Francia: e l’Isis votò per Marine Le Pen…
Puntuale come le scadenze del fisco è arrivato l’attentato parigino alla vigilia del voto ed è difficile pensare ad una coincidenza accidentale. Tutto lascia intuire la volontà degli Jihadisti di “pesare” nelle urne di domenica, in primo luogo scoraggiando l’affluenza ai seggi in una scadenza così rilevante, coltivando quel senso di insicurezza permanente che ormai alberga i francesi, ed in secondo luogo favorendo qualche candidato contro gli altri. E non ci vuole molto a capire chi può avvantaggiarsi psicologicamente da questo attentato: Marine Le Pen.
Per la verità, qualche vantaggio può venire anche al rimontante Fillon, ma credo meno: l’indeciso che vota Fillon per una cosa del genere, potrebbe farlo sulla base di un ragionamento per cui la Le Pen è più decisa sul tema, ma Fillon ha proposte più credibili su altro, oppure che La Le Pen ha meno probabilità di spuntarla su Macron, per cui la logica del “voto utile”, porta a preferirgli il gollista. Ragionamenti elaborati e di sponda, come si vede, non facili a prevalere sull’elettorato di massa.
Comunque, non è probabile che Fillon sia in vetta ai desideri della Jihad. Mentre la Le Pen si, perché gli islamisti radicali vogliono lo scontro con l’Occidente, vogliono, appunto la Jihad, la guerra santa e, per di più la “fitna” (il caos) nell’Occidente. Una presidenza Le Pen entrerebbe direttamente in conflitto con il mondo delle banlieu molto più di quel che non abbia fatto Hollande e questo è quello che gli islamisti desiderano più di ogni altra cosa. E’ il meccanismo classico della “convergenza dei falchi” che abbiamo visto moltissime altre volte. “C’è molta logica in questa follia” direbbe qualcuno dalle parti di Strafford upon Avon.
Gli Jihadisti ci hanno capiti e sanno dove vogliono arrivare. Vice versa, gli occidentali non capiscono affatto la logica politica dei loro avversari e si muovono a tentoni facendo danni.
Sconcerta, l’inadeguatezza della risposta occidentale alla Jihad, sia sul piano politico generale, sia su quello strettamente politico-militare.
Sul piano politico generale non si capisce che la posta in gioco è il consenso delle masse arabo-islamiche tanto in medio oriente quanto nelle nostre periferie ed è certo che si affronta il problema con guerre di invasione, affondando i barconi con i profughi, stipando quelli che arrivano come bestie in centri come quello del Cara di Mineo, trattando i cittadini francesi di religione islamica come sotto uomini ammassati in orrende banlieu poi è difficile raccogliere il loro consenso; vi pare?
Lo so che le periferie urbane islamiche sono ostili all’occidente anche in Belgio dove le condizioni di accoglienza sono molto più decenti, ma qui si riflettono le condizioni generali dello scontro, per cui non basta qualche isola di accoglienza per superare il problema. Ma qui il discorso porta ad affrontare l’ordine perduto del Medio Oriente (a cominciare dalla ferita purulenta della questione palestinese) di cui abbiamo detto più volte e diremo ancora.
Sul piano del contrasto militare e di intelligence la situazione è ancora più sconcertante: al solito, la polizia francese ha annunciato che l’attentatore gli era noto come jihadista. Benissimo, bravi! Ma se poi questo non serve a prevenire gli attentati, a che serve saperlo? Dalla strage di Charlie, di due anni fa, i servizi di intelligence francesi hanno incartato una impressionante serie di insuccessi: Bataclan, Nizza eccetera eccetera. Capisco che se uno vuol fare un attentato (e qui ne abbiamo decisamente troppi che hanno di queste intenzioni) è molto difficile impedirglielo se può colpire indifferentemente un qualsiasi obiettivo come i passanti per strada. E infatti ho sempre considerato una scemenza impotente quella di predisporre giganteschi apparati di protezione di tutti gli obiettivi sensibili: non serve, perché siccome è impossibile proteggere tutti gli obiettivi possibili, poi il terrorista colpirà l’obiettivo che gli lasci sguarnito. Ma il problema non va impostato in termini difensivi (se non per la parte indispensabile) ma offensivi.
Noi non usciremo da questa situazione se non daremo una sonora legnata agli jihadisti. Certo: questo non basta, la partita si risolve sul piano politico, ma anche la dimensione militare dello scontro pesa sulla partita politica e questi la legnata se la bevono beccare. Tradotto: bisogna individuare e distruggere le reti clandestine degli islamisti in Occidente, occorre “bonificare” l’ambiente, nel rispetto delle norme costituzionali, ma senza risparmiare colpi con la durezza e, se occorre, la ferocia necessaria. Ma, per farlo, occorre avere una mappatura adeguata dell’ambiente da bonificare e, noi, a che punto siamo con la conoscenza del mondo avversario? A volte si ha l’impressione che gli jihadisti hanno più infiltrati nelle nostre polizie di quanti esse ne abbiano fra di loro.
Chiunque sia il prossimo presidente francese avrà un compito preliminare: rivoltare la sua intelligence come un calzino, sbattere fuori a pedate nel sedere la maggior parte dei suoi dirigente e trovare gente di cervello al loro posto.
Aldo Giannuli
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ilBuonPeppe
Che strano… L’attentato di San Pietroburgo favoriva Putin, quello di Parigi favorisce Le Pen.
La strategia della tensione, di cui abbiamo una certa esperienza, ha sempre favorito i detentori del potere. Poi non sempre le cose funzionano come ci si aspetta, ma mi pare velleitario individuare un disegno come quello che descrivi.
Tanto più che se il prossimo presidente dovrà prendere a “legnate” intere fette di popolazione francese e “rivoltare come un calzino” i servivi segreti, non penso che possa farlo chi è oggi connivente con queste strutture.
M
Caro Beppe,
il Prof ha giustamente sempre interesse a provocarci per fare dire a noi quello che lui non può dire: “Comunque, non è probabile che Fillon sia in vetta ai desideri della Jihad. Mentre la Le Pen sì, perché gli islamisti radicali vogliono lo scontro con l’Occidente, vogliono, appunto la Jihad, la guerra santa e, per di più la “fitna” (il caos) nell’Occidente. Una presidenza Le Pen entrerebbe direttamente in conflitto con il mondo delle banlieu”.
Il quadro provocatoriamente descritto dal Prof è peraltro possibile, ma come reazione dei lor signori del dollaro (e quindi dell’euro) ad una eventuale vittoria di Marine, la quale, se avrà l’astuzia necessaria, prima di intervenire nelle banlieu con programmi di riqualificazione e riavviamento al lavoro, metterà sotto processo metà dei dirigenti ed alti ufficiali dei servizi francesi per il loro macroscopicamente assurdo comportamento tenuto durante e dopo ciascuno dei tre maggiori eventi terroristici (essendo conniventi con i veri mandanti, i servizi USA e, in ossequio, quelli israeliani). Ecco perché il criptico Prof scrive: ” … il problema non va impostato in termini difensivi (se non per la parte indispensabile) ma offensivi… A volte si ha l’impressione che gli jihadisti hanno più infiltrati nelle nostre polizie di quanti esse ne abbiano fra di loro. Chiunque sia il prossimo presidente francese avrà un compito preliminare: rivoltare la sua intelligence come un calzino”.
I lor signori del dollaro ovviamente hanno preparato innanzitutto la loro pedina vincente nuova di zecca: il tal Macron (il renzino francese), ex dirigente Rothshild, imbottito di quattrini (e perfino banche dati) per poter mietere dal nulla e nel giro di soli 5 mesi (telefonicamente) voti a palate, anche da quei soliti cattolici, coglioni o fetenti, che quando c’è da dare una mano ai signori d’oltremare (ebrei, protestanti e, soprattutto, satanisti), sono sempre in prima fila, anche oltralpe (sarebbero i cattolici di François Bayrou). Se Macron non dovesse vincere neanche con i brogli, allora scatterebbe il piano B dei lor signori, per mandare a gambe per aria il nuovo governo Le Pen: non tollererebbero affatto una Francia insubordinata, anche perché gli altri vassalli si potrebbero fare altrettante illusioni.
Valerio
Strano, perché, quando i russi ci hanno provato, in Siria, abbiamo ascoltato a reti unificate i lai dei pornalisti, che si lamentavano del tiro a segno sugli ospedali pediatrici (erano divenuti più numerosi delle isole greche e dei pescatori greci di Bisio).
Alberto Capece
Non sono per nulla d’accordo con questa analisi: il clima di paura e di incertezza avvantaggia sempre lo status quo e i candidati per così dire istituzionali. In questo senso il vero danneggiato, diciamo dall’Isis per carità de la patrie, è proprio Melenchon che può aspettarsi un ripensamento dell’elettorato strappato ai socialisti.
andrea z.
“Niente testimonia meglio la crisi dell’oligarchia euro-atlantica che l’incessante stillicidio di attentati che continua ad insanguinare l’Occidente: attacchi terroristici, più o meno eclatanti, più o meno letali, si sono moltiplicati a partire dal 2015 sino ad occupare le prime pagine dei giornali con cadenza settimanale o, al massimo, mensile. Ogni attentato rimane in primo piano per due o tre giorni, quindi scivola velocemente nel dimenticatoio: permane il senso di inquietudine, ma né la magistratura, né la politica, né i media, hanno interesse a scavare a fondo, ponendosi interrogativi sulle falle negli apparati di sicurezza che permettono a terroristi, tutti puntualmente noti alle forze dell’ordine, di agire indisturbati. Scavando, infatti, scoprirebbero che le falle sono in realtà connivenze e che i terroristi, tutti puntualmente uccisi nel corso dell’operazione, siano in realtà semplici pedine, manovrate, più o meno consapevolmente, dai servizi segreti: nessun ministro dell’Interno si è mai dimesso, nessuna testa è mai caduta dentro la polizia od i servizi, perché sono tutti custodi dello stesso segreto. Non è l’ISIS ad architettare le stragi, ma le varie CIA, MI6, DGSE, Mossad, etc. etc.”
http://federicodezzani.altervista.org/un-crescendo-di-tensione-fino-al-ballottaggio-ed-oltre/
Allora ditelo
Se ai terroristi si può imputare l’intenzione di condizionare le elezioni non mancano certo altre ipotesi.
Chissà se tra i “simpatizzanti” dei jihadisti ci siano immorali speculatori in borsa come nell’ipotesi del movente dell’attentato di Dortmund.
PS: Ma non è che la Le Pen possa essere stata considerata influente nelle intenzioni terroristiche _ipotizzate_ che non siamo in grado di verificare? Che i francesi possano “credere” che la candidata possa mai fornire risposte efficaci al fenomeno terroristico in crescita è altro conto.
In ogni caso i risultati delle classi dirigenti mondiali precedentemente scelte sono sotto gli occhi di tutti.
Gaz
Ehhh ehhh ! La Franz est la Franz.
Lu Louvre, u batmusc, Picassò, u Bouburg,
la stupidance de l’intelligenz.
Messiè le semipresident Holland.
Ehhh, la Franz est la Franz !!
nnnn
Provo a stimolare una riflessione/provocazione: non è che per caso “l’impressionante serie di insuccessi” dell’intelligence francese non sia in realtà, come dire, VOLUTA perché la contrapposizione oriente – occidente fa comodo ad entrambe le parti? Grazie per eventuali commenti.
foriato
Perché ci sia contrapposizione occorre che entrambe le parti siano antagoniste l’una dell’altra. Primo dilemma: dove finisce occidente e incomincia oriente, nei monti Urali o al di qua? E Turchia dove la mettiamo: oriente, occidente o Nato solamente?
PS: Professore Giannuli, è un piacere sapere che è guarito dalla recente indisposizione. Cari saluti.
Aldo S. Giannuli
grazie stiamo in piedi
Carlo Bontardelli
Dalle mie analisi sono sicuro che vincerà Le Pen.
Una rIsposta in nuce a ciò che avviene e succederà potrebbe essere individuata nella Guerra. d’Algeria 1954/62.
L’Intelligence europea con le sue clientele è un ricettacolo di raccomandati dell’esercito e del sottobosco politico. Non si può certamente pretendere che escano dei cervelli da una situazione simile, eventualmente solo prebende.
Il caso francese e quello italiano sono poi una chiara dimostrazione di incompetenza, nel caso nostrano anche di assoggettamento. È sufficiente ricordare tutto ciò che avvenne, a cominciare da Piazza Fontana, transitando per Peteano e poi operare alcuni raffronti tra l’affare Moro e il sequestro Dozier per capire.
L’attuale classe dirigente non ha i numeri per affrontare la questione araba e Thomas Lawrence è deceduto in un incidente stradale.
Gaz
Ora che l’ispettore Clouseau, uomo di polso e risoluto nell’affrontare di petto i problemi come mai visti, se ne va, come faranno i galletti ?
C’è il problema della stupid dance dei servizi segreti.
Potrebbero interfacciarsi con i servizi sociali … ovvero mandare i servizi segreti nei servizi sociali e i servizi sociali nei servizi segreti.
Al più, possono richiamare dalla pensione James, James Vaga Bond, al quale dare licenza di caccia, pesca … e giacchè ci troviamo pure edilizia per costruirsi una clinica della quarta- quinta età.
Ne verrebbe fuori l’enesimo film polpettone della serie 007
andrea z.
Subito dopo l’attentato di Parigi è partito il coro perfettamente coordinato dei politici e dei media mainstream francesi all’insegna del “più Europa per tutti”.
Per questi signori era assolutamente necessario accelerare il processo di consegna a Bruxelles di tutti i restanti poteri nazionali per sconfiggere il terrorismo.
In questo modo hanno evidenziato lo scopo dell’attentato organizzato dai soliti servizi filoatlantici e realizzato dagli altrettanto soliti “terroristi musulmani”: spingere l’elettorato francese a votare per i candidati europeisti.
Paolo
per me è una vittoria sia che vinca Le Pen che Melenchon ……è una cocente sconfitta se vincono glia “altri” .
Preferisco Le Pen a Melenchon…..però mi sta bene anche Melenchon .
I pericoli di entrambi:
—–che Le Pen si metta sugli attenti dinanzi a certi “poteri” (vedasi il Trump ) o che rispolveri certe ricette “di destra ” radicale di cui non se ne ha proprio bisogno.
— – che Melenchon tradisca come Tsipras (un traditore della peggior specie: da voltastomaco )
in funzione dell’abbattimento del sistema di potere UE/euro…preferisco Le Pen …ma comunque vanno bene tutti e due ..in funzione “contro”.
andrea z.
Dopo aver chiuso al centro l’avanzata della Le Pen con il lancio del candidato rothschildiano Macron, i poteri forti euroatlantici hanno chiuso anche a sinistra la candidata del Front National, tirando fuori all’ultimo momento Melenchon, massone di antica data e presentandolo come politico anti establishment.
I circoli finanziari filoeuropeisti non hanno lasciato nulla al caso per rendere la vita difficile alla buona Marine.
Chapeau.
Aldo S. Giannuli
non dica sciocchezze, il massone era il padre di Melenchon che non è stato tirato fuori all’ultimo momento ma era in campo dal 2008
andrea z.
Diversi articoli che ho letto su giornali e riviste francesi danno per certa l’appartenenza di Melenchon alla massoneria e precisamente alla Loggia Roger Leray come il padre e il nonno; ad es:
Le Grand Orient de France (GODF) pleure la mort d’un de ses membres. Bernard MARIS, 68 ans, économiste, écrivain et journaliste à Charlie Hebdo, a été assassiné le 7 janvier 2015. Il était depuis 2008 membre de la Loge Roger Leray, avec Jean-Luc Mélenchon (Parti de gauche), Bernard Pignerol (conseiller d’Etat, PS) et Jean-Paul Escande (professeur de médecine, polémiste, vulgarisateur).
http://blogs.lexpress.fr/lumiere-franc-macon/2015/01/08/charlie-le-godf-en-deuil-de-bernard-maris/
andrea z.
Un altro articolo sull’argomento:
Jean-Luc Mélenchon, candidat du Front de gauche à la présidentielle, confirme son appartenance à la franc-maçonnerie dans une biographie à paraître jeudi.
Dans «Mélenchon le plébéien»*, des journalistes Lilian Alemagna (Libération) et Stéphane Alliès (Mediapart), Jean-Luc Mélenchon parle pour la première fois de son appartenance au Grand Orient de France.
«J’y suis entré en 1983», affirme-t-il, après «le tournant de la rigueur» qui l’a mis «K.O. debout».
http://www.leparisien.fr/election-presidentielle-2012/candidats/melenchon-franc-macon-l-interesse-confirme-17-01-2012-1816070.php
Aldo S. Giannuli
è una patacca internettiana
Lorenzo
Le analisi di Giannuli non sono mai avalutative. Ora il problema dell’invasione extracomunitaria è che gl’invasori non vengono trattati abbastanza bene.
Le orde extracomunitarie sono state importate dal capitalismo per falcidiare stipendi e diritti. Se non andassero a formare un sottoproletariato il padronato non avrebbe avuto interesse a farli entrare. Del resto, il fatto che gli arabi si organizzino in comunità chiuse segnala – a loro merito – che non si sono ancora liquefatti in una plebe consumistizzata in stile occidentale.
Ancora: fomentare il conflitto e radicalizzare lo scontro, puntando alla guerra civile, è la logica d’ogni rivoluzionario che si rispetti, sotto ogni colore e ogni bandiera. Dalle Brigate Rosse favorevoli al ripristino della pena di morte ai partigiani che organizzavano gli attentati allo scopo di costringere i tedeschi a lanciare rappresaglie sulla popolazione civile (Marzabotto ne è il classico esempio). E’ la prima regola che si impara da qualsiasi manuale di guerriglia, e il fatto che Giannuli voglia impedire questa radicalizzazione dice molto sulle sue scelte di campo.
Infine condivido l’impellente necessità di affrontare il problema immigrazione in maniera prettamente offensiva, nei termini che ho elucidato altrove.
foriato
Per la sua soddisfazione, tutti i candidati sono d’accordo su questo punto: ripristinare il servizio militare obbligatorio.
Paolo
Probabilmente vincerà Macron …capisco la riluttanza di chi è di sinistra (mi stupirei del contrario ) a votare Le Pen in funzione anti sistema. Ma resta di fatto che Macron rappresenta il peggio del peggio. Far vincere Macron vuol dire far vincere il peggio fascismo economico elitario ….la sinistra è condannata a promuovere il peggio del peggio.Con Macron perderà comunque tutta la Francia..e sarà più lenta l’agonia del sistema UE/Euro…e lo sfascio ci sarà comunque .
Forza Le Pen.
Un sistema c’è per reggere “ancora” l’euro senza letteralmente crepare. Questo: i CCF promossi dal M5s
http://bastaconleurocrisi.blogspot.it/2017/04/non-so-come-andranno-le-elezioni.html
di cui evidenzio:
—–>>>il progetto Moneta Fiscale / CCF, quando si arriva al momento di ipotizzare soluzioni praticabili per uscire dai vincoli dell’Eurosistema, è di gran lunga l’alternativa più plausibile: forse l’unica. Questo è vero in Francia così come in Italia.
——>>>In primo luogo, il progetto MF / CCF può essere un ponte verso lo scioglimento dell’euro, ma non necessariamente. Ne risolve infatti le disfunzionalità e sul piano tecnico ha tutte le caratteristiche per essere un nuovo assetto permanente, ed efficiente, dell’Eurozona.
——>>>Inoltre, l’emissione di MF / CCF è il mezzo per rilanciare la domanda interna e incrementare la competitività delle aziende. Senza bisogno di spaccature della moneta unica e di ridenominazioni di crediti e debiti.
——->>>Ma il punto degno di nota è che l’espressione “moneta fiscale” sta diventando ricorrente anche negli organi di informazione “allineati”. E lo diventerà sempre di più: perché il dato di fatto è, e rimane, che l’Eurosistema nella sua struttura attuale non funziona.
——–
——-
Se ove l’Euro produce criticità si adotteranno i CCF…il tutto può essere “sopportabile ” …diversamente continuare strettamente con il “metodo euro” cosi come lo conosciamo…si arriverà all’esasperazione…ed lo spostamento “a destra” è solo rimandato…e sarà molto ma molto più consistente di adesso.
La ricetta Macron porta matematicamente alla disperazione.
Paolo
non escluderei neanche un ipotetica svolta autoritaria dell’UE stessa in futuro: perché la situazione diventerà critica fra qualche anno. Insostenibile continuare con questo trend…e mantenere la “normalità” . l’esplosione ci sarà. Salvo seri ma molto seri correttivi….
Aldo S. Giannuli
macron fa schifo lo so e occorrerà combatterlo giù 1 ora dopo l’elezione, Peraltro personalmente io in Francia non voterei per lui ma mi asterrei
M
E come mai l’economista eterodosso Jacques Sapir ha lasciato Mélenchon, si è tappato il naso e dà ora consigli a Marine?
Aldo S. Giannuli
sai che perdita!?
M
Io ho avuto modo di conoscerlo e non mi sembra proprio uno scalzacane. Lei ha qualche detrazione oggettiva da apportare?
Paolo
Di Sapir non so molto (non so come è impostato in senso economico…quale è il suo percorso , il suo back ground etc ertc ). Qualche volta ho letto qualche suo articolo…
A me però …secondo il mio punto di vista..questa analisi non dispiace affatto …
https://it.wikiquote.org/wiki/Jacques_Sapir
di cui evidenzio :
——>>Da ormai quasi tredici anni osserviamo che l’euro non solo non ha prodotto le convergenze macroeconomiche sperate, ma ha invece accentuato le divergenze.(Paolo: non solo…sta portando passo dopo passo..a certe diffidenze e ostilità non uguali ma simili per certi versi a quelle anni trenta—>> l’UE non solo non sta unendo..ma sta creando “ferite” e divisioni tra i Paesi Europei serie…infatti insisto a dire che il sistema UE/euro con annesso Europeismo ideologico..è la negazione della Vera Europa ..e l’Europa quella vera che ha tanti punti in comune, radici etc etc ..ma anche tante notevoli differenze .. può e deve unirsi ma con altri presupposti …l’architettura UE/euro..non è più riformabile :è da abbattere e sulle ceneri magari ricostruire un altro percorso..con lo sfaldarsi di questo sistema infame ..l’Europa resta , i commerci restano, le interconnessioni restano..)
——->>> L’euro fa aumentare i deficit, tanto interni quanto esteri, e che porta verso un debito sempre più grande dei paesi che sono entrati nell’Unione economica e monetaria.(Paolo: sono aumentati TUTTI i debiti pubblici ..a velocità doppia …proprio con le “ricette” UE…in Italia vedasi tabella da Monti in poi…
http://www.irpef.info/debito.html )
——>>> Oggi, bisogna riunire le forze di sinistra e di destra che hanno capito il pericolo che rappresenta l’euro, unirli non in un solo partito ma all’interno di un’alleanza in grado di sostenere una politica di rottura. (Paolo: al netto della riluttanza di chi si sente “profondamente” di sinistra…e non riesce ad allearsi con una formazione decisamente di destra come FN ..riluttanza che posso capire: infatti io sono perfettamente d’accordo o meglio “capisco” la scelta di astenersi—>> non capisco e non condivido invece chi vota una formazione pro UE/euro in funzione anti Le Pen …)
—–>>>Un ritorno allo Sme implica che ogni paese ritrovi la propria valuta nazionale (Paolo: io andrei oltre lo SME…aveva margini di flessibilità/oscillazione rispetto alla rigidità della moneta unica Euro .. ma ha fallito : era una prova tecnica per la futura moneta unica—->> avrebbe dovuto far riflettere )
—–>>>La responsabilità dei partiti socialisti europei è schiacciante. È prima di tutto diretta: questi partiti si sono arresi senza condizione davanti alle esigenze della finanza e del capitale; hanno imposto delle politiche di austerità inaudite alle popolazioni e sono di conseguenza fortemente responsabili della stagnazione economica che viviamo.(Paolo: non si sono “arresi”: ne son stati complici e promotori—->> ecco perché a mio avviso..non è che abbiano molto diritto alla parola nel senso che non hanno la coscienza pulita per poterlo fare …e non devono gestire il post euro se post euro ci sarà , diversamente è lecito chiedere: dove erano in questi anni?? o meglio una parte si è resa complice e veicolo..e una parte è rimasta silente forse perché spiazzata e priva di forze organizzative e reattive..ha prevalso all’interno della sinistra l’europeismo ideologico (cioè fascismo tecnocratico ) .)
La sinistra “sapeva ” ed è colpevole—->> questa analisi documento fatta da Napolitano al tempo del PCI…è l’autocondanna:
http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/05/19/eurozona-quando-giorgio-napolitano-era-contro-la-moneta-unica/987141/
(era stata fatta un analisi “perfetta” su cio che sarebbe successo: che poi si è puntualmente avverato…tutta la sinistra sapeva ..quell’analisi e quel documento oggi lo firmerebbe qualsiasi economista anti euro ..). Quindi è stata una scelta consapevole e voluta : per il potere.
http://neuro-zona.blogspot.it/2013/03/napolitano-era-contrario-questo-euro.html
evidenzio:
—->>>La resistenza tedesca a dare garanzie economiche per il riequilibrio interno della Comunità imporrà una linea di rigore a senso unico e di tagli ai salari: servono garanzie per l’economia altrimenti sarà un grave problema”. (lo dicevano loroooo…venti anni prima!!!! e avevano ragione…)
Paolo: in questi ultimi dieci anni…la sinistra ha combattuto e denigrato tutti quegli economisti che hanno fatto le medesime analisi.
oggi a mio parere..in questa contingenza..gli schiaramenti sono due: chi è pro UE/euro da una parte e chi è antiUE/euro da un altra—->>> i primi sono i fascisti e i secondi i liberatori (a prescindere dal colore politico all’interno dello schieramento ).
——>>>Per me la Francia è un paese d’Europa meridionale. Lo è se si guardano tanto le caratteristiche strutturali quanto congiunturali dell’economia e si paragonano ad esempio a quelle dell’economia italiana. La Francia è anche culturalmente assai più vicina all’Europa del sud che del nord. Per questa ragione è anche più esposta alle conseguenze congiunte delle politiche d’austerità portate avanti in Italia ed in Spagna. Finché questi tre paesi rimarranno nella zona euro saranno condannati a una concorrenza feroce tra di loro. Al contrario, dal momento in cui ritroveranno la propria valuta nazionale potranno ritrovare margini di manovra importante.
Paolo
un autentico economista di sinistra Vladimiro Giacchè: infatti è stato SEMPRE contro l’Euro…
https://www.sinistrainrete.info/teoria-economica/8809-vladimiro-giacche-che-cos-e-l-economia.html
la crisi spiegata secondo Karl Marx
http://gabriellagiudici.it/v-giacche-i-perche-della-crisi-secondo-karl-marx/
Vladimiro Giacchè e l’euro
https://www.youtube.com/results?search_query=vladimiro+giacch%C3%A8+euro
Pur non essendo io comunista …tutto cio che pubblica il Vladimiro lo prendo a scatola chiusa: so che è di qualità.
Vorrei sapere come si pone dinanzi alle elezioni francesi ed a Le Pen ….
Paolo
ho notato una cosa interessante: che tutti si son schierati per una coalizione di voto contro Le Pen. Tranne uno: Mélenchon (non si è espresso almeno sino ad ora..ma penso che non si esprimerà ). Probabilmente gli fa stomaco sia parteggiare per Le Pen che per Macron. Io pur di veder cascar giù tutto..o meglio dare un altro colpo pesante all’UE voterei chiunque…però capisco la riluttanza “naturale” a non dar l’appoggio a Le Pen (per chi si sente di sinistra..votare Le Pen anche a “fini utili” e come una macchia nella coscienza…) . Ovviamente io spero sempre che vinca…ma è difficile (ma non è detto ). Quindi mi astengo dal criticare chi da un punto di vista di sinistra non ce la fa proprio a dare il consenso a Le Pen. Inutile sottolineare l’endorsement della UE a Macron…e l’euforia di loschi personaggi come Attalì ..che proprio ora commenta: “….sono stato io a presentarlo a François Hollande nel 2010, e quando Hollande è diventato presidente lo ha chiamato come suo consigliere…(…)…e poi aggiunge: “….devo riconoscere che provo un certo orgoglio nell’avere capito per primo che Emmanuel era un ragazzo di grandi qualità…” (sostanzialmente è un banchiere dei Rothschild…il che …)-
Da notare che Jacques Attali è quell’individuo che pronuciò la frase: “…:… E cosa credeva la plebaglia europea, che l’Euro fosse stato fatto per la loro felicità?” e fu lo stesso a dire : “…«Abbiamo minuziosamente “dimenticato” di includere l’articolo per uscire da Maastricht.. In primo luogo, tutti coloro, e io ho il privilegio di averne fatto parte, che hanno partecipato alla stesura delle prime bozze del Trattato di Maastricht, hanno…o meglio ci siamo incoraggiati a fare in modo che uscirne … sia impossibile…””” —>>> (dico io: se ne uscirà lo stesso…ma forse con annessa tragedia ) .(ovviamente Jaques Attali è pure lui “di buon cuore” come Soros: filantropo e sociologo ) e come tutti i bravi tecnocrati d’èlite …anche lui sponsorizza i “vari sussidi di disoccupazione” (ma guarda un po’ !!!!! ……;-)) infatti dice: ” …. per formare e rimettere nel mondo del lavoro i troppi disoccupati che ancora ci sono». Il suo sussidio per i disoccupati dice sempre il “tizio filantropo buono come San Francesco : «……non è assistenzialismo, è formazione seria per renderli in grado di trovare un posto…..». (insomma la solita “tiritera” vedasi discussione:
http://aldogiannuli.it/la-fine-del-lavoro-e-altre-leggende/#comments
Ho spulciato i punti fondamentali del programma di Macron……e già si capisce cosa intendono per “sussidi di disoccupazione” e cosa intendono per “rilancio dell’occupazione” e di che tipo di “occupazione ” parlano…—–>>>. Solito discorso. Criminali.
Paolo
O.T.
Dal 27 aprile in tutte le sale cinematografiche ci sarà il film/documentario intitolato PIIGS….
tutti gli eurofili (soprattutto ) .dovrebbero visionarlo…verrà proiettato in Italia e all’estero
i partecipanti sono parecchi…italiani e non…e alcuni nomi son decisamente di grosso calibro internazionale:
Noam Chomsky / Stephanie Kelton/ Paul De Growe /Warren Mosler / Marshal Auerback / Alain Parguez /Yanis Waroufakis…e anche nomi italiani: Federico Rambini, Stefano Fassina, Paolo Barnard..e altri
qui articoli sul film
https://www.google.it/?gws_rd=ssl#q=film+documentario+piigs+Paolo+barnard&spf=1
qui il Trailer
https://www.youtube.com/watch?v=HSMk17_ix4E
Vedo che ci son molti economisti di impostazione keynesiana che hanno elaborato quei PLG o PLT di cui parlo spesso…tra cui Alain Parguez, Warren Mosler, Stephanie Kelton , e altri…
PLG che a quanto pare non piacciono…perché si preferisce “la paghetta aggratis neoliberista..” ..si quella roba la poco dignitosa …chiamata Reddito di Cittadinanza & affini…si quella schifezza …quella che non devi avere un cavolo..devi essere alla canna del gas..un reddito da un panino con salame…ove dopo tre proposte devi accettare il lavoro ..che ti propongono…..insomma quella “robaccia neoliberista ” là che piace tanto (poi perché piaccia non lo ho ancora capito…) …
pare che sia un gran bel film /documentario..fatto benissimo: ci dovrebbero andare gli eurofili europeisti..per rinsavire..anche se temo che per alcuni non ci sia nulla da fare.
Paolo
vedo adesso che lo ha pubblicizzato anche Claudio Messora nel suo blog
http://www.byoblu.com/post/2017/04/22/piigs-adesso-momento-andare-al-cinema.aspx#more-43820
ho il dente avvelenato con il Reddito di Cittadinanza e dico: chi ha dignità di Uomo e di Lavoratore..oltrechè di Cittadino…dovrebbe rifiutare redditi del genere. Rifiutarli con sdegno. E pretendere e sottolineo il “pretendere” ben altro………
QUESTO FILM E’ ASSOLUTAMENTE DA VEDERE.