo anche dire che l’america sa per certo che un europa pre euro potrebbe con più facilità cedere alle avance russe,ed iniziare un concreto percorso verso l’eurasia.
infine se la questione del complotto contro berlusocni era far obbligare l’italia ad accettare il fondo monetario internazionale,be dopo 3 governi direi che o l’italia ha un apparato di sicurezza inscalfibile,oppure nessuno ha messo in atto vere e propri e manovre atte a farlo cadere,ma semplicemente si è logorato da se, anche in virtù di un discredito internazionale.Io comunque penso che il discredito di berlusconi su scala internazionale sia iniziato,quando mise in discussione pubblicamente la nato,giudicandola ormai vecchia e che vedeva necessarie nuove tipologie di alleanze militari,e sdoganando putin su scala internazionale,a differenza degli altri partner europei,che nonostante il filing con la russia,evitano di sostenere putin così apertamente.
Tenerone Dolcissimo
Due dubbi.
1) Possibile che SB sia tanto potente da influenzare Putin? Caspisco la confidenza fra i due, ma in politica ci vuole altro.
2) Mi sembra -dico sembra e mi corrighi se sbaglio- che in Ucraina UE e USA attuino la stessa politica. CHe senso avrebbe sgambettare il proprio alleato?
aldogiannuli
Tenerone dolcissimo@ non ho detto che si trattad i influenza e non ho usato a caso le parole come socio
SantiNumi
Ricordando cosa ha sritto Bini Smaghi su Berlusconi ed euro, la mossa prima di Friedman, proverei a proporre:
gli USA sono i più grandi debitori del mondo, la Germania è una dei più grandi creditori e non molla l’euro per le sue spinte eccessivamente imperialiste, l’euro sta mandando in deflazione tutto il pianeta, ai grandi debitori NON piace la deflazione.
Uno stallo da guerra fredda costringerebbe di nuovo le élite a lisciarsi di nuovo i propri sudditi e moderare il processo di globalizzazione imperialista.
Si prevede un nuovo bombardamento di Colonia.
ilBuonPeppe
Non penso che la cosa sia mirata più di tanto a favore del Berlusca in quanto tale: mi pare più un effetto collaterale.
C’è Kiev, c’è il Quirinale e c’è l’Europa. Su quest’ultimo in particolare c’è chi sostiene (secondo me a ragione) che gli USA si sono stancati della crisi, e vogliono che l’Europa cominci a sostenere seriamente la domanda combattendo la deflazione.
Gli scenari sono molteplici, di sicuro la cosa non è casuale.
paco_lum
Non ti sembra più motivata dalle preoccupazioni degli gli americani per le rigiddità tedesche in campo eonomico? Se Merkel non molla nulla sull’austerity gli USA rischiano di pagare in termini di disoccupazione il rallentamento mondiale e Obama perderebbe ulteriormente popolarità. Segnalo questo post di Bagnai:
http://goofynomics.blogspot.it/2014/05/qed-34-il-qed-qed.html
giandavide
hand werner sinn, presidente dell’ifo (l’istat tedeco) aveva detto la stessa cosa a novembre
http://www.huffingtonpost.it/2013/11/22/silvio-berlusconi-volevo-uscire-euro-sinn_n_4322353.html
oltre a sinn, che è peraltro un falco delle politiche di austerità andrebbe citato anche smaghi, che ha detto cose simili (ma in quel caso i rapporti di vicinanza sono più evidenti).
anche in questi casi si tratta di affermazioni che per un no eurorpossono risultare positive epossono tendere a riablitare la figura di berlusconi. sono quindi poco propenso a trovare una spiegazione totalmente atlantista. va anche detto che greither è stato recentemente trombato (secondo il suo dio doveva prendere il posto di bernake) e quindi non credo che i rapporti con obama siano rose e fiori, e non credo nemmeno che i neoliberisti debbano chiedere il permesso al presidente prima di mettere bocca, sennò gli usa sarebbero rimasti keynesiani…
io penso che la posta in gioco non sia tanto l’italia ma l’europa, e il fine esplicito di questi soggetti è quello di un rafforzamento del fronte elettorale no euro. la cosa infatti porterebbe nel parlamento europeo la paralisi necessaria per lasciare gioco libero a consiglio e commissione, e quindi in particolare alla germania, che ha dimostrato di sapere fare pesare la sua forza nelle relazioni bilaterali. mentre wall street avrebbe tutto da guadagnarci da un’ondata speculativa in europa, non tanto sul piano dei mercati (dato che ora la crisi di liquidità sta modendo anche fuori europa), quanto in quello delle acquisizioni di beni svalutati.
una situazione così paralizzata in italia rende più forti i soggetti esteri che vogliono speculare su di noi: è naturale che gli attori più legati ai circuiti della speculazione internazionale vogliano prolungare il più possibile la situazione dando un pò di forza complottista a quel movimento no euro che da solo tenderebbe di suo ad affievolirsi data la totale mancanza di risultati.
Tenerone Dolcissimo
“Ed anche Grillo, abbiamo il sospetto che, sulla riva occidentale dell’Atlantico, sia visto peggio di un anno fa”
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Questo è un aspetto da approfondire. Come vedono gli USA la crescita di Grillo. Alcuni parlano di rapporti ottimi e di un Casaleggio tramite con l’altra sponda.
Andrea T
Prof.,
Francamente non ho capito quella del “giullare fiorentino” che “non è nelle grazie dei padroni”?
A me sembra il contrario.
E se invece questo siluro, oltre che ammiccare direttamente al socio di Putin, servisse anche ad assestare un avvertimento di stampo mafioso a Merkel e Buba – per indurli ad ammorbidirsi nel post elezioni e concedere politiche più inflattive di allegerimento dei debitori come l’Italia (e gli USA) e di riassorbimento della disoccupazione in paesi, come l’Italia, a serio rischio di rottura del sistema politico – e, al contrario, aumentare il peso di Renzi in seno al consesso europeo nel post elezioni ?
A ben vedere è Grillo a non essere molto gradito all’amministrazione americana, che sa che la “depressione” degli elettori berlusconiani favorirebbe soprattutto Il M5S (sia che si manifesti come astensione che proprio come voto nei confronti del M5S)
aldogiannuli
andrea T: certo che questo è un avvertimento anche ai tedeschi, quanto al giullare fiorentino osservi megli una seie di episodi. Tenga predsente che il vero uomo a stelle e strisce era Enrico Letta
Gerardo
Mi scusi professore, non ho ben capito la risposta a tenerone dolcissimo. Anche io ho più di una volta letto che “in teoria” Grillo sarebbe tutt’altro che inviso alla governance americana proprio per il suo effetto destabilizzante all’interno dell’Ue, insomma, un distruttore degli equilibri politici che indebolirebbe la cara e vecchia Europa e tenendola come sempre subordinata agli USA. C’è qualcosa di vero in questa teoria?
aldogiannuli
gerardo@ gli usa vogliono un’Europa debole per imporre le loro consizioni e qunduq etuu quello che “destabilizza” va bene, però Groillo sta crescendo troppo così cvome l’omndata euroscettica in genere. Poi un ballottaggio Grillo Pd è vista come il fumo negli occhi. A quel pounto, dipendesse da loro, ripescherebbero il berluska
Matteo
Professore, perchè non dovrebbe essere stata applicata l’aurea regola della triangolazione anche in questo caso?
aldogiannuli
Matteo@ infatti….
paolo
Ma come sono prevedibili e abitudinari gli americani….sarà per questo che i più bravi giocatori di scacchi sono russi???
leopoldo
per me gli USA c’è l’hanno con UE in questo caso silvio vive di luce riflessa e a quanto sembra dovra abituarsi dai video sui bagni di folla nel web. Poi una botterella a destra una a sinistra la danno volentieri. Quello che stupisce e come i media gli piace ricamarci sopra dei geni.
Andrea T
@aldogiannuli:
Letta era sicuramente un uomo Usa. Ma l’impressione è che se ne siano voluti sbarazzare, cambiandolo con un cavallo fresco, perchè il pericolo diun tracollo totale alle elezioni europee li ha indotti a scegliere “il giullare”, comunicativamente più efficace per tenere gli argini.
Se no come si spiegherebbe la coltellata alle spalle di Letta (e Napolitano, il vero dominus del governo Letta) data da Friedman?
davidem
Professore, sono d’accordo con lei che i pensieri della casa bianca siano più rivolti a kiev in questo momento che a Roma, però non vedo la sostanza né l’efficacia di tali rivelazioni contro i funzionari UE.
Innanzitutto un complotto è tale se non tutti ne sono a conoscenza e anche le pietre sapevano all’epoca che berlusconi non era più gradito a francia e germania (e questo non è affatto necessariamente un merito o un complimento a lui). Possiamo allora chiederci se Geithner abbia solo raccontato di nuovo una storiella nota o se avesse degli obiettivi e per conto di chi. Già, per conto di chi? E’ la casa bianca il “padrone” di Geithner o piuttosto Wall Street? Io direi la seconda, non solo per la sua vicinanza a Goldman Sachs ( en passant Bildeberg), ma proprio perché io l’ho sempre visto come il mastino dei banchieri che sorvegliavano che obama non li costringesse a pagare la crisi da loro creata. Questo è stato il primo e più grande fallimento della sua amministrazione, tra l’altro, secondo me. Allora dovremmo chiederci se e perché Goldman Sachs guardi con rimpianto al “loro” governo Monti o addirittura a B.
Sarà perché Renzi flirta in queste ultime settimane con Blackrock, il più grande fondo di investimento privato del mondo, concorrente sulla piazza di goldman? Oppure ha ragione lei e obama si è offeso del taglio dei f35 e ha chiesto ad un quasi-outsider di dare una tirannia di orecchi a Renzi? O tutti e due? Mah…
davidem
… un correttore troppo automatico e rapido ha sostituito nella penultima riga “tiratina” con tirannia, malnata tecnologia arrogante…
DB
Il 99,9 degli elettori del Berlusca non è neppure remotamente venuto a sapere delle dichiarazioni di Geithner. I 4 gatti consapevoli lo avrebbero votato comunque. Per me, è il classico parla a nuora perché suocera intenda.
Qual è il risultato elettorale di questa informazione? Sputtanati gli europei agli occhi dell’elettore di sinistra antiberlusconiano, e quindi eventuali voti a Grillo. Che, da quel che so, non è malvisto dagli Usa: e non per chissá quali oscure manovre di Casaleggio, ma semplicemente perché il livello di corruzione sta rendendo il Paese totalmente inaffidabile su tutto. Meglio un alleato difficile di uno inaffidabile.
Poi se sotto ci sono altre oscure trame, quelle puó ipotizzarle forse Giannuli… 😀
cittadino italiano
per sviare l attezione degli italiani,dai veri problemi quali: peggioramento della qualita della vita, ad opera del servo imbecille utile ai poteri forti,locali e non,che passera negativamente, alla storia, come ladro egoista di parte,ed affossatore della ns nazione,come lucratore sui finanziamenti,ai partiti,ai giornali,ai sindacati,alla chiesa,ai patronati etc.etc!
Roberto Buffagni
A Napolitano, per fargli sentire la voce del padrone ed eventualmente preparare la sostituzione; alla culona, un pesante “de te fabula narratur”: “se non mi consegni la merce Ucraina….”